gli spaghetti alla amatriciana ». idem, vii- 355: fuggendo per la strada
autorità di creare la nuova. guicciardini, vii- 19: non ci è restato altro
loro paurosa danza del ventre. moravia, vii- 361: e, dentro una
a cui molti emuli mirano. butti, vii- 822: egli sembrava così in aspettazione
passo di queste antiche scritture. butti, vii- 821: la memoria del fallo antico
, ma ancora ben prestanti. moravia, vii- 355: il padrone..
che sono la sapienza popolare. nobili, vii- 647: non sapevo a quale partito
vescovo di roma in autocrata. imbriani, vii- 344: l'autocrate d'antibo
dì come paleo o trottola. imbriani, vii- 344: il luogotenente salutò senza fiatare
viso rugoso e giallastro. de roberto, vii- 796: le pareti decorate di
del mio dir fa senno. foscolo, vii- 198: l'odissea, considerata sempre
, calzolari, e simili. goldoni, vii- 1153: signore, vi sono due
che fuma, e riaccenderla. goldoni, vii- 1013: fate che vi sia il
par degli organi un cannone. marino, vii- 262: quest'organo medesimamente nella
capo io che dica svetonio. goldoni, vii- 1158: -e che aveva la signora
fuor d'intenzione il riso. goldoni, vii- 1167: la premura ch'egli ha
l'impeto / appena sostener. goldoni, vii- 1092: sì, vedrete della robaccia
crociati con chiave e spada. marino, vii- 385: nacque la milizia de'cavalieri
un albero) si gettò. cavour, vii- 533: la casa sartirana poi
d'uova e di capecchio. goldoni, vii- 1197: -ehi! dite: non
divenuti legittimamente cittadini francesi. moravia, vii- 324: aprii un negozietto di
i compagni di un delitto. foscolo, vii- 68: chi dunque sa meglio disegnare
fa, chiamato pietro boccamazza. idem, vii- 73: la vanna di filippo
capegli de l'entusiasmo apollinesco. marino, vii- 474: e de la coda
gran forza un fumoso vento. marino, vii- 395: le pompe de'trofei
pennelli è ognor la stessa. foscolo, vii- 132: tutte le discipline scientifiche e
ciance da citariste e cantabanche. marino, vii- 308: nel giorno destinato al pubblico
da pigrizia o codardigia involto. marino, vii- 504: qualor di regno trattasi
da purgar le superflue colature. cavour, vii- 541: queste colature cadendo in un
servire d'un possente ammaestramento. goldoni, vii- 1087: tutto va bene, e
la moltitudine de'contrari esempi. foscolo, vii- 126: tale filosofo che fu
cadean sopra terra. cecco di meletto, vii- 95: volse prima mostrar l'
veloci discorsi in terra versa. boccaccio. vii- 131: assai sem raggirati in
appresa la dottrina compiutamente. marino, vii- 214: né sarebbe iddio compiutamente
il villano e di paura. foscolo, vii- 9: i pastori de'popoli
di puro vetro fosse divenuto. marino, vii- 105: discioglie il sole nelle
, passano lontanissime dal centro. marino, vii- 413: dieci cerchi oltraciò si
si crucia e si tormenta. marino, vii- 112: da questa ragione convinto
d'ebano e d'avorio. marino, vii- 247: dall'alto della fronte
non si poteano più coprire. g. vii- lani, n-118: i congiurati
terra, genera l'ecnefia. marino, vii- 392: non ho io della
mesi addietro si sono radunati. foscolo, vii- 131: le congregazioni d'ogni
dovesse abolire e parte conservare. foscolo, vii- 78: bisogna conoscere con costantissimi
capriolare sino all'ultimo sfinimento. foscolo, vii- 8: l'intelletto, dopo
vendicator de gli oltragiosi tiranni. alfieri, vii- 32: deh! dimmi;
, processione, e simili, foscolo, vii- 16: quali sieno i princìpi
niuna verità consonanti avere composte. marino, vii- 244: somigliantemente poi tutte le
stando in tormento. cassiatio volgar., vii- 11 (75): io farò
per recargli 'l buon giorno. goldoni, vii- 1012: il mio casino di campagna
del mangiare che del bere. goldoni, vii- 1012: mi disse l'altrieri che
da riprendere la convenevole dimoranza. marino, vii- 216: volete somiglianza più convenevole
conveniente alla sua fluidità naturale. goldoni, vii- 1174: finché non siete mio sposo
a un re di stoppa. marino, vii- 246: il circolo del capo
ed al suo figlio uscita. marino, vii- 520: stan su gli usci
ben corredato dello stuol fraterno. marino, vii- 429: basterà almeno intanto che voi
ma a qualunque cristiano appartiene. marino, vii- 264: so ancora (ciò
dati; e questo crediatemelo. marino, vii- 266: se tanta forza ha in
sobrietà di pochissimo andarle recitando. foscolo, vii- 21: la fantasia, destituita
/ gli poveri soldati criticare. goldoni, vii- 1024: non vorrei che mi criticassero
cotai colpi per vendetta croscia! boccaccio, vii- 196: in questa dura ed
dormire al sereno senza cuffiotto. goldoni, vii- 1025: ho veduto in pochissimi anni
sollecito, occupato ed impacciato. marino, vii- 261: uomo veracemente d'alto
che 'l sonno si rompesse. boccaccio, vii- 57: là ond'io credo
polpe si secchino. c. dati, vii- 3-111: la castagna è..
coro a più felice stato. boccaccio, vii- 133: il sommo bene /
fuor di questo manto stellifero. marino, vii- 402: chi non vede.
vigilanza, e attenzione dovuta. goldoni, vii- 1017: -eccolo lì, ch'esce
di celeste e d'angelica. marino, vii- 514: tigri con gange in
fiume che gli passa dappresso. goldoni, vii- 1231: voi che le siete ognora
sua reputazione pigliava deterioramento. marino, vii- 404: né ch'io presuma
. il desiderio della solitudine. marino, vii- 504: qualor di regno trattasi e
istato drento uno tempo meraviglioso. guicciardini, vii- 8: non solo non debbo
della città non lassa desiderare. goldoni, vii- 1079: ma senza una seconda commedia
virtù o vizio della favella. foscolo, vii- 188: or sono sei giorni che
attenuti allo stretto senso letterale. foscolo, vii- 275: l'interiezione monosillaba in rima
per quanto mi portate amore. goldoni, vii- 446: amo i miei genitori
, / colla sua semplicità. goldoni, vii- 393: quali domestichezze ho io
un fossato folto di canne. moravia, vii- 347: discesi al bar e
nella mente quei nobilissimi pensieri. goldoni, vii- 809: deh! impietosite il
che viene il vostro discontentarvene? goldoni, vii- 1108: quest'anno non ci possiamo
solieno avere i parti vitali. marino, vii- 350: s'affisava in quel
, e poi lo lega. goldoni, vii- 411: ah perfida! ah
dispetti maninconie e dolori passarla. goldoni, vii- 1031: io vi amo, e
se gli sapea dal collo. marino, vii- 123: l'anima da quel
gesù cristo] la divinità. goldoni, vii- 597: li conoscete per prova,
carchi e ben saldi archibusi. marino, vii- 498: qualor giove i fulmini
, cominciarono a usare autorità. marino, vii- (ant. disonante; superi
e di grasse. bibbia volgar., vii- 373: mangiai quello, e
altro dire vi si stava. foscolo, vii- 251; muoiono dolorosamente disingannati d'un
vi resteran ne la rapina. goldoni, vii- 325: passeggieri, volanti,
pace e la durevolezza sua. marino, vii- 393: quella è a guisa
, s'acquistano molti biasimi. moravia, vii- 251: caterina, non hai
l'educazion dove natura manca. guicciardini, vii- 148: non solo nella milizia
cardini stridean di lucid'oro. tassoni, vii- 573: finissimi e splendentissimi marmi
.. parte del montone. tassoni, vii- 66: alcuni astrologi sono stati
possono esercitare le lor contrarietà. tassoni, vii- 127: le pianure ombrose hanno
una certa esercitazione di virtù. marino, vii- 158: valendosi eglino di quello
correr parea che fosse nato. guicciardini, vii- 103: qualche modo vivo ed
, o giù di lì. mercantini, vii- 1080: eran trecento, eran giovani
che furono date e nuncupate. guicciardini, vii- 33: né è maraviglia,
estinte le cause di turbazioni. marino, vii- 510: santa pietà, s'
facetùdine. f. f. frugoni, vii- 426: risero a quella frizzatura
modo familiare e senza ceremonia. goldoni, vii- 421: il teatro vastissimo,
è un gioco di bussolotto. moravia, vii- 184: un uomo soltanto vanitoso
de'peccati e vivere castamente. goldoni, vii- 417: le preghiere, ch'
punto io farò il colpo. marino, vii- 79: fra gli altri giuochi celebrati
con me, si sbaglia. moravia, vii- 332: come entrammo nella sala,
l'anime grandi esser farfalle. goldoni, vii- 337: vola la donna come
, come fanciulli. niccolò del rosso, vii- 474 (18-8): qual planze
, / fuggirebbe. bibbia volgar., vii- 429: tu fabbricasti lo tuo
ed esperienza prodotta dal sarsi. marino, vii- 197: favoreggia questo mio pensiero
dei teologi e dei scritturisti. foscolo, vii- 98: ormai le inquiete vicissitudini
, aveva creato due cardinali. tassoni, vii- 35: se la febbre è un
in alto come il fuoco. boccaccio, vii- 26: del suo animoso fervore
e le tue festevoli maniere? marino, vii- 262: [que'registri]
nel giardino della santa chiesa. marino, vii- 267: nella cui bocca [di
duo begli occhi fiammeggiando piove. marino, vii- 470: ne gli occhi,
pare, ma finalmente sangue. goldoni, vii- 1016: finalmente siete ancora una fanciulla
falsi economisti adottò senza bisogno. cavour, vii- 505: confesserò che ho dovuto
la gengìa con flebotomo. dalla croce, vii- 2: fra gli opportuni istromenti
a fare le loro divozioni. goldoni, vii- 810: in casa mia flusso
leggieri. f. f. frugoni, vii- 10: o pazienza, viatico sicuro
et hai fondato i cieli. marino, vii- 95: incominciò [dio]
una fontanella nel braccio. dalla croce, vii- 19: per rimuovere diversi liquori
framezzamento si è la speranza. siri, vii- 501: ciò veniva interdetto dal
« potebam » e simili. foscolo, vii- 89: per evitare gli iati
e veloce come un dardo. moravia, vii- 353: quello mi disse:
gli voglia male. niccolò del rosso, vii- 458 (4-33): alora la
le rendite di moltissimi anni. goldoni, vii- 1088: fra voi e me,
girano e governano il mondo. marino, vii- 505: ch'altri semplice plebe
pattovire la morte per laude. boccaccio, vii- 167: cadute son degli arbori
cassio, ed è bruto. foscolo, vii- 106: né la vittoria né
la quale si chiama gnomonica. viviani, vii- 337: scrisse allora vari trattati
da dove goderà tutta napoli. goldoni, vii- 1148: un carattere odioso, come
facitore, governatore e disfacitore. marino, vii- 239: la volontà, di
tempo grande guerra a'romani. guicciardini, vii- 66: quando tra dua che
clamo grande marzé. bibbia volgar., vii- 509: questo dice lo signore
per seguirlo a tutto potere. goldoni, vii- 1092: sì, vedrete della robaccia
presente. f. f. frugoni, vii- 51: ogni giustizia..
1-110: siete asine imbardate. sanudo, vii- 8. ant. innamoramento.
cui era legata la colomba. siri, vii- 573: gassione alzatosi al di sopra
può essere la nostra fortuna. moravia, vii- che colpisce nel segno. 59:
sempre davanti a'loro occhi. goldoni, vii- 1245: -signore, ella ha paura
trovato per impiastrar la cosa. siri, vii- 1140: non mancava il suo scaltro
quello che ti può aiutare. siri, vii- 1304: più insanabile sollecitudine dello staccamento
corno e quella d'oro. marino, vii- 126: cristo, quantunque nella
inasprirono le leggi. bibbia volgar., vii- 167: li figliuoli d'israel
prezzo dell'argento in massa. milizia, vii- 298: le buone strade facilitano
quella pace chei superni india. fusinato, vii- 989: come l'alma m'
bordello, un chiasso indiavolato. massaia, vii- 98: di qua e di
l'uomo una infermità insopportabile. foscolo, vii- 101: a che mai giovano
son divisi tutti li domonì. boccaccio, vii- 226: poi quando a dio
poltrone. f. f. frugoni, vii- 328: gl'infingardi s'usurpano le
buona. f. f. frugoni, vii- 50: l'esempio del capo
non aveva più alcuna trasparenza. moretti, vii- 516: sotto il chiosco di gelsomini
presono quella insegna e arme. ceccoli, vii- 768 (1-15): tosto vederai
l'animo e farsene tiranno. marino, vii- 483: i tranquilli riposi e
o se formasse la inquisicione. sanudo, vii- 416: da poi disnar fo
provvidenza. f. f. frugoni, vii- 677: questo spettro lucifugo.
opere abominevoli e nefande? siri, 1 vii- 428: mostrando il duca di
e dalla parte al tutto. sarpi, vii- 109: perché dobbiamo noi ridersi
ora s'avanzi o arretri. milizia, vii- 371: davanti ai tubi de'serbatoi
vizi delle lascivanze. cassiano volgar., vii- 15 (86): il colpo
, o rimbalzando o dissolvendosi. soldati, vii- 125: l'acqua del porto unita
sempre mai per cacciar fuora. marino, vii- 106: l'imperatore dell'universo
e disonorevole ancora ai laureati. foscolo, vii- 264: chi dice che non
vivono secondo alcuna ragione. immanuel romano, vii- 318 (2-9): d'ogni
da legnate, come siete. salvini, vii- 548: qui 'dare un
modesta importanza); cittadina, paese, vii- laggio. mazzini, 49-303:
camera un piccolo lumettino acceso. moravia, vii- 302: si limitò a spegnere
di venerazione e di tenerezza. moravia, vii- 115: intanto i fischi di
sì belle o sì leggiadre. boccaccio, vii- 214: d'ogni scienza fosti
alza alla visione sopranaturale beatifica. marino, vii- 593: già i felici spiriti
biblico; cfr. bibbia volgar., vii- 551: « o figliuolo d'uomo
in bocca una gran cucchiaiata. fagiuoli, vii- 101: mandate or uno ed or
avrei sbancato il regio lotto. moravia, vii- 341: « la vuoi piantare
il fumo della sua sigaretta. soldati, vii- 53: ogni sfumatura delle sue
è mancamento assai. bibbia volgar., vii- 568: nell'antiporta della porta
talor con prodezza, / e donasi a vii- tate / chi n'ha gentilitate,
bisogno e di suo ministero. milizia, vii- 324: ciascuna manifattoria esige un genere
or a la manca parte. siri, vii- 882: ambivano gli scozzesi che
», ma luci sì. soldati, vii- 160: vedendo il laido vecchietto
ragione di meccanismo le cantonate. milizia, vii- 262: quivi l'architettura più pesante
riman egli infame e disonorato. goldoni, vii- 36: -signor, così non è
dispregiano la persona prima pregiata. cavalca, vii- 251: chi di combatter per
nostri fannosi i pensamenti altrui. foscolo, vii- 84: gl'italiani cominciarono ad usare
albero che al suo coltivatore. milizia, vii- 115: meglio è abbellirla [
altri. f. f. frugoni, vii- 450: piattola del quattrino,
l'opere sue. bibbia volgar., vii- 301: vengano le misericordie del
degli spropositi, l'ignoranza. siri, vii- 275: se fosse stato preso
due perfetti e consumati ribaldi. marino, vii- 215: questo è simbolo del
di montata e di prese. milizia, vii- 284: la montata di queste
cantando la 'magnificat'in quilio. tozzi, vii- 238: ascolta, chi mugola,
non tornasser atre. niccolò del rosso, vii- 471 (15-3): dorella bianca
sono aggravi imposti dalla legge. foscolo, vii- 191: parmi che tre dovrebbero essere
morti or la sua morte. marino, vii- 510: vicina a rimaner rachele
un ingegnoso ed efficace ordigno. sestini, vii- 175: qui del ferreo cancel
carità de la patria rifiutare. cavalca, vii- 115: come l'acqua che
né a proferir una sillaba. goldoni, vii- 1193: la signora giacinta è un
non ho mai né le padronesse né le vii- lesse, né dentro né fuori de
d'aquilone, dice iddio. ibidem, vii- 175: due parentezze, le
politissimi. f. f. frugoni, vii- 372: l'erba paretaria.
grati a quello dell'udito. foscolo, vii- 206: or ogni parola,
canti al trionfo della verità. tozzi, vii- 397: mi credete voi una
, stufato, torta pasqualina. comisso, vii- 134: poi vi sono gli
vinti nel meglio della perfezione. guadagnoli, vii- 711: né sol le dame,
pietà del mio gran pianto. marino, vii- 370: il pelago di quel sangue
alle fere i crudi omei. marino, vii- 517: una pennuta luce /
v. s. illustrissima. foscolo, vii- 143: gli uomini che la
animo, così tremendamente percosso. moretti, vii- 178: restò, accanto alla
uom di perdon talvolta degno. boccaccio, vii- 226: poi quando a dio
. rinvenirvi alcun praticabile provedimento. cavour, vii- strati (un provvedimento); amministrabile
verso la pianura di temi. comisso, vii- 208: giunti in vista dell'
alla restituzione delle bestie predate. massaia, vii- 12: vacche, bovi,
dal male sa cavar bene. massaia, vii- 208: a tanta ingenuità, viva
m'auzida tosto. niccolò del rosso, vii- 467 (11-2): zentil desiro
agli altri con l'esempio. siri, vii- 831: erano de'più eccelsi
morali. f. f. frugoni, vii- 86: presiedea vacuna in quella
a dio come al padre. sin, vii- 407: fora stato..
può dire prencipe de'razzi. marino, vii- 104: è prencipe de'pianeti
lei dato che la porti. cavalca, vii- 16: dio principio e fine
. passa sotto le procuratie. comisso, vii- 55: la piazza era allagata,
ma promettenti di nuovi rigogli. moretti, vii- 562: auguriamoci che nessuno un giorno
delle due £ savoine '. foscolo, vii- 75: chi adempie a tutti
prosperevol fino a la finita. settembrini, vii- 424: credo e spero che
è demo d'esser publicao. cavalca, vii- 162: i ladri, quando
aggravi. f. f. frugoni, vii- 253: le pecore hanno a
accolie, se ponze vilanamente. boccaccio, vii- e e 206:
l'aiuta allo stretto punto. boccaccio, vii- 43: io, prima che
tra loro appariscono, abbracciando pur essi dei vii- aggi e delle citta intiere, con
/ leggiere d'ulivo selvaggio! idem, vii- 141: nella biblioteca, all'
determinantela. f. f. frugoni, vii- ?? 574:
quattro bocconi di detto acciaio. goldoni, vii- 1103: mi sentiva un poco di
mille turbini raggiri. a. maffei, vii- 1238: me, che sono /
contra la benignità di dio. boccaccio, vii- 40: chi del cielo fa rammarichio
rannodavano contro le persecuzioni forestiere. siri, vii- 1400: minacciando... di
far più d'un passo. massaia, vii- 113: nel giuoco degli scacchi
refrigero da qualche santo uomo. goldoni, vii- 1254: non so che dire.
vivacità. f. f. frugoni, vii- 177: diogene insegnò ai figliuoli
che là entro sia renduta. boccaccio, vii- 23: amor, che con
in troppo numero di regolatori. goldoni, vii- 191: deh, se credete al
una cera di cicalone curioso. massaia, vii- 17: quei manigoldi..
al dì della fatta commissione. siri, vii- 71: non ostante che le
, ma ancora col re. siri, vii- 424: li polacchi, ricercati di
, regnò terzo a roma. siri, vii- 1325: le ricordanze vetuste o moderne
, ricorrenti per le concavità. sestini, vii- 154: nelle quattro pareti interiori
pensai conveniente ricorrere a lui. tozzi, vii- 94: tu eri l'ultima
rifesse a modo di dita. salvini, vii- 4-1: 'incannata'intrecciatura di ciliegie fatta
bene. f. f. frugoni, vii- 416: incontrò diogene un rigattiere che
/ spuntano col purpureo giacinto. sestini, vii- 151: la terra si rinverde
più vaghezza ogn'or rinverde. settembrini, vii- 374: egli potrà far rinverdire i
, essendo le case incendiate nel centro del vii- laggio. 5.
d'incredibile bellezza. cassiano volgar., vii- 23 (89): è bene
d'esseme stato l'auttore. foscolo, vii- 159: locke, ch'io
della gente che cerca rogna. moravia, vii- 349: nei giorni di scirocco mi
barbare stravaganze le menti italiane. moretti, vii- 57: tante volte, fanciulla
fuor de l'arco mette. dante, vii- 57: vostra salute ornai si
frutto con questa invenzion sua. goldoni, vii- 308: come! senza di
ben neta e ben lavata. attaviano, vii- 774 (5-13): labocc'hai
a fare senza lunghi pensieri. tozzi, vii- 172: io saprò trovare il
di rispondere alla sua scontrosaggine. moretti, vii- 873: sì, troppo alta
quelo che sé da luitano. sarpi, vii- 17: alcune cose poco calde
parecchi libri scritturali sieno metrici. massaia, vii- 49: era questo uno dei
sculacciava tremendamente un suo pargolo. comisso, vii- 197: la donna sotto alle
continua molestia e segnalato danno. cavour, vii- 185: la tassa, sulle
il giusto e l'onesto. foscolo, vii- 149: seguendo unicamente danaro e
quinquennio maturius, quam solebant'. siri, vii- 239: s'alzò da sedere
un angolo del salotto. d'annunzio, vii- 25: il soffitto dalle enormi
simanasi finiscono 'rerum metaphysicarum libri'. goldoni, vii- 330: è cotanto strana /
e dal suo veleno avelenato. vivanti, vii- 52: la serpe della malattia
di grandi e smisurate revoluzioni. boccaccio, vii- 55: se quel serpente che guarda
morire chi non sarebbe morto. goldoni, vii- 1170: senza roba, senza credito
de'servizi e de'regali. fagiuoli, vii- 133: con tale occasione a
di mischiar mali con mali. forteguerri, vii- 28-57: or vi dirò che lei
sono, agevolmente si pentono. moretti, vii- 898: scettico, sfervorato, e
quelli in cui ci sfrenavamo. moravia, vii- 369: subito, come ad
menti si sgagliardiscono e impigrano. settembrini, vii- 428: quattrocento. le menti
. son tolti gli pesci. marino, vii- 520: stavvi il silenzio e
verso il divino suo sposo? goldoni, vii- 434: se giudico che fra
ognor più d'un ruscello. padula, vii- 452: scende e toccando il
dente ti smidolli e spolpe. settembrini, vii- 201: sì, mille morti a
sovviene alla soccorrènza delle bestie. salvmi, vii- 1-1: 'ti frà venir la cacaiuola'
cavalcato più d'un pergamo. settembrini, vii- 292: il marcarelli ancor giovane
ridicola sul sodo ad inviare? goldoni, vii- savonarola, ii-334: e'predicatori
puttaneggiare. f. f. frugoni, vii- 559: perché più lussureggiar e
solamente solennissime e savie trovate. fagiuoli, vii- 139: quest'ardir solamente io mi
al sonno -per molte fiata. boccaccio, vii- 101: tu m'hai il
penetrassero o vettovaglie o soccorsi. cavour, vii- 598: la compagnia transatlantica.
bene ciò ch'essi fanno. fagiuoli, vii- 160: so che, dallo
indiscreto a te improvviso annunci / o il vii- ano sartor... /.
in perpetuo insieme col suo. foscolo, vii- 163: se fossimo malignati da
ad eseguire le sue commissioni. foscolo, vii- g g 189:
la sottanèlla sulle gambe rosse. moretti, vii- 635: trovava, invece dell'
/ al tuo regno spazioso. boccaccio, vii- 246: in una valle non
di quella sopra di questa. massaia, vii- 85: rispetto all'accusa delle colpe
giungeva che al tomo 22. cavour, vii- 180: negoziano...
/ spigolatrice resti alcuna spica. mercantini, vii- 1079 (fù): la spigolatrice
del tempio, spirali. d'annunzio, vii- 238: nell'abside alcune colonne
capo. f. f. frugoni, vii- 545: dalla frugalità di essa
siate oggimai stracchi di spolmonarvi. guadagnoli, vii- 736: gua'! figliaccio di'
sproposito d'innamorarmi della luisa. tozzi, vii- 612: mi pare che lello abbia
barcotte. f. f. frugoni, vii- 223: esplorava con la sua
com'un giardino per piantarsi. siri, vii- 1080: non pareano gli affari d'
, e sue si stracurano. guicciardini, vii- 103: quando gli uomini sono
andar per la sublime strada. cavour, vii- 388: il sacerdozio non è
, stride. è naturale. settembrini, vii- 175: tutta la
confusion succede / spaventoso silenzio. foscolo, vii- 76: oggi non potrebbesi incominciare
attomo quella svenevole di pamela. guadagnali, vii- 718: quanti e quanti /
e 'l popol tutto adesca. milizia, vii- 449: le cavalcate insipide,
da l'acqua si disgiunge. sarpi, vii- 24: la talpa in quella
, / fortecga e tenperanga. boccaccio, vii- 216: ov'è prudenza,
alla corporea e incorporea natura. sarpi, vii- 104: se il fuoco è
tener corte e sacro consistoro. massaia, vii- 192: ritornando io nel 1880
con terramoti e sfrenanti bonite. boccaccio, vii- 95: tuttor cascar si vede
, o mio nobil tesoro? boccaccio, vii- 55: se quel serpente che
bastava allora taverne qualche tintura. goldoni, vii- 1148: questa continuazione dei caratteri,
leviti cantassero gli accennati salmi. scalvini, vii- 1199: bruni, turgidi grappoli /
, lo dimostrò il petrarca. siri, vii- 909: quei voluminosi dispacci erano
, sono le grandi trasmutatrici. comisso, vii- 33: treviso, nonostante le
trapasso del dubbio al certo. forteguerri, vii- 26-80: dal duol si fa trapasso
e gemme da uno scrigno. forteguerri, vii- 25-31: si trasse di tasca /
che bisognava tratto tratto attizzare. cavour, vii- 134: è forza pertanto procedere
osso. f. f. frugoni, vii- 520: la carne gancrenita dall'
per esprimere i suoi concetti. rosmini, vii- 156: noi dobbiam vedere.
la quale nullo altro sentiva. boccaccio, vii- 96: buono è adunque amor
le pareti a'valichi piantare. salvini, vii- 5-7: 'andare al valico', cioè
potessenno esser provati e balottati. sanudo, vii- 165: in questa marina
la disfacci ». bibbia volgar., vii- 250: inducerò sopra elam quattro
, ogni periodo col verbo. foscolo, vii- 206: 1 sostantivi hanno minor
un baleno dalla chiassosa brigata. moravia, vii- 267: lui divorò un piatto di
e fruito per visione intellettuale. settembrini, vii- 355: la menzogna uccide l'
percosse traean dietro e ventilate. boccaccio, vii- 198: quest'è la vesta
vita civile, procedessimo in dimostrare gli esercizi vii- latici. cesareo, 82: netto
in una sfondata botta. d'annunzio, vii- 55: il luogo del martirio
piedi, i leoni fremiscono. cavalca, vii- 177: stoltizia è di quelli