2-44: bench'io non sia pallade né venere né eziando quella giunon gelosa che fu
« tu del resto sei bella come una venere » disse carlo. « eh non
diana, ed elice caccionne / che di venere avea sentito il tosco. gherardi,
andran notando. monti, x-1-440: di venere era degno il tuo bel viso /
uomini maravigliosamente validi, ed efficaci alla venere. d'annunzio, i-574: van
variopinto. conti, 293: eterna venere / che tanti hai troni variodipinti.
, agg. (femm. venere, poi che su la fredda spoglia /
ciascun che saettate / sia dalle strai di venere, e per donna / che dagli
alisei, lungo quel meraviglioso cinto di venere che fascia l'equatore del globo. d'
, vellificando pervennero a l'isola di venere. bembo, 5-59: nel mare aperto
ivi spiegansi a me senza alcun velo / venere e marte in ogni lor sembianza.
brata dalle matrone romane in onore di venere il primo di aprile. =
nom. da venus -iris (v. venere 1). venerare2, tr
foscolo, xi-2-583: molti scolpivano e una venere e un apollo perché la venerazione popolare
io: ne la qual muschea ogni venere dì il sopraditto sultan mu- stafà dice
poesie musicali del 'joo, lxxxiv-41: un venere fra sesta e terza nacquero / luca
almanco uno dì della settimana o il venere o il sabato. ulloa [guevara]
iii-87: il nostro salvatore morì in venere su l'ora di nona, che
maestà il mercoledì, il giovedì e il venere nelle visite di tutte le madonne miracolose
proverbi toscani, 188: né di venere né di marte non si sposa né
proprio, che si riferisce alla dea venere, agli attributi che le sono tradizionalmente
che deriva o è opera dalla dea venere. pazzi de'medici, 70
si narra / della venerea [compiuta da venere] fraude 7 e quel ch'il
venerei, cioè con la proporzione di venere, fu dato al gran pittore rafaello san-
è proprio, che si riferisce al pianeta venere, che ne deriva. guiducci
dal sole, e alcune altre da venere, le solari sicuramente dovriano essere infinitamente
quanto il sole e più splendido di venere. -metallo venereo-, il rame
-sm. ipotetico abitatore del pianeta venere; venusiano. bacchetti, 2-xxiii-669:
caratteristiche determinate dall'influsso astrologico del pianeta venere (una persona, il carattere).
. faceano l'uno figliuolo della celeste venere, l'altro della terrestre, e a
ad afrodite della mitologia greca. - venere celeste: l'amore spirituale e, anche
presiede alla vita dell'universo. - venere terrena, plebea: l'amore nelle concrete
valle incantata, e assai il porcile di venere. antonio di meglio, lxxxviii-ii-126:
natura e qualitate / porcina, al seguir venere e cupido. viaggio di i.
elena, ch'era andata al tempio di venere. foscolo, sep.,
adorando, / rendea nel grembo a venere celeste. carducci, iii-9-75: intorno alle
i filosofi primieramente fecero suonare la distinzione tra venere celeste e venere terrena. b.
suonare la distinzione tra venere celeste e venere terrena. b. croce, ii-2-187:
croce, ii-2-187: alla... venere 'celeste'sorse accanto una venere plebea
. venere 'celeste'sorse accanto una venere plebea, cui si attribuirono le colombe
divano, intento / in quella stampa: venere e vulcano. -opera pittorica o
rappresenta tale divinità. - paletnol. venere steatopiga: ciascuna delle statuine muliebri caratterizzate
[s. v.]: la venere medicea. la venere di tiziano,
.]: la venere medicea. la venere di tiziano, di canova. manifesti
ed elice caccionne, f che di venere avea sentito il tosco ». machiavelli,
animale, è dalla natura portato alla venere: l'educazione ne vuol far nozze.
forti desideri furon quelli del cibo, della venere della vendetta. dossi, iii-91:
. impotenti a irritare la turpe lor venere tra le lupe e i cinedi, tentano
2-v-178: la farmacista, cui la licenziosa venere ormai era negata dall'età, si
cose, per lo cibo e per venere, essere ferocissimi. genovesi, 1-i-139:
: ogni bestia, che sente la venere, e che genera e nutrisce la prole
al di fuori del vincolo coniugale. -pubblica venere: relazione mercenaria. giannone,
non si vietava ad alcuno dilettarsi di venere vaga. a. cocchi, 6-6:
6-6: per distogliere gli uomini dalla venere vulgivaga impiegata fu la veneranda autorità delle
quanto avuta a vergogna e detestata la venere bestiale. monti, 4-3-215: un uomo
credibile che poi ardisse di violarle con pubblica venere al cospetto di quel medesimo popolo al
settatori di novità d'essere propensi alla venere bestiale. -venere attica, mascolina
tali sono l'adulterio, l'attica venere, l'infanticidio. galluppi, 4-i-
consuetudine appresso i persiani il servirsi della venere mascolina, ma essere ciò proibito per la
suol dirsi: 'ella è una venere; pare una venere'. marinetti, 2-iii-3
azzurri flutti del mediterraneo da un'autentica venere italiana lina cavalieri la più bella ventenne
di statua classica: ma è una venere popolare e già spagnolesca, che
d'ombra lungo il muro: la venere militare, che si sfama alla gavetta e
le fattezze, i membri, e quella venere che più d'ogni altro estimarono gli
, d'ogni giocondità e d'ogni venere, quali sono i dattigli, gli anapesti
entra le stelle fisse e pare quasi come venere. landino [plinio], 5
sotto il sole è la grande stella di venere con scambievole corso vagabonda. piccolomini,
opposizione nel zodiaco, tra 'l sole e venere, non può mai accascare. g
/ ricerchi, gli appaia ella / come venere in cielo quando brilla.
nel terzo cielo, ch'è quello di venere, perché moltissimi antichi autori non distribuscono
marte il ferro, sole l'oro, venere il rame,... affermando che
. anello (ant. cingolo) di venere, in chiromanzia, la linea curva
solare, la mercuriale, il cingolo di venere, e insieme le altre molte,
diverse lor maniere. -monte di venere, uno dei rilievi del palmo della
, come è buono questo monte di venere! lomazzi, 4-ii-43: dal monte di
! lomazzi, 4-ii-43: dal monte di venere chiamano il pollice venere e così,
dal monte di venere chiamano il pollice venere e così, di mano in mano,
9. anat. monte di venere: v. monte, n. 7
. 10. bot. labbro di venere, v. labbro1, n. 6
, n. 6. -ombelico di venere, v. ombelico, n. 9
, n. 9. -specchio di venere, v. specchio1, n. 19
. 11. medie. collana di venere, v. collana, n. 5
, n. 5. -collare di venere, v. collare1, n. 13
, n. 13. -corona di venere, v. corona1, n. 30
. 12. metall. regolo di venere, componente (a base di rame
. 13. miner. capello di venere, v. capello1, n. io
temperati. ricettario fiorentino, ii-145: venere aduste, idest conche o nicchi adusti
io7: 'venus'. ital. venere... questa conchiglietta la quale tra
toscani, 284: bacco, tabacco e venere riducon l'uomo in cenere.
, marte si trovi esser nella casa di venere in tauro o in libra,
.): mollusco bivalve marino, venere. domenichi [plinio], 9-33
da venus -iris (v. venere). venereofobìa, sf
. letter. ipotetico abitante del pianeta venere, venusiano. bacchelli, 2-xxiii-657:
ve- neris crines, cioè capelli di venere, di nerissimo splendore, contengono in
quecentoventi anni. pigafetta, 162: venere, a ventisei de aprile; zula
, che si riferisce al pianeta venere. m. a. giannuzzi
]: 'venusiano': che si riferisce a venere; abitante di venere. ricalcato sul
si riferisce a venere; abitante di venere. ricalcato sul fr. vénusien.
acqua di verbena, e di capei venere, la quale opinavano apportar letizia,
. b. croce, ii-2-169: venere, che si copre le vergogne col cesto
carducci, iii-4-79. la bianca stella di venere / ne l'april novo surge da'
da comportamenti dissoluti (come epiteto di venere nell'antica roma).
gioberti, 4-1-457: la statua di venere verticòrdia dovette essere innalzata dalla donna più
s'è posto / alle min- ti di venere, la preda panerò come provò la regina
ma se nel vespaio de'figli di venere s'awolgeva lucrezia, non sfuggiva,
vespera. 2. la stella venere. chiose al 'de consolatione philosophiae'[
. -stella vespertina: il pianeta venere, che appare
5. ant. nome del pianeta venere (quando appare al rinnegassero gesù cristo
del debole, forzò èe [venere] ditta espero o vespero, quando non
di non ti far mai recitar il venere. 3. precedente; passato
, o psiche, nel tempio di venere un voto con questa iscrizione: 'non amo
silvia, / da i piaceri di venere lontana / menarne tu questa tua giovanezza?
] ai confini soprastando; / questa [venere] allo 'ncon- tro in casa.
i pianeti, e dico giove, e venere stessa, come un impurissimo vetro appresso
cresce il vigore, / tal che con venere tu sembri amore, / e sol
la confessione. salvini, 48-63: venere / nel punto collocato occidentale /
trascorsi degli ecclesiastici. arici, ii-16: venere, cui d'invidia arse rovello /
lomazzi, 4-ii-492: 1 romani formarono venere, detta vìttri- ce, in guisa
quel luglio e dei giuochi in onore di venere e di cesare vittorioso a farsalo,
luminosa. galileo, 3-3-214: riluce venere tanto vivamente, che si vede la
vestivan cortecce e abbonivano il vino e venere. pavese, n-i-427: erano 5 giorni
lxxxviii-ii-469: el bel pianeta, onde venere spira / amor ch'è 'n cor
rarissimo vi omarà la camera d'una venere sì vera e sì viva che empie
stelle crudeli, / e chiama ingrata venere ad alte voci. g. correr,
. boccaccio, i-489: o santissima venere, madre de'volanti amori, insieme col
/ e dagli occhi ridenti / traluceano di venere / i disdegni e le paci,
/ con raggio candido l'astro di venere, / e li affluvì de'fiori /
del mare: attributo di afrodite (venere). algarotti, 7-233: sono
ilvolerporre su'nostri altari la statua di venere anadiomene o di marte liberatore. rezzonico
, i-20: scrive ateneo, che alla venere gnidia di prassitele, e all'anadiomene
belle natiche (come epiteto della dea venere). rezzonico, 4-iv-22: sotto
sotto il portico in due nicchie stanno la venere anadyomene, e la callipiga. rovani
al punto da poter mettersi in concorso colle venere callepigie. imbriani, 3-140: essa
: essa volge le spalle al pubblico, venere callipige, tanto che il volto si
1-i-597: la signora t. detta la venere cilappa, è una donna già sull'
. gadda, 6-218: a dispetto di venere schizzinosa e di tutto lo svolazzo de'
sua quadriga, perché nell'ora di venere voglio andare a diporto per le contrade d'
, ha quimoltevolte lionoridelmarmoedelbronzo, tristi onoriper venere ericina. = dal lat
dice altro se non che ella [venere] fu figliuola di celio; el modo
mare e che dal seme di quelli nacque venere. fabulésco, agg. (plur
un gargagnan e tua moglie come una venere vagabonda. gramsci, 14-408: la
fu posto in mezo; e indi venere, felicità minore che la ferocia di marte
incapelvenerate, tra svariati marmi / una venere prende un impudico bagno. = comp
, 4-iii-99: o sii tu l'aurea venere, / o temide bennata, / o
proprio, che si riferisce al pianeta venere; venusiano. a. e
atmosfera vaporosa che avvolge il pianeta di venere produrrò la semi-inversione della gravità veneriana.
= deriv. dal nome del pianeta venere. r vènta, sf. ispan