ammazzai il maiale viense tanta mai gente alla vegliata che mangionno tutta la corata e un
il maiale viense tanta mai gente alla vegliata che mangionno tutta la corata e un coscio
viaggi precipitosi,... la notte vegliata presso la sua spoglia esanime, il
la pietosa madre ei rimembrava / qui vegliata e blandita e interrogata, / qui
sol non movon lacrime / sparse in vegliata notte, / non le quieti torbide
/ fiorita di gigli a ghirlande / vegliata da trepidi ceri / lacrimanti nei candelieri.
: il silenzio della città addormentata, vegliata da quei lugubri lampioni, gl'incuteva
aggiunta indolenzite le membra per la notte vegliata e trascorsa a malagio. =
il maiale viense tanta mai gente alla vegliata che mangionno tutta la corata e un
conforto si offerisse la tomba, o vegliata, per lo spazio di secoli che
, cioè quella parte di notte che ho vegliata. pascoli, i-72: io penso
basso la viuzza nera, deserta, vegliata da un solo fanale piagnucoloso. =
di tutti 1 gridi tetri della notte, vegliata e affascinata dai profondi occhi di gatti
pea, 13-23: portarono grillo alla vegliata / perché sapea cantare gli stornelli /
per grillo.. e rise la vegliata.. / « al bello di natura
, 27-125: la mia casa non è vegliata, e quand'anche lo fosse,
v. vigile). vegliata (vegghiata), sf. ant.
da vegliare. sembra dare la vegliata, come allora che '1 segnor nostro
chiederne alla farmacia tei, farmacia peraltro vegliata assai dalla polizia. tarchetti, 6-i-459