o fa mostra di una presunta o velleitaria superiorità spirituale e culturale. delfico
(e, talvolta, anche confusa, velleitaria) alla libertà. lucini,
fausta era l'appartamento della mia mediocrità velleitaria e fallita. -attonimento, sbalordimento
, a un'eccessiva, presuntuosa e velleitaria fiducia nelle proprie forze e capacità.
positivamente rinnovata, propugnata talora in maniera velleitaria o, comunque, utopica e irrazionale
la naturapuramente teorica e astratta, acritica o velleitaria di un tale atteggiamento in quanto manifestato
inappagabile; ambizione o attività, spesso velleitaria, perseguita o esercitata con tenacia e
in un'attività inutile, inadeguata o velleitaria (e può assumere una connotazione iron
chi affronta un argomento con eccessiva e velleitaria meticolosità, ricercando particolari del tutto insignificanti
ero una irrimediabile borghese, torbida e velleitaria, che mischiava erotismo e rivoluzione.
e brutta, soprattutto perché pretenziosa, velleitaria. frateili, 5-70: la commissione
valore iron., per indicare una velleitaria pretenziosità). arbasino, 9-93
un'idea, di una causa, talora velleitaria. carducci, iii-6-386: meditava un
idea o una causa per lo più velleitaria, e in partic. di un'iniziativa
una causa, un'idea per lo più velleitaria. -in partic.: uomo politico
, dissipata e, soprattutto, pittrice velleitaria e fallita. -sostant.
della mia vita. sì, ero una velleitaria. = deriv. da
-spreg. acquisire una cultura superficiale e velleitaria. = denom. da cultura,
2. che ha una cultura superficiale e velleitaria (e ha valore fortemente iron.
soluzione che non sia solo provvisoria, velleitaria, superficiale), gli argomenti che
condanna ogni politica a violenza o a parzialità velleitaria. = comp dal pref. in-
(e, talvolta, anche confusa, velleitaria) alla libertà. labriola,