ambasciatori al cardinal di roano a supplicare venia. d. bartoli, 40-ii-539: ricevuto
vecchio e accatarrato... / venia in una lettiga riserrato. marino,
grazzini, 3-2-296: che quel convento venia tosto meno, / dovendo sempre andare
, 17-119: presso alla porta ove grifon venia, / siede a sinistra un splendido
bei panni ornato, / verso il fiume venia, da una donzella / e da
, ed accompagnato dalla febbre, si venia meno. castiglione, 199: e come
acconciatura poi gli pagò quello se ne venia. -locuz. ant. perdere
un'ombra, e dietro a noi venia, / dal piè guardando la turba che
cose graziose. iacopone, 24-156: non venia fatta corno pensava, / addolorava che
, i-17-114: quand'ella a te venia quassù nel monte, / perché piacesse
! che gli descrisse », / venia sciamando un'altra, e baci ardenti /
la via! berni, 101: gli venia voglia di ciò che vedeva, /
. troppa lieta s'afrontava a qualunque venia, et così a chi andava si porgeva
schifasse il dardo, che volando / venia ver lui, per l'aria affusolato.
serra, / e come agnello ne venia paziente. marsilio ficino, 2-154: il
., 12-91: a noi venia la creatura bella, / bianco vestita e
14-5: un cavaliere in contra a lui venia, / e 'n suono, a
ben gli avesse a pieno, / venia sua vita allora allora meno. berni,
nelle cose prospere. tasso, 3-50: venia per far nel barbaro omicida / de
disleale. dottori, 1-65: io mi venia per commission di jove / l'altrieri
altrui. alberti, 254: non mi venia in mente possedere cosa alcuna, quale
destino, / il qual seco venia dal materno alvo. ariosto, 33-15
. / ne l'oste saracin spesso venia, / né mai del suo ruggier ritrovò
; / e certo il creder mio venia intero, / se non fosse il gran
trovando nui, / meco restette che venia lontano, / a guisa d'un
, / poi sovra il letto la venia versando, / qual la cadente nuvola rompea
per lo peso queha gente stanca / venia sì pian, che noi eravam novi /
a lione, e andava / e venia) propose di levarla / su alla madre
coloro a li cui orecchi così riverberata venia. sacchetti, ii-258: era uso d'
anno, sovra questo colle / io venia pien d'angoscia a rimirarti. idem
modo, che per loro medesimi con venia, o che traboccassono co'loro cavalli
tazion della volatile, quella degli uccelli venia a buon mercato. gelli, i-30
.. la cui finestra a piombo venia sopra il capo di leggieri.
contemporanei. alfieri, 14: non venia proscritto / il dir, leggere, udir
: tale e tanta dal ciel se ne venia / dei ella ha a rimuovere il vedere
suoi nemici attende. idem, 17-33: venia sublime in fin gran carro assisa,
.. cominciò una novella che non venia meno. uno donzello della casa..
ella ascoltò: la piccola battuta / venia di là. si mise anche una volta
il console, che... venia presto ed assettato di combattere.
d'un carro. tasso, 17-33: venia sublime in un gran carro assisa,
conobbe per astrolomia che l'anno che venia innanzi, sarebbe grandissimo caro d'olio.
sano. monti, 168: venia poscia uno stuol quasi di scheletri, /
inf., 3-56: e dietro le venia sì lunga tratta / di gente,
religioso, che vedendoti colla benedizione e venia del superiore passare dal suo convento al
corona del ferro... gli con venia per forza vincere i signori, e
men religiosa / e cortese a chiunque vi venia. guicciardini, 689: si lamentò
su 'n un muletto baio / che venia da bologna. crescenti volgar., 11-47
, / a par a par con lui venia ruggiero. tassoni, 8- 38
e verde prataria. / ove dal mar venia suave vento, / tra molte palme
ne parea geloso, / che ne venia così mezzo balordo. belo, xxv-i-iio
antiquario. foscolo, iv-423: mi venia raccontando, come certo uomo quasi mendico
, / a par a par con lui venia ruggiero. caro, 5-801: il
traccia [= schiera] / che venia verso noi dall'altra banda. landino
uscivano, veramente può dire che « venia verso noi ». dante, purg
purg., 13-79: virgilio mi venia da quella banda / della cornice onde
., 13-79]: « virgilio mi venia da quella banda »: essendosi questi
tomba. manzoni, 4: se gli venia talento /... ripetuto avria
bastite, / ferìan da quelle chi venia di sotto. berchet, 293: in
a n'iun di loro in mente / venia fuga o spavento periglioso. casti,
/ ella ascoltò: la piccola battuta / venia di là. slataper, 1-29:
più che l'altro a gran fretta venia / a spron battuti e redine distese
destar riso / infra gli achivi gli venia sul labbro, / tanto il protervo beffator
a par a par con lui venia ruggiero. guicciardini, iv-261: essendosiper comandamento
, purg., 12-89: a noi venia la creatura bella, / bianco vestita
gingillarsi, verbigrazia, e, sit venia verbo, bighellonare, quasi che andasse
amaro. / tra l'erba e'fior venia la mala striscia, / volgendo ad
secrete, / e in quelle bullettin venia gettando / contro al tal uom, al
iv-2-104: non è maraviglia se anticamente venia creduto che la seta de'seri e la
, e la gente ch'avea bontade venia a lui da tutte parti, perché l'
stuol migrante un suono di chiarina / venia per l'aria, e il mar tenea
inchiesta, / perché ogni altro portarlo venia stanco, / né di brandirlo alcuno
altri il re di satalia / venia, broccando un gran ronzon leardo; /
biade e le piante; / tal ne venia col crudo brando in mano / il
nell'ali del suo falco / la venia » brunendo allor. 3.
168: la dolce madre a lui venia; non sola: / l'erano accanto
un'ombra, e dietro a noi venia. buti, 2-497: de la sepulcral
., ii-422: nel secondo luogo venia gran moltitudine di femmine, al servigio
l'uomo del buratto ma, sia venia al bisticcio, un vero burattino.
per mangiare o ber quello infelice / venia cacciato dal bisogno grande, / tosto
purg., 13-80: virgilio mi venia da quella banda / della cornice onde
dinunzie secrete, / e in quelle bullettin venia gettando / contro al tal uom,
193: mostrommi il duca mio un che venia; / ed io, come gli
su 'n un muletto baio / che venia da bologna. dante, inf.,
sapere quasi leggere; e quanto più venia in tempo, meno sapea. idem,
fiovo lo vide, sì lo domandò donde venia, e guardollo nel viso, ch'
, 1-376: udì palla, e venia lieve da'balzi / luminosi d'olimpo,
pulci, 24-91: allor malgigi venia disegnando / carat tere e
. pulci, 5-22: rinaldo gli venia compassione: / « chi fia costui
] / di quest'altra brigata che venia. caro, 3-894: è per
(52): e sospirando pensoso venia, / per non veder la gente,
. pulci, 24-91: allor malgigi venia disegnando / carattere e sigilli, e preparava
carriuola, correndo un suo corsiere che gli venia a ferire addosso, essendo perduto de'
arco del divin patto / con lor venia fedele; / così la croce,
de le tre porte, / il carroccio venia parato a guerra; / gran tratta
sopra d'una carrozza da campagna / venia correndo e calpestando il cielo / con
sopra d'una carrozza da campagna / venia correndo, e calpestando il cielo / con
: il fior ch'intatto io mi venia serbando / per non turbarti (ohimè
sala mirando, / ciascun per meraviglia venia meno; / genti legiadre e donzelle
secrete, / e in quelle bullettin venia gettando / contro al tal uom, al
conducea / pedoni e cavalieri, e venia in campo / là dove carlo marsilio attendea
foscolo, 1-376: udì palla, e venia lieve da'balzi i luminosi d'olimpo
portento / ruppe lo stuol che a lui venia d'intorno. alfieri, 1-243:
ma chi fe'l'opra, gli venia da tergo. ariosto, 34-14: il
ad accettare la chiamata, che gli venia fatta da parte di s. m.
chiarezza / e '1 suo fasto venia da la sua madre / ch'era d'
stuol migrante un suono di chiarina / venia per l'aria, e il mar tenea
quasi leggere; e quanto più venia in tempo, meno sapea. l.
: quella già con la visiera chiusa / venia. 11. compresso, premuto
alla lettiga, dove il santo suo padre venia tutto chiuso tra per non esser veduto
: / e certo il creder mio venia intero. idem, purg., 30-31
: nella detta cit tade venia per maraviglioso condotto delle montagne di
per forma che se fusse vivuto e'venia gran ricco. aretino, ii-237: si
lo scapulare! manzoni, 13: venia uno stuolo di leviti, colla / faccia
codazzo a piè, a cavallo, / venia il conte a par con lei.
giovane co'fanti de'priori, che venia da parte de'dieci, per rimenarlo
boccaccio, 2-8: ma infame alquanto ne venia antenore / per la combusta patria e'
cura. ottimo, iii-411: venia commasticando e diducendo per la mente il
ma per lo peso quella gente stanca / venia sì pian, che noi eravam novi
ix-190: da le fontane ad ascoltar venia / questo e quel ruscelletto, e mormorando
e non pareva umano. rinaldo gli venia compassione. vasari, iii-510: mi
la coverta / quant'ella a compiacermi venia gaia. boccaccio, vii-222: s'io
, / che 'l su'contraro lo venia vincendo. compagni, 2-5: i
con tal note, / che tutta asia venia compigliando. 2. ordinare
sato degli uberti, il quale co'pistoiesi venia, per essere al dì nominato
tutte rattoppate. manzoni, 13: venia uno stuolo di leviti,
villani, 1-7: nella detta cittade venia per meraviglioso condotto delle montagne di sopra
un'ombra, e dietro a noi venia, /... / dicendo:
. e quando alcuno di questi pezzi venia a mano a scolpitori, o a
mi transportava in parte dove la fantasia venia meno a 10 'ntelletto, se io
cavallo, secondo che più in destro gli venia, la via davanti alla casa di
conceduto. ariosto, 12-73: ne venia / per là giungere a tempo, ove
; / e se dal re le venia contraditto, / gli promettea di sempre esser
, ii-907: il fùnebre convoglio / venia così pel mar siciliano / con l'
la coverta / quant'ella a compiacermi venia gaia. buti, 3-699: * per
, e assalendo ispesso il mercato che venia nell'oste,... per paura
eolie. manzoni, 4: se gli venia talento 25 — battaglia, iii
, ii-907: il fùnebre convoglio / venia così nel mar siciliano / con l'
purg., 13-80: virgilio mi venia da quella banda / della cornice, onde
ombra, a quel licor corrente / venia per meriggiare, e, me veg-
, / a par a par con lui venia ruggiero. caro, 11-1223: un
onde di lombardia e di tutta talia venia a fiorenza buffoni assai alle dette feste.
vo- lentier con ella, / cotal venia. boccaccio, dee., 5-7 (
sdegnosa / coll'europa a cozzar l'asia venia / sgominando due mari ed amendue /
le tre porte, / il carroccio venia parato a guerra; / gran tratta poi
, 51: e quando l'oste venia, ebbe il navilio fortuna, e vidono
pueril sacrai. foscolo, 1-443: venia del figlio di tideo la possa / perseguitando
fatti anco pietosi, / vita e venia gli diamo. g. m. cecchi
di sinestro. / et drieto gli venia sì lunga danza / di sciocchi ch'io
la man ch'a dar di piglio / venia più fera che ferino artiglio. galileo
febre / rotto e deliro il sonno venia manco. rovani, ii-490: fu l'
/... dal campo a deprimerli venia. bettinelli, i-89: montesquieu e
boiardo, 1-26-11: mirando la donzella venia manco, / e tanta zoia sentì e
parlare / a poco a poco si venia piegando, / e destinava dietro ritornare
con grandissimi pianti. e drieto al corpo venia 10 suo destrieri tuttavia lacrimando. petrarca
, secondo che più in destro gli venia, la via davanti alla casa di
petrarca, iv-1-70: curzio con lor venia, non men devoto; / che di
dibassava, e il re manfredi ne venia grande. d. battoli, 1-3-22:
così la pistri pria travolta e vaga / venia da sezzo; indi affilata e stretta
, com'agnel si placa, / già venia su, ma di picciola gente.
parlare / a poco a poco si venia piegando, / e destinava dietro ritornare
ed è anche quella che lo venia, chiedendo. f. noi veggiamo
terigi doloroso e mesto, / che ne venia diguazzando la fronte. aretino, 8-325
, iii-16- 58: chiedo permesso e venia alle molte citazioni, le quali m'
ombroso e fosco, / che sempre si venia più dilatando. tasso, 10-33:
/ e un mese, e non venia la dilettosa. bianco da siena,
pensa: « deh! forse a me venia cortese, / e 'n periglio è
purg., 1-98: non si con venia, l'occhio sorpriso / d'alcuna
, 20-15: in dietro venir li con venia, / perché 'l veder dinanzi era
ariosto, 28-96: per provenza ne venia / sotto la scorta del vecchio preclaro
, / che con verdissim'ali / venia da lunge diradando 1 mali! dossi
. boccaccio, 20-118: ma nulla venia a dir la sua fatica. macinghi strozzi
uguai fianchi armata, / se ne venia dirittamente a proda. montano, 365:
. manzoni, 9: un drappel venia d'ombre onorate / sacre a la patria
(153): uno màrtore di villa venia a firenze, per comperare uno farsetto
e senza romorio / nella sua gravità venia sicuro. pirandello, iii-13: nulla in
per appropinquare a tanta gentilezza m'addi- venia. storia dei santi barlaam e giosafatte,
a sua posta; / e de'giganti venia disegnando, / ch'ognuno avea di
le parole intere / tutte con seco venia ricordando. capellano volgar., i-9
la mente orna, la qual vertù venia da quella parte che nostra mo'da
in vèr la terra / se ne venia disonorato e mesto. boccalini, ii-151:
dispensato, perocché dovunque il sonno gli venia, quivi era il suo letto, e
sua innocenza, / il suo duol venia sfogando. dispettatóre, agg. e
dispettevole. capellano volgar., ii-422: venia una vile e dispettevole compagnia di femmine
verso dio, infino che non impetriamo venia e misericordia de'peccati, per li quali
volgar., i-444: non si con venia ciò divulgare, et adi- mandòe che
arturo. tasso, 7-12-88: già ne venia con chiari almi splendori / cinzia versando
più che l'altro a gran fretta venia / a spron battuti e redine distese
lito distese, a lento passo / venia, mercé chiedendo. tasso, 1-23-40:
. marino, 3-107: i'men venia, sì come soglio spesso / quando
; però che erano poveri, e con venia loro di stare con l'arme allo
date tante busse che ancora ricordandosene gliene venia tanta ira che se l'avesse avuta
tale stato a lei senza divieto / spesso venia, lasciando altre compagne.
onorava. ariosto, 43-60: così venia rinaldo ricordando / quel che già il
essi cieli. tasso, 9-62: venia scotendo con l'eteme piume / la
-compattamente. grazzini, 3-2-44: venia la neve giù per non diviso:
i suoi dodici robusti; / poi venia solo il buon duce goffrido / che fe'
, 163: veggendo ciò, e che venia in disgrazia a'cittadini, dolcemente mi
lo pregai che mi facesse chiaro / onde venia e qual era il suo nome.
donno. ariosto, 18-188: già venia chi de la luce è donno / le
cavallo assiso / rubesto e fiero brunoro venia, / ed altri molti, i qua'
dopo. petrarca, iv-3-22: dopo venia demostene che fori / è disperanza ornai del
, dove pe'danni nostri non ci si venia la metà che a nostro padre.
giordano, 1-242: dovunque il sonno gli venia, quivi era il suo letto,
, 8-101: tra l'erba e'fior venia la mala striscia, / volgendo ad
caporali, ii-36: con questa poi venia quasi in conserto / il silatro, sonnifero
riveder il bel sguardo soave, / venia talor, che già solea sovente.
a oro. di costanzo, 1-21: venia poi il re, e appresso la
per sentimento che ebeno d'una nave che venia carica di spezie di levante..
persona e certo il fatto; / venia, che fosse la sua donna in forse
altro, del corso insolito confuso, / venia dubbioso, timido e tremente. boine
1-168: già era compiuto il die e venia l'ora la quale tu non puoti
ragionare eccoti un messo / il qual venia da papa leone. boiardo, 3-7-4
giullari, e quel che ne'versi venia pronunziato effigiavano co 'l gesto del corpo
pagare). foscolo, iii-1-74: venia crise alle greche agili navi / redentor
essere elaborate. monti, 18-520: mentre venia tai cose elaborando / con egregio artificio
accompagna volentier con ella, / cotal venia. boccaccio, ii4- 83: assai
/ rincontrò un cavallier ch'a piè venia. / indosso la corazza, telmo in
. tasso, 9-74: già se 'n venia per emendar gli éfrori / novi con
pascoli, 112: [la bufera] venia come un volo di spettri, /
gente a morire di certo enfiato che venia con gran doglia e con repente febbre
, i-59: ecco: se avanti gli venia un cappone, / per procedere in
/ con cui l'alta marchesa ne venia. baruffaldi, 1-8: di bacco
/ erbigera tessean lacci inumani / ove lor venia men valore e lena.
che di quella piova nel paese ne venia, ricorsono a la esauditrice madre.
in parte più che non si con venia: ma forse il suo esilio gliele fece
'. -chieder scusa, chieder venia. sarpi, i-1-8: tomo la
atto. landolfi, 3-40: chiediamo venia per la poca esoma- = voce dotta,
10-44: per lo mar quieto / ragionando venia col galeotto, / saggio e di
sponde / né le latine, a te venia la bella / esperia libertade, e
velluti, 58: egli ne venia a cavallo in sella, e uno
volgar., ii-422: nel terzo luogo venia una vile e dispettevole compagnia di
: poiché il sorcio awisàr che il re venia / quel dotto a visitar stabilimento,
... / vèr ponente io venia lungo la sabbia / che del settentrion sente
del suo caso empio e tristo / tutta venia per aver troppo visto. guicciardini,
, vi-221: in quel vento a me venia / dei vigneti la fragranza, /
disviato core. tasso, 9-62: venia [l'angelo] scotendo con l'eteme
. manzoni, 4: se gli venia talento / dall'uova ai frutti ripetuto avrìa
tanno passato e cominciamento di quello che venia. savonarola, 5-59: e'quattro evangelisti
suo gran valore / spesso mi so- venia, / ch'io penso ogne manera /
i caporali dell'oste che loro pensiero venia fallato e che dov'erano gran soffratta
caccia / del re amideo, che venia alla rocca, / per sposar la
sempre cupido e villano / a me venia, come famelico orso. straparola,
/ al famoso drappello affaticato / che venia con la secchia. goldoni, viii-1184:
già educato ne'giuochi militari, e venia 'damigello 'presso qualche barone famoso.
berna / e il marchese aretin seco venia. panzini, iii-62: la contessa vecchia
anno, sovra questo colle / io venia pien d'angoscia a rimirarti: / e
giamboni, 4-404: impedito il mercato che venia di cicilia, fece a roma carestia
faretra. tasso, 17-33: venia [armida] sublime in un gran
): uno màrtore di villa venia a firenze, per comperare uno farsetto.
mondo, / quando fra terra e ciel venia più lieve, / più rilucente un
g. villani, 11-64: venia fatto a messer mastino di rompere tutta
pensieri sono entrato; perché in prima mi venia di buona fede semplicemente, e alle
collenuccio, 5: a qualche giusta venia mi giovi, se non tutte le
capo ed in lungo abito bruno / venia poscia uno stuol quasi di scheltri, /
, cioè del regno femminoro, la quale venia a lui con trecento donzelle per cagione
monti, x-2-334: il rombo / venia dall'opra di vulcan; che,
, / che con verdissim'ali / venia da lunge diradando i mali!
parziale della fazione eretica: alla quale venia rapito dalla violenza e dall'interesse..
una festuca, / che col passo venia di tartareca. -festuca al vento
mirra e amar fòle, / unde venia puzzolente fleto. caporali, i-67:
le man su'fianchi / addosso gli venia tutta schiumante, / e gridava: vergogna
160: appariva e spariva; e venia meno / la terra all'occhio,
? » / fieramente dicea; ed el venia / con gli occhi fitti pur in
giullari, e quello che nei versi venia pronunziato effigiavano con il gesto del corpo,
pulci, 25-199: lo stendardo suo venia davante, / dove era figurato il
la grave frattanto arpa d'ullino / venia toccando, e su le varie fila /
botte venne calando intanto che non ne venia se non a filo a filo, e
aretino, 8-58: in questo paradisetto venia la dottora, e per non dare
da ivi a poco tempo, e'venia a fine che avrebbe vituperato sé e
. villani, 1-7: nella detta cittade venia per mara- viglioso condotto delle montagne di
romani. dottori, 1-133: in lettica venia mezzo scoperto / perché levate avea le
creatura / ch'avea cominciamento, / venia a finimento. bondie dietaiuti, 291
/ del re amideo, che venia alla rocca, / per sposar la figliuola
vi correvano i delfini, / vi venia a bocca aperta il grosso tonno; /
? » / fieramente dicea; ed el venia / con li occhi fitti pur in
/ aveva empiuto, e a chi venia le voglie / sapeva vender caro il malandrino
aspetto, /... ne venia sì ne la fronte baldo / che mostrava
. villani, 1-7: nella detta cittade venia per mara- viglioso condotto delle montagne di
più autonomo, il più autòcrate (chiedo venia di tanti grecismi) romanticismo pratiano.
fresca. marino, 3-107: 1'men venia... / in questo bosco
/ un fonticel di linfa cristallina / venia serpendo e zampillando abbasso. bocchelli,
muda, in su un'asta. or venia, chi si sentia sì poderoso d'
persona e certo il fatto; / venia, che fosse la sua donna in forse
villa di carrara, e a padova venia il meno che aconciamente potea. g
quel loco: ella più lesta / venia, ché forte io la tenea per mano
ragionare. sacchetti, 173-8: alcuna volta venia a firenze; e fra le altre
poi l'avaro [elemento] / venia più grave, e di color oscuro,
26-88: trottando in fretta dietro gli venia / per l'orme ch'eran fresche
... / già se 'n venia per emendar gli errori / novi con novi
guido da pisa, 2-90: com'ella venia crescendo, così l'ausava a saettare
/ a par a par con lui venia ruggiero. leopardi, 6-64: se
5-108: e si come ciascuno a noi venia, / vedassi l'ombra piena di
/ ad ebuso, che incontro gli venia, / nel volto il fulminò.
: come i funaiuoli, / or venia innanzi ed ora indietro andava. pananti
, 86: grazia e beltà non venia meno / pel bruno ammanto vii che le
delfino, 1-20: a noi talora / venia lume bensì, ma lume infausto /
il pensier d'immagini funeste, / venia soletto cavalcando, e meste / le luci
, 15-3-206: nelle membra / puzzolenti venia sozzo sudore; / e non istava lungo
, i-7-8: la turca armata, che venia non tarda, / al legno
ii-21-44: il nome di questore allor venia / da * questus ',
la coverta / quant'ella a compiacermi venia gaia. -vestire gaio: indossare
e per lo mar quieto / ragionando venia col galeotto / saggio, e di
e tristo a quel bicchier che a lor venia, / ché si partiva scarico e
20-117: un cavallier trovaro, / che venia in fretta galoppando solo. della casa
a garganella. pananti, i-296: venia parlando col boccone in bocca, /
: i'mi fuggi', ch'e'ne venia ratto, / e tu basivi,
ne parea geloso, / che ne venia così mezzo balordo. caro, 2-1182
non lungi una voce acuta, che venia dall'eco in un vicino portico geminata
corrìa / che la dogliosa morte gli venia. dolce, xxv-2-276: -di chi è
e 'l caldo grande, la vittuaglia venia di lunge, e'cavalieri erano gentili
di creta. d'annunzio, ii-213: venia sul soffio il cantare / dei marinai
pulci, 21-104: a que'romiti venia capitando, / dove alcun ghiotto i
autonomo, il più autòcrate (chiedo venia di tanti grecismi) romanticismo pratiano.
'l fin de la mia vita / venia, né potea molto esser lontano. s
sanudo, xv-169: franzesi se ne venia per la giara a costa del monte
cioè giullari, e quello che nei versi venia pronunziato effigiavano con il gesto del corpo
, ma sì bene a qualche giusta venia mi giovi. tasso, 4-81: ah
questo medesimo dicea il podestà, che venia da casa messer carlo, che gliele avea
gente a morire di certo enfiato che venia con gran doglia e con repente febbre
colchi. ariosto, 14-122: costui venia di là dove discende / l'acqua del
donzella]... e molto la venia lusingando e met... darsi
; / e certo il creder mio venia inteso, / se non fosse il gran
l'anno, sovra questo colle / io venia pien d'angoscia a rimirarti. michelstaedter
nel calcagno, / ma chiuso ne venia tanto veloce, / che non si chiude
cuminciamento del canto che facciano li ucelli venia da pianto. buti, 1-548: andato
i-50: in groppa a 'l vento venia da 'l placido / bosco vicino un
uscire fuori uno dragone, el quale venia molto piano, ed era di smisurata grossezza
vi correvano i delfini, / vi venia a bocca aperta il grosso tonno.
lo vide, sì lo domandò donde venia, e guardollo nel viso, ch'
, / la guazza sulla fronte le venia, / ed i gelidi venti mattutini
nui, / meco ristette, che venia lontano, / en guisa d'un arder
la terra, con grande furore se ne venia a la cittade. bergantini, 1-213
non è. ariosto, 35-10: così venia l'imitator di cristo / ragionando col
, inf., 9-68: e già venia su per le torbid'onde / un
impomiciata, troppa lieta s'afrontava a qualunque venia, e così a chi andava si
adrastia il par ripuose al sacro luogo / venia imprecante reverente e pia. del carretto
ognissanti prossimo passato, / e una ne venia quasi imprimiera, / veggendosi l'amor
in traccia / mentre or di te venia, fra quelle piante / un gemito improvviso
ottimo, i-162: da cielo venia colui che loro, guarda- tori dell'
. compagni, i-16: si con venia procedere secondo gli ordini della giustizia,
ondivago, / qual per vela naval, venia l'incarico. leopardi, v-1099:
triste o buone, / già se 'n venia per emendar gli errori / novi con
io conducea / pedoni e cavallieri, e venia in campo / là dove carlo marsilio
ignorante, che dio sapeva bene donde venia, ma fu voce d'increpante e di
incrociata di via / giosafà riscontrò che ne venia. mariano da siena, 29:
vento? d'annunzio, ii-261: venia dallo spazio incurvo / da quel gorgo soprano
di sopprimere quella quistione che agl'indifferenti venia in fastidio, e all'italia non
annunziatrice di perpetuo sole. duca di savoia venia proposta in moglie... l'altra
m. zanotti, 1-8-122: fiammeggiante venia pomposa vesta, / che la vaga donzella
ariosto, 22-83: quivi alla giostra ne venia con questo, / come io v'
, in vèr la terra / se ne venia disonorato e mesto, tasso, 7-40
, purg., 13-81: virgilio mi venia da quella banda / della cornice onde
allora / più ingordo incontro ei mi venia. marino, xiii-142: cerbero ingordo
sempre e dispregiando, / se gli venia più sempre inimicando. guicciardini, 1-17:
/ che del guerrier, ch'a piè venia, s'accorse. cor- ticelli,
, 24: pausania, che venia inanzi, giunse il re filippo e li
come gentil core onore acquista, / così venia quella brigata allegra, / quando vidi
alisa insegue. casti, ii-6-87: venia presso turcan la sua mogliere, /
volle, / e insieme domandar perché venia. b. segni, 11-92: la
che, per convenevole satisfazione, conseguiti venia. leggende di sante, 3-147: né
quetamente e senza romorio / nella sua gravità venia sicuro. carducci, iii-21-297: a'
suoi intendimenti. buti, 2-676: 4 venia a me coi suoi intendimenti ',
uccida. / così l'intenzion gli venia fatta, / se tu non eri appresso
. ariosto, 30-84: ippalca la venia pur confortando, / che ruggier servarebbe
ignorante, che dio sapeva bene donde venia, ma fu voce d'increpante e
che più grave ebbe il cavallo, / venia lor dietro con poco intervallo. niccolini
una gran nave apparse, / che venia giù per tonde intumidite. biondi, 118
profonde invènie. - perdono, venia. s. agostino volgar.,
il giovane, 10-964: ve'bella in venia che è questa! nitri, 3-107
= voce dotta, lat. in venia 4 in scusa, in perdono ';
, in perdono '; cfr. venia. inveniménto, sm. ant
non da impotenza, ma da poca prattica venia, disse alla figliuola che fingesse d'
cortesia inverso coloro a cui si con venia; o volliamo intendere li affanni che volevano
tante busse che ancora ricordandosene gliene venia tanta ira che, se l'avesse
ceresa, 1-986: caedino, fuori di venia e reverenzia, / l'excelsi iugi
la pia. boccaccio, vi-145: venia broccando la pantasilea. velluti, 94:
breve / la dolce madre a lui venia; non sola: / l'erano
fanciulla lamentare / orlando, gran pietà gli venia al core. ariosto, 1-47:
del mio core, / non sol dareste venia al nostro errore, / ma di
lanzchenecche. ariosto, 394: mi venia a proposito / l'aver meco portato
gli togliesse, infino che dell'ostelliere venia chi gli togliesse. ariosto, 18-69:
e dell'asino, per dimostrare ch'egli venia per lo cibo dell'uomo, il
a. boito, 96: alle iene venia col crin spruzzato / d'olio di
ognissanti prossimo passato, / e una ne venia quasi imprimiera, / vergendosi l'amor
giorno all'anima nostra soavi! / alta venia ridendo ella tra gli alti steli.
... / vèr ponente io venia lungo la sabbia / che del settentrion sente
parea indegna; / e dietro le venia sì lunga tratta / di gente,
altri il re di sa- talia / venia, broccando un gran ronzon leardo. sanudo
, / e magdalena in casa sua venia, / e recò seco prezioso unguento,
8-102: tra l'erba e'fior venia la mala striscia, / volgendo ad ora
assol. sacchetti, 49-9: quando venia in firenze, non guadagnando, ricorrea
tristo a quel bicchier ch'a lor venia, / ché si partiva scarico e leggiere
. fagiuoli, iv-131: chi correndo venia, chi lemme lemme, / chi era
per un leon che pure a ber venia. gherardi, ii-184: fu presentato alla
d'annunzio, i-62: sopra l'asino venia l'amabile / silen tra'lepidi giochi
un sottile avviso il liberòe, egli ne venia a pericolo di morte. esopo volgar
preghiera breve / la dolce madre a lui venia; non sola: / l'erano
fiacchi, 149: un tarlo, che venia d'alto legnaggio, / d'un
, 8-102: tra l'erba e'fior venia la mala striscia, / volgendo ad
e quello / sasso che di lassù venia rotando / sul capo non mi desse di
). petrarca, iv-1-100: poi venia que'che livido maligno / tumor di
nostra donna che di tutta toscana vi venia la gente in peregrinaggio per le feste di
154): sempre che presso gli venia, quanto potea con mano, come che
terigi doloroso e mesto, / che ne venia diguazzando la fronte. / ma come
l. bellini, ii-79: venia con a man dritta l'antequera i
, che nacque in deio, / venia per disfar l'ombre oscure e felle.
anno, sovra questo colle / io venia pien d'angoscia a rimirarti. idem
ove lavorano, con timor di dio pigliando venia. andrea da barberino, i-16:
: dietro [all'insegna] le venia sì lunga tratta / di gente,
nano fatto avea, n'ancor venia. / mandò la terza volta et udì
. becelli, 1-106: una donzella si venia / a veder di madonna o pur
cadere poter, senza intervallo / assoldando venia gente a cavallo. di tua antica maiestà
davanti a lei con l'al tre non venia. buti, 2-255: 'ben si
in quella stanzona bella... ora venia un maggiaiolo a cantare ora un ailtro
, 14-3 (60): con venia che le facessero compagnia nel primo sedere
caporali, i-59: se avanti gli venia un cappone, / per procedere in
. bresciani, 6-x-330: la marchesa venia col suo tomuna mappa da altare,
, / scrignuta, nera e magherà venia. prati, ii-76: macro per
, 27-70: certo il creder mio venia intero, / se non fosse il gran
è da stupire / se col vice-zampier colà venia. guadagnali, 1-ii-372: eppur mi
omnipotente. petrarca, iv-1-100: poi venia que'che livido maligno / tumor di
temendo non fallisse loro la vettovaglia che venia da quella parte: e lo re n'
fatiche era sì stanco / che quasimente venia tutto manco. malpighi, xxxviii-66:
reo impetrata e ottenuta la tua bona venia, così consolato da te partirme. cellini
per febre / rotto e deliro il sonno venia manco. -dileguarsi alla vista
suono nel- l'armi del nimico che venia contro di lui. cantari cavallereschi,
bocca a manicavento, chiedendole insieme venia cogli occhi. = da manica
. ariosto, 12-90: ve ne venia assai [di luce] da una finestra
a mano a mano lungo lo stradale / venia fischiando un soffio di procella.
mista mirra e amar fèle, / unde venia puzzolente lieto. / sopr'una canna
. bresciani, 6-x-330: la marchesa venia col suo tombolo e i suoi piombini da
del navilio e dei cavalieri che gli venia addosso colla moglie e col figliuolo,
ariosto, 5-33: se dal re la venia contraditto, / gli promettea di sempre
di lei però vago a vedersi / venia nobil garzon, che le bel- l'
, / consigliò i farisei che con venia / porre un uom per lo popolo
novellino, vi-199: uno màrtore di villa venia a firenze per comperare uno farsetto.
suo fero destino, il qual seco venia dal materno alvo, / e però providenzia
, spogliato dalla tunica a vari colori, venia venduto dai fratelli, fino al dì
di gire a tal posto, / che venia in fallo e rimanea in tormento.
in su una galera di viniziani che venia di fiandra. cieco, 28-90:
togliesse, infìno che dell'ostel- liere venia chi gli togliesse. petrarca, 50-21:
'n un muletto baio, / che venia da bologna / e, sanza dir menzogna
xvi-42: se qui celato il tuo figliuol venia a l'aneto e più all'
, 243: uno fiume... venia di verso meriggio, ch'avea nome
inspirato da un'eco di sentimenti messianici che venia dall'oriente, tra il tumulto ancora
doloroso e mesto, / che ne venia diguazzando la fronte. cammelli, 270
quella morte, a me fra le lacrime venia la meraviglia e lo stupore d'aver
erano mezzane e, quando / lor venia il taglio, ne metteano il bando
, purg., 13-79: virgilio mi venia da quella banda / de la cornice
i nudi cacciatori in su'ritorni / venia la ninfa pavida a spiare, / scorgeano
pulci, 11-73: come agnello ne venia paziente, / già tanto tempo in
leghe. malispini, 21: egli venia da lungi del monte uno migliaio e
la campagna, / e in aiuto venia de'cremonesi / contra quei di toscana
da un'eco di sentimenti messianici che venia dall'oriente, tra il tumulto ancora
storie pistoiesi, 1-64: la vettovaglia venia mancando dentro, sicché la mina del grano
: dimenando ei [l'elefante] venia quel gran trombone / ed il furor
archi / e, mentre ei ne venia pronto all'assalto, / ferillo. cinuzzi
città coll'asinaio al fianco, da cui venia stimolato, trottava... gridò
, 1-661: la divozione per certo venia (e me ne duole) soprafatta dalla
strade che van dal mio palazzo / venia per suo solazzo. r. da
, a sfuggirla e, s'ella venia per accarezzarmi, a ripulsarla. botta
sua sottilezza movibile e passibile; e venia toccando le cose, da quelle molestato
, e, s'erano amiche, ne venia conservato. 5. angustiato
, in vèr la terra / se ne venia disonorato e mesto. lalli, 2-151
chi tagliava sbergo, a chi potando / venia le mani, e cascono i monconi
cattanea, quando quello fuoco di mongiubèllo venia, gittava gran fiamma. detto del
al cimiterio, lasciava il letticciuolo e venia a dormire al moniménto. 2
venia dicendo. quaderno dei capitoli della compagnia
nero come mora, / verso cristiani venia speronando. pavese, 5-161: versarono
inf., 3-57: dietro le venia sì lunga tratta / di gente, cui'
mortifero e dannoso. foscolo, iii-1-326: venia crisé ed offeriva agli attendati / popoli
elefante] il combattitore, che contra sé venia, col moscolo non potesse pigliare.
,... pei vecchi rami venia crescendo... in verde moscone
tanti affanni avolto. ariosto, 10-94: venia per trangugiarla viva / quel smisurato mostro
ariosto, 14-98: rinaldo in tal fretta venia, / che ben parea da l'
365: l'angielo una volta l'anno venia e movea questa acqua e dopo la
, vocìo. monti, x-1-142: venia, lorda di piaghe il corpo tutto,
animo e la cagione che la città venia in mutamento. = voce dotta
a. boito, 1-44: alle iene venia [re orso] col crin spruzzato
sotterra è nascoso. ariosto, 21-38: venia al castello, e per nascose porte
, 50: narse... venia con potentissimo esercito terrestre e navale.
una gran nave apparse, / che venia giù per tonde intumidite. p.
vento e sua fortuna il mena, / venia con le vele alte il legno avanti
1-iv-122): sempre che presso gli venia, quando potea con mano, come che
martello, i-2-226: da vicina colomba venia di raggi un nembo. g.
e lo scoppiato anteo / dietro a costui venia. nannini [ammiano], 314
che a nettar gli stivali a chi venia. calandra, 3-99: ogni mattina
tolesato degli uberti, il quale co'pistoiesi venia per esser al dì nominato. fatti
, 1-ii-187: questa gentil donna non venia, / e già la nona su 'n
, ambasciatore dello re ladislao, che venia a notificare la vittoria del reame libero
capannuccie meschine. tasso, 9-62: venia [l'arcangelo] scotendo con l'eterne
): ecco un nugol di gente ne venia, / che d'ogni banda cuopre
alamanni, 7-i-64: venia pietosa al suon delle mie voci, /
, xxv-9: guardai e vidi amore che venia / vestito di novo d'un drappo
per lo peso quella gente stanca / venia sì pian, che noi eravam nuovi
passo / proprio d'uno smargiasso / venia quel gonfianugoli dell " o '.
della verginale bellezza di 18 anni, venia maritata a ugo barone di sade,
dico il buon pallante, / che venia a tutti i suoi guerrier da- vante
, occulta e perfida, / l'oste venia. -che opera nella clandestinità.
de celo en terra per l'omo venia / a pater pena per l'altrui offensanza
, un vecchio uscio; / e quel venia gridando: -aspetta, aspetta: /
. marino, 6-11: dritto sen venia là 've raccolti / anversa in grembo
magnificata, / menando agnese in cella ne venia: / pulita cella e bene illuminata
a lui più lutto ancora / preparando venia. bacchelli, 14-96: i sacerdoti del
, com'agnel si placa, / già venia sù, ma di picciola gente.
a ferirlo e a fargli offesa / venia con mente di pietà rubella, / non
sole si tuffava e quando / sopra venia l'oscurità, ciascuno / prendeva il
fuor del padiglione / l'interprete zannin venia di trotto / sopra d'un asinel,
boccaccio, ii-222: a fiesole venia / diana le sue ninfe a visitare
storie pistoiesi, 2-40: la vittuaglia venia mancando dentro, sì che l'omina
: rivolsimi in quel lato / là 'nde venia la vuce. dante, inf.
ondivago, / qual per vela naval, venia l'incarico. -per estens.
veduto cangiare, e perché, quando venia al morire, cadesse a terra più onestamente
venza [isabella] ne venia / sotto la scorta del vecchio preclaro
dante, purg., 19-30: e1 venia / con li occhi fitti pur in
anno, sovra questo colle / io venia pien d'angoscia a rimirarti. praga,
angelica] pur quella matina * / dove venia per trangugiarla viva / quel smisurato mostro
crotali e trombe che armoneggiavano intercalarmente, venia condotta aure- lia ad un talamo che
riviera in ordinanza / vèr noi se ne venia largiva armata, / col favor de
ser giovanni, 3-219: l'orefice venia spesse volte a vedere l'uccello.
e alli squeri. bresciani, 6-iv-73: venia divisando meco medesimo i pezzi curvi da
gli togliesse infino che dell'ostel- liere venia chi gli togliesse. statuto dei mercanti di
mestieri che di continuo, come vi venia alcuno ostieri ricco, dicea al padre
un fratello a nome, / venia chiedendo il mio regno ti- deo
paesana o esterna / che inferma vi venia, facea soggiorno. pacichelli, 5-71
cristo fòsse nato, / che per lui venia far la pagatura. 2.
aretino, 20-56: in questo paradisétto venia la dottora. bresciani, 6-xi-21:
. carducci, iii-4-262: il carroccio venia parato a guerra. -che è a
lato / 1 / 'nde venia la vuce, / e parsemi una luce
monumento, / lo sancto odore a lore venia. latini vol par.
ad essere malinconica seco e allegra quando venia l'altro e a fargli ripetere due
... la quale rispondea a chi venia alla porta, sicché niuna dell'altre
. ser giovanni, 3-220: l'orefice venia spesse volte a vedere l'uccello,
sanudo, i-501: il marchese del final venia con 300 partesani in loro aiuto.
gigli, 2-207: l'arte che venia meno / quivi [nell'ospizio apostolico
le guardie che non lasciasson passare chi venia,... si rinchiuse nell'
e scialbe armata, / che pestando venia 'l lato sentiero / sue schiere apparecchiando
, 2-202: delle mie vene chiedo venia, / della passata mia follia,
fronte, / e in aiuto de'suoi venia a gran passo. botta, 5-93
: de cielo en terra per l'omo venia / a pater pena per l'altrui
oriente. lamenti storici, ii-138: venia seguendo al doloroso pianto / l'antica
. saggiamente. pascoli, 987: venia matelda lieta oprando, lieta / cantando,
venne che innanzi a quello de'fiorentini venia uno bellissimo fante bene armato con uno
parte dentro, sentendo che quella gente venia per cacciarli della città, trassono alla
. boccaccio, iii-1-12: non si venia nave né legno, / o da
16-26: a lui / dietro se ne venia carlo chiucchiù, / guerrier ch'avrebbe
leggergli una qualche sua composizione, ne venia egli segnando i versi deboli, i
arbusti. cavalca, 20-154: venia lo suo padre a visitarlo,..
conocchia senza servidori: / tutta lieta venia per abbracciarlo, / ma vedendo con
gire a tal porto, / che venia in fallo e rimanea in tormento.
. pulci, 24-91: malgigi venia disegnando / carattere e sigilli,
: qualunque volea sacrificare suo sacrifizio, venia il fanciullo del sacerdote, quando la
mortificati i pescatori. -scusa, venia. g. f. achillini,
santa... prende la voce 'venia 'per l'atto di visitar detti
espressioni di cortesia: scusare, concedere venia a chi pare comportarsi in modo poco
-in senso attenuato: scusa, venia, licenza che si è soliti chiedere
/ aspirò il divino fiato / che venia dagli immensi / deserti dell'agro fiorente
nostra donna che di tutta toscana vi venia la gente in peregrinàggio per le feste di
notte la famiglia del perfetto, che venia a prenderlo, fuggì. detto d'amore
provando e cercando molte vie, non gli venia fatto niuna cosa, una sera
vi fosse quella dilectione, e così venia ad perire ogni animale. marchetti,
maria /... a quel punto venia / acciò che 'l mondo non
ne dava molta; / ma ve ne venia assai da una finestra / che sporgea
volto. e quando il fico li venia presso all'occhio, e quelli gridava:
: per lo peso quella gente stanca / venia sì pian che noi eravam nuovi /
del pestare il frumento, onde perciò venia dai panattieri adorato. zanca, 17:
e sciable armata, / che pestando venia l'alto sentiero, / sue schiere apparecchiando
venere / e di lasciarti, senza venia petere, / ir sempre a spasso.
.. quando alcuno de questi pecci venia a mano a scolpitoli o a desegnatori o
, 1-106: appunto una donzella si venia / a veder di madonna o pùr
per lo peso quella gente stanca / venia sì pian che noi eravam novi / di
, com'agnel si placa, / già venia su, ma di picciola gente.
la porta sua stava aperta a chiunque venia, quando egli piè de'zoppi e
. il quale udendo in che forma venia, non lo attese, ma si partì
di così grossa mura / che non venia per molti secol meno; / e per
idem, inf., 9-65: già venia su per le torbide onde / un
lavorano, con timor di dio pigliando venia. rinaldo degli albizzi, iii-14:
annunzio, i-62: sopra l'asino venia l'amabile / silen tra 'lepidi
'lepidi giochi de'fauni, / venia su 'l pineo baston reggendosi.
al millesmo del vero / non si venia. guido da pisa, lxxviii-i-410: essendo
. bresciani, 6-x-330: la marchesa venia col suo tombolo e i suoi piombini da
: la... finestra a piombo venia sopra il capo di leggieri. ser
lancia abbassa: / vede beltramo che venia a trovallo, / e con un colpo
avea messo dianzi un serviziale, / venia in una lettiga riserrato / che sotto
, i-50: in groppa a 'l vento venia da 'l placido / bosco vicino un
., 28-6: ogne lingua per certo venia meno / per lo nostro sermone e
occhi alti levassi, / pur qualche raggio venia di nascoso, / ma il crino
truci oculi / a me che prendea venia per discendere / ch'io pereolvessi i non
muda in su un'asta. or venia chi si sentia sì poderoso d'avere e
il vento vien polveroso, così l'angelo venia col fummo della palude. carducci,
. zanotti, i-230: il tuo duol venia scemando, / raccontando / il bel
pondo. petrarca, ii-1-93: tal venia [laura] contr'amore e 'n sì
vecchio ponte guardavam la traccia / che venia verso noi da l'altra banda. idem
qualunque parte egli appariva, / ei venia segno a'popolari sguardi. de luca
tempesta popolare. alamanni, 6-68: venia portato / dal furor popolare al proprio
che 'l tene per l'ano che venia. guido da pisa, 1-242: tu
. tassoni, 2-32: con due cocchi venia la dea d'amore: / nel
, sui punti delle quali tutta l'area venia scompartita da tre circoli concentrici in tre
né speranza, ma era termine onde venia loro la luce del consiglio ed era termine
tagliava sbergo, a chi potando / venia le mani, e cascono i monconi.
, 50: narse... venia con potentissimo esercito terrestre e navale. guicciardini
mia presenza e d'altre più persone / venia col tòsco in mano il vecchio ingiusto
per mangiare o ber quello infelice / venia cacciato dal bisogno grande, / tosto apparia
; / e certo il creder mio venia intero, / se non fosse il gran
/ prepotente armonia, / che improvvisa venia / qual voce di natura uscente in arte
ariosto, 30-84: ippalca la venia pur confortando / che ruggier servarebbe interamente
, i-5-34: quanto più e più venia presente / agli occhi miei, tanto parea
: avvenne che una nave di pisa venia in tunisi e presso al porto sovvenne
il volto. e quando il fico li venia presso all'occhio, e quelli gridava
provvisione il danaio per lira il mese che venia a ragione ai cinque per cento degli
/ ché del guerrier, ch'a piè venia, s'accorse. della porta,
; / e certo il creder mio venia intero, / se non fosse il gran
amatori, / e ogni dì mi venia qualche ambasciata / di vari innamorati pretensori
sopra d'una carrozza da campagna / venia correndo e calpestando il cielo / con
/ toto osservar, che baldanzosamente / venia da un lateral privato ingresso.
bencivenni, 4-49: quelli rispuose che venia d'una terra ov'elli avea ismosso
su 'n un muletto baio / che venia da bologna, / e, sanza dir
prodezze di sua persona, ch'egli sì venia dando grandissimi colpi e per tale niuno
xxxviii- 159: remirando presto unde venia / la voce che 'l mio nome
manca il poter, senza intervallo / assoldando venia gente a cavallo. f.
, / che dal profondo del suo cor venia. foscolo, iii-1-93: l'angoscia
certo alla prontitudine de'poveri si concede venia con ragion... per certo non
la cosa stava e che la compagnia venia per pigliare prato. furono attanagliati sulle carra
. tassoni, 9-45: costui se 'n venia gonfio come un vento, / teso
per ogni accidente, perché il regno venia a cascar in navarra e poi nel pren-
fecundità, fa'che mi sia conceduto venia dei peccati e grazia di ben vivere
pruova lo bene e 'l male che 'nde venia e qual più. giamboni, 8-i-10
ore zerca 14 come franzesi se ne venia per la giara a costa del monte,
i-350: più fue preveduto da chi venia il dono che a chi elli pervenisse.
che lo vento che era molto forte li venia dereto,; et alli romani venia
venia dereto,; et alli romani venia denanti. n. da ponte, lii-9-228
e da questa previdentissima carità della patria venia che quello medesimo massimo pontefice..
appellano. alamanni, 6-17-58: già venia la stagion che 'l freddo preme / il
/ da quello per consiglio pudenziaco / venia prima aristarco avrà da petere.
: infilzato un pelli- cello / gli venia con quel puntone. sette tempre sortì
dell'uno e dell'altro quella pulificando venia. g. stampa, 182:
dell'uno e dell'altro quella pulificando venia. -scongiurare gli effetti nefasti di
animo e la cagione che la città venia in mutamento. boccaccio, 1- ii-347
saluzzo roero, 3-ii-45: un carro venia dal lato manco; / nitrir s'udiva
ariosto, 40-21: ciascun d'essi venia con una parte / de l'oste che
me 'ncalzava, quella emprendìa: / non venia fatta corno pensava, / addolorava che
esopo volgar., 1-34: la volpe venia gridando e chiedendole mercé che le rendesse
ammenda; / e certo il creder mio venia intero, / se non fosse il
novellino, xxviii-876: uno màrtore di villa venia a firenze per comperare un farsetto.
fatiche era sì stanco / che quasimente venia tutto manco. buonarroti il giovane, 10-095
; brandire. trissino, 2-2-237: venia quel totila, quassando / con la
pace ella [sua maestà] si venia a liberare dalli interessi che sono in
] / rabbiosissimamente inferocito / ed or venia con queruli ululati / cercando il suo
non si partìa fine che. ila notte venia. viaggio di j. soranzo,
capo ed in lungo abito bruno / venia poscia uno stuol quasi di scheltri, /
tedesca rabbia / contro un popol fedel venia fremente. pratesi, 3-293: la rabbia
, fremito. grafi 5-347: venia dal mare con trafelato e lento / soffio
ormai / sotto 'l ferro dell'altra venia meno. cesarotti, i-xix-135: già le
, 7-36: firenze stando in pace si venia racconciando del danno ricevuto nell'assedio.
e vederli, e ràsene quella parte venia contro a messer nicola. dante,
spirar della tua grazia santa / non venia quivi a discacciarla fuora, / là dove
carlo da sezze, iii-398: presto io venia più rio! per la mala radice
e dei vizi, xxxv-ii-344: quasi ly venia in core / de blasmar la speranza
cavaliere guascone / che dal campo african venia diritto, / ove era stato da
: aiolfo s'avea rallacciato telmo e venia di fuori colla spada in mano. foscolo
, 7 a un vate domandò donde venia / che ogni poeta ha un ramo di
commesse. fazio, i-3-35: già venia il sol per alcuna fessura / del
accese / sitibonde lanciandosi assaliano / chi venia lor incontro, e inaspettate / li rapivan
al fresco umore / raro il gregge venia, raro il pastore. pellico, 4-200
, i-218: un brutto venerdì che si venia / rasentando un orrendo precipizio, /
per vederli, e rasene quella parte venia contra messer niccola. e dubitando il
orlando de la gente / che ratta ne venia per la pianura, / turbosse for
: di lontano il rauco / canto venia d'un carrettier tedesco. de amicis
animo e la cagione che la città venia in mutamento. bibbia volgar.,
sociale. leopardi, i-115: da questo venia che gli antichi, al carattere dei
una gran nave apparse, / che venia giù per tonde intumidite / e tanti razzi
fiere. aleardi, 1-160: veleggiando venia verso aquilea / un dì l'evangelista /
dentro da sé che di fuor non venia / cosa che fosse allor da lei
ignorante, ché >io sapeva bene donde venia, ma fu voce d'increpante e di
leon senz'arme a par con lui venia. straparola, i-136: venuto il giorno
vassoio d'arsol di spagna, egli venia reggendo / le brevi membra su gento carico
mondo. papi, i- ^ q: venia con lor quell'astarète in schiera /
bagnava, / sì che 'l villan si venia rendendo, / ch'aviso gli era
più tosto reo e colpevole apparire che chieder venia o umiliarsi. oliva, 139:
imprende. sacchetti, 206-18: ella si venia a dolere di quelle cose che 'l
1-520: da tutte le parti si venia a questo monte ad avere risponsione e
. carducci, ii-12-119: non chiedo venia, non ne sono degno; prego
dentro da sé che di fuor non venia / cosa che fosse allor da lei
quadrata, la cui porzione di mezzo venia di dietro tagliata. = voce
venezia lo scaglia, figlio del conte di venia, a risedervi per suo ambasciadore.
fecundità, fa'che mi sia conceduto venia dei peccati e grazia di ben vivere infine
fecundità, fa'che mi sia conceduto venia dei peccati e grazia di ben vivere infine
ella ascoltò: la piccola battuta / venia di là. si mise anche una
di mirabil pruove; / e terigi anche venia punzecchiando, / che si pascea de'
/ era il guerrier che contra lor venia: / ucciso ad essa avea il padre
gire a tal porto, / che venia in fallo e rimanea in tormento. neri
salvini, 3-31: se ne venia da'rimbombosi monti / sulla sera solinga
; / e certo il creder mio venia intero, / se non fosse il gran
/ con unco pollice duro / ti venia rimodellando. d'annunzio, v-1-277:
. bibbia volgar., i-147: rachel venia colle pecore del padre suo, imperciò
per lo quale al mio soccorso pure si venia per voi tale volta. pamgarola,
le guardie che non lasciasson passare chi venia, odiando e terre e colonie e ciò
/ rincontrò un cavallier ch'a piè venia. gelli, 17-208: né temere di
ranallo da napoli se. partìo: / venia in abra- czo a granni repari fare
trovi in represa; / se te domanda venia, perdonali l'offesa.
, a sfuggirla e, s'ella venia per accarezzarmi, a ripulsarla. 4
sempre lionetto gli era appresso / e venia le sue forze riscalzando, / e menava
di gente armata che alla riscossa delle donne venia. bembo, 5-147: avendogli promesso
. fona, lx-1-215: dieder voce che venia il duca rissentito nella seggiola ch'era
più che d'arco strai, ciascun venia, / per riserrarmi dinanzi la via.
bella. alearai, 1-176: ella venia dicendo un suo rispetto. carducci,
]: 'con nspetto parlando'. sit venia verbo: lo dicono anche nel nominare i
noi, / meco ristette, che venia lontano, / in guisa d'arcier
asconda / la inculta rima, onde io venia cheg- gio / al bel vostro,
da sé, che di fuor non venia / cosa che fosse allor da lei ricetta
voler di un uomo, non te ne venia mai voglia. peri, 1-50:
alla stanza / ove il nostro buon re venia cenando. / agnese ognor discreta e
/ dal sol di spagna, egli venia reggendo / le brevi membra su baston ferrato
, 5-33: e se dal re le venia contraditto, / gli promettea / di
quella gioia che parte dal core / venia cantando la canzone usata, / mentre
, i-218: un brutto venerdì che si venia / rasentando un orrendo precipizio, /
li cui orecchi così riverberata venia. 5. che è stato
rivolsimi in quel lato / là nde venia la vuce, / e parsemi una luce
morti di coltello. sacchetti, 362: venia se'al peccator robusto, / e
prima volta / una romba dal golgota venia: / destasi incerta ancor la gente e
. pulci, 8-82: berlinghier ne venia come un colombo, / e '
alti levassi, / pur qualche raggio venia di nascoso, / ma il crino
fiori, / poi sopra il letto la venia versando, 7 qual la cadente
terra, con grande furore se ne venia a la cittade. segneri, iii-1-73
, / poi sopra il letto la venia versando. idem, 6-343: poi ch'
i giardini / chiusi del re, venia confusamente. idem, 1-i-507: ondeggiano i
/ e poi, rivolta in giù, venia rotando / e discendendo sé a poco
ha nome massaino da perugia, che venia per conducersi con la vostra signoria con
de la mercatanzia de la roba che venia da maiolica ad aguamorta bembo, 10iv-
: d'in sul palagio un gran sasso venia, / forte rullando con grande tramazzo
sacrificio. pulci, n-n: carlo rinaldo venia minacciando: / « ogni dì metti
. palamedès, 157: lo re venia cimanti sopra uno distrieri e la sua
uno distrieri e la sua bella figliuola venia appresso e due cavalieri vernano da lato
, i-50: in groppa a 'l vento venia da 'l placido / bosco vicino un
ninive che veste / sacchi, sperando venia. fioretti, xxi-985 (20):
laude cortonesi, xxxv-ii-19: quando nel monte venia, / vide la donna che salìa
. petrarca, ii-1-94: tal venia [laura] contr'amore e 'n sì
risonarono per li venti e voce delle salutanti venia dagli alti rami. -che
né speranza, ma era termine onde venia loro la luce del consiglio ed era
fecundità, fa'che mi sia conceduto venia dei peccati e grazia di ben vivere infine
, / corno questa cosa piu salva venia, / e che re odo non
all'albergo / il fier pastor che lor venia da tergo. marino, 1-2-8:
. botto, 96: alle iene venia col crin spruzzato / d'olio di nardo
, ii-200: quando alcuno de questi pecci venia a mano a scolpitori o a desegnatori
da rimini, lxxxlv-84: po'dopo lei venia / un che savor vendea: -mostarda
lontano udita / del primo auriga, che venia, la voce, / lo conobbe
su 'n un muletto baio / che venia da bologna, / e, sanza dir
pascoli, 708: trito e secco gli venia da tergo / sempre lo stesso calpestio
oro. sanudo, xvi-681: poi venia lo signor nicolò... armato de
vecchio ponte guardavam la traccia / che venia verso noi dall'altra banda, / e
scemo, / ché questa gentil donna non venia / e già la nona su 'n
. zanotti, 1-8-122: fiammeggiante venia pomposa vesta, / che la vaga
divina, e pace e gioia / ne venia dal sentir che non in tutto /
diverte a porli m canzonella; / venia parlando col boccone chiocci. le schiocciano tuffandole
quella banda italiana e schiopetta- ria che venia non molto lontano dal muro.
le man su'fianchi / addosso gli venia tutta schiumante. carducci, iii-20-250:
1452: vidde in sogno uno che venia a lui, che lo schizzava al tutto
. / le proprie colpe a detestar venia. goldoni, xi-471: 'vidi appena il
n. agostini, 5-13-89: lieto ne venia sciolto d'impaccio, / con gran
/ su'n un muletto baio / che venia da bologna, / e, sanza dir
, ii-200: quando alcuno de questi pecci venia amano a scolpitori o a desegnatori o ad
, sui punti delle quali tutta l'area venia scompartita da tre circoli concentrici in tre
, ch'avea nome volscente, che venia nel campo, furono morti amen- due
giovenil foco, e11 fortunato ardire / mi venia da l'età. g. gozzi,
rotta la scorta e la strada onde venia la vittuaglia. a. dei, 103
poco era morto, e con sentore quando venia scoltamente parlando, dicendo grandi cose e
sopra d'una carrozza da campagna / venia correndo e calpestando il cielo / con
. m. villani, 8-3: venia [la provvisione] a ragione di cinque
. aretino, 25-50: - mi venia voglia d'interrogarvi del come sia possibile
non considerai da quanto bene a quanto male venia in peccando! de bonis, 35
questa guerra fuor di stagione e chiedendo venia agli astanti. senza i dovuti
pallade sdegnosetta e fiera in volto / venia su una chinea di bisignano, / succinta
scoglio disbrigato, /... / venia col legno monco e sderenato.
favella. compagni, 1-16: si con venia procedere secondo gli ordini della giustizia,
degli scolopi appariscono, sia detto con venia di frate pos- sidonio da peretola,
s'avea messo dianzi un serviziale, / venia in una lettiga riserrato / che sotto
praga, 3-42: con tai passi venia avanti / da raggiungere uno struzzo,
(1-iv-122): sempre che presso gli venia [la cassa], quando potea
assoluta e vi rimase fino al termine venia, essendo già vespro s'abbatté a uno
che 'l tene per l'ano che venia. stefano soprannominato dusciano. carducci, iii-2-276
/ un fonticel di linfa cristallina / venia serpendo e zampillando abbasso.
guerra punica, 80: meglio lo'venia di morire ad onore vaggio.
s'avea messo dianzi un serviziale, / venia in una lettiga riserrato / che sotto
pochi giorni il mondo, / troppo venia questo ippogrifo a sesta. -con
stelle. marino, 1-3-107: i'men venia, sicome soglio spesso / quando l'
leggergli una qualche sua composizione, ne venia egli segnando i versi deboli, i duri
in servizi vili, da me stesso venia a sfregiarmi l'onore e a scemare i
le quali cose molto beccarino e sfronzinato venia. = alter, di sfrontinato.
sgombra. gosellino, 1-309: sgombrando venia la bianca aurora / la fosca notte co'
. zanotti, i-230: il tuo duol venia scemando, / raccontando / il bel
nonera co. llor presente: / sì venia tostamente / davante a la belissima.
un'ombra, e dietro a noi venia /... / né ci addemmo
. pulci, 24-91: allor malgigi venia disegnando / caratteree sigilli e preparava / le
re ladislao..., che venia a notificare la vittoria del reame libero.
manco reo impetrata et ottenuta la tua bona venia, così consolato da te partirme
accese / sitibonde lanciandosi assaliano / chi venia lor incontro e inaspettate / li rapivan
bencivenni, 4-99: quelli rispuose che venia d'una terra ov'elli avea ismosso
. b. davanzati, ii-63: venia questi con la legion prima a soccorrer piacenza
, ii-16-36: ora a la camera sua venia per vero / e udendo parlare,
, 3-36: quando tu sapei ch'io venia sopra te, ché none soldavi tu
pulsante core, elio, spogliato di qualunche venia et miseratione, cum rigida et incontaminata
/... con veloci piante / venia calcando. leopardi, 375:
fersate di sua coda: e ne venia scintille dalle selci quasi da solicitata focaia.
sollecito / sin che poi vinta lo venia seguendo, / ben che volgesse ancor gli
, iv-2-58: chi fé l'opra gli venia da tergo: / a lui fu
'l su' contraro lo venia vincendo. storie de troia e de roma
lenio, 189: sopra un cavai candido venia, / pensoso averde quel tomier onore,
128-13: avenne che una nave di pisa venia in tunisi e presso al porto sorvenne
: « deh! forse a me venia cortese, / e 'n periglio è per
disagio, per le guardie si con venia loro fare e pe'sospetti grandi. dante
per la supina onda vaganti, / venia soave un fremito di canti / ebbri d'
sottilizzato, il più giusto parve ritrarli onde venia la stretteza. panigarola, 3-ii-211:
bassà spaso al gran signor che li venia drieto da constantinopoli e li fece intender come
là con l'ale spase / onde venia la coppia gloriosa. -con meton
dante, inf, 9-65: già venia su per le torbide onde / un fracasso
livio volgar. [crusca]: venia quella gente baldanzosa cantando e gridando spaventosamente
. fagiuoli, iv-131: chi correndo venia, chi lemme lemme, / chi
e di franchi una brigata / il venia seguitando alla spezzata. -con interruzioni
spirar della tua grazia santa / non venia quivi a discacciarla fora. -derivare
inverisimili. parini, 671: perché ne venia la domenica et ella voleasi mettere il
. caporali, i-59: & avanti gli venia un cappone, / per procedere in
dante, inf, 9-66: già venia su per le torbide onde / un fracasso
dante, purg., 13-81: mi venia [virgilio] da quella banda / de
g. villani, iv-8-138: venia fornito il trattato, se non che uno
novellino, vi-105: un altro li venia dietro e diceali molta villania e molto
becelli, 1-106: appunto una donzella si venia / a veder di madonna o pur
. boito, 96: alle iene venia col crin spruzzato / d'olio di nardo
bagnava, / sì che 'l villan si venia rendendo, / ch'aviso gli era
... /... / venia fischiando. pascoli, 486: così
mobile. loredano, 5-109: ettor venia il primier, che dei troiani / guidava
. frugoni, 5-306: ogni sua parola venia staderata dalla circospezzione più scrupolosa.
, / sul pegaso cavalcando, / sen venia per istaffetta, / dubitando / che
visconti-sforza, ii-252: trovai el cervo che venia pur dal barchetto,...
io lo vidi! i cupi abissi / venia premendo, procedeva stanco.
stante dalla penitenzia a quello se ne venia frate puccio. -seduta stante:
voi col dito / ogni persona mi venia scoperta. pananti, ii-78: gli astri
purg., 12-90: a noi venia la creatura bella, / biancovestito e
balzano, / par a par con lui venia ruggiero. galileo, 3-2-304: oh
vocaboli e stilemi di cui chiedo umilmente venia. pasolini, 4-27: tale tradizione tecnico-
li turchi veggendo che. lloro impresa venia stolta co. lloro vergogna e damaggio si
s'afferravano ad ogni nuovo sterpo che venia loro alle mani. = deriv
mano a mano lungo lo stradale / venia fischiando un soffio di procella. pirandello,
. m. zanotti, 1-8-122: fiammeggiante venia pomposa vesta / che, la vaga
8-100: tra l'erba e 'fior venia la mala striscia. marino, 1-4-140
che avea in sé rarità, sì che venia a ricevere in sé e succhiare quel
e suoi terreni, lo domandò onde venia. targioni pozzetti, 6-93: uomini quasi
ottimo, i-161: l'angelo di dio venia su per tacque sudice. caro, 12-i-87
i-50: in groppa a 'l vento venia da 'l placido / bosco vicino un suon
pulci, 22-139: aldighier nostro si venia già manco, / ed avea
. ottimo, ii-21: dice che venia sì ratto ed era sì tosto suo movimento
volta si venerava superstiziosamente tutto ciò che venia dagli antichi. -in base a
cento e più rimessiticci scelto, / aoveprima venia disteso e svelto / col capo all'
/ rivolsimi in quel lato là 'nde venia la vuce. dante, vita nuova,
valore intens., e da in [venia (v.). sveniménto
per strada, / che sul carro venia con una ancella. casalicchio, 313:
. ariosto, 1-iv-599: e mi venia a proposito / l'aver meco portata questa
cor, che sui taciti / labbri venia, chiamando. -che non emette
motto. petrarca, ii-1-91: tal venia contriamore e 'n sì secondo / favor
a tanto, che. dae morte venia sovra me sorte. dante, par.
sanza tardagióne / che tosto il mio amor venia in effetto; / poi mi lasciasti
, in ver la terra / se ne venia disonorato e mesto. pindemonte, 12-271
novellino, xxviii-862: e quando fico li venia presso all'occhio, e quelli gridava
, che dritto / lor d'incontro venia con gran tempesta. -di animali.
overo staisune. alamanni, 7-i-64: venia pietosa al suon delle mie voci, /
dato avria ad alcina, / che venia dietro, et era ornai vicina. roseo
: una improvvisa libertà di vivere gli venia conceduta così ad un tratto da'suoi genitori
dodici suoni tenera concordia. grafi 5-838: venia da quella selva / per l'aere
dell'età nostra di teoricare (si dia venia al vocabolo) e stampare libri sopra
tirocinio, / con umidirne preci exori venia / dal ter nostro santissimo trinagio.
: ma chi fé l'opra, gli venia da tergo. sannazaro, iv-6:
tempo terminato. ariosto, 13-13: venia costui sopra un navilio armato, / al
luce né speranza, ma era termine onde venia loro la luce del consiglio ed era
. trissino, 2-2-24: costui dunque venia con queste genti, / et altre del
gozzi, 4-112: un gran rumor venia su per la scala, / un ridacchiar
tetrante si minuisse fin a che el venia in quello medemo tetrante quale è soto
ricavano. magalotti, 2-64: venia dalle montane auree pendici / del- l'
dante, inf., 9-64: già venia su per le torbide onde / un fracasso
salita. guadagnoli, 1-i-66: dimenando ei venia [l'elefante] quel gran trombone
: senza fallo, in gran poder venia, / se non fosse ito a torneare
189: chi sopra un cavai candido venia, / pensoso aver de quel tomier onore
bella della verrinale bellezza di 18 anni, venia maritata a ugo barone di sade,
3-113: descendendo di quello primo cielo, venia nel cielo ovvero opera di saturno e
29-42: con la voglia ingorda / venia per traboccarlo giù nell'onda, /
salvini, 16-248: quando ad alcun venia / la tracocente e fervorosa bile,
e dia, / che presa fose se venia pensando. 6. intr.
: alle... pruove et esercizi venia [publio scipione] quando molto e longamente
luce] / quant'ella a compiacermi venia gaia. 5. figur.
, inf, 3-55: e dietro le venia sì lunga tratta / di gente,
lu tractatu, corno questa cosa piu salva venia, e che re odo nonne fosse
, del corso insolito confuso, / venia dubbioso, timido e tremente.
, purg., 12-90: a noi venia la creatura bella, / bianco- vestita
, 1-102: solo il gonnella sen venia lontano / sul tripode animai di fretta senza
con truci oculi / a me che prendea venia per discedere / ch'io persolvessi i
di verità. petrarca, iv-1-101: poi venia que'che livido maligno / tumor di
dissetarsi al fresco umore raro il gregge venia, raro il pastore. pratesi,
per li dinari fren man ve ne venia. giacomo da lentini, 35: io
ameno, con due porte per ricever chi venia dalla lotta: e quivi erano diversi
/ aquilante, ch'a par seco venia, / stracciò l'avanzo, e fé
i delfini, /... vi venia a bocca aperta il grosso tonno; /
pessima gelosia, de'tuoi beenfiato che venia con gran doglia e con repente febbre.
una volta si venerava superstiziosamente tutto ciò che venia dagli antichi; ora si disprezza da
, 1-6: impetrò [mosè] la venia del populo per lo peccato, che
leggiere, e ch'è degno di venia, cioè che agevolemente si perdona. s
verso dio, infino che non impetriamo venia e misericordia de'peccati, per li
vostri errori, acciò che meritiate qualche venia appresso del signore. caro, 6-787:
e de'suoi falli antichi / riportar venia. marchetti, 5-183: e se bella
amor, non vieteratti / punto il dar venia alle miserie umane. -perdono
.. che a'pisani fusse conceduta venia di tutti i delitti fatti, facoltà di
nota impe- roché confessandolo saranno ricevuti nella venia della sua gran clemenzia.
per altri. sacchetti, 362: venia se'al peccator robusto, / e graziosa
don romano, che fugli concesso quella venia... d'accoglierlo solo in cella
contrizione; prosternazione. -a modo di venia: in posizione prostrata a terra.
fu gettata in terra bocconi a modo di venia. 4. locuz. -domandare,
4. locuz. -domandare, chiedere venia: scusarsi; impetrare perdono.
... ricerca che noi domandiamo venia. guicciardini, iii-211: lo supplicava a
ad alfonso da esti che andasse a dimandargli venia a roma. giorgio dati,
, e colpevole apparire, che chieder venia, o umiliarsi. carducci, ii-12-119:
. carducci, ii-12-119: non chiedo venia, non ne sono degno; prego soltanto
qualche altra cosa da aggiungere e chiedo venia della digressione. c. e. gadda
vocaboli e stilemi di cui chiedo umilmente venia. -fuor di venia e riverenza
chiedo umilmente venia. -fuor di venia e riverenza: senza eccezione alcuna.
ceresa, 1-985: caedino, fuor di venia e reverenzia, / l'excelsi iugi
. = voce dotta, lat. venia, affine a venus (v. venere1
. ant. veine, spagn. venia e sicil. venia 'saluto, inchino'.
veine, spagn. venia e sicil. venia 'saluto, inchino'. veniàbile,
lat. tardo venialis, deriv. da venia (v. venia).
, deriv. da venia (v. venia). veniale2, agg.
veniare. = denom. da venia. veniènte (part. pres
il passo lento del dottore che se ne venia adagio adagio. del giudice, 2-111
undici dì, e la scorta gli venia di lunigiana, e spesso n'aveano necessità
. leopardi, i-115: da questo venia che gli antichi... erano vinti
non si partìa fine che la notte venia. ghirardacci, 3-78: si fermarono aspettando
storie pistoiesi, 1-64: la vettovaglia venia mancando dentro, sicché la mina del
via / rincontrò un cavallier ch'a piè venia. brusoni, 374: veduta adunque
. mazzei, ii-25: dopo nona venia a voi; e poi fu'a mezza
stella e tinta di vergogna / l'alba venia. -direzione di una retta.
i-50: in groppa a 'l vento venia da 'l placido / bosco vicino un suon
novellino, vi-105: un altro li venia dietro e diceali molta villania e molto
tutti dare il tergo, / vincitrice venia verso l'albergo. tasso, 9-24:
rivolsimi in quel lato / là 'nde venia la vuce, / e parsemi una luce
laconio paese. pascoli, 112: venia come un volo di spetri, / gridando
in bocca / e le sue zanne non venia trovando, / e 'l sangue giù
in vostre pene; / ma gli venia cattene, ferri e zeppi, / che
tassoni, 9-45: costui se 'n venia gonfio come un vento /...
(una lettera di 'fiabologia'comparata, 'sit venia verbo') estratta dalla raccolta di fiabe