. foscolo, gr., iii-192: venner le parche di purpurei pepli / avvolte
albergatore. ariosto, 30-47: e venner con tal impeto a ferirsi, / che
, 3-13: in un balen feconde / venner le carte; alla stagion presente /
8-10 (327): due schiave venner cariche: l'una aveva un materasso di
le biade e 'l dio del vino / venner congiunti e ragionando insieme. campanella,
., 20-54: quando li regi antichi venner meno / tutti, fuor ch'un
insù le bipatenti porte / quanti mai venner da la gran micene. =
, 1-469: molte d'intorno a lei venner le ancelle / come fu sulla soglia
lance i cavalieri a segno, / e venner furiosi al paragone: / ma ne
: egli non stette guari che due schiave venner cariche: l'una aveva un materasso
prima il novo dì s'aperse, / venner citate, e, quasi in chiuso
onore... e fin da quando venner fuori i * discorsi cavallereschi 'di
novelle pellegrine, / cui tali verginette venner meno, / cader dall'alto nel
, 3-11: in un balen feconde / venner le carte; alla stagion presente /
d. bartoli, 36-93: gli si venner formando a poco a poco nel cuore
sono alle contese. idem, 27-78: venner da le parole alle contese, /
icarie / ch'ai liquido volar de- venner cenere. passavanti, 165: egli si
signore e baron naturale, / che venner la sua festa ad onorare; / e
la causa, perché a tale / insania venner certi convittori. d. bartoli,
e generosi incassi; / perché nuove così venner delizie, / o gemma de gli
: l'ombre antiche / de'celebrati eroi venner sull'ale / ratte dei nembi,
proprie e propri sdegni a troia / venner. idem, viii-61: gregorio vii
/... / perché nuove così venner delizie / o gemma de gli eroi
: vicini al fiume pervenuti, gli venner prima che ad alcun vedute sopra la riva
. i. frugoni, 614: venner dell'ira mia, vennero i tempi:
delinquente. aleardi, vi-553: ma venner, pisa, i giorni / d'espiazione
ma di lingue diversi in aspre gonne / venner d'isole estreme e da colonne.
sii diventato cicogna. ariosto, 5-32: venner dunque d'accordo alli scongiuri, /
c. i. frugoni, 614: venner dell'ira mia, vennero i tempi
pelle pelle e addomesticandosi con essa, venner a'ferri. crusca [s
. foscolo, gr., iii-194: venner le parche di purpurei pepli / avvolte
foscolo, gr., iii-193: venner le parche di purpurei pepli / avvolte
! che a quei tempi fortunati / non venner, quando in roma al sol leone
spiumato! / petre rotonde veioce, che venner dal fossato; / da quale parte
., 20-55: quando li regi antichi venner meno / tutti, fuor ch'un
appendea. da ponte, xxiii-40: quando venner le frutta,... levò
mia, spediti e gai / là venner meco a lume di facelle / provveduti di
, giorno, i-157: nuove così venner delizie, / o gemma degli eroi,
dame alor di buona volontà / li venner contra con parole ornate, /.
: vicini al fiume pervenuti, gli venner prima che ad alcun vedute sopra la
gusto. boiardo, 1-8-9: quivi venner vivande delicate, / coppe con zoie di
l'esempio d'ennio agl'ingegni che venner dopo arrecasse fiducia... di pubblicare
co 'l venderli. becelli, 1-155: venner tutti i vicini intorno sparsi, /
anno ricavarlo. tasso, 14-612: venner dopo gran corso al sen che detto
: -dopo molto grattare e stridere, venner fuori [dal grammofono] certi strani
pelle pelle e addomesticandosi con essa, venner a'ferri, talmente che mescolaron le
/ e altri papi che poi gli venner dietro. rosmini, xxiv-263: il confessore
di sé a que'cortesi che il venner leggendo pazientemente, non pochi de'quali,
'l ventre e 'l casso / di- venner membra che non fuor mai viste. casoni
discipul co'la nave a terra / venner, che v'avie gomiti dugento / di
poi senza dimora / di ciel sì venner, perché dio gli misse, /
linguaggio, e gli altri, che venner poi, non furono che un inutile e
tempo e l'ora / ch'ai mondo venner bestemmiando ancora. crescenzi volgar.,
spargeva insieme. tassoni, 12-15: venner le carte e 'l tavoliero, /
plutarco volgar., 129: gli ateniesi venner qui con gran forza di marineria e
da marito. loredano, 5-138: venner gli arandi adorni in ricche vesti /
è andato martel- laniando sin che gli venner fatte queste sue lettere. =
: oltre i nativi di roma, vi venner maestri da varie città suddite, i
, 101: [cupido e scimunitaggine] venner a'ferri, talmente che mescolaron le
dei secoli xiv e xv, 28: venner... po 'n casentino,
: senza dimora / di ciel sì venner, perché dio gli misse, / gli
siffatti miti furono « simbolici », venner da'simboli, non furono se non
di siffatti miti furono 1 simbolici ', venner da simboli. carducci, iii-6-117:
i spettacoli e le feste / che venner fatte allor dal duca borso: /
spiumato! / petre rotunde veioce, che venner de fossato; / da quale parte
sol, di tre compagni / che venner prima, non era mutato. simintendi
che a quei tempi fortunati / non venner, quando in roma al sol leone /
candido armellino. castiglione, 610: venner dentro [alla città] circa dodici
da nettare. anguillara, 1-43: venner poscia i giganti al mal sì pronti
. lomazzi, 390: mi venner nel cor mille ricordi, / come
6-ii-422: con francesco i di lorena non venner eglino pistori e fornai, che vi
bettinelli, 1-ii-417: anche da constantinopoli venner le cerimoniose nominanze, come le chiama
ed el trascorse, / e tre spiriti venner sotto noi, / de ^ quai
gli mandò per terra, / e seco venner giu egnami e sassi, / e
/ da donne e da guerrier che venner dianzi. manzoni, pr. sp.
: / chi ei si fosser e onde venner quivi, / più è tacer che
-ossuto. leopardi, 507: venner certi animali orrendi e strani / di
dei topi e dei ranocchi, 1-6-18: venner costoro [i granchi] co'piè
parigi: / quando li regi antichi venner meno / tutti, fuor ch'un
te. loredano, 5-238: venner essi a morir tutti in un loco
lo breve delettamento: / « d'oltramar venner le cose per aver mio piacemento »
sol, di tre compagni / che venner prima, non era mutato; / l'
l'ombre antiche / de'celebrati eroi venner sull'ale / ratte dei nembi e con
: con francesco i di lorena non venner eglino pistori e fornai, che vi regalarono
che a quei tempi fortunati / non venner, quando in roma al sol leone /
, 1-7-42: petre rotunde véioce, che venner de fossato; / da quale parte
30- s s 34: venner gli sposi al tempio e sempre a piedi
tromba / tratti da utilitade ad annunziarne / venner riforme. gioberti, i-iv-424: l'
lei quasi avere racconsolata, a ragionamento venner tra se medesimi qual prima di loro
(473): fin da quando venner fuori i 'discorsi cavallereschi 'di
un poeta, e come tutte le prose venner dopo le poesie, così ne presero
che a quei tempi fortunati / non venner, quando in roma al sol leone
vesti da involgersi. foscolo, i-857: venner le parche ai purpurei pepli / velate
spiumato! / tetre rotonde veioce, che venner dal fossato; / da quale parte
e carole. foscolo, i-857: venner le parche di purpurei pepli / velate
, / quegli avanzi di rovine / venner vergine miniera. 2. per
può contenere. foscolo, i-857: venner le parche di purpurei pepli / velate
fino alla sua morte, ma non gli venner più dati in custodia prigionieri 'di
, 45-21: così ad uno ad uno venner [i templari] passando / di
risorgimenti? in un balen feconde / venner le carte. idem, iii-162: io
el trascorse, / e tre spiriti venner sotto noi, / de'quai né io
ma già vicini al fiume pervenuti, gli venner... sopra la riva di
27 (473): fin da quando venner mori i 'discorsi cavallereschi'di quell'insigne
contemplazione). loredano, 5-138: venner gli araldi adorni in ricche vesti,
portano e chiamangli il salterò, le venner tolte le brache del prete. buonarroti il
, / provando lor vertù naturalmente, / venner di tanta forza e sì possente /
di alta bellezza e smisurata altura, / venner li magri pien di gran scadenza /
scarico di sé a que'cortesi che il venner leggendo pazientemente. -proscioglimento da
tratti per man d'oronte, / venner ad abbracciarsi. salvini, 39-iii-160: sono
femmina di mondo,... venner a'ferri talmente che mescolaron le masserizie
che sol, di tre compagni / che venner prima, non era di il danno che
i perversi pien di crucio / che venner il gran tempo a dimostrarmi, / nel
e 'l nobil collo altero, / venner con gli occhi bassi in terra chini /
porto de l'italia ove superbe / venner menando man da filistee. =
delle quali, siccome più ricchi, venner poi ergendo fabbriche, fondachi, lanifizi
f. f. frugoni, iii-178: venner gl'inviati alla regia e vi furono
: (1-iv-700): le brache ne venner giu- stezza le [coti]
solo, / fin dal polo / venner quai goti e vandali / a seminar scandali
l'italia, ove su- perbe / venner menando man da filistee, / onde infestar
27 (473): fin da quando venner fuori i 'discorsi cavallerescni'di quell'insigne
pannocchie. bacchetti, 1-iii-550: venner le sere della spannocchiatura. g.
assalto. ifito e pelia / ne venner meco. -distaccarsi dagli affetti privati
! / petre rotonde veioce, che venner dal fossato. benvenuto da imola volgar
foscolo, gr., iii-195: venner le parche di purpurei pepli / avvolte
di qua... e di là venner crescendo in gran numero i dotti e
., 20-55: quando li regi antichi venner meno, /... /
oltre i nativi di roma, vi venner maestri da varie città suddite.
: chi èi si fosser e onde venner quivi, / più è tacer che ragionare
dalle valli dell'arco e dell'isero / venner, d'anca robusta e d'unghia
fenoglio, 5-ii- strucciana gente, / venner correndo infino a monticelli. santa
vittoria, due togati... venner tosto a trovarmi. a. casotti,
portano e chiamangli il salterò, le venner tolte le brache del prete. ovidio volgar
. foscolo, gr., iii-191: venner le parche di purpurei pepli / avvolte
el trascorse, / e tre spiriti venner sotto noi, / de'quai né io
spirando d'intorno aure di croco / venner della speranza all'alto albergo. leopardi,
valigióne, / per dar aiuto, venner a'troiani. = nome d'
colombi, 148: dopo quel panettone, venner due 'veneziane', / poi,
l'ombre antiche / de'celebrati eroi venner sull'ale / ratte dei nembi, e
., 20-53: quando li regi antichi venner meno / tutti, fuor ch'un