ac leratore. moravia, vii-208 : ancora dentro l'abitato...
tempo pezzo di museo. moravia, vii-208 : finalmente imbucammo un rettilineo e laggiù
il patetico dell'accento. foscolo, vii-208 : al traduttore dunque altro non resta che
di molte imprecazioni. boccaccio, vii-208 : per tuo forti tempeste / trecento
e della nazione italiana. foscolo, vii-208 : a queste nuove teorie, o almeno
: in un attimo. moravia, vii-208 : così, in un fulmine, passammo
desiderare. f. f. frugoni, vii-208 : indolcita. campanella, i-396
corno pien la copia. siri, vii-208 : il barberino mangiava in piatti di
ducati. f. f. frugoni, vii-208 : sbandito dalla patria per monetàio,
oro. f. f. frugoni, vii-208 : sbandito dalla patria per monetaio,
iddio non li convertirebbe. guicciardini, vii-208 : la egualità... consiste
che il folgor percotea. comisso, vii-208 : giunti in vista dell'altro golfo
, ecc.). cavalca, vii-208 : chi vuole del vino, gli fa
abattuto di questo iscontro. boccaccio, vii-208 : la stoltizia tua [dell'amore]
spedale. f. f. frugoni, vii-208 : son api d'oro le doppie
a reprimere una passione. boccaccio, vii-208 : la stoltizia tua mostrò sansone /
/ ove fuggh'e asconda. angiolieri, vii-208 (90-14): tutto che non
della roccia percossa dal fulmine. tozzi, vii-208 : bada che si potrebbe spezzare
di una persona. rosmini, vii-208 : egli è poi altresì manifesto che tutti
dei primi commissionieri di torino. idem, vii-208 : a londra i più ricchi