beato e di vivande. idem, vii-161 : me beato s'io, giunto ai
, di carnagione). marino, vii-161 : [il colorito] dipigne il nascere
, rasi fini lustri. marino, vii-161 : contrafa i colori delle carni, distingue
noi, se ci stessimo. marino, vii-161 : né solo ha facoltà d'esprimere
viva che la vivezza. marino, vii-161 : dimostra [la pittura] i raggi
. retor. antitesi. marino, vii-161 : troppo bene è per me saputo che
le terze dalle seconde. marino, vii-161 : tale e tanta è la forza del
ma no fu già. boccaccio, vii-161 : rotti avea i legami ed ispezzate /
ossa. guic ciardini, vii-161 : per ora ci bisogna pensare a altro
prevedere ciò che seguirà. moravia, vii-161 : per capire il carattere di adele,
percuotere con la grandine. tassoni, vii-161 : se la terra si girasse con la
avventò lampi dallo sguardo. foscolo, vii-161 : mi consolo almeno di avervi,
salamon non ci arè retto. marino, vii-161 : qual petto è così di porfido
furon morti nella battaglia. cavalca, vii-161 : il giusto è prima accusatore di
per carità! '. d'annunzio, vii-161 : nella notte lo sgocciolio della cannella
influisce profondamente su qualcuno. boccaccio, vii-161 : io mi credea troppo ben l'altrieri
o di accordo. sanudo, vii-161 : fo leto certa parte di savi,
, di giudicare. bettinelli, vii-161 : soltanto esercitati nell'arti guerriere..
. -rifl. cavalca, vii-161 \ var.]: alcuna volta la
10 ricoverrei mia vita. boccaccio, vii-161 : io mi credea troppo ben l'altrieri
. subord.). foscolo, vii-161 : non mi fu lasciato né mi sarà
me si coglion volte rade. boccaccio, vii-161 : per salvatichi sentieri / fuggiva forte
maledetto senno: tremendamente. cavalca, vii-161 : alcuna volta scoprendo che il loroconfessarsi peccatori
luminoso sgocciolio sonoro. d'annunzio, vii-161 : nella notte lo sgocciolio della cannella
respiro brevissimo di tempo. d'annunzio, vii-161 : quell'or- ganino di vetro di
bramo per liberamente restarne graziato. fagiuoli, vii-161 : io pertanto mi sono arrisicato /
i duri veli ». cavalca, vii-161 : accusandosi una volta uno...