. pulci, 1-23: quand'io ci venni al principio abitare, / queste montagne
, iv-5: da parenti nobili procreata venni io nel mondo, da benigna fortuna
accogliente, dove durante i tre giorni venni coperto di cure e di tenerezze. bacchelli
canto quinto quando dice: 41'venni in luogo d'ogni luce muto '
aren- trare. idem, 24-10: venni renchiuso en un saccarello / e quii
baretti, i-101: il dì che venni via mi pagò tutte le spese d'andata
i-2394: così l'alpe passai / e venni alla pianura. gallo da pisa,
attraversando gian l'erma campagna, / venni a specchiarmi, e fatto / altro
piangea, sì che di pietade / io venni men così com'io morisse. idem
tomai la prima volta in paese, venni quasi di nascosto a rivedere i noccioli.
cino, iv-228 (107-3): e venni al mondo per dare ad altrui /
ammaestrar cantando. foscolo, v-232: venni ammaestrato nell'alfabeto da un vecchio curato
: per entro i luoghi tristi / venni stamane, e sono in prima vita,
. baretti, i-101: il dì che venni via mi pagò tutte le spese d'
poteva esser altri che lui- getto, venni quasi in angoscia, e di nuovo mi
, v-129: né animoso d'offendere venni qui,... ma per trovare
suo'pene appalesare. machiavelli, 666: venni infino iersera, ma io non mi
deh, perché dianzi in pruova non venni io / se far di voi con tarme
ma non era già cieca notte; e venni / lento lento ove un'umida,
, signor mio, che quando io venni al vostro servigio, io era povero mascalzone
ch'io mi mossi, ed a lui venni ratto; / e i diavoli si
andassino innanzi. ariosto, 303: venni a padova prima, e di 11 in
. b. croce, ii-6-394: mi venni a lungo avvolgendo nella erudizione senza filosofia
fatto per me in un paese dal quale venni via che avevo a pena due anni
più piccino / del branco, quando venni qua; di tutto / quello d'allora
sotto l'ascella. pavese, 5-129: venni giù per quella strada adagio, in
tempo ch'io / col divin menelao venni al tuo tetto, / ulisse a persuader
di's'altro vuoli udir; ch'i'venni presta / ad ogni tua question tanto
ser giovanni, 41: mi venni fino a qui, dove io son
idem, inf., 2-112: venni qua giù dal mio beato scanno, /
, in quel bianco aprii felice / venni cercando l'arte beatrice / di giotto
della notte. caro, 15-iii-67: venni a casa per rispondervi a lungo.
, poi che 'n sì greve passo venni, / che, chi vedìemi, ciascun
. pulci, 1-23: quand'io ci venni al principio abitare, / queste montagne
il mio bordone e scarsella com'io ci venni. fiore, 228-12: tutto mi'
dante, inf., 5-31: io venni in luogo d'ogni luce muto,
: io ne son dolente: io non venni qui per dirvi le bugie; se
. sacchetti, 203-27: quando io venni qui, io ci recai un sacco pieno
che arrivasse il burattinaro: e talvolta venni accolto colle festose grida: « li
piangea, sì che di pietade / io venni men così com'io morisse; /
, 1-48: alle prime luci dell'alba venni svegliato da mani che tentavano di togliermi
mia camerina. pellico, ii-46: venni posto in una camerùccia
ch'attraversando gian l'erma campagna, / venni a specchiarmi. carletti, io:
una femina vile: / per questo venni così sospirando ». / orlando è corbacchion
un giorno in un altro, io venni a negargli i danari del suo salario e
, 1-343: ed io per chi mi venni a'bellicosi / dar- dani? e
carducci, 123: tra quei gagliardi io venni, / ed accesi e sostenni -le
, non risparmiando fatiche e spese, venni a tanto da costruirmi uno strumento così
altro capo de la terra / già venni, e sol per far baiardo mio.
molta applicazione a tradurlo; e ne venni a capo in quell'inverno. cuoco,
, di cure, annibai, men venni carco; / ma, in quest'onda
quella numerosa carovana [di cavalli] venni a calais, poi a parigi di nuovo
a scarperia in poste, e ne venni senza intermissione di tempo a questa volta
dormire in altre camere, qui ne venni e, rimaso solo, stetti buona
maglia, / e perché telmo gli venni cavando, / su per le spalle la
, ii-126: discesi dal tavolaccio, venni a lui e gli dissi: « se
dante, par., 21-80: né venni prima all'ultima parola, / che
paruto vedermi a sé venire tale quale io venni... di che egli a
il cielo, / quando novellamente io venni in terra / a soffrir l'aspra
mi lasci? il mio riposo io venni / a ricercare in te. alfieri,
pulci, 1-23: quand'io ci venni al principio abitare, / queste montagne,
lo omo, vedendo tante chiavi? -io venni in succhio fortemente. 26
(né mi ricordo più del perché) venni dunque strascinato per mano dal maestro alla
che gorgoglia. linati, 30-9: venni a osservare un gigante ercole di
pulci, 1-23: quand'io ci venni al principio abitare, / queste montagne
più giorni son eh'in questo cimiterio / venni di remotissimo paese, / perché circa
, / tanto per bene ovrar fi venni in grado. buti, 3-457:
più giorni son ch'in questo cimiterio / venni di remotissimo paese, / perché circa
coabitano come, per illusione generosa, io venni a convivere in campagna. -rar
sceme, / dal tempo ch'io qui venni. = deriv. da colmo1
, 1-343: ed io per chi mi venni a'bellicosi / dardani? e per
nel visaggio. boiardo, 1-1-83: teco venni a combatter per amore, / e
dante, inf., 5-30: io venni in luogo d'ogni luce muto,
, serrate, noi so reverire; / venni a l'oscire con molto dolore /
; gli cavai il mandato essecutivo; venni costaggiù... per esseguirlo.
. carducci, i-491: me ne venni poi la mattina con due libri sotto il
: or di minerva qua col senno venni, / perché a'nimici concertiam la strage
e di pubblica gratitudine al trionfatore. venni a concorso anch'io; e
a biastemar chi fu cagion ch'io venni, / e chi a venir mi fu
, le loro connessioni,... venni a confermarmi nella mia titubante nozione,
sedurre. boiardo, 1-1-83: teco venni a combatter per amore, / e
noto a serse / fosse ch'io venni in questa reggia, ad onta / del
di firenze. ariosto, vi-333: venni a padoa prima; ed indi a
egli mi fu quando ier l'altro io venni / consolatrice a'miei congiunti afflitti.
io fui provocato, e pur non venni / co'fedeli in contesa, e mi
io fui provocato, e pur non venni / co'fedeli in contesa e mi contenni
vedermi a sé venire tale quale io venni... di che egli a guisa
, gli cavai il mandato essecutivo, venni costaggiù... per esseguirlo.
che fu venerdì, a bonissima ora, venni nella badia di firenze per convertirmi,
, 3-45: durante i tre giorni venni coperto di cure e di tenerezze:
10-43: misera me, perché non venni al mondo / in quella parte ove non
sceme, / dal tempo ch'io qui venni. marino, 9-200: e di
... però, se bene io venni presto, 10 non corsi la detta
contento ». lancellotti, xxiv-311: venni di questa natura al mondo, e
caricò di quelle. sassetti, 18: venni in fiorenza, tirato da uno che
idem, inf., 2-118: e venni a te, cori com'ella volse
, 5-142: di pietade / io venni men cori com'io morisse. boccaccio,
coscie e le meluzze e la cotalina mi venni meno pa la dolcitudine del piacae.
prosaica. carducci, i-491: me ne venni poi la mattina con due libri sotto
impiegato da ciascun atleta. venni il complice di quegli incontri. la scena
qui, di cure, annibai, men venni carco; / ma, in quest'
. fagiuoli, 3-7-31: allor ch'io venni anch'io colla curiale / turba a
un giorno in un altro, io venni a negargli i danari del suo salario e
dante, inf., 2-112: venni quaggiù dal mio beato scanno, /
nuova generazione. pascoli, 248: donde venni non so; né dove vada /
si desse il cielo / quando novellamente io venni in terra / a soffrir l'aspra
allor che piange: / io non venni insino al gange / le donzelle a
dedicaremo. bembo, i-278: io venni due anni sono a roma per..
finito che ebbi la mia deposizione, venni condotto, assieme a rosso, in
iii-1-874: dalla casa mia desolata / venni, dove si piange e perisce.
al sepolcro. nievo, 472: venni qui a caso per abitudine per disperazione
a caso per abitudine per disperazione; venni desolato avvilito infermo; partirò con voi
era per li santi padri uccisi, venni qui d, a voi. tommaseo [
ove m'involsi tutto, / e venni ingrotto, infermo, pover, nuto,
e de roma, xxviii-403: non venni prò fugire, ma prò incalzare e destruiere
amor molt'anime deturpa; / e venni dal martiro a questa pace. bibbia
.). foscolo, xiv-46: venni nella cispadana con la devozione del democratico
. di costanzo, i-procm.: venni subito in diffidenza di poterne scrivere tanto
: pranzai coi mazzi e poi me ne venni diretto difilato a como dove ho trovato
un giorno in un altro, io venni a negargli i danari del suo salario e
di storia, che per sette anni allor venni dettando e che ancor oggi vorrei consecrata
è un vecchiume. giusti, 2-231: venni per 'diligenza', o se tu vuoi
suolo / io misero parini il fianco venni / grave d'anni traendo e più di
, / mi prese un dirizzone e venni a casa. carducci, iii-10-
dilettevoli. leopardi, 36-2: fanciullo io venni / a pormi con le muse in
ebbi xii anni compiuti sì me ne venni in alessandra e ivi mi diedi al
disfide. d'azeglio, 1-462: venni cercando prima di tutto un bel soggetto,
, 1-136: a prova estrema / venni, e starmi degg'io fino all'estremo
duole sino a l'anima che ci venni giovane, e me ne andrò vecchio;
e me ne andrò vecchio; ci venni vestito e me ne vado nudo; ci
vestito e me ne vado nudo; ci venni contento e me ne parto disperato.
vii-106: a saziarmi? ignorante! venni da voi pregata, / e del
delle boscaglie. oriani, x-28-194: venni a visitarvi. eravate triste, e il
dissolve, men vo suso, / e venni qui per l'infernale ambascia. petrarca
son queste le vie: di pace io venni, / non di risse ministro.
ove m'involsi tutto, / e venni ingrotto, infermo, pover, nuto,
amor molt'anime deturpa: / e venni dal martiro a questa pace. boccaccio,
testa la mano. savinio, 1-83: venni sospinto davanti a un piccolo divano tozzo
, lasciai il giuoco in pendente e venni via, e hotti cerco un pezzo,
firenze. vangeli volgar., i-44: venni a dividere il figliuolo dal padre,
. mi parti'di quivi, e venni a firenze a'signori priori et a
. mostacci, 145: gioì mi venni / per la più dolze donna ed
. d'annunzio, iii-1-860: poi venni allo stazzo, / ripresi a pasturare e
. nardi, 447: come prima io venni in età, mio padre mi diede
/ in contanti il mio stato, e venni a starmene / a pisa, ove
a temere. varchi, 18-1-44: venni in dubbio meco stesso, e fui
, x-26: così al tempio ne venni ove si fèa / l'amoroso duello.
spazio in mezzo / fra dove io venni e quelle [le inculte case].
di storia, che per sette anni allor venni dettando. leopardi, iii-22: se
« per entro i luoghi tristi / venni stamane, e sono in prima vita,
romana, / mi prese un dirizzone e venni a casa. de sanctis, lett
mal destinato allor ch'in caccia / venni a seguir la damma fuggitiva / per
con offesa di sua signoria reverendissima, venni a roma. panigarola, 17: faccia
errore / nel qual son stato poi che venni al mondo. ammirato, 1-104:
che abbandonai con amarissima desolazione, e venni trasportato a convivere sotto il dispotismo di
sorte ad espatriarmi per sempre, io venni fra quelle nuove spontanee ed auree catene
che mi erano stati dati, e venni approvato a poter esercitare anche da giudice di
spazio in mezzo / fra dove io venni e quelle inculte case. baldi, xxx-13-105
quelli. fagiuoli, 1-5-342: qua venni apposta, fatto consapevole di tal parentado,
cui subito rispose il dottore: -io venni in chiesa e, non vi trovando
trovando, senza pigliar la mula, venni qui per la via del traverso.
siamo falliti per la via, perché io venni per mezzo il corso. 13
ad imprestito quando ultimamente io a roma venni, né ancora gliele ho ristituiti. cellini
dissolve men vo suso, / e venni qui per l'infernale ambascia. buti
e le labbra in quell'acqua gelida, venni meno. pirandello, 7-303: stanco
punto in lei m'awenni, / poiché venni / per di fiori ornarmi il crine
ho denari mi ubbriaco, e ieri venni a parola con uno che mi diede
spaventati! gli ho fatto venire i venni! 10. quantità minima,
non ha con più speranza. benci- venni, 4-32: siamo noi tutti figliuoli di
una filza di corridoi,... venni sgradevolmente sorpreso alle spalle da una serie
, cominciai a piangere e in tanta fisima venni, che per gran pezzo non poterono
spazio in mezzo / fra dove io venni e quelle inculte case. vasari, i-343
l'usbergo del sentirsi pura », / venni a merce'd'involontario fallo.
sempre. verga, 2-71: io venni qui per dirvi che sono la figliuola del
, e così sul fresco me ne venni verso roma per quell'ondulata pianura. baldini
anch'io da la fortuna, / venni fugastro e come un fuoruscito. lancellotti,
. b. tasso, iii-215: venni la sera a ostia e da gover-
, 11 * 339: qui non venni per garrire, bensì per ripigliarmi la
: nello spazio di otto mesi io venni ora levato alle stelle, ora tratto
senza darmi pensiero del calesso, me ne venni un passo innanzi l'altro su pel
bestemmiano: sia maladetta l'ora quando venni in questa casa,... e
i miei dardi, / e ne venni a scherzar teco; / ora tu di
intatta mi mandò, come a lui venni, / né di baciarmi pur s'ardì
cinquecento col cinquanta / al mond'io venni in dì di carnevale, / quando più
, 285: partito da parigi, venni a lione in poste, e de quivi
quel novo [stato] nel qual venni in giostra, / ch'i'tenni li
croce, 2-11: al mond'io venni in dì di carnevale, / quando
levai, feci il giro del sofà e venni a sedermi di fronte ad emilia.
mi fu'partita di roma, e venni in egitto per vedere li santi padri degli
e il die ch'io nacqui e venni in questa misera vita, e il cibo
, / tanto per bene ovrar li venni in grado. boccaccio, dee.,
spazio in mezzo / fra dove io venni e quelle inculte case. tolomei
documenti sul parentado medici-gonzaga, i-146: venni qui alli vii a 23 ore con
sec. xvi) 'corporazione di venni a passare un altro autunno in grembo della
. e. gadda, 248: poi venni ad uscire dal guazzo: e dal
, iii-1-24: ed io per chi mi venni a'bellicosi / dardani? e per
, iv-456: io non so né perché venni al mondo; né come; né
la volontà della carne, ch'io venni con essa al tale peccato, onde io
pindemonte, ii-92: più afflitto io venni, e vergognando quasi / d'esser
: quand'io era giovane, mi venni imbertonando con una maledetta strega d'orvieto
autorevole sentenza, tuttoché immeritevole, men venni a roma e,... fui
io sono il dio immortale mercurio che venni a te. foscolo, iv-368:
, 2-460: dal dì ch'io venni in questo impaccio / c'ha nome vita
milizia, / tanto per bene ovrar li venni in grado. cavalca, 21-254:
. sbarbaro, 5-80: per quei versi venni in fama tra i condiscepoli; e
imposto. petrarca, 119-m: l'venni sol per isvegliare altrui, / se chi
, fievole. palazzeschi, 10-33: venni sorpreso / da un impreciso / insistente
santi, 13iii- 220: quando io venni a carpi, o fusse io o vero
dante, inf., 2-113: venni quaggiù dal mio beato scanno, /
tuo servo caro, / che 'n pregio venni sotto alle tue ale. aretino,
su una di esse [punte] mi venni quasi ad inchiodare la testa un dito
spazio in mezzo / fra dove io venni e quelle inculte case. 2
ultimo scampo / al mio dolor qua venni: e se t'increbbi, / dolce
/ i rari pregi ad indagar non venni. foscolo, xi-2-322: deve [lo
, 375: quante volte a te venni! l'indovina / tua voce mi chiedea
. gozzi, 1-150: io qui non venni / per ascoltar rettorici colori / di
rettorici colori / di favellar industre, e venni solo / a cercar innocenza. parini
a'nostri confin? giannone, 105: venni l'antenna, o alla draglia
/ ove m'involsi tutto, / e venni ingrotto, infermo, pover, muto
, men vo suso, / e venni qui per l'infernale ambascia ».
, 10-i-414: così di pensiere in pensiere venni investigando nel generale, se mai possano
vo trarti al fin d'inganno. / venni ignoto e solitario / a far qui
giorno stato il sezzo / ch'i'venni in corte, ov'io mi trovo vecchio
veggia bistartoti! guittone, xxvii-8: venni ingrotto, infermo, pover.
camminetto, su una di esse mi venni quasi ad inchiodare la testa un dito
voi, dal primo giorno ch'io venni in asia. goldoni, xi-175: si
in sé. serdini, 1-85: io venni come un corpo in terra cade.
latona nascosi celano la loro luce, venni io alle tue porti... non
ingiurioso. garibaldi, 1-353: non venni qui ad insultare, signor insolente,
: ma non già parto, come venni, integro, / anzi a voi di
sua benevoglienza troppo intensa verso me, venni a rallentarla. fed. della valle
a scarperia in poste, e ne venni senza intermissione di tempo a questa volta
quel ladro. vasari, 4-i-110: venni in bologna per venire a venezia; e
, 195: più volte io venni sol per dimostrarti / l'intrinseco voler
., xvii-12 (210): non venni per invecchiare le cose di prima,
ove m'involsi tutto, / e venni ingrotto, infermo, pover, nuto,
/ mezzo stracchiccio e 'nzavardato tutto / venni a bologna, e son fuor di
: / sull'ippocricco anch'io volando venni. d'alberti [s. v.
la diletta amica sponda, / qua venni, ove festoso / grido precorre alla
appare. anonimo, i-608: quando venni al partire de la tosa, /
/ nel qual son stato poi che venni al mondo. fra cherubino, 3-147
, iii-13-5: certo sì celato / mi venni al lato vostro, / che non
quando, appena un poco equilibrato, venni a casa a lasciarmi portare per comodino
leva, / che brullo me ne venni / in una penna, / lasciai il
. petruccelli della gattina, 4-216: non venni qui per ricevere levate di capo.
principe. tasso, 19-100: così venni più volte in forza altrui, / e
remoti campi / della peonia qua ne venni... /...
l'anno dopo, l'unica volta che venni in licenza da genova, la dote
patemi, con francesco mio cugino, venni seco a parole. g. c.
4-9: quando a farvi riverenza / venni, io fui sì ben accolto / che
dante, inf., 5-28: io venni in luogo d'ogni luce muto, /
spallanzani, 4-i-39: da questo esperimento venni a lume della velocità della lava.
dalla lunga mi feci tanto ch'io venni a ragionar di cambio e di voi;
più tardi. bembo, 10-vii-133: venni in roma per basciare il piè a
mi ricordavo di quella seconda volta che venni a trovarti sotto la porta e che
costoro pare che mi vogliono rubare; io venni a stare qui tra le maggioranze,
maglia, / e perché l'elmo gli venni cavando, / su per le spalle
che non so come son viva, tanto venni magra che pare impossibile. soldati,
in lei m'avvenni, / poiché venni / per di fiori ornarmi il crine.
dalle podagre. galileo, 1-1-197: venni giorni fa alle selve, assai maltrattato
tristizia, / che per pietà i'venni tutto manco / e parea spenta al
un micolino in cemusco, me ne venni a milano. alfieri, 12-7: la
il castaido loro, quando io me ne venni, che, se io n'avessi
esse? sacchetti, 203-29: quando io venni qui, io ci recai un sacco
sapete, signor mio, che quando io venni al vostro servigio, io era povero
rommi verso la città, dond'io venni. caro, 9-1-102: desidero farle
castaido loro, quando io me ne venni, che, se io n'avessi alcuno
affetto. marino, 4-157: men venni in giù precipitando il volo. foscolo
, 5-59: ad alcuni villani io venni in braccio / ne l'isola di
le meluzze e la cotalina, mi venni meno per la dolcitudine del piacere.
aperto, e vedere s'io qui venni mendace o narro sincere novelle? saba,
ben so ch'ai mondo per tal patto venni / ch'io dovessi morire e ben
accorto, / quando da voi mi venni; / che, quando mente tenni,
, perché, sbigottita dal grande spavento, venni qui correndo, e non posi mente
dato nell'occhio. -con merce non venni a mercato. 6. prov
, messer mio, che quando io venni in questa casa,... ch'
, 1-21-63): lasciai la corsa e venni al pomo d'oro. / ché
la vita. cavalca, iii-5: io venni a mettere l'anima mia per la
testi fiorentini, 74: io naqui e venni nel mondo prima di te e ancora
16-54: io sono mezzo di quello che venni qua, tanto mi hanno prostrato 25
, / tanto per bene ovrar li venni in grado. buti, 3-457: '
, che lo fissavano, ed io venni fantasticamente attirato in quell'imbuto di raggi
e 'l dì ch'io nacqui e venni in questa misera vita. g. villani
, 2-2-3: mobile ingegno, / venni in grado al tiranno? ed or pentito
in che modo e in che maniera venni io qua entro? giannotti, 2-1-162:
, par., 21-81: né venni prima a l'ultima parola, / che
cavalca, 16-2-134: sappi, che io venni a te e destimi bere di tua
scoscesa. di breme, 5: venni a passare un altro autunno in grembo
tutto il corpo. benci venni, 5-10: gli effetti che guastano la
salvini, 19-iv-1-307: io me ne venni a questo delizioso e solingo luogo sopra
servitù. nievo, 612: venni in sospetto che mio padre si fosse affaccendato
dante, inf., 5-29: io venni in loco d'ogne luce muto, /
leopardi, 36-2: quando fanciullo io venni / a pormi con le muse in
dante, inf., 5-29: io venni in luogo d'ogni luce muto.
nuovo nestorre fra le vive genti / venni, ed in vano dal natal mio giorno
son, ma pesanmi le natiche: / venni per questo putto meritevole.
c. i. frugoni, i-4-261: venni al suol natio, dove ancor resto
lunga il miglior degli achei: / venni per necessità di tiresia, se qualche
documenti sul parentado medici-gonzaga, i-146: venni qui alli vii a 23 ore con
sul tavolino. cantù, 2-126: venni introdotto nel gabinetto di lei, dove
sono / del tutto informatissimo e qui venni / per far prova di me, se
, 1-126: 'nottolino': stretta piastrettina di venni a rannicchiarmi sopra di quella [scheggia]
e 'l dì ch'io nacqui e venni in questa misera vita, e il cibo
dando accidentalmente un'occhiata al titolo, venni subito in credenza che l'opera non fosse
iii-1-29: l'occhiazzurra dea, « venni, rispose, / a ram- mansarti
casa d'israel. beicari, 6-278: venni in questo eremo, essendo meglio qui
leopardi, 36-6: quando fanciullo io venni / a pormi con le muse in disciplina
uno stato. foscolo, xiv-46: venni nella cispadana con la devozione del democratico
. fiore, 6-6: allor mi venni forte ristrignendo / verso del fior che
. fiore, 6-7: allor mi venni forte ristrignendo / verso del fior che
. lucini, 3-34: venni d'africa orrenda e tenebrosa, /
civiltà). bresciani, 2-v-94: venni a respirare in questi ernici monti un
dante, inf., 2-113: venni qua giù del mio beato scanno,
, / tanto per bene ovrar li venni in grado. soffredi del grazia,
cominciò in me talmente ad operare che venni, di allegro ch'io era, malinconico
ore. elegia giudeo-italiana, xxxv-1-40: venni una ora ke s'adunaro / quilla
in lei m'avvenni, / poiché venni j per di fiori ornarmi il crine
esclamai allora fra me stesso; « ieri venni qua seguito da feroci soldati, che
. pulci, 1-23: quand'io ci venni al principio abitare, / queste montagne
ssol. garibaldi, 1-353: non venni qui ad insultare, signor insolente,
, lasso!, generato, / venni nel mondo d'ogni pena ostello. domenico
molt'a- nime deturpa; / e venni dal martire a questa pace. boccaccio,
foscolo, xvii-319: l'affare per cui venni a panero- poli sonnolenta fu spicciato poche
intese parentali, nelle tre successive estati venni mandato in vacanza a murazzano.
fondo, / è certa che anch'io venni al mondo / per dire una grande
porto, 1-237: dappoiché io mi venni da cividale a gradisca, sono state operate
separarsene. anonimo, i-608: quando venni al partire de la tosa, /
divertito del solito. breme, 5: venni a passare un altro autunno in grembo
inedite. spallanzani, 4ii- 32: venni a capo di passare sotto i miei occhi
, / per farmi, onde ne venni, aver ritorno. manzoni, pr.
. gozzi, i-25-39]: so qual venni al mondo: corpo spossato, fragile
1-1-67: alle vacanze, / io ne venni a firenze; e dilettandomi / sopra
male è la morte, né così venni alla battaglia, né il mio lauso patteggiò
21-93: io mi mossi ed a lui venni ratto / e i diavoli si fecer
, lasciai il giuoco in pendente e venni via. bottari, 5-180: avendo
sacchetti, 161: brullo me ne venni / in una penna. p. f
vostra eminenza mi perdoni se alcuna volta venni in pensiero che vostra eminenza non amasse
lunga il miglior degli achei: / venni per necessità di tiresia, se qualche
testi fiorentini, 74: io naqui e venni nel mondo prima di te, e
... tutto un fiasco; venni che non ci vedeva più, mi si
piano; e anche da siena a poggibonzi venni in due ore e un quarto.
piangea, sì che di pietade / io venni men così com'io morisse. bencivenni
essendovi il gigante de aghilare, non venni al poggio. bemi, 50-35 (
poro si converse in fonte / e acqua venni dal capo a le piote. dossi
gambini, 11-53: nella soffitta ove venni a scoprirti / (lo studio tuo di
fui l'autor novello; / io venni, ma tu stavi in un plenario /
camminetto, su una di esse mi venni quasi ad inchiodare la testa un dito
poro si converse in fonte / e acqua venni dal capo a le piote. boccaccio
/ ripetei tutte per cui dianzi io venni, / gli occhi portando per vederla intenti
adesso vi racconterò il modo col quale venni in possessione di tanto tesoro.
i postriboli della città e da tutti venni cacciato per la mia età.
, vi-17: su un trionfino (venni, vidi, vinsi) a cui è
. foscolo, ii-416: in camaldoli venni, in mezzo a'i pratici /
ogni cosa, e, ultimamente, venni con la pratica (perché v'eran forse
lasciata la diletta amica sponda, / qua venni, ove festoso / grido precorre alla
violenza. foscolo, iii-1-441: io venni / per te da lunge, ed or
g cavalca, iii-5: io venni nel mondo per predicare la veritade.
, 1-i-303: già lieto a'cenni tuoi venni sovente, / signor, pregio de'
serrava. breme, 19: io venni collocato a meraviglia bene nel presbiterio,
stesso reggimento di stanza a chàlons. io venni a sapere per prima il nome del
ad impréstito quando ultimamente 10 a roma venni, né ancora gliele ho restituiti. d
. rizzo, 3-74: quando io venni teco come confederato e amico alla impresa
la riporta. imperiali, 3-248: venni ad alassi, e per la strada rividi
prewiddi di fare questo matrimonio, né io venni a questi patti. leggenda aurea volgar
ti solve, / dirotti perch'io venni e quel ch'io 'ntesi / nel primo
xxxiv-666: e'falsi idei che già venni adorando / che mi privoron del superno
un giorno in un altro, io venni a negargli i danari del suo salario
mostra bella, da parenti nobili procreata venni io nel mondo, da benigna fortuna e
. sbarbaro, 5-80: per quei versi venni in fama tra i condiscepoli; e
ch'io sia di lei, / non venni come donna qui, né voglio /
senza far- lene altro sentire, 10 venni alla sua casa di campagna posta sulle
vedermi a sé venire tale quale io venni. = comp. di prossimano
allegrezze / con tanto dolce ch'io mi venni meno / gustando il fin di tutte
:... il che, quando venni a prender moglie, gran paura ebbi
. altissimo, 49: io non venni con arte provedute / a impetrar grazia,
-1 -164: perché subito che io venni al tempo della pubertà e che 10
piovene, 6-257: solo molto più tardi venni a sapere che era casto. il
). aretino, 20-28: io venni in succhio fortemente a questo assalto badessale
e punto reo che nato fui / e venni al mondo per dare ad altrui /
nacqui, in che mal punto ci venni! lamenti storici, i-23: verso mie'
fausto aa longiano, iv-265: quando venni a questo punto di leggere, ripresi a
addussi: il punto colsi / e venni in questa stanza. gir. tagliazucchi,
: che mai cela questa rupe? io venni / a domandarti perché mai sorridi /
reverendissima signoria altra volta, quando io venni a questo governo, avendo certe diffe-
l'ora possa essere / ch'io venni al mondo, e la puttana balia /
quali affannosi / sogni da che qua venni! leopardi, 1-125: la vostra tomba
, dopo cotai parole fatte, / venni qua giù del mio beato scanno. idem
vespucci, 1-72: io, dipoi che venni, tengo dua quartane e spero in
muterà. dante, inf, 2-114: venni quaggiù dal mio beato scanno, /
tu ti solve, / dirotti perch'io venni. idem, par., 32-151
g. villani, 6-91: io venni in tua corte povero romeo e onestamente
e il bordone e scarsella com'io ci venni, e quetoti ogni servigio.
. angiolieri, xxxv-ii-389: pur ne venni con la borsa queta.
. ser giovanni, 3-477: io venni in tua corte povero romeo e onestamente
mio bordone e mia scarsella com'io ci venni, e quitoti ogni servigio.
da risa, / s'io che qua venni carpone, / divenuto un ranocchione,
: io mi mossi e a lui venni ratto. cavalca, iii-101: la croce
io, dopo cotai parole fatte, / venni qua giù del mio beato scanno.
occultamente per moglie presa, 10 non venni come rattore a torle la sua verginità
spallanzani, 4-iii-16: con novelle recisioni venni in fine a scoprire la sede e
vissi. boccaccio, 21-35-69: io non venni qui, o giovane, come rubatore
]: sono già passati trentasei giorni che venni in firenze per dimandare a questa reggenza
in paria la veneratissima sua de'7, venni a milano oggi 8 con infiammazione di
giorni son ch'in questo cimiterio / venni di remotissimo paese, / perché circa
: rispose cristo...: « venni al mondo per rendere testimonianza della verità
gentilezza. tasso, ii-576: io non venni a ferrara per servir lui, né
era entrato. alfieri, 1-248: venni a calais, poi a parigi di nuovo
[dante], i-65: allor mi venni forte ristrignendo / verso del fior che
piedi e parte stipato nella carrozza, venni nel mio studio... tre cose
i-n-219: imperciocché dal dì ch'io ci venni condotto prigione, se alcuno de'soggetti
dio grazia. galileo, 1-1-197: venni giorni fa alle selve assai maltrattato dei miei
lunga il miglior degli achei: / venni per necessità di tire- sia, se
gire accompagnata. roverbella, xxxviii-157: venni ad voi corno alma che richiesta /
degli albizzi, iii-182: detto dì ne venni alla nera, castello de'volterrani:
pò reverire. roverbella, xxxviii-157: venni ad voi corno alma che richesta / sia
opinioni degli antiqui,... mi venni a intrudere come riformator di quella disciplina
vive riguardatìssimo'. nieri, 2-150: venni qui al dottore; mi disse che.
lodevole. tarchetti, 6-i-241: io venni qui, in un paese 1 cui ordinamenti
6-ii-576: io non ti stimava punto, venni a te con indifferenza, con stoicismo
. castiglione, 3-i-1-740: quando io venni a roma, non se parlava de
mate, i... i venni rencniuso en un saccarello e quii fo 'l
, buon prò. pacichelli, 1-609: venni qui con le camerate rinfrescato di sorbetti
: e'falsi idei, che già venni adorando, / che mi privomo del superno
alfieri, 1-409: espressamente a rinunziarti io venni / l'amistà tua.
bisognose. battista, vi-2-28: qui venni a rinvenire in grotte alpine / chi su
/ ripetei tutte per cui dianzi io venni. monti, 6-505: finito non avea
avversa. nieri, 2-150: venni qui al dottore; mi disse che eran
piovano arlotto, 79: io venni questa notte da pisa in su '
123: perdonami s'io non venni oggi, ché andai a metter certi rissanti
: mi dipartì della mia terra e venni / dov'io udì chiamar cu'dole il
, / per farmi, onde ne venni, aver ritorno. / però aentro al
bartolini, 17-31: altre volte, venni querelato; e fui costretto, in quanto
le labbra in quell'acqua gelida, venni meno. quando ripresi i sensi,
mi volli restituire in toscana. ci venni per la bellissima e pittoresca via nuova
mostra bella, da parenti nobili procreata venni io nel mondo, da benigna fortuna
fin da ragazzo, mezzo sbalordito / venni a firenze, ed in quei primi
mezzo, quando stanco e roggio / sì venni ch'io 'l chiamai più d'
, ch'ho due fanciulle, / venni sull'uscio a far lor reverenza /
, 2-35: al ragionar d'apollo i'venni in viso / rosso più che una
, 1-21-63: lasciai la corsa e venni al pomo d'oro / ché quel metallo
stanco / per lo mortai deserto / non venni a te, che queste nostre pene
deverme morire: i... i venni a l'oscire con molto dolore /
e molto tristore en mia comitata. / venni renchiuso en un saccarèllo / e quii
grembo materno. iacopone, 24-11: venni renchiuso en un saccarello / e quii
vespucci, 1-72: io, dipoi che venni, tengo dua quartane e spero in
pascoli, 1261: oh! non qui venni a pregare / quel nuovo dio tra
non vogliate sapermi male s'io qua venni in cattivo punto. -sapere navigare:
derrate. aretino, 20-187: io venni a lo accordo, non mi lasciando
possé ravvivare. pacichelli, 2-72: io venni qui riputato scozzese da un prete dal
stetti in se villa ben pochi giorni e venni qui e trovai questa una città grande
isacco abarbanel, secondo la roccia da cui venni sbozzato,... quando mi
per ultimo scampo / al mio dolor qua venni: e se t'in- crebbi,
scandalizzò in me, e per questo venni in questo eremo, essendo meglio qui
, dopo cotai parole fatte, / venni qua giù del mio beato scanno, /
. ricciardi [tommaseo]: me ne venni subito, e scar- ponando più che
mio bordone e scarsella com'io ci venni. passavanti, 96: de'romei
del camminetto, su una di esse mi venni quasi ad inchiodare la testa un dito
infelici e fattone gran prede: / or venni per scatarli, giunti gli anni /
purg., 1-53: da me non venni: / donna scese del ciel,
! pel cotanto amor con cui ti venni / tessendo di speranze alte la vita
, 1- 116: qui sola io venni, / sconosciuta, di furto: in
/ non è mezz'ora ch'io venni a dormire ». g. visconti,
esercito). cesarotti, 1-viii-131: venni a te per consiglio, il rischioestremo /
spada. d'azeglio, 1-109: venni a poco a poco presentato ai miei parenti
, / con cui ne'versi miei venni a sfogare / contro di chi m'
, / per farmi, onde ne venni, aver ritorno. / però dentro al
pasto. campofregoso, 95: venni in soldania, ov'è la sedia del
da voi, sovrano apollo, / venni: e son un che ho voglia /
lo seguitasse. nievo, 4-255: io venni a sapere di quella sentinella importuna e
, / tanto per bene ovrar li venni in grado. marco polo volgar.,
cortesia, ché in muta a sei / venni senza dolor della scarsella.
e le labbra in quell'acqua gelida, venni un luogo di sogno, fuori
la lingua a poche radici, io venni ad agevolarmene non dico la intelligenza (che
sorprendere la povera morosina... io venni a sapere di quella sentinella importuna,
/ sollazo ed allegrare - e gioi mi venni. giamboni, 10-75: questi prelati
cosa credi? moravia, xi-118: venni... a scoprire che..
sendo / tenera ancora, alli servigi venni / de la figlia del bucato
leopardi, 36-9: quando fanciullo io venni / a pormi con le muse in disciplina
a'suoi affari. magalotti, 9-1-3: venni a roma per dare qualche sesto alle
bacchelli, 18-ii-193: mi oppongo. non venni qua per incendiare, rubare e sforzare
tempi molte di queste donnette che quando venni quassù avevano aperto un mezzo bordello in
mai più lieta / poi ch'io venni in disgrazia a la mia donna, /
ma che mai cela questa rupe? io venni / adomandarti perché mai sorridi / solo,
, 93: passai il mare maggiore e venni in trebison- da, nella contrada detta
avvolgente. marinetti, 2-iii-305: sinuosamente venni assorbito da un andirivieni soffice vellutatissimo di
tanto amo ismisuratamente l'infelice amico che venni qui con lui in queste parti. petrarca
, 16-59: per una decina di anni venni sobbalzato da teatro a teatro.
mi desse il cielo / quando novellamente io venni in terra / a soffrir l'aspra
sofocleo. pananti, i-178: qui venni per l'amore e per lo zelo /
i-11-219: dal dì ch'io ci venni condotto prigione, se alcuno de'soggetti
desiderio di vedervi, trattami la solana, venni alla finestra, p. nelli
324: di un altro delitto gravissimo venni solennemente accusato dal signor montani. mazzini,
ti solve, / dirotti perch'io venni e quel ch'io 'ntesi / nel primo
alla mia vita di cavaliere non venni al disopra per forza d'arme, s'
insieme il volo come in quelgiorno quando ti venni sopravvento per raggiungerti, e nel vortice
dei nostri eroi, tarlecchino. io venni spesso, ch'era già notte, a
fagiuoli, v-73: con un dottor venni in parole, / non votaborse
/ da voi, sovrano apollo, / venni. goldoni, x-1093: a te
o lettori; a me no, perché venni così spassionando l'anima mia di pensieri
desse 11 cielo / quando novellamente io venni in terra / a soffrir l'aspra
borghini, 4-i-287: subito me ne venni qua alle campora per riposarmi in pace parechi
modo. roverbella, xxxviii-157: venni ad voi corno alma che richiesta /
per dio fu che a tempo ci venni. deh, che strano caso è stato
mazzei, i-189: sapete che io vi venni su a spizziconi, perché mi parea
del camminetto, su una di esse mi venni quasi ad inchiodare la testa un dito
busto. bettini, 1-297: io venni spesso, ch'era già notte, a
essere / in contanti il mio stato e venni a starmene / a pisa. vita
: nello spazio di otto mesi io venni ora levato alle stelle, ora tratto
/ d'un'ora, che fra me venni dicendo: / « oh se '1
piedi e parte stipato nella carrozza, venni nel mio studio. verga, 213:
quando a un tratto così alt'impensata io venni fuori a scriverti che ti amavo,
mezzo stracchicelo e 'nzavardato tutto, / venni a bologna e son fuor di bologna
morale dell'uomo. pavese, 5-129: venni giù per quella strada adagio, in
sabato alle mie occupazioni... venni qua sperando di potermi imbarcare lunedì per
umido suolo. cesarotti, 1-iv-91: io venni a lui segnato a lunghe / striscie
, rispose il vecchio gentiluomo « non venni per isturbare il negozio ». -violare
25): dico che, quand'io venni in quelle parti, / era più
santa scrittura. petrarca, 119-110: 1'venni sol per isvegliare altrui, / se
non mi garba, / ch'i'venni qui per lavarmi i capelli: / tu
e alla svolta del canto appunto ti venni a riscontrare. buonarroti il giovane,
pezzi di tappezzarle che impegnai sin quando venni da roma che mi bisognò pagar 60
idem, vi-184: insieme me ne venni teco stesso, / e sai che io
. dante, infi, 5-29: io venni in loco d'ogne luce muto,
mi strinse al sc ^ o; / venni meno fra i tenaci / spessi
ch'essendo / tenera ancora, alli servigi venni / de la figlia del re.
e ignaro al tutto della toscana quando venni di grecia in italia.
. foscolo, ii-28: crudel! non venni / onde tiranneggiar l'alma tua afflitta
, 10-8 (1-iv-913): io non venni come rattore a torle la sua verginità
pasqualigo, 150: io non vi venni domenica temendo il vostro orgoglio, percioché
: / così talpe passai / e venni a la pianura. giov. cavalcanti,
dell'eretico. tarchetti, 6-i-241: io venni qui, in un paese i cui
un lungo interregno... io venni a governare questo popolo cieco e traviato.
, instabile. giusti, 4-ii-369: venni 'per diligenza', o se tu vuoi /
annunzio, vi-17: su un trionfino (venni, vidi, vinsi) a cui
annunzio, vi-17: su un trionfino (venni, vidi, vinsi) a cui
, 37-2 (145): io venni a tanto per la vista di questa donna
sapea s'era vegliante o desto, / venni a tonnare e questo verso, e
di questa sacra e veneranda musa / venni ismarrito di pavento allora. loredano de'
. verrei, pass. rem. venni, venisti; imper. vièni, venite-
: è questa la duodecima aurora ch'io venni ad ilio dopo molti travagli. d'
tommaseo, 11-502: a coteste idee non venni, confesso, se non adagino,
tenera età. pavese, 5-10: io venni su con le ragazze, ci rubavamo
in me talmente ad operare, che venni, di allegro ch'io era, malinconico
sì, che di pietade, / io venni men così com'io morisse. marino
e aria. bresciani, 2-v-94: venni a respirare in questi emici monti un
versione franzese di 'du ryer'me lo venni leggendo in carrozza per tutto il viaggio fino
boterò, 264: con questo vestire io venni al vostro servizio: col medesimo io
). aretino, 20-28: io venni in succhio fortemente a questo assalto badessale
pezzi di tappezzarie che impegnai sin quando venni da roma che mi bisognò pagar 60
/ per lo mortai deserto / non venni a te. i-367: dall'umore
anche questa, e con tali visitazioni venni a capo di pas sare
« per entro i luoghi tristi / venni stamane, e sono in prima vita,
sustanzia vivente. de sanctis, ii-6-11: venni nel concetto che la base dell'arte
della morte del nostro abbate, siché io venni volando a firenze. forteguerri, vii-24-6
sua presenza perdendo più il gusto, venni a non assaggiarne boccone. idem, vi-345
zelo. pananti, i-178: qui venni per l'amore e per lo zelo /
savinio, 28-89: dopo un breve computo venni a determinare ch'eravamo in tredici intorno
. la repubblica [7-ii-2005]: venni indicato come studente fascista in un elenco