crederla fra l'ugne e fra 'l veneno / de l'africane belve andar secura
perché dicesi essere buona contro al veneno ed all'alloppio. lippi, 11-30:
, 244: talor interviene, che 'l veneno in qualche vivanda preparato per un signore
; or nell'aurora / il suo crudo veneno asconde l'angue / tra tonde salse
a saettar gli arcieri / infette di veneno arme mortali / ed adombrato il ciel
tempo. alberti, 174: con veneno, con ferro, tutte se stessi
a saettar gli arcieri / infette di veneno arme mortali. idem, 20-10:
saggi'uomo non trarre d'arnia veneno, ma di tiro triaca. dante,
era a cavallo, ch'el suo veneno discorrendo su per l'asta, e nonché
. idem, 2-248: il corrosivo veneno interno non si può per attrazione cavare
et esce nell'acqua il sudante veneno. marino, 553: in sì bel
spinto / fra sue bevande a mescolar veneno, / per non aver, poi ch'
sopra la puntura, azoché tirasse el veneno a sé. bandello, 1-21 (i-255
vene- noso e di tanti semplici al veneno nemici si compone, che altri per
la vita a roma, discacciatone il catilinario veneno, così e'pare che la periodo
ii-220: amore, amor, più che veneno amaro / non già ben vede chiaro
la quale era che publicamente si servava veneno temperato con cicuta e concedevasi il
49: decte queste parole, tolse certo veneno, el quale suo patre, potentissimo
a porger al populo un calice di veneno. d'annunzio, iv-2-470: la
puerizia e gioventù sono consueti a mangiar veneno, quai son dovenuti a tale, che
questo corpo ecclesiastico, era pieno di veneno, perché è pieno di superbia.
trofei, / per servitù fuggir corse al veneno. campanella, 951: averan lo
al cor gir fra le véne / dolce veneno, amor, mia vita è corsa
rosivo molto, e mortifero veneno de la vita. 2.
ariosto, 5-3: ma chi le dà veneno, o chi le caccia / l'
/ o picciol gusto a sì mortai veneno, / deh, quanto è pieno per
ristoro, 20: se lo veneno non fosse non sarea lo suo contrario
] chiude 11 terren, questa è veneno / alla notturna talpa, al topo
nella di lui eredità, ha con veneno ammazzato il misero giovanetto, d'una mia
canne / fuor non gittasse l'invido veneno / e digrignasse l'incurvate sanne.
sguardi, / infonde con la piaga empio veneno. panciatichi, 125: già
arienti, 49: tolse certo veneno,... e, quello distemperato
/ che sparse il sangue o distemprò veneno. campailla, 384: i metalli
16-7: di foco e di giel misto veneno / la debil vita manzini, 12-83
con suoni del per con veneno di cupidità terrena corromperai. marino,
nella di lui eredità, ha con veneno ammazzato il misero giovanetto. gemelli careri,
più destro: e immantenente dienno / mortai veneno a l'infelice donna.
. degli arienti, 49: tolse certo veneno... e, quello distemperato
prezzi a 11 conchilii? che greve veneno è in lo suo suco, è certo
, e però fugge la freddura del veneno. guinizelli, iv-21 (5-27)
per veleno. ariosto, 14-124: come veneno e sangue viperino / tacque fuggia quanto
occhi fulminava fuoco, per la bocca veneno. monti, x-3-191: facean da
il galbano è medicina contra il veneno. tanaglia, 2-464: chi
/ vago lassando il cor del suo veneno. aretino, iv-1-78: da le
canne / fuor non gittasse l'invido veneno / e digrignasse l'incurvate sanne.
nazisti. sanudo, lvi-277: veneno li iudei di ghetto, e parlò
. tansillo, 14 7: questo veneno [del piacere] / chi si
21-71: nel cor era gonfiata di veneno, / e nel viso altamente era dipinta
, or acque, / e d'occulto veneno empion la terra. arici, i-49
con sette teste e con so gran veneno. guicciardini, 13-ix- 193:
,... armata di pessimo veneno, [è] lancia immedicabile.
ha admixta la gran parte di atrocissimo veneno, ed è sulimato. piccolomini, xlv-22
mio, ch'è nel ciel, dolce veneno, / che m'inacerba il cor
.. / infiamma gli occhi di veneno e d'ira, / e tutto
lo aspide è animale venenoso e ha veneno insanabile; tiene uno orecchio in terra,
a saettar gli arcieri / infette di veneno arme mortali. marino, i-135: l'
/ con vin famoso non si bee veneno. botta, 6-i-498: l'esercito
: essi, vedendo il re che di veneno / avea le luci inebriate e rosse
: rosseggian gli occhi, e di veneno infetto / come infausta cometa il guardo
/ schizza per gli occhi fuore atro veneno, / e più s'infuria e più
avendo morto un serpente, infettato dal veneno di quello, si morì. f.
: rosseggian gli occhi, e di veneno infetto / come infausta cometa il guardo
carne umana scura lo intelletto o suo veneno; cioè sua infezione, cioè peccato che
cioè, lento distilla / dall'inguine veneno. = voce dotta, lat
lo aspide è animale venenoso e ha veneno insanabile. 6. per estens
[tommaseo): con lo quale [veneno] infiniti uomini, in diverse parti
, / amare plui che fel, de veneno mesceae. inturbolènto, agg. ant
invenenano. = denom. da veneno (v.), forma ant.
guerra. = denom. da veneno (v.), forma ant.
cavalle. tasso, 8-6-746: quinci lento veneno alfin distilla, / che ippòmane chiamò
ippòmane cioè, lento distilla / dall'inguine veneno. tommaseo [s. v.
: essi, vedendo il re che di veneno / avea le luci inebriate e rosse
per la rima. mettesi per n: veneno veleno. si rimove: quelli quei
li tre ospedali. et nota, veneno li putì di l'ospedal de incurabeli e
doni spinto / fra sue bevande a mescolar veneno / per non aver, poi ch'
odio pieno, / ghiac- ciolle con veneno / la vita giovenil. d'annunzio,
che mutasse migliore stato, bevette lo veneno. s. caterina da siena, vi-26
ha admixta la gran parte di attrocissimo veneno ed è sulimato. lanci, 5-46:
: al quale castello stando noi, ne veneno a vedere molti indiani, de longi
alberti, 333: niuno si truova veneno maggiore, né più pestilenzioso, quanto
milizie egiziane. sanudo, liii-449: veneno 40 a cavalo de l'ordene de
essa a bever, et abiandose imbriagati veneno a remar insieme e montono in barca
11: li marineri levàno le vele e veneno verso la cità de roma. maestro
, / che sapea meglio uccider di veneno / che risanar gl'infermi di silopo.
ti mescei / ne l'usate vivande atro veneno. 7. versare, gettare
principio suo fue costumato a pascirse de veneno con altra vivanda mesto. trattato delle
odi, anche del mele sanno far veneno. -suggere il miele dalla pietra
perché ha il mele in bocca e el veneno al culo. -le api ripongono
ch'avete l'anima mia del vostro veneno infetta, perché la faite anco per
o pic- ciol gusto a sì mortai veneno, / deh, quanto è pieno
a saettar gli arcieri / infette di veneno arme mortali. chiabrera, 2-3-50:
che tu dovessi provedermi de alquanto mortifero veneno et insieme cum li soi restauramenti,
al quale castello stando noi, ne veneno a vedere molti indiani, de longi ben
quell'unguento succo di napello, prestantissimo veneno. mattioli [dioscoride], 554:
sereno, / il nettar dolce in amaro veneno. dell'uva, 66: nettar
ii-53: duoimi che amor di suo dolce veneno / lassa ir netta costei che adoro
ella preme / licor temuto di mortai veneno. baldi, 165: parte spargendo i
gran tempo a'gran nomi è gran veneno. 23. dimin. pomicino
intatto germe / pianta produsse, che veneno occulto, / mal serpeggiando per pindemonte
e odi anche del mele sanno far veneno. loredano, 1-5: il continuo
non sono quelli che dànno opera al veneno in italia. -far agire,
va male ordinando, / dà lo veneno a ki lo soferisce. 33
fasciculo di medicina volgare, 7: veneno è materia subtile aquosa, de qualità
oscuri / e poi nudrito di crudel veneno / all'empia scilla ed a cariddi in
commerciale. sanudo, lviii-262: veneno li partecipi e parenti de'mercadanti de
i-25-219: quella... già pascea veneno per cibo soave e bono. novellino
. chiabrera, 1-ii-96: pasciuto di veneno j giù nel seno / vegghia il
basso, / amaro sentirai più ca veneno. giuliano de'medici, 26:
, ma come vipera gitante il suo veneno, la facia sua adverti- resti.
massilia... pubicamente si servava veneno temperato con cicuta e con- cedevasi il
e nettare distilla, / trarrò sempre veneno, / onde tu latte prendi?
perbeato a cui il materno latte fu veneno, o beatissimo a cui la cuna fu
, i-1099: li tre contestabili presi non veneno, e fu fato acordo di permutarli
te poi sanar de rabbia e de veneno, / e poi veder sì come
] vale allo cancro e contra lo veneno pestilenziale, tolendo per bocca questa con
, i-7: come serpe quand'il suo veneno / e i denti l'erbolaio fuor
pinto. documenti visconti-sforza, ii-472: veneno cum loro ad convenzione che li avessino pingere
per tema de la fraude / del veneno, sì che puoi renovella. / semilimente
guarde, / polvere da bombarde, / veneno in saetame, e l'altro more
ha la rabbia raccolta e 'l suo veneno, / nel polveroso luglio al caldo
le case da stanziare sono capanne: hanno veneno, e questo è d'una sorte
quali gl'indiani caribbi arcieri fanno il veneno che tirano con le sue freccie,
, si era sullevato contra il re e veneno fino a la cità de londra et
xxxvi-377: già conoscean per prova ogni veneno, / ogni fronda nocente le crudeli
sogliono raccogliere. sanudo, lviii-30: veneno li canonici aparati con il vicario che
ben calcolato. sanudo, lviii-161: veneno in collegio 3 ambasadori di la comunità
, / dice mi diate un potabil veneno, / più ch'ogni altro mortai,
potente destillazione fortemente solutiva, ma è veneno. tartaglia, iii-5: fecero un
xiv-79: amore, amor, più che veneno amaro, / non già ben vede
, / morte del serpentino, atro veneno, / vita de l'universo orbe
presente, / morte del serpentino, atro veneno. varchi, v-554: dice ancora
per modo che se possano deffendere dal veneno di l'aere e da li vapori
, ch'effetto ebbe / prima il veneno in lm, perché più bebbe. firenzuola
con l'impio serpente, / ne lo veneno ke sì li travaglia / retrova lo
cossa di sopra strettamente, acciò el veneno non ascendesse suso al principe di vitali
caro, 12-iii-8: parla con certo veneno occulto, che mostra più la malignità
xxxvi-377: già conoscean per prova ogni veneno / ogni fronda nocente le crudeli matrigne
accidente [spasimo] proviene da alcun veneno, quello sia cavato fuori e poscia
la quale era che publicamente si servava veneno temperato con cicuta e concede- vasi il
: la donna è di vini sexo veneno, / animai puzolente e prompto al male
ventre della cerva, vale mirabilmente contra veneno. romoli, 211: il quaglio di
/ rabbia di guerra o suo crudel veneno. b. corsini, 15-25: la
colonnesi / scoperse il suo più rabido veneno, / allora venne meno / quanto di
evate... estingue o raffrena ogni veneno. 9. avere una funzione repressiva
sterco dell'uomo ha mirabile virtù contra veneno e opera efficacemente a sanar la peste.
scolpita in pietra, che caccia il veneno, vaierà contra essi veneni e morditure
una fornitura. sanudo, lviii-388: veneno li patroni di le galie di ba-
privato). sanudo, lii-569: veneno a rialto li consieri a reincantar la
per tema de la fraude / del veneno, sì che puoi renovella.
vie possibile de farlo con ferro o con veneno morire, e niuna facele trovandone,
che tu dovessi rovedermi de alquanto mortifero veneno et insieme cum soi restauramenti con le
che tu dovessi provedermi de alquanto mortifero veneno et insieme cum li soi restauramenti,
virtute, / conran- tidoto suol contra veneno, / che le parole dolce, savi'
poi rettificato il medesmo, mandando il veneno alla sorella disse. = deriv
del suo sangue te dia. / del veneno sirai deliberato. s. degli arienti
l'impio serpente, / ne lo veneno ke sì li travaglia / retrova lo crespingno
da longiano, iv-148: se tutto il veneno che sta chiuso in un cuore malinconico
/ et ella il bebbe e vomitò il veneno. / poscia un perfetto antidoto gli
ii-556: lasso! e vien che 'l veneno aspro importuno / della puntura ria mi
oltra al debito tempo si convertise in veneno. idem, 42: taglia donque la
con l'impio serpente, / ne lo veneno ke sì li travaglia / retrova lo
poi che la cruda peste il suo veneno / sparse mortai sopra l'umana gregge,
ualche zentil pelle. idem, xxiii-554: veneno per tera a o a do
vulcano, della virtute et pace exitiale veneno. = agg. verb.
vaso, che se esalerà el suo veneno. ramusio [oviedo], cii-v-292:
, / polvere da bombarde, / veneno in saetame. modesti, 237:
le narici e bocca li cade quel veneno e di quello ne fanno la tiriaca.
suo sangue te dia. / del veneno sirai deliberato, / sconfigi lo nemico co
lo sterco dell'uomo ha mirabile virtù contra veneno e opera efficacemente a sanar la peste
tempo di sanità, mai ge nuoce alcuno veneno, né se trovano molto impediti da
. sanudo, lii-143: poi veneno li mazieri di cardinali, poi li
che beveno el calamento con vino scacia il veneno. alla croce, iii-17: l'
ognun me spia; / se è stato veneno 0 scaranzia, / o per poppare
rimedio quello che ai molti è crudelissimo veneno. erizzo, 3-314: avenne cosa
le strade. sanudo, ii-1145: veneno alcuni vechi di le ville dii paese
ven descripto. sanudo, x-601: veneno quelli di la iusticia corso di
ostile nei confronti di qualcuno. veneno ascoso, / che nel principio sì suave
vengono da alcuno elemento, come cacciare il veneno et i carboni attraere o cacciare il
al naso, / offende altrui con suo veneno occulto. aretino, v-1-40: essi
/ gionge, renchiuso a me, mortai veneno. 9. continuare a tenere
imagine scolpita in pietra, che caccia il veneno, vaierà contra essi veneni e morditure
belli di fuora e dentro siate pieni di veneno ». c. -con riferimento
non che a lungo andar si fan veneno. birago, 207: non mancarono
.. gli spagnuoli 'pie- dra contra veneno y desmayos'. e certo ragionevolmente ha
ben constumato. sanudo, lviii-616: veneno in collegio col segretario di l'orator
bisogna schifar lo elleboro bianco perché è veneno suffocativo al corpo. serpetro, 162:
propria nieve, corrosivo molto e mortifero veneno de la vita. l. strozzi,
, continuamente macchinavano alcun contra il re e veneno fino a la cità de londra. guicciardini
nappello, magnato, sana dal veneno del nappello. bresciani, 6-x-114: io
una cava feno subteranea, per la qual veneno e lo pigliono. tasso, 2-5
della spada resse. sanudo, xiii-179: veneno da 800 in ioo omini d'arme
atti, 149: qualcuno dubitò fosse de veneno e però fo partire il proietto.
sparato; e fo iudicato non essere per veneno. aretino, v-1-62: b
vero un spartaca- pelli aveva d'un veneno temprato. = comp. dall'imp
e va male ordinando / dà lo veneno a ki lo soferesce, / kè li
in femena, / ché l'amor so veneno amaro semena, / onde la morte
ad instanza degli ammuniti vollono sputare alcun veneno ch'era loro rimaso in corpo.
dico, perché stamatina / me fo veneno occulto dimandato / da una cameriera de
lat. scient [physo] stigma [veneno sum] e da sterina
, liii-304: portava due ampolle di veneno in aqua tanto stillata che pareva fusse de
piligari, stragaroli. sanudo, x-601: veneno quelli di la justicia vechia contra alcuni
/ o picciol gusto a sì mortai veneno, / deh, quanto è pieno per
, volendo ch'io gli vendesse un veneno subitano. firenzuola, 413: son già
mele e le aragni ne cavano mortifero veneno. pascoli, i-887: esse si cibano
: e per quel sodore uscirà fuora el veneno. tasso, 14-67: quei ch'
economico. sanudo, x-664: veneno zerca 12 femene visentine,...
, della quale del sugo si fa veneno. boccaccio, iv-198: quello luogo fece
/ ché in veritade io non gli diè veneno. m. adriani, iv-36:
svincolando in flessuoso seno / spiravano mortifero veneno. f. f. frugoni, iii-531
ippiatria, 170: le tarme che veneno nel corpo del cavallo per essere tropo
, / e questo fia de un piacevol veneno, / il qual sia con tale
tempo di sanità, mai ge nuoce alcuno veneno. -tempi d'oro-, periodo della
retenuto oltra al debito tempo si convertise in veneno. 3. figur. complessità o
. / e questo fia de un piacevol veneno; / il qual sia con tale
c. gozzi, 1-662: di veneno ei la tolse, ond'ella mai /
trattato ai falconeria volgar., i-1-96: veneno di serpente, di topa, di
. serafino aquilano, xxx-10-7: credei veneno posto in medicina / più volte torna
rabbia a guisa di una botta con tossicoso veneno. -che secerne o inietta veleno
xliii-83: circa 5000 trabanti... veneno a combater fuora di la terra cum
: venendogli alle mani quel bicchieri col veneno mescolato il quale, per trascuràggine s'era
, ii-59: la qual clausola porta il veneno sotto la coda, 6. ant
rabbia a guisa di una botta con tossicoso veneno disse: « non so in che
come avviene quando uno è offeso da veneno o morso da serpe. bonarelli, 1-144
di saggi'omo non trare d'ama veneno, ma di tiro triaca. libro della
.. avesse preso... alcuno veneno..., falli questa medicina:
on ke abandonano le male ovre e veneno a penitentia e in penitentia permaneno tre
quel vaso, che se esalarà el suo veneno. oroscopo di guicciardini, 208:
, 12-iii-8: con tuttociò parla con certo veneno occulto, che mostra più la malignità
facoltà, e di ogni nazione quivi veneno, e molti signori ultramontani. p.
che il suo capriuolo sia morto di veneno urinale. = forma parallela di
diacono volgar., i-249: missero lo veneno nel vagello del vetro nel qual era
vermi. = forma dissimilata di veneno. velenosaménte, avv. in modo
comp. da venenum (v. veneno) e dal tema dei comp. di
, denom. da venenum (v. veneno). venenàrio, sm.
, deriv. da venenum (v. veneno). venenato (pari.
, comp. da venenum (v. veneno) e dal tema di ferre 'portare'
giamboni, 8-i-209: egli è appellato veneno, però che li entra dentro dalle
1-12-56: questo fia de un piacevol veneno; / il qual sia con tale arte
. c. gozzi, 1-662: di veneno ei la tolse, ond'ella mai
colombre, 1-iii-40: per acquietar il veneno del cane rabbioso, tòrrete le foglie
al cor gir fra le vene / dolce veneno, amor, mia vita è corsa
. boccaccio, viii-3-41: il puzzo del veneno delle opinioni degli eretici è cosa la
come amor vuole, e d'un dolce veneno. d. bartoli, 14-1-66:
compagnia speranza d'impunità, peste e veneno delle religioni. c. gozzi,
e ingannavano con loro lingue; e veneno di serpente è sotto le labbra.
che i duo guerrier, deposto ogni veneno, facciano insieme tregua. guarino,
meco s'adira. / già il suo veneno in lui ritorna e gira, /
, deriv. da venenum (v. veneno). veneràbile, agg
venire. ventino, v. veneno. venire, intr.
altissimo idio. sanudo, lviii-172: veneno li 3 oratori di verona sciiti di sopra
temogni parte cercando, dove possino metter veneno coi loro denpio. giuglaris, 1-239
sguardo). dia / con più veneno di viperei sguardi, / che il grande
lumbella desiderare. ariosto, 14-124: come veneno e sangue vi serpi.
p. fortini, i-143: con questo veneno, con que vischeriano,
suo fue costumata a pascer- se de veneno con altra vidanda mesto. dante, purg
, non credo che sia il più pestifero veneno al mondo. casti, ii-n-84:
germania, fu detto aver egli vomitato veneno. cestoni, 794: ho servito
dio, / cessando ogni zezzania, ogni veneno, / che 'nvestigato avea lo spirto