... dovrebbe farmi dolore e vergognare del mio poco merito in comparazione della
. grazzini, 4-78: vi dovereste vergognare a dar briga a una povera vecchicciuola
uomo di spirito né capace di farlo vergognare... se non solamente il vergognarsi
. « = comp. di vergognare (v.). avversaménte
30-1-488: me ne fanno in certo modo vergognare, che niente finora, non dirò
da bene! ha'ti tu a vergognare d'andarvi tu? ariosto, 316:
città sconosciuto e non doversi poi vergognare, incontrando l'indomani testimoni di conoscenza
il vespro, cadeva in alquanto a vergognare; e questo èe l'uno de'segni
cosa di che e's'abbiano a vergognare. s. caterina da siena,
'l vedrai cessare / da te, e vergognare / che tu sol sia colui,
/ che donna deggia incominzare; / ma vergognare / perch'io cominzi, non è
della fanciulla la qual si comincia alquanto a vergognare. dante, vita nuova, 2
, il quale a forza di farmi vergognare mi ridusse un uomo di razza migliore.
passava. -dare confusione: far vergognare, confondere qualcuno. abate isaac
ha dubbio, ma non mi posso vergognare della mia servitù... duemila
/ che donna deggia incominzare; / ma vergognare / perch'io cominzi, non è
in quanti modi vostra signoria mi fa vergognare!... ultimamente, dandomi
civiltà romana « ai nostri giorni farebbe vergognare di sé le più barbare tribù africane »
quale bisogno è che seguiti pentere e vergognare. dante, conv., iv-xxvi-8
che fino alla russia aveva di che farla vergognare: ciò nel 1765.
, di quelle che disincantano e fan vergognare di essersi confidati. = comp
berni, 316: si doverìano vergognare, quando mai non avessero fatto altro
cosa di che e's'abbiano a vergognare. e non si chiama la loro
mia gioventù, e m'avete fatto vergognare su la dissenteria erudita della * chioma
domesticamente: il manigoldo se ne dovria vergognare; ella gli diede pur tanta dote
vedrai che se alcuno s'arà da vergognare, sarà piuttosto firenze che tu.
, del quale l'uomo si dovrebbe vergognare e umiliarsi. cesarotti, ii-73: erasi
: col sozo laido peccato me tenea col vergognare, / e diceame: * en
quanto al mangiare, / che soglion vergognare. d. frescobaldi, iv-140 (20-10
che non potea fare; / el vergognare non già en fallata. =
schiavo, che altri se ne abbia da vergognare? lomazzi, 279: le
d'annunzio, iv-2-995: mi fai vergognare davanti a chiaretta, che è una pia
ch'ella sia una viltà da doversene vergognare ogni uomo, sol che abbia fronte
di meretrice, e non ti volesti vergognare. savonarola, 7-i-170: e'buoni
scelti aveano commesse cose vituperose e da vergognare e da perdere la faccia, quanto costui
è genealogia che la metafora se ne debba vergognare. domenichi, 2-135: per farsi
viluppi delle gentarelle di cui ci devremmo vergognare a parlarne,... allora che
. s., m'ha fatto tanto vergognare della mia negligenza, che pure ho
quello che giustamente chiedi, non ti vergognare di chiedere. piovano arlotto, 271
natura. di che facendola gli uomini quasi vergognare, si sono accordati a farli da
è cosa di cui s'abbia alcuno a vergognare. c. gozzi, 1-206:
improperio. savonarola, 7-ii-156: non ti vergognare di portare la croce, e gli
la verità, e perché s'ha da vergognare di mutarsi d'opinione? foscolo,
che donna degia incominciare; / ma vergognare / perch'io cominzi non è mispregianza
loro pigrizia, e, per fargli vergognare, dire di volere combattere solo,
la giustizia di dio, doveremmoci almeno vergognare, considerando la sua inestimabile bontà.
ai miei virtuosi amici un convito che farebbe vergognare di meschinità e d'insipidezza quei di
mi profferisce, dovrebbe farmi dolere e vergognare del mio poco merito in comparazione della
istessa più ipocrita se n'ebbe a vergognare. salvini, 39-v-53: non sa quanto
, riprendendolo irosamente sì che lo fece vergognare; e poi li riporse la medicina,
, 339: di che mi posso io vergognare, con ciò sia cosa che tu
: col sozo laido peccato me tenea col vergognare. dante, conv., iv-xxv-7
. gelli, 17-67: o vadinsi a vergognare i cristiani, che insegnon leggere a
d'esser di lei innamorato voleva far vergognare. seneca volgar., 2-216:
in modo che non gli abbiano a vergognare di esser passati per la mano di
: / vizio odiar per èva, vergognare / de lei, per lei mendare
quanto al mangiare, / che soglion vergognare. dante, xx-54: questo grida
della legge loro. o vadinsi a vergognare i cristiani, che insegnon leggere a i
di meretrice e non ti sei voluto vergognare. bibbia volgar., vii-21: tu
e faccia di meretrice e non ti volesti vergognare. contile, 3-3-28: veggo laide
meritati le laudi... fanno vergognare de la propria imperfezione colui che non
anco da'minimi, molto manco si debbe vergognare uno semplice sacerdote. aretino, iv-6-191
che donna degia incominzare; / ma vergognare / perch'io cominzi non è mispregianza
morte / da far di sé natura vergognare. cellini, 565: pigliando la sopradetta
vada e che più non l'abbia a vergognare, da lui ti accerto che riccamente
chesta non vergogna / non dei tu vergognare / deio iniusto negare. dante,
/ e de'suoi non si può non vergognare. caro, 12-i- 168:
andare, ché per certo non ci potemo vergognare considerando e fatti nostri.
bellincioni, i-13: né si dee vergognare uno basso et umile servo oferirsi a'suoi
morte / da far di sé natura vergognare. cellini, 524: awertisci che,
, / né di lei dèsi nessun vergognare, / se non in quanto il vizioso
cioè di provare che non si dee vergognare l'uomo calvo; ed io non
il modo che madonna cicogna tenea a vergognare altrui si era che a tali feste,
., 4-41: molto si dee vergognare l'uomo verboso e parabolano, che per
per questa tale passione non si debbono vergognare, perocché è senza loro colpa.
che il vescovo non si avesse a vergognare a dare il pastorale a la figlia.
], che indi in poi fé vergognare gli uomini di usar la venere allo scoverto
ch'io creda, voi vi doverreste vergognare e dolere di non esservi di quella,
suole e i tomai, mi facevano vergognare di fronte agli altri scolari. giusti,
ammonimenti dolci, facendogli da loro istessi vergognare dei loro errori. boccalini, iii-8:
mi riducono un pizzico, mi fanno vergognare di me stesso. -essere un
d'azzurro e di viola! mi fai vergognare davanti a chiaretta, che è una
il fanciullo, che ben ti dovresti vergognare ad aver sì fatta donna e lassarla
e riprovevole di cui ci si deve vergognare; azione bassa e vile che denota disonestà
e morte / da far di sé natura vergognare. ariosto, 6-71: l'adornamento
viluppi delle gentarelle di cui ci devremmo vergognare a parlarne,... oltra
chiese; il non confessarsi per non si vergognare a dire quello che non si ha
efrem volgar., 18: non ti vergognare di chiamare al tuo signore dio.
.. s'incorniciò un poco a vergognare della sua dunzia e protervia e cominciò.
azione riprovevole di cui ci si deve vergognare. dante, conv., iii-vni-10
e di cui l'uomo giusto si deve vergognare, non dovendo aver per amici
in modo che non gh abbiano a vergognare di esser passatiper la mano di un
egli era uomo, e il fecero vergognare. -con riferimento a soggetti inanimati
pochi. muratori, 11-54: doveasi poi vergognare il moderno sofista di registrare fra i
... mostra d'intendere a far vergognare i nobili e farli ricredere cittadini.
m'avete fatto. cando di far vergognare gl'italiani, mirava a un rinnovel-
rimasa in noi che ci ne dovremmo vergognare di ritrarre da loro. cesari, 1-1-108
, con valore intens., e da vergognare (v.).
rosseggia! » « s'incominciano a vergognare », mi rispose, «
morte / da far di sé natura vergognare. gualterio, xxxvi- 88:
iii-1-352: con questo rabuffo fe- celo vergognare [agamennone] tanto che il dio,
istessa più ipocrita se n'ebbe a vergognare. a. cattaneo, ii-285: chi
scrivevano le lettere d'ufizio e far vergognare vie più quelle che si scrivono oggi
che tu sei, che ti doveresti vergognare, sciagura- taccio. f. f
di tenere tanto conto di queèva, vergognare / se lei, per lei mendare /
cristo volgar., i-7-1: non ti vergognare di servire adpendio d'un tanto il mese
ammonimenti dolci, facendogli da loro istessi vergognare dei loro errori. salvini, 39-i-213
col sozo laido peccato me tenea col vergognare, / e diceame: « en
li quali tu ti dovarai più tosto vergognare che gloriare. marsilio ficino, xxxi-967
, / non mi devo per questo vergognare; / fu colpa d'un giudizio sperticato
e di cui si sarebbe dovuto presto vergognare. brancati, 4-73: il podestà deve
modo co'le parole che gli fé vergognare. d. bartoli, 2-2-528:
le colpe e le malefatte; farla vergognare muovendole aspri ed aperti rimproveri; umiliare
, con valore intens., e da vergognare (v.).
modo ne parli ché ti dove- resti vergognare a dir le cose che tu dici.
il modo che madonna cicogna tenea a vergognare altrui si era che a tali feste,
. grazzini, 2-308: vi dovreste vergognare a dar briga a una povera vecchicciuola
volgar., 4-41: molto si dèe vergognare l'uomo verboso e parabolano, che
vergognante (pari. pres. di vergognare), agg. che prova vergogna
di questi infelici uomini or vergognare (ant. vergogniare, vergoniare, vergongare
le rosseggia! » « s'incominciano a vergognare », mi rispose, « non
il modo che madonna cicogna tenea a vergognare altrui si era che a tali feste,
toscani, 177: niuno s'ha da vergognare della sua arte. ibidem, 334
vergognato (pari. pass, di vergognare), agg. (vergognao).
= agg. verb. da vergognare. vergognevolménte, avv. ant
per compassione? che ve ne possiate vergognare! se fosse il tempo de'capocerri (
cielo, che m'hanno fatto tanto vergognare nel rileggerli, trovandoli tanto negligentemente e