vuoto: insino a l'alba / vegliar soleva, e tutto il dì russava.
che più ferve / la mensa, di vegliar su i cibi; e pronto /
su cereo cuore / di tenero fanciul vegliar dovete, / ammonitelo sì quando terrore
fu dove teco abbia piuttosto / a vegliar questa sera, e consultonne / contegnosa
pensier fu dove teco abbia piuttosto / a vegliar questa sera, e consultonne / contegnosa
in medicina, / in digiunar, vegliar, remosinare, / servir retto e orrar
di leoni, / che stanchi alfine di vegliar, col muso / dormian disteso su
], / dormo e donnio, / vegliar micrio, / mai non disio /
gli esaminatori dovessero, al bisogno, vegliar la notte. -per simil. e
gli esaminatori dovessero, al bisogno, vegliar la notte. -per simil.
di morte tremendi, / più che vegliar, mi dan martìro i sogni.
più ferve / la mensa, di vegliar su i cibi; e pronto / scoprir
nella ghiaccia i sandoni, e dovevano vegliar giorno e notte a romperla, perché
con preghiere e con ragioni aveva persuaso a vegliar con lui, a lasciar socchiusa la
assegno in medicina, / in digiunar, vegliar, remo- sinare, / servir retto
in medicina, / in digiunar, vegliar, remosinare, / servir netto e orrar
preghiere e con ragioni aveva persuaso a vegliar con lui, a lasciar socchiusa la porta
10 sposo aspetta, / luce che per vegliar mai non si stanca i e ministra
e secchi, / a che dunque vegliar (s'il ciel t'aita) /
/ e tra 'l sonno e 'l vegliar divisa e incerta, / la man distese
solea per rifrigerio de'miei guai / vegliar le notti e disiar l'aurora: /
altri poi / ch'eran seco a vegliar compagni suoi. di brente, 52:
e con ragioni, aveva persuaso a vegliar con lui. codemo, 327:
. botta, 5-230: poteva e vegliar le pratiche della pace e dar moto
: solea per rifrigerio de mie guai / vegliar le notti e disiar l'aurora.
che dopo acerbi / studi e lungo vegliar divenner colti. bettinelli, 1-ii-97:
di leoni, / che stanchi alfine di vegliar, col muso /
le loro disposizioni naturali le portano a vegliar molto ed a far la notte una
ariosto, 1-iv-410: - questa notte vogliovi vegliar dentro. - a che effetto?
di pallida lucerna / me non vedrà vegliar le notti, immoto / gli occhi
, / dormo e donnio, / vegliar mi crio, / mai non disi -d'
sorte iberia / a ragion vede ora vegliar su l'aureo / sacro stame regai,
la preghiera d'idelben seconda, / che vegliar possa a studio delramica. carducci,
occhi miei. / per te li fo vegliar / che in questo tenebrar / luce
stava girolamo degli albizzi, commissario, per vegliar quello che si facesse in piombino.
. botta, 5-230: poteva e vegliar le pratiche della pace, e dar moto
l'occhio venato ed enorme / vacilla: vegliar più non vuole. fenoglio, 1-14