a restringerlo a certe particolari tendenze o velleità di tendenze letterarie o altresì morali
: accasciarsi, abbandonarsi, perdere ogni velleità, ogni vigore. d'annunzio
; cioè la sua vista e le velleità che suscitava. pensai che fosse proprio
volle mostrarle che le avea perdonato la sua velleità di resistenza con un bacio avvinazzato.
padre... che aveva anche lui velleità d'eleganza, apriva un po'la
che in lui era davvero spenta ogni velleità. pasolini, 1-240: la signora
castigando qualche velo sul seno che ardìa velleità di pudore, andàvano sottobraccio nella prossima
castigando qualche velo sul seno che ardìa velleità di pudore, andàvano sottobraccio nella
mandò pure in fumo ogni mia ambasciatoria velleità; né mai feci chiesta nessuna di
i grandi amanti. non bastano le velleità, le furie e i sogni; ci
il di lui cuore sia accessibile alle velleità di un mal collocato amor proprio.
abbandonare un'impresa, a lasciar ogni velleità di imporsi, di fare il prepotente
di dante (e spesso indica presuntuosa velleità). d. bartoli,
professionale o politica. 10. velleità, aspirazione vana e priva di fondamento.
che lo slegassero, ormai destituito da ogni velleità e ritegno. 2
dionisismo pagano rifiorisce, poi ancora una velleità di cristianesimo. diòon, sm
6-178: aveva tentato di fomentare alcune velleità di dissidenza, per riunire attorno alle
e voli che tradiscono il vuoto e la velleità. -vanità. fra giordano
metafora di piero maroncelli, delle cui velleità critiche l'italia ha stretto obbligo di
9-274: il padronato si abbandona alle velleità « fascistiche ». bocchelli, 10-13:
; ambizione fallace, presunzione vana; velleità. allegri, 5-16: venne.
animo; scomposto impulso della volontà; velleità, capriccio. giusti, 3-50:
mandò pure in fumo ogni mia ambasciatoria velleità. collodi, 451: pensò
i grandi amanti. non bastano le velleità, le furie e i sogni.
, i-353: insomma, pare che la velleità del « giovine principe » tomi nel
nostalgie idilliche, boscherecce, le sue velleità marinare e sportive, il suo salutismo
d'affari, aveva rinunziato a ogni velleità amorosa. 3. marin. operazione
. b. croce, iv-n-8: questa velleità di ritorno ai regimi assolutistici si espresse
che l'italia dovesse ormai smettere qualsiasi velleità di riscossa col mezzo della politica piemontese
sangue bottegaio? soffici, v-1-201: una velleità letteraria intorbava la loro vena nativa.
, piuttosto: invidie, rapacità, velleità di dominio. -letter. avversità del
intermittenza; senza provare nelle lunghe pause velleità o rimpianti di sorta. g. raimondi
-anche: ispirazione fugace, illusione, velleità; effusione timida e sommessa di sentimenti
idea fissa, fisima, smania; velleità, capriccio, ghiribizzo. paoletti,
qualcosa; preso interamente da idee fisse, velleità, capricci; fissato. mazzini
la grossa metropoli commerciale ignorava forse queste velleità dei suoi più vistosi signori. de
aspirazioni, caratteristiche o, anche, velleità tendenti a un misticismo per lo più
. b. croce, iv-n-8: questa velleità di ritorno ai regimi assolutistici si espresse
di un conato a vuoto, di una velleità. — simbolo. a
, a compiere una data azione; velleità, capriccio, ghiribizzo ostinato, cocciutaggine
un valore attenuato, per indicare una velleità, un capriccio, un desiderio, ecc
lastra pronuba di felicità a chiunque nutra velleità narcissistiche. piovene, 7-484: non
tra un nichilismo assoluto e disperato e velleità individuali e umanitarie. lucini, 8-20
antipatica a tutti per le sue arie e velleità nobilesche cosi poco fondate. de pisis
nostalgie idilliche, boscherecce, le sue velleità marinare e sportive, il suo salutismo
un ufficio statale, senza sogni, velleità e avvenire. -all'ombra (
certa continuazione e per opporre a qualunque velleità di messa in istato d'accusa.
come contemplazione pura e perenne, senza velleità alcuna di azione. bacchetti, 2-xxiii-641
di noi e quindi rintuzza tutte le velleità del nevraid amhara, di tutti i
senso..., aveva tutte le velleità, tutti i gusti pazzi e bizzarri
e vane, in partic. con velleità artistiche. baldini, i-579: mezzo
paese onirico vittima di abbagli metalmeccanici e velleità petrolchimiche. petroldòllaro (petrodollaro),
una rivoluzione controllata e pianificata: una velleità di rivoluzione. montale, 4-332: il
questo pipistrellare crepuscolo, soddisfazione alle sue velleità logiche. pipistrellato, agg. letter
altri perdoni al signor alberti le innocenti velleità dei suoi pistolotti, triviali in tutto,
e brava persona. -denotare una velleità espressiva (un linguaggio, uno stile
apertamente monarchica e costituzionale con scarsissime velleità di fronda. -adattabile a diversi
artisti hanno dimesso fino la più lontana velleità di cercare la ragione dei moti umani
si sentì spinto lo hegel contro le velleità e la vaporosità e la presuntuosità romantiche delle
: la prima realizzazione notevole di queste velleità è appunto la prima poesia della raccolta:
quelle astruserie di raccatto e dalle vacue velleità pseudo-wagneriane. = voce dotta,
di fermo proposito a una poco più che velleità cospirò colle dissuasioni d'un suo fratello
anzi mi è noiosa... ogni velleità di espansione. = comp. dal
alle circostanze; ridimensionamento delle proprie velleità o pretese (per lo più nella locuz
bassani, 3-15: deposta volentieri ogni residua velleità di filologico scrupolo, io venivo tentando
ogni movimento e senza curarsi delle sue velleità di resistenza. -il contrastare la violenza
terreno fino a obbligarlo a rinunciare alle velleità di conquista. -anche nella locuz
]: da questo istante rifonderò ogni velleità modemistica per darmi alla pura storia o
rifatto in corte di napoli fra mondane velleità d'una cavalleria rimorta. pavese,
di noi e quindi rintuzza tutte le velleità del nevraid amhara. einaudi, 545:
-ripiegare le bandiere: abbandonare ogni velleità. lippi, 12-28: così cercando
opinione che ittalia dovesse ormai smettere qualsiasi velleità di riscossa col mezzo della politica piemontese
sue vanterie, le lagnanze, le sue velleità di successo erano sempre rotte, quasi
. impulso incontrollabile di fare qualcosa; velleità, ambizione segreta. a. boito
2-6: sto bene e sono pieno di velleità tragiche. ma le perenni inquietudini mi
ci rifletteva su, per disprezzare quelle velleità d'otello e m- gumava quanta dolcezza
, riconosceva la povertà di quelle sue velleità. 2. che predilige lo
, scarterò la rimeria nata da fugaci velleità o da suggestione di troppo memori orecchie
franco-russa da sciogliere o neutralizzare; le velleità bellicose dei franco- sardi da reprimere o
col resto di 'lavorare stanca, manifestavi la velleità di una nuova poetica e ne delineavi
: moderarne gli entusiasmi, spegnerne le velleità. deledda, v-977: getta un
importante è che non ci siano più velleità secessionistiche. l'italia deve essere onorata
le nostalgie bavaresi romanticismi stantii, e le velleità separatiste delitti politici. gramsci, 12-178
sfibrata dai primi dolori, le impotenti velleità di rivolta si erano domate in massimiliana
sciopero; tenere a freno o rintuzzare le velleità aggressive o l'impeto aggressivo di un
solcata da lacrime roventi di vergogna e di velleità. -incavato (l'occhio)
mazzini, 48-352: qualunque, pér velleità di vanità personali, venisse ora a rompere
a qualcuno: costringerlo a lasciare ogni velleità di prepotenza. tramater [s.
pudore che la distingue, la nessuna velleità del poeta di farsi portavoce d'altri,
splugale', per punirmi o guarirmi d'ogni velleità di monte rosa. spòcchia (
una certa continuazione e per opporre a qualunque velleità di messa in istato d'accusa.
impensierisce questa dichiarata e ripetuta volontà o velleità wilsoniana di riformare il mondo, in superficie
bimbi appena sospettati di un barlume di velleità artistica vengono premurosamente avviati alle classi di
alle calzette legate onde frenare le mie velleità di atassia tocchina. = deriv.
vanterie, le lagnanze, le sue velleità di successo erano sempre rotte, quasi
'volere', di origine indeur. velleità, sf. nel linguaggio filosofico, volontà
imperfetta, la quale si dice piuttosto velleità. brente, 155: già vi si
fermo proposito a un poco più che velleità. pellico, 2-6: sto bene e
2-6: sto bene e sono pieno di velleità tragiche. de sanctis, lett.
logica, non hanno virtù. hanno velleità, non hanno volontà. c.
rimangono le passioni, o almeno le velleità. emanuelli, i-119: viveva da
d'un ufficio statale, senza sogni, velleità e avvenire. -in relazione con
spegnevano ed assopivano in me ogni qualunque velleità di divenire autore. cassola, 1-188:
seguito, quando fausto ebbe abbandonato ogni velleità di opporsi ai suoi disegni, con
velle), da cui il fr. velleità (nel xvi sec.); il
. = deriv. da velleità, sul modello del fr. vélléitaire (
le arie di letterato dello zio e le velleità analogiche della gilda e l'acchiappamento degli
zazzeretta spettinata, abbandonate così le solite velleità più o meno fataleggianti (e delle
canonici della critica, né nutro nessuna velleità di far concorrenza alla loro pruderie.
quelle astruserie di raccatto e dalle vacue velleità pseudo-wagneriane, con cui molti dei nostri
artistòide, agg., che ha velleità o inclinazioni vagamente artistiche. – anche
. montale, 12-40: le nessune velleità del poeta di farsi portavoce d'altri,
russa che giovava all'interno contro le velleità dei polacchi e all'estero contro quelle degli
fra interno ed esterno; fra realtà e velleità; fra effettualitàed immaginazione.
f. invar. spreg. chi ha velleità, ma non reali capacità di sistemazioni
: concesso lo scenario astratto – le velleità brechtiane di alienazione e apologo teatrale, l'
propri interessi energetici e per scoraggiare le velleità neoimperiali, ma sufficientemente stabile per evitare
e perché non vorrei essere sospettata di velleità mentorali verso i nostri uomini rappresentativi.
negache dietro lescelte del pds ci siano velleità neoconsociative. b. valli [« la
, come lato comune e caratteristico la velleità di riesumare assai simili ideali antichi, per
comportamento alle circostanze; ridimensionamento delle proprie velleità o pretese (per lo più nella