. 4. poco splendente, velato, fievole, smorto. -occhi abbacinati
richiamare sommariamente; indicare in modo velato; alludere; fare intendere appena.
egli ripensò anche alla lacrima che le avea velato gli occhi,... alla
(ant. anche aombrato). velato, coperto d'ombra; oscurato.
chiuso, l'aria pesante, il cielo velato. [ediz. 1827 (587
.. l'aere grosso, il cielo velato]. leopardi, 9-13: il
son tutti affiochiti. 3. velato, offuscato (di lumi).
bene. 2. figur. velato, opaco. manzini, 10-20:
; intorbidato, offuscato; annebbiato; velato di caligine. -anche al figur.
affumicato. 3. tinto o velato di colore bruno, oscurato: oggetto
. cardarelli, 3-170: un fiume velato da una nebbiolina leggera, lattea,
. allusióne, sf. accenno velato, indiretto, o soltanto discreto,
manzini, 7-30: il sole, velato d'una tenerezza trepidante, qualche bambina
scintillanti, il movimento della festa ammorzato, velato, acquistava una fusione di colori,
il timbro maschile, basso e un poco velato, s'ammorbidiva, si chiariva,
mescolata a un compiacimento fuggevole, benché velato mi fissava. 2. per
. (superi, appannatissimo). velato, reso opaco; annebbiato, offuscato
/ di cui a lungo mi fu velato il senso, / non il presagio se
tiepido del cortile, sotto il cielo velato della notte silenziosa. ojetti, ii-721:
iacopone, 1-173: povertate è ciel velato / a chi 'n terra è
276: piange il cielo / tutto velato a nero, / curvi gli uomini piangendo
onofri, 3-270: sole scialbo, velato, / nebbie insignificanti, / versi
baldini, i-631: il cielo doveva essere velato e tra quei colli spelacchiati non tirare
fatta di velo di crespo, di mussolino velato, di velo brillante (se è
di costanza pieno. carducci, 392: velato di funebre benda / lo scudo di
su desso [il mare] / velato si mostra ogni astro. / il sole
fondo chiaro, tutto biacca e verde, velato da una lievissima sfumatura di viola.
. papini, 25-49: nel biancore velato della luna autunnale s'alzava dinanzi a
. = comp. da bianco e velato (v.). biancovestito
e un tempo molle, un po'velato: il sole / una biondezza attonita
nell'altra bizzarramente. al suo sguardo velato di sonno traballano in confuso i soldati
oscuro, un'allusione, un accenno velato. imbriani, 2-54: se non
credervi / più, come un povero velato da un sogno / sorride di quella sfuggente
anche il nome a chi giace; / velato da parietarie / non resti che
v-2-132: passò lo sposo, col volto velato d'un velo fosco per mezzo a
lungarni a cui il censo non ha velato la ragione: qui, è un
aiutato a penetrare in quel mondo chiuso, velato di veli neri, sanguigno e terrestre
chiuso, l'aria pesante, il cielo velato per tutto da una nuvola o da
ti cinge / di sopra il ventre velato, / come il cerchio tacito gira /
ti cinge / di sopra il ventre velato, / come il cerchio tacito gira
18. cinem. ogni pezzo di film velato o nero che si attacca all'inizio
il vizio e la decenza, / velato di devota incontinenza, / dirò compieta.
. latte. 2. figur. velato, annebbiato (lo sguardo, gli
fare quel solito, caro viso lievemente velato di contrarietà e di tristezza, allorché
., 33 (565): appena velato l'occhio, si svegliava con un
vedere lassù le mie sorelle col capo velato. un ragnatelo trema nell'inferriata che dà
, nella stella macchiata e nel pianeta velato,... godono spiriti in qualche
ciglio /... e di pallor velato il viso / per la tua dipartita
non si scopre, studiatamente coperto; velato, non espresso chiaramente, sottinteso,
malato di peste guardava col suo occhio velato un mondo che aveva iniziato la sua
, i-570: mi parve di udire velato il suono dissueto delle campane. pareva
l'immagine, come in un abbozzo; velato, sfumato, smorzato (la luce
: sul viso di lei, dolcemente velato dalla semi oscurità, errò un sorriso
e sembra che il tuo volto sia velato. serra, i-61: parlano dunque
madre, ed esplorò col lume / velato un poco dalla rosea mano. baldini
vede luce dappertutto, e ogni cosa velato di luce falsa ed abbagliante, senza
d'annunzio, v-2-579: un dio velato su ognuna delle nostre battaglie fangose lampeggia
gracchian le torbide acque / del pantano velato di ninfea, / per qua passò
breve sonno. e a fatica aveva velato l'occhio, ch'ella si risentì.
dai fumi / che svolgono tazze, velato / tremore di lumi oltre i chiusi
marmo,... ed era velato di bianchi veli e di festevoli frondi
debole chiarore; stentato, incerto, velato (una sorgente luminosa, la luce
, dipintogli in viso dalla natura, velato poi e ricoperto, a più mani
. -che non lascia vedere chiaramente, velato, fioco (la luce).
fondo d'una via gli appariva, velato appena dalla calura, il frastaglio bianco e
di nebbia, avvolto nella foschia; velato, offuscato da caligine. dossi,
. della festa ammorzato, velato, acquistava una fusione di colori,
oscuro, un'allusione, un accenno velato. burchiello, 127: dopo il
e in ogni suo atto un piccolo e velato germe di somiglianza che aveva con l'
d'una sua negra cuffia il crin velato, / tacita uscìa con la gramaglia
fosco (le nuvole); che è velato di nubi, nuvoloso, coperto (
, pallavicino, 1-114: l'intelletto velato dalla grossezza del corpo appena giugne mai
stando sopra la tela del trappo col capo velato. d'annunzio, v-3-136: il
non può esser luogo. -non velato da nubi, non offuscato (un astro
. -che ha perso vivacità, velato (lo sguardo, gli occhi)
collare della toga. -avvolto, velato. banti, 8-10: verso le
ripulirlo e renderlo di un bel bianco velato, col bollirlo in una caldaiuola d'
bello, che non è da carni velato, non da sangui imbrattato, né da
condizioni atmosferiche, ecc.); velato, annebbiato (il sole, la
2-7-39: alla morte in preda ornai / velato il guardo immobilmente affisse. marini,
-ant. offuscato, annebbiato, velato (un corpo luminoso).
: il popol duro / quel divin parlar velato oscuro / intese mal col cor empio
coi piedi scalzi e col viso / velato d'un velo tessuto / di quei fili
v-363: il mincio ad imo di canne velato impaluda / e secca terra nuda lucea
. 2. figur. ant. velato, offuscato (l'occhio, la
patina. -in partic.: velato dalla sottile patina che si forma
che s'intrecciavano. -offuscato, velato, spento, attonito (lo sguardo
, 2-i-55: l'ignoranza ti ha velato gli occhi della ragione, e t'asconde
. tinto, colorato d'azzurro; velato di sfumature azzurrine. bocchelli
a la fuga, offre soccorso / velato abete al persian sconfitto: / salpa ilnocchier
una luce, uno splendore); velato, offuscato (un astro).
-fosco, velato. carducci, iii-3-26: torpido fra
fondo della valle, il cui verde, velato dall'ombra del giorno morente, incupisce
, restava un po'indiretto, quasi velato. -che ha luogo come effetto secondario
timbro maschile, basso e un poco velato, s'ammorbidiva, si chiariva, s'
letto soffice, tra due inginocchiatoi, tutto velato di bianco, verginale. gozzano,
3. figur. letter. velato, annebbiato (un astro).
stési / la ingorda destra al suo velato petto / vero gaudio nel cor già non
accusa, allusione, sospetto per lo più velato e rivolto (o suscitato o suggerito
). spor 4. velato, ambiguo (un discorso).
risale... a quel momento velato in favolosa intemporalità, quando ricevemmo l'
cioè delta mente, onde l'uomo è velato di velo d'ignoranza, delta quale
giovanetto e di la- nugin molle / velato appena per le intonse gote, / prese
sfumato col giallo. -offuscato, velato (la vista, gli occhi).
s'intrinsechi bene nello spirito del tuo velato concetto. poerio, 1-135: io
, in fisionomie dal sorriso vago, velato. betocchi, i-130: la speranza intrisa
. 2. bagnato di pianto, velato di lacrime (l'occhio, lo
, agg. letter. coperto, velato di vapori. pirandello, 6-147
bocca. — annebbiato, velato, indebolito (un occhio, la
. 11. per estens. velato, offuscato, ottenebrato, oscurato,
stile artifìziato, sconnesso, irresoluto, velato, senza quella linda semplicità, senza
rami nel lume, la tua pe 'l velato / aere imagine, suscita, o
annunzio, 1-406: oggi il tempo è velato; però ad intervalli il cielo sorride
bachi, e una voce lacustre da profeta velato. papini, iv-915: lo rivedo
angoli delle strade mandavano intorno un chiarore velato e triste. barilli, ii-58: la
truccato dai fumi / che svolgono tazze, velato / tremore di lumi oltre i chiusi
tanto. -con lo sguardo spento, velato. brusoni, 8-69: aprì gli
. 3. per estens. velato, spento, offuscato (lo sguardo
5. offuscato dalla stanchezza; velato di tristezza, di malinconia; spento
il collo mira. -essere velato di una malinconia tenera e accattivante.
le cui origini s'intravedono appena in un velato luccichio di leggenda. 12
della battaglia: al vincitore uno giovenco velato di bende d'oro; e al
era tempo di levante. il cielo era velato, nebuloso, quasi latteo. una
di una scappata d'innamorato, appena velato nel nome e con l'uso della
ziato, sconnesso, irresoluto, velato, senza quella linda semplicità, senza
pose a mano sinistra, col capo velato, tenendo nella mano destra una bacchetta
cui origini s'intravedono appena in un velato luccichio di leggenda. = deriv.
pietà dormon sì belle / che il velato splendor che muovon esse / traspar dalle sopite
truccato dai fumi / che svolgono tazze, velato / tremore di lumi oltre i chiusi
ne aveva, per dir così, velato la coscienza. moretti, iii-131: e
ciechi. -infiammato, irritato; velato (l'occhio). bartolini,
d'oro lustrante, che alcuna volta rassembra velato di verde, secondo gli sbattimenti della
un sole patito, che dal cielo velato la macchia [la primavera] qua e
fondo macchiato. -offuscato, velato, oscurato. galileo, 3-3-224:
). 5. figur. velato dal languore, dalla sensualità (gli occhi
letter. fioco, smorzato; offuscato, velato. borgese, 1-180: stentò un
(un colore); offuscato, velato (un paesaggio). tarchetti,
, una figura); offuscato, velato, sbiadito (un colore, una
5. per simil. fioco, velato, sbiadito (un colore, una
dal manfano: per accennare in modo velato a una cosa, di cui per
. v.]: manichette di drappo velato, insaldate e stirate, che portano
quella nuova stella che sorride al cielo mezzo velato, marzo e ottobre, de'tuoi
gesuitismo in maschera. -tenuto nascosto, velato, latente. g. m.
le scale / de'primiceri con brusìo velato. bocchelli, 13-80: ma che nel
: il siciliani, lungi dal materialismo velato dei positivisti a uso il mill e
e 'l coral che del sembiante / sempre velato d'artemisia bionda / tralucono soavi (
liscia, di color d'argento, velato di mavì, io credo che sia
adoprano per avvivare il colore dell'oro velato, e per la vernice che dicesi di
pronta e mordace. -fioco, velato, incerto (uno splendore, una
sala, balenò un compiacimento memore, velato poi da un'intima malinconia. ojetti
digradanti a uso anfiteatro; il tutto velato d'arazzi. p. petrocchi [s
convertiti in piante). -anche: velato, oscuro, fosco (il cielo
e le abitatrici, tutto non più velato dalla misteriosa luce notturna, fa ribrezzo.
simbolico o metaforico o, anche, velato, recondito, allusivo, talvolta riconducibile
allor. 5. alterato; velato, offuscato da elementi estranei (un'
, con compagnia di mezzi uomini, velato il mento con mitere di frigia ed
, giovanetto e di lanugin molle / velato appena per le intonse gote, / prese
san silvestro spandeva non so che tepor velato, mollissimo, aureo, quasi primaverile
spento o, anche, annebbiato, velato, gonfio (l'occhio).
esprimere, con rammarico più o meno velato, non disgiunto da un senso di
pomeriggio d'autunno. -sfumato, velato, soffuso, tenue (un colore,
san silvestro spandeva non so che tepor velato, mollissimo, aureo, quasi primaverile
, ella sta come una specie di velato e narcotico serpe di bronzo, la
e bianco, storto e un sorriso velato, fiacco, triste. -con
5. figur. smarrito, velato, offuscato per un'intensa emozione;
sollevasse il capo / dal ricolmetto mal velato seno / la piangente d'amor,
nebbiato, agg. intorbidito, offuscato, velato, e e privo
, l'aria pesante, il cielo velato per tutto da una nuvola o da un
tempo di levante. il cielo era velato, nebuloso, quasi latteo.
, l'aria pesante, il cielo velato per tutto da una nuvola o da
2. ingombro, invaso, velato di nubi; nuvoloso (il cielo
oscura, / ma vergognose il sen tengon velato. d. bartoli, 9-29-1-158:
. = comp. da nero e velato (v.). nero vellutato
stile artificiato, sconnesso, irresoluto, velato, senza quella linda semplicità, senza quella
borgese, 6-149: il futuro è velato, e il passato traspare nitido dietro
eletto: / agile corpo di candor velato, / nome a diana e a le
d'annunzio, v-1-313: il cielo è velato. lunghe capigliature medusee di nubi traggono
densa nube, ond'era il ciel velato, / la nimica [aquila]
; minaccioso, furente. -anche: velato di pianto (lo sguardo, gli
. per estens. riempito di fumo, velato di caligine; offuscato. savinio
-letter. che parla in modo velato, criptico, enigmatico (un nume
obtènto1, agg. letter. velato, celato, nascosto.
dal sonno. ma, appena velato l'occhio, si svegliava con un riscossone
fumante, con un sorriso un poco velato dalla lacrima. alvaro, 12-85:
fosco, scuro, buio; oscurato, velato, schermato; appannato, annebbiato.
chiaro, tutto biacca e verde, velato da una lievissima sfumatura di viola che
2. lievemente offuscato nella luminosità; velato. dante, conv., iii-ix-15
quasi da pioggia o nebbia, par velato. b. davanzati, ii-271: non
2. figur. tono smorzato e velato, attenuazione. carducci, iii-12-291:
8. figur. carattere sommesso e velato di una voce. d'annunzio
-fioco, poco intenso, incerto, velato (un lume). baldini
opaca luce uniforme. 3. velato, intorbidito (l'occhio, la vista
timbro maschile, basso e un poco velato, s'ammorbidiva, si chiariva,
voci tacevano, si udiva il suono velato di un organino a bocca. 2
, 116: paris..., velato il mento con mitere di frigia ed
giorno.;. / / il domani velato che non fa orrore.
di quel bello che non è da carni velato, non da sangui imbrattato, né
ridente. 2. offuscato, velato, reso meno acuto (la vista,
capelli... erano color d'oro velato a volta a volta o ravvivato da
), agg. letter. parzialmente velato dalle palpebre (l'occhio, lo
: le torbide acque / del pantano velato di ninfea. d'annunzio, iv-1-
o in parabola: esprimersi in modo velato, allusivo, non esplicito, metaforico)
pioverle, 2-29: il giardino era appena velato da una nebbia, che pareva produrre
/ d'una sua negra cuffia il crin velato, / tacita uscìa con la gramaglia
linguistico liscio e canoro. -accenno velato e indiretto, adombramento. codemo,
, il balenare d'un candore, velato o piuttosto soppannato d'un azzurro, dirò
, l'aria pesante, il cielo velato per tutto da una nuvola o da un
: il bianco delle guance più diletta / velato di finissima pezzetta. -porzione
palazzeschi, ii-262: piange il cielo 7tutto velato a nero. -far depositare la
di fame. carducci, iii-20-279: velato di panni, stretto d'una vile fascia
/ l'iadi piovorne travagliano il mare velato di brume. -bagnato dalla pioggia
. graf, 5-848: -di quel velato simulacro io voglio / le fattezze mirar
rami nel lume, la tua pe 'l velato / aere imagine suscita, o primavera
goffaggine, dipintogli in viso dalla natura, velato poi e ricoperto, a più mani
, sul monte cavedine sorgeva un fantasma velato di luna. 2. braccio di
avanti; con qualche cosa di predace, velato dalla religione, dagli anni e dalla
giovane predestinata scoprì il volto bellisssimo e velato di tristezza della grecia. -sostant.
dieci pagine (o quindici). stile velato, singhiozzante, sensibilissimo, infinitamente originale
ove fio- rivan le regine / esperidi velato rilucea / ne la profondità de le
. deledda, v-485: il tradimento velato di amore, il veleno che vi si
freno cavalca e sìe porta il viso velato e vae saettando. bellori, 2-623:
martiri trasparenti da'cristalli o iddio stesso velato daltazimo e disvelato dalla fede? segneri,
sotto una tenda purpurea, al lume velato d'una lampada, si vedevano comparire davanti
. letter. ant. oscurato, velato. f. f. frugoni
ragnatelóso, agg. letter. coperto, velato da ramatele. soffici, v-6-7
pasolini, 9-129: un friuli un po'velato, brumoso, da enciclopedia tedesca,
rannóso, agg. abitato da ragni; velato da ragnatele. de marchi, iii-1-648
la pena rattenuta. 4. velato, oscuro (un discorso).
2-8: per gelosia le tenea nascose e velato il viso, perché non fossono vedute
agosto; il cielo è chiaro ma velato, simile a un tessuto di perle
che sollevasse il capo / dal ricolmétto mal velato seno / la piangente d'amor,
luce particolarmente vivida, intensa; non velato (il sole, una stella, e
tanta abiezione italiana serba la fede del nume velato della stirpe, nella forza ascendente delle
bevuto il vinello frizzante, nel bicchiere velato di rosso; ripetute le vane consolazioni
: come la vampa riscoppia dal tizzo velato di cenere, la febbre diede lume al
., 33 (565): appena velato l'occhio, si svegliava con un
608: dimenticatevi di caterina da siena, velato ritratto di cristo crocifisso. muratori,
cioè della mente, onde l'uomo è velato di velo d'ignoranza.
. -per estens. coperto, velato di polvere. palazzeschi, i-195:
è fatta rugginosa. 10. velato di foschia, annebbiato (la luce)
1544: morte saetta lo strale; e velato di funebre faldella, 13-171
nel momento in cui egli, non più velato dall'acqua saponacea, non ancora rivestito
volta rassembra [il riccio marino] velato di verde, secondo gli sbattimenti della luce
; nel suo sguardo così nascosto e velato, su quelle sue labbra enfiate,
con buona centinatura. -in modo velato e allusivo; per accenni, di
a uso d'anfiteatro, il tutto velato d'arazzi. oriani, x-4-230: le
e limoni. 4. velato di lacrime (gli occhi).
nel cielo sereno; luminoso, non velato (il sole). c.
attraversava la stanza. -pallido, velato (il sole). ungaretti,
no, che non abbia velato dalla passione il giudizio, confesserà che
il lago si distendeva iscio, velato dalla nebbia che si scioglieva in fiocchi leggeri
temporalesche. -coperto di nubi o velato per il soffiare dello scirocco (il
causato dallo scirocco (la pioggia); velato per il soffiare dello scirocco (il
stile artifiziato, sconnesso, irresoluto, velato, senza quella linda semplicità, senza
aureo balcone, / ma di nubi velato, / aprìa colei che de la luce
che lo sostiene. montale, 1-25: velato / tremore di lumi oltre i chiusi
di lei, dol cemente velato dalla semi-oscurità, errò un sorriso angelico.
quasi nudo. 2. parzialmente velato da nubi o da nebbia (il
'metà') 'in parte', e da velato (v.). semiventàglio,
il nome a chi giace; / velato da parietarie / non resti che.
tronco comune. -delinearsi in modo velato, non esplicito (un atteggiamento mentale
domani. luzi, ii-24: un povero velato da un sogno sorride di quella sfuggente
del vago, del suggerito, del velato, dello sfumato.
/ occhio era umido infinitamente soave, come velato da una lacrima che non potesse sgorgare
più sincera lezione. -non velato da pseudonimo (un nome).
iv-1-383: usciremmo: in un pomeriggio velato, tutto bianco, un poco snervante
: rimasi un po'a meditare nel buio velato appena dal barlume azzurrino del fornello a
io veggio lo suo bel viso adorno / velato, perché celar si vorìa; /
solicèllo, sm. sole tenue o leggermente velato da nuvole (che, per lo
e solicello-, alternanza di sole limpido e velato. pascoli, 173: il dì
. spogliato; / ècce un altro ciel velato: acque chiare solidate. 11
; sfinito (le membra); velato, semichiuso (gli occhi, lo sguardo
e indefinibile di cui la sventura aveva velato le sue fattezze..., rivelavano
di pietà che 'l sacerdote / spesso velato il crin verso una sorda / statua per
. 8. ant. parzialmente velato o offuscato da vapori. dante,
, 17-207: tutto era scuro intorno, velato da una cortina di polvere nerastra.
dopo un'ora e mezzo con tono velato, dolce, quasi tremulo, con temi
, quello? » -fioco, velato, stentato (una luce).
fegato o di midollo -ricoperto, velato con un sottile strato di unguento o
san silvestro spandeva non so che tepor velato, mollissimo, aureo. montale,
cadere qua e là (anche in modo velato o criptico) affermazioni, insegnamenti,
mussolini]. ma un riso lento e velato, non quel suo
abbacinato quando, cinto intorno e quasi velato di certi vapori, non rende la
leggero e caldo vento da ostro, un velato cabotaggio di fine ottobre che speduncolerà i
2-380: prima di abbandonarsi spirante sopra il velato, rialza ella il volto notturno ove
di splendidissimo paragone! al sol così velato agguaglia la sua beatrice col velo.
. -per estens. intorbidato, velato (l'occhio). pavese,
minio. 4. opaco, velato, smorto (la luce, il sole
sole in uno squarcio improvviso di cielo velato. c. levi, 3125: dopo
nel momento in cui egli, non più velato dall'acqua saponacea, non ancora
dimensione del vago, del suggerito, del velato, dello sfumato. g. bassani
o critiche in modo più o meno velato; mormoratore, calunniatore.
comp. di svelato. ^ velato (pari. pass, di svelare1)
avanti per raggiungerla. -indiretto, velato (un'allusione, un rimprovero,
., 33 (565): appena velato l'occhio, si svegliami, 10-60
e indefinibile di cui la sventura aveva velato le sue fattezze... rivelavano
amo d'amor nel cor ve prese / velato stando de sotto ad un'esca,
autunno. 5. opaco, velato, privo di brillantezza (il sole)
, una stagione); offuscato, velato (un astro); apportatore di
ora, ovver profeta col capo non velato, si deturpa il suo capo, sì
, certi anni il trapasso viene come velato da un lungo periodo di piogge. ber
sopra la tela del trappo col capo velato. = var. di drappo
trasparenti da cristalli, o iddio stesso velato daltazimo e disvelato dalla fede? manzoni
positano. 7. stentato, velato, fioco (una luce).
dal lai trans 'attraverso, oltre'e da velato. travenato, agg. disus
travisati. -coperto, occultato, velato (le armi, le insegne).
/ di due nere pupille, / che velato sfaville / sotto lunghe palpèbre / possa
dai fumi / che svolgono tazze, velato / tremore di lumi oltre i chiusi /
occhio era umido infinitamente soave, come velato da una lacrima che non potesse sgorgare,
rami nel lume, la tua pe 'l velato / aere imagine suscita, o primavera
panni, copricapi, ecc.; velato per motivi rituali liturgici (una persona
/ del grave error, d'umanità velato / l'eterno figlio, il re de'
giù senza suono. 2. velato di lacrime, di pianto (gli occhi
subito ricordi. 2. velato o bagnato, rigato dalle lacrime (gli
di unguenti. xjgurgieri, 116: velato il mento con mitere di frigia ed ornato
mente pura. ugurgieri, 116: velato il mento con mitere di frigia, ed
4. figur. avvolto, velato. d'annunzio, ii-144: sul
spiaggia. -coperto di aria umida, velato di foschia. crescenzi volgar.,
velàbile, agg. che può essere velato o, per estens., nascosto
., 33 (565): appena velato l'occhio, si svegliava con un
a lei in un niente la polvere aveva velato i piedi fino alla caviglia.
10 veggio lo suo bel viso adorno / velato, irché celar si voria;
i-669: è condotta al talamo col volto velato; quando lo scopre, è già
a uso d'anfiteatro; il tutto velato d'arazzi. -protetto dalla luce
, 26-209: il pavimento di legno è velato di una olvere grassa, chiazzata ai
, giovanetto e di lanugin molle / velato appena per le intense gote, / prese
quasi da pioggia o nebbia, par velato. di costanzo, 95: il sol
altri splende, / a me d'oscurità velato appare. michiele, i-311: già
l'aureo balcone, / ma di nubi velato, / apria colei che de la
dissimo paragone! al sol così velato agguaglia la sua beatrice col velo.
. alvaro, 2-177: il sole era velato. g. bufalino, 1-101: la
8-239: sul viso di lei, dolcemente velato dalla semi-oscurità, errò un sorriso angelico
sostant. carena, 1-119: velato, addiettivo, che talora prendesi anche
, dipintogli in viso dalla natura, velato poi e ricoperto, a più mani,
e bianco, storto e un sorriso velato, fiacco, triste. calvino, 1-51
, i-5-60: un significato intrinseco e velato dall'allegoria potrebbe per avventura ridurre alla sua
uno stile artifiziato, sconnesso, irresoluto, velato, senza quella linda semplicità, senza
restava un po'indiretto, quasi velato. -presentato sotto apparenze false,
ombre ardea / il mistero da'secoli velato. borgese, 6-149: il futuro è
. borgese, 6-149: il futuro è velato, e il passato traspare nitido dietro
. con qualche cosa di predace, velato (falla religione, dagli anni, e
tu vedi che se a lucca è nemico velato, qua è aperto nemico. perciò
pena / del grave error, d'umanità velato / l'eterno figlio, il re
voci tacevano, si udiva il suono velato di un organino a bocca.
condizioni. aretino, 9-309: giovanni velato dal sonno non pur vide in visione
tutto si confà qui ad un benessere velato di tremore. 12. piti
in ogni suo atto un piccolo e velato germe di somiglianza che aveva con l'
linati, 10-95: il cielo è velato, ma si sente dal ziribigliare dell'
19-x-1990]: quel rimprovero neanche troppo velato a cossiga e alla sua influenzabilità,
». così, con un eufemismo appena velato d'ironia definisce le maghe cittadine cecilia
e della toscana il sole apparirà più velato, a tratti anche oscurato da temporanei addensamenti
d'annunzio, 13-i-140: quel fondo biaccoso velato di nero e di lacca, quel
, 6: il neorazzismo, simbolico o velato, formulato in chiave differenzialista dalla 'nouvelle
. considerano, in modo neppure troppo velato, debole l'impegno di islamabad nella lotta