bocca. aretino, iii-181: vennemi a l'ora a la bocca cotal
mi senti'infiammare il viso, e vennemi negli occhi un calore tanto ismisurato, che
230: sopra la medesima tavola non finita vennemi già veragi vaselli da bere, usavano
subito mi sentii infiammare il viso, e vennemi inegli occhi un calore tanto ismisurato,
mi ricordai / della cerbietta, e vennemi in pensiero / di lei cercare.
disegnato aveva. pallavicino, 7-9: pertanto vennemi in cuore che iddio mi degnasse ch'
. idem, 34-19: a trovar vennemi / la madre di melino, e di
bene che avrei potuto fare in europa, vennemi la tentazione di tornare indietro, e
vita nuova, 21-1 (75): vennemi volontade di volere dire anche, in
. forteguerri, iv-151: fin d'allora vennemi sospetto, / che in ciò fossero
fior di stai. aretino, vi-154: vennemi poi una malatia che non si seppe
, 21-1 (75): vennemi volontade di volere dire anche, in loda
che'cci dimori. dominici, 4-143: vennemi desiderio di sapere quando io terminerei lo
con quanta imparzialità e ponderosità di spirito vennemi sortita dai cieli. = deriv
subito mi senti'infiammare il viso e vennemi inegli occhi un calore tanto ismisurato che
soglio e mandargliela. dopo molto razzolare vennemi una fantasia di gittar sulla carta alcuni
gola. g. gozzi, i-3-63: vennemi una brusca risposta; questa tanto più
chiaramente che vecchie..., vennemi fatto ancora di vedere certe ottave costoro ve
d'amore ne la soprascritta rima, vennemi volontade di volere dire anche in loda
: siavi / noto che, quando vennemi ad affliggere, / giovine co- m'