il radio a l'obiecto visibile, venghi ad introdur la specie di quello nel senso
arrecato, benché d'altronde ancora ne venghi. = lat. alypon (
egli lecito, che neltannovero delle parti venghi espressa l'azion principale?
galdi, i-236: festa della primavera. venghi simboleggiata con questa festa l'apertura dell'
paternostri, innanzi che la se ne venghi al letto, ed è una bestia
luna gli dà carta bianca. venghi lo squittino, / i'ti so dir
eterea reg- gione,... venghi a comunicar altrettanto di virtù di calore.
pur campai battaglia / subito fuor ne venghi alla schermaglia. machiavelli, 578: alle
eterea reg- gione,... venghi a comunicar altrettanto di virtù di calore.
, che 'l braccio stanco ancor lui venghi innanzi. ariosto, 42-13: orlando
paternostri, innanzi che la se ne venghi al letto, ed è una bestia
de l'eterea reggione,... venghi a comunicar altrettanto di virtù di calore
, che 'l braccio stanco ancor lui venghi innanzi. tansillo, ix-615: simile
la mia corona, e a te le venghi a porre. vasari, ii-154:
corteccie di muro, affinché l'acqua venghi a distillare abbasso più nitida. galileo,
d'insino che caggi a terra e venghi meno. 5. caterina da siena,
/ de le tue ninfe tu ten venghi, dove / mi troverò per questo effetto
una sanità e per l'altra voglio che venghi; né fia fermamente senza utile il
: * festa della primavera '. venghi simboleggiata con questa festa l'apertura dell'
di lardo, accioché cocendosi pian piano, venghi tenero, ben cotto e non disseccato
quando non vogliamo dire che essa superficie venghi mollificata e distaccata dalla residenza della materia
garzoni, 1-489: la tela non venghi troppo fitta o troppo lasca, ma
alcuna / de le tue ninfe tu ten venghi, dove / mi troverò per questo
., v-25: chi mi dà che venghi a me la petizione mia e quello
lardo, accioché cocendosi pian piano, venghi tenero, ben cotto e non disseccato
tengono per raccogliervi dentro ogni grassume che venghi da qual si sia colaticcio di marciume
ed in questo continuarete tanto fin che venghi a groppeggiar ed a intender quello che volete
: chiamo e richiamo te, perché ne venghi / ai sacrificator propizio e ilàre.
sopra correndo, alle reni de'nemici venghi. livio volgar., 6-160: circondato
se vieni a conclusione, e che venghi a fare gl'incartamenti, fondati in
trottare per il diritto... acciocché venghi bene a formarsi di testa ed indurir
strada e mi assicura / ch'io venghi a te d'amore tutt'infiammato / a
mandar denari, posso ora aspettare che venghi comodità, perché ne ho empiute tutte
7-12: io prego il cielo che mi venghi occasione di servire qualche grande uomo,
bello e morto innamorato, / che venghi un altro, e mandilo in turchia.
à mandato qui, ch'io ti venghi a pronunziare e a dire se tu vuogli
l'altre meste alcuna pianse, / venghi a veder mio lamentabil pianto, /
si lassi pulire il vetro tanto che venghi di colore chiaro e lampante. papini
ma vi costarà qualche quattrino. -o che venghi il co- starà qualche quattrino. -mira
,... acciò che si venghi a restringere ed unire insieme e poscia,
modo che su per lo tetto tu venghi ista notte di qua, sì che noi
, 4-i-649: mi disse aspettare che venghi la lista di tutti e beni.
soderini, iv-165: perché glie né venghi voglia [di orinare], conduchisi
hai empiuta la terra di gioia, venghi a ornare il paradiso de la tua
. non veggiamo che per noi si venghi a maculare e'capitoli vostri in parte
tengono per raccorvi dentro ogni grassume che venghi da qual si sia colaticcio di marciume
tre per sorte, di modo che tutto venghi ad essere oncie sei e paglia
si moltiplichi di quel che sia che venghi pe 'l mezzo di se medesimo.
as- saggiar la pietra, onde non venghi a ferire i cavalli e a spezzar
libagioni, / acciò sempre benigno all'opre venghi. cesarotti, 1-xxiv-15: i numi
orza davanti fin che il carro d venghi in ponente e la penna c in levante
? o che monta ad te donde tu venghi, se tu vieni e cadi in
molto necessario di mutare il vino che venghi specialmente dalle vigne grasse. sicinio,
vera imitazione che in qualunque altro tempo venghi osservato de'corpi naturali, ne fa derivare
pasta non perda il nervo e che li venghi la crosta. c. bartoli,
le personi: /... / venghi ad odir i ìhiei gravi sermoni,
una palata sopra palata tanto che si venghi all'altezza del detto muro..
un è bello e morto innamorato / che venghi un altro e mandilo in turchia.
sarpi, i-1-49: è cosa grande che venghi tentato sino di penetrarmi in camera.
, 1-i-8: non pensare ch'io venghi [a roma] per darti noia né
barbaria o in spagna, o che venghi, il mercante non dà venti pesanti
fin a tanto che vi marciscili e ne venghi giù a pezzo a pezzo. barilli
dei dani. sergardi, 1-101: venghi fuora intanto e prenda lena / la
le replicate, acciocché la sua cantilena venghi ad esser sonora e piena. g.
. della porta, 4-77: non venghi a competer meco chi non vuol restar
formandone più polpettini, che il pasticcio venghi pieno. -acer. polpettóna (v
fosso del muro, una chiavica che venghi seguita con il livello del piano terreo
città, essendo possibile, accioché non venghi a mangiar troppo né fare mine,
. non potrà mai star che non venghi a veder questo trionfo della sua cara
te [plutone], perché ne venghi / ai sacrificator propizio e ilàre. vico
fiume, in modo però che non si venghi a serrar in tutto il passaggio publico
, 165: ma * gli aspetta che venghi la stagione, / quando la brina
ghiara, nelle quai galazze o conserve si venghi a purgare e schiarire tacque avanti che
egli. giovio, i-210: che cancaro venghi a quello adopratore delle forficette, qual
emittendo il radio a obiecto visibile, venghi ad introdur la specie di quello nel
emittendo il radio a l'obiecto visibile, venghi ad introdur la specie di quello nel
a un tratto ch'ai suo luoco venghi fatta con l'anima insieme, è di
maggiorana spargendolo mesticato con l'arena perché venghi uguale e fondo quanto fa di bisogno
bruno, / diana prega te che venghi dove / ella fa festa e con le
sanza periculo. soderini, iii-242: venghi [il luogo] difeso dal troppo freddo
ripezzatura. giovio, i-210: che cancaro venghi a quello adopratore delle forficette, qual
riscontrate le incastrature e segni, insieme venghi a essere tutto un corpo. vasari
, / e con lui vuol che venghi ad abitare; / e di qui a
failo bruno, / diana prega te che venghi dove / ella fa festa e con
che questo libro delle presenti cose non venghi nelle mani degli incredenti. bellincioni,
città, essendo possibile, accioché non venghi a mangiar troppo né fare ruine, torgli
a cui andando amica e salutevole / tu venghi. -che ha un effetto benefico
d'anghiari, che esso ser francesco venghi a voi. xv-575: scrive
in fondo braccia dieci di scarpa e venghi a finirla dieci braccia sopra il piano
, 557: paolo, se vuoi che venghi un buon evento / alla chiesa e
campai battaglia, / subito fuor ne venghi alla schermaglia ». n. villani
, nelle quai galazze o conserve si venghi a purgare e schiarire tacque avanti che
è bello e morto innamorato, / che venghi un altro e mandilo in turchia.
... accioché tu più cauto venghi. crescenzio, 2-1-145: le galere,
... -digli in servizio mio che venghi fin qui, che io voglio parlargli
egli gentil uomo d'onore, venghi or ora a tirare cento colpi erano
città, essendo possibile, accioché non venghi a mangiar troppo né fare mine,
repubblica fiorentina, 1-968: quando a'franzesi venghi qualche sinistro, basterà l'animo a'
rosetti, i-42: fregate dove volete che venghi rosso sopra la faccia, e quando
che il dito... gl osso venghi a riguar sorveglia l'apposita
. darla e lo dito piccolo venghi per questo a discostarsi da quella
palata sopra palata, tanto che si venghi all'altezza del detto muro, cioè la
una co'l'altra e lo palazzo venghi in quadro, bisogna soprapigliare dieci braccia de
peccato, massime mortale, v'inter- venghi sprezzo, o direttamente o indirettamente, o
chi suol atir di stitichezza / venghi a vederlo, ché in lui sol mirando
, i-150: sbattetila tanto che la venghi come acqua, e fatela passar per
sarpi, i-1-49: è cosa grande che venghi tentato sino di penetrarci in camera:
ventura rosetti, 1-36: mescolatelo che venghi a modo di sciugoli ben chiari.
'1 sia tivido al fuoco, che venghi come uno impiastro. = var
come la ruta, è openione che venghi più bello e si facci migliore.
stesse regole quanto al sostanziale, e non venghi ammessa alcuna proposizione anticostituzionale. faldella,