più o meno stentatamente. boccaccio, vii-101 : avanti andrò, finché venga la
era mosso il fogliame. moravia, vii-101 : aveva appena tirato fuori la mammella
barbotto; mento. moravia, vii-101 : era il sacrestano, un vecchietto
latte della madre mia. foscolo, vii-101 : sia dunque un bene o un male
quel tipo in casa. moravia, vii-101 : con decisione andò a una delle cappelle
mente tutti gli altri. marino, vii-101 : o sole, occhio destro, anzi
condottier de i granchi. marino, vii-101 : [o sole,] rettore
mirar non s'assicura. marino, vii-101 : o sole, occhio destro,
a desperar del porto. boccaccio, vii-101 : io dispero / mai poter ritrovar
che dio v'ha dato. guicciardini, vii-101 : questo consiglio ha a essere distributore
di schietta e sublime gloria? foscolo, vii-101 : chiunque per naturale tendenza e per
- anche al figur. marino, vii-101 : o sole, occhio destro, anzi
.. è stato indarno. marino, vii-101 : o sole,... fenice
allontana, chi disperde. marino, vii-101 : o sole, occhio destro, anzi
, nutrire gratitudine. guittone, vii-101 : ché non ha già ladrone / de
/ su la collòttola. comisso, vii-101 : tagliano le acacie... incidendole
cadavere caldo e palpitante. foscolo, vii-101 : chiunque per naturale tendenza e per
, quanto s'inrigidì! foscolo, vii-101 : scelgansi i mezzi che ci facciano prosperare
. immagine, parvenza. marino, vii-101 : chi è che non ravvisi e non
/ mai rasciugar potrei? foscolo, vii-101 : a che mai giovano la bellezza
: ferirsi, infortunarsi. cavalca, vii-101 : fannosi ancora mal di pena e dentro
pena, il castigo. cavalca, vii-101 : non reputa certo e non crede figliuolo
, dileggiare, schernire. cavalca, vii-101 : il mondo, per giudizio divino,
, prudentemente e largamente. sarpi, vii-101 : l'intelletto non è principio di
rientrare in una carica. boccaccio, vii-101 : s'io veggio il giorno, amor
strumento di seduzione). boccaccio, vii-101 : vaga bellezza né parole accorte / né
mansuetudine dell'uomo dio. massaia, vii-101 : sono un povero servo di dio,
così tenera quando vuoi? comisso, vii-101 : tutto l'istinto selvaggio dei miei
, delle proprie conoscenze. cavalca, vii-101 : i nemici nostri, poi che hanno
e 'l suo career terrestre. boccaccio, vii-101 : s'io veggio il giorno,
traslato. e f. frugoni, vii-101 : egli era un eunuco, detto latinamente
qualcosa: dirigervisi velocemente. fagiuoli, vii-101 : giugnemmo a fiesole a ore ventotto,