gioielliere è chiamato dal signore; dipoi vientene a casa, ché ti aspetto ivi
ben mio dolce, muta consiglio e vientene meco, ché mai ben non sentii
87: fratello, pungi li boi e vientene meco verso piazza. leonardo, 1-103
a fare lì dunque?... vientene in una città per davvero e fa
non mi rispondere per lettere; ma vientene ima volta;... non
falce. stigliani, 2-256: vientene, o dea falciuta, / vientene
: vientene, o dea falciuta, / vientene vienti, o metitrice ossuta.
aure, / secondate il guerrier: vientene, amico, / alla morte di mille
l'alba apparì. meninni, iii-434: vientene a vagheggiare il mare e 'l monte
amica mia, bella mia, e vientene. -ficarèllo. cantari,
frassino. lorenzo de'medici, ii-284: vientene... / appiè dell'orto
del gargatto questi grati accenti: / vientene flora. = voce d'area veneta
amabile t'aggiri, /... vientene, o bella, / rallegra i
con questi insieme? ariosto, 20-70: vientene insieme / con noi, ch'a
che quello che gli si appiatta, vientene seco a la libera con la pippa
. lorenzo de'medici, ii-284: vientene... / appiè dell'orto ih
. carducci, iii-1-319: ma tu vientene fòri / di bonifazio, mutando destino
, mucchiarèllo. pulci, iv-173: vientene un dì là da quel mucchierello /
tornarvene a casa. gelli, 7-461: vientene lieta, o bella e bianca aurora
palma che quello che si gli appiatta, vientene seco alla libera con la pippa e
bestie son passate al poggiolino, / vientene su, ché tu mi par confitta.
domanda. guarirti, 426: lurco, vientene meco in casa, ch'io ti
che resti a fare lì dunque? vientene via che soffochi lì, fra queste beghe
instruttivo non meno che critico racconto, vientene or meco alla gran piazza d'anfibia
. lorenzo de'medici, ii-282: vientene su per questi sali- coni.
: le si accosta la dea: « vientene », disse, / « diletta
/ presto, ove sei? deh, vientene in buon ora, / m'aiuta
: che resti a fare lì dunque? vientene via che soffochi lì, fra queste
assai tempo a spectare di caricare, vientene. aretino, 20-297: se tu
tardi? il dì fugge; fuor vientene, sposa novella: / il dì fugge
novella: / il dì fugge via; vientene, sposa vaga. ungaretti, i-99
incantesimo. aretino, vi-270: poi vientene dove alloggiamo, ché voglio allontanarmi dagli
che non esci fuo- ra? / vientene su per questi valiconi, / ch'i'
che quello che gli si appiatta, vientene seco alla libera con la pippa, e
singola persona. raineri, 2-5-20: vientene su; falerno v'è, com'un