senza dubbio lo autor medesimo si è vergognato. manzoni, 168: l'uomo che
mente in tale proposito, ne avrebbe vergognato come d'un giudizio temerario e d'
la mente in tale proposito, ne avrebbe vergognato come d'un giudizio temerario.
sei, io appo lui rimarrò sempre vergognato. v. colonna, ix-587:
cantuccio della clausola, come ti fossi vergognato di scriverlo. pascoli, i-975:
[mia madre], mi ero vergognato tanto, benché alla fine mi mettessi a
, 8-4: la dona e lo giovene vergognato fo tuto; / per inganar la
tozzi, i-182: niccolò non s'è vergognato a mandarmi via e m'ha
e buono, e me ne sarei vergognato come di profanazione. pure volevo mostrare
? tasso, i-173: non mi son vergognato di scoprirle il flusso e 'l riflusso
[la traduzione], mi son vergognato d'averla fatta, tanti granchi e
e buono, e me ne sarei vergognato come di profanazione. pure volevo mostrare
il mondo, come si è vergognato del peripateticismo, cosi si vergognerà
con uno leggieri battere d'ali e vergognato. leopardi, iii-70: i 54 spropositi
326: tu m'hai nelle mie cose vergognato, / come oggi veduto ho con
gli uccelli, e istava quasi mezzo vergognato. e allora l'aquila il fece pigliare
tempo che il mondo, come si è vergognato del peripateticismo, così si vergognerà del
mio pettignóne. sono confuso e sono vergognato più, però ch'io sostenni vituperio
, i-1-116: più volte mi son vergognato in me stesso, considerando che le mie
quell'uomo. per me mi sarei vergognato d'aver fatto una proposizione simile; ma
se'tu di tanta presunzione che non se'vergognato venire a questi luoghi reali e nella
del re cattolico che non si fusse vergognato di contravenire sì apertamente alla lega di
magnanimo e buono, e me ne sarei vergognato come di profanazione. ferd. martini
quell'uomo. per me mi sarei vergognato di aver fatto una proposizione simile;
una minima querela, non si sia vergognato di assaltarci? serdonati, 9-102:
tu di tanta presunzione che non se'vergognato venire a questi luoghi reali e nella
, 3-154: ritornato in sé e quasi vergognato dal suo pianto, aggiunse: «
, cix-i-64: d'azeglio non si è vergognato di rimaritarsi dopo 4 mesi con quella
un cantuccio della clausola, come ti fossi vergognato di scriverlo. carducci, iii-10-389:
intinto in questa pece rubaiòla, mi son vergognato manco a scoprirvi queste mie scappatelle.
intinto in questa pece rubaiola, mi son vergognato manco a scoprirvi queste mie scappatelle.
, / è sempre mai il primo vergognato, / ché il troppo orgoglio fa perder
: al veder entrar voi, mi sono vergognato che un terzo avesse ad ascoltarmi sermocinato
che l'usuraio giudeo se ne sarebbe vergognato. cipriani, 1-ii-170: si vede che
a stampa, ché se ne sarebe vergognato, tutti miniati elegantissimamente. sanudo,
... non si è peritato o vergognato di stamparlo adesso per cosa sua,
. partissi con uno leggieri battere d'alie vergognato. garisendi, xxxviii-299: omicida,
tarchetti, 6-ii-674: mi sono forse vergognato di far conoscere che ti amava? gozzano
. cesari, ii-464: mi son vergognato meco della gentilezza vostra, e degli
326: ni m'hai nelle mie cose vergognato, / come oggi veduto ho con
= denom. da vergogna. vergognato (pari. pass, di vergognare)
, 4-ii-52: zeusi anch'egli si tenne vergognato per la naturalezza, a dir così
modo si va costituendo questo umile e vergognato nostro paese. -sedotto, privato
, iv-9-63: messer guiglielmo rimase confuso e vergognato. s. gregorio magno volgar.
partissi con uno leggieri battere d'alie vergognato. sanudo, lviii-431: pre'lorenzo
et andò a verona, restato molto vergognato. s. carlo borromeo, 1-22:
poiché l'ho trovata e letta mi sono vergognato d'averla fatta, tanti granchi e
suola di sughero. se ne è sempre vergognato, perché le altre donne almeno un