cercava d'esserlo. frocchia, 169: venivo da casa mia dove tutte erano cose
che tu crescevi e ti formavi, venivo accumulando sopra il tuo capo tutte le speranz
tra agenti e folla, in cui venivo sbalzato e rimbalzato come un fantoccio;
ojetti, ii-95: da questo barbiere venivo a tagliarmi i capelli, e mia
anni. carducci, ii-10-89: accettando venivo a impegnare il ministro pel compimento di
di coscienza conturbata e gualcita, io gli venivo raccontando a pezzi e bocconi la storia
. l. bellini, i-1-601: venivo con la sola punta di succhiello a
nelle buiose è chiuso, e ve 'l venivo / a dire. buonarroti il giovane
carnale quando incontrai -era di estate, venivo dal paese, non passava per istrada alcuna
. doni, 3-80: s'io non venivo qua tu potevi tutto 'l giorno
se avevo condanne. poi di dove venivo e che cosa facevo. -per simil
. m. cecchi, 102: io venivo a veder di te. camillo /
, io, al contrario, le venivo addosso con baci e altro, come se
correre. pavese, 6-2 7: « venivo a trovarti *, disse amelia.
gran che; per creanza gli dissi che venivo da torino dov'ero stato a lavorare
sp., 7 (121): venivo a saldar quel debitùccio che sapete.
, che malgrado il disagio nel quale venivo a trovarmi per effetto di quella decapitazione
. cecchi, 7-24: tutte cose che venivo decifrando a poco a poco, e
. pavese, 6-327: ero io che venivo da roma e che dirigevo questa nuova
nome di poeta, con cui gli venivo presentato, nello fece vista di neanche udirlo
. dossi, 663: così venivo a trovarmi fra il pesante drappeggio di
vedevo fra le tenebre lampi, e venivo in dubbio di me stesso.
, 7-51: a poco a poco, venivo facendomi più familiare con la città e
nell'ora più chiara / cosa venivo io a fare con voi sassi e
, 7-51: a poco a poco, venivo facendomi più familiare con la città e
pavese, 6-327: ero io che venivo da roma e che dirigevo questa nuova
). pulci, v-22: venivo a trovarti a casa pel facto di
-eccomi, serpina mia, già i'venivo a trovarti. -oh diamine!; ecco
ojetti, ii-95: da questo barbiere venivo a tagliarmi capelli, e mia madre
sdegnar, non so sei sai, / venivo per trovarti. n. agostini,
. m. cecchi, 1-i-220: io venivo per voi, ché vostro padre e
, 1-246: quando ero nel monastero venivo assalita da crisi violentissime di brividi perturbatori
nell'industria. pavese, i-156: venivo in quell'ora morta per essere solo.
): passato il ponte al cambio, venivo su per un muricciuolo della fiumara.
'operaia '. bacchelli, 18-ii-419: venivo giustamente a protestare, che rifiuto d'
il mio sacco e poi me ne venivo su a once, quando mi piglia voglia
avevano avuto indizio che io me ne venivo sanza il traino del cardinale, erano messisi
., 6 (99): venivo solamente per dire una parolina a tonio.
ha chiesto chi ero, da dove venivo e dove ero stato ferito.
te. saba, 5-290: qui venivo fanciullo, d'altro ignaro / che
cne, malgrado il disagio nel quale venivo a trovarmi per effetto di quella decapitazione
con compunzione di sbarazzino ravveduto) se venivo al mondo cinquanta anni prima, non
residua velleità di filologico scrupolo, io venivo tentando di figurarmi concretamente ciò che potesse
corpo stremato. savinio, 477: venivo dall'estero... per rinutrire
e il ragazzo con libri, e io venivo per un sentimento non solo letterario,
volponi, 1-117: allora ero io che venivo preso da questa forza e, mentre
: ah! le altre volte che venivo a parigi, che satolla di divertimenti
scomoda savonarola, « ti ricordi quando io venivo a trovarvi in casa vostra? »
volponi, 1-117: allora ero io che venivo preso da questa forza e, mentre
il circuitodi ciò che io volea sconficcare, venivo colla sola punta di un succhiello a
camminavo sullo scrimolo di un fosso e venivo guardando le campagne dell'imolese. linati,
tommaseo, 11-481: anco d'italiano venivo scrivicchian- do qualcosa, ma senza garbo
colli di toscana. ungaretti, xl-68: venivo qui con mia madre a trovare la
bottiglie verdi. calvino, 6-164: « venivo a prendere raltro fiasco », dice
. tozzi, vii-99: se non venivo a vederla, non potevo stare!
in cui mi destai nella barca: venivo avanti sulla scia di stese e raminghe
nome di poeta, con cui gli venivo presentato, nello fece vista di neanche
. l. bellini, 5-2-91: venivo colla sola punta d'un succhiello afare un
ho riscosso non so che danari, e venivo a saldar quel debituccio che sapete.
avevano avuto indizio che io me ne venivo sanza il traino del cardinale, erano
g. bufalino, 9-97: ora venivo in qualche modo amputato della mia nuova
m. cecchi, 102: io venivo a veder di te. cammillo / sta
suo buon tempo. pea, 7-674: venivo apprendendo che le bestie hanno le stesse
, v: sono cresciuto a officina. venivo da acerra, 13esimo di 14 figli