di cruna d'ago. moravia, vii-136 : ingiurie da donna, sottili, di
/ la bella distinzione assorbirebbe. marino, vii-136 : prima ch'iddio discacciasse da quell'
dall'antica sua gravità. foscolo, vii-136 : questi vizi in cui la passione della
a farlo per povertà. boccaccio, vii-136 : io ho, seguendo gli terren diletti
altri san velar le colpe. foscolo, vii-136 : questi vizi in cui la passione
dal governo della repubblica. guicciardini, vii-136 : questo modo di premio porta anche la
uno strumento all'artefice. tassoni, vii-136 : perché i venti impetuosi, ch'
della disgrazia. farabutti! moravia, vii-136 : erano... ingiurie semplici
(una nuvola). tassoni, vii-136 : attribuì la cagione di questo a i
gli altri rimangono picciolini. foscolo, vii-136 : l'ambizione e l'orgoglio versano tenebre
sfrenatamente, violentemente. moretti, vii-136 : quante volte, ragazzo, aveva fatto
delle condizioni di salute. massaia, vii-136 : ripigliai alquanto le forze e potei
dire, al tramonto. rosmini, vii-136 : l'uomo comincia ad essere attualmente
persone della trinità. marino, vii-136 : dio, vagheggiando se stesso dentro lo
e al diletto suo. foscolo, vii-136 : l'ambizione e l'orgoglio versano tenebre
permettente, vederem lassuso. boccaccio, vii-136 : io ho, seguendo gli terren diletti
prodottiva delle specie intelligibili. marino, vii-136 : dio, vagheggiando se stesso dentro
- anche: deformato. sarpi, vii-136 : similmente gli parerebbe che le cose
rapidi di un bambino. vivanti, vii-136 : ben presto si udirono le sue trillanti
sdegna- ta). fagiuoli, vii-136 : di tediarvi però non mi vergogno /
il figliuolo in tanto frangente. tozzi, vii-136 : io, che ho avuta la