e dicevan sovente: / « che vedestù, che tu non hai valore? »
): o donna mia, non vedestù colui / che 'n su lo core mi
, 8-130: sovr'essa [porta] vedestù la scritta morta: / e già
lente / ci passàr su 'l groppone / vedestù mai, fratei mio paziente, /
e dicevan sovente: / « che vedestù, che tu non hai valore? »
! che dio ti dia gramezza; non vedestù lume iersera? valerio massimo volgar.
(33-3): o donna mia non vedestù colui / che 'n su lo core
lente / ci passar su 'l groppone / vedestù mai, fratei mio paziente, /
vite né spica. folengo, ii-193: vedestù forse ancor nembrotte il grande, /
: che dio ti dia gramezza; non vedestù lume iersera? 3.
/ ci passar su 'l groppone / vedestù mai, fratei mio paziente, / un
impaniati. luca pulci, 3-111: vedestù mai villan che sotto frasca / ha percosso
volubile quadriga. magalotti, 2-56: vedestù mai dipinta / a doppia vista industriosa
vita nuova, 22-15 (79): vedestù pianger lei, che tu non pui
a casa. campofregoso, ii-19: vedestù mai, o accorto mio lettore, /
. attribuito a petrarca, xlvii-113: vedestù quel piacer che m'allontana / d'
: / cavaliere d'armi bianche / vedestù passar di qua? -come epiteto ingiurioso
esso dice qui: « sovr'essa vedestù la scritta morta » (cioè «
d. bartoli, 9-29-2-201: quando mai vedestù nascere dalle sassose viscere delle montagne un
, confrontato. molza, 1-303: vedestù mai pena sì grave e ria, /
iii-3-349: cavaliere d'armi bianche / vedestù passar di qua? / lo vedesti a
vita nuova, 22-14 (92): vedestù pianger lei, che tu non uoi
. buonarroti il giovane, 9-412: vedestù la manetta, / convella era attillata
. attribuito a petrarca, xlvii-113: vedestù l'atto e quelle chiome conte, /
fan loro imprese i ciurmatori, / vedestù mai, lettore, in sulla piazza,
sempre dietro. campófregoso, ii-19: vedestù mai, o accorto mio lettore,
dante, inf, 8-127: sovr'essa vedestù la scritta morta: / egià di qua
1-68: avendo noi in più vedestù mai, o accorto mio lettore, /