dal quadratuccio dell'abbainp che ci dava luce vedevo... la cima di una
veramente. comisso, 7-285: non vedevo che volti sconosciuti tra gli abbigliamenti più
divina. panzini, i-442: dietro socrate vedevo accampare, entro contorni nebulosi, una
. moravia, v-96: non la vedevo ma sentivo il suo accanimento nelle unghie
a picco sul capo, sotto le vedevo profilarsi il busto quadrato. paolieri,
. pirandello, 6-585: io mi vedevo costretto a riconoscere con sgomento, con
dette parti. valeri, 1-89: vedevo balenar su gli acroteri / statue di diamante
. panzini, iii-22: io la vedevo... con la manina affaccendata
ii-101: è la stessa luna che vedevo salire sul solitario orizzonte nuorese, è lo
lo stesso viso rotondo e melanconico che vedevo affacciarsi sopra le roccie. idem,
. ojetti, 124: quando ero giovane vedevo molti affaticarsi più a parere ricchi che
: udivo 11 respiro affannoso, la vedevo abbandonarsi, cedere nella lotta col male
prosciutto. moravia, v-135: mi vedevo metter nella borsa il coltello affilato e
lo specchietto in modo che adesso non vedevo più la strada dietro di me,
pesci. beltramelli, ii-64: [vedevo] la mia formidabile zia...
più turchino e più bello, e vedevo stuoli di alcioni alzarsi a volo come se
hanno bisogno. bocchelli, 9-213: vedevo menare erpici leggieri...; allacciare
beltramelli, ii-469: io ti vedevo sorgere..., avanzavi lungo un'
un'anima sola, perché io non vedevo se non la fronte allineata. panzini
. dossi, 432: io ti vedevo, chinata la sofferente testina sul telaio
occhi. albertazzi, 174: io non vedevo l'ora di andarmene da quella casa
del gabbione il cigolìo delle catene e vedevo poi i polsi del prevenuto risegolati
di capua. d'annunzio, iv-2-802: vedevo il vaso profondo dell'anfiteatro metà al
4-33: il giorno anniversario dell'armistizio vedevo all'arco di trionfo tutte quelle brave
appieno il senso di altri disegni che vedevo in altri giornali. popini, 20-96
gola. panzini, ii-35: io vedevo le ombre farsi lunghe e la luce
d'argento. negri, 2-998: vedevo, dalla finestra, il cielo farsi
ruote. idem, 6-274: lo vedevo armeggiare al buio rabbiosamente, come se
magri e briosi. fracchia, 23: vedevo passare carovane dietro carovane, cortei nuziali
dai passeggieri. giordani, ii-84: vedevo confuso e tremante innanzi a me il
, 2-204: tutto il paese che vedevo dalla finestra penetrava in me lentamente assimilandomi
non mi lasciava assorbirmi in ciò che vedevo e in me stesso. = voce
uomini divenia. alberti, 43: te vedevo io stare tutto astractó, parevami pensassi
smarrivo la facoltà dell'attenzione: non vedevo, non udivo, non afferravo più il
su la secchia. soffici, ii-207: vedevo spesso una giovinetta popolana andare come le
suo braccio indurirsi, e indurirsi insieme vedevo la sua faccia, e gli occhi guardare
ira. settembrini, 1-65: quando mi vedevo fra tanti armati e col fucile in
1-32: la vecia io non la vedevo che di domenica, quando seduti intorno
: tra pallide fumèe rotte e vanenti / vedevo balenar su gli acroteri / statue
lumi erano già spenti. ma io vedevo nel buio una moltitudine di bagliori;
: io guidavo piano perché non ci vedevo bene tra tutti quei cespugli e si fa
, sul ballatoio, su per le scale vedevo agitarsi una folla attonita, mormorante,
modi. de amicis, i-743: non vedevo nulla, un baluardo di schiene mi
gli occhi al disopra del chiostro, vedevo il cielo grigio, la banderuola sul
moravia, viii-53: intanto [lo] vedevo... andare in fondo alla
il giorno. valeri, 1-100: vedevo sul guanciale l'ombra nera / dei
de amicis, i-808: [li] vedevo spesso dalla finestra passare sul viale dei
precipitava giù chiamandomi a gran voce. la vedevo giungere fulminea in un candido polverìo.
: vólto il mio archibuso, dove io vedevo un gruppo di battaglia più folta e
nel mezzo apunto a uno che io vedevo sollevato dagli altri. tasso, 20-31
1-119: io n'ero arrabbiatissimo; vedevo tutte le batterie rivolte contro di me,
domanda. soffici, ii-180: ora lo vedevo... la bocca di traverso
grida festose del popolo: 10 li vedevo, per quelle strade, beccheggiare al di
. cecchi, 5-21: me la vedevo, la bellona, lì davanti, non
. pea, 5-153: quando lo vedevo passare, tra gli uliveti, col
. chiesa, 5-162: non vedevo altro: il buio degli anditi
. giorno. tecchi, 2-164: vedevo ancora le cose come si vedono
da mille. sbarbaro, i-63: vedevo il portafoglio gonfio di biglietti segnati dal
ossa! pea, 5-153: lo vedevo passare, tra gli uliveti, col fucile
fazzoletto portava due uova. io le vedevo dall'alto, che spiccavano nel vestito nero
amore. verga, 1-173: io non vedevo che il calcio del suo schioppo che
gente raccolto in una tavolata, lo vedevo come dentro una bolla di sapone.
chiazzato. palazzeschi, ii-446: e vedevo dei campi bollati di sangue vermiglio,
suo stomaco mal'uso al mare, lo vedevo pallido in viso, appoggiato a tribordo
? mi pigliava la bile se ti vedevo dividere le bruciate con le altre.
. de amicis, i-308: sentivo e vedevo in tutte le città le strade brulicare
olivi. e. cecchi, 5-262: vedevo nella penombra il dorato brulichìo delle aureole
. pascoli, 24: voi solo vedevo, amici pioppi! / brusivano soave
. panzini, iii-22: io la vedevo, riflessa in una specchiera, con la
buffonata! barilli, 3-20: li vedevo trastullarsi, ruzzolare sulle gambe corte come
: solo, raggomitolato nel lettuccio, vedevo il buio illuminarsi a tratti al riverbero
gliela leg gevo, lo vedevo scoter la testa. moravia, ii-444:
dell'asina cacciandone le mosche; e vedevo che l'asina, a ognuno di questi
con dignità senza fare commenti. ma vedevo che mentre annaffiava le dalie in giardino
, con la sua loggia campanaria nella quale vedevo penzolare immote due campane gemelle. baldini
sono andati in gloria. io gli vedevo di qua smascellarsi dalle risa, e
un cortile di quella casa, dove io vedevo apoggiato moltissime persone. varchi, 18-2-145
, a poco a poco, / e vedevo pinocchio e il mio destino. govoni
e altri preti, che li vedevo su la cantoria aprire la bocca
. pavese, 8-248: i campi che vedevo fuggire, le cortine d'alberi,
, a poco a poco, / e vedevo pinocchio e il mio destino. pavese
inanzi, se prima io non ti vedevo. cellini, 1-14 (50):
, a poco a poco, / e vedevo pinocchio e il mio destino. silone
3-812: mi maravigliavo io, quando vedevo questi sacerdoti de diana, dopo aver ucciso
, per i nostri romanzieri. li vedevo tutti immiseriti in una lingua capziosa,
del proprio. comisso, 7-238: vedevo al disopra del portico un'enorme parete
102): io che... vedevo uno uomo che stava là ad aconciare
: nelle prode e per i greppi vedevo ora le margherite richiudere per la notturna
io ero il solo uomo presente, vedevo a tratti certi sguardi posati su di me
stampa. e. cecchi, 1-57: vedevo sulla piazzetta... un bambino
e. cecchi, 6-328: me lo vedevo davanti meglio che se stesse lì in
v-2-292: con la coda dell'occhio vedevo il calònaco trasfigurato in una sola enorme
: per la qual cosa io non vedevo punto di lume. b. davanzati,
bene. svevo, 3-819: mi vedevo bambino e vestito (ne sono certo)
cautela. d'annunzio, v-3-226: vedevo, come quel braccio levato, sorgere
non l'umile frate in povera tonaca io vedevo; ma vedevo come un gran cavaliere
in povera tonaca io vedevo; ma vedevo come un gran cavaliere splendente d'oro,
via per l'infinita sponda / passar vedevo i cavalieri erranti; / scorgevo le
volte che sopra un mobile di lacca vedevo un pingue ed elegante cavallo di bronzo
, 3-812: mi maravigliavo io, quando vedevo questi sacerdoti de diana, dopo aver
6-200: tuffate in sinistre gelatine, vedevo nei gabinetti di bacteriologia le cavie a
mio fischio ti sporgevi / e ti vedevo appena. pavese, 7-75: c'era
. d'annunzio, iii- 1-1118: vedevo... l'ombra mostruosa delle gigantesche
3-812: mi maravigliavo io, quando vedevo questi sacerdoti de diana,...
e venire da scuola, io lo vedevo caricare la sua « cestina » di molti
ori, d'ogni razza. non vedevo né cherubine, né tromboni, né
, 81: da tre anni non vedevo che solo delle teste e mi era cominciato
pennati sul marrello. tozzi, iii-283: vedevo... qualche pesco fiorire e
volte che sopra un mobile di lacca vedevo un pingue ed elegante cavallo di bronzo,
e de'santi. alvaro, 9-21: vedevo la strada, i colli, gli
di umidità. sinisgalli, 6-201: io vedevo con la faccia appoggiata al cuscino,
in luogo di questi futili bersagli, vedevo figure bizzarre o spaventose. sagome di
d'annunzio, v-2-456: come lo vedevo circospetto, e ricoverato dietro un sorriso
alvaro, 9-101: in una successione fantastica vedevo ora i particolari di questa donna e
con dignità senza fare commenti. ma vedevo che mentre annaffiava le dalie in giardino
d'annunzio, v-2-705: fiso al feretro vedevo, attraverso la cóltrice e la quercia
il mio difensore supino. ben lo vedevo con quest'occhio destro che mi fu
come per forza. carducci, i-983: vedevo la verde pianura ed aiuole quali di
con dignità senza fare commenti. ma vedevo che mentre annaffiava le dalie in giardino
, perché fra tutta quella devastazione, vedevo sulle tavole azzoppite una quantità di tritacarne
conclusione. ho mutato legale, perché vedevo che non c'era conclusione.
e. cecchi, 1-35: lo vedevo [il canguro] contro il sole,
comisso, 7-289: davanti a me vedevo l'isola dei morti dove era sepolto
: dal letto, nella cornice della finestra vedevo il corpo di maddalena adagiato ad arco
la strada fangosa. rivoltandomi nel letto vedevo le linguate dei lampi nella nuvolaglia bassa
. slataper, 1-14: dall'ultime vette vedevo i coppi rossi della nostra casa,
e via per l'infinita sponda / passar vedevo i cavalieri erranti; / scorgevo le
lui lavorava già con suo padre; lo vedevo al banco ma senza grembiale. stava
, 2-28 (352): perché lo vedevo divoto, sentendolo continuamente borbottar salmi,
alta della strada e di cui perciò non vedevo che i margini e qualche corona d'
si rompeva lo stomaco... vedevo un corteo nuziale? sapevo che un amico
pavese, 8-248: i campi che vedevo fuggire, le cortine d'alberi, le
desiderio). pavese, 5-163: vedevo che parlavano e ridevano, cos'avrei
: io non sapevo se quel che vedevo era un sogno più vasto, continuo,
nelle gambe. slataper, 1-95: non vedevo più le cose, e diedi di
le formiche dei paesi donde provenivamo, le vedevo come bestie ragguardevoli, creature di quelle
per la strada fangosa. rivoltandomi nel letto vedevo le linguate dei lampi nella nuvolaglia bassa
. d'annunzio, i-78: la vedevo passare ogni mattina / sotto le mie
e dalla strada, ch'io non vedevo, si fermavano, quasi salendo sopra i
della nave, intorno a me, non vedevo che qualche frammento nel pallido alone delle
. e. gadda, 2-93: vedevo cumuli di materiale d'ogni genere, travi
. maria maddalena de'pazzi, i-104: vedevo dal costato di jesu, anzi nel
cecchi, 6-328: me lo vedevo davanti meglio che se stesse lì in carne
io disegnavo dal vero, studiavo, e vedevo le bellezze di napoli. leopardi,
il vestito a fiori e quello bianco, vedevo che parlavano e ridevano, cos'avrei
poderi, scegliermi una sposa e già mi vedevo davanti quella vita regolata e pacifica,
che dava sul secondo cortile, dove vedevo delle donne lavare i panni alla fontana
mano. levi, 2-1 io: vedevo il suo profilo, con la fronte convessa
, 1-306: da qui, della casa vedevo bene il tetto ché io mi trovavo
un po'più in alto. ed anche vedevo la facciata dalla parte delle finestre alte
annunzio, v-2-705: fiso al feretro vedevo, attraverso la cóltrice e la quercia
il mio difensore supino. ben lo vedevo con quest'occhio destro che mi fu estinto
sua santità, innella quale io vi vedevo molto maggior deità, sì per gli ornamenti
. d'annunzio, i-78: la vedevo passare ogni mattina / sotto le mie finestre
guizzi e di procaci occhiate; / la vedevo passare ogni mattina. campana, 149
mi parve che s'indebolissero: mi vedevo disfatto e pallido allo specchio, mi
, diventava furore tanto più che li vedevo là soli, freschi e robusti in
tutti i pazzi, all'alba; lo vedevo uscire di sotto una tenda di broccato
sensi. piccolomini, xxi-1-327: io la vedevo strugger per amor mio; nondimeno star
, scegliermi una sposa e già mi vedevo davanti quella vita regolata e pacifica,
mago. svevo, 3-650: quando vedevo un ginnasta fare i suoi esercizi troppo in
mia dalle bellezze ed ornamenti che continuamente vedevo con gli occhi, pensavo quietarmi,
il servizio è fulmineo e tuttavia umano. vedevo sui volti dei baristi e della cassiera
, 2-103 (484): io mi vedevo guardare da tutti quei di vicchio come
di ditate. sbarbaro, 1-63: vedevo il portafoglio gonfio di biglietti segnati dal
i suoi ammiratori. soldati, 39: vedevo, come per un sortilegio, riprodotte
mi piaceva quel lavoro, se in giro vedevo qual cuno, se conoscevo questo o
corpo. deledda, i-200: spesso vedevo banna, agile olivastra e fiera come
argento. d'annunzio, v-2-503: vedevo giungere strasciconi per la via di fronte
attempata. panzini, iii-22: io la vedevo, riflessa in una specchiera, con
bocchelli, 9-194: il dromedario lo vedevo: aggiaccato, buttato in fascio sul terreno
31: già li vedevo gli occhi tuoi soavi / seguirmi sempre
govemassono. de sanctis, ii-1-40: vedevo fra le tenebre lampi, e venivo in
sua santità, innella quale io vi vedevo molto maggiore deità, sì per gli
ora del fare. stuparich, 5-349: vedevo maddalena, fanciulla ancora, viaggiare sola
ancora, viaggiare sola nei treni, la vedevo entrare negli alberghi, educarsi alla propria
, i-244: marsiglio, il quale io vedevo nell'andare a scuola ritto cantando e
catene e menati alla morte, e vedevo sedere in uno luogo alto e eminente,
, 2-34 (364): ancora vedevo lei essere tutta laceventare enfiata la vescica
v-2-292: con la coda dell'occhio vedevo il calònaco trasfigurato in una sola enorme
: mi sembrava un'impresa tale, che vedevo il detto nonno a traverso lo stesso
il verbo che egli aveva eruttato, vedevo essere tutte le creature, le quale
carezze nuove. palazzeschi, i-167: vedevo il pubblico scemare ogni giorno, per
riva. svevo, 3-650: quando vedevo un ginnasta fare i suoi esercizi troppo in
: mobili e silenziosi, me li vedevo comparire attorno da ogni parte, pieni
piovene, 3-218: davanti alla ragazza, vedevo me stessa morta: essa mi accompagnava
6-137: nell'afa estuosa della buca vedevo il cielo scolorito dal riverbero, e
alla stazione. moravia, v-470: vedevo una delle due valigie che mino aveva
vallone avevano tagliato il fieno e ci vedevo spesso marsilia, vestita da signorina di città
pezzi di sacri e falconetti dove io vedevo il bisogno e con essi amazzai di
più significato. tecchi, n-129: vedevo, nel sogno, il paese di mia
veggio. pulci, 18-196: io vedevo la fame / in aria come un nugol
figura familiare di mia sorella, che non vedevo da molto tempo. moravia, ii-247
fango. d'annunzio, v-1-758: vedevo passare nel chiarore le mandre dei prigionieri
7-71: al caffè degli autisti, vedevo le facce. era gente che a volte
uomo. pavese, 7-45: mi vedevo la sua faccia farsi smorfia, la sigaretta
vetri, levavo la testa e mi vedevo sempre il quadro. -che procede
. soffici, ii-180: ora lo vedevo..., il braccio sinistro sospeso
miagolando fendeva l'aria e poi lo vedevo piombare ad un tratto nel salone facendo saltare
e le risalda. negri, 2-873: vedevo biancheggiare nel tronco qualche larga ferita.
suo congiungersi col mare, di cui vedevo, lungo la riva arenosa, l'abbraccio
d'una festevolezza insolita, io la vedevo come trasalire al richiamo di una voce
v-2-292: con la coda dell'occhio vedevo il calònaco trasfigurato in ima sola enorme
crescessero le piume. ed io li vedevo attraverso alla persiana. li spiavo e
». deledda, i-200: spesso vedevo banna, agile olivastra e fiera come una
dell'alinari; guardavo le figure ma le vedevo appena, in uno stato indefinibile,
segnasi. ghemrdi, ii-40: [vedevo cleopatra] colle sue biondissime treccie legate
, o rive. tecchi, 11-129: vedevo, nel sogno, il paese di
labbra. albertazzi, 486: la vedevo in tutto lo splendore della giovine innamorata
tuo stato: oso dire, che ti vedevo; e sapevo già che tutto ciò
. e. cecchi, 3-83: vedevo una fiumana d'automobili che si inseguivano ad
dolente flutto. piovene, 5-472: vedevo il caos delle lave verso la valle,
: ero appoggiato a un albero e vedevo la strada. non si muoveva neanche
: vólto il mio archibuso, dove io vedevo un gruppo di battaglia più folta e
nel mezzo apunto a uno che io vedevo sollevato dagli altri. lalli, 1-2-21
al pericolo per un'altra via, vedevo nella sua faccia il giallume foriero del
piegano. papini, 28-294: li vedevo [il macchinista e il fuochista],
rettori, 57: se ben la vedevo tanto allegra, era perché l'aveva
e fra l'erranti, / non vedevo né anche i mercatanti. note al
. dossi, 432: io ti vedevo... le pupille ammaccate da un
, 10-36: su questo tratto non vedevo nulla: una serie di fotogrammi neri o
fronde. dossi, 457: li vedevo là soli, freschi e robusti in mezzo
, i-433: dalla strada certe mattine vedevo dei vapori che giravano i moli fumando
folta. non soffiava vento, ma la vedevo arrivare a fumate e a folate,
le pallide fumèe rotte e vanenti / vedevo balenar su gli acroteri / statue di
di promissione. savonarola, iv-291: io vedevo el signore che misurava con quel funicolo
da un turno di guardia, lo vedevo arrivare con l'aria furbesca di chi proporrà
. fucini, 222: soffriva. lo vedevo bene da una vena che gli era
, 11-128: adesso nel sogno lo vedevo: quadrato, robusto, con un ciuffo
cecchi, 6-200: tuffate le gelatine, vedevo nei gabinetti di bacteriologia le cavie a
si fu una gentile, ch'io vedevo tutte le sere al teatro. imbriani,
d'un topaccio. paolieri, 233: vedevo il gheppio roteare sull'ali tese,
luogo gelido. verga, 1-310: vedevo che ella aveva il viso livido, che
soporifere. d'annunzio, v-1-430: vedevo nella sua faccia il giallume foriero del
a galla. svevo, 3-650: quando vedevo un ginnasta fare i suoi esercizi troppo
pianoforte interno. savinio, 10-344: vi vedevo nei vostri esercizi di ginnastica svedese,
fatta un po'gironzolina, perché ti vedevo in san giovanni ogni quindici dì accostarti
linati, 8-56: con aspro giubilo vedevo la vita cotidiana spegnersi poco a poco
. d'azeglio, 1-416: io vedevo il mio povero romano, gonfiato e rosso
scorpione. moravia, xi-72: la vedevo ruzzolare [la castagna] giù per
fitto? -dopo 'l canto s'io vedevo / il gragnuòla venire. 4.
281): tutte queste cose io vedevo vere, chiare e vive, e continua-
dalle spoglie nette. soffici, iv-166: vedevo... il disteso splendore delle
più greve. gozzano, 111: vedevo questa vita che m'avanza: / chiudevo
contemplare il paesaggio desolato, me lo vedevo comparire vicino, biondo e grigiastro come
che cosa fosse una macchia nera che vedevo a piè del letto, un groviglio
vólto il mio archibuso, dove io vedevo un gruppo di battaglia più folta e più
mira nel mezzo apunto a uno che io vedevo sollevato dagli altri. g. b
dossi, 432: io ti vedevo, chinata la sofferente testina sul telaio
giù dai buchi dei salici imporriti / vedevo scivolare nella sera / i gufi che venivano
si mise a ridere, e la vedevo imbestiarsi nelle smorfie del riso.
oscure e queste in altre tenebrose; lo vedevo dai gesti delle sue mani.
la seconda, che è la imaginaria, vedevo per immaginazione una croce nera sopra la
dell'antica dignità. sinisgalli, 6-80: vedevo [i nostri romanzieri] tutti immiseriti
questa razza impastata di scisma / la vedevo a traverso di un prisma.
sul ballatoio, su per le scale vedevo agitarsi una folla attonita, mormorante,
il mare. angelini, 1-41: vedevo il sacro fiume gonfiarsi, impennarsi, voltarsi
quel castello incantato dell'aria, / vedevo sempre / dopo il primo rovescio primaverile
in mano. reina, ii-208: vedevo sovente scendere gli angeli del cielo, e
nella primavera. papini, i-839: vedevo la mia terra divina con i suoi
d'una pace... ch'io vedevo espressa dalla nobile incorniciatura a cartocci in
indurirsi, e indurirsi, insieme, vedevo la sua faccia, e gli occhi guardare
discreto, del resto, dai tipi che vedevo aggrapparsi al cordone del campanello con la
novel colore. michelstaedter, 532: vedevo [le barche a vela] raccogliere
e via per l'infinita sponda / passar vedevo i cavalieri erranti. govoni, 1-80
più brutta. comisso, v-76: vedevo piccole deformità accrescersi violente come sotto all'
maria maddalena de'pazzi, i-230: vedevo che essa acqua consumava quelle creature che
intrecciarsi. linati, 8-121: vedevo l'arbusto liberare dai sòmmoli due farfalline
stessi caricatori che mi portavano, mi vedevo a mio malgrado abbandonato solo ne'deserti
sembrava non assistessero a quello che io vedevo; ma a qualche cosa per me
. d'azeglio, 5-344: lo vedevo a bottega sul canto di vac- chereccia
piovene, 3-183: su quello sfondo vedevo lui, liscio ed inoffensivo, ansioso
in via gerusalemme. comisso, 5-114: vedevo sulle tempie del mio amico le vene
-sostant. calvino, 1-424: io vedevo intorno al desco i sacchi ed i
6-200: tuffate in sinistre gelatine, vedevo nei gabinetti di bacteriologia le cavie a
. di giacomo, 11-888: vedevo le mani scarne del vecchio cercare,
se stesso. papini, 27-299: vedevo nei mistici esaltare di continuo tannichilimento dell'
riconoscermi in alcuna realtà... vedevo gli altri ipotizzarne una purchessia, poi
ireos. d'annunzio, iv-1-386: io vedevo sul suo petto la camicia secondare il
. cecchi, 5-21: me la vedevo, la bellona, lì davanti, non
. d'annunzio, i-78: la vedevo passare ogni mattina / sotto le mie finestre
nella stanza umida di vapore... vedevo solo pantaloni distesi, ammucchiati o pendenti
guinzaglio. pirandello, 6-703: mi vedevo mettere in mano il lac- cetto rosso
tornar da me... ancora vedevo lei esser tutta lacerata, livida e
canute. pirandello, 6-747: glielo vedevo [l'odio] lampeggiare negli occhi.
jahier, 92: rivoltandomi nel letto vedevo le linguate dei lampi nella nuvolaglia bassa
degli angoli meridionali. piovene, 6-29: vedevo sotto, molto in fondo, la
pavese, 7-148: certe ragazze che vedevo entrare in acqua, mi piacevano.
inferriata e riuscì ad aggrapparsi. lo vedevo, un po'sfocato, nella lastra
dolce tempo / d'infanzia / poche vedevo sperse / arrampicate casette sul nudo / della
de'prati. linati, 16-74: lo vedevo correre qua e là sui parapetti,
iv-2-744: -ah, ogni volta che vedevo la lepre rompersi sotto i denti del
: solo, raggomitolato nel lettùccio, vedevo il buio illuminarsi a tratti al riverbero
legno. pascoli, 31: già li vedevo gli occhi tuoi, soavi / seguirmi
e. cecchi, 5-21: me la vedevo, la bellona, lì davanti,
vel. piovene, 3-45: io vedevo già il mondo come una gara di
i bicchieri? sbarbaro, 1-266: vedevo, al taglio, la polpa duretta fregiarsi
3-87: in quella limpidezza di vita vedevo una fiamma che non si dava tregua nella
jahier, 92: rivoltandomi nel letto vedevo le linguate dei lampi nella nuvolaglia bassa
alvaro, 8-127: era l'alba; vedevo scendere una « carica » di blocchi
e via per l'infinita sponda / passar vedevo i cavalieri erranti; / scorgevo le
mondo perduto, e anche quello che vedevo tutti i giorni riconducevo nella luce di
lucétta. moravia, vii-302: la vedevo chinar la dendo il viso sotto la
. soldati, vii-294: supino sulla cuccetta vedevo le creste nere dei monti e il
qui che, agli inizi, non vedevo chiaro ed anzi, con una certa
pure ne sentii pietà perché davvero lo vedevo soffrire. d'annunzio, iv-1-298: la
d'alberto duro... non vedevo l'ora di farne ricavare questa macchierella
chiesto imitazioni ed alterazioni come quelle che vedevo ogni minuto. 5. meccanicismo,
altra. e. cecchi, 6-268: vedevo figure bizzarre o spaventose...
era riapparita la felicità quale io la vedevo nella mia infanzia. 2. reso
, 9-144: senza guardarla, la vedevo con la coda dell'occhio; magretta,
minestrone di magro... che mi vedevo fumare inesorabilmente sotto il naso arricciato tutti
mal'aria. capuana, 15-135: vedevo presentarmisi dinanzi la figura del povero poeta
era un bravo ragazzo e quando lo vedevo mi ricordava sempre la buonanima di suo
stomaco mal uso al mare, lo vedevo pallido in viso, appoggiato a tribordo.
gastigo, dico quell'altra freccia, e vedevo la mandava jesu particularmente sopra la città
pea, 5-167: io li vedevo andare sbandati un po'a fatica sulle
consumo nell'arrotarla. soffici, i-163: vedevo il babbo, il fratello maggiore di
gran cani. savonarola, iv-448: vedevo [in fronte] che alcuni si mettevano
dentro siamo diversi! papini, 27-841: vedevo in ogni creatura umana una belva egoista
per là è parsa spropositata. le vedevo annaspare nell'aria, radere appena la
tecchi, 11-128: nel sogno lo vedevo esattamente. un boschetto d'alberi di
madre. pascoli, 31: già li vedevo gli occhi tuoi, soavi / seguirmi
: la mia mente era lontana, vedevo il sole di roma, la primavera,
e il paonazzo, con cui lo vedevo girare intorno a me tutto il giorno,
portone e stetti mezza la mattina se vedevo linda uscire. -per indicare la
di sacri e falconetti dove io vedevo il bisogno e con essi ammazzai di
fini, delicate sfiorare le mie; vedevo il suo viso di mandorla, la
nel mezzo apunto a uno che io vedevo sollevato dagli altri. -fissare lo
di mirtilli. valeri, 3-172: vedevo la tua testa bionda apparire / da
io mi attaccai al comune perché non vedevo allora modo di avere questi malfattori e
, 1-122 (281): ancora vedevo in esso sole alla mana ritta una
. d'annunzio, iv-1-386: io vedevo sul suo petto la camicia secondare il
e amici. piovene, 1-40: vedevo le mie compagne comunicarsi i loro pensieri
maria maddalena de'pazzi, i-103: vedevo jesu alla destra del'eterno padre, a
. aretino, iv-3-207: quando vi vedevo con i panni mondani, vi giudicavo
le spalle. slataper, 2-480: li vedevo sfilare, gravi sotto lo zaino,
monumentale. soldati, vii-32: la vedevo di schiena, sdraiata sulla sabbia e
i capegli. viani, 14-392: vedevo i polsi del prevenuto risegolati, anchilosati e
sul ballatoio, su per le scale vedevo agitarsi una folla attonita, mormorante,
qualsiasi. papini, 28-294: li vedevo, dal vetro, saltare e dimenarsi
dei quali, anche se non vedevo la menzogna, ne vedevo la volontà
anche se non vedevo la menzogna, ne vedevo la volontà. -con riferimento
paesaggi al mutoscopio, il congegno che vedevo per la prima volta, londra, parigi
solo e andavo per le strade e vedevo tutte quelle ragazze così chiuse e strette,
negative ragionate e ponderate, alle quali vedevo con la coda dell'occhio che esso
pezzi di sacri e falconetti dove io vedevo il bisogno, e con essi ammazzai di
che il bigiume nerume e lordume ch'io vedevo dappertutto non fossero già negli esseri ma
e. cecchi, 8-90: [vedevo] transitare compatti greggi di capre,
marcato. calvino, 7-63: non vedevo che grigio su grigio. niente contrasti
-introversione. piovene, 3-45: io vedevo già il mondo come una gara di
fondo ad un cannocchiale rovesciato, io vedevo le figure piccole e remote, ma
diedi il nitrito di amile; ma lo vedevo brutto, volli chiamare il dottore che
sulla campana. pavese, 7-46: vedevo la sua faccia farsi smorfia, la sigaretta
solinas donghi, 2-33: io lo vedevo di profilo, in treno, che
macinava in silenzio con le mascelle, e vedevo sporgere un nodino di muscoli, duro
certo era molto attaccata, però le vedevo prendere in sua presenza, almeno dopo
, 7-71: al caffè degli autisti, vedevo le facce. era gente che a
dolce tempo / d'infanzia / poche vedevo sperse / arrampicate casette sul nudo / della
. levi, 3-68: l'ingegnere lo vedevo che nuffiava l'aria come un cane
. piovene, 4-476: dalle vetrate vedevo i cieli nuvolosi. -costituito di
sendo interrogata da un vaghissimo giovane se vedevo, per questo ho risposto -io vedo,
e parte da vergogna / per quel vedevo e udivo occupato, / mi stavo quasi
sua officina. moretti, ii-435: vedevo sempre il delizioso avventuroso
ancor? de roberto, 10-268: la vedevo in sogno, l'udivo dire arcane
udivo dire arcane parole d'amore, la vedevo offerirmisi. piovene, 144: rimase
. jovine, 366: io le vedevo negli occhi un'inquietudine che cercava di
e. cecchi, 13-590: vedevo entrare nella sala... degli
. e. cecchi, 6-286: vedevo apparire... le due scarpette color
, curva e affamata sulle vivande, vedevo piccole deformità accrescersi violente come sotto all'
). beltramelli, ii-24: io vedevo giacometta che si mordeva le labbra per
. arpino, 9-161: dalla porta vedevo i muri sudici, attraversati da grandi
il sole. angioletti, 133: vedevo nel laboratorio vuoto oscillare e vagare la
alcuno interposto. comisso, 12-206: li vedevo con tristezza serrare il volto oscurato come
ossuta. moravia, xii-107: non vedevo allora che una schiena magra, bianca
alle provincie dome. papini, 27-1159: vedevo, al tramonto, sulla grande strada
annunzio, iv-1-442: io non le vedevo la faccia. era ella intenta a
28-294: [macchinista e fuochista] li vedevo, dal vetro, saltare e dimenarsi
: tornai spesso al palazzo, ma vedevo tiberio solo di sfuggita. -con
di serpe. de pisis, 1-19: vedevo... rosse pannocchie di bacche
rettori, 57: se ben la vedevo tanto allegra, era perché l'aveva
. e. cecchi, 1-183: vedevo il suo naso, un naso massiccio,
passavo per andare a napoli e vedevo uscire a un certo momento questa
verdura lessa. landolfi, 7-141: vedevo talvolta una figura umana, avvolta fin
. maria maddalena de'pazzi, i-132: vedevo che jesu poi ancora come vero pastore
paesaggi al mutoscopio, il congegno che vedevo per la prima volta, londra, parigi
montagna. paolieri, 233: vedevo la pecoraina speculare il bosco di vetta a
fucini, 640: quando lo vedevo sgambettare per quelle vie a passi rapidi e
un po'di luna, e gli vedevo la pellaccia bianca, che pareva impossibile
sanctis, 9-259: nell'esilio spesso lo vedevo triste di cosa che a me non
g. bassani, 5-322: vedevo talora marco appoggiare pensierosamente il piede ad
peritosamente. landolfi, 8-70: la vedevo spingersi peritosamente fino in fondo, fin
barilli, 5-5: dalla mia cuccetta vedevo la luce elettrica nel corridoio, immobile
terra diventa perplessa e come vacante, vedevo, in mezzo a prati timidamente collinosi
savinio, 3-228: spesso, la vedevo immobile sul letto, cinta la fronte
servizio. montale, 3-243: lo vedevo solo io il pastello, di notte,
, 11-87: dalle feritoie di precida non vedevo che l'azzurro cupo o il grigio
, nell'aria gli ultimi clangori, vedevo le antichissime fanciulle della prima illusione profilarsi
noi pizzaccheretto. bartolini, 20-106: vedevo tutto chiaro, / le verdi foglie
6-200: tuffate in sinistre gelatìne, vedevo nei gabinetti di bacteriologia le cavie a
nuvola opaca di polvere, io non vedevo quasi più niente. pavese, 5-58:
e attraverso la porta finestra spalancata, vedevo l'interno illuminato della stanza da pranzo
il portafogli. sbarbaro, 1-63: vedevo il portafoglio gonfio di biglietti segnati dal
: anche maddalena riceveva molte lettere. le vedevo, perché ci mettevano la posta sul
. cassieri, 11-159: quasi li vedevo sbavare, quei rancori, come serpentelli
: quando leggievo la vostra lettera e vedevo che voi avevi ordinato quel bel preambulo,
gioghi. jahier, 97: proprio vedevo la riva, e vedevo l'altra
97: proprio vedevo la riva, e vedevo l'altra riva. una era buia
cantù, 3-225: là in quella masseria vedevo elisa, la più avvistata fanciulla del
d'ali vane. gozzano, ii-172: vedevo questa vita che m'avanza: /
quanto sottile, resisteva ancora, lo vedevo, dentro di lei a una pressura
: discendendo verso la gronda in facciata, vedevo giungere strasciconi per la via di fronte
chieder ragione del primaverile prosciutto che mi vedevo servire che, portata su portata,
verità, aveva quasi trent'anni e non vedevo il principio di maritarmi. -per
il vitto. bacchelli, 11-56: vedevo altre cicogne, uscite a procacciar cibo
netti. capuana, 2-89: lo vedevo ritto in cima alla roccia davanti la
migliori tra essi a quei segni ch'io vedevo, all'austerezza dell'aspetto, alla
scrutando quel volto, io non vi vedevo altra espressione da quella ai un profondo
tutto il mondo e tutto ciò che vedevo e udivo promanava attimo per attimo dalla mia
e. gadda, 18-102: non vedevo il generale tale o il generale tal altro
laggiù. piovene, 6-224: la vedevo [la casa] prolungarsi in una
mia casa parigina della place dauphine io vedevo stendersi sui tetti della rive gauche,
cadere in mezzo al viso e vedevo il viso andare in pezzi nel
all'ombra delle gaggìe, e lo vedevo tutto quanto e degli alberi in fondo
cantù, 3-225: là in quella masseria vedevo elisa, la più avvistata fanciulla del
d'ora, forse, che non vedevo èva. dovevo ricominciare la caccia, l'
nel melodrammatico. arbasino, 155: vedevo soltanto ragazzi, strangolati dal bisogno,
giardini incantati, spalancati i cancelli, vedevo balzare un cocchio tirato da tre pariglie
maria maddalena de'pazzi, i-230: vedevo che essa acqua consumava quelle creature che
ristorante). arbasino, 155: vedevo soltanto ragazzi, strangolati dal bisogno,
i capelli alla luce lunare. la vedevo eretta in un quadrato di puro argento
in un quadrato di puro argento e vedevo le sue chiome farsi opache e il
signore qui mi vedeva com'io lo vedevo. -dare origine a discussioni.
è qui che, agli inizi, non vedevo chiaro. -verso questo luogo,
sempre negli occhi, come quando la vedevo in casa di tuo padre così quieta,
molle, a grandi pieghe. non vedevo la sua pancia raccolta tra la seggiola e
jahier, 92: rivoltandomi nel letto, vedevo le hn- guate dei lampi nella nuvolaglia
-assol. ojetti, ii-40: la vedevo di rado perché era quasi sempre o
nava sulle stoppie. sanminiatelli, n-129: vedevo scappare ratte e numerose le gambe
secchie. viani, 19-50: non vedevo che panni stesi, conche, vasi
: gran numero di genti maladecte / vedevo rannicchiar verso la terra / con gli occhi
6-286: ritrovai parenti e amici che non vedevo da anni: tutti rassegnati alla sconfitta
diffuso lume. sanminiatelli, n-129: vedevo scappare ratte e numerose le gambe del puledro
; insaporito. barbaro, 1-266: vedevo, al taglio, la polpa duretta fregiarsi
toso lume; / ma voi solo vedevo, amici pioppi! -sottratto all'
maria maddalena de'pazzi, i-103: vedevo jesu alla destra del'etemo padre, a'
da un turno di guardia, lo vedevo arrivare con l'aria furbesca di chi proporrà
una di quelle carrozze chiuse che vedevo passare. -con la particella pronom
, 27- 265: nell'amata stessa vedevo una guida per il riacquisto del paradiso
occhi all'insegna in mezzo al soffitto, vedevo a un tratto che ella diceva tutta
sulla folla che gremiva quelle straducole, mi vedevo assalito da facce inaspettate, riapparse da
servizio, perché tutte le volte che lo vedevo un po'raffreddarsi, sapevo subito riattizzare
del ricamo. volponi, 2-51: vedevo l'interno di un pianterreno ben sistemato
dappertutto prugnole... me le vedevo con le foglie ricciute, coi rametti
: nelle prode e per i greppi vedevo ora le margherite richiudere per la notturna
. casalicchio, 333: se lo vedevo uscire in publico, con tanta maestà
, mi si ridipingeva tutta dinanzi; vedevo ancora sotto a'miei occhi quelle lascivie
. d'annunzio, iv-2- 1192: vedevo quella farina selvaggia attaccarsi alla pittura recente
e romper gradatamente questa amiciria che io vedevo niente conveniente al mio carattere.
borbone; e fu quel primo che io vedevo rilevato dagli altri, per quanto da
su scheda a caratteri in rilievo, io vedevo que'meschini togliersi ad uno ad uno
andando io alla corte ogni giorno, li vedevo a stracciarsi i panni...
). jahier, 97: proprio vedevo la riva, e vedevo l'altra riva
97: proprio vedevo la riva, e vedevo l'altra riva. una era buia
rinnovazione.. dio mio! la vedevo arrivare così disturbata, così pressata!
di giacomo, i-470: arte ch'io vedevo espressa dalla nobile incorniciatura a cartocci in
/ non avevano scioperato. / li vedevo un po'pallidi e sudati, / attaccati
. giuliani, i-345: mi vedevo morire i miei figliuoli, la morte
coperto. era, adesso che la vedevo da vicino, una vecchia repugnante. moravia
inaudito. de amicis, xii-465: vedevo a traverso dei vetri del carrozzone la
del gabbione il cigolìo delle catene e vedevo i polsi del prevenuto risegolati, anchilosati
, avevo quasi trent'anni e non vedevo il principio di mari tarmi
silimato fa tutti uei mali che io vedevo d'avere. della casa, iv-194:
: aveva calate le palpebre e appena vedevo passare il suo sguardo tra le ciglia
imperturbabile. g. bianchetti, 1-222: vedevo... che non tanto penosamente
introversione. d'annunzio, v-2-503: vedevo sotto di me... quel
. solo, raggomitolato nel tettuccio, vedevo il buio illuminarsi a tratti al riverbero dei
5-163: io giravo dietro le baracche, vedevo alzarsi i paraventi di sacco, giovanotti
, 92: rivoltandomi nel letto vedevo le linguate dei lampi nella nuvolaglia bassa
d'un verziere. linati, 16-51: vedevo le facce fragole e ricciolute dei ragazzetti
cantù, 3-225: là in quella masseria vedevo elisa, la più avvistata fanciulla del
2-400: era un pezzo che non lo vedevo, e rimasi sbigottito, vedendolo rugoso
). pavese, 5-160: le vedevo l'orecchio piccolo e rosa forato per
celimi, 1-37 (101): vedevo un uomo che stava là ad aconciare
, vt-991: a quel chiarore gli vedevo brillare gli occhi nella faccia rosolata dal sole
a racquistar 7-81: dall'uscio a vetri vedevo l'abate che celebrava l'onore.
dere chi tu sai, che vedevo rosso. saba, 6-78: vedo rosso
orizzonte di là del quale io fatto sguardo vedevo un altro spazio in cui si prolungava
: eran proprio loro due quelli che vedevo muoversi tra la tribuna e 1 gruppi degli
, 63: se in alcun luogo vedevo le profonde valli, asprezza di monti,
pezzi di sacri e falconetti dove io vedevo il bisogno, e con essi ammazzai di
.. del- l'amor mio lo vedevo sicuro e forse vedevo quanto si lusingasse
l'amor mio lo vedevo sicuro e forse vedevo quanto si lusingasse che questo amore mi
stivaloni da caccia. rehora, 167: vedevo un grembiul di formica / con sopra
si trovava, cioè (io lo vedevo) con nei piedi un paio di sanda-
niva dj seminar qualche frase saporita, lo vedevo che sus sultava d'allegria
e da elvira. bigiaretti, 11-70: vedevo [la bertini] sbaciucchiata, abbracciata
: di lì a un minuto lo vedevo arrivare ai lontano curvo curvo sotto un
bernari, 8-14: da dodici anni non vedevo andrea, e mi colpì la cicatrice
più rilevato. bernari, 3-264: vedevo la sua ombra scivolare sull'asfalto
scorcio. orioni, x-25-167: lo vedevo appena di sbieco, cogli occhi quasi
2-400: era un pezzo che non lo vedevo, e rimasi sbigottito, vedendolo rugoso
, del resto, dai tipi che vedevo aggrapparsi al cordone del campanello con la
vecchia maledetta continuava a chiamare. me la vedevo alla finestra, sbucare ogni tanto con
nel soccorrerla le prendevo la mano, vedevo per le lacerature del guanto un po'
cupo, diffidente, rabbioso. lo vedevo qualche volta, la sera, scantonare
perfine giunsi al termine delle case; vedevo la campagna, e già mi sorrideva il
de amicis, i-632: io non vedevo altro che una capigliatura scarduffata e un
da un turno di guardia, lo vedevo arrivare con l'aria furbesca di chi proporrà
avesse il coraggio di schermirsene, ma vedevo già nel suo sorriso e nei suoi
di quell'altro me stesso che mi vedevo coll'imaginazione confuso ed abbiosciato lì innanzi.
nuvola opaca di polvere, io non vedevo quasi più niente... il polverone
. saba, 5-291: come te mi vedevo, appiè d'un trono, /
11-36: le sere d'inverno le vedevo entrare in cucina come l'uomo dei
-scimmiòzza. papini, 27-1039: li vedevo, lì distesi nel bianco, calvi e
cera che m'è stata possibile, e vedevo che la mamma mi guardava tra lo
raimondi, 7-105: mio padre avanzava e vedevo che l'acqua, arrivata allo scollo
i-271: era la prima volta che lo vedevo tanto da vicino e i suoi occhi
il regno vivo delle mie scorrerie fantastiche. vedevo gli squeri su cui nascevano i bastimenti
gli squeri su cui nascevano i bastimenti e vedevo partire a vele spiegate il bastimento del
male. piovene, 2-134: non vedevo nessuno, non tolleravo nessuna presenza estranea
rame. viani, 19-58: non vedevo che panni stesi, conche, vasi di
ii-304: ero stupito e confuso e non vedevo, piùingenuo di tutti, che i miei
3 calvino, 8-10: la vedevo avvicinarsi come se stesse perprendere d'infilata i
, 6-200: tuffate in sinistre gelatine, vedevo neigabinetti di bacteriologia le cavie a pancia aperta
quel gattaccio » mi dicevo quando lo vedevo... decifrare nell'ordine notturno un'
di timore / nu li vedevo gli occhi tuoi soavi / seguirmi sempre per
uno scoglio. savonarola, ii-24: vedevo in fantasia molti cani che seguitavono una
1-76: cesira mi parlava, io la vedevo senza sonno, divorata dai suoi crucci
e seminate. govoni, 8-103: vedevo con stupore / seminati nel cielo astri giganti
le gambe sulla frescura del basolato, vedevo di tra le palpebre semischiuse miraggi.
lo stesso che sentenziarmi lamorte. io non vedevo lume altro che per lui.
arpino, 3-1 io: da lassù vedevo la strada, un largo serpente di polvere
di serpe. guglielminetti, 3-119: vedevo lievemente la tua mano destra tremare /
pavese, 10-131: dal mattino alla sera vedevo il tatuaggio / sul suo petto setoso
sede). ojetti, 1-24: vedevo nestore magari condotto a scapaccioni alla sezione
petrocchi, 1-106: la lepre non la vedevo più, la sentivo sfraschicciare tra le
carrà, 628: l'animazione che vedevo per la via dava la sensazione di una
fucini, 183: in quel tempo io vedevo spesso alla sfuggita l'ingegnere. pascoli
popolare sfuggito alla caccia dei raccoglitori, vedevo pre- sentarmisi dinanzi la figura del povero
: nelle prode e per i greppi vedevo ora le margherite richiudere per la notturna
gnatta. gadda conti, 1-304: vedevo rossastri guizzi di pesci faldella, i-4-140
e. gadda, 18-102: non vedevo il generale tale o il generale tal altro
, 7-583: quando entravo in cucina, vedevo mabruka aspetto simulacrale alla realtà.
le circostanti pitture,... vedevo un curzio che si slancia nella voragine,
. g. bassani, 3-41: lo vedevo esagerare per reazione... la
, 3-812: mi meravigliavo io, quando vedevo questi sacerdoti de diana, dopo aver
. pascoli, 31: già li vedevo gli occhi tuoi, soavi, / seguirmi
i-1333: la dolce creatura, che vedevo nella vostra casa, famigliarmente, ma pur
solfa; ma forse peggiorata, perché vedevo che crostarosa era diventato nervoso e quando
. cecchi, 6-387: l'argenteria che vedevo, su vassoi di velluto nero nelle
margine dei fonti. linati, 8-121: vedevo l'arbusto liberare dai sommoli due farfalline
. piovene, 7-476: dalle vetrate, vedevo i cieli nuvolosi, i prati sonnolenti
m. leopardi, i-167: non vedevo prudente il suscitare un discorso sopito.
. e. gadda, 21-142: li vedevo [due baffi bianchi] e li sognavo
la gola. panzini, ii-162: vedevo... il visetto di mimi:
il suo. govoni, 8-103: vedevo con stupore / seminati nel cielo astri giganti
). piovene, 3-1 io: vedevo che i nostri discorsi si trascinavano con
spiritualmente. bartolini, 15-120: la vedevo animale, animale grazioso; ma animale
papini, 27-446: negli uomini non vedevo che grifi bavosi, cuori purulenti,
: scrutando quel volto, io non vi vedevo altra espressione da quella di un profondo
): guardandolo alcune volte in viso, vedevo che le luce degli occhi erano ispaventate
p. petrocchi, 1-99: vedevo su un rialzo, al lume della luna
mare che sembra un tappeto di cobalto, vedevo sotto di me grosse navi mercantili filare
il seme nel suo cuore, / io vedevo nei suoi occhi fiammeggiare / la conca
. pavese, i-435: entrando lo vedevo alzar gli occhi alla porta, quegli
ni della marea. covoni. 1-226: vedevo sempre / dopo il primo a siepi o
origini spurie. piovene, 8-125: vedevo intorno case d'un'architettura spuria, strade
spavento che mi avvolgeva si squarciava e allora vedevo emilia seduta sul divano.
a squassi, a buffi, mentre vedevo scomparire dal vano della finestra il capo di
titolo). vittorini, 2-7: vedevo manifesti di giornali squillanti e chinavo il
, 18-196: disse morgante: « io vedevo la fame / in aria come un
. cecchi, 6-387: l'argenteria che vedevo, su vassoi di velluto nero nelle
. levi, 2-335: su un banco vedevo gli anelli modesti dei tarallucci pepati,
ti ho chiamata, perché non ti vedevo più tornare... cosimo mi raccontava
incalzato brutalmente. arbasino, 155: vedevo soltanto ragazzi strangolati dal bisogno, puntare
straniava dalla semplice sostanza dei sentimenti: vedevo il male e l'inganno anche nelle azioni
discendendo verso la gronda in facciata, vedevo giungere strasciconi per la via di fronte e
uno spiritoquel gattaccio » mi dicevo quando lo vedevo (mentre camminava ed esitava sui tetti
ero solo e andavo per le strade e vedevo tutte quelle ragazze così chiuse e strette
, e tutto sarebbe finito: mi vedevo stritolato, sfracellato, ma non provavo orrore
ricordavo quan do lo vedevo sparuto, strofinar la coda, a punto
strubbiare. soffici, i-146: la vedevo serenamente intenta alle faccende domestiche,..
occupati al lavoro. moretti, ii-435: vedevo sempre il delizioso avventuroso disordine proprio dell'
sorpresa. d'azeglio, 7-i-300: vedevo che la mamma mi guardava tra 10
la vita. piovene, 3-196: vedevo giulio, da lontano, svolgere una vita
slataper, 2-108: appena usciti da firenze vedevo di svolo dentro alle finestre illuminate delle
. di montaguto, 4-i-205: non ci vedevo modo nesuno da potere isvoltare questa donna
. levi, 2-335: su un banco vedevo gli anelli modesti dei ta- rallucci pepati
[méri- mée], 58: vedevo sì della gente d'egitto, ma non
cecchi, 7-81: dall'uscio a vetri vedevo l'abate che celebrava messa, nella
più di sei mesi che non la vedevo perché quella che ci tiene di mano l'
peregrinazioni una di quelle carrozze chiuse che vedevo passare ammaccate e tutte nere, con un
. pascoli, 24: ma voi solo vedevo, amici pioppi! / brusivano soave
618: io... vedevo me stesso compiere quelle speciali azioni già quando
, 1-479: il cono terminale che io vedevo sovrastare, mentre il mio piede già
e sudato. maurensig, 79: io vedevo la partita come qualcosa di vivo.
bacchelli, 2-xxm- 577: mi vedevo in una polveriera militare,...
io non piglio eitore, io la vedevo di sul terrazzo scoperto della casa,
con la cintura. volponi, 2-20: vedevo i peli delle braccia contro la pelle
toccavo due o tre volte finché lo vedevo tirarsi su con un sospiro.
nel suo stesso fabbricato? che lo vedevo, bambino di nove, dieci anni,
: meleagro infelice in gravi doglie / vedevo, e al consumar di un tizzo acceso
perpetuo sonno. sanminiatelli, 11-129: vedevo scappare ratte e numerose le gambe del
infissi. de pisis, 1-23: vedevo i tre ceri gialli legati su un gran
portone. de amicis, xii-398: vedevo dentro il vano d'una gran corona di
3-106: sulla quarta pagina de'giornali vedevo annunziate imprese stupende, guadagni favolosi:
settembrini [luciano], iii-2-313: io vedevo i cani traforarsi in cucina e trangugiar
delle sue trafugate ore di lussuria? non vedevo, non pensavo, non mi toccava
passando tramezzo ai falansteri dei sobborghi, vedevo le case illuminate e ignare, una
donde lo sguardo spazia, io lo vedevo. -dirigersi verso qualcuno (o anche
). piovene, 3-1 io: vedevo che i nostri discorsi si trascinavano con
stese le gambe sulla frescura del basolato, vedevo di tra le palpebre semischiuse miraggi.
nell'ora beata / io sentivo e vedevo angeli trasvolare / su la terra in offerta
attimo / quel castello incantato delfaria, / vedevo sempre / dopo il primo rovescio primaverile
ecc., tagliandoli o pestandevastazione, vedevo sulle tavole azzoppite una quantità di doli con
, perché fra tutta quella devastazione, vedevo sulle tavole azzoppite una quantità di tritacarne
, con la sua loggia campanaria nella quale vedevo penzolare immote due campane gemelle.
bronzino s'infosca. soldati, x-192: vedevo il suo volto verdastro, tumefatto,
i capelli alla luce lunare. la vedevo eretta in un quadrato di puro argento e
eretta in un quadrato di puro argento e vedevo le sue chiome farsi opache e il
prassi. d'annunzio, v-2-503: vedevo sotto di me, come in uno spaccato
gola). sbarbaro, 1-266: vedevo, al taglio, la parola duretta fregiarsi
. solo, raggomitolato nel lettuccio, vedevo il buio illuminarsi a tratti al riverbero dei
. bigiaretti, 8-165: nonno, mi vedevo, con figli e nipoti, con
: a gressoney d'estate la regina margherita vedevo ogni domenica all'uscita della messa.
pistoja. soffici, v-6-157: me te vedevo davanti, con largo torace coperto di
e. cecchi, 5-21: me la vedevo, la bellona,... che
una locusta. soldati, x-192: vedevo il suo volto verdastro, tumefatto, sudato
stato usato. moretti, ii-435: vedevo sempre il delizioso avventuroso disordine proprio dell'
. caproni, 4-26: e io vedevo / lo guardo perduto e bianco / e
: quell'inglese solitario, di cui non vedevo il volto, ma soltanto la grossa
quelle botteghe che da trent'anni non vedevo più;... ricca di tutte
tua sofferenza... ma io vedevo bene che il male ti vinceva.
figliuola. piccolomini, xxv-2-43: io la vedevo strugger per amor mio; nondimeno star
amicis, xii-36: andando verso le dieci vedevo venir giù la vivandiera, il carrozzone
2-77: socchiudevo gli occhi nel sole, vedevo la nuca ferma di bruno sul fazzoletto
pezzi ai sacri e falconetti dove io vedevo il bisogno, e con essi ammazzai di
: volto il mio archibuso, dove io vedevo un gruppo di battaglia più folta e
nel mezzo apunto a uno che io vedevo sollevato dagli altri. n. villani
cellini, 1-37 (101): vedevo un uomo che stava là ad aconciare
residuati bellici della controcultura che da ragazzo vedevo come il mas simo del
passando in macchina per la provinciale, vedevo queste gnocche con le tette spaventose, e
il nitrito di amile; ma lo vedevo brutto, volli chiamare il dottore.
stato il più adatto alle mie meditazioni. vedevo abbaini, comignoli, passerère, un
e si avvicinavano questi due tizi che vedevo all'università. erano sconvolti già all'epoca