pei barbari non è. foscolo, vii-146 : soggiogati che sieno i romani, non
io non lo voglio. foscolo, vii-146 : che mai c'impedisce ora di passarcela
, io qui l'uccido. foscolo, vii-146 : pirro allor sorridendo « staremo *
principio di questa doga. marino, vii-146 : e sporcata la tela, son cancellate
amaritudine e di fatica. boccaccio, vii-146 : né spero mai di tal noia guarire
dicer 'poco '. boccaccio, vii-146 : se dante piange, dove ch'el
oggetto; sfigurare. marino, vii-146 : infino a tanto che per propria invidia
tra le vere mandragore. tassoni, vii-146 : dicesi... che la parte
, il bastardo di borbone. marino, vii-146 : era egli dal suo potente nemico
vedranno le mie carte fregiate. marino, vii-146 : ohimè
fondamento vi si vede. marino, vii-146 : indarno per distruggere pittura così gentile
. -assol. cavalca, vii-146 : io appello da questa manifesta gravezza
amor non te 'ncline? cavalca, vii-146 : piega lo tuo figliuolo e battilo
-carpire, ingannare. moretti, vii-146 : non ammirare tutta questa roba,
. f. f. frugoni, vii-146 : saran sempre rimproveri esemplari alla vostra
una viscidezza ripugnante). cavalca, vii-146 : è lubrico [il serpente] e
donna, / di me. cavalca, vii-146 : il fuoco malagevolmente s'appicca alle
f. f. frugoni, vii-146 : vi sien... raccomandati i
sacerdozio. f. f. frugoni, vii-146 : saran sempre rimproveri esemplari alla vostra
era riscosso dalla govematrice. fagiuoli, vii-146 : con dilazione fatemi pagare / e
colui che vi suoni. fagiuoli, vii-146 : la mia cetra ognor verrò a
decorative [dell'acanto]. comisso, vii-146 : si alza lo stocco fiorito dell'
ritira a sé, e spacomisso, vii-146 : la terra è tutta suggellata da grandi
g. b. casti, vii-146 : si aggiunga la franca e facile società