. varco, passaggio. boccaccio, vi-147 : dietro veniva quel curzio, ch'a
son poi veduti moltiplicare. monti, vi-147 : m'adiro che al formolàrio dell'amicizia
, un membro). rustico, vi-147 (18-4): io fo ben boto
, cominciò a piagnere. idem, vi-147 : seguivali cornelio ancor mostrando / l'inarsic-
ghiacciuoli d'un lago innominato. fogazzaro, vi-147 : entrò... nella cappella
; effetto, risultato. ardigò, vi-147 : che nessun reale, ossia nessuno dei
che lascia di usarlo. denina, vi-147 : le sollecitazioni d'alcuni fuorusciti napoletani
del mar sonante ed orgoglioso. casti, vi-147 : ma quando parte il giorno,
garbino, ovvero libonotto. fagiuoli, vi-147 : chi [dei cortigiani]
che nel cuor percosse. fogazzaro, vi-147 : la marchesa nene...
di un periodo storico. rustico, vi-147 (18-5): non vedi che di
mirabile, eccelso. novellino, vi-147 : la rinomèa per lo mondo corre
meschino aspetto fisico. fogazzaro, vi-147 : ultimo entrò nella cappella con passo
! para! -. aretino, vi-147 : piglia, para, a la spia
, ammazzando e pigliando. aretino, vi-147 : piglia, para, a la
e riè bello già. dannunzio, vi-147 : un piccolo disco sporgente a mo'
me vendicate. bibbia volgar., vi-147 : li schemimenti dell'arte magica vi
ragione, si resta sconcertati. moravia, vi-147 : marcello, che non si era
/ aurilla, a noi. fagiuoli, vi-147 : vorrei vedere una tal corte brava
-luogo appartato, nascosto. fagiuoli, vi-147 : un'azion così nobile e immortale /
le sue limpidissime onde. casti, vi-147 : la placida laguna / vedrà far specchio
la danno a gambe. d'annunzio, vi-147 : su le bottiglie di vetro è
dal sussolano al vento opposto. fagiuoli, vi-147 : come subsolano / in soffiar ben
(plastica e lineare). moravia, vi-147 : il prete muoveva la domanda per
il rivo / tremolar. casti, vi-147 : ma quando parte il giorno, /