vidi gente per lo vallon tondo / venir, tacendo e lagrimando, al passo /
speranza? ariosto, 33-119: ecco venir l'arpie brutte e nefande, /
idem, 34-31: e nel tempo a venir vorrà acquistarme / servendo, amando,
d'uomo che di sete si senta venir meno. ho fame che abbaio.
posto tutto in abbandono, / e venir fammi in questo loco strano. idem,
subito. 5. intr. venir bene, maturare (di frutti).
cosa ti vuoi resolvere: si volete voi venir priggione, over donar la bona mano
annullamento. -abrogazióne tacita: il venir meno di una norma giuridica per incompatibilità
ginocchia. 3. figur. venir meno; perdersi d'animo, avvilirsi.
« volgiti qua: vedine due / venir dando all'accidia di morso ». buti
suoi, festeggia il novo / suo venir nella vita, ed inchinando / mostra che
è la scorta? / guardate che 'l venir su non vi noi ». /
cecchi, 8-5-4: voi mi fate venir l'acqua in bocca. soderini, i-515
quella matta bestialità che gli induce a venir sugli otri a combattere contro a le
acquisire, che ha capacità di far venir in possesso (di un'idea,
e a giudicare degli uomini con venir presaghe, / gran pezza, acque di
, e già s'attrista / in sul venir del rio novembre il cielo, /
, 555: ora sapete la ragione del venir estrusi i gravi aderenti alla superficie d'
scrocchia, / venendo su, non potea venir sola, / però ch'ai nostro
stradacela un mezzo miglio che mi sentii venir dietro il galoppo d'un cavallo.
(263): e'gli potrebbe anche venir voglia, parendogli essere stato
che si fa e dice, venir fatto senza fatica e quasi senza
2. figur. indebolirsi; venir meno. g. villani, 9-236
d'acqua; spuntare alla superficie; venir fuori, venir su; sporgere leggermente,
spuntare alla superficie; venir fuori, venir su; sporgere leggermente, appena appena
dormiente. idem, iv-11: affiorare, venir fuori come fiore, mostrarsi sul pelo
affissi nella mente, è impossibile il venir in notizia di tal mondana costituzione.
affliggea. petrarca, 6-14: sol per venir al lauro onde si coglie / acerbo
camento. firenzuola, 728: che venir li possa il mal della affo- gaggine
/ a raccontarlo) due serpenti immani / venir si veggon. fiacchi, 1-1-90:
: le repubbliche aristocratiche sono rattenutissime di venir alle guerre per non agguerrire la moltitudine
b. tasso, 27-38: il vide venir col brando in mano / ch'ancor
tasso, 6-i-102: qual nel suo venir l'alba colora / di purpureo splendor l'
cantari, 189: e fe'venir quant'arme in corte avea, /.
pantera. bencivenni [crusca]: fa venir duolo di fianco, fiebolezza di nervi
allegoristi, che qua e là lasciano venir fuori qualche tratto di fresca rappresentazione,
, / vedi che tutta al tuo venir s'allegra / e 'n più leggiadre forme
. intr. figur. cedere moralmente, venir meno alla propria coscienza morale.
6. rifl. crescere, venir su, svilupparsi. - anche al
vii-667 (5-3): védemi venir meno, e tu ten ride: /
, 3-86: sì vid'io muovere a venir la testa / di quella mandra fortunata
stessa sentenza, che vi piaccia / venir là tosto, e 'l tutto ivi si
(ii-101): ella che contra sé venir lo vide, / non lo stimando,
ogni mio bene e la mia salute venir mi puote. cantari, 183
peccato è, per fe mia, / venir om che vii sia in alto stato
tutt'a un tratto, si sentì venir rimbombando dall'alto, nel vano immoto
ogni mio bene e la mia salute venir mi può te, e non altronde.
morte ogni piacer m'attrista, / che venir possa altronde. m. adriani,
è quella! ieri sera ha voluto venir con me alla festa da ballo. siamo
amazzonia guerra / facesse il corpo tuo venir di terra. bruno, 3-629: [
: sono apparecchiati di conferir amicabilmente per venir ad una concordia. idem, i-227:
, in tanta amistà, senza divieto / venir sempre ne puote a la compagna,
iguale / ricchezza e povertà, qual venir osa. poliziano, st., 1-13
quanto io ho pos- suto per non venir seco ahe mani, e come ancacciuto
la tua festa / ch'anco tardi a venir non ti sia grave. guerrazzi,
carducci, 32: ed in festa venir qui ti vid'io / oggi fa l'
venire di..., fr. venir de. -andare addosso: assalire.
vale agli idropici, ché fa venir fuori l'acqua in abbondanza. tommaseo [
del mio dolore e 'l desiderio di venir dove tu sei. bruno, 12 7
: aveva il volto di chi sentendosi venir meno rattenga tra i denti la sua propria
la conoscesse... è un fargli venir voglia di recere l'anima. caro
gusto, e sarebbe stato l'ultimo a venir via. pirandello, 5-26: la
giovane, 9-389: donde ha e'fatto venir di sotterra /... /
lei la immagine / dentro la calda fantasia venir. leopardi, 9-56: morremo.
grandezza del mio dolore e 'l desiderio di venir dove tu sei. g. m
53: fermai l'animo / di venir qui per quest'altro negozio.
i-24: mal venga a chi gli fece venir quel cotal griccio nel cervello di annichilare
. carducci, 32: ed in festa venir qui ti vid'io / oggi fa
. (annètta). farsi notte, venir notte. dante, inf
lo esemplo mio, / chiudeti al suo venir anti le porti. -ante
cfr.: cedere). precedere, venir prima, venir davanti (nel tempo
). precedere, venir prima, venir davanti (nel tempo e nello spazio)
ii-83: anzi protestava appresso di voler venir alli rimedi da'suoi antecessori usati in
, e con rimbombo e vampo / venir in pugna due possenti armate. parini,
sono / che mi fanno anzi tempo venir meno. boccaccio, iv-41: anzi
a cercarvi un appoggio perché si sentiva venir meno d'un deliquio di piacere.
. intelligenza, 3: allor sentìo venir dal fin amore / un raggio che
più tardo anche apparescère) * venir fuori, farsi visibile '(comp.
santo. 2. figur. venir meno, perdere forza, vita; divenire
appatrino / de rennerlo tutto e non venir meno. = comp. di
sapere chi sarà quell'appetitoso che voglia venir qua su...].
anzi a cercarvi un appoggio perché si sentiva venir meno d'un deliquio di piacere.
guarentigia di accettazione, di che possono venir chiamati ad usufruire gli apporti espressivi delle
angel, che s'appresta / per venir verso noi. boccaccio, dee.,
sopra la nave erano, veggendo di lontan venir le galee, non potendosi partire,
5-156: è rimasto in appuntamento di venir subito a firenze. 4.
gioite, / godete, al mio venir, tra risi e canti, / amate
le nevi, / e sopra terra far venir tempesta ». soderini, i-67:
di rodi garga- nico, da far venir le lacrime agli occhi di dolcezza,
d'arbitrio e senza consigliarsi / facea venir au'armi. -avere in arbitrio:
cuore, e tardi scocca / per non venir sanza consiglio all'arco; / ma
; /... / indiai morsi venir di rabbia ardenti / con aspri ringhi
1-36: ed ecco di lì a poco venir fuori il sagrestano del paese, su
quelle cose che o sono usate di venir spesso... o che hanno alcuna
di retro da tutti un vecchio solo / venir, dormendo, colla faccia arguta.
, no: tra l'erba e'fior venir me vide / a lo incontro un
/ che lo farà in fin qui venir per aria. -andare in aria,
rabbuffata. pananti, i-100: so venir fuora con un'aria franca,
uccello] mi aveva l'aria di venir fuori a salutare il buon papà, il
queste mi dilettavano sommamente; fuorché al venir dell'arietta interrompitrice dello sviluppo degli affetti.
suo viaggio / per torme ch'ai venir calcate furo; / e non ritenne il
al mio dispetto? / non poteva io venir più tosto, all'arme?
sproni, e con rimbombo e vampo / venir in pugna due possenti armate. carletti
1058: tardando il custode dell'armeria a venir con le chiavi, fu sfondata la
e dirò loro che non tardino a venir fuori. tasso, iv-187: le manderò
: / ne fu per arrabbiar, per venir matto. idem, 43-62: del
biancheria di teresina andare all'aria e venir fuori le gambe. arrazzare, tr
per le sue parole / mosse a venir inver la donna vostra, / non v'
paresse che arricciassi il naso a quel venir da me e non andar io da lui
: dal serragio fece il visir precedente venir quattromila giovani che arrolar fece tra'giannizzeri
viso »: cioè fuesi tal volta venir palidi e tal rossi, come a
l'arsura che m'incende, / beato venir men! ché 'n lor presenza
natura, disgravidare, né mai le potè venir fatto. idem, dee.,
artritici reumatici pagano un tanto per venir cacciati in quel forno. =
si son veduti in ogni genere di persone venir fuori parecchi vermi della specie de'lombrichi
vasari, iv-36: io confesso che il venir qua asciuttamente, e non saper altro
. emavulgò d'intorno / l'aspettato venir de i tre baroni. idem, nuelli
veleno è rapidamente mortale (e può venir lanciato sulla vittima anche da una certa
! e quali dii permisero / a meliseo venir fato tant'aspero? michelangelo, 135-8
: e, vedendoseli [i bravi] venir proprio incontro, fu assalito a un
tre viglietti; fate, disse, venir qui i giovani, ed essi de'loro
, tr. (asséto). far venir sete, provocare la sete; rendere
che vi sia; e'non può venir se non in un modo, cioè
oro, iesù a te di ciel venir vedesti. s. caterina de'ricci,
: a messer betto non era mai potuto venir fatto d'averlo [nella sua brigata
rendere atrofico. -al rifl.: venir colpito da atrofìa. 2.
le code, e che non si possi venir all'estremo dell'uno senza dar
(72): e quivi, fatti venir padiglioni e trabacche, disse a coloro
: piacciavi, donna mia, non venir meno / a questo punto al cor che
volgar., 369: adunque volete venir meno, disleal cavaliere, a vostra
or qua or là se alcuna persona venir vedesse. fioretti, xxi-973 (40)
attorno fra curiosa e sbigottita, si sentì venir gli occhi umidi. idem, ii-ii7
attristisce l'ulivo, e non lo lascia venir su fresco e rigoglioso.
, dal viso uomo che si senta venir meno la terra sotto i piedi del calmissimo
de'medici, 11-279: se tu de'venir, ché non ti spacci?
ha a comparire, e non volendone / venir d'accordo, io ho compagni commodi
incerto è il loro avvenire; possono venir sedotte, o abbandonate dal fidanzato o
corpulenza immane. 2. ant. venir bene (di pianta), crescere,
avvezzo, / ch'ella gli fea venir di giusti ingiusti. bracciolini, 1-5-19:
ii-151: spero mi sarà finalmente dato di venir a terminare la vita dove l'ho
fosse licenzia. caro, 3-507: poiché venir mi vide, e che di troia
de'dolori o de'piaceri che potranno venir in conseguenza d'un'azione, affine
, con la bacchetta incantata, faceva venir fuori berenice. gozzano, 258
bembo, 1-87: et ecco dal monte venir due colombe volando, bianchissime più che
amante buono,... po venir ancor ragionevolmente senza biasimo insin al bascio
mia madre. « se anche dovesse venir fuori un figlio da quella lì, sarebbe
con quella bagattella di cattura, venir qui, proprio in paese, in
io veggio nardin con quel piattello / venir a casa e con la sua balestra /
sulla balilla, chi lo prega di venir ospitato. pavese, 7-72: « vedrai
. cavalca, ii-236: fanno venir i giullari e cantori e ballerini per
. -andare contro a bando: venir contrabbandato. g. m. cecchi
foggia. -andare un bando: venir pubblicato. g. villani, 8-70
dalla soglia! ornai non deggio / venir, qual pria, guerrier sommesso, a
duo gran baroni in veste ignota / venir son visti, e 'n portamento estrano
di suo padre, che l'aveva vista venir su sotto i suoi occhi.
sono già molti anni che apollo fece venir di sicilia due compagnie di poeti frottolanti e
a ieri, convinto che l'arte deve venir meno a tutte le regole fissate dall'
sentirsi illanguidire; essere sul punto di venir meno; svenire; rimanere allibito (
: basire è più di languire; venir meno è più di basire. uomo di
sgomento. 2. ant. venir meno, morire. b. davanzali
bassa va la lanza, / e nel venir menava tal fracasso, / che baiardo
nascente. pananti, i-99: a venir fuori non ho brutta maniera, / e
a battagliare. / che penson di venir costoro al ballo? battagliata, sf
cristianelli, tutto in un tempo ci parve venir giù un rovescio di pioggia. goldoni
battimento. quest'ultimo, oltre al venir da fatica o da causa simile,
a tutte le gabelle e frontiere dovevano venir fuori una alla volta come gl'ingredienti
2-608: si dice ancora: e'fa venir a bava, di chi fa entrare
nievo, 77: a vederlo venir da lontano sul suo cavalluccio magro sfinito
, 297: mandocci dicendo che non poteva venir quel giorno, perché la notte seguente
frasca, sor * dunque mal sicuro a venir con un becco. -s'io non
livio volgar., ii-1-139: fece venir navi da tutte parti,..
petrarca, 30-36: per far forse pietà venir negli occhi / di tal che nascerà
altro per riguardo al parroco che dovrà venir a benedire la casa. volete fargli benedire
naso quel bel fumo chiaro, che faceva venir in mente l'incenso della benedizione,
facciami i pievani / ad offerir pension venir pregando. castiglione, 307: biagin
contenute. sarpi, i-2-97: il venir in italia non serve se non per diventar
suo vino, che egli n'avrebbe fatto venir voglia a'città al suono della banda
trovar gl'in- t'à'a venir ghiotto a caso * berciò la cencia.
paese de'thuri il fiume crate fa venir bianchi i buoi e le altre bestie
notti ho perdute / innanzi al tuo venir, pulce mia cara, i.
bestievoli, imperocché ti faranno corrompere e venir meno. = deriv. da bestia
bestia come mio fratello che cosa doveva venir fuori? una bestiona arcipazza, naturalmente
quale lo aveva così bene ammaestrato; a venir sulla spalla, a bezzicare così l'
., 3-83: ed ecco verso noi venir per nave / un vecchio, bianco
sbigottita / che vede 11 caro padre venir manco. pulci, 24-35: carlo.
suo amante bono,... po venir ancor ragionevolmente senza biasimo insin al bascio
b. davanzali, i-161: ché del venir quivi in cotanto dolore a farsi vedere
le cedole del semestre scaduto, vistolo venir via con un bel rotolo di biglietti
ragioni favorevoli alla sua opinione, per venir poi al lor cimento, coppellandole e
, e tardi scocca / per non venir sanza consiglio all'arco; / ma
, con quella bagattella di cattura, venir qui, proprio in paese, in bocca
maldicente, sboccata. ho visto venir fuori la punta della lingua. firenzuola,
vanno imbandendo le conserve agli stomacuzzi da venir su su a bocconcini. =
328: e finalmente aspetto / di vederti venir fuor del bordello / in mezzo alla
. goldoni, vi-1194: ha da venir quel giorno. / una le paga tutte
goldoni, ii-55: -quanto sta costui a venir a prender le vivande? -ecco il
: e finalmente aspetto / di vederti venir fuor del bordello / in mezzo alla
quell'esordio di profezia, si sentiva venir, come si dice, i bordoni,
quattro botte; / che potendosi ognora venir meno, / morirem, se si muore
a questo, solo che vi dovesse venir meno un palmo di terra, vi calereste
aperte, / ch'a domandar perdon venir si degni. lorenzino, 165: ma
di vigliacchi, non sbaglio. dovevi venir con noi e lasciarli perdere, quel
, / * perch'io non temo di venir qua entro '. cavalca, 9-10
di sé lunga riga, / così vidi venir, traendo guai, / ombre portate
uomini più brillanti si guardavano bene di venir al confronto, e, se si trovavan
bruciare il pagliaccio, bruciare il pagliaio: venir meno a una promessa, non mantenerla
dato appuntamento: « aveva promesso di venir da me alle sei, ma ha
far la posta per non lasciarla finire di venir su. pascoli, 458: si
chiesa, 5-239: se volete venir alla messa di mezzanotte, bisogna
ambra, 112: ma lascialo / pur venir, ch'io mi son messa nell'
quanto io ho pos- suto per non venir seco [con la peste] alle mani
che le sue guancie mi fecero sempre venir in mente il formaggio stracchino.
la posta per non lasciarla finire di venir su. verga, 2-229: dall'altro
abbi un canale, per il quale venir fuore e discender possa la miniera fusa.
assassino, a questo modo eh? farmi venir la lupa in corpo, e poi
budin, quei dolci e forti / venir farebber l'appetito ai morti. panzini,
giuoco dell'altalena. intanto proseguono a venir truppe, e si fanno preparativi che
balaustri o biombe, che noi, per venir di là, chiamiamo indiane, che
è un bugno, che si fa venir fuori la marcia, e così va via
crinite di serpenti. berni, 88: venir ti possa un canchero nel cuore,
buio: all'imbrunire; farsi buio, venir buio: annottare; essere buio:
/ ché 'l suo partir più che 'l venir m'è caro, / ché molte
avello. redi, 16-v-41: voleva venir oggi a darvi il buon viaggio,
del buono che tu mi dai da venir peccando un altro poco a tuo conto.
biodi, quando, ecco un burchièllo / venir, piccolo e nero, sotto un
. buonarroti il giovane, i-330: ecco venir in frotta / la vernaccia e 'l
! se tu fai la schizzinosa per farmi venir più voglia d'amarti, te lo
i-612): egli soleva... venir a pavia e secondo la stagione dei
-un che ti frà [= farà] venir la cacaiuola. 4.
la caccia / doman, clori, venir, / sorgi quando apparir / l'alba
vanno imbandendo le conserve agli stomacuzzi da venir su su a bocconcini. d'annunzio,
vanno imbandendo le conserve agli stomacuzzi da venir su su a bocconcini. cacodèa
di ridere, veder anche i facchini venir a bevere il loro caffè. -tutti cercan
il lettuccio, e parendole poter far venir il suo amante, mostrando però tuttavia esser
cagliar vigliacchissimamente. 2. venir meno; acquietarsi; tacere. castiglione
ché io sento i cagnoletti di madama venir abbaiando, che è segno che essa madama
d'inferno! monti, x-2-40: e venir mi credei nell'antenora, / nella
vai né calamaio, / né me'venir, né far far ricordanza, / néd
da voi non cala / e di venir sanz'essa ho gran temenza; / però
14. volgere al termine, venir meno (il giorno, una stagione
calcagna. -cadere nelle calcagna: venir meno, svanire. aretino, 8-188
a spada i buon soldati / devon venir, ma solo a voi s'avviene /
viaggio / per torme ch'ai venir calcate furo. -calcare una bastonata:
potea, vide in sul primo sonno venir ben venti lupi, li quali tutti,
immagine / dentro a la calda fantasia venir. alfieri, vi-54: me sorger
malandrino, che s'appicca, / venir a diportarsi ha per usanza. / la
dalla rabbia come un orso, e venir la tentazione di correr a strappar le
allora diceva colui, che si debbe venir via con il calice traboccante con la
. burchiello, 5: hanno fatto venir la pelatina / al camarlingo dell'ortografia
ogni malandrino, che s'appicca, / venir a diportarsi ha per usanza. targioni
si sentiva poi un campanello di bicicletta venir per la strada e si vedeva un lume
. hanno allevato i loro branchi a venir loro dietro, ed al suono del
mezzo / il campo ostil, quindi venir non m'era / possibil cosa; e
vacillare, ondeggiare. -al figur.: venir meno il coraggio, la fiducia.
è 'l suo? berni, 88: venir ti possa un cancaro nel cuore,
, dando un cane a lubrani. senza venir a capo di conclusione nessuna, si dice
color cilestro / si vedea in oriente venir manco: / che votando di fior tutto
pensava, venendo verso il polo, venir verso il fresco. e per la strada
fresco di pesce marino con l'aura / venir a buffi. e. cecchi,
cubito dal coperchio di un'urna, o venir su col capo dal rozzo canopo
spiegar l'argomento in stil canoro / mostra venir de le magion superne. bruni,
. dopo la qual cena, fatti venir gli strumenti, comandò la reina che
in candida robba il padre santo / venir a tener corte, e i senatori
sovente il buon cantor vid'io / venir trattando con la man secura / il
berchet, 14: noi vedemmo venir la tempesta; / e dov'è che
: spiccando un canzoncino, vi lasciate venir fame. pascoli, 1232: par ch'
una capata tu non m'abbia a far venir giù i sonatori: ragazze, badate
; darsi (l'occasione); venir fuori. magalotti, 7-172: se
segnata nel mio capo io manifesti, / venir vedra'mi al tuo diletto legno,
che non sa come ne possa / venir a capo, ornai quel giuoco incresce.
che si fosse maritata con speranza di venir a capo di questo suo amore. celimi
stoffa e pezzettini di tabacco, ecco venir fuori mezzo spaurita una capocchia rossa di
: sul far della sera, può venir giù scrollando il basto, carico di carbone
cendola,... ne poteva venir fuori un cappellino passabile. =
d'oro, che alcuni fanno capricciosamente venir dalle alpi per via delle acque che
d'annunzio, ii-338: ecco, venir veggo pel prato / del
: sul far della sera, può venir giù scrollando il basto, carico di carbone
ch'erano presso la fornace, fece venir a proposito di ponere quel carbone pregnante,
una onestade / che la fe'd'onestà venir amante; /... /
di mezzo lei, proporrei a peppino di venir meco a roma, per vedere se
, 7-8: deposta la lira al venir loro / fe'su 'l cardin croccar
volgiti alla donna, / che vedi qua venir sulla carrièga. sassetti, 55:
così elegante e carino da far venir voglia di pigliarsi il colera. palazzeschi
e che mi faccia la carità di venir da noi poverette, subito subito. settembrini
sono governati da regolamenti che non possono venir variati dalla volontà degli individui preposti alla
amoroso e dignissimo soggetto, / talché venir faravvi onta e dispetto / delle vili
in sé quella discendenza che altri predica venir da elia, e eliseo, se non
io astretto sono a così fatte ore venir a darvi fastidio e noia; a ciò
delle vostre carni, e potrebbevi agevolmente venir fatto di maritare, in quelli pochi dì
i-283: io consiglio che si faccia venir qua il secolo, che s'interroghi del
carro, ma col proprio aurato / venir se 'l finge l'amorosa mente.
giustarle, e accomodarle, e farli venir registro: vi è poi il battidore,
su quel suo muso di cartapecora! venir qui nel mio castello a portarmi cotali
cascaggine). -smancerie cascagginose (che fanno venir quasi le cascaggini).
i-283: dai monti intorno vedi venir le cascate quasi striscie di bianco
portare. ariosto, iv-16: che venir possa il morbo a mastro lazaro, /
; contemplato, avete fatto bene a venir da me. è un caso chiaro
, lontani a degna sofferenza, / venir li fero a l'ultimo a le
cosa più a proposito non mi potea venir alle mani; è intitolato: 4 rimedi
4-79: tirate via oramai, che venir vi possa la cassale. =
caro, 9-3-99: e concludendo, faccia venir subito l'ordine che mi sieno pagati
sommerse e trarle dal fondo, facendole venir sopra acqua, un giorno...
tanto savio o buono che mi potesse venir voglia de castrarmi o dovenir eunuco. campanella
, 20-191: in ogni altro luogo poteva venir loro [ai primitivi cristiani] questo
. ariosto, 14-21: avea causa di venir brunello / col viso mesto, e
-causa deficiente: nell'agostinismo, il venir meno della pienezza dell'essere.
4-21: per poter meglio al fin venir di quanto / la cauta maga instruzion
d'annunzio, ii-337: ecco, venir veggo pel prato / dell'erba il selvaggio
una. nievo, 77: a vederlo venir da lontano sul suo cavalluccio magro sfinito
dita. g. gozzi, 1-3: venir fa incontanente zappatori, / e un
era necessario udir l'uomo prima che venir all'esecuzione del decreto del pontefice,
? berchet, 14: noi vedemmo venir la tempesta; / e dov'è che
esser vinto, dominato, assoggettato; venir meno. dante, par.,
); fiaccarsi, soccombere; venir meno, rassegnarsi. salvini, ix-25
le cedole del semestre scaduto, vistolo venir via con un bel rotolo di biglietti,
dopo, la badessa, la fece venir nella sua cella, e...
xutixóc 'che scioglie '. a venir insin qui tu sarai morto! note al
accendere il fuoco ad altri, venir loro in aiuto. -non dare fuoco
sparito. nievo, 77: a vederlo venir da lontano sul suo cavalluccio magro sfinito
di lontano, / che non debban venir, cenna con mano. alamanni,
giorni dopo, la badessa, la fece venir nella sua cella, e, con
vecchie, lo tagliano, e lasciano venir su i polloni, che germogliano dalla
-intendere, udire per cerbottana: udire, venir a sapere segretamente o indirettamente, da
: è molto da fuggir ancora il venir in fama di mala lingua. però una
esamina, indaga, si studia di venir a conoscere, sapere (l'animo umano
era giusto. / ber- linghier vide venir questo cero, / e non guardò perché
... di poter con quella strada venir in certezza se venere e mercurio faccino
autore potesse nel palese studio dell'acutezze venir notato di leggierezza. alfieri, vii-69
tua festa / ch'anco tardi a venir non ti sia grave. de sanctis,
nella primavera, al qual tempo sogliono venir le rondini, onde acquista poi nome di
portar: non mi far torto. / venir sen dee giù tra'miei meschini
di canna / sonava, e al loro venir tosto chetosse. collodi, 495:
potrei anzi ritornare in ieri / e venir ne la grazia di becchina, / o
, e per chiacchiere s'ha a venir di notte a pigliare un par mio com'
mezzo / il campo ostil, quindi venir non m'era / possibil cosa; e
padre, e fatto / imo scudo venir, greco lavoro, / strappato ai
intervenuto. guarini, 339: nel venir dunque da barca, passando per quel chiassolino
« tanto, ti ci ha a venir la chierica in questo punto! ».
: sentirono una voce bianca di gobbo venir dalla chiudenda di una chiavica dell'acquedotto
assisi sentirono una voce bianca di gobbo venir dalla chiudenda di una chiavica dell'acquedotto
: e questa sicurai da quanto potesse venir di fuori, chiudendola con tre coperte
di roncisvalle per le gran ferite si sentì venir meno, suonò il corno.
che certi giornali e certe accademie non possano venir a gara con quelle.
.: fallire, non riuscire; venir meno, non rispondere allo scopo.
fiero, / quando animoso il suo venir osserva. guarini, 39: altri fu
alessandri magni, vedreste più di cinquecento venir a corteggiar questo diogene, il quale
accadesse cosa de'fiorini cinquecentocinquantanove, il venir suo e il cammino non fia pericoloso
spesso per una grande allegrezza noi veggiamo venir giù le lagrime a ciocche.
fiera / un messagger con clamoroso suono / venir s'udiva galoppando. tommaseo, i-148
2-196: quel vecchio impermeabile bianco faceva venir freddo a guardarlo. per iì clima di
cattaneo, iii-4-23: li austriaci fecero venir tosto in italia altri soldati volendo combattere
, conservi la medesima inclinazione nel suo venir giù a basso? la medesima,
morte mi trasporta, / sol per venir al lauro onde si coglie / acerbo frutto
18-1-112: i colpi però, per venir dal di sopra,... poche
lor pensier più belli / di far venir d'europa i burattini, / e
colà un angel che s'appresta / per venir verso noi; vedi che torna /
. 10. figur. struggersi, venir meno. sacchetti, 304: io
fu preso dal polo / di farlo venir giù senza saeppolo. caro [tommaseo]
riputazione. firenzuola, 247: eccoti venir correndo per lo mezzo della piazza una donna
collo (una bottiglia di vino): venir sturata (a indicare forti bevute)
uno ve n'ha che merita di venir qui ricordato, ed è quello degli
d'annunzio, ii-338: ecco, venir veggo pel prato / dell'erba il
in caduta quasi verticale (cadere, venir giù, tirare, mandare a colombella)
, averà per via di prezzo fatto venir alcuno che sarà montato qua su, e
, poiché dio t'ha ispirato a venir da me. sono tutti questi ragazzi sotto
mosse di coloro; e, vedendoseli venir proprio incontro, fu assalito a un tratto
essere solennemente benedetto, e l'amore venir comandato, e chiamarsi santo; addio
[di contrabbandiere], ne averebbe fatto venir voglia a chi si sia. cicognani
giorno, iv-225: oh come al tuo venir gli archi e le volte / de'
vidi per quell'aere grosso e scuro / venir notando una figura in suso, /
ch'io scrivo, com'io vidi venir questa bestia. questo è efficace iuramento:
. -essere materia di commercio: venir considerato come beni di scambio, di
voialtri, e vi dico questo: o venir dalla mia, o il commiato
, e per mezzo d'altri non può venir fatto. 2. delega amministrativa
vii-1176: -il signor ferdinando favorirà di venir con noi. -ma non c'è bisogno
fin qui non veggio / qual mi possa venir da questo gioco / comodità che 'l
come prevedevo, che m'invitò a venir con lui in montagna a vedere un
cecchi, 1-1-143: non volendone / venir da voi, io ho i compagni comodi
, hanno una certa costituzione da fame venir voglia a chi non l'avesse. bottari
/ la qual se ben tarda a venir, compensa / l'indugio poi,
/ le quete ossa compiante / i posteri venir. manzoni, 315: te
d. bartoli, 38-20: il venir che farebbe ad istraordinaria grandezza alcun di
che sempre bastano né accennano mai di venir meno, a qualunque impeto, a
che mi criticassero invitando un giovane a venir con noi, avendo una figliuola da
proletariato (dittatura che in futuro dovrebbe venir meno con la scomparsa dello stesso stato
aspettavano che 'l concetto di dio dovesse venir e méttarsi in operazione. piovano arlotto
su quel suo muso di cartapecora! venir qui nel mio castello a portarmi cotali imbasciate
o padre, perché questo umore di venir in conclave adesso, immediate dopo pranso,
3-746: pulci, 4-101: corbante fece venir forisena / e disse ancora non avendo
o padre, perché questo umore di venir in conclave adesso, immediate dopo pranso
la s. v. non è per venir di corto, si degni di risolvermi
parer troppo mal destro, / e venir tosto a le conclusioni, / benché atalante
. pratesi, 1-51: si sente venir oltre per la via principale un lento
fiore sovra cui noi ci fondavamo di venir al godimento de la cosa amata, e
ch'io venni, / e chi a venir mi fu compagno e duce. tasso
aretino, 8-32: mancatole la speranza del venir del suo piovano, si condusse in
lunghi e il caldo grande, ella fece venir greco e confetti, e fé'dar
-intr. con la particella pronom. venir meno. dante, purg.,
sfumare. ariosto, 46-2: sento venir per allegrezza un tuono / che fremer
vita, / vedi che tutta al tuo venir s'allegra. sarpi, i-242:
, 5-71: a suoi conforti poi venir m'indussi / ad una sua fortezza,
... e molti conforti a venir in italia e ricalcar le orme degli augusti
24 (88): vidi venir da lungi amore / allegro sì, che
vanno imbandendo le conserve agli stomacuzzi da venir su su a bocconcini. -in
cuore, e tardi scocca / per non venir sanza consiglio all'arco. machiavelli,
di core / irato e consiroso / venir gaio, e gioioso / in gioi poggiare
a consolarti vengo, / adesso che il venir non m'è interditto, / né
quando in aiuto da'vicini prati / vider venir correndo i lor consorti, / che
il « sentire del fanciullo » dovrà venir infatti educato, dal primo che capita,
sola e bella, e non consueta venir a lui, stette suspeso molto. bruno
v-164: sono obbligato a pregarvi di venir qua in ogni maniera, perché non credo
avere la con suma, venir dalla consuma (avere una fame
di esistere, aver termine, finire; venir meno, deperire, andare in rovina
caso contemplato, avete fatto bene a venir da me. è un caso chiaro
del papa... non dover venir meno in fin a tanto che gl'inimici
: piuttosto che restar qui, o venir fuori senza il mio abito, mi
mi fu promessa, / tarda tanto a venir per darmi morte? bruno, 3-28
essere l'ultima e i rapporti intemazionali venir collocati, dopo di essa, sopra nuove
mai bene i propri interessi, e di venir a tutti in fastidio. 2
, a castello e che aveva preferito venir per tempo. convocatóre, agg
ragioni favorevoli alla sua opinione, per venir poi al lor cimento, coppellandole e
bruno, 3-594: questo umore di venir in conclave adesso, immediate dopo pranso,
, a questo modo eh? farmi venir la lupa in corpo, e poi levarmi
com'io vidi una nave piccioletta / venir per l'acqua verso noi in quella.
una gran finezza, se vi compiaceste di venir con me. manzoni, pr.
nel mio capo io manifesti, / venir vedra'mi al tuo diletto legno, /
persone: liti, questioni); venir scambiati (fra persone: parole,
i cangia l'affar d'aspetto, al venir suo: / ma pur, non io
il signor elzevirio, acciò ne faccia venir costà al suo corrispondente quanto prima.
favori, di doni o di promesse a venir meno al proprio dovere, alle proprie
o con benefici o con promesse a venir meno al proprio dovere; comprato.
non meno al tornar tosto che al venir tardi [dei mariti]. anguillara,
da un guadagno, da lusinghe a venir meno al proprio dovere; l'opera
vedeasi per li revertiginosi corsi de'venti venir di lontan paesi gran quantità di torme
: i feacesi scorgeran dal lido / venir la nave a tutto corso.
alessandri magni, vedreste più di cinquecento venir a corteggiar questo diogene, il quale per
, io non mi perito a invitarvi a venir via con me. imbriani, 2-75
: ci tocca rifare la strada fatta a venir su e ripassare per un cortiletto che
88-2: mia speme è lunga a venir troppo, / e de la vita il
radore fu quegli che stimolò il papa a venir alle corte. d. bartoli
interrogò, consigliò... e per venir alle corte,... s'
/ ch'io non ti giunga, se venir de'còsta. monte, v-312-10:
. ad ogni costo / volle meco venir. goldoni, vii-1108: s'io credessi
sul giorno un'amorosa stella / suol venir d'oriente innanzi al sole, / che
una ragazza come barbara, che farebbe venir la vista ai ciechi... perché
i tragici coturni, / sollecita al venir la cruda morte. guarini, 273
, i-72: domandava in grazia di venir convertito s'egli era sulla torta via,
da voi non cala i e di venir sanz'essa ho gran temenza; / però
non toccata [corda] hanno a venir crescendo dal meno al più, e facendosi
giri della calza, dove essa ha da venir più larga, come nel polpaccio.
dante, inf., 27-118: venir sen dee giù tra'miei meschini /
che mi criticassero invitando un giovane a venir con noi, avendo una figliuola da maritare
marino, 7-8: deposta la lira al venir loro / fe'su 'l cardin croccar
per lo gran fuoco ond'ella de'venir di sotterra, è sì fervente, che
crucciata dorida; / né pausilipo in te venir consentano. machiavelli, 685: [
. magalotti, 20-169: in cambio di venir di carriera [il che pure gli
sannazaro, 12-214: solea spesso per qui venir chiamandola; / or davanti un altare
/ « che vuoi tu de'coglion venir cavando? / i tuoi sudditi man-
svevo, 3-602: quale diminuizione per me venir privato di quel mio secondo padre,
; / né pau- silipo in te venir consentano - / non ti vid'io poc'
cuore, e tardi scocca / per non venir sanza consiglio all'arco. g.
la premura. -rapprendersi il cuore: venir meno (in seguito a un'intensa
-stringersi, chiudersi il cuore: venir meno, svenire. tasso,
c'hanno pianto, / e veggiovi venir sì sfigurate, / che 'l cor
la caccia / do man, clori, venir, / sorgi quando apparir / l'
caro, poiché dio t'ha ispirato a venir da me. sono tutti questi ragazzi
ricominciar daccapo quello stento che provai a venir su da bambino fino ad ora!
/ « perch'io non temo di venir qua entro ». frezzi, iv-3-73:
bene bene, o male male / venir ne possa, anch'io darò la volta
io vidi un più che gli altri venir destro / come se lettere avesse d'
ti posson dar nulla loro. stentano a venir fuori alle adunate. è una compagnia
alcuno indizio / dà noi per che venir possiam più tosto / là dove purgatorio
i soldati] scorgono fra le tenebre venir uno, che tosto gridano ad alta voce
ben venuto. redi, 16-v-41: voleva venir oggi a darvi il buon viaggio,
e il caldo grande, ella fece venir greco e confetti, e fe'dar bere
alla cosa. -dar meno: venir meno, mancare. angiolieri, 84-1
risedevano i re. -darla fuori: venir fuori, uscire. g. m
alcun indugio / si fece alcenia sua venir davante, / e disse: a maritai
censo. berni, 96: mi fanno venir manco / li castroni, ancor debiti
proprio debito, del proprio debito: venir meno al proprio dovere. s.
/ ed allor, quand'egli è per venir meno, / debile, smunto e
di importanza; indebolirsi, infiacchirsi; venir meno, esaurirsi (un fenomeno naturale
economiche e sociali e anche il progressivo venir meno del prestigio, della stima,
che restano poco decentemente conservate, possono venir a prendere esempio da queste. giannone
che elle [le cedole] possano venir accettate come denaro * in ogni luogo
soldan che 'l fero assalto / sente venir, no 'l fugge e no '
che ti faranno corrompere, e tosto venir meno. ariosto, 124:
lontano cento anni, che gli possa venir cento malanni; cioè a quelli che parlano
lontano / e decrescer più sempre e venir meno. palladio, 1-8: si
. che può mancare, che può venir meno. ottimo, ii-228: e
ant. e letter. mancare, venir meno; decadere; fallire, andare
dotta, lat. dèficère * mancare, venir meno '(comp. da dè-con
dal lat. dèficientia, da dèficlre 'venir meno, mancare '. dèficit
.. con quante spine dovea crudelissimamente venir trafitto, con quanti sputi deformato.
, dove, mentre che ricca fu, venir non degnaste. pulci, 27-127:
secchezza. 5. figur. venir meno alla dignità del proprio stato,
, 7-375: si vedeva costretto a venir meno a un riguardo di delicatezza verso
delinquentid, deriv. da dèlinquère 1 venir meno al dovere '(cfr. delitto
dèliquium, dal tema di dèlinquère 'venir meno'; per il n. 5 cfr
volante più che mai grifagno / fa venir l'alma a le delizie trine.
un certo tornaconto, si son visti venir meno l'effetto che ne traevano, perché
, che quasi quasi stavano già per venir meno. = deriv. da demergere
constretto per liberarsi da queste angustie a venir nell'ultima e perfetta cognizione, aggiugnervi
restar drento alla spiga loro, né venir nel monte con li altri in mezzo
. intelligenza, 3: allor sentio venir dal fin amore / un raggio che
quei che da'fati / si denunzia venir di stran paese; / genero a me
vuol morire / e dalle branche sue venir depresso. 11. intr.
che siamo i deputati. -io, per venir qui stamattina, ho tralasciato d'andare
deputato, non manco. lascio tutto per venir qui. sette volte sono stato in
3. per estens. il venir meno ai propri princìpi, alle proprie
, un consiglio, ecc.); venir meno (a un principio, a
. -derogare a se stesso: venir meno ai propri princìpi, rinunciare alle
monti, ed ivi si trovarono costretti a venir alle prese colle belve feroci. mazzini
lucerna, / al disidéro mio non venir meno. leonardo, 2-105: fatta tal
la notte, nella cui susseguente mattina dovea venir con essi a giornata, fece veramente
suoi, festeggia il novo / suo venir nella vita, ed inchinando / mostra che
, / quando tra l'erba e'fior venir me vide / a lo incontro un
di attività. 2. il venir meno della validità o vigenza di una
pel mondo andare errando, / e venir la mia vita consumando. machiavelli, 11-2-131
in caso ch'io mi determini di venir in piemonte, bisogna che l'uno
parola determinata, cioè: chiunque vuole venir dopo me, in prima annieghi se
contrade / con mio gran detrimento e venir quivi. savonarola, iii-163: quando
. -mancare ai propri detti: venir meno alle promesse fatte. anguillara
una tradizione, ecc.); venir meno (al proprio dovere, alle proprie
al di là dagli orti un devoto salmeggio venir dal santuario degli svezzesi. fogazzaro,
per lei e per la madre, e venir vorrà anco la divota. tasso,
nievo, 1-198: un'altra volta bisogna venir di domenica e lo dirò anche a
e, non potendo, non può venir meno. tasso, iv-237: il discorso
, 3-4-252: i raggi che nel venir dall'oggetto all'occhio segano ad angoli
i'potre'anzi ritornare in ieri / e venir ne la grazia di becchina, /
, 108-6: prima poria per tempo venir meno / un'imagine salda di diamante /
a membro a membro e l'uman venir meno. -cadere nel giudizio del
v-1-608: per « arrivare » ha dovuto venir a patti col diavolo, fletter la
sempre una cosa nascosta che pena a venir fuori (ippolito-ione), onde un
il soldan rassicurato fue, / fece venir tutta la baronia / e nella sedia si
: la dichiarazione dei diritti dell'uomo dee venir dietro a una buona costituzione e non
, 8 (130): si fa venir dietro il grignapoco, ch'era un
pieno, / onde l'indigestion fa venir meno / le forze in lei, né
. degli albizzi, 44: se vuoi venir domane, / noi farem dietamente,
vago, / mostrando già quel che venir dovea. savonarola, iii-24: volentieri
difallisco, difallisci). ant. venir meno. romanzo di tristano, 286
mia difensióne, / onde mi suol venir forza e vigore. botta, 4-531
9-5 (373): calandrino, vedendo venir la moglie, non rimase né morto
compenso. 2. mancare, venir meno, scomparire; essere scarso,
pass, di dèficère * mancare, venir meno '. difètto1 (ant.
una persona; scarsità, insufficienza; il venir meno (e per lo più è
-venire in difetto, al difetto: venir meno, accasciarsi. bibbia volgar
part. pass, di dèficère 1 venir meno, cessare ').
pass, di dificire 1 mancare, venir meno '. difettosaménte (ant
cent., 23-64: quando il vide venir coll'aste bassa, / si difilò
del mese di marzo massima- mente soglion venir loro [alle api] le 'nfermità:
, a passo a passo digradando / per venir del tuo prego tosto a imo.
2. con significato passivo: venir rovinato dalla grandine. filippo degli
dopo avere prudentemente stabilito e risoluto di venir al taglio della fistola di quell'eminen-
dileguata dalla vita. 9. venir meno (le forze); perdere i
che rivederli [quegli occhi]; e venir meno nello sguardo loro, e consumarmi
deliquio. -andare, ire in dileguo: venir meno, intenerirsi, sdilinquirsi (sia
e riso, di sorte che, senza venir mai a fastidio o pur a
stava. angiolini, xxiii-282: mi fa venir voglia di scrivervi sopra la vita degli
discendere ad imo ', o piuttosto * venir giù dalla lima ', che secondo
con la particella pronom. ant. venir meno, andare in deliquio.
. affievolirsi, attenuarsi, scemare, venir meno, decadere; impoverirsi, restringersi
decadere, andare in rovina; anche: venir meno. malispini, 1-115: grande
, 3-602: quale diminuzione per me venir privato di quel mio secondo padre,
offrirsi alla vista, farsi avanti, venir fuori. guinizelli, iv-30 (n-14
, inf., 20-15: in dietro venir li con venia, / perché 'l
cessare (un periodo di tempo); venir meno, esaurirsi (un fenomeno)
/ come li vide dalla fredda parte / venir con vento e con nube e con
, che quasi quasi mi hai fatto venir voglia d'entrare in questa impresa.
lo stringa, / talor sentirsi un'alma venir meno; / saper come duo volti
/ di cuoio e d'osso, e venir dallo specchio / la donna sua sanza
... il difficile era di farla venir su quella sozza imagine di froda!
il crescer de'corpi senza nuova sustanza venir di fuori, è un distendersi,
pareva dirazzasse, anziché finir tisico o venir su malaticcio e anemico, diventava come
un sorso di quell'elisire? ti senti venir meno? di'! barilli, 5-266
bacchelli, 13-627: aveva fama di venir dalle scuole della retorica e della logica
dir àccio). letter. scendere, venir giù, cadere, precipitare di roccia
sposo, / ch'altro mi può venir, che morte acerba? / qual fine
, iii-173: ti farà forse disagio venir questa sera meco? abba, 30:
dì / si scorgea ver la spiaggia venir spinta / disalberata una nave. papi,
un suo personale dettame, di non venir mai a discussione con uomini di chiesa e
dee., 4-9 (451): venir lo vide disarmato con due famigliari appresso
in unità agricole... il venir meno di braccia al bisogno del podere
discésa, sf. il discendere, il venir giù; l'andare verso il basso
con la particella pronom. uscire; venir fuori, all'aperto. dante,
-intr. con la particella pronom. venir meno, perder vigore. bartolomeo
da ritta, da manca, guerrieri venir. linati, 8-100: arriva il vento
vago, / mostrando già quel che venir dovea. castiglione, 127: vedete come
mi faresti un gran servigio / a venir meco. agostini, 48: a
ariosto, vi-470: -fin là vo'venir teco. -non essendoti / disconcio,
: canzon, s'omai più troppo a venir tarda / qualche soccorso al discontento core
5. figur. disfarsi, dissolversi, venir meno; venire a mancare.
gneri, iv-263: dunque potrà venir tempo in cui, consi
nella * divina commedia 'li abbiamo veduti venir su spartamente nelle discorse visioni.
che non sa come ne possa / venir a capo, ornai quel gioco incresce.
, caro conte, fatemi il piacere di venir con me. mettiamoci a tavola,
, / come ti vedi avante / venir incontro il iudizio superno! tolomei, i-92
bartoli, 2-2-422: ima- ginando dovergli venir fatto di riconciliar con amichevoli uffici quegli
rive, / dov'or fortuna il mio venir disdice, / pervenne l'onorata mia
imperioso, le accennò col dito di venir da lui e le disegnò sopra e intorno
ver sempre mi predisse, / termine al venir tuo questo dì fisse.
il nascere altro non è che venir a luce e mostrarsi, e 'l morire
-intr. con la particella pronom. venir meno, guastarsi, consumarsi; perire
ed inondare il piano, / o venir manco, o ritornare al monte,
quale sol per confonderla, contentossi di venir seco alla prova. melosio, 2-70
cambiò roma in capri: sperando overgli venir fatto, di nasconder l'enormità de'suoi
, disgravidare, né mai le potè venir fatto. speroni, 1-3-222: accorgendosi d'
ma per partecipazione. 3. il venir meno della coesione, dell'unità politica,
vien di disleanza, / tocca a venir dell'armi al paragone, / a me
lo verzo traditor. 2. venir meno, sparire. guittone, xviii-3
, / com'io senti'me tutto venir meno, / e farmi una fontana
, di intensità, di vigore; venir meno, venire a mancare. pananti
con la particella pronom. estinguersi, venir meno (una famiglia, un ramo di
notte sarebbe morto del sicuro sul venir di qualche accidente. monti, 2-430:
e disperga. 6. far venir meno. petrarca, 39-7: da
efficacia, di importanza, conseguente al venir meno dell'unità, della compattezza,
. 5. per estens. venir via, allontanarsi, partire (per
, e già s'attrista / in sul venir del rio novembre il cielo. leopardi
disiderio il cor disposto / sì al venir con le parole tue, / ch'i'
de marchi, ii-677: domani lei può venir via con me e ritirarsi in un
niuna cosa è maggiormente usata, che il venir mancando nell'uomo coll'andar dell'età
bartoli, 9-31-2-151: egli giugneva fino a venir seco medesimo in disputa, qual vita
, 3-1-348: contro alla qual posizione sento venir gagliardamente provvisto il signor simplicio, e
. — al figur.: il venir meno, l'esaurirsi. cassiano volgar
non potrebbe in nessun modo... venir definito un dissociale, un misantropo.
del mese di marzo massima- mente soglion venir loro [alle api] le 'nfermità:
pronom. sentirsi mancare le forze, venir meno; avvilirsi, scoraggiarsi. ugurgieri
dolore, di disperazione); consumarsi, venir meno, languire; rodersi, tormentarsi
. de jennaro, 87: vidi venir pian piano / un'altra donna,
partito. -ant. sottrarsi, venir meno (a un dovere, a
cfr. venire). ant. venir meno, perdere le forze, svenire
rimedio. caro, 3-510: poiché venir mi vide, e che in troia
ant. che è venuto o sta per venir meno; spossato; macilento,
particella pronom.). smarrirsi, venir meno, consumarsi, perdersi, struggersi
la vista; apparire, manifestarsi; venir fuori. - anche al figur.
greve stento / e per far cosa morta venir viva. giusto de'conti, ii-6
passo de venisse. -divenir meno: venir meno. boccaccio, 14-251: diceano
se non per lungo circuito, possono venir sorpresi parzialmente da tutta la massa nemica
che tutto a un tratto mi risolvei a venir qui per stordirmi, non per divertirmi
e, non potendo, non può venir meno. bisticci, 3-496: dubito che
voi, acciò che, se biasmo a venir me ne ha, quello sia ancor
, 14-51: crebbe il timor, come venir lo vide / di sangue brutta e
chi si trova per la strada vede venir giù pei doccioni del monte acqua densa di
: è buon documento / le sane prima venir sepe- rando / dalle malate e loro
budin, quei dolci e forti / venir farebber l'appetito ai morti. collodi,
campanile... s'eran sentiti venir meno dal dolce, al legger non appena
gioire profondamente, intensamente, e quasi venir meno dalla gioia. forteguerri, 10-102
che rivederli [quegli occhi]; e venir meno nello sguardo loro, e consumarmi
; a punire la ingiustizie, a venir liberamente in soccorso di chiunque abbisognasse precorrendo
, xvii-214-22: però conven da me venir l'aiuto, / eh'a dimandare io
roma. alfieri, 1-217: poss'io venir, senza tremore, innanzi / al
. domattina voler partir. tutta compagnia venir casa mia, domattina buon'ora. manzoni
, anzi uno studio generale, per venir poi al particolare di quello di cui si
mi fate guerra / voi, donde può venir sol la mia pace. fagiuoli,
parole aggira sé e altrui, senza venir a capo di conclusione nessuna, si dice
uno, laerce dorator qua imponga / venir, perché del bue le coma dori.
dorida, / né pausilipo in te venir consentano - / non ti vid'io poc'
dovevi andare a casa tua e non venir qui. bandello, 2-9 (1-753)
in potenza; nascondersi (pronto a venir fuori); riposare celato, contenendo
, di espansione, che attendono di venir risvegliate e suscitate (un sentimento).
avete facto una bellissima elezione, da far venir voglia a le pietre, non che
verde chiaro. boccaccio, ii-276: venir vide / un fier cinghiai fortemente rugghiando
, 2-40 (ii-19): voglio venir a la narrazione d'un caso avvenuto
e non pur lento / ebbi a venir in quella vostra stanza, / secondo
dovere: perocché, trasportato di venir a cenar con noi questa sera. pananti
ciò è il vedersi già muovere e venir davanti, creditori e riscotitori delle opere
laboriosi, cui vien meno, col venir meno del commercio, il filatoio,
dei teoremi che ne discendono) di venir raggruppate a due a due in modo
da lui rubata; / né lo lascia venir troppo accostando, / di sua condizion
2-93: fra tre giorni, deve venir dalla guarnigione di pinerolo una compagnia d'
capitano col cui favore io spero di venir al desiderato fine de l'intento mio.
nel tempo senza logorarsi o mutarsi o venir meno; che resiste all'azione e
ebe. 2. cedere, venir meno. folengo, ii-181: non
di cui tomma / dinanzi al mio venir fu sì cortese. boccaccio, dee.
già assediati; / se è il a venir avversario, e quali siano le eccezioni
immagine / dentro a la calda fantasia venir. / ed ecco ed ecco sorgere /
la tasca al fianco, / galoppando venir sopra un ronzino / un messaggier che
importanza, di valore; decadere, venir meno, annullarsi. - anche:
-soffrire eclissi: indebolirsi, languire, venir meno per un certo tempo.
eclipsis, dal gr. fixaei
(deriv. da èxxec7ieiv * cessare, venir meno, sparire '). cfr
ministro degli amabili artifizi della grazia. venir seguendo la sua vita sarà uno svolgere
: dunque vien, morte, il tuo venir m'è caro; / e non
vivande, levate via le tovaglie e fatte venir le carte, tratti fuora alcuni pochi
/ che fe''l roman senato venir egro. anguillara, 7-199: non s'
ii-844: i'vidi innanzi a lei venir allora / arbori, fiumi, monti e
sul giorno un'amorosa stella / suol venir d'oriente inanzi al sole / che s'
gli occhi belli / che lacrimando a te venir mi fenno, / seder ti puoi
tanto scagliarsi in amplificarle, che paiano venir da passione, o da ostentazione di eloquenzia
mi ferisce così acutamente che io credo di venir meno. gramsci, 9-261: sono
. attenuato: uscire, andare o venir fuori (con riferimento a persone, a
: le cui eccelse azioni non potrebbono venir degnamente narrate, se non da quell'arpa
. intr. con la particella pronom. venir meno, cessare del tutto.
tuttavia torecchie attente, / s'ancor venir la bella donna sente. menzini,
. / perch'io non temo di venir qua entro. albertano volgar., 139
ha per uso in su quest'otta / venir la tancia a far l'erba
eredità che... avrebbe dovuto venir divisa in tre parti uguali.
316): io era pur disposto a venir qua a grandissime eredità che io ci
, con violenza (una voce); venir fuori con forza, impetuoso (un
, l'ultimo fiato, ogni spirito: venir meno, morire. - anche al
, / ma l'anima facea sì venir manco, / che dal corpo esalata esser
che avevano [i testimoni] a venir ad esaminarsi. 22. guardarsi
perdere coraggio, volontà, forza; venir meno. sannazaro, 6-105: oimè
circolare d'un tal teatro potrebbe farmi venir in mente -separare, distinguere. la
con la particella pronom. cessare, venir meno. ariosto, 34-2: il
, 326: non mi fate venir l'acqua alla bocca con ricordarmi piazzola
con esempini come la regola grammaticale debba venir applicata. nieri, 347: com'è
di perfezione così mirabile da meritare di venir imitato. 5. caterina da
i miei desideri, a che mai venir francamente? a cantar l'esequie al
piede, / per poter meglio alfin venir di quanto / la cauta maga istruzion le
nuotassero in cielo, dovrebbe infiacchirsi, venir meno di mano in mano, come il
de gran valore. -figur. venir meno, cessare, sparire. arrighetto
. intr. sentirsi mancare le forze, venir meno; cessare. boccardo,
locuz. -cessare, finire di esistere: venir meno, scomparire, distruggersi; morire
guidano e dispensano le sorte da farte venir a l'incontro un uomo, che
rischi esorbitanti / col venire qua, di venir qua ricusa, / mi sottoscrivo alla
un giorno all'altro loro potesse mai venir tolta, facevano in fretta e in furia
quell'esordio di profezia, si sentiva venir, come si dice, i bordoni,
a roma la dovizia; / e fannosi venir l'espedizioni / di francia, di
personali e di studii nuovi che ben potrebbero venir senza tema al paragone con i più
esorbitanti / col venire qua, di venir qua ricusa, / mi sottoscrivo alla
hai veduto a questo fido orrore / venir co'miei pensieri amici appresso, /
m'imbarcassi..., disposto a venir egli stesso il giorno dopo per asportarmi
, / uomini e donne insieme, venir nudi, / ove natura vuol che sien
. -ant. ché non può venir meno, indefettibile, immortale (e
2. per estens. il venir meno (di una stagione, 0
: convien, marito mio, se venir grande / tu brami al lume ancor de
lontanamente. 8. figur. venir meno, cessare di esistere; finire
di lei. 3. il venir meno, cessazione, scomparsa. -
6-117: io, vecchio negoziante, venir ingannato in tal modo! estorcermi in
vede... gruppi di case venir fuori con una certa chiarezza, benché sformate
molto, / che non ci veggo venir se non gente / di qualità. -vuol
: courtenay considerava l'aumento delle popolazioni venir non solo da esuberanza di nascite,
famigliuoia sbigottita / che vede il caro padre venir manco. boccaccio, dee.,
al tocco di questa corda, si sentì venir freddo, e diede un guizzo,
superiore dello spirito, che non può venir scosso e turbato da accidenti esterni o
con la particella pronom. cessare, venir meno, finire, non avere più luogo
-perdere efficacia, svigorirsi, diminuire, venir meno. de sanctis, ii-59
= voce dotta, lat. evenire * venir fuori, riuscire '(comp.
(da èventum, supino di evenire 'venir fuori, accadere ').
di conseguenza '(da consèqui 'venir dopo '). excursus, sm
, 6-156: don lorenzo notò, senza venir meno alla ingiunzione sacramentale, fondandosi in
antico podere sempre sul punto di venir venduto come terreno fabbricativo.
143): il suo fattore, fatti venir alcuni facchini, ordinò che il grano
lalli, 3-146: quando ecco verso noi venir si sceme / un uom con faccia
passo che l'uom move si vede venir meno all'intorno qualche faccia cognita o
, 3-87: sì vid'io muovere a venir la testa / di quella mandra fortunata
: 'perder la faccia ', venir meno a dignità. locuzione dell'estremo oriente
consolar l'alba che piange / col venir de la dea volan leggieri. battista
incarnato. 2. che può venir meno all'improvviso, che può deludere
: commettere una colpa, errare; venir meno, mancare; ingannarsi, fraintendere
senza dubbio; senza mancare, senza venir meno. federico ii, 157:
; tradire; mancare di parola; venir meno a una promessa, a un
anni a cento '. 5. venir meno, deperire, esaurirsi (forze fisiche
gli interessi di qualcuno). -anche: venir meno ai doveri, a una promessa
sua fallènza. -aver fallènza: venir meno; trascurare il proprio dovere.
senza sbaglio; senza mancare, senza venir meno; indubbiamente, certamente, sicuramente
conforto. 5. mancare, venir meno. de iennaro, 35:
alcuno fallimento. -far fallimento: venir meno, abbandonare. neri poponi,
tradire, ribellarsi; mancare di fede; venir meno a una promessa, a un
. 6. deperire, esaurirsi, venir meno (le forze fisiche, l'
che ha osservato il tutto, finge venir correndo a pandolfo, che aveva da portare
ingannare, trarre in errore, mancare, venir meno '(alla fede, alla
. -andare, venire fallito: fallire, venir meno, cessare, scomparire; andare
2. guastare, rovinare, far venir meno. - anche: rendere inservibile
9. intr. ant. cessare, venir meno. giacomino pugliese, 194:
infelice, vedo di ora in ora venir mio padre col medico per falsare. fuggi
faltare, intr. ant. mancare, venir meno, fallire (con riferimento a
peregrinazione. -morire di fame: venir meno per mancanza di nutrimento. -anche
migliuola sbigottita / che vede il caro padre venir manco. maconi, vi-71: pregoti
famigli, / che quivi fatti avea venir di corte, / che di lor mano
immagine / dentro a la calda fantasia venir. rosmini, xxvii-50: la fantasia
che v'ha sì fissa / né leon venir sente né melissa. sarpi, i-187
: gli venne alcune volte fantasia di venir celatamente alla casa di cesare. nieri,
, 3-146: quando ecco verso noi venir si scerne / un'uom con faccia raggricciata
, 13-i-548: signor, al tuo venir, novella altera, / meraviglia ben
me l'han data i vostri nel venir via; non fate complimenti; mangiàtela
sera. caro, 1-781: ecco intanto venir di palla al tempio / in lunga
un ch'io son, ne farò venir sette / quand'io suffolerò, com'
; / chi la tempesta del suo venir sente, / a dargli via non par
siete nel- l'armi, / lascia venir la vittoria ch'aspetti; / allor saprò
che nel sentir quei farfalloni, / venir piuttosto sentesi la muffa, / passandolo
. -non far farina, non venir la farina: non concludere niente,
da questa fascinata ricoperti, si potrà venir un pezzo innanzi, cioè sino che si
posta i suoi soggetti e se li faceva venir dietro come pecorini al sale. de
che il serenissimo granduca mio signore fece venir di provenza per la sua villa di castello
dentro videro i fastelli / intorno intorno venir della stipa, / e le lumiere
porta; / né per pietà di me venir più meco. guicciardini, ii-261:
, 1-1-145: io speravo di esser per venir costà questa quadragesima,...
lei si muoveva con aria faunesca nel venir su di lui interdetto e furioso.
concorrere arridenti dove meno dovrebbero, dee venir fatto di pensare e dire fra sé
e spero mi accorderanno il favore di venir a cenar con noi questa sera.
vedendo la lampada accendersi e temendo di venir scoperta, si asserragliava in una di
: si sentono [le arpie] venir per l'aria, e quasi / si
: -a la fé, che vo'venir anch'io. galileo, 3-4-513: adunque
da dannato. -mancare di fede: venir meno alla parola data, a una
come li inimici hanno deliberato questa sera venir a campo a questa terra. salvini
custodita, non è però che possa venir corrotta dall'oro. forteguerri, 24-81:
letter. perfidia, slealtà; il venir meno a una promessa, ingratitudine;
ed auri e straccia, ch'ai tuo venir appa- recchian le braccia. ariosto,
, / e '1 mar turbare e venir termuoti, / e infiammarsi il cuor
? -figur. commuoversi intensamente; venir meno, non reggere al dolore morale
. nievo, 1-198: se la fece venir appresso domandandole per quali negozi si trovasse
, perché il capo dei giurati stava per venir meno a causa del gran lezzo ferino
: l'ardente strai, che spezza e venir meno / fa ciò ch'incontra,
: sentiva alcuno soave e picciolo venticello venir da quella parte, e ferivala per
, e de l'altrui ferita / venir con ciancie ad inasprire i mali.
classe... si perdono senza venir raccolte a fermare ne'libri una notizia
fermasti. cieco, 6-69: poi fe'venir a sé tutti i prigioni, /
lo trovando, fermai l'animo / di venir qui per que- st'altro negozio /
39. finire, cessare, esaurirsi, venir meno; calmarsi, placarsi, spegnersi
non mutare, mantenersi fedele; non venir meno, non mancare; continuare,
svevo, 3-602: quale diminuzione per me venir privato di quel mio secondo padre,
quel sonare a messa / le fa venir tutte quante in fervore. celimi, 1-119
io feci fu di pregarlo fervorosissimamente a venir meco a celle. moravia, i-279 '
d'una grotta antica / d'onde il venir da me te fia concesso. ariosto
fieni aspettavano la falciatura; e poi venir la pineta incontro, infinita, col verde
riso, di sorte che, senza venir mai a fastidio o pur a saziare,
errori suoi, festeggia il novo / suo venir nella vita, ed inchinando / mostra
ai suoi. 8. figur. venir meno, affievolirsi, perdere d'intensità
al tuo rubello / figlio, ambrosio venir dal cielo, armato; / ed
e il giorno a poco a poco venir manco. ariosto, 17-131: gli avean
apristi. alfieri, 1-527: andar, venir, infuriar, mostrarsi / là di
cui il lettore vede già in aria venir dietro il giudizio universale e le fiamme dell'
in casa ». questa parola fece venir le fiamme sul viso del frate. verga
sapeva / ch'oggi m'avea a venir qualche disgrazia. / s'io campo,
; cadere di fiato a qualcuno: venir meno la voce (per meraviglia,
-doh, tu me frai venir la sconciatura! g. m. cecchi
il fiato: sgolarsi, arrochire, farsi venir meno la voce a furia di parlare
trafitto, / ch'il fiato mi faceva venir manco. beccati, xxx-4-296: perché
specchio. -figur. mancare, venir meno il coraggio. papini, 8-174
in casa tua / attribuire il mio venir non vogli. manzoni, pr. sp
-aver voglia dei fichi fiori, venir voglia a qualcuno dei fichi fiori:
gente può supporre di poterlo aiutare a venir fuori, di avviarlo, solo chi si
hai veduto a questo fido orrore / venir co'miei pensieri amici appresso, /
i fattori], / col far venir da brozzi un uom di fieno, /
sangue e pesante ch'era al punto di venir attratta insieme con la mole inerte a
ver sempre mi predisse, / termine al venir tuo questo dì disse. tausilio,
che il serenissimo granduca mio signore fece venir di provenza. muratori, 5-iii-199:
balbo, i-60: così essi fecer probabilmente venir di fuori più pittori, ma
. piero da siena, 4-31: venir veggio un colle più belle membra,
vidi per quell'aere grosso e scuro / venir notando una figura in suso, /
professiamo, anzi a lei ne può venir del danno presso i nemici, con figurarsi
pananti, i-116: scorgo da un uscio venir fuori / quei bei figuri, quei
crudo / in man d'orlando al venir giù voltosse: / tirare i colpi
: dalla casa dei cacciatori cominciava a venir su un filo di fumo.
non è per filologicale senatoconsulto che possono venir fatti al poeta i due versi: '
gli potesse capitare di cascarci, di venir travolto, da que'filoni d'un
. ant. mancare, aver fine, venir meno (un fatto, una circostanza
; estinguersi (la vita); venir meno (le forze). latini
quasi venuti a fine. -esaurirsi, venir meno (un fenomeno). settembrini
a fine: arrivare al termine, venir meno, estinguersi. capellano volgar.
6-78: sul far della sera, può venir giù scrollando il basto, carico di
bastardo. -venire a finimento: venir meno, cessare, finire; morire
per questi cenni; pòi essi dovettero venir raddoppiati perché anche l'altra mano era finita
pareva dirazzasse, anziché finir tisico o venir su malaticcio e anemico, diventava come
pucci, ix-997: io no gli fe'venir per tal partito, / ma credendomi
-per onore di firma: per non venir meno ai propri impegni, al proprio
, 1-i-511: ed ecco appresso alcuna posa venir su tra le fronde una melodia affettuosa
... tutte queste cose gli facevano venir meno di spavento. f. f
quell'esordio di profezia, si sentiva venir, come si dice, i bordoni.
/ sì sottosopra? boccaccio, ii-276: venir vide / un fier cinghiai fortemente rugghiando
non trovando i singhiozzi la forza di venir fuori, con un fiottar fitto del
, ii-317: mi pare che basti di venir sempre qui a far flanella! bernari
desolazione della povera donna, si sentì venir su come una flatulenza di buon cuore
: per « arrivare » ha dovuto venir a patti col diavolo, fletter la schiena
quattrocentesco. -figur. derogare, venir meno, scendere a compromessi; indulgere
a scopo diagnostico, a cui può venir sottoposto il siero sanguigno sotto l'azione
l. salviati, 20-131: affinché facciate venir qua l'agata, / alla quale
le aveva foggiate,... il venir meno di braccia al bisogno del podere
dai medesimi, i quali poi al venir della nuova foglia degli alberi maggiormente incominciano
nel mio capo io manifesti, / venir vedra'mi al tuo diletto legno,
bellissimi. magalotti, 21-50: esperienza per venir in chiaro se l'aria sia quella
campanile... s'eran sentiti venir meno dal dolce, al legger non appena
, e arrise / col fausto augurio al venir nostro. 3. per
ariosto, 36-20: ella n'è per venir di sdegno folle. tasso, 6-44
suo folle et irato tomolto / vidi venir pian piano / un'altra donna,
di non dargliene. -ant. venir giù, precipitare (la pioggia, la
mucchio di foraggio già tritato: faceva venir voglia di sdraiarcisi. -in senso generico
3-129: l'api bionde, al venir di gran tempesta, / di cera non
lungo 'l fondo, e far sotterra venir l'acqua a modo di fonte.
permissiva », colla quale io ho fatto venir fuori l'orsi a difendersi, io
aretino, ii-72: -che non faccia venir il signore in collera con la sua
quanto forcelluta o multipartita, che non possa venir racchiusa... in un numero
poco più le ciglia, / dal mar venir per quel bosco foresto / ciprigna bella
albergo della luna che fui costretto a venir qui da una formag- giaia la quale
; ma pensò di mondare, purificare e venir formando la lingua a benefizio degli scrittori
fortuito fosse più fortunato, circa il venir nelle fantasie umane, il simolacro d'
boccaccio, viii-2-124: davanti al quale dovendo venir cleopatra, avendo della sua formosità
non è punto usato: potrà tuttavia venir qualche volta in acconcio. più naturale
tutti parlavano di piveroni, che stava per venir condannato e chiuso in fortezza.
fortuito fosse più fortunato, circa il venir nelle fantasie umane, il simolacro d'
allora tratto, / che del foco venir sente la forza. l. martelli,
polo. ariosto, 24-9: qual venir suol nel salso lito tonda / mossa da
pubblica. ricchi, xxv-1-248: potrebbe venir qui con una schiera / di quei
di forze: spegnersi la vitalità, venir meno le energie, illanguidire, indebolirsi
il volto, / ed in dietro venir li convenìa, / perché 'l veder
). pulci, 18-112: vide venir di lungi, per ispicchio, /
contento arrive. grazzini, 259: venir ti possa / un canchero nell'ossa /
in ciel mille paure. 6. venir giù a scrosci, con grande violenza e
, come mutamenti di stanze, far venir qualche personaggio secco, come la sequenta
-che è destinato a decadere, a venir meno; caduco, mortale (la
. 2. figur. il venir meno, il precipitare nel nulla;
valle. 4. figur. venir meno, perdere validità e consistenza (
francesi. pananti, i-100: so venir fuora con un'aria franca, /
, al 3225, gli si vedeva venir fuori dalla giacca a dondolargli in mezzo
veggio nettuno sulla conca argentea / tratto venir da'suoi quattro ippopotami, / tonde
. 4. figur. far venir meno, spossare, prostrare, deprimere
franto. -andare in rovina, venir meno. giannone, 1-i-268: morto
35-7: che dove il frutto ha da venir s'inesta, / e con studio
si freddasse. 5. figur. venir meno, attenuarsi, calmarsi (un
al tocco di questa corda, si sentì venir freddo. pavese, 7-188: mi
, 477: mi sento dall'ambascia venir meno: / traggo più d'un sospiro
messo in tanta frega, che voglio venir con voi, perché me le contiate
nel cuore, non può dall'industria mortale venir cassato. -onta, oltraggio, infamia
no: tra l'erba e'fior venir me vide / a lo incontro un destrier
, no: tra l'erba e'fior venir me vide / a lo incontro un
che null'ora che sia, / venir non ti porla / la tua ricchezza meno
vii-17: piacciavi, donna mia, non venir meno / a questo punto al cor
per l'occhio dell'artista, potevano venir in soccorso onde spegnere la seduzione.
bandello, 2-55 (ii-218): al venir della reina non si mosse, ma
potre'anzi ritornare in ieri / e venir ne la grazia di becchina, f.
sannazaro, 12-211: talor veggio venir frisoni e menile / ad un mio
medico curante, sen tendosi venir meno il coraggio, persuase consulti;.
panni veder pastori assai tra queste / frondi venir con passi frettolosi. tasso, 11-11
né grotte. frezzi, iii-6-5: vidi venir ben mille cani, / latrando contra
. boccalini, i-15: apollo fece venir di sicilia due compagnie di poeti frottolanti
detto. domenichi, xxvi-2-305: cotal venir bisogna dalla culla, / cioè ben
giovane, 9-389: donde ha e'fatto venir di sotterra, / così straccione e
vede l'apparecchio delle ghiande e cacisvalle venir debbe /... / per fare
da ritta, da manca, guerrieri venir. nigra, 9: vano spettro!
ora immobile. 14. mancare, venir meno (l'animo, le energie
e il giorno a poco a poco venir manco. ariosto, 14-61: udì sonar
-figur. sfumare, dileguarsi, venir meno, dissolversi in nulla (una
: sul far della sera, può venir giù scrollando il basto, carico di carbone
d'altro più funesto peso che potesse venir giù dalle finestre. carducci, 291
-nascere, sorgere, spuntare, venir su come un fungo, come i
guatate di ricoprire i vostri falli; che venir possa fuoco da cielo che tutte v'
cui gli pianti, / e tutte fatte venir di difuori, / e d'ostro
alessandri magni, vedreste più di cinquecento venir a corteggiar questo diogene. boccalini,
l'anguillara a menadito, / so venir fuora con un'aria franca. collodi,
luisa molto malata; vedete cosa può venir fuori da un gioco di società.
con loro una moina fuoriscèna che faceva venir il latte alle vecchie. = comp
l'ore, e il tempo col venir gli fura. foscolo, v-128: soave
pagano era giusto. / berlinghier vide venir questo cero, / e non guardò perché
si trattò li principi... di venir ad una sospensione del concilio; il
pioggia che comin ciava a venir giù gagliarda. calandra, 12: colto
se ben tarda / qualche tempo al venir, da mal procede, / che la
di core / irato e consiroso / venir gaio, e gioioso / in gioi
-far le corna al galateo: venir meno alle norme di buona creanza (
8-17: io vidi una nave piccioletta / venir per l'acqua verso noi in quella
pallonetto', galleggian- tino supplementare che può venir formato quando occorre mediante un palloncino gonfiabile
impertinente. collodi, 114: non venir qui a far tanto di galletto!
. nievo, 102: mi sentii venir dietro il galoppo d'un cavallo.
cristianelli, tutto in un tempo ci parve venir giù un rovescio di pioggia sì
. -uscire di tra le gambe: venir alla luce, essere partorito.
, che quasi quasi mi hai fatto venir voglia d'entrare in questa impresa. panciatichi
qui di sicilia pare che non debbano venir cogli altri in piemonte. de marchi,
e leggiera / era venuta, come venir suole, / ambasciatrice della primavera.
.. / soglion... / venir col canto a benedir le biade.
di ninfe e di garzoni / suol venir allegra schiera, / quando spirano i
(i-618): il figliolino come vide venir il padre, gli andò correndo incontro
, ella voleva tuttavia abbandonar tutto, e venir a soffrire, a morire con voi
anima nostra. -morire, venir meno di gaudio: provare una straordinaria
pulci, 19-105: pensoe di troppo gaudio venir meno, / quando sentì che vivo
fiumi; /... / fa venir il gavocciolo e la peste / col
cecchi, 1-1-483: che gli possan venir tanti gavoccioli / quanti e'm'ha
r. corsini, 16-22: venir possa il gavocciolo, anzi il foco
assai gazzeri in gesta / ed aspidi venir nel mio contegno. 2.
delle gazzette, e da diverse parti venir le faceva per esser ben ragguagliato di tutto
un gazzetter o sia menante: facciamlo venir a poppa, che saprà dire ciò che
nelle vene; sentirsi gelare la vita: venir meno, perdere le forze, irrigidirsi
nostri liti, / sia che al venir più dolce aere v'inviti, /
terrazzani il gelo, / quando vider colui venir dal cielo. straparola, 11 -intr
., 5-10 (93): che venir possa fuoco da cielo che tutte v'
,... ond'era il continuo venir che facevano a rostokow, per diverse
/... / fecero a sé venir vari valletti, / e della ricca
, / ché già d'altrui non pò venir tal grazia, / simile al suo
figliuoli della germana, / vedean ei venir gran torma / lungo il pian di
: il tradizionale, forse, stava per venir apprezzato più del nativo e germinale;
azione che vogliamo significare, come 4 venir facendo, andar dicendo '. de
assai gazzeri in gesta / ed aspidi venir nel mio contegno. = voce
e le labbra dal vento maltrattate, / venir l'inverno. de sanctis, petr
essere prostrato, mancare di vigore; venir meno. varchi, ix-325: nel
, / un ghiado proprio al cor venir si sente. -freddezza spirituale.
con un ghignettino: / se vuoi venir, vien via senza dimora. pananti
15. trovarsi privo di vigore; venir meno, smarrirsi, lasciarsi abbattere (
, 8-17: vidi una nave piccioletta / venir per l'acqua verso noi in quella
[luciano], iii-3-211: ecco venir proteo, nelle sue vesti consuete,
, e quello [il cagnolino] appresso venir gracidando. -tr. monti,
che tanto ti grada, / veggio venir con un villano a piedi / per
parole grame. boriili, 5-46: udiamo venir dalle stive... un gramo
benché far potesse, / in questo mondo venir con grandigia. giov. cavalcanti,
3. per estens. abbattersi, venir giù, essere scagliato in gran numero
e da magro, si come dovendo venir pesce in tavola, si faceva comferir
ancora aguzze, / a grattamento tal venir conviene, / sicché il fusto si scuoia
migliore. rajberti, 2-211: può venir l'ora che non bastino né i
una tanta altezza non poter muoversi e venir giù né poco né molto un liquido