, 9-6: placida notte, e verecondo raggio / della cadente luna; e tu
atterra. foscolo, v-184: parea verecondo, perché non era né ricco né povero
/ che sia bruttato il nudo e verecondo / suo cadavere, ah! questo,
leopardi, 38: placida notte, e verecondo raggio / della cadente luna; e
, 9-4: placida notte, e verecondo raggio / della cadente luna; e tu
casta. 4. virtuoso, verecondo, integro; onesto, retto,
/ dov'è accolto / quel vermiglio verecondo, / ch'ogn'im- mondo /
padula, vi-281: dagli occhi fuggenti un verecondo / lampo le usciva di gentil minaccia
il talamo nuziale, ecc.); verecondo, pudico (un sentimento).
8-231: io, tutto dì, men verecondo impenno / rime. -per estens
bocchelli, 17-117: il figlio primogenito, verecondo de- cimonono, incancrenito nel desiderio di
coraggioso tra i forti,... verecondo tra i modesti,...
tuttavia ne'diletti studi, con un verecondo incremento di fama. pavese, 2-145:
la verginità, ecc.); verecondo, pudico, casto (un sentimento,
di magnificenza né bramata né chiesta il verecondo patrizio, e disse al messaggiero errarsi
da in-con valore negativo e verecundus 'verecondo '. invergare, tr. (
sotto specie d'amicizia, invitarono il verecondo giovane a dimorare in lor casa alcuni
, 9-2: placida notte, e verecondo raggio / della cadente luna. idem
maritalmente ': vivere maritalmente. modo verecondo d'accennare a concubinato. pirandello,
dello schietto, del grave e del verecondo. savinio, 209: il suo abito
quel non so che molle, puro, verecondo e delicato che è il femminile,
tal- luno vuole mostrarsi in ciò più verecondo degli altri, tutta la sua onestà
3. in modo casto, pudico, verecondo, non scostumato; con pudore,
, / e del serbato giglio / nel verecondo amor. alvaro, 17-487: ella
bel sto, pudico, verecondo. - anche sostant. fra
sé qualcosa d'austero e insieme di verecondo, e ch'egli ama di velare o
leopardi, 38: placida notte e verecondo raggio / della cadente luna. jovine
nel soddisfare alle mercedi prodigo quasi; verecondo e modesto. palazzeschi, 1-601:
in senso affine a pudore, riguardo verecondo. insegnino prudenza alle giovanette.
modestia, riservatezza o la affetta; verecondo, pudico, tanto da rifiutarsi non
-che si presenta in modo pudico, verecondo. de pisis, 1-452: c'
di carote lesse. -casto, verecondo. felice da massa marittima, 62
; / consacra delle spose / il verecondo amor. poerio, 3-118: degli sguardi
a sentirmi giudicato, com'è il verecondo desiderio mio, da tedeschi, a vedere
casotti, 1-5-89: io son modestuccio e verecondo più che zita che fugge e si
leopardi, 9-3: placida notte, e verecondo raggio / della cadente luna; e
schifo. 8. ant. verecondo, pudico (un atteggiamento).
. v.]: 'sdetta': verecondo rifiuto di onori e lodi che altri ti
dello schietto, del grave e del verecondo. 3. figur. straordinario
si attiene rigidamente alla morale; eccessivamente verecondo, facile a scandalizzarsi. g.
, deriv. da verecundus (v. verecondo). verecóndo, agg
veder d'un giovin casto / e verecondo, e mansueto in fronte? foscolo
e impronto; e per non esser troppo verecondo e casto, lo vorreste licenzioso e
disoneste, ancorché platone, filosofo molto verecondo, le approvi. -ispirato
, poiché il romanzo era candido, non verecondo. 2. che rivela o
coraggioso tra i forti,... verecondo tra i modesti, incorruttibile tra gli
credo, o signore, -mi rispondea verecondo, -di poter meglio contentare mio padre
uno spirito flemmatico 0 vile e troppo verecondo, che si sentono oppressi per poco che
11-87: le setole lascian vedere un rosa verecondo, per niente carnale, che diventa
amata, alludendo per lo più a un verecondo contegno di integrità, di onestà morale