altro non mancava che quella vaghezza e venustà, la quale i greci e noi
1-3 (i-45): con tanta venustà e grazia il tutto faceva, ch'ogni
ad opulenza, / da grazia a venustà, da asprezza a calma.
: le proporzioni sopra tutto, la venustà e l'armonico del palladio lo incanta,
verri, i-135: contenti di quella venustà che danno sempre le buone idee allo stile
a me, o coeterna a la venustà celeste. diodati [bibbia], 1-553
a me, o coetema a la venustà celeste. marino, vii-137: propagine unica
de'pedanti; e contenti di quella venustà che danno sempre le buone idee allo stile
onesta materia compilata, a te, summa venustà e sin- gulare specchio de'sequaci de
, 7-46: la grazia e la venustà della persona, la luce del sorriso
grandioso non meno che la eleganza e la venustà. 5. sm. cosa
de'pedanti; e contenti di quella venustà che danno sempre le buone idee allo
riviviscenza che nel suo corpo l'antica venustà e bellezza muliebre egiziane, stupende,
ad opulenza, / da grazia a venustà, da asprezza a calma. -ant
a bei garzoni / della sua venustà corso era grido. carducci,
in oltre de'colori, delle figure la venustà, l'ordine e la dicevolezza
, la vaghezza del capello, la venustà della bocca, avendo per confessione de'
fuggendo intanto disperatamente le grazie, la venustà, la delicatezza e la semplicità di
forse la poesia francese pervenne alla possibile venustà per la favole del racine e pe'componimenti
abito giovanile, in quale appaia non venustà effeminata, ma dignità virile. caro
per recitare; il che tanto di venustà ed efficacia aggiunge alle parole, che
non solo la proprietà ma anche la venustà del dire. aveva animo gentile e affettuoso
a dipingere con simmetria, espresse la venustà del viso, l'eleganza de'capelli.
che un qualche poeta è privo di venustà, di espressione, di leggiadrìa;
a dipingere con simmetria, espresse la venustà del viso, l'eleganza de'capelli
169: femeticarono alcuni, dicendo che la venustà satirica in esso [giovenale] sia
statua di venere che non la grazia e venustà di venere, ma la ferocità e
il merito loro consiste nella sfumatezza e venustà de'colori. berchet, 69:
a dipingere con simmetria, espresse la venustà del viso, l'eleganza de'capelli,
dolce ti pare agli occhi / la floscia venustà, /... / vieni
., forte di bellezza e di venustà. banti, 8-231: i familiari,
forse la poesia francese pervenne alla possibile venustà per le favole del racine e pe'
, la vaghezza del capello, la venustà della bocca. magalotti, 9-2-60: un
bellezza gentile e delicata, di armoniosa venustà, di attrattive affascinanti, accompagnate per
hanno un non so che di venustà greca ch'è ignota a'moderni stitici gre
che il candore ne imbrunano, e la venustà scompongono. becelli, 1-210: la
bellezze passate e curvo ai misteri della venustà immarcescibile, un cavaliere. soldati,
uscio quella donna in alto affare, tutta venustà, con faccia ferma, di età
specchiava... solea sorridere con venustà saporosa. forse perché di se stessa
. zabaglia, 1-6: quant'ornamento e venustà arrecano ad una fabbrica i pavimenti pulitamente
può vezzosa e dotta / itale voci a venustà francese, / musa dell'arno e
vezzo le fé un monile, la venustà un solecchio, la graziosità un intreccio,
invecchiano, / maggior acquistano / la venustà. manzoni, pr. sp.,
a fine che rie- schino con molta venustà e decoro. baldinucci, 9-vi-107:
[s. v.]: * venustà di figure scolpite '. e così
: la disposizione del corpo, la venustà del volto,... la morbidezza
bonini, 1-ii-220: i lumi della venustà, nobiltà e virtù non restano da'
perfetto ambasciatore... dignità e venustà di sembiante, comodità da spendere largamente
contenti d'entrarvi, non con quella venustà e bizzarria, né col solito suo parlare
dicessero che, per venir questo nome venustà da venere,... ch'egli
gli gnocchi lavorati non sieno senza alcuna venustà. soldati, vii-88: il cibo
ed in effetto da una certa venustà e leggiadria, la quale qualche
alma beltade, / leggiadria, venustà, grazia e vaghezza. p. verri
gesto. rovani, 3-i-39: quell'amabile venustà onde platone si faceva intorno ai più
fiori, riuscendole d'aveme di tal venustà ed in tanta varietà che non vi ha
atto, un vezzo / mandano agli occhi venustà improvvisa. -esprimere con atteggiamenti del
com'ero delle cose antiche e della venustà dello stile, avevo sempre a mano
vivezze savie, modeste e vestite di venustà, per modo che l'acutezza non
le mostre d'aver sorriso alla molta venustà di lui. dossi, iii-231: nino
ma nel carattere tenue ha esso una venustà non tenue, ed è più che mezzana-
quella donna di alto affare, tutta venustà, con faccia ferma, di età mezzana
è ministra e perché il titolo della venustà più a lei che alle altre due
, reginette della bellezza nelle gare della venustà femminile, in america (1927)
mura, / che ancor l'antica venustà vestite, / benché non giunte alla
pallida, sul cui volto la molle venustà della razza israelita armonizzava con la grazia
, incantevole, abbagliante per grazia e venustà gramsci, 11-80: il baratono è
una pensosità sognante, una linea piena di venustà aristocratica e affabile, d'una ricchezza
non hanno quella prima grazia o venustà che dovrebbe dare la natura, nel venire
misericordia. 6. grazia, venustà, pregio artistico di un'opera letteraria
netta e monda e tutta piena di venustà. carletti, 94: in questo usano
dolce, l-1-195: questa è la venustà, che è quel non so che che
passerà al mio sguardo / novella sempre venustà improvvisa. tommaseo, 3-1-100: giovani
grave e onestissima, non senza gran venustà e allegria. segneri, iii-1-34:
dannunziani uccellavano..., colla loro venustà spavalda apparsa spontanea...,
angiò,... quanto alla venustà e amabilità che veramente dimostra nell'aspetto,
, non però s'ammanta / di venustà. carducci, iii-7-382: il cardinale
assai bene il pericoloso vigore e la passaggiera venustà giovanile. goldoni, xiii-293: la
veniva egli [rubens] rimosso dalla venustà dell'aria delle teste. salvini,
... pare che vada perdendo di venustà. cesarotti, 1-xxxiv-62: una prosperità
vivezze savie, modeste e vestite di venustà, per modo che l'acutezza non
regole della bellezza, e pinguedine e venustà son sinonimi. nievo, 701: poteva
fuor del primo mur rotondo / con tanta venustà quant'altr'ha 'l mondo.
. inelegante, privo di leggiadria e di venustà di forma (una parte del corpo
politezza del vestire di gentilina, la venustà di tutta la persona, la grazia
ma nel carattere tenue ha esso una venustà non tenue ed è più che mezzanamente
poltroneria, espresse da lei con allettatrice venustà, mi han sommamente dilettato non meno
che usati a tempo e luogo dànno venustà e spirito tanto alla prosa che alla
. inelegante, privo di leggiadria e di venustà di forme (una parte del corpo
3-133: molto si pregiassero all'ora la venustà de l'aspetto e le forze,
: guido reni... nella venustà ad ogni altro artefice del nostro secolo
ben distesa ed immacolata e massiccia, una venustà primitiva, ossia primigenia, come l'
. bruni, 13: essendo la venustà lo spirito più dilicato della bellezza,
grave e onestissima, non senza gran venustà e allegria. forteguerri, 29-38: raccontò
la linea di contorno, con più venustà che energia, offre la proiezione dell'
proprio sentimento, di confessare che la sola venustà della forma bastava ad accendere il suo
pensosità sognante, una linea piena di venustà aristocratica e affabile, d'una ricchezza
, reginette della bellezza nelle gare della venustà femminile, in america (1927)
suoi portamenti si veggono reliquie di grazia e venustà singolare. monti, x-3-250: eppur
parole e per certa franchezza, varietà e venustà nei modi del dire aver corso con
pativa riforma, veniva egli rimosso dalla venustà dell'aria delle teste e dalla grazia
vivezze savie, modeste e vestite di venustà, per modo che l'acutezza non
non pativa riforma, veniva egli rimosso dalla venustà dell'aria delle teste e dalla grazia
che oggi è dei bevilacqua, primeggia per venustà e per lo stile a'architettura fiorentina
de'verbi non concili all'orazione moltissima venustà ed ornamento; ma ciò con più
portamenti si veggono reliquie di grazia e venustà singolare. -danno causato all'organismo
2-i-88: la disposizione del corpo, la venustà del volto, la gravità deha fronte
collo... con quella ferma venustà con cui risiede sopra la sua colonna
libepanigarola, 3-ii-510: possono ancora queste venustà 'abrato il coturno dalla comica scurrilità del socco
assai bene il pericoloso vigore e la passaggiera venustà giovanile. de roberi, 10-263:
settrici è meglio che possegga una qualche venustà oggettiva, o comunque che da alte ragioni
fiori, riuscendole d'averne di tal venustà ed in tanta varietà che non vi
bellezza gentile e delicata, di armoniosa venustà (una persona, il volto,
, sodo, chiaro e non senza venustà. passeroni, 5-60: non mancan sussurroni
: nella faccia, in cui sorride la venustà conciliatrice degli animi, si formi d'
lomazzi, 91: la grazia e venustà ch'ai pittor grande / fu concessa
impastate di rose e di gelsomini spiegò la venustà più fiorita e l'avvenenza più signorile
. hanno un non so che di venustà greca ch'è ignota ai moderni stitici
distesa ed immacolata e massiccia, una venustà primitiva, ossia primigenia, come l'
devono gli stromenti della facondia e della venustà. 8. oggetto di legno
di asimmetria, di decoro, di venustà col meditar sull'antico si sublimarono.
annunziani uccellavano... colla loro venustà spavalda apparsa spontanea li intenditori di superficie.
onta. -dotato di grazia e venustà, anche un po'leziosa. scaramuccia
è il signor rossi, e la candida venustà delle sue ultime fra l'altre,
, che trascende la vaghezza e la venustà dei tuoi tratti materiali.
, v. venosino. venustà (ant. venustade), sf.
non impedita e... la venustà non è il medesimo che la bellezza,
invecchiano, / maggior acquistano / la venustà. d'annunzio, i-578: le gambe
in lor moti abbian la maschia / venustà de la forma e la lunghezza / quasi
malaria, ma restavano i segni dell'antica venustà nella sua struttura severa, come nei
. benvenga, 108: altro di venustà non s'intreccia né co 'l lustro
illustri mura, / che ancor l'antica venustà vestite, / benché non giunte alla
modo di fabbricare è assai lontano dalla venustà ed eleganza greca. tecchi, 10-80
malinconia all'ampiezza del luogo, alla venustà delle ombre e dei marmi.
queste cose amorose con tanta gravità e venustà trattate, quanta senza dubbio non si truova
bono esser brevi, e detti con qualche venustà. muratori, 5-iv- 57:
ma nel carattere tenue ha esso una venustà non tenue, ed è più che mezzanamente
, 4-ii-160: alcune pagine hanno una venustà e una sobrietà di ornamento mirabili.
fiori, riuscendole d'aveme di tal venustà ed in tanta varietà, che non vi
presente: la temperie di primavera, la venustà estiva, la ubertà d'autunno,
aretino, v-1-444: la generosità e la venustà, che vi fa venustissimo, generosissimo
, venusto -più che veramente ammirando la venustà e l'architettura di quei monumenti.
la dispiegata e sapientemente sorvegliata abilità, la venustà flessuosa, il preziosismo grafico e pittorico