albero) bronchiale, (albero) venoso o delle vene, (albero della)
sf. medie. trasformazione del sangue venoso in arterioso, nella circolazione polmonare.
nel sangue arterioso, non che nel venoso. a. cocchi, 5-2-123:
di certi vasi del nostro organismo (sangue venoso, sangue arterioso, condotti urinari,
vaso arterioso per la sua origine e venoso per contenuto, che reca il sangue
per contenuto, che reca il sangue venoso dal ventricolo destro ai polmoni (oggi
= comp. da arteria e venoso (v.). artesiano
destinati a raccogliere e portare nel sistema venoso la linfa e il chilo. a
cavità del cuore dove giunge il sangue venoso. nel cuore umano gli atri sono
superiore e inferiore) che portano sangue venoso ricevuto da tutto il corpo. 3
creduto che la bile separata dal sangue venoso scorra sempre per gli condotti epaticistici nel
nasce da compressione, che qualche tronco venoso patisca per qualche vicino tumore o coalescenza
cavità il sangue che riceve dal sistema venoso e lo immette nelle due arterie {
reflusso e la comunicazione retrograda del sangue venoso ed impuro per lo ramo splenico della
sangue nel polmone; trasformazione del sangue venoso nel sangue arterioso. = voce
, che permettono di visualizzare il sistema venoso di una determinata parte del corpo e
medie. tracciato che registra il polso venoso della vena iugulare, per mezzo di
flebòlito, sm. medie. calcolo venoso o concrezione tondeggiante o allungata che si
sf. medie. patologia del sistema venoso. = voce dotta, comp.
un trombo nel lume di un segmento venoso sano. = voce dotta, comp
, e ha il legno bianco, venoso, nervoso, flessibile, senza nodi e
'vena gastrocolica ', quel tronco venoso, formato dalla riunione delle vene gastro-
divario alcuno tra l'arterioso e il venoso. pascoli, 1219: la nebbia gemica
delle vene e delle arterie il sangue venoso non alterava punto il moto. carena
nella sistole conservava il sangue arterioso e venoso, infievolì semprepiù, cominciò a sparire
. dal pref. intra-'fra * e venoso (v.). intravenuto
arterioso, passiva dal ristagno di sangue venoso); congestione. panzini
volta, edemi, cianosi, turgore venoso, emorragie nel territorio drenato dalla vena
dal sangue (un canale arterioso o venoso); alimentato dalla circolazione sanguigna.
portano verso il centro rappresentato dal sistema venoso. d. bartoli, 3-158:
portare la linfa e il chilo nel sistema venoso. aumenta o provoca la produzione e
bello e il suo legno è bianco, venoso, nervoso, crespo, senza nodi
-occlusione venosa: obliterazione di un tronco venoso da parte di formazioni trombotiche o emboli
ombelicali', quelle che raccolgono il sangue venoso dal feto e lo portano alla placenta
nella vena cava inferiore tramite il dotto venoso di aranzio che si oblitera dopo la
orifizio arterioso attraverso il quale il sangue venoso del ventricolo destro prende la via dell'
arteria polmonare. -ostio tricuspidale: orifizio venoso che fa comunicare largamente l'atrio destro
2. anat. plesso pampinifórme: plesso venoso del cordone spermatico. lessona,
, propri di determinate affezioni del sistema venoso. -placca ateromasia: lesione caratteristica dell'
venosa: quella interessante soltanto il distretto venoso. -pletora vera: aumento del volume
polmoni, grazie alla quale il sangue venoso, che attraverso le vene cave affluisce
, gutturale, polmonare, radiale, venoso, ecc.), le caratteristiche avvertibili
o respiratorio, quadrigemino, trigemino, venoso epatico, ecc.). libro
il sangue arterioso in nulla differisce dal venoso, sia nel colore, sia nella densità
il vaso capillare arterioso o segue quello venoso; metarteriola. = voce dotta
tratto dell'intestino. -anche: quello venoso situato dietro al pube e in rapporto
dell'arteria omonima; si origina dal plesso venoso di santorisi e confluisce nella vena iliaca
a la vite salvatica, col gambo venoso e alto circa a uno palmo;
serratura convulsiva di qualche canale del genere venoso. stampa periodica milanese, i-496:
serratura convulsiva di qualche canale del genere venoso. cacherano di bricherasio, 1-188:
velocità del sangue arterioso e quella del venoso. nella sistole il sangue arterioso, per
riceve dal cuore, corre più forte del venoso, ma nella diastole succede il rovescio
sangue arterioso, o anche di quello venoso in presenza di una lesione del gran
globuli tengono disciolto; si trova nel sangue venoso quando, per cessazione dell'azione del
o meno rilevanti di sangue per lo più venoso (da 100 a 500 mi)
si distinguono il salasso arterioso, il salasso venoso e il salasso capillare. il salasso
arterioso (arteriotomia) e il salasso venoso (flebotomia) si fanno con una lancetta
arterie, ricco di ossigeno. -sangue venoso 0 nero: quello delle vene,
alla massa delli due sangui arterioso e venoso la consistenza dovuta: della quale mancando
schistosomatidi, che si localizzano nel sistema venoso. airone [5-ix-1981],
atrio destro corrispondente alla regione del seno venoso nel cuore embrionale: nodo, regione,
dell'arteria omonima, confluisce nel plesso venoso, pterigoideo e raccoglie il sangue della
effetto commune dell'affezione dello stato venoso e arterioso. tramater [s. v
di milano, iii-66: il sangue venoso è specificamente più grave che l'arterioso.
vasi linfatici) entro cui circola sangue venoso, arterioso o linfa e che sono
alla milza. -vena splenica: tronco venoso che convoglia il sangue proveniente dalla milza
. medie. visualizzazione radiologica del circolo venoso portale, effettuata attraverso l'introduzione per
e effetto commune dell'affezione dello stato venoso et arterioso. 34. mus
nella sistole conservava il sangue arterioso e venoso, infievolì sempre più, cominciò a sparire
spallanzani, 4-iv-365: legato un grosso ramo venoso ombelicale, il sangue rimasto tra lo
erofilo ('torcular herophili'): vaso venoso endocranico che costituisce il punto di incontro
626: pezzi di vaso arterioso e venoso umani sono bene trapiantabili da uomo a
. relativo a un tronco vascolare o venoso. - in partic. anestesia tronculare-.
fattori costituzionali o ad alterazioni del circolo venoso. bencivenni [crusca]:
spessore di un grosso vaso arterioso o venoso assicurandone l'irrorazione sanguigna.
spermatico: v. spermatico. -vaso venoso: vena. giordano da pisa,
grande circolo: quelle che contengono sangue venoso. -vene del piccolo circolo: quelle
venosità, sf. anat. l'essere venoso; caratteristica del sangue venoso.
l'essere venoso; caratteristica del sangue venoso. tommaseo [s. v.
: 'venosità': qualità di ciò che è venoso. venosità morbose.
che è costituito da vene. -circolo venoso: la circolazione sanguigna che si compie
pressione del sangue nelle vene. -sangue venoso: quello contenuto nelle vene del grande
nel lume di una vena. -vaso venoso: vena. 0. rucellai
seguitano il moto del sangue arterioso che del venoso. malpighi, 1-235: quello spandimento
effetto commu- ne dell'affezione dello stato venoso et arterioso. a. cocchi, 5-2-
, / l'ondata del sangue nel venoso circuito formale. -seno venoso: in
sangue nel venoso circuito formale. -seno venoso: in anatomia comparata, compartimento del
le vene cave, sbocca il sangue venoso refluo da ogni parte del corpo (e
, di corpo curvo, magro, venoso, col capo avvolto, per essere di
procerità, et ha il legno bianco, venoso e nervoso. soderini, i-168:
: questo missore guglielmo era uno roscio venoso. quanno manicava, faceva denanzi a sé
ad un fiume, quello essendo tanto venoso non potè passare. = voce
alla cui base è situato l'ostio venoso,, riceve il sangue venoso dall'
l'ostio venoso,, riceve il sangue venoso dall'atrio destro e lo sospinge nell'
pareti di un vaso, in partic. venoso, per cessazione del flusso sanguigno.
è ottimo un esercizio che favorisca il ritorno venoso al cuore. = comp.