fine di passione -anarchico, spossato e velleitario. ma stavolta non c'è stata passione
uno scopo (per lo più alquanto velleitario, com piuto senza vero
guittismo, sm. dilettantismo mediocre e velleitario (di un attore, di un
della realtà e si comporta in modo velleitario. piovene, 8-16: l'
è compiuto o pensato in modo esageratamente velleitario e presuntuoso. gobetti, 1-92
paesi di un modernismo più vistoso ma velleitario. = dal fr. modernisme
considera, per lo più in modo velleitario e ingiustificato, unico ed esclusivo depositario
considera, per lo più in modo velleitario e ingiustificato, unica ed esclusiva depositaria
diritto, per lo più in modo velleitario e ingiustificato, di essere considerato unico
superamento e opposizione al populismo, dimostratosi velleitario nella sua fiducia nelle masse contadine e
, un onanista, un fannullone, un velleitario. = deriv. da onanismo-,
2. imitare in modo imperfetto e velleitario i comportamenti, gli atteggiamenti anche intellettuali
qualcosa: dedicarsi in modo esclusivo, velleitario e scarsamente proficuo a un'attività.
ha poche possibilità di attuarsi concretamente; velleitario (un desiderio, un proget- to
la possibilità, se non il vago e velleitario desire di riprendere, un giorno,
-in senso generico: atteggiamento sentimentale e velleitario di amore per il popolo e di
arretrati), ma in modo generico, velleitario e demagogico (adulando il popolo come
. (e patteggiamento, per lo più velleitario e ingiustificato, di chi si ritiene
quantità eccessiva e di tipo astratto o velleitario. c. e. gadda
di continuo e in modo per lo più velleitario e astratto i piani o programmi di
dissenso o ribellione, talora in modo velleitario, in partic. contro l'ordinamento
azione, tentare, anche in modo velleitario (in relazione con una prop. subord
intensità, ma talora confuso, indistinto, velleitario, e spesso giudicato come inopportuno,
retorica libertaria, l'idealismo confuso, velleitario e inconcludente). -per estens.
gestì pare un po ^ ripetitivo e velleitario. 6. fis. fenomeno
ogni cosa: per indicare un obiettivo velleitario e millantato (e ha valore iperb
4-462: portinai! poteva apparire un velleitario, e niente di piu; le sue
di virtù. -impresa progettata in modo velleitario, a grandi linee, iniziata e
, sm. tentativo attuato in modo velleitario e con scarsa convinzione. pavese,
modo che appare anacronistico o velleitario, ad gliori secoli, a
sinistra considerato come generico, astratto, velleitario o snobistico. piovene, 7-139
che intende, anche in modo velleitario, ordinare e or capire
socio-economica, ma non sa andare oltre un velleitario scontento. - per estens.:
a tutti sono inferiore: emotivo, velleitario, sentimentale, incontrollato, passivo.
fr. tartarin, protagonista spaccone e velleitario dei romanzi di a. daudet (1840-1897
, e cioè solo teorico, o velleitario. -con riferimento a una facoltà
emergere o dimostrarne il carattere astratto, velleitario, utopico. rinaldo d'aquino
7-440: lo zio vania è un topone velleitario e frastornato che non ha mai deciso
216: traspariva un discorso poco avvertito, velleitario, umarini, 7-78: c'è
qualcosa. = comp. di velleitario. velleitàrio, agg. che
inoperoso, e cioè solo teorico, o velleitario. moravia, 19- 63:
gramsci, 6-18: era un velleitario, sempre scontento di tutti perché nessuno
velleitarismo, sm. atteggiamento, comportamento velleitario. gramsci, 90: niente mi
che denota uno sforzo, un impegno, velleitario. moravia, 14-144: patetico,
-ci). contrario a un atteggiamento velleitario e cialtronesco. flaiano, 6-90:
sinistra più estremista, anche in quanto considerato velleitario e snobistico; sinistrismo.
sf. esempio di dilettantismo, mediocre e velleitario, in partic. di un allestimento
del posticcio e del liftato, del velleitario e dell'approssimativo. liftier fliftjé
repubblica », 31-iii-1988], 34: velleitario, finto poetico, miserabilista e prolisso