disonore, infamia. ariosto, vi-420 : mi piace che non sia da la
ispirarmi precoci entusiasmi. d'annunzio, vi-420 : la nostra aspirazione infiammerà tutto il
, abietta, turpe. monti, vi-420 : un tristo loiolita, un prete macro
qual servo di dante. monti, vi-420 : sempre ho fatto a modo mio.
, tanto sarà più cruda. milizia, vi-420 : talvolta [il marmo] è
che, nell'episodio déìl'eneide (vi-420 ), viene gettata dalla sibilla a
anzi negletti e calpestati. monti, vi-420 : il sonetto del vostro amico per il
-anche come epiteto ingiurioso. aretino, vi-420 : io per me non ho veduto se
sulla faccia del mondo. monti, vi-420 : un tristo lojolita, un >rete
particella riflessiva. limitarsi. angiolieri, vi-420 (102-6): dante alighier, s'
. -anche sostant. casti, vi-420 : filosofi e savanti / son tutti seccator
spacciandola per sua. monti, vi-420 : il sonetto del vostro amico per il
razionale, impulsivamente. aretino, vi-420 : se voi aveste fatto in ciò qualche
senza reticenze né omissioni. aretino, vi-420 : volete voi ch'io vi squinterni il
prima, possomi fidare. ariosto, vi-420 : gentiluom, meglio è tomarvene, /