furente aquilon; non altramente / addensati venìan gli elmi e gli scudi. colletta,
tassoni, 3-64: tutti a piedi venìan con gli stivali, / armati di
/ cinghiai sannuti alle vulcanie vampe / venìan distesi a brustolarsi.
oria. d'annunzio, i-448: venìan tacque de l'affrico declive, /
moglie, / e ch'ai cortèo venìan marchesi e duchi. varchi, 24-8:
in giro da la destra rota / venìan danzando. idem, purg., 31-132
t'appare. d'annunzio, i-448: venìan tacque de l'affrico declive, /
deducendo le fila intra le dita, / venìan formate e in vortice condotte / e
disciplinati. foscolo, 1-400: ne venìan disciplinate all'asta / le tribù de'
deducendo le fila intra le dita, / venìan formate e in vortice condotte / e
, / e non parea, sì venìan lente. capellano volgar., i-393:
troi gli uni vèr gli altri / venìan, chiedean de'loro morti, e spesso
popolo. d'annunzio, i-448: venìan l'acque de l'affrico declive, /
, / e non parea, sì venìan lente. fazio, iii-16-40: noi fummo
donne in giro dalla destra rota / venìan danzando. fioretti, xxi-914-1: frate masseo
e inzeppa che t'inzeppo, gli venìan poi fatti de'cani lunghi, lunghi
, chiuso nell'aureo musco, / venìan le incinte, e i loro blandi voti
e inzeppa che t'inzeppo, gli venìan poi fatti de'cani lunghi, lunghi,
e inzeppa che t'inzeppo, gli venìan poi fatti de'cani lunghi, lunghi,
semplici usignuoli, / che tra'rami venìan, tesi i lacciuoli. fiacchi, 27
noi, / e non parea, sì venìan lente. idem, purg.,
rosseggiar del- l'onde, / nere venìan le navi. e c'era a poppa
tassoni, 3-64: tutti a piedi venìan con gli stivali, / armati di
barcellona. tassoni, 8-42: questi venìan per ritentar se v'era / partito alcun
tremolante rosseggiar dell'onde, / nere venìan le navi. e c'era a poppa
strumento umano. / e sui rami venìan dei terebinti / i pennuti cantor,
stende. tassoni, 8-42: questi venìan per ritentar se v'era / partito
sul morto / venìan pittando le recise chiome, / di che
che a me dàn rovello? / venìan di trivio anch'essi e di bordello,
/ e da'golfi scandinavi / qua venìan le mille navi / che più l'àdria
donne in giro dalla destra rota / venìan danzando: l'una tanto rossa /
la fronte orribilmente sozza, / alto venìan traendo il brutto dorso / che squamoso
polpa molto bianca. baldi, xxxvi-383: venìan le simie e sonnacniosi tassi / e
che su zoccoli ferrati / se ne venìan di chiaverine armati. 4.
vento. d'annunzio, i-448: venìan tacque de l'affrico declive, / tremando
secondo vento, / verso a'nostri venìan gli accesi legni / crepitando e stridendo.
sul tremolante rosseggiar dell'onde, / nere venìan le navi. gadda conti, 2-65
vigliacchi che a me dàn revello? / venìan di trivio anch'essi e di bordello