, civettuolo (ha sempre una sfumatura vezzeggiativa). collodi, 456: profumato
). bambino (con una sfumatura vezzeggiativa e scherzosa insieme: bambino grassottello,
cervello dei bambini con un'intenzione vezzeggiativa). -anche al figur.:
spada. = di formazione espressiva e vezzeggiativa: cfr. zito e zita.
dal lat. cosinùs, pronunzia vezzeggiativa di có [n] sobrinus -a 1
dentino ', è per lo più voce vezzeggiativa e dell'uso, favellando co'bambini
, ragazzotto (con sfumatura affettuosa e vezzeggiativa). baruffaldi, xxx-1-45: dal
plicemente, fiore, con un'intenzione vezzeggiativa o come forma poetica).
, giovanottino (con particolare connotazione vezzeggiativa e fami liare);
22. quarto di luna (con connotazione vezzeggiativa o familiare). d'annunzio
e ha per lo più una connotazione vezzeggiativa, talora enfatica; può trovarsi in
regalare una vivanda ': frase quasi vezzeggiativa, per dire condirla più squisitamente.
-ridurre un nome in forma diminutiva o vezzeggiativa. viani, 14-316: né meno
marito, -bello, era la signorile locuzione vezzeggiativa, che le tornava dal francese nativo
-ino, -uccio). - alterazione vezzeggiativa: aggiunta di tale suffisso al tema
di un sostantivo o aggettivo in forma vezzeggiativa. c. e. gadda