, 1-305: sebben me, per dolor vigil consunto, / dalle vergini dotte or
180: ode squillar sul monte il vigil corno / de'cacciatori. foscolo,
180: ode squillar sul monte il vigil corno / de'cacciatori, e all'inseguita
, 1-305: sebben me, per dolor vigil consunto, / dalle vergini dotte or
dell'egizio prence / deludere sapran la vigil cura. d'annunzio, iv- 2-271
1-305: sebben me, per dolor vigil consunto, / dalle vergini dotte or
alti or bassi, / vedrà il vigil custode a se d'intorno. pananti,
e pallida fatica, / che a la vigil lucerna in sulle prische / e su
, ii-90: ode squillar sul monte il vigil corno / de'cacciatori, e all'
/ accusava ben io che a 'l vigil letto / lenemente picchiando m'involavi /
/ e dell'immensa machina terrestre / vigil custode. leopardi, una costruzione
del nostro regno, e tiene / vigil sempre il pensier di chi lo regge
seguiala armata di materno zelo / la vigil donna, che la rozza prole / addestra
sorte or fausta, or infelice / il vigil senno, onde fermezza prende / la
. salvini, xi-161: anzi la vigil tua patema cura / il pan sopressenzial che
la piaga. parini, 401: il vigil cultor sterpa anco acerbe / le infelici
lat. vigilare, denom. da vigil -ttis (v. vigile).
dotta, lai vigilare, denom. da vigil -ttis (v. vigile); v
gendarmi de'quali = voce dotta, lai vigil -ìlis, deriv. da vigere (v
vigili. lemene, i-219: il mio vigil pastore / sempre la greggia a custodire
de / sta vigil serpe, acciò che dagli oltraggi / d'
, lat. vigilia, deriv. da vigil -ttis (v. vigile); v
(in vairone), deriv. da vigil -ilis (v. vigile)