grido, d'un cenno, per vergognarsene. leopardi, iii-333: e d'ammaestramenti
ella ebbe il buon cuore di non vergognarsene, e la costanza di non rinnegarle
uno strumentino così necessario, da non vergognarsene anche i filosofi. algarotti, 1-228
1-29: non era cosa per esempio da vergognarsene, che la figliuola d'un signorotto
schietto si inquini di enfasi; da vergognarsene come di una simulazione. moravia,
cominciò 'ex abrupto'a dime cose da vergognarsene ogni altro, fuor che quel medesimo
-arrossir le gote per qualcosa: vergognarsene. pulci, 25-229: era
. se non costringe li iddìi a vergognarsene, vera cosa è che sono d'aere
. ma... una linguerella da vergognarsene ogni meno: floscia, insipida,
d'un floscio tanto miserabile, da vergognarsene un popolo d'eunuchi, se ve
bar etti, 3-407: una linguerella da vergognarsene ogni menno: floscia, insipida,
senza prototipo nessuno: una linguerella da vergognarsene ogni menno: floscia, insipida,
aretino, iv-4-271: il di me vergognarsene è nulla e il dimandarne io perdono
baretti, 3-407: una linguerella da vergognarsene ogni menno: floscia, insipida,
ritenuto biasimevole, da evitare o da vergognarsene. sacchetti, 64: or pensi
una rogna: dolersi delle proprie colpe; vergognarsene. dante, par., 17-129
, d'un floscio tanto miserabile da vergognarsene un popolo d'eunuchi. lanzi, v-31
, d'un floscio tanto miserabile da vergognarsene un popolo d'eunuchi, se ve n'
l'anello delle fauste nozze, nasconderlo, vergognarsene, spegnerne il simbolo, annullarne la
1-29: non era cosa per esempio da vergognarsene, che la figliuola d'un signorotto