uso, / e stuzzicando va ognidì 'l vespaio, / più volubil che-arcolaio.
19 (329): si stuzzica un vespaio, padre molto reverendo. lei vede
mi batte davanti, mi sveglia dentro un vespaio di facezie, che se l'animo
dio sa se me ne brontola un vespaio nella testa. carducci, 621
ciclope maledetto l'occhio / come un vespaio foracchiar dovemo. pascoli, 1390: tra'
costure, / credo parratti desto un gran vespaio. fagiuoli, 1-3-300: o se
e dio sa se me ne brontola un vespaio nella testa; ma come cucinarli a
di aver destato senza volerlo quel mistico vespaio mi allontanai di pochi passi.
di disfarsene, per non stuzzicare il vespaio, essendo il vecchio amato tenerissimamente da
: ed ecco l'aia / fatta un vespaio, / una caldaia, / un
. = deriv. da favo * vespaio '. fara, sf. stor
e sulfamidici in alte dosi); vespaio. 3. tigna favosa (v
risalì la lunga corsìa in mezzo al vespaio dei rocchetti giranti, dei pettini,
fumo di paglia, come si fa al vespaio et a un formicaio talora. leopardi
: ed ecco l'aia / fatta un vespaio, / una caldaia, / un
mantengono nel cuore un formicaio e un vespaio di affetti, tutti rabbiosi, viperini
sono perle 261, e si chiama vespaio, per mettere in capo. alunno,
al pezzo grosso. -dar fuoco al vespaio: costringere qualcuno a uscire dal luogo
ch'io voglio adesso dar fuoco al vespaio. note al malmantile, 5-37:
, 5-37: * dar fuoco al vespaio '. violentare a uscir fuora uno
, quando si dà fuoco a un vespaio, che le vespe son forzate dal fuoco
non sia punto necessario lo stuzzicare il vespaio di certe passioni indiavolate, le quali
studi teologici cacciava davvero la testa nel vespaio, io non gli dava tregua mai
non si rimedia, con vare nuovo vespaio e lastrico. galanti, 1-ii-151:
, infastidito di avere levato un tal vespaio. -intr. con la particella
. 3. celletta esagonale del vespaio. 4. bot. cavità di
, x-8: guarda mai dunque che vespaio stuzzica / chi colle muse e con
/ ove mai s'adunasse egual vespaio. 2. chi vende mele
s'alterò fortemente, come suole stuzzicato vespaio, da cui escano i fuchi sussurratori
ed ecco l'aia / fatta un vespaio, / una caldaia, / un formicaio
avesse il torto / d'attizzare il vespaio, anch'io l'usanza / lodando,
le pecchie, o sì veramente il vespaio. 7. prov. -chi
, i quali vivono gregarii in un vespaio simile ad una città. comprende una
. giusti, iii-190: immagina il vespaio di politicucci. = vezzegg.
il diavoleto che gli facevano intorno un vespaio di fanciulli. b. croce, ii-
goldoni, ii-413: chi stuzzica il vespaio non si dolga se sentesi puncicare.
costure / credo parratti desto un gran vespaio. ottimo, i-532: la lingua di
. canaldo, 32: se nel vespaio de'figli di venere s'awolgeva lucrezia
: intorno al suo corpo inferocì il vespaio degli assalitori; lo strapparono; lo denudarono
... un alveare, un vespaio, un putiferio di giganteschi insetti in zuffa
irritate (nella locuz. ristuzzicare il vespaio). l. pascoli, iv-2-51
lo tocca e nun vada ristuzzicando il vespaio, perché l'irriterà una volta di
avesse il torto / d'attizzare il vespaio, anch'io l'usanza / lodando,
lodo'che, dopo l'avventura del vespaio, si fece precedere da ragazzini sbacchettanti
, secondo il proverbio, stuzzicare il vespaio è cosa pericolosa. guerrazzi, 4-604
: parea con lui di trovarci in un vespaio: tanti gli strizzi.
esaltati ed arrabbiati; un alveare, un vespaio, un putiferio di giganteschi insetti di
brucioli. / guarda mai dunque che vespaio stuzzica / chi colle muse e con apollo
mazzini, 40-45: si è destato un vespaio con non so qual atto del potere
i-4-35: intorno al suo corpo inferocì il vespaio degli assalitori; lo strapparono; lo
, n. 5. -stuzzicare il vespaio: v. vespaio. -stuzzicare i
. -stuzzicare il vespaio: v. vespaio. -stuzzicare i suoi ferruzzi: v
, e da un denom. da vespaio (v.). svestire
a non vi curar di stuzzicare il vespaio. giuliani, ii-114: a questa vedremo
il ragazzino carogna che ha stuzzicato un vespaio. -in un'espressione comparai, per
il formicaio; le vespe; il vespaio. pavese, 5-71: dovevate farla allora
il fuoco fa saltar la vespa fuori del vespaio. 9. dimin.
, sf. ant nido di vespe, vespaio (in partic. nell'espressione frugar
in partic. nell'espressione frugar la vespaio;, suscitare scompiglio, turbare una
peluche. = forma femm. di vespaio. vespàio (ant. vespàiro
ad un sorbo, di succiole un vespaio, / ch'era raccolto lì per cavar
, ossi e catriossi ti pareria vedere un vespaio. redi, 16-iii-51: si scagliavano
certo rombo continuo, che pareva un vespaio. tarchetti, 6-1- 408:
, un riccio, un alveare e un vespaio... un serpente domestico uscì
i vespai, i formicai. -a vespaio: in modo da presentare un insieme di
e lunghe, dai muri rossastri traforati a vespaio a guisa di enile...
, / credo parratti desto un gran vespaio. canaldo, 32: ma se
canaldo, 32: ma se nel vespaio de'figli di venere s'awolgeva lucrezia,
gemma donati lo dovette cacciare in un vespaio di punture ed ire e inimicizie, indipendenti
da tutte le parti, angustiato da un vespaio di vecchi debiti a cui l'azione
biblioteca, l'ateneo e un vero vespaio di scuole. -folla, gran
, / avendo intorno al viso un gran vespaio; / ch'eran più d'un
, dove si vede assediato da un vespaio di fanciulli, dove caricato di villanie,
i nostri scarrozzatoli furono assediati da un vespaio di rivenduglioli e ri- vendugliole ambulanti.
, nella città- giardino di uno sterminato vespaio di femmine. 3. ant
sono perle 261, e si chiama vespaio, per mettere in capo; e tutto
non si rimedia, con fare nuovo vespaio e lastrico. g. soderini, ii-34
noi diciamo vespai. carena, 2-128: vespaio è un certo spazio tra un pavimento
diverse; onde hanno l'aspetto di un vespaio. giusti, 4-ii- = voce dotta,
capace, / ma morì finalmente d'un vespaio. vèspero1, v. vespro.
bonagiunta, lxiii-87: chi adusta lo vespaio follia face, / e maschio
, suscitare, stuzzicare, svegliare il vespaio, un vespaio o i vespai: suscitare
stuzzicare, svegliare il vespaio, un vespaio o i vespai: suscitare una polemica
gualdo priorato, 8-230: stuccicandosi il vespaio era pericoloso il far diventar inimici apertamente
avesse il torto / d'attizzare il vespaio, anch'io l'usanza / lodando,
si credono forti! egli non prevede il vespaio che ha svegliato; e se n'
tre righe... suscitano il solito vespaio dell'irritabile 'ge- nus legionario'. moretti
anche come se pensasse di sollevare un vespaio. montale, 7-20: confuso di aver
di aver destato senza volerlo quel mistico vespaio mi allontanai di pochi passi volgendo verso
. - dar fuoco al vespaio: v. fuoco, n. 36
- mettere il piede nel vespaio, porre il dito nel vespaio:
piede nel vespaio, porre il dito nel vespaio: tira, / e l'annottare
misero! / post'avrò il dito nel vespaio. silone, 8-77: di nuovo
parroco avesse messo il piede in un vespaio. = deriv. da vespa
, agg. ant. bucherellato come un vespaio; che ha aspetto spugnoso (un
vespéto, sm. ant. vespaio. redi, 16-iv-420: molte e
filippo degli agazzari, 14: detto vespaio e'suoi compagni vedendo che non compariva
deriv. da vipera, sul modello di vespaio. viperato, agg. nutrito