e tardi usciti / a unire la mia veglia al tuo profondo / sonno che li
ii-775: lasso! una furia immobile / veglia alle porte, e grida; /
questa possibilità a continuare lo stato di veglia tanto a lungo quanto vogliono, acuisce
, 1-132: ma una, una cosa veglia che nessuna nenia di mamma addormenta e
addutto. carducci, 682: quando la veglia bruna / lenti adduceva i sogni a
mia liberazione. leopardi, 25-36: veglia [il legnaiuol] / nella chiusa bottega
: la paura del giorno avanti, la veglia angosciosa della notte, la paura avuta
scarpe dove i piedi ci stavano a veglia. -affogare nei guai, nelle
forzati o galeotti, e che veglia per impedire la lor fuga. in ogni
la pendice. leopardi, 25-37: veglia [il legnaiuol] / nella chiusa
una grande e ricca albergatrice chiamata madonna veglia. m. villani, 1-56: i
odi la sega del legnaiuol, che veglia / nella chiusa bottega alla lucerna.
e l'altra tomba; / e veglia, incoronata d'amaranto. panzini,
maggiorenti della faggiola erano stati invitati alla veglia dal sindaco. la moglie aveva servito
come quando / una città pensata nella veglia / se dormi, s'addormenta sul
, / sembra, né sa s'ei veglia o pur s'ei dorme, /
il volto? idem, 25-37: veglia [il legnaiuol] / nella chiusa
strofinandomi gli occhi, per armargli alla veglia. chiabrera, 3-3-33: pure il
: canzone, i chiari ingegni / veglia in questa famosa, antica sponda,
possa servire per arricchimento della sua eruditissima veglia degli occhiali. 2. in
zelo / suda sui libri ascetici / e veglia sul vangelo, / persé- guita gli
medico / andò la notte a quella veglia in maschera; / e per piacere alla
/ i destini del gioco e de la veglia / un atomo di polve. idem
, iii-3-198: si ha da stare in veglia le notti intere per giuocare, per
dispotico che nasce, / sanguinario terror veglia alla cuna; / e violenza..
/ un balestriere ad ogni balestriera / veglia alla posta da mattina a sera. d'
altro popolo, e si fa vera veglia di ballo. casti, 15-49: siccome
la paura del giorno avanti, la veglia angosciosa della notte, la paura avuta
ix-12: uomini intorno al caldo a veglia / chiusi sotto il lume a petrolio nella
pea, 7-435: c'era la veglia da ballo. c'era il bastrè,
ix-12: uomini intorno al caldo a veglia / chiusi sotto il lume a petrolio nella
tenuto scioccamente in bistento, e in veglia dì e notte a fortificare e difendere
: in sera di festa, la veglia era piena, / smagliante di luci e
odi la sega / del legnaiuol, che veglia / nella chiusa bottega alla lucerna.
egli era spento, io doloroso, in veglia, / premea le piume.
tutto quel sospetto che serpeggiava intorno alla veglia, turbata da un ubriaco e dalla bravacciata
il bravo per sua moglie, in una veglia pubblica? tecchi, 2-183: -non
pananti, ii-64: la sera a veglia, ed in conversazione / ognun racconta
manzoni, 39: nelle paure della veglia bruna, / te noma il fanciulletto;
[l'inamorato loro], o in veglia o in un ritruovo od in una
e con argomenti favolosi e da dirsi a veglia dalle donne mevole, è quel
le diurne opre sospese, / persuadon la veglia ed i contenti. negri, 2-707
ix-12: uomini intorno al caldo a veglia / chiusi sotto il lume a petrolio nella
ben fasciato nel suo ferraiuoluccio / farà la veglia e sentirà il calduccio. slataper,
ed intrise da una dominante esperienza della veglia, che macerandosi in noi diventa un
... e degli stimoli della veglia. 3. figur. varietà
la camera è preparata come per la veglia di una salma, molte candele sono accese
grasse e gesti audaci in tutta la veglia. 2. sm. (
: io intesi dire, che in sulla veglia che fece la mia sirocchia il carnevai
fuggono / sotto l'altissimo ponte / che veglia: ferme le macchine / e i
[il prete] passerà la lunga veglia ne la casa parrocchiale.
che tra il sonno / e la veglia consolano la casta / adolescenza. moretti,
in vece di recitare da cavaliere nella veglia, mi elessi di far da cocchiere alla
certe frasi musicali intese fra sonno e veglia, che mi effondevano nell'anima una sicurezza
poi la merenda, il cenone, la veglia fino al mattino. = acer
loro sogni leggeri e le ore di veglia perplessa -fin che sul far del giorno
211: nei grandi lampadar gemmati / veglia in difesa d'ogni rio successo,
mattina riconfermato piucchemai nelle mie opinioni della veglia, checché gli altri ne dicessero,
di senso comune, come se fossi a veglia chiacchierando alla buona e d'un po'
non ne avevano i suoi discorsi della veglia. pascoli, i-596: per noi la
non piena. leopardi, 25-37: veglia [il legnaiuolo] / nella chiusa bottega
la sega i del legnaiuol, che veglia / nella chiusa bottega alla lucerna,
ix-12: uomini intorno al caldo a veglia / chiusi sotto il lume a petrolio
tutta questa notte cianciosamente, facendo la veglia come si deve fare.
mi disse; venite qualche sera a veglia con noi. manzoni, pr. sp
letto dove ho delirato soavemente fra la veglia e il sonno. manzoni, pr.
sedute a circolo, come in una veglia di morti. palazzeschi, 3-119: usava
stirpe divina, / vegli tu? veglia: il fune allenta, e 'l seno
in vece di recitare da cavaliere nella veglia, mi elessi di far da cocchiere
povero volto sfatto da ima notte di veglia, sul quale facilmente si leggeva il segno
rando detto codicillatore, qualmente è vegliato e veglia -codice di diritto canonico: contenente
per recitarla a certe donne in su una veglia. -dimin. e spreg.
, 73: rimangon le tristi alla veglia / immobili e mute / con occhio rivolto
mi disse; venite qualche sera a veglia con noi. giusti, i-459:
: a tuo favor contende o veglia / il ministro di temi. colletta,
diurne opre sospese, / persuadon la veglia ed i contenti. manzoni, 184:
., i-412: così l'importunità della veglia e l'opportunità della lettera di v
; / ma se il cupo dolor veglia alla porta, / non aspettare il solito
come se fossi a veglia chiacchierando alla buona e d'un po'
mi manca? -così vuoi venire alla veglia? -non vo'che tu venga vestita
pilota di turno, gli occhi opachi dalla veglia, saluta il custode delle chiavi che
e per un periodo più lungo a veglia), la cui principale caratteristica è
valtz per aprire la danza in una veglia reale, così a un principe allora
un trattenimento, una festa, una veglia, un tè, ecc.).
come participio aggiunto di * festa, veglia ', è la versione del francese
quale si danza (una festa, una veglia, ecc.). -per
quasi 2 ore, il sole, la veglia m'hanno irritata la piaga; un
quanto ancora colle chiuse ciglia / tra veglia e sonno d'abbracciarla io credo / e
con essi a giornata, fece veramente la veglia dell'armi, bisognevole alla pruova non
, passare dal sonno allo stato di veglia. fra giordano, 1-16: chi
agg. passato dal sonno alla veglia; svegliato. capellano volgar.
. sveglio, che è in stato di veglia; che ha cessato di dormire;
cesarotti, i-389: questa potenza che veglia a difesa delle leggi, non può
coi pugni dentro i capelli scarmigliati dalla veglia, arabella pianelli gridava veramente in un
pure, io dormo ancora / nella veglia dei sensi, estraniati / dall'anima,
e proteso. rebora, 227: veglia sovrana la chioccia: richiama / i
luna], ogni-veggente, della veglia / amica, de'begli astri dilucciante.
le isole dirimpetto, arbo, cherso, veglia,... appartenevano alla repubblica
vivi e più frequenti gli oggetti della veglia affermare, che quelli del sogno. manfredi
gioventude. onofri, 104: nella veglia d'inverno i tronchi spogli / già
onore. filicaia, 22- 45: veglia ivi cosmo in un beato sonno, /
. negri, 1-59: penso a chi veglia, s'affatica e muore / disconosciuto
, 239: una sera in una veglia di discorso in discorso vennero a parlare
, 39-iii-206: novelle da contare a veglia, delle quali le più fanno arrossire,
carducci, 507: in disparte ginocchioni veglia a dire le secrete / quel che
/ la caligine lunar / ne la veglia de le forme / ci vogliamo disposar
i proverbi come si dicono a veglia, o, per dirla in gergo disserta
giurato avrei così tra il sonno e la veglia che quella venerabile imagine mi articolasse distinta-
/ in sera di festa, la veglia era piena, / le fiamme terribili
era spento, io doloroso, in veglia, / premea le piume. d'annunzio
svogliato di quiete e di moto, di veglia e di sonno, di cibo,
e accrescere coraggio e stimoli a chi già veglia e corre. g. gozzi
stato fra il sonno e la veglia, di semi-incoscienza o di attenuata
la paura del giorno avanti, la veglia angosciosa della notte, la paura avuta
era spento, io doloroso, in veglia, / premea le piume. carducci,
: un sogno ell'era certo / codesta veglia. manzoni, 61: due sole
e... ad esso acquistando veglia e pensa e fa quant'el può
, i l'eroe necessario. tu veglia alle porte, / ricòrdati e aspetta
agg. ant. e letter. che veglia, che fa la guardia, che
diurne opre sospese, / persuadon la veglia ed i contenti. leopardi, 190:
essi hanno l'illusione di navigare ancora tra veglia e sogno verso la terra di gesù
casa degli orfanelli e degli esposti, e veglia sulla vita e sulla sanità di que'
: si vede che io sono a veglia e che io sono pieno di chiacchiere:
pure, io dormo ancora / nella veglia dei sensi, estraniati / dall'anima
piscon meno che l'eunuco nero che veglia immobile avanti la porta d'oro.
fede. rosa, 41: chi veglia sulle carte, oh quanto falla! goldoni
) / con blandizia fanatica / la buia veglia dei padri. manzini, 12-53:
. salvini, 23-352: evoè sonante della veglia amico, / fanciulleggiando con gli suoi
manzoni, 39: nelle paure della veglia bruna / te noma il fan- ciulletto
per fare il giuoco della balia a una veglia. -avvoltolarsi (in un mantello
addosso, per l'inedia e per la veglia faticate senza far fatica, comandò che
giurato avrei così tra il sonno e la veglia che quella venerabile imagine mi articolasse distintamente
fasciato nel suo ferraiolùccio, / farà la veglia e sentirà il calduccio.
non la giustizia, quella ferrea donna che veglia sulla soglia del carcere; che impugna
: in sera di festa, la veglia era piena, / smagliante di luci e
, si dice fare un festino o veglia. c. gozzi, i-93: una
attribuir solamente al vino, alla veglia, alla stagione. carducci, ii-3-341:
/ in sera di festa, la veglia era piena, / le fiamme terribili avvolsero
9-161: quando sull'ultimo, nella 'veglia * (1887) della raccolta vannini-parenti
vola al lor fianco, in lor difesa veglia. torti, xix-4-914: parini prende
e per più giorni / a la veglia al teatro al corso in cocchio / trasferito
e intrise da una dominante esperienza della veglia. 4. figur. rappresentazione simbolica
: sul trave sudavo, perché la veglia non finiva più e me ne stavo allo
scelta usò il baldinucci, nella cui * veglia 'si leggono molti pittori fioriti circa
tesori non credono nemmeno i bambini a veglia, quando si raccontano le fole.
altra brigata, / talché si fece poi veglia formata. note al malmantile, 2-723
. note al malmantile, 2-723: 'veglia formata ', veglia vera e solenne
2-723: 'veglia formata ', veglia vera e solenne, con tutte le formalità
odi la sega / del legnaiuol, che veglia / nella chiusa bottega alla lucerna,
le mie membra; ma il cuore veglia ancora. nievo, 1-206: mentre
: o chiaroviso, come dimenticherò quella veglia d'amore sul vostro suolo fremente e
di avventure galanti notturne; andare a veglia presso l'innamorata. canti carnascialeschi,
zitti zitti, piano piano / a veglia van da un lumicino a mano.
vita de la notte, / che veglia e par che dorma. padula, 497
/ pendendo alla tumida trave, / la veglia che fila. d'annunzio, iv-1-947
cadano le rose / disfatte sulla lunga veglia oscena. cassola, 6-56: dopo una
, stirpe divina, / vegli tu? veglia: il fune allenta, e 'l
una mattina fra il sonno e la veglia funestata da mille pazze illusioni. déledda
stavano il giorno, e la sera a veglia fino al cantar de'galli. boccalini
stavano il giorno, e la sera a veglia fino al cantar de'galli. forteguerri
vegghia, strigghia, ecc. per veglia, striglia. gìghero, v
scacchi, de'quali si conta a veglia, che in ispagna giuocano alla mente
in poi, le due donne vanno a veglia in casa di certe prussiane,.
alla provvi denza divina che veglia sui buoni e castiga i malvagi
, caterina accorre: con l'infelice veglia l'intera notte precedente l'esecuzione.
, 463: nelle due ore di veglia ho avuto campo di veder bene la faccia
. -letter. guardia notturna: veglia. pascoli, ii-326: della prudenza
lingua etrusca e celtica. -chi veglia un cadavere. savinio, 2-138:
qualità o una virtù morale; che veglia con cura su una persona; che custodisce
la grande caliditate le due parti di questa veglia erano annerite, e la terza parte
,... il cuor tuo veglia quando il corpo dorme, ed esso ti
: i nostri sogni non sono distrutti dalla veglia, ma sono confinati nella nostra imaginazione
arici, i-36: al nume tutelar che veglia e siede / dell'ulivo al governo
il sentimento musicale, la nostra anima veglia ancora sulle cime più alte. =
le rose e i carmi, i veglia. mazzini, 50-247: logorato dall'idea
nei sogni e in atti sintomatici della veglia; per jung è la fase
vita de la notte, / che veglia e par che dorma. fanfani, lvii-25
di turno, gli occhi opachi dalla veglia, saluta il custode delle chiavi che
che costituiva un preliminare quasi indispensabile alla veglia. -introdursi in una lingua (
torre feudal /... / veglia de le rasenie cittadi in mezzo a bo
la man d'irene; / e veglia insidiosétto / già sul gemente letto /
che non riesce ad addormentarsi; che veglia incapace di prendere sonno; costretto a
2. per estens. che trascorre nella veglia. cariteo, 326: vigilante et
. 2. per estens. veglia forzata ed estenuante. d'annunzio,
la presenza delle cose nello stato di veglia o di sogno si sperimenta, altro
arlia, 1-195: non vengo alla veglia della signora rita, perché non vo'
sete, o nudità, o veglia, o qualunque altra sferzata di mala ventura
e nel regolamento del sonno, della veglia, del metabolismo e della temperatura corporea
dal fumido sarmento, e un'altra veglia / fissa ai vetri che irradiano l'
, e nelle evoluzioni. l'inspettore veglia l'esatta osservanza de'regolamenti, sradica
: apparterrà poi alla inspezione economica che veglia sopra di esse [arti] il fare
, 1277: fratei mio, tu veglia al reno; / io sull'alpe itala
. 2. per estens. veglia all'aperto. cantù, 177:
, 3-5-5: l'amore sta in veglia, e dormendo pure non è sonnacchioso:
, il vecchio eremita... che veglia al tuo letticello. -letterèllo.
: l'occhio del cane / che veglia sopra il limitar di dio.
occupata nella liscivia, non era a veglia. moretti, iii-654: passata la
, i-15: prima, tra la veglia e il sonno, m'erano riapparse nella
e la domenica, come principio della veglia domenicale (e tale rito, che
del sabato santo inizia la celebrazione della veglia pasquale (e comprende la benedizione del
sugli insonni e gli assonnati pare / veglia il fulgore tacito lunare. fogazzaro,
-sostant. bocchelli, 1-ii-468: a veglia nelle stalle, le sere lunghe d'
... / sì ch'è veglia sua essenza, / per magistero bacchetta richiede
voluto attribuir solamente al vino, alla veglia, alla stagione. tommaseo [s
... ella la passò in una veglia dolorosa,... tremando di
. buzzi, 32: questo che veglia mentre gli altri dormono e cammina,
carducci, iii-3-102: in disparte ginocchioni veglia a dire le secrete / quel che spento
, odi la sega / del legnaiuol che veglia. pascoli, 512: il martello
'maschera': la guardia del teatro che veglia all'ordine interno; non mascherata il viso
di andar mascherate. -ballo, veglia in maschera: festa con danze a
medico / andò la notte a quella veglia in maschera. moravia, 17-64: «
a'fatti vostri, qui non è veglia. barilli, 5-73: altri mascheri
di cogliere l'istante del trapasso da quella veglia affannosa al sonno, ancora mi inseguivo
ringraziò il pastore. -che veglia sulla salute; benefico protettore. carducci
ristorante savini che una fiaba marinara da veglia di prua fa navigare in alto mare.
[a beatrice] meglio amico della veglia. carducci, iii-7-446: giorgio washinghton
campi e sapevano già di notte e di veglia. = dal piemont. meliass
scacchi, de'quali si conta a veglia che in ispagna giuocano alla mente viaggiando
messa di mezzanotte, c'era la veglia dell'ultimo dell'anno col gioco della
odi nel mezzo sonno l'eguale / veglia del mare e dietro quella / certe
consaldano di fatto in una più lucida veglia. 3. sm. seguace
fuoco alla mina: così, finita la veglia, al discendere che facea delle scale
generali del pubblico ministero il pubblico ministero veglia alla osservanza delle leggi, alla pronta
audito aggio contare / una miraculosa mara- veglia: / quando lo cacciator lo dee pigliare
ventura, / come fa chi scrivendo veglia e dorme: / non è ad alcun
ristorante savini che una fiaba marinara da veglia di prua fa navigare in alto mare
, nel vasto strettoio, a veglia, scommesse tra le ragazze e i
coltrici, stava fra il sonno e le veglia farneticando sulla traccia di un romanzo,
, vivifica, ristora, mentre la veglia sciupa, disperde, erra e talvolta
donna, la quale avea nome mona veglia. g. cavalcanti, i-286:
: nel crocchio degli amici raccolti a veglia sulle prime taceva quasi ingrugnato; ma poi
pigra, livida palude, / un nocchier veglia custode, / che mortai priego
ruspanti, e gli faceva una cena e veglia meravigliosa, e siccome ei odiava a
periodico; gli esseri animati passano dalla veglia al sonno, dall'azione al riposo
della prima cagione, che più non veglia. tramater [s. v.]
rispetto al quale la filosofia sarebbe la veglia. 2. secondo w. hamilton
, 39: nelle paure della veglia bruna, / te noma il fanciul-
le bevande, il sonno e la veglia, la fatica e il riposo,
la notte o gran parte di essa nella veglia per motivi di studio, di lavoro
. nottante, agg. che veglia di notte presso un ammalato, assistendolo
nottata', trascorrere la notte intera nella veglia; dedicarla a un'attività anziché al
notte giorno: trascorrere la nottata nella veglia, lavorando o nel divertimento anche sfrenato
-far venire notte: protrarre la veglia, fare le ore piccole.
2. trascorrere la notte nella veglia, per lo più (v. nottiluco
nel divertimento anche rumoroso e disordinato; veglia notturna (anche nell'espressione fare nottolata
: solo chi desto alla notte / veglia (ed è solo) sull'umile colle
foscolo, xvii-56: è tristo sempre; veglia le notti; appena può muoversi;
durante il sonno e periodicamente durante la veglia, con battiti talvolta frequenti (e
di escubia: quell'occhio aperto che veglia, cioè ciascuno di quei pertugi a
il sarcofago muto, / su cui veglia un occhiuto profilo d'alata chimera.
lucida / notturna, ogni-veggente, della veglia / amica [la luna].
: se fame o sete o nudità o veglia o qualunque altra sferzata di mala ventura
, qual nocchiero, in noi / veglia ragion; ma poi / pur dall'ondoso
più visive, insorgenti nello stato di veglia, e da determinate reazioni affettive e
di turno, gli occhi opachi dalla veglia, saluta il custode delle chiavi che
al pennecchio, e delle ancelle / veglia su l'opre. leopardi, 22-19:
29: passano [le donne] nella veglia opime di messi d'amore, leggere
quando ancora colle chiuse ciglia / tra veglia e sonno d'abbracciarla io credo,
l'acqua; e nelle notti di veglia fuor d'orario, al lume della lucerna
raccontavano i vecchi e le nonne a veglia, e le madri per addormentare i
se una sera che io aspettassi a veglia nel mio gabinetto un'orda di questi
, 1: l'autorità di pubblica sicurezza veglia al mantenimento dell'ordine pubblico, alla
mento sul petto, stette a far la veglia ai suoi uomini. -a, con
l'orecchio aperto, attento, in veglia, levato, teso: prestare la massima
coll'occhio attento e coll'orecchio in veglia. e poi, che volete voi che
aveva colpito. bocchelli, 1-ii-468: a veglia nelle stalle, le sere lunghe d'
ricchi... a mensa, a veglia, a'festini ed a letto, traggono
allucinazione. questa è il sogno della veglia, come il sogno è l'allucinazione
abbiam cherso per mezzana, / abbiam veglia per isposa, / e la parentela ossosa
nocchiuto. onofri, 104: nella veglia d'inverno i tronchi spogli / i
i famigliari e vicini celebravano con una veglia lottavano. 2. libro liturgico
e, per non venire alla veglia, dava ad intendere al marito che
2-i-289: giovanettino che ne vienghi a veglia, / non ci venir col core
6. locuz. fare la veglia di qualcosa alle pancacce: chiacchierarne a
dal gr. toxwóxic *; 'che veglia per tutta la notte '(comp
('spiche ') si sfogliano a veglia; e nelle belle serate tu vedi
abbiam cherso per mezzana, / abbiam veglia per isposa, / e la parentela ossosa
-parole da donne, da sera, da veglia: discorso, narrazione, racconto privo
da sera ', ciò è da veglia; o veramente 'elle son favole e
, una scorta d'onore, una veglia funebre. storie pistoiesi, 1-133:
si parli con esso, o in veglia o in ritruovo ed in una strada,
, detto quaresima, e da una veglia che si svolge durante le ore serali
1974), 3-92]: si chiama veglia pasquale il complesso dei riti che si
. tommaseo, 2-i-8: 'passate a veglia, passate a veglia': con questo
uscì di casa e se n'andò a veglia in casa di certe sue vicine a
immense di liquefatti zafiri, o la veglia, che si posa sopra spazio di
: vince il premio della solitaria / veglia chi può con te allo specchio ustorio j
56: ier sera si fece una veglia, in casa il guazzese, di pisani
stanotte / il vecchio pellagroso, / veglia sul freddo, altissimo riposo / la
, standosi tra il sonno e la veglia, con un dolce e piccolo movimento
, al pennecchio e delle ancelle / veglia su l'opre. guerrazzi, 4-427:
pensamento, li teneva in una torbida veglia piena di fantasmi. -non pensamento',
rosmini, xxv-268: nell'uomo che dalla veglia vien passando a stato di sonno i
trascor rere la notte nella veglia anziché nel normale riposo (con
2. passare la notte nella veglia, in partic. per un'attività
i loro sogni leggeri e le ore di veglia perplessa. montale, 1-99: ore
716: si canteran per le taverne a veglia / li versi tuo'di sì perversa
. pascoli, 39: il santo veglia, assiso; / l'angel guarda,
. frugoni, 3-i-288: finita la veglia, al discendere che facea delle scale
piedi del letto due vecchie tengono la veglia. -punta fissa o mobile del
lui dorme, e io gli farò la veglia. state tranquilla: chi ronfa così
. dall'immagine di brigate raccolte a veglia che offrivano i passeggieri pigiati dentro. pascarella
del cielo. rebora, 2-233: veglia sovrana la chioccia: richiama / i pigolanti
era spento, io doloroso, in veglia, / premea le piume. carducci,
in casa e, per non venire alla veglia, dava ad intendere al marito che
continuate con dei colloqui propri di chi veglia e parla a tuono. d annunzio,
a tempio, a visita, a veglia che non le costringano, con lo
d annunzio, iv-2-687: il tempo veglia alle porte con la sua falce e col
, / che passano stasera, ad una veglia. cesari, ii-242: gli orbi
tardi usciti / a unire la mia veglia al tuo profondo / sonno che li riceve
patrizi, 3-304: dosi tra sogno e veglia confessa che po è arrenato, ma
egli era spento, io doloroso, in veglia, / premea le piume. aleardi
, efficace nella sua semplicità, della veglia notturna sul fiume in attesa che il
: d'amico dio / su d'essa veglia la divina possa. tommaseo, 13-iii-76
, 2-254: nei rari momenti di veglia tranquilla recitava poste su poste di rosario;
melodia gregoriana che il diacono canta nella veglia pasquale; è costituita da un preambolo
ricadde in preda ai quattro amici della veglia. -soggezione all'autorità del pensiero di
nel casolare dove le donne facevano la veglia in quella notte e informatele dell'accidente
diventato una prefica laida. da quando veglia a quando s'addormenta, ciarla,
che costituiva un preliminare quasi indispensabile alla veglia. -fase iniziale. delfico
, 63: alle prese col destino / veglia un ragazzo che con gesti rari /
di voci] si confronteranno fiume e veglia e s'intenderà il dalmatico di quest'isola
egli era spento, io doloroso, in veglia, / premea le piume; ed
padova. a bella prima tra la veglia e il sonno mi fece grata sensazione:
, 56: ier sera si fece una veglia, in casa il guazzese, di
lo nome e onore della detta madonna veglia per cui fu prima promossa e domandata la
grazia sì fu sempre soprannomata siena la veglia. bembo, io-v-165: di quella
quale ne serviamo per essa quando diciamo * veglia '
levarono e si diede ordine di fare una veglia; e venendosi all'atto del creare
immense di liquefatti zafiri, o la veglia, che si posa sopra spazio di
. rosmini, xxv-246: la veglia sarebbe quel tempo in cui il sistema
come in una simbolica sterminata, nella veglia e nel sonno, nel giorno e nella
: per noi provvidenza alta infinita / veglia, e questi conforta e quei provvede,
proprio lavoro / cerca libera vita e veglia e suda, / né gratta scabbia che
amavano. 4. che veglia sull'integrità e la modestia delle famiglie
ed alme leggi. -che veglia sull'integrità e la modestia della famiglia
di prepararci... alla pugnace veglia della giornata. = voce dotta,
pigolano in fuga. rebora, 227: veglia sovrana la chioccia: richiama / i
solco. onofri, 84: la mia veglia umana resta nulla / nel solatìo sopore
pupilla / nell'ombra, uno che veglia, uno che pensa! -per
la fallace. piave, xc-253: veglia, o donna, questo fiore / che
che a te puro confidai; / veglia attenta, e non sia mai / che
. pananti, ii-64: la sera a veglia ed in conversazione / ognun racconta le
. -padreterno è quella cosa / che ti veglia giorno e notte, / ma che
, e gli faceva una cena e veglia meravigliosa, e siccome ei odiava a
sarà il calore / l'osteria la veglia le voci roche / la fatica.
dove la necessità tiene gli occhi in veglia e la carne in istento. aleardi,
sonno ancora non ben deciso fra la veglia e il dormire,...
casa e, per non venire alla veglia, dava ad intendere al marito che
e si diede ordine di fare una veglia; e venendosi all'atto del creare il
, 25-10: la robusta e sportiva ragazzona veglia. come mi insinuo sotto le coperte
i pensieri che avevano riempiuta la sua veglia, trasmutati ora alquanto e rivestiti di
tedio dai colli arsicci e foschi / veglia de le rasenie cittadi in mezzo a'
il giorno su la sabbia e la notte veglia per far bottino... in
raunate, che si facevano la sera a veglia in essa accademia, assisteva uno spiritoso
leggi ravvalora e guarda, / quei veglia su i costumi; altri le colpe
mazzini, ii-317: siamo 'alla veglia dell'armi ', e i reci-
venuto desiderio di riferire in questa mia 'veglia 'quella parte che fu la più
giovane, 9-237: vo'far loro una veglia ed onorarle / d'una garbata e
da presso né egli la tocca; ma veglia e non spera, ma sogna e
: dall'ètere acclamante ridiscende / la veglia del mio sangue, nel mattino,
anche sostant. pascoli, 1117: veglia a'suoi piè l'oceano, lo guarda
, o meglio mentre era ancora tra veglia e sonno, un nuovo gagliardo bacio si
quasi due ore, il sole, la veglia m'hanno irritata la piaga. stampa
-di animali. reborà, 227: veglia sovrana la chioccia: richiama / i
conviensi in ogni ufizio / a chi veglia al ben pubblico. gualdo priorato,
, 1-143: si ricondusse in mente quella veglia, in casa di aurelio il fisarmonicista
vecchio, sfatto dalla fatica / e dalla veglia. non parla e non ascolta,
libro. mazzini, 5-236: veglia barile, ti prego: il giornale do-
inconscienza, di torpore a quello di veglia. foscolo, xiv-267: celentani m'
in ogni attimo umano / della tua veglia, innanzi che tu salga / novamente
sendo troppo angusto campo il fermarsi a veglia, si ridusse però all'armata.
: solo al richiamo dell'oste, che veglia all'ingresso sgombro, si riscuote.
riflesso sull'individuo della provvidenza amorevole che veglia sull'umanità. fanzini, iii-
cogli occhi a rifrustare / come la veglia avea tare (v.)
/ gli rammentavo sere / lunghe di veglia e carte / piene di righe nere!
i vincigli di salcio, rimondargli alla veglia ed apparecchiarli per legami alle viti.
catarro e la podagra / per cui veglia la notte e il dì tarrocca, /
noi dall'altra, e ripartimmo la veglia. mazzini, 12-354: sistematizzerò la
canto / risaliente a fior della mia veglia. 3. che si ricollega
: solo al richiamo dell'oste, che veglia all'ingresso sgombro, si riscuote.
torpore o di incoscienza a uno stato di veglia, con conseguente ripresa della sensibilità (
far sempre a ritroso degli altri, veglia la notte e dorme il giorno;
in buona salute, tomi presto a veglia da noi. nievo, 143: «
proverbi toscani, 95: a chi veglia, tutto si rivela (chi sta
che cento triste che si spassano a veglia. 12. dimin. rocchèlla
de'romani. faldella, 13-112: la veglia è gremita, si son date le
la tavola, e a mezzo della veglia portava i bicchierini pieni d'un rosolio verdognolo
. arrotolare. martello, 6-ii-181: veglia nelle sue stanze l'economa germana /
condizione diversa, in partic. dalla veglia a un sonno profondo. savinio
non si possano adoprare i tormenti della veglia o della tortura. -lacerato
-turbato, inquieto (lo stato di veglia). marino, 1-5-100: che
tien ligadra. / possa ch'è veglia, gamai non vacilla / ch'ella non
fino al nascer del sole durava la veglia baccanale. fanfani, lvti-25: giangastone.
risurrezione, secondo la pratica rituale della veglia pasquale. s. gregorio magno volgar
i-44: fecero venire dalla città di veglia la sacerdotessa calcetana,... accioché
/... / in disparte ginocchioni veglia a dire le secrete / quel che
massicci, / s'uniscon le tristi alla veglia. / la sala rotonda dai cento
5-804: -dal sogno / alla veglia non era... divario. /
leggi e di quella provvidenza che ne veglia alla esecuzione! -con riferimento alla madonna
6-337: glisomiro, stanco dalla passata veglia notturna, dormiva saporitamente tra dolcissime fantasie
che cento triste che si spassano a veglia. -agli ulivi un savio da piè
. pananti, ii-64: la sera a veglia ed in conversazione / ognun racconta le
, del suo sonno, della sua veglia, del suo dormiveglia, ai fantasmi.
: un milione e passa di abbonati tra veglia e sonno sono pronti ad alternare un
proprio lavoro / cerca libera vita e veglia e suda, / né gratta scabbia che
per avere il pretesto di sedere a veglia e tentare il discorso o farsi
dell'uso delli scarti delle lane, che veglia nell'in- ghilterra. pananti, 1-iii-92
solo a color con cui mi trovo a veglia, / o mi son ritrovato anticamente
dalle muse non vò più andare a veglia: / un mestiero miglior da me
inviti a pranzo o alla villa o a veglia che nella poesia giocosa incominciano almeno col
scherzucciac- cio, scritto da me a veglia, in casa di gino capponi.
], 106: non è mara- veglia se quelli sciocchezzano in un testo, conciosia
a'tempi scioperati e la sera a veglia. salvini, 39-iv-218: questo medesimo
premeva. 11. passare dalla veglia al sonno. banti, 9-329:
. ser gorello, 815: venne una veglia magra e mal vestita, / ch'
amò la vita. -insonnia, veglia. buzzi, 51: il canto
officio suo. 4. chi veglia tutelando la serenità di una persona,
la più scombinata, negletta e irrequieta veglia nel tinello aei beverley. -mal
, di quelli che scompuzzan tutta una veglia e fanno lo squartatore delle donne in
; e s'elli se trova fiume che veglia da oriente, per lo suo oposito
ne volessero, si potrebbe stare a veglia per un pezzo. per oggi, per
. dalrimp. di scopare e vegghia per veglia (v.). scopazzata
si annoia nelle anticamere de'grandi, veglia le notti in studi secchissimi. tommaseo
sempre sudicia del legnaiuol, che veglia / nella chiusa bottega alla lucer
carducci, iii-3-102: in disparte ginocchioni veglia a dire le secrete / quel che
. in uno stadio intermedio fra la veglia e il sonno. fenoglio,
uno stato di semicoscienza, tra la veglia e il sonno, viene concepito un uomo
nel suo ferraiuoluecio, / farà la veglia e sentirà il calduccio. g. gozzi
sotto spoglie non mie m'insinuai nella veglia finale dei condannati e giunsi a carpirgli
io era fatto intervenire ad una splendidissima veglia. linati, 16-258: quei laghi
vecchio, sfatto dalla fatica / e dalla veglia. -rovinato, logorato da un
e se fame o sete o nudità o veglia o qualunque altra sferzata di mala ventura
/ oh ve'novella da cantarsi a veglia! 5. svelare qualcosa di segreto
un malato grave in casa e lo veglia, si accorge che metà della sua anima
forse salutare il simulacro della libertà che veglia sulle banche e sugli immensi macelli.
ciascuna doppia di tormenti ed alta, / veglia me, lasso, posto infra due
ammetteanci la sera a un do'di veglia, né lasciavanci persino sedere a tavola
in una intermittenza di somo e di veglia, era come chi si assopisce in viaggio
poi, le due donne vanno a veglia in casa di certe prussiane,..
). carducci, ii-8-253: si veglia, si lavora sempre,...
.. aveva tutta notte sofferto di veglia. tarchetti, 6-ii-374: ti parrà strano
nante / tra fuoco e veglia prendi questo libro, / leggilo senza
logica diversa da quella dello stato di veglia e non soggetta ai princìpi morali e alle
, 295: la sera vi fu veglia rumorosa in casa di lilli, dove tonto
un malato grave in casa e lo veglia, si accorge che metà della sua anima
di malato grave in casa e lo veglia, si accorge che metà della sua
someggiatoli è caporale e sor veglia il rifornimento. = nome d'
altro da fare; siccome è finita la veglia, quando partono i sonatori! 'cantarono
-che rivela uno stato di non completa veglia, di sonno non ancora esaurito.
alcuni è considerato di transizione con la veglia (in partic. nelle espressioni nel
sonnolento / passo e col volto dalla veglia enfiato, / luride di sudor, gialle
letter. essere fra il sonno e la veglia; agire o esprimersi in uno stato
ricordo se nel primo sopore o neltultima veglia, ho visto nettamente una losanga di sale
priuli, lxxx-3-755: fossimo condotti a veglia dalli clarissimi signori pietro pisani, gover-
regola il ciclo del sonno e della veglia. e. minetto [«
): la sera me n'andavo a veglia nella guardaroba del duca, aiutando a
era tornato e la fortezza si disponeva alla veglia, un'altra notte inutilmente sprecata.
che cento triste che si spassano a veglia. = da un lat. volg
occhi radiosi, animali, dietro cui veglia l'istinto. 2. nel
speculo della 'ntellettuale nostra mente tutt'or veglia e disina e ditermina e rapporta l'
, ii-104: tu frattanto dèi compier la veglia / al defunto, che in cento
. la speranza è un sogno nella veglia... la speranza è sempre verde
, / di'che sei stato a veglia a casa mia. -come personaggio
fuggirsela. cesarotti, 1-xxiii-231: ei solo veglia agli affari, ei ci sta sopra
/ le squamme agli occhi onde si veglia il die, / per che languir
, di uelli che scompuzzan tutta una veglia e fanno lo squartatore elle donne in
d'annunzio, iv-2-687: il tempo veglia alle porte con la sua falce e
le montagne de iler- da, la veglia terra. dallo lato manco stavano le pianure
del rosso, 1-246-7: possa ch'è veglia, carnai non vacilla / ch'ella
la notte o parte di essa nella veglia, chiacchierando o divertendosi. - anche
nievo, 1-311: la lanterna della veglia è allo stremo di oglio.
domane, / e mostrerotti lunedì alla veglia, / come fa ombra un manico di
716: si canteran per le taverne a veglia / li versi tuo'di sì perversa
non si possano aaoprare i tormenti delfa veglia o (iella tortura e simili.
85: apprestò in casa sua una veglia solenne: trovomosi a celebrarla assai garzoncini
trapanato il cranio, tre notti di veglia l'hanno succhiato. m. corti,
dell'inconscio anche nel suo stato di veglia; nega infatti gli strumenti espressivi tradizionali
passaggio dallo stato di sonno a quello di veglia; momento in cui avviene tale passaggio
, / stata colta la notte andando a veglia. segneri, ii-219: dèe comparire
dal sonno, tornando allo stato di veglia; risveglio. buti, 1-107:
dal sonno, passare alla condizione di veglia. proverbia super natura feminarum, xxxv-i-526
. (svéglio). dare fine alla veglia. vasari, iii-262: quando fu
fosse. -ant. che veglia eternamente (dio). -anche sostant.
, agg. che è nello stato di veglia; desto. carducci, ii-2-347
odi la sega / del legnaiuol, che veglia. d'annunzio, iv-2-65: sotto
su la tavola, e a mezzo della veglia portava i bicchierini pieni d'un rosolio
vengo ad invitarti / ad una bella veglia che al tardi / in casa fassi di
2-iii-84: ove suol andar qualche volta a veglia, portandone sempre qualche begatelluzza, come
/ nipote mio, ed ai piedi ti veglia il burattino. -lepre tasso:
: si canteran per le taverne a veglia, / li versi tuo'di sì perversa
somma, che a mensa, a veglia, a'festini, ed a letto,
la volta, e a mezzo della veglia portava i bicchierini pieni d'un rosolio verdognolo
sia il pensier della morte la vivace / veglia, che ne'perigli ognor ti desti
vecchia, tentennante / tra fuoco e veglia prendi questo libro, / leggilo senza
giù). moretti, i-626: alla veglia funebre non ce li volevano loro,
3189: tertùlia (spagn.): veglia. panzini, iv-691: 'tertùlia':
conte ferdinando del maestro fu ìersera a veglia meco, e di piu a cena
et udi'che non può uomo chi veglia. daniele barbaro, 93: l'olmo
. cetti, 1-i-171: le ore di veglia [della boccamele] sono tutte ore
disse; « venite qualche sera a veglia con noi ». -presentarsi dopo
ai fiori onde il terreno è vago / veglia, strisciando, il tortuoso drago.
non si possano aaoprare i tormenti della veglia o della tortura e simili. beccaria
con l'assiuolo / la sua lunga veglia comincia, / c'ha fine su l'
i pensieri che avevano riempiuta la sua veglia, trasmutati ora alquanto e rivestiti di forme
. -anche: stato intermedio fra la veglia e il sonno, dormiveglia. -per estens
stato intermedio tra il sonno e la veglia, immerso nel flusso semiconscio di immagini
, v-2-367: il digiuno e la veglia tanto m'avean fatto trasparente che la luna
trifauce, che con due capi alternatamente veglia e dorme con uno. goldoni, xiii-668
. saccenti, 1-2-161: vengo a veglia, e sto qui come un pitocco /
affanni. g. gozzi, 36: veglia non paga, e negli inganni avvolta
, gli salta in mente di andare a veglia da ticco. -che soffia
, i-36: al nume tutelar che veglia e siede / dell'ulivo al governo,
foscolo, xv-268: il sole, la veglia m'hanno irritata la piaga; un
e da uno stato ipnotico durante la veglia. -processo uncinato: apofisi uncifórme.
lavoro / cerca libera vita, e veglia e suda, / né gratta sabbia che
uso degli scarti delle lane, che veglia nell'inghilterra. all'esatta osservanza di
questa legge vegliava tra 'nostri, come veglia ancor ivi, il marchiatore e il
(anche in espressioni quali fare la veglia, stare alla veglia).
quali fare la veglia, stare alla veglia). s. gregorio magno
avea chiamato continuo buonamico a fare la veglia, a buonamico cominciò a rincrescere questa faccenda
annunzio, v-2-367: il digiuno e la veglia tanto m'avean fatto trasparente che la
riapparve, né in sogno né nella veglia. -tra il sonno e la
. -tra il sonno e la veglia: nel dormiveglia (anche con riferimento
, o tra il sonno e la veglia, va movendo una mano nell'acqua del
madre, standosi tra il sonno e la veglia, con un dolce e piccolo movimento
mi guardava dormire; tra sonno e veglia mi sentivo addosso i suoi occhi e la
, recitando preghiere (spesso nell'espressione veglia funebre). cesari, 6-402:
case più povere si faceva sempre la veglia al cadavere, quindi tutte le sue idee
radunata intorno alla salma del ragazzo per la veglia funebre. 2. festa
: in sera di festa, la veglia era piena, / smagliante di luci e
balli di seguito fino alla fine della veglia. -un tempo, in partic
: la sera, sarebbe andata a veglia dai contadini e si sarebbe fatto dire
: 'ha a durare un pezzo questa veglia? '3. manifestazione pubblica
parte e noi dall'altra e ripartimmo la veglia. leopardi, 19-20: le notti
7. bot. posizione di veglia: diversa disposizione delle foglie o dei
volontaria (anche nell'espressione stato di veglia). lessona, 1532: 'veglia'
non si possano adoprare i tormenti della veglia o della tortura. carducci, iii-21-252
per dieci ore continue alla tortura della veglia. -veglia d'armi o delle
furia a monserrato, dove fece la veglia delle armi, ch'era una cerimonia di
era una cerimonia di notti passate nella veglia, nel digiuno e nella orazione ond'essere
. 13. locuz. -andare a veglia dalle muse-, dedicarsi assiduamente all'attività
dalle muse non vo'più andare a veglia. -chiamare qualcuno a veglia:
a veglia. -chiamare qualcuno a veglia: destarlo dal sonno. vasari,
-da dire, da raccontare a veglia o da veglia (con valore aggett
dire, da raccontare a veglia o da veglia (con valore aggett.):
queste son cose / da dirle a veglia. redi, 16-iii-78: ell'è
- oh, è una storia da contarea veglia! -fare la veglia alle pancacce
da contarea veglia! -fare la veglia alle pancacce di qualcosa: parlarne a
non volete sentir sonata. -in veglia (con valore aggett.): vigilante
è lo scopo, che tiene sempre in veglia le squadre infernali. -prendere
infernali. -prendere qualcosa a veglia: insistere in un atteggiamento o in
, rimproverandolo che egli avesse preso a veglia la disgrazia del cieco, per ingrassarvi nell'
ingrassarvi nell'ozio. -stare sulla veglia: rimanere in vigile attesa, prestare
. arisi, cxiv-4-245: sto sulla veglia per sapere che opuscolo sia quello che
305: la speranza è un sogno della veglia. 15. dimin. veglino,
sm. ant. stato di veglia. posizione, cioè, tra
alabastro dietro 9. liturg. veglia liturgica: nel culto cattolico, forma
, vegli). essere in stato di veglia; rimanere desto, durante le ore
la sega / dal legnaiuol, che veglia / nella chiusa bottega alla lucerna, /
lista di luce. so che qualcuno veglia, là dentro, accanto al malato,
. 2. partecipare a una veglia, a un trattenimento serale o notturno
. p. verri, 1-i-26: veglia [il principe] sulla vita e sulla
; dio è grande, onnipotente, veglia su tutti, proteggi i buoni e gli
: nel numero della balìa che ora veglia si trovano esclusi molti, 1 quali
in lei fiorisce, e vive e veglia. -perdurare (un sintomo morboso)
un libano vi è una secca che veglia e non veglia, però bisogna esser avvertito
è una secca che veglia e non veglia, però bisogna esser avvertito, andando
essa senza dormire, in stato di veglia (in relazione con l'agg. interno
vita. -assistere una salma in una veglia funebre. g. barbaro, ii-110
proverbi toscani, 95: a chi veglia, tutto si rivela. ibidem, 104
onore. ibidem, 192. quando marino veglia, o acqua o nebbia. giuliani
de'vecchi: 'chi dorme d'ottobre, veglia di maggio'. » = dal
letter. notte trascorsa partecipando a una veglia. sermini, 63: e
nervi. -dovuto a una veglia protratta (la stanchezza). guglielminetti
). ant. e letter. che veglia, che rimane desto durante la notte
vegghiévole), agg. ant. che veglia, che è o rimane
/ pendendo alla fumida trave, / la veglia che fila. -in una
vegliòto, agg. che si riferisce a veglia (in croato, krk),
sostant. -parlato nell'isola di veglia (una varietà settentrionale del dalmatico estinta
calidi- tade le due parti di questa veglia erano annerite, e la terza parte
in vette alla fatica / e illuminare come veglia amica / di fari, in notte
un vecchio rosa pezzato dal tempo, veglia un'accorata malinconia, un volto smarrito
sonnambulismo, ma insorgente allo stato di veglia. = comp. da vigile
(superi, vigilantissimo). che veglia, che non dorme; desto. -
. -che ha richiesto notti di veglia e di febbrile attiranca lungo il canal
rimasta in vigore, era prevista la veglia nottur l'assistenza e alla
avviene, in partic. -la veglia notturna e in partic. la penitenza che
trionfale destin. 2. che veglia, che trascorre la notte desto, in
ravvolto di sue -stato vigile, veglia. 4. sm. e f
collo del piede. 4. veglia funebre. -anche: ufficio religioso celebrato
delle armi: nel medioevo, la veglia sostenuta dal cavaliere la notte precedente alla
vigile); v. anche veglia. vigili are1 [i +
. vigìlio, sm. ant. veglia, vigilia. s. girolamo
{ viglia), chianaiola e cortonese { veglia) e abr. { véjjele)
1232]: ogni anno [a veglia] eleggono... uno gentiluomo.
la vita oltremondana è il trapasso dalla veglia a uno stato che riunisce i pregi di
concretizzarsi. bacchelli, 1-iii-465: a veglia, l'uomo di neve prendeva vita
altro della curamagnetica (allo stato di veglia), o dell'ipnotismo (catalessi)
[13-iii-1958], 29: il contaminuti veglia è uno strumento di nuova concezione.
quattro di pomeriggio un giovane intellettuale ventunenne veglia una porzione di torta alle noci e
(parasonnie), disturbi del ritmo veglia / sonno. = voce dotta,
region. in veneto e in friuli, veglia invernale nelle stalle o presso il focolare
. zanzotto, i-512: 'filò': veglia di contadini, nelle stalle durante l'inverno
da semis 'metà, quasi') e da veglia. semivérgine, sf. donna