a caldo: quella che si fa con vergella di ferro arroventata. le bullette a
temere e per insegnamento e per batterlo colla vergella. boccaccio, dee., 9-5
operazione, e se la sua vergella sta sempre fuora, è più
= ètimo incerto: forse da accostare a vergella (v.), col pref.
erba, che si rassembra a una vergella, simile alla trissagine. domenichi [plinio
lubrificanti particolari che riducano l'attrito della vergella contro i bordi della trafila. c
, perché sei meco. la tua vergella e il tuo bastoncello mi hanno consolato
, ii-224: molte percosse d'una vergella gli diè di sue mani a carne ignude
capua, 65: forte battendosi con vergella, e diguazzandosi il sangue, per lo
sua operazione: e se la sua vergella sta sempre fuora è più rustico, e
uomo. adr. politi, 1-717: vergella. fiorentino dim. di verga,
, / poi la fé appiccare ad una vergella. collenuccio, 1-137: et a
, / che non più seminario né vergella, / ma un arbor già da frutti
erba che si rassem- bra a una vergella, simile alla trissagine. d'annunzio,
xliii-220: maria risponde, di lesse vergella. 3. asta di ferro
rame, acciaio o altro, la cosiddetta vergella, che viene compressa a freddo in
in bianco. = deriv. da vergella, col suff. del pari. pass
., probabile incr. tra vermena e vergella. vermèna, sf. ant.
seti, forse deriv. da verzella per vergella, in quanto presenta striature.
verzèlla e deriv., v. vergella e deriv. verzellino (verzelino)
= var. di venella, per vergella. verzóre, sm. ant.