è stabilito / che deza aver per vieto / lo pan de la mistura / con
no non parlo di nozze: antiquo e vieto / dottor sarei se così folle io
che voler ch'ella fusse data a questo vieto, muffato, baboso, rancido,
, che mai non si rancidisce nè diventa vieto... chiamasi questo frutto ben
farsi nome / con un libraccio polveroso e vieto, / lasciando per il suon dell'
1-105: tu d'apollo nascesti al vieto regno; / ma in questo secol bottegaio
in questa guisa voi canserete sempre il vieto ed il comune. carducci, 4
con l'accetta, colore di olio vieto, con barba e capelli più che pece
/ e che poi secca sapessi di vieto; / e le digiune si restorno addrieto
, cioè costereccio di maiale salato o vieto, è il principale ingrediente de'brodi
ogn'omo, / ch'eo 'l vieto o tutti e per malvagio il casso.
contentezze, e che gli indugi sanno di vieto, e che il pentirsi è una
/ ed un chioccio, ch'è vieto, ed è fradicio. =
, / ma a tal opra cipollati vieto / ché 'l vin pe'tigli spesso
questo paese agguanta insatirito per cantare il vieto inno di moda alla sirena. nieri
: in questa guisa voi canserete sempre il vieto ed il comune. nievo, 1-70
non così curi o brami / chi possiede vieto coperto o loggia. algarotti,
/ e che poi secca sapessi di vieto; / e le digiune si restomo addrieto
, cioè costereccio di maiale salato e vieto, è il principale ingrediente dei brodi.
/ con un libraccio polveroso e vieto, / lasciando per il suon
e già sì antico ornai che sa di vieto. c. dati, 4-177:
metodo da affermare che non sia quello vieto e logoro della più vieta e logora
: rapir più oltra e incrudelir i'vieto: / or divulghir. le trombe il
. ariosto, 10-9: non vi vieto per questo (ch'avrei torto)
in questa guisa voi canserete sempre 11 vieto ed il comune. de sanctis, lett
secco: v. ficosecco. -fico vieto o annebbiato o afato: fico ancora
perch'ei parea nel viso un fico vieto: / e menava a due gambe di
frase. frasaismo, sm. vieto frasario. campana, 279:
ecc.); notissimo, risaputo, vieto (per lo più nella locuz.
espressione, ecc.); falso, vieto (un sentimento). marnioni
... a te l'uscir non vieto; / e reprimi il furor di
popolo. mamiani, 11-15: quel modo vieto e troppo sregolato di eleggere i vescovi
in foggia ha 'l viso rugginoso e vieto / d'una grottesca d'uova affrittellate.
, v-2-303: sotto il... vieto pregiudizio dell'ape attica e del miele
nell'idea fissa che il cattolicismo è vieto e incadaverito che non sa persuadersi come
, / e che poi secca sapessi di vieto. niccolò da correggio, 1-125:
arbore di guelfon, ch'è per sé vieto. 2. chirug. trapiantare
/ e che poi secca sapessi di vieto; / e le digiune si restorno addrieto
sugna 'che vuol dir 4 grasso vieto '. = denom. da
molto antico. -per estens.: vieto, stantio; superato, anacronistico.
questa proprietà, che invecchiandosi non diventa vieto né rancido. 4. figur
scapitare. = denom. da vieto (v.) col pref. in-con
d'invie- tire da 'vietus', vieto. arlia, 1-196: 'invietire', dicesi
: 'invietire', dicesi per pigliare di vieto, che è quel mal odore che pigliano
veggiamo. = denom. da vieto (v.) col pref. in-con
.]: 1 lardaccio ', lardo vieto, rancido. -acer. lardóne (
cresccntine] di burro o le sanno di vieto o le sono sdilinquite, e lastricano
muffa anzi che no, e di vieto; né torrò anche così di poco suggetti
sradicare in tutte le sue parti il vieto sistema proibitivo, si denominò semplicemente la
trapassino e saltino, ch'io non lo vieto. redi, 16-vi-59: mi ricordi
meccanico: apparire freddo, abusato, vieto, stereotipato. groto, 3-47:
argomento farraginoso, noioso, ripetitivo, vieto, confuso (anche nelle espressioni minestra
/ che il villano deza aver per vieto / lo pan de la mistura /
che voler ch'ella fusse data questo vieto, muffato, baboso, rancido,
e scherzosa, per sottolinearne il carattere vieto e superato). = vale
senton di muffa anzi che no e di vieto. mamiani, 9-127: per chi
voler ch'ella fusse data a questo vieto, muffato, baboso, rancido,
fossimo anche lattanti. 5. vieto, trito (un linguaggio, uno stile
umanità ed è al di sopra di ogni vieto preconcetto nazionalistico. 2. aderente
era nuovo e piaceva, ai greci era vieto e noiava. -in relazione
nome / con un libraccio polveroso e vieto, / lasciando per il suon dell'alfabeto
, 2-v-74: quelli che gli opponevano il vieto proverbio milanese: « offelliere, fa'
che [il villano] deza aver per vieto / lo pan de la mistura /
certo testoride che, dandogli lui el vieto e '1 vestito, gli attribuissi tutti e
l'ambiziosità dei ragazzi. -sentimentalismo vieto, uggioso. de marchi, i-550
, costituzionalume. 2. argomento vieto; concetto moralistico. carducci, ii-1-9
banalmente rassicurante; scontato, ovvio, vieto e, in partic., privo di
). - anche: spiritualismo frusto e vieto. boine, ii-134: le misticità
, cioè di quello ch'io ti vieto di mangiare, di morte morrai.
farlo apposta, costruito conformemente al più vieto stile torinese. calvino, 5-18:
. cavalca, ii-73: sopra tutto vieto che non vogliate al postutto giurare né
. -molto antiquato, frusto, vieto. lessona, suppl., 126
. antiquato, fuori moda; vetusto, vieto. verdinois, 23: un divano
proprietà che, invecchiandosi, non diventa vieto né rancido, imperò i profumieri per incorporare
: forse un presciutto avrai rancido e vieto, / dieci fiaschi di vin di sorbe
comparata ed è la rifrittura d'un vieto concetto del religiosissimo quatrefages. -psicologia
]: 'rancico ': rancido, vieto; e dicesi delle carni salate
affumicate o il burro un po'vieto o simili cibi, per cui l'uomo
ben che mai non rancidisce né diventa vieto. tanara, no: questi [i
, che, invecchiandosi, non diventa vieto né rancido. romoli, 294:
: forse un presciutto avrai rancido e vieto, / dieci fiaschi di vin di sorbe
cesari, 7-338: costui è rancido, vieto, assopito, vecchio, del color
avere più che non farìa mesteri del vieto e del rancido. 7.
cotte nell'olio 0 condite con burro vieto, ecc. = deriv.
statuti della colletta d'or vieto, 30: per ciascuno rasèrio de rascina
/ che il villano deza aver per vieto / lo pan de la mistura / con
seccando, come tua signoria a san vieto re. dolce, 7-5: solamente romulo
lui disse -a te l'uscir non vieto, / e reprimi il furor di quel
come te stesso '..., vieto rettoricume, buono tutt'al più per
insignificanti differenze; notissimo, risaputo, vieto (un argomento, un concetto,
. fr. zappata, 244: io vieto quella dissolutezza, ma non vieto il
io vieto quella dissolutezza, ma non vieto il lecito rilassamento nelle feste, perché queste
troppe volte; ovvio, banale, vieto, scontato.
quel rossetto, / che il ceffo vieto lor scorbia e ristucca, / si rendon
mal vestito / e cum la zappa el vieto me guadagno. sarpi, vt-1-232:
o foglio o straccio, / qualche vieto scartatacelo, / dove scritto vi sia
diviso, / perciò il passo ti vieto, / non perché. ttu sei vieto
vieto, / non perché. ttu sei vieto, / m. ttu no.
questa n'è la forinola: « io vieto, che ne'miei domini l'infelice
ne'sacrifizi e nelle conversazioni. io vieto pur che alcun non abbia nulla di comune
] di burro o le sanno di vieto o le sono sdilinquite, e lastricano altrui
teatri e le danze / non io ti vieto e i giovani ludi, / se
, articolo primo. sanleolini, vieto, a chi ne fussi stato uno anno
con quel rossetto, / che il ceffo vieto lorscorbia e ristucca, / si rendon sol
drappi di seta, che ciò non ti vieto. ed è vero che nell'età
o di intellettualità, è antico e vieto latinismo ('sodales') che, non so
ne'bisogni publici non debbono ricevere il vieto delle sustanze obligate alla patria. g.
ne'bisogni publici non debbono ricevere il vieto delle sustanze obligate alla patria. g
io ho pene tante, / si rea vieto ri osa senga pare / da questa
, 7-22: accetteremo di ammettere che il vieto discorso attorno all'arte...
. mamiani, 11-15: fra quel modo vieto e tropposregolato di eleggere i vescovi a grido
; sorpassato, non più attuale; vieto, scontato, banale, risaputo.
di stantìo? 7. carattere vieto e antiquato di uno stile di scrittura
. 3. figur. carattere vieto e retrivo di un'istituzione, di
, / ma a tal opra cipollati vieto / ché t vin pe'tigli spesso verseranno
popolare si sarebbe accontentata dell'etimo più vieto. pasolini, 9-254: è qui
nuovo né insolito, privo di originalità, vieto (un argomento, un pensiero,
colli ministrali a pignorare in caso di vieto. = voce dotta, lat
vietaménte, avv. in modo vieto, superato dall'evoluzione dei tempi,
accademica. = comp. di vieto. vietaménto { vetaméntó),
mi lagni. imbriani, 2-79. vi vieto assolutamente di opporvici sotto pena di incorrere
: con l'autorità mia io ti vieto la pubblicazione di essi argomenti. carducci,
per longo uso, sogliano sapere di vieto. g. m. cecchi, 1-1-282
trovar o foglio o straccio, / qualche vieto scartafaccio, / dove scritto vi sia
era nuovo e piaceva, ai greci era vieto e noiava. b. croce, iii-
farlo apposta, costruito conformemente al più vieto stile torinese. -in partic.
, 84: sei some di vino vieto e due di mosto. crescenzi volgar.
... pargli cominci a sapere del vieto: però non ha mandato per esso
capponi o fagiani o stame, come col vieto lardo che usava in contado. pulci
/ e che poi secca sapessi di vieto. mattioli [dioscoride], 60:
olio questa proprietà che invecchiandosi non diventa vieto, né rancido. falotico, 2-5
, ma quando la cosa sa di vieto / o riscaldato, ogni cosa sconforta.
50: item xmi staia di grano vieto e novelo, trato de l'arcile manicato
da vedersi: 7 quest'èattempato, vieto, grave, vecchio, / color di
, 7-338: costui è rancido, vieto, assopito, vecchio, del color della
, obsolete. = deriv. da vieto. vievà, sm. ant
, corradicale di vetus (v. vieto). vitèllo3, sm. biol
. vitto1 (ant. vieto), sm. quanto serve al nutrimento
/ che il villano deza aver per vieto / lo pan de la mistura /
con valore spreg.: trito, vieto, privo di attualità od originalità.
/ che il villano deza aver per vieto / lo pan de la mistura / con
: esempio quanto mai calzante del più vieto midcult, il romanzone di fowles fa ugualmente
ricchi sono il barbicaio del conservatorismo più vieto. corriere della sera [29v- 1998