i muti selci ancora. magalotti, vi-155 : andate a tavola: dalla minestra in
cui tocca così buon boccone. magalotti, vi-155 : eh cap
figur. bibbia volgar., vi-155 : diede luogo a queste cose colui
agitarlo e scoterlo si stanca. denina, vi-155 : ferdinando... si diede
bene istradato negli studii. massaia, vi-155 : trovando tanti, già istradati nelle
, aprirsi il passaggio. boccaccio, vi-155 : rimirandosi innanzi quasi irato, /
costume dei tungusi. comisso, vi-155 : ero così giovane che l'imperatrice
priorato e de'collegi. aretino, vi-155 : i signori hanno manco gusto d'
fu, che avea avuta. massaia, vi-155 : appena sentiva che in qualche casa
per la loro mamma. comisso, vi-155 : ero così giovane che l'imperatrice
valore aggett. m. adriani, vi-155 : gareggiò ne'publici giuochi, ed
continuavano sull'antico piede. foscolo, vi-155 : se il circolo prosegue su questo
, una bevanda). aretino, vi-155 : mangiano i più ribaldi cibi che si
si pativa. m. adriani, vi-155 : credendo non senza previdenza divina esser
dal giovane. m. adriani, vi-155 : credendo non senza previdenza divina esser rifuggito
, per tutto il tempo fuboccaccio, vi-155 : non senza molta ammirazion midi sempiterna
valore enfatico). rustico, vi-155 (25-3): il giorno avesse io
la bolla della cruciata. fagiuoli, vi-155 : nemmen giova la forza, né
lino e tutto nudo. casti, vi-155 : non era ancora / surta l'aurora
altri con manifeste rapine. fagiuoli, vi-155 : or io mi trovo questa quarta mole
o talvolta di oro. zeno, vi-155 : ha disingannato [r froelich] il
(il sonno). casti, vi-155 : non era ancora / surta l'aurora
. alterazione, corruzione. zeno, vi-155 : la più considerabile e più utile parte
mostri orribili e spaventosi. comisso, vi-155 : mio padre era ambasciatore a parigi