. buti, 3-718: 'fioccare'è venir la nieve giù a fiocca a fiocca
spontanee, non lasciano perciò di venir accompagnate da luce manifesta? -per
focaiuolo, che getta presto e fa venir le uve primaticce. soderini, i-499
chiamasi palmite focaneo, il quale suole venir in mezzo de la forcella, e perciò
, / com'io sentii me tutto venir meno. statuto dello spedale di siena,
per gli stinchi e i garetti sentirsi venir meno per debolezza, per paura.
de'medici, 7-131: e eccoti venir cinque a un giogo: / un di
è forte / così la pena pò venir gioita, / chi non invita -penserò oltre
danari in contanti né che vi debbano venir dopo, poiché per gl'intendimenti fra
che morte oggi ti giunga, / venir ti piaccia su quest'altra arena; /
radunarsi. giovio, i-257: deve venir pietà al generoso e pio padre di
il padre... vi fece venir personalmente filippo ancor molto giovine, acciocché
, e tardi scocca / per non venir sanza consiglio all'arco; / ma il
sangue addosso o nelle vene: venir meno per l'emozione, per la
riso / proruppe, ch'ebbe quasi a venir meno. guazzo, 1-76: così
. -affogare, morire in gola: venir meno, mancare (la voce)
rispondere, come incominciare, quello che doveva venir fuori era troppo e le faceva ressa
e che giacendo a terra, fa venir gola al cacciatore. -togliere l'
', galleggian- tino supplementare che può venir formato quando occorre mediante un palloncino gonfiabile
, / da poi che io con voi venir non posso, in dosso vi mettiate
in gabbia, era per liberarli al venir della primavera; e talvolta s'addomesticava
pensieri / gravi a morir li parve venir tardo. g. zane, 108:
e dimostri ciò che si fa e dice venir fatto senza fatica e quasi senza pensarvi
/ ché già d'altrui non pò venir tal grazia, / simile al suo fattor
xviii-3-255: quando [il sovrano] veda venir maggiore bene dall'assolvere che dal condannare
., 2-5 (163): fece venir greco e confetti, e fe'dar
di questi fichi, / se vuoi venir a stare un'ora meco / al necessario
volante più che mai grifagno / fa venir l'alma a le delizie trine.
per quell'aere grosso e scuro / venir notando una figura in suso. libro di
inetti e dalla lezione di libri semplici venir mirabili conversioni, laddove talora eccellentissimi predicatori
., 3-84: ed ecco verso noi venir per nave / un vecchio bianco per
ardire sì battea la guancia, / venir mirando la rivai brettagna / a fulminarle
manto di pappalardia / per più tosto venir a tempo a'guanti. 12
bossina fra tre giorni tornaria indriedo per venir a guardar ditta pro- vinzia. s
. pulci, 26-73: berlinghier vide venir questo cero, / e non guardò perché
assai che prima non aveva, e fecene venir d'alamagna. 3. complesso
buonarroti il giovane, i-330: ecco venir in frotta / la vernaccia..
quando luna cresce, / che a fargli venir presto è più inclinata. boiardo,
mi fate guerra / voi, donde può venir sol la mia pace. pindemonte,
/ da ritta, da manca, guerrieri venir. morante, 2-38: mi figuravo
al tocco di questa corda, si sentì venir freddo, e diede un guizzo,
a morte mi trasporta; / sol per venir al lauro, onde si coglie /
io stringessi il negozio e volessi / venir tosto alle nozze, ella gustasse /
capo poi de gli animali, onde debbono venir le rendite, niente altro accade che
solcando batterò 'l mio remo / per venir all'amata dolce riva; / dove cantando
così lusinghiero, che quasi si sentiva venir meno nell'idearlo. d'annunzio, iv-1-323
come li vide da la fredda parte / venir con vento e con nube e con
diventare languido, torpido; indebolirsi, venir meno, affievolirsi (una persona, la
compenetrarmi in essa? -ant. venir meno, scemare. buonarroti il giovane
robe in ancona, come le potessino venir sicure: rispose raro. rimbambito
fatto modo, che tu li facci venir voglia che elli torni. amabile di
/ una dama invitata / libera può venir senza imbasciata. manzoni, pr.
, d'adrian, vegg'io / carlo venir con tutta francia. garibaldi, 3-117
, che imberbe ancor vide spoleti / rovinoso venir, qual su la preda /
un luogo, scomparire, dileguarsi; venir meno. p. angiolieri, xvii-795-13
, 1-ii-329: s'io posso mai venir chiaro di chi gli presta a leggere quegl'
cosa è maggiormente usata, che il venir mancando nell'uomo coll'andar dell'età,
cui era sottoposta una materia che poteva venir buona soltanto quando fosse sul punto di
di fuggir questo infortunio, percioché vorrò venir di sopra, s'io dovessi gittar la
a poco a poco, fino a venir meno del tutto. -vagheggiamento di
agg. che non può mancare o venir meno; indefettibile, duraturo. zanon
per sua natura non può mancare o venir meno; inesauribilità. -anche:
sì se fe'lontano, / dubitando venir meco a le mano. chiaro davanzali,
innamorati. mauro, xxvi-1-236: vidi venir poi genti sconosciute, / cioè bizzarramente
melenso. - al figur.: venir meno, attenuarsi. tommaseo [s
/ la qual, se ben tarda a venir, compensa / l'indugio poi con
s'era immiserito. -languire, venir meno, scemare (un sentimento,
, mi fate del bene, a venir qui... da me..
: tutt'a un tratto, si sentì venir rimbombando dall'alto, nel vano immoto
, a passo a passo digradando / per venir del tuo prego tosto a imo.
7. figur. indebolirsi, svigorirsi, venir meno, dileguare; screditarsi; perdere
fede maritale. lucini, 1-95: voglio venir con te se tu mi guidi,
frugoni, 3-iii-39: vide per il viale venir due dame, con uno scudiere e
carducci, iii-4-43: sotto vidimi il papa venir con l'imperatore / l'un a
come oggi sono ordinate, non possono venir coperte che da imparaticci. 4
de'remedi, fe'subito disegno di venir a palermo. tasso, 1-66: tutti
: / granne porge empedemento a en- venir securitate. ristoro, 7-1: potrebbesi dire
avesse quei lumi divini / veduti a noi venir. tasso, ii-208: le cose
, 68: chi vi ha impulso a venir quà in cotanto opportuno tempo? g
soderini, iv-128: quando comincia a venir loro [alle cavalle] così fatta
come ha egli tanto in mano da venir a contaminare anco i campi finora intatti della
oggi discepoli / che hanno caro di venir maestri. 3. ant. mancanza
appaga / credendo il fuoco suo far venir meno; / ma più s'accende
aveva sempre qualche nuovo impiastro, che faceva venir da parigi. 3.
padule. 3. figur. venir meno, scemare, attenuarsi (una
: una stizza, una vergogna di venir lì... a implorare un uomo
sonetti e di canzoni strascicate... venir fuori con delle strofette ottonarie andanti.
ella voleva tuttavia abbandonar tutto, e venir a soffrire, a morire con voi.
preture giacevano moltissime eredità che non potevano venir assegnate per l'impotenza degli eredi a pagar
luogo dal quale è difficile uscire o venir via; immobilizzato. baretti, 6-117
] risolse improvisar i polacchi, e venir con esso loro alle mani, senza intervallo
impunito qualunque libretto di poesia sia per venir fuori da oggi in poi.
con menedemo mio sodale, / che ad venir non mi suole un giorno in cento
possibile. -perdersi nel nulla, venir meno. c. bini, 1-215
va incontro per espugnarlo, così dice amore venir temerariamente armato. lippi, 3-56:
parla -e se io non mi lasciassi venir addosso lo spirito della taciturnità o della
6. figur. scemare, venir meno, affievolirsi (un sentimento,
3-66 (ii-598): fu fatto venir il zoppo in palazzo, che vi venne
. 2. figur. scemare, venir meno, perdere di efficacia; decadere
, 3-88: poich'a bondino il suo venir fu sparto, / fuggì di roma
di suo proponimento, e comanda di venir là, dove il re s'è incastellato
. degno di essere incatenato, di venir imprigionato. - anche al figur.
perdersi una congiuntura in cui, col venir vostro, voi di non saper resistere
petrarca, 57-2: mie venture al venir son tarde e pigre, / la
lato. -volgere al peggio, venir meno (la fortuna). benvenuto
... festeggia il novo / suo venir nella vita, ed inchinando / mostra
è molto difficile, lo so, il venir a definire matematicamente quella che gl'inglesi
guerra. -volgere al peggio, venir meno, declinare, deteriorarsi.
la pugna, e spesso incolpa il venir tardo / dei duo famosi cavallieri. guarini
felicità essere il sommo bene, e per venir poi più parti- cularmente a dir che
, xii-125: non t'incomodare a venir qua. goldoni, xiii-858: se tu
ho da inconcare, e non posso venir da te. nieri, 345: una
grave e inconsueto / spirto che nel venir generi il morbo. botta, 5-81:
quali s'era incontra: -ho voluto venir a vedere mio marito sulla scena. nievo
1-53: questi [il vescovo] poiché venir dal mes- saggiero / con quella secchia
le mosse di coloro; e, vedendoseli venir proprio incontro, fu assalito a un
con la particella pronom. smorzarsi, venir meno (un suono). boiardo
, 3-112: testimonio di veduta riferisce venir giù dal più alto settentrione saldezze smisurate
scosso o essere messo in dubbio, venir meno (la fede, un patto
3. destinato a mutare o a venir meno; non duraturo, alterabile (
petrarca, 57-3: mie venture al venir son tarde e pigre, / la speme
galileo, 3-4-244: non poteva venir la primaria riflession di quella parte
4. figur. che non può venir meno (un'autorità, un sistema
. ant. indebolirsi, affievolirsi, venir meno. ristoro, 7-2: quanto
della capitale che incomincia il suo giorno al venir della notte. sbarbaro, 1-155:
intellettuale (una persona); scemare, venir meno (una facoltà, una disposizione
.. rimarrebbe talmente confusa, da venir meno al dovere delle onoranze ai decorati
non può mancare, che non può venir meno o fare difetto, immutabile,
. l'essere indefettibile; impossibilità di venir meno o di cadere in difetto.
fumate / tutte indicodorate, / che fan venir le sentinelle fuora. = comp
nei ricordi. -estinguersi, venir meno (un sentimento). papini
'l volto, / e in dietro venir li convenia, / perché 'l veder
che ne diedero lingua e indirizzo per venir dove siamo. e questo è quanto
debba in ciò fare, ho risoluto di venir costà. brusoni, 7-24: per
temerità avessero anche aggiunto l'ardire di venir essi a presentargli. giuglaris, 181
distrutto; che non può scemare, venir meno; che non può essere annullato,
tirato sbibbole tutt'oggi, ed ho dovuto venir via. -indicare, elencare partitamente
235: non ardisce la corte di venir all'individuo, e specificamente nominare le
un amante); che non può venir meno (l'amore, il legame
alcuno indizio / dà noi per che venir possiam più tosto / là dove purgatorio
: vien riputata viltà de'cardinali il venir fante d'un capitano eguale a loro nel
a quel che qui possiede, / venir or mi conciede / per indotarlo d'un
giornate. boccaccio, v-171: poiché venir dovea questa turbine, piatosamente ha con
: co 'l veder porre indugi a venir delle genti, che dovevano entrare in
ch'io voglio far l'amante mio venir a giacersi meco. baldelli, 5-7-372:
inerbi e 'nfiori / il mondo al tuo venir tutto ridente. passeroni, 3-181:
avventurarsi così di suo capo, e venir a cimento con uomini esercitati a parlare
ariosto, cinque canti, 1-51: ella venir se li fe'tutti innanti, /
, agg. letter. che non può venir meno, che non delude le aspettative
soffrendo in grazia sua di buon cuore il venir con tal differenza [dei sedili]
per le fatiche sona); venir meno, scemare (la forza, il
1-ii-223: ora se la luce, nel venir dalle stelle a noi, scontrasse qua
nuotassero in cielo, dovrebbe infiacchirsi, venir meno di mano in mano.
(una persona); affievolirsi, venir meno (un sentimento, una disposizione
. -diventare incerto, insicuro, venir meno, spegnersi (un sentimento,
, averle infilate: essere stanchissimo, venir meno dalla stanchezza. tommaseo [s
88: voi vi mettet'in ordine di venir infilzato infilzato a chiedermi un maremagnum di
che fino al giorno di oggi, senza venir meno, corre da quella sommità per
mio sol, vieni; al tuo venir vedrai / di che vaghi pensier un
non pensano ad altro, che a venir a turbar la provincia. agostini, 1-47
- figur. ant. scemare, venir meno. pallavicino, 10-ii-194: confesso
piùme e i scadati. 3. venir meno, svanire, dissolversi, perdere
meno. 2. figur. venir meno, scemare (il vigore, le
diventare insensibile; intiepidirsi. -anche: venir meno, affievolirsi, scemare, placarsi
irrorato. boccaccio, vi-151: vidi venir... / marzia col viso di
*. 5. deludere qualcuno; venir meno alle sue aspettative; mancargli di
barca non mira / a sé incontro venir: candida nube / bassa sul flutto
accarezzò coloro da'quali sperava che dovesse venir danno alla società. manzoni, pr
e un rinoceronte a prima vista possono venir confusi nella commune loro apparenza di due
sapiente / poi che vedeva il giorno venir meno. rappresentazione di rosana, xxxiv-667
/ se si dà il caso di venir all'ergo, / zitti com'olio poi
sicurezza né riputazione dell'armata sua lasciargli venir tanto inanzi. giuseppe di santa maria
, 19-48: il pagan, che già venir sentia / l'irreparabil turbo e la
, 5-28: la luce cominciava a venir stanca e ingrigita. 2.
la caldaietta, si può rappigliare e venir sale. a. cocchi, 4-1-19:
tenerlo celato, o coll'arderlo, di venir perciò a capo di annichilarlo. mazzini
sover sì te tolle, / e tanto venir fa te folle, / venen t'
l'iniziativa della nostra emancipazione non può venir che da noi. carducci, iii-20-337
alcuno indizio / dà noi per che venir possiam più tosto / là dove purgatorio
che solamente a vederla e parlargli ti fa venir voglia di far bene ed innamorarsi di
... vide per il viale venir due dame con uno scudiere e un
il frutto / riposto, al tuo venir più giorni inanti. -innante tratto
[s. v.]: nel venir giù dai monti mi son tutta
altru'innoiare / per tropp'usare, e venir ispiacente: / che ch'i'vi
il passo movo; / sol del tardo venir quasi m'adiro, / chiedo la
e la sesia. aleardi, 1-44: venir maraviglioso / un palagio mirò su le
troppo grassa e impacciata. -scemare, venir meno; svanire. mamiani, 9-130
sotterra, o d'onde che altro venir potesse, qualche nuova inondazione d'aliti e
vesuvio], aprirsi una vasta voragine, venir inondazioni di ceneri. papini, v-727
. interrompersi, non procedere oltre, venir messo a tacere, cadere in dimenticanza (
. che non può diminuire o venir meno. l. bellini [
arrendersi; ritirarsi da un'impresa; venir meno a un patto. -anche:
7. intr. ant. seguire, venir dopo. leone ebreo, 351:
= adattamento dotto del lat. insèqui 'venir dietro; perseguitare ', comp
in altro modo coperte o difese dal venir corrose, e riguardanti dall'esser forati o
tal puzzo n'usciva / qual suol venir delle marcite membre. intelligenza, 230
di requie:... che di venir cieco, sordo, insensibile, non
, la quale ha proprietà di far venir innanzi tutto che dentro se gli inserta.
, 3-3 (ii-265): tentò di venir a l'ultimo godimento che gli amanti
... picchiettata e insieme ronzante da venir paragonata in un secondo tempo alle notturne
qualche spaldo / della tua terra debbe venir mista / grandin con vento, come
, / ch'ella n'è per venir di sdegno folle. c. campana,
3. intr. indebolirsi, venir meno, affievolirsi, scemare.
la famosa / coppia, che per venir movea lontana, / insperata non giunse,
iddio, che v'ha inspirato di venir in questo luogo. 8. impressionare
. -destinato a mutare o a venir meno; labile, caduco, effìmero
sociali, ecco a tutto mio danno venir meno quella uguaglianza di rapporti, da
degli altri castigatissimi suoi castigliani, fanno venir nausea, cotanto sono insulsi e sciorpellati.
è intanato; / ed io sento venir gente di qua. d. bartoli,
burchiello, 3: ci debbe venir domani o ieri / gran quantità di
vecchio intarlato, / né la veggo venir da nessun lato / a farmi della vita
danari in contanti, né che vi debbano venir dopo, poiché per gl'intendimenti fra
cattaneo, v-2-184: l'attenzione può venir determinata dalla sensazione. ciò avviene se
intentato era quel regno, / al venir delle dee fu pieno d'are / ospitali
il capitano col cui favore io spero di venir al desiderato fine de l'intento mio
cette. da porto, 1-49: convenendo venir tutte per terra e passare l'adda
: lo facea / tra le gare venir di que'garzoni, / perché el regno
mirti '. questo nome interciso nel venir meno di questa ninfa, che mostra l'
goldoni, ix-679: in questa casa venir le fu interdetto. fogazzaro, vi-341
saviamente a contentarsi di mostre, e non venir a fatti che le possino pubblicare.
entusiasmo. alfieri, i-37: al venir dell'arietta [del metastasio] in-
intuitiva], che mai non può venir ripensata, s'interna così fattamente nel
e de'seminari e de'nostri dall'unico venir che faceva colà la nave del traffico
-intr. con la particella pronom. venir meno, sparire. panigarola,
nell'occidente, causa in parte i venir meno delle crociate e in parte l'
. mi dilettavano sommamente; fuorché al venir dell'arietta interrompi trice dello sviluppo degli
che ella [la prospettiva] potesse venir giustamente perfetta, e ciò fu il
, non pensano ad altro che a venir a turbar la provincia. bresciani, 6-x-9
: credo ne riportarete più utile che venir in roma, maxime avendo pur trovato
, e se non avete commodo di venir ogni notte, interzatele, ch'io ne
un arnaso. caro, 12-i-174: il venir mio sarà tosto che 'l tempo si
meno intenso, attenuarsi, smorzarsi, venir meno (un sentimento, una passione,
pace intoppo, / eccoti un messaggier venir trottando / sopra d'un vetturin spallato
umidità è intrachiusa, non può la voce venir fuori netta ed espedita. soderini,
, i-12-145: io farò intanto / venir qui eufrosina la mia figlia / a intrattenervi
.. che monsignor bembo era per venir qui più tosto che non è venuto
. aretino, v-1-520: forse potrebbe venir tempo che per me vi si pagarebbe parte
pozzuolo il legno; / né men venir potea scorto dal piede, / fatto
non sono di piccolo momento alla probabilità di venir pazzo all'intutto. carducci, ii-6-132
, / che come a sé vicin venir la vede, / io nuova altra
l'essere strascinato sul carro, e il venir consegnato a gente non conosciuta e inumana
inurbanità; perché le loro insolenze possono venir ripagate in peso e misura. sbarbaro
vecchi conobbe mai, il menagio fa venir 'bicchiere '. tommaseo, 1-168:
ant. svanire, dileguarsi, scomparire, venir meno. fra giordano, 3-306
pulci, 2-62: perché il tuo venir non sia qui invano, / soldo darotti
pregio, qualità); scemare, venir meno (con riferimento a sentimenti,
alte mura e saldi marmi manco / venir per tempo, o forza, ma
inverso francia gire. campofregoso, 6-18: venir vidi una leve gondoletta / da l'
, movendo le invetriat'ale, / venir col canto a benedir le biade.
/ per trop- p'usare, e venir ispiacente: / che ch'i'vi dico
la terra invilisce. -affievolirsi, venir meno, offuscarsi. landino, 34
fiamma. 6. che non può venir meno o fare difetto; indefettibile,
davanzali, xii-30: la pena può venir gioita / chi non -invita -pensiero
rappresentazioni. pananti, i-100: so venir fuora con un'aria franca, /
« invita tutta la compagnia delle muse a venir nel suo core »? talentoni,
innanzi e 'ndietro / or andar or venir dal chiuso albergo / ai campi e i
cor m'invola. -far venir meno (un ricordo); offuscare (
19. scomparire, dileguarsi; venir meno, mancare, cessare.
per la loro solitaria posizione non possono venir involte nella linea daziaria. idem, iii-3-131
non può, neanche da gioco, venir comparato alla trionfezza e alla sublimità decacatoria
ogni cosa, / e s'io farò venir giù roba a iosa! aretino,
per legittima conseguenza, v'ha a venir anche tutta la sua roba. -ma che
om di core / irato e consiroso / venir gaio, e gioioso / in gioi
questo secolo irregolare, basta esser pesciolino per venir divorato; basta esser balena per divenir
tesser presente. tasso, 19-48: già venir sentia / l'irreparabil turbo e la
o la libertà di cambiare residenza possono venir giudicate irrisorie. la loro importanza umana
: poi questi padri piangono in veggendosi venir su i figliuoli discoli, scostumati,
s'io davo retta alla mia ispirazione di venir via qualche giorno prima! tommaseo [
così la cosa vede / ch'abbia a venir, come se già sia stata,
finestrino. ma non si ode un suono venir fuori da quell'istrumento.
piede, / per poter meglio al fin venir di quanto / la cauta maga instruzion
però che non poco lume ed aiuto venir ne possa a chi voglia scrivere la detta
letto. panzini, iv-350: 'venir l'itterizia 'si dice familiarmente quando si
di don rodrigo, si sentì subito venir sulle labbra più parole del bisogno.
a svanire, a sfiorire, a venir meno rapidamente; fragilità, inconsistenza;
giuocare un ruolo ', e 4 venir di desinare '? 3.
i-124: questi detti... fecero venir voglia di dire ad alcuno, non
/ che, lagrimando, a te venir mi fenno, / seder ti puoi e
ira, / pregatel che mi laghi venir pui. sacchetti, 44-168: oh
per farti / grato all'atride non venir con pianti / né con lagni a
lama. allegri, 227: per venir finalmente a mezza lama, / io
tratto eleggere quei, che primi a venir in giuoco sieno da chiamare, così
: niuno ardì d'aspettarlo e di venir seco alle mani, ma da lontano
per gli fatti vostri, e non venir con queste lanciate tirate all'aria. aleandro
aggiunse languidamente, -che mi hai fatto venir fame... mi hai baciato
sono piantate, non si lasci altrimenti venir una donna; perciocché da quella toccati
dee rugosa guancia / né languida pupilla / venir, dove sfavilla / in te tanta
spossante fatica); sentirsi mancare, venir meno, svenire. busone da gubbio
momento d'ora mi sentiva languire e venir meno, che pareva a punto che
esso movimento agli estremi delle arterie debba venir meno, o per lo manco enormemente
ed efficienza; scemare, diminuire, venir meno, svanire. dante, par
: a ritrovarlo, / diogene può venir colla lanterna. tommaseo [s. v
di un cibo ghiotto diciamo che fa venir l'acquolina in bocca. viani, 19-472
cammin dritto e sicuro, / che poteste venir con poche scorte, / senza impaccio
gran giri e larghi avvolgimenti, / venir per occupar gli alloggiamenti. tasso,
avesse quei lumi divini / veduti a noi venir, lasciando il giro / pria cominciato
sera dopo cena, mi hai fatto venir un sonno, che io ho avuto a
vale, per uscire dall'impaccio, venir delimitando le sfere di quel che è
, 565: non dicessero che, per venir questo nome venustà da venere,.
. petrarca, 6-12: sol per venir al lauro onde si coglie / acerbo
assiduità e buona disciplina merita di subito venir collocato in qualche lavorìo urbano o campestre
« ad -accio { -azzo) può venir applicato anche un secondo suffisso, che
leggende spirituali, le quali averanno fatto venir questa voglia. giannone, ii-318:
acchiapparvi un grillo, che si fa venir fuori dal buco mediante un filo d'
garula e leggiera / era venuta, come venir suole, / ambasciatrice de la primavera
allora tratto, / che del fuoco venir sente la forza, / poscia ch'in-
immagine / dentro a la calda fantasia venir. foscolo, iv-348: vicino a lei
a spalle del vinto. -mancare, venir meno la lena: illanguidirsi le energie
lena, mancare di lena: sentirsi venir meno le forze; mancare di coraggio,
lente. magalotti, 21-50: esperienza per venir in chiaro se l'aria sia quella
avesse quei lumi divini / veduti a noi venir. bandello, ii-848: zefiro sol
diserto, e pregaronlo che ne dovesse venir con loro e dovesse ricevere lo vescovado
tragedia delle religioni, quando, col venir meno dello spirito e dell'ispirazione, si
incomodi sono troppo gravi, perchè possano venir mossi facilmente e senza pericolo, in
di continenzia, 9: sentendosi quasi venir manco, intrata ne la sua più secreta
chiamiamo galline di faraone, che sogliono venir di levante. leonardo, 2-119: per
ne dovevi andare a casa tua e non venir qui. antico serventese, 184:
: levate via le tovaglie e fatte venir le carte, tratti fuora alcuni pochi
da ciò che volentieri farebbe, per venir condotta ad opera che le pesa.
poeta per l'aurora quel lume che suol venir avanti il levar della luna. cesarotti
.. quanto a quel che ha da venir poi, che è di maggior levata
. f. frugoni, ii-159: videsi venir polemone, montato sopra un candido ubino
, come se dicessi libico, per venir dalla libia. giuglaris, 83
che 'l suo signor li ha fatti venir di puia, retenti a chioza, e
viver libero. pananti, 1-i-292: fanno venir delle ballerine e delle cantatrici, i
leopardi, iii-57: qui niun altro fa venir libri, non si può torre in
p. inquisitore di firenze, mi fece venir di roma la licenza de'seguenti libri
/ verità terminata / delle cose a venir mai non si dà. metastasio,
petrarca, 57-4: mie venture al venir son tarde e pigre, i.
24: chi a ciò non vuol venir fallace / convien che si risenta / e
fosse andato / mio bene, al venir tardo, al partir leve. amari,
del sagrestano, se vedesse alfine / venir l'ombrella color bianco e lilla.
e salvadori al coro / farei 'l bartolommei venir concorde, / con l'abate capponi
peso, sempre in disposizione all'atto del venir giù. 4. figur. seguire
che ne diedero lingua e indirizzo per venir dove siamo. -di buona lingua
, e da sostanze medicamentose che devono venir assorbite mediante frizione della pelle (e
le ciglia, / la fan statua venir di meraviglia. 6. bot
, 22: la giovane invece cominciò a venir meno a poco a poco: pareva
, movendo le invetriat'ale, / venir col canto a benedir le biade. conti
sempre qualche nuovo impiastro, che faceva venir da parigi. palazzeschi, 1-754- né
vidi gente per lo vallon tondo / venir, tacendo e lagrimando, al passo /
1-201: da qui cred'io che al venir poi d'autunno / e al livido
di boemi,... fati venir dal capitanio zeneral tutti vestidi a la livrea
, / un lume per lo mar venir sì ratto, / che 'l muover suo
sanudo, liv-586: scriveno aver inteso voleno venir a scardona a logarsi questo inverno.
di moggia di grano / ne fé venir di puglia, bello e netto, /
galileo, 3-4-343: il grano gli faceva venir capogiroli e stornimenti di testa, quando
, dicono, che faccia sbalordire e venir sonno. e da questi mali effetti del
che, essendo luntanato da milano per venir qui circa io mia, sentite il campanon
, che proibì a'parenti lontani di venir a roma, ed a'presenti di mutar
loquaci stagni. ariosto, 39-31: venir tra i suoi credette e in loco
di lordezze,... mi sento venir l'acqua su i denti.
i-49: a lotta con sineo non venir mai. -volere tante lotte,
. maffei, 181: -non ci veggo venir se non gente / di qualità.
questo vivo ritratto deironnipotenza, e qui venir col lucanismo. = deriv. da
dovendose mancar de ogni mezo possibile per venir in luce de quelli che occultano el
che ne sia nel sacco, / per venir a la luce benedetta. manzoni,
volse, / per che mi fece del venir più presto. petrarca, 110-13:
ritorna. becelli, 1-39: dovea venir d'ogni paese /... il
aprile o il maggio, / pioggia venir col sol lucido e chiaro, / che
, ii-845: i'vidi innanzi a lei venir allora / arbori, fiumi,.
, / un lume per lo mar venir sì ratto, / che 'l muover suo
'n pensieri / gravi a morir li parve venir tardo. idem, par.,
topazio, che agevolmente se ne potrebbe venir in lume. spallanzani, 4-i-39:
dentro videro fastelli, / intorno intorno venir della stipa, / e le lumiere
, 3-18: la cagione poi che fa venir le pipite non da scorciarsi l'ugna
buonarroti il giovane, i-330: ecco venir in frotta / la vernaccia e 'l
robe in ancona, come le potessino venir sicure. segneri, iv-516: i
consiglio rendere, / ch'io li vidi venir con ghezze: causare ritardi o indugi
lunga riga, / così vid'io venir... / ombre portate dal a
vidi per quell'aere grosso e scuro / venir notando una figura in suso, /
giorno / e venga ionia, che venir aspetta, / quando sia notte,
poi che mia speme è lunga a venir troppo, / e de la vita il
sbigottita / che vede il caro padre venir manco. boccaccio, dee., 1
che per molti giorni non dié luogo di venir navi. manzoni, pr. sp
con quella baga- tella di cattura, venir qui, proprio in paese, in bocca
... e molti conforti a venir in italia e ricalcar le orme degli augusti
sarà curioso di grandi edifizi, potrà venir a vedere (direbbe un ampolloso e
segneri, iv-263: dunque potrà venir tempo, in cui considerare di tanto in
a. casotti, 1-1-19: chi in venir si piglierà la stracca, / vedrà
tali che nel guardarla quasi mi sentii venir meno. 12. sm.
.. già in latino il suffisso poteva venir applicato a parole di significato diverso.
morale... se la vedono venir incontro a braccio della macilente quaresima.
come cosa che mi fosse potuta venir a le mani in questi giorni.
galla, e in quel medesimo modo possono venir mancamenti nella grana e nel chermisi.
l'incenso loro / un mal fa altrui venir tanto nocivo, / che più del
abborrisce l'essere strascinato sul carro e il venir consegnato a gente non conosciuta e inumana
pallavicino, 1-309: dovendo tai cose venir in balìa di qualche uomo, la natura
di natura alla possente voce / ecco venir le femmine galanti. foscolo, xv-486
. gherardi, lxxviii-iii-407: mostrommi ancor venir vago ed ornato / eufranoro greco che
io non sarà magistro. / fece venir di fora un gran vinchistro. fauno
la stagion de'fiori non ha a venir prima che in quel terreno sien piantati
racchel in compagnia con lia, / venir con magno esercito celeste / e di
grasso e da magro, sì come dovendo venir pesce in tavola, si faceva comparir
laudo. / -io non ci vo'venir, così vestita. / -maisì, maisì
può, per fuggir queste noie, fa venir l'acqua per bere cinque leghe lontano
24: tutto in un tempo ci parve venir giù un rovescio di pioggia sì
xlv-39: è molto da fuggir ancora il venir in fama di mala lingua, il
in giorni diversi, non avere mai inteso venir meno alle ingiunzioni di sisto v né
, ii-53: sento mia vita ad poco venir meno, / e pascermi di spem
far talvolta il popol senza legge / venir senza popone il mal de'pondi.
e tal puzzo n'usciva / qual suol venir de le marcite membre. c.
già a male. -prendere, venir male a qualcuno: sopravvenirgli un malore
. / scriver lettere, o farsi venir male, / a me sembra un amor
con una croce. monti, x-2-40: venir mi credei nell'antenora, / nella
42: pensò di mondare, purificare e venir formando la lingua a benefizio degli scrittori
. caro, 4-798: si fe'venir la maliosa carne / che de la fronte
e le labbra dal vento maltrattate, / venir l'inverno. baldi, 4-1-147:
, come mutamenti di stanze, far venir qualche personaggio secco, come la sequenta
e letter. il mancare, il venir meno; scarsità, penuria, insufficienza,
ora a mancare. 13. venir meno a un impegno, a un dovere
di verso la parte della quale doveva venir la conserva. -non mancare che
sbigottita / che vede il caro padre venir manco. malecarni, xxxix-i-200: io
... che tu m'abbia a venir sempre tra'piedi, quando meno ti
.. che tu m'abbia a venir sempre tra'piedi, quando manco ti
esso movimento agli estremi delle arterie debba venir meno, o per lo manco enormemente
: diminuire, scarseggiare, esaurirsi, venir meno (un bene materiale, un
color cilestro / si vedea in oriente venir manco; / ché, votando di fior
. -non sortire l'effetto desiderato; venir meno alle attese; eludere una promessa
nostro imperator credo vogli anco / venir del detto suo per questo manco
3-86: sì vid'io muovere a venir la testa / di quella mandra fortunata
2-40 (ii-26): voleva far venir alcun suo lavoratore de l'orto, dei
monte. marini, 314: a che venir questa notte a trarmi di carcere,
maggior fomento che quando, in vece di venir compatito, un miserabile si sente deriso
com'io amo voi e che mi lasciaste venir ne la camera vostra, a ciò
24-108: se non è il soccorso a venir presto, / l'eccidio suo conosce
de qui a tri zorni lo farò venir / a raxon far e pia'oldir.
. bonsanti, 5-302: evitando di venir coinvolto in movimenti che l'avrebbero condotto
] a suo potere l'occasione di venir loro sotto mano. magalotti, 26-202
. 12. -cadere di mano: venir meno. petrarca, 124-13: lasso
violentata. aretino, 20-151: per venir al midollo, egli interverrà, sentendosi
rena. sacchetti, 66-17: ecco venir li maestri e manovali, che uscivano
i-346: il glorioso apostolo, fatti venir marangoni e segatori, cominciò a far lavorare
. ant. dissolversi, languire, venir meno. serdini, 1-112: marce
piemonte, alla cui città capitale possono venir sopra i tedeschi con due marciate.
essere soggetto all'usura del tempo; venir meno, sfiorire (la bellezza, la
e tal puzzo n'usciva / qual suol venir delle marcite membre. savonarola, iv-57
risposto: sono li marcolini che fanno venir li turchi. 2. stor
marea sotterra, / e il pianto vano venir su, dei morti. buzzi,
scartafaccio strascinato, [un giovanastro] facea venir nausea con suo stile mareggiante.
preson dii re catolico, fu fato venir e conduto a barzelona. idem, lii-593
, 18-i-243: da quel dì, lei venir delle più pronte / alla chiesa e
pezzo ragionarne teco: / non t'incresca venir a la mia scola. l.
fogazzaro, 1-73: mi figuro di venir teco in cotesto castello di cui mi
. il rancio è sospeso: impossibile venir su con le marmitte. alvaro,
* marocchino ':... direi venir questa concia da marocco d'africa.
de 11: avisa turchi è per venir in friul e scrive farà segni e questo
13: come turchi erano adunati per venir a'danni di la patria, e che
tilesio dovrebbe non guardare al male e venir a questo aere delicato, dove il
/ per ch'i'non posso più venir con vui, / e onoratel, ché
del proletariato (che in futuro dovrebbe venir meno con la scomparsa dello stesso stato
come oggi o ieri come ieri che possa venir privilegiata a preferenza di un'altra -o
xii-517: io credo che gli dovette venir gola di qualche mortadella cremonese o di
: onde poi... il venir meno la vita militare ne'cittadini, e
/ de'pastor paesani una masnada / venir gridando al re, ch'ivi era
in infinito crescere allungandosi, o abbreviandosi venir meno, è forza [ecc.
. bernari, 6-93: può anche venir fuori che l'esecutore materiale non era
quattro cavalieri bresciani, i quali facevano venir materiali dal veneziano. bernari, 8-142
altrui. bernari, 6-93: può anche venir fuori che l'esecutore materiale non era
2-1-27: mentre guardava, ad me venir vedeva / per l'aria fusca una
sedile che fiancheggiava il sentiero, e venir verso di noi a passi risoluti una
e gran risa. e non poteva venir cosa che più uccellasse la mattea
vane fanciulle, ove si tratta poi di venir allo stringere di tor moglie,.
i-275: per me è un piacere da venir matto uscir fuori di casa e guardare
priego e sia maturo / il tuo venir, com'è 'l nostro desio!
coll'altre. cattaneo, vi-1-324: nel venir condutto all'officio superiore, attraversa le
. pulci, 26-73: berlinghier vide venir questo cero / e non guardò perché
: com'io sentii me tutto venir meno. boccaccio, dee., conci
rimaner satollo; / si può donche venir a chesto segno: / mecà tra
: di più vi confesso esplicitamente, venir fuora le sciocchezzuole pedantesche mie dopo le
: la turba, che tu vedi venir tanta, / colse già i pomi sotto
sempre diverso da se stesso, potendo venir costituito con diversi e diversi momenti di
due piaghe sanguigno / e tosto fe'venir chi medicollo. tasso, 6-68: ella
casa è arsa '. vale * venir tardi in aiuto e quando più non giova
bandello, 1-15 (i-165): fatto venir un medico in cirugia, che quivi
si fosse maritata, con speranza di venir a capo di questo suo amore. mascardi
salutati co i merangoli e pur pretendono di venir riveriti come oracoli. -tenere qualcuno
trasformate in colpi d'arco e devono venir eseguite al tallone alla metà e alla
/ oh, bello! sul campo venir di que'prodi, / tracciarne i vestigi
casini, 1-120: fin di francia fa venir persone / nobili, che, lasciata
. quello che ha appena finito di venir fuori di là... »,
un gazzetter o sia menante: facciamlo venir a poppa, che saprà dire ciò
appeso. sanudo, lviii-736: dia venir a questa corte 7 over 8 zenoesi
unione, che mendicavano l'occasione di venir a rottura co la casa d'austria
è di ragion nemico: / credendo venir ricco, ven mendico. cavalca, 19-493
, viii-3-205: percioché ser brunetto vide venir gente, o più o meno peccatori che
deviare dal retto cammino, tralignare; venir meno, mancare. trattati di
della vigna, 428: quando vio venir l'aulente / infra le donne apariri,
2. mancare alla parola data; venir meno a obblighi di coscienza o a
in volto feste / sorgere il duolo e venir meno il riso, / dite a
se non a torto e con menzogna venir fatta impudica e addotta a furore.
, 29: maravigliava che si potesse venir sì da lontano per tracannare quella nequizia
per quell'aere grosso e scuro / venir notando una figura in suso, / maravigliosa
tutti i tempi / di secoli a venir nido felice! / chi potrà celebrar le
. ramusio, i-323: ogni anno solevano venir le navi della india con le specie
merciere, / s'i'posso a lui venir sicuramente. a. pucci, ii-7
merdaioli e di spazzaturai / una schiera venir poi si vedea / sopra i buricchi lor
sui quali regnava, meritevoli di venir annoverati fra le nazioni civili. einaudi
dante, inf., 27-115: venir se ne dee giù tra 'miei
angiolieri, xxxv-n-387: mala mescianza / possa venir a tutti mie'vicini, / quand'
mesclar 1 attaccare un combattimento, venir alle mani \ mescóglio, v.
a questi rapporti, dubitando che non potessero venir mescolati con artificio per farlo precipitare in
galileo, 3-4-343: il grano gli faceva venir (ant. mìscolato; superi
invito. tassoni, 1-53: poiché venir del mes- saggiero / con quella secchia
merciere, / s'i'posso a lui venir sicuramente; / rispose il messaggiere:
la tasca al fianco, / galoppando venir sopra un ronzino / un messaggier che parea
. giusti, 16: ecco venir, signor, un altro messo / dal
oppone a ispirazione). tivi venir subordinato al criterio socratico di un esercizio baiardi
e conquistarlo credono a rasgione; / se venir vóno, amico, a tal mesterò
fare dì don rodrigo, si sentì subito venir sulle labbra più parole del bisogno.
un ch'io son, ne farò venir sette / quand'io suffolerò, com'è
né essendovisi esso posto da sé, venir con lui a battaglia, percioché, come
pasqualigo, 343: non credo che potrete venir da me, perché non voglio che
non essendovi il marchese, gli potesse venir fatto di mettere ad effetto il suo
, electo orator a milan, possi venir in pregadi fino el vadi via, non
però che non poco lume ed aiuto venir ne possa a chi voglia scrivere la detta
poi che mia speme è lunga a venir troppo, / e de la vita il
sente e l'assapora, / fa venir la migrania, il strangui- glione.
stimerei che... si potesse far venir da roma... un di
. aretino, 20-151: per venir al midollo, egli interverrà, sentendosi
. marignolle, 68: fate che al venir mio cento una compagnia di donne e
de'remedi, fé subito disegno di venir a palermo. m. ricci, ii-256
hai avuto torto... a non venir iersera. di tutti i miei discorsi
: poi che mia speme è lunga a venir troppo, / e de la vita
e nel medioevo, con il generale venir meno del teatro profano, perse originalità
de passa 40, et altranto mancava a venir sopra la fossa per mezo el turion
animali. dondi, 271: sentii venir a me silvaggia fera, / di
costituire un elemento che può causare il venir meno, la decadenza, la disgregazione
il manderò, là dove / farò venir per più segreta strada / di diana i
farmi l'uomo addosso / non mi venir, non ci accostiamo tanto.
incomincia a minorare. 8. venir meno; perdere vigore, intensità; affievolirsi
. -perdere importanza, pregio; venir meno. e. scala, 32
travagliò tuttavia con minute scaramucce, senza venir mai a giornata. croce bianca,
e di sangue illustre ci abbia a venir mischiata sempre questa vilissima canaglia? garzoni
da tirate onde / del tempestoso mar venir a'lidi, / cotal si udì fra
misere. se quelle davano segno di venir meno, le soccorrevano reggendole per le ascelle
carducci, iii-4-43: sotto vidimi il papa venir con l'imperatore, / l'un
maimonide) il numero dei suoi discepoli venir meno, crescere le difficoltà ed i
più misteriosamente la leggea, per far venir voglia altrui di domandargli che leggesse.
padre la risposta / di questo suo venir misterioso. tasso, 11-iii-1031: la
soddisfare alle tacite obbiezzioni che loro potrebbono venir fatte. giuglaris, 1-478: finché
). ant. e letter. venir meno, turbarsi profondamente, perdere le
mes-, con valore peggior., e venir (avenir) 4 venire, avvenire
più la reina rimedio alcuno di non venir alle mani degl'imperiali,..
svolgimento, doveva, nello hegel, venir purificato dell'abuso e del mitizzaménto che egli
se non vi levate subito subito, per venir con noi ». « e perché
son io, / ch'antiveggian profeti il venir mio? piecolomini, 2-8: sempre
tutto il mio studio è stato di venir formando uno stile accomodato alle modificazioni del
scrocchia, / venendo sù, non potea venir sola, / però ch'ai nostro
tentation 'di flaubert] non doveva venir giudicata, come uno di quei lavori
acchiapparvi un grillo, che si fa venir fuori dal buco mediante un filo d'
non posson essi [gli occhi tuoi] venir mai sollevati a veder iddio nel suo
essere materiale non possono ad un tempo venir ridotte ad unità e rimanere distinte:
un monco. -divenire monco: venir meno, attenuarsi. iacopo del pecora
mondo che i tuoi baci; e vorrei venir meno e dissolvermi fra essi: se
: niuna cosa è maggiormente usata che il venir mancando nell'uomo, coll'andar dell'
francese] di mondare, purificare e venir formando la lingua a benefizio degli scrittori
, a ragion di mondo, dovendo venir per fare un cotai misfatto, ci dovrà
che lor signori faranno 11 piacere di venir con me. -dove? perché? -il
... e molti conforti a venir in italia. cantoni, 79: le
gusto, / ecce, al tuo proclamar venir m'aggiusto / con pace a darti
vuoi a pranza; / se vuoi venir, d'arrigo non far sanza / e
giuliano] levò essi manupoli e, facendo venir grano di negroponte e di ierapoli e
petrarca, 57-2: mie venture al venir son tarde e pigre, /
del conselio di x, e feno venir zoso il morexini e la parte fo
mature acolte in fieno / da non venir mai meno. palladio volgar.,
se la filosofia / facessi per seder venir le more, / per studiare al
12-1-256: il moro mi promise sabbato di venir per la risposta della sua lettera,
poich'egli è dentro, il farò venir su, e nel parlare ch'io
il damerino, a tal ripicchio sentendosi venir al naso il morbino, soggiunse così
, che ne diedero lingua e indirizzo per venir dove siamo. 2
imprecazione. ariosto, 366: che venir possa il morbo a mastro la- zaro
aiuto! aiuto! -per esprimere il venir meno per il troppo piacere.
nel volto viemme, / fammi riso- venir quand'amor diemme / le prime piaghe,
8-358: mormora l'aura al tuo venir seconda. carducci, 736: gemono
/... / indi a'morsi venir, di rabbia ardenti, / con
18-132: volgiti qua: vedine due / venir dando a l'accidia di morso.
di morso. buti, 2-432: 'venir dando all'accidia di morso', cioè
, mortalità superba. -il venir meno dell'anima con la morte (
chiamiamo la prima; la quale se venir la vedessimo, senza alcun dubbio a
mostra, sì che a ciascun fa venir voglia / di mirarle, toccarle e
-per estens. estinguere, far venir meno la forza vitale. lambruschini
il piccolo- mini, deve ricevere dal venir mio, ma riconoscenza de'suoi meriti
— fare risuscitare un morto, fare venir voglia ai morti (per lo più
vino, che egli n'avrebbe fatto venir voglia a'morti. bibbiena, 2-17:
9-5 (373): calandrino, vedendo venir la moglie, non rimase né morto
. bocchelli, 18-i-128: fate proprio venir la mosca al naso. fidatevi di
moscherino vuol dir far adirare e far venir in collera, tratto da quei moscherini
e nelle mosse, / tu fai venir le lagrime / perfino colla tosse, /
a contentarsi di mostre, e non venir a fatti che le possino pubblicare.
della più ignominiosa miseria a che può venir ridotta l'infelice condizione umana, ei fu
cristiani intanto / quel cavaliero il cui venir fu mostro. m. adriani
parlandosi del moto perfettivo umano, dee venir confessato che ottanta e novanta migliaia d'anni
quella, ch'è la peggiore, di venir all'armi e vindicare colla punta della
, lxxxviii-1-704: ed ecco a me venir con festa e motto / quattro vecchion
filosofia. idem, v-1-366: nel venir via con le muciaccie non è padre si
da annoiarlo, o anche aa fargli venir la muffa al naso. guerrazzi,
quel vecchio birbone, che m'ha fatto venir la muffa. -prendere la
vilissimo mulattiere e cercasse con mezi tali venir a fine de'suoi pensieri me la faceva
giarde e natte senza che mai potesse venir loro fatto di vendicarsene; della qual
a quel che qui possiede, / venir or mi conciede / per indotarlo d'un
, v-1-251: non mi lasci iddio venir mai pensier ne la mente che mi
mio dubbioso piede, / che deveste venir tosto a vedermi, / per arrestar
, folle, ogni mia industria è sadre venir manco. boccaccio, dee., 2-7
. / un lume per lo mar venir sì ratto, / che '1 muover suo
mare che per molti giorninon diè luogo di venir navi. -effondersi (una luce)
capitano generale veneto da mar avea facto venir tutti li murerri se attrovavanno a corfù,
l'artiglieria, la quale si avevano fatta venir dietro; e trovandolo vecchissimo, di
distesa dei corpi, che attendevano ai venir tratti sù ed essere messi al muro
dardi, / facean assai di lor venir musardi. = dal fr. ant
lo interruppe il mustacchióne, « fatelo venir qui senz'altre chiacchiere ». savinio
... /... / venir fuor col fucil nelle comparse /.
a parlare. manni, ii-27: per venir poi alla voce 'mutolo io son
di governare i falconi e altre infermitadi venir loro e altre cure esser loro necessarie.
luce del mondo che all'onore di venir nella mani di v. e.,
bettinelli, 3-594: tempo è di venir più dappresso al nascimento degli spettacoli teatrali
nulla si mosse / prima che a me venir vide lo sposo; / e non
22. cessare di manifestarsi; venir meno all'attesa, essere deluso (
proditoriamente. dondi, 271: sentii venir a me silvaggia fera / di superbia
ripreso animo il re, deliberò di venir all'effetto la mattina del giorno vige-
mal ch'è troppo micidiale; / fatti venir con grave doglia manco, / or
.: prossimo a morire, a venir meno. chiabrera, 1-i-47: certo
di quella palude una piccioletta nave, venir, dico, sotto il governo di
8-15: io vidi una nave piccoletta / venir per l'acqua verso noi. idem
una nave spinta da qualsivoglia velocità non venir seguito da una minima particella d'acqua
., 3-82: ed ecco verso noi venir per nave / un vecchio, bianco
tassoni, 10-29: or che vede venir con lieti avisi / manfredi il messaggier
consiglio rendere / ch'io li vidi venir con l'ali tese / non molto
pittore. ariosto, 33-119: ecco venir l'arpie brutte e nefande, / tratte
temerità de'ladroni. goldoni, xii-560: venir dovea / men neghittoso all'amoroso invito
boccalini, iii-29: quando poi altri vogliono venir al ristretto del negozio, mostrano [
, né manco è mia voluntà de venir contra alcuni. lamento di fiorenza, 9
più tanto ardite, non dico di venir sulla porta,... ma
dal clero italiano e dagli altri neolatini venir profittando del vero e del buono assai
percoto, 30: maravigliava che si potesse venir sì da lontano per tracannare quella nequizia
, a pugnar teco / veggo pronti venir due di gran nerbo / valorosi guerrier.
non, lasciarla seccare alquanto, e così venir provando fin che si stacca.
occupato d'assai legni d'arbori, potriano venir le barche contra acqua a scaricarsi sin
scala a cote- sta finestra e lassateme venir a star da voi mezza ora,
io n'uscivo netto; e dovevi venir tu sulla fine, a guastarmi l'
ti so dir che la non poteva venir meglio: el minchion credeva ch'io
ventisei miglia'di moggia / ne fe'venir di puglia bello e netto, / sicché
è bellezza con valore / e fa venir di nibbiatto sparvieri. -acer.
, covata. ariosto, 39-31: venir tra i suoi credette e in loco fido
o distrutto, andare in rovina, venir meno. anonimo genovese, xxxv-1-748:
che un giorno o l'altro non possa venir buono. -che non riveste nessuna importanza
nemistade / e del giudizio che a venir non tarda. -convertirsi a nimistà:
un lungo canale cavalcato da un ponte venir giù per un'amena gola di monti,
il capitano col cui favore io spero di venir al desiderato fine de l'intento mio
: evelina non voleva che si facesse venir nessuno; ella avrebbe fatto senza,
9-59: il diavolo mi v'ha fatto venir fra piedi come fece venir ad alessandro
ha fatto venir fra piedi come fece venir ad alessandro il nodo gordiano, perché
.. che mi faccia la carità di venir da noi poverette. solinas donghi,
la scorta? / guardate che 'l venir su non vi nói. idem, par
, 9-31-1-32: quindi... il venir, quasi a causa formata, in
/ che di donna pietosa / fanno venir d'amor cruda e noiosa.
/ al fin, là dove pur venir bisogna. passeroni, 1-245: loro
e, volente o nolente, costringerla a venir via con lui. =
del placido regno, / vuoi tu meco venir oggi a verona, / al fido
pluton, non t'adirare, / che venir non t'ho fatto sine quare.
anguillara, 5-73: s'averetc piacer di venir nosco, / gramsci, 11-94: oggi
v. quirini, lii-6-49: deliberai venir dentro i confini nostri per non aspettar
vidi per quell'aere grosso e scuro / venir notando una figura in suso. buti
gruyllas, che trovato segretamente costui, venir facesse fuor le mura il siniscalco inglese
maffei, 6-21: troppo lungo sarebbe il venir notando gli equivochi perpetui dell'usare la
1-492: perché il padre soleva spesso venir di fuori a vederlo,...
. fumo la pipa, faccio insomma venir notte. -fra dì e notte
siate desso voi, e'vi conviene venir testé insino a casa vostra. disse filippo
questa novella / ch'un dì non voglia venir meco all'armi. s. caterina
. e perché il padre soleva spesso venir di fuori a vederlo,...
li vide da la fredda parte / venir con vento e con nube e con igne
si mosse / prima che a me venir vide lo sposo. caro, i-332:
bembo. 9-1-304: nulla di meno egli venir non ci volle. c.
, 1-1 (1-iv-36): fecero prestamente venir medici... e ogni cosa
. beicari, 4-115: un drago dé venir molto feroce / per divorarmi, e
/ onda di spirti e di mondi venir. / e in questo mar nuotiamo.
per quell'aere grosso e scuro / venir notando una figura in suso. idem,
1-ii-223: ora se la luce, nel venir dalle stelle a noi, scontrasse qua
nuotassero in cielo, dovrebbe infiacchirsi, venir meno di mano in mano. gioia
a fare il piacere di non ci venir più '. moravia, vii-42: uno
/ giovanni, dico, briga a venir fuore, / el qual era di
. landò, i-20: mi fece venir voglia di accecare, essendomi spesso di
e religioso non abbia d'uopo di venir provata con ingegnosi argomenti. -con
oblazione pubblica, di quella voglia si sentan venir la bava. 8.
fatto storico, ecc.; il venir meno della fama, della rinomanza;
venir fatto, di pigliarne vendetta, non potendo
diminuire di importanza o di intensità; venir mancando. cattaneo, iii-2-85: in
mi dà una notizia che mi fa venir la pelle d'oca. sa? -mi
: quei medesimi turchi presero occasione per venir a ispugnar la grecia con grandissimo potere e
. 4. figur. il venir meno; fine, termine, cessazione,
,.. si lascia addormentare o venir su adagio adagio, senza scapezzar l'
d'or lucida occhiuta / invitolli a venir dove gli alletta. 2.
di lutoldo al primo occorso / scorge venir con tardi passi e rari. poerio
/ non vo'ch'occulto a me venir t'aggrave. montecuccoli, i-222: qui
tutto dì de i gran disordini con venir delusi i saggi editti. monti, iii-109
sé? ariosto, 33-119: ecco venir l'arpie brutte e nefande, /
rifiutando l'offa di parole vuote, venir a ferri corti con la vita.
caro, 1-781: ecco in tanto venir di palla al tempio /...
creato papa alexandro, spagnolo, fece venir el re de francia curò grande exercito in
mai nel petto dell'invidioso seccarsi o venir meno, ma sempre vivere e starvi verde
perder la sonorità. 11. venir meno, deteriorarsi, guastarsi. liburnio
vii-469 (13-13): aìtime tu venir a sua paze: / ché la vita
molto noiato. non posso per anche venir via. 6. per richiamare
se tu conoscessi il pericolo, che dee venir sopra te, tu piangeresti con esso
de qui a tri 901-ni lo farò venir / a raxon far e pia'oldir.
un odore paterno che mi fa venir meno il cuore di tenerezza. =
mancare di riguardo, di rispetto, venir meno a un dovere di cortesia,
chiaro davanzati, xii-30: la pena pò venir gioita, / chi nonn. invita
oltramarini. forteguerri, 30-41: ecco venir l'iniqua fata nera /...
bre che dalla mano d'altri potesse venir usurpata la prima direzzione. da ponte
letta fata / vedrem dalla foresta / venir nei verdi ombracoli, / di bianchi
se la filosofia / facessi per seder venir le more, / per studiare al
: d'allor che mi sortìe / venir nel mondo, altro non ho che omei
estivo ardore / con le pronte a venir vampe omicide / toglie il premio dovuto
teatro era, e non dover bacco venir più in teatro a ricever le libazioni,
or significa licenzia, or oportunità, or venir insieme. ammirato, i-227: omonimi
per disgravarsi non corresse a furia per venir fin dove io mi lavava. ghirardi,
, che, ritornando a galla, fa venir l'onco '. è dell'uso
caro, 2-346: due serpenti immani / venir si veggon arimenti al lito / ondeggiando
malatie / a voi e me potrien venir di fatto / e unde non sapremo,
ondeggiamenti giri / aereo vano il suo venir, qual fida / nunzia, precorse tarmonia
caro, 2-346: due serpenti immani / venir si veggon arimenti al lito, /
capo onestamente inchino. -senza venir meno alle proprie convinzioni, senza compromessi
/ onestamente provvedersi. -senza venir meno alla decenza; in modo castigato
opportuno, adeguato; convenientemente; senza venir meno alle convenienze sociali o morali.
soddisfare alle tacite obiezzioni che loro potrebbono venir fatte. bresciani, 6-xii-199: raccomandavasi
ha presa questa occasione / onesta di venir qui ora. -salutare (l'
che era ben onesto che la dovesse venir in alemagna. b. davanzati,
proprio rispetto, rimarrebbe talmente confusa, da venir meno al dovere delle onoranze ai decorati
morire. -con dignità, senza venir meno o essere privato della propria rispettabilità
più volte v'ho io veduta disputando venir a le mani col nostro eruditissimo messer
nuova, 24-7 (io8) tvidi venir da lungi amore / allegro sì che appena
l'onor della firma vale per non venir meno a un impegno o anche per
: hai trovato una scusa onorevole per venir via con garbo. 28.
pasqualigo, 195: il vostro venir qua mentre... [l'amico
rectori. sacchetti, 66-17: ecco venir li maestri e manovali, che uscivano d'
, io vorrei ben anch'io / venir in parte di cotanto onore, / e
i tedeschi sui quali regnava meritevoli di venir annoverati fra le nazioni civili.
mandato, / che dovessi in italia venir. guicciardini, i-25: non è più
: per più anni consecutivi si videro venir fuori degli opuscoli e memorie stampate e
, 17-29: vedemo l'orco a noi venir correndo / lungo il lito del mar
ordina [l'innominato] alla vecchia di venir fuori. giuliani, i-129: un
per aspettar gli ordini: egli lo fece venir con sé in una stanza vicina e
: / così avian trovato / ferro venir in oro / per ordin bello e crescer
, sente all'orecchia / una voce venir che par che piagna. m. soriano
in alcuni [liquori] possono benissimo venir tuffati i membri della rana, senza che
terreno. ariosto, 10-70: al venir quivi, era lasciando spagna / venuto
invece fiorini) e molti conforti a venir in italia e ricalcar le orme degli
incontro della finestra, disse che vedeva venir di conserva tre belle e ornatissime filuche
tempo contato. carducci, ii-8-102: venir da te avanti il 17, non mi
le pene orrende che dio ha fatto venir sopra gl'ingiusti. tasso, 13-2:
sudata faccia / orrido e incolto nel venir da caccia. -rozzo.
consentimento. pananti, 1-i-292: fanno venir delle ballerine e delle cantatrici, i
: a tal vista ebbe quasi a venir meno / pei forti di lussuria, impulsi
; fenomeno del- l'oscurarsi, del venir meno della luce (in partic.
oscuramenti, e che perciò? -il venir meno di ciò che costituisce luce spirituale
un astro, il giorno), venir meno, spegnersi (la luce),
particella pronom. smarrirsi, perdersi, venir meno (una facoltà spirituale, la
oscuragióne), sf. fenomeno del venir meno della luce, del ridursi di una
14-51: crebbe il timor, come venir lo vide / di sangue brutto e con
intentato era uel regno, / al venir delle dee fu pieno d'are / ospitali
innestata su l'ossatura attiva, di venir adoprati essi soli nell'attivo?
cattaneo, iv-2-187: potranno i libri venir prestati a domicilio, con certe osservanze
cignal fiero, / quando animoso il suo venir osserva. galileo, 8-x-273: racconterò
/ mancar il corpo e il spirto venir meno. tebaldeo, xxx-7-40: quanto
alamanni, 7-i-274: se mancava al venir l'empio flagello, / forse andromaca
suol da borea o d'ostro / venir lungo navilio a pigliar porto. soderini,
. il fenomeno dell'oscurarsi, del venir meno della luce (in partic. di
con la particella pronom. smarrirsi, venir meno, perdersi (una facoltà spirituale,
e di canzoni strascicate... venir fuori con delle strofette ottonarie andanti,
in aiuto da'vicini prati / vider venir correndo i lor consorti, / che del
[s. v.]: dovette venir via sberlato e pacchinato.
di pacificazione, s'erano ridotti a venir a parigi. g. bentivoglio, 4-178
., 5-8 (1-iv-503): fatti venir padiglioni e trabacche, disse a color
qual cosa era in poter loro di venir ad assalirci da ogni banda. baldi,
.., potremmo pur con lui venir a patti. -padroncino (v.
de le pafie olive / languire e venir meno / a bella donna in seno.
mancanza. mariconda, 3-1-19: col venir vostro avete pagata la tardanza.
1-iii-77: per dodici ore è stato un venir di continuo di autorità a sollecitare il
mucchia del mar di laterina / hanno fatto venir la palatina / al camarlingo dell'ortografia
ne vienghi a veglia, / non ci venir col core appassionato. / e vienci
per alcun tempo non potessero con armata venir suso per po. -assol.
] togata, / dovea su queste scene venir greca palliata. tommaseo [s.
tu sai già tutte le altre che debbono venir dietro nella loro pallida astrazione. b
, / che in quel bel viso allor venir presunse, / fece all'altre bellezze
con buon sugo e s'abbandona a venir come vuole. -di palo in
s'averebbe potuto indur li protestanti a venir al concilio. galileo, 4-2-348: se
. f. frugoni, v-511: vidi venir di trotto, sopra un'a- sinaccia
dentro vider i fastelli / intorno intorno venir della stipa / e le lumiere con accesi
è già vicino / che n'ha a venir la piena de'disturbi, / mentre
, lxxxviii-11-724: io veggio un verme venir de liguria, / avolto adosso ad una
l'imperatore che in acri avea fatte venir ballerine per offrire spettacolo o peggio a'
, che stia bene che egli abbia a venir uno a saltar su, e quel
ognun con impeto si muova / per venir quanto prima al gran paraggio, / non
ardente / brama... / di venir teco al paragon dei brandi. pisacane
li due, ed essi fa- rebbon venir li quattro. ma ella rispose non aver
i-87: vi potrei con molti altri paralleli venir riscontrando questa similitudine dell'una con l'
furia poi disciolse / vegendo quel fendente venir giù: / alzò petro lo scudo e
luciano], iii-1-256: non bisognava venir qui tutta parata ed azzimata come una
le forze nostre son parate / a far venir chi per amor non viene. nicolò
veggia, / un lume per lo mar venir sì ratto, / che 'l muover
della vigna, 127: or potess'eo venir a voi, amorusa, / come
che si va facendo, il fa venir fuore, passando per el suo esito,
a raccontarlo) due serpenti immani / venir si veggon parimenti al lito. t
quei primi greci parlatori con gran differenzia venir alle loro orecchie maggiore o minor diletto
, servare la parola o mancare, venir meno di, della, alla parola,
là passin parola / che 'l faccia venir qua. pantera, 1-133: occorrendo
con tanta franchezza che quasi mi fate venir talento di prendervi in parola. verga,
come li vide da la fredda parte / venir con vento e con nube e con
a l'uso moro / entra a venir di ser martin ser marte, / non
, io vorrei ben anch'io / venir in parte di cotanto onore, / e
diverse forme fisiche, con certi ordini, venir a far partecipi di sé, dico
! idem, 1-79-4: s'e'venir volgliono, amico, a tal mesterò,
onde aristeo a'sacri luoghi drento / venir potè con suo asciutto passo. amenta,
di partir con esse la via e venir egli due leghe verso berlanga, mentre elle
, cessare di avervi intimità fisica; venir meno alla sollecitudine per qualcuno, lasciarlo
correggersene, ravvedersene, redimersene; venir meno a un impegno, a una linea
o sacrificandosi per conseguire uno scopo; venir meno a una condizione (e,
la determinano). -in partic.: venir meno, esaurirsi (le forze,
(l'anima, la vita); venir meno (il cuore, gli spinti
le stelle, / mentre partian, venir men la sua forza. -trascorrere,
niettura che sua santità si risolvesse a venir a partita ragionevole. 32
/ come con gelosia si sente amore f venir sempre d'un parto a paro a
da tutti un vecchio solo / venir, dormendo, con la faccia arguta.
quali sono mi son state carissime, per venir da voi. b. cavalcanti,
e qualunque deliberazione io faccia, prima vorrei venir a milano. nel passaggio verrò a
sforzarle a consigli pacifici, perché per venir contro francia dovevano passare pe * suoi
. 4. essere trasportato, venir fatto transitare per una regione, per
vanno a male. -esaurirsi, venir meno (un sentimento, uno stato
passo, / sì che si può venir via più c'al passo, / ma
f. negri, 1-178: fecero venir quello che doveva discendere nel fondo del
uno della compagnia al quale si abbatte a venir qualche carta buona,...
: vidi gente per lo vallon tondo / venir, tacendo e lagrimando, al passo
'castagno ', che mostra di venir bene e che in questi due giorni non
fanciulla non è una puledra da farsela venir dietro passo passo soltanto col darle a
passo, / sì che si può venir via più c'al passo. boccaccio,
forza. magalotti, 21-138: per venir in chiaro se... vi sia
. buonarroti il giovane, i-330: ecco venir in frotta / la vernaccia e '1
. marini, 314: a che venir questa notte a trarmi di carcere,
in sentire ch'io v'invito a venir da me. leopardi, iii-
con cura i figliuoli, se adulti dovessero venir no- tomizzati ed ornare i gabinetti patologici