più impazienza che voglia, cominciò a veder tra le macchie qualche albero sparso.
20-2: e abbacinati gli occhi per veder tanto. salvini, 3-127: ma
vuoi, amore, / a siragozza a veder questa iddea, / che più che
, 25-122: perché t'abbagli / per veder cosa che qui non ha loco?
occhi abbarbaglia, / che non ponno veder donde gli assaglia. idem, 22-86:
. dati, vii-3-124: terribili a veder! gli eburnei piedi / de'giovani
10-890: sono imbufonchiate; / sta'a veder ch'elle s'enno abbaruffate. forteguerri
così scacciata abbasserà la cresta / in veder che de'suoi non campa testa.
. tozzi, iii-291: ci fece veder una rondine ancor viva, che il
viso li abondava il pianto / che veder non poteva alcuna cosa. chiabrera, 3-3-50
veleno. tasso, aminta, 243: veder puoi con quanto affetto / e con
terra, / ch'abbracci quella cui veder m'è tolto. — abbracciare
bandello, 2-25 (i-922): vorrebbe veder l'amata sua ne l'abisso d'
sembra. idem, 15-41: pónsi veder d'abitatrice gente / case e culture
. della valle, 192: è pietà veder le ville sparse d'ogni intorno,
, sicch'io non potei / altro veder che un abitin lascivo, / scamatino
lottato, ho penato... per veder le cose nella vera luce, per
stradieracci accaniti come leoni, che per veder se v'è nulla da gabella, v'
tuttociò de'terreni, stimano appunto di veder tanti cani intorno ad un macello, che
non dubito punto... di non veder un tratto l'uscio da via della
, i-156: egli avea il tempo di veder le nuvole accavallarsi a poco a poco
/ ché gli occhi nostri in ciel veder non sanno, / se non quel tanto
amor rozza e inesperta, / non veder l'alma ne'suoi detti aperta.
deve far la posa. resta a veder dove quest'accento, cioè dove questo segno
sa dove si cele: / non sa veder chi formi umani accenti, / né
è apparita: / e io che per veder lei mirai fiso, / ne sono
labbra. l. bellini, i-102: veder come v'acciapinate, / per non
possibile di vederlo. ma poi che più veder noi potè, ella, accomandandolo agl'
la prima in tutto, e di veder le cose ordinate a modo proprio, non
1-185 • s'era affacciato sulla porta per veder passare quello strano accompagno funebre che ormai
occhi per questo giardino; / ché veder lui t'acconcerà lo sguardo / più
facil gli fia, / che poter lei veder che sua non sia. pea,
pacificati, / che del disio di sé veder n'accora. ove piangendo tomo
in pensiero, / e sé rivolge per veder se 'l vetro / 'l dice il
è usanza. / il popul, di veder la pugna ingordo, / s'affretta
il gran disio ch'i'ho di veder lei; / non soffrir che costei /
7: i padroni del sito avvezzi a veder colpito solamente il campanile, s'erano
ugual maraviglia e diletto vi riuscirà il veder quelle picciolissime membra in tante e così
]. pellico, 191: vorrei veder sorgere poeti migliori di me, affinché
io sento contra lei prontissimi, e veder me li pare insidiatori della vita di lei
i-266: parrebbemi cosa disusata e nova veder merlino far altro che mangiare. -io
, 250-7: ché spesso nel suo volto veder parine / vera pietà con grave dolor
. / e vinto fu del mio veder l'acume. [sostituito] idem,
en quinto è partito: / veder, gusto, audito, odorato e tatto
raro nelle competizioni serali di volo, veder vincere in pochi i molti.
schiuso per noi. leopardi, 30-92: veder d'in su la soglia levar via
ch'io non potrò forse se non se veder da lontano, ed incertamente additare.
è la nave o il cavalier armato / veder, in cui più forze addoppia l'
la febbre addosso per la smania di veder ballare il famoso ciuchino pinocchio. civinini
marino, 7-53: poi tace e vuol veder se l'augel- letto / col canto
contato en quinto è partito: / veder, gusto, audito, odorato e tatto
sole un poco, / che, per veder, non vedente diventa. di concubinato
: nulla è più comune quanto di veder un amante indispettito prorompere in rimproveri con
: ell'è de'suoi belli occhi veder vaga / com'io dell'adomarmi con le
. idem, 225: stiamo a veder di quante palme adorna / sen vada,
. four- croy manifestava il desiderio di veder pubblicata un'opera
adultera e mendace / gli fa chiaro veder l'arte fallace. = lat
così, già sbalordito e stanco di veder miserie, il giovine arrivò alla porta
con pene o con danni / veder s'i'posso uscir di tanti affanni.
mani. soderini, iii-114: e volendo veder la prova e quanto vagli il
, cosi gli dii mi lascino / veder vendetta de chi tanto affondami, / prima
affastidisce, che e'porga piacere il veder fare tante preparazioni. tommaseo, 1-83
: ch'altro già non affetto / che veder lei che di mia vita è posa
vivo tuttavia? menzini, 5-91: per veder tal poeta ecco si aduna / un
e affi- sossi nel guardarlo, per veder quello che costui volesse dire. cellini
casti, 4-64: bello è veder con quel gran corno in fronte /
6-101: così gli dii mi lascino / veder vendetta de chi tanto affondami.
« fiorentini ciechi », non dal non veder voi che colonne affumicate, ma dal
che le mie notti aggiorna, / veder più tosto, e tu medesmo ancora
, i-9: ma se tu desidari veder altra cosa alta e sublime, che
». galileo, i-140: per veder le falde sollevate da gli atomi ignei
m'agrada li agnelli / lungo i lupi veder pascere ad agio. angiolieri, vii-151
, quanto t'è in disgrato / veder colui che ti dovria aiutare, /.
, i-525: anco t'aspetta / veder talvolta il mio signor gentile / furiando agitarsi
d. bartoli, i-452: parmi veder pendente da un vivo e vigoroso tralcio
bartoli, 9-29- 1-4: era maraviglia veder come [zenone] ne'conviti non
., 9-20: in sogno mi parea veder sospesa / un'aguglia nel ciel con
croce [basile], ii-83: veder vari paesi e praticar genti diverse sveglia
8-6-298: indi pur vide, o di veder gli parve / la terra che ci
, 9-21: in sogno mi parea veder sospesa / un'aguglia nel ciel con penne
assai sull'ali, / che sanza veder logoro o uccello / fa dire al
più impazienza che voglia, cominciò a veder tra le macchie qualche albero sparso.
ch'io n'abbi con diligenzia ricerco di veder qualche effetto, mai ebbi grazia
danno certo di aumentare due eserciti stranieri e veder le province devastate per accampamenti e per
. idem, 21-15: per curiosità di veder correre l'acqua le diecine di gradi
i'non vo'cosa udir né veder mai / che de l'angoscia m'
manca l'andare attorno, udire e veder molte cose. idem, i-211: per
un uomo possa ridere, cantare e veder ballare e guadagnarsi il paradiso. manzoni
intorno aveva invogliati tutti d'andare a veder quell'uomo; e si scampanava più
, sforzati e scombaciati nel mezzo lasciavano veder fuori da un largo spiraglio un pezzo di
v-26: si lamentava continuamente di non veder quadri e, alla fine, colse
gli occhi tuoi, / là raccolto veder puoi. borsi, 2-30: signore,
: non dopo molto spazio gli pareva veder uscir da * vicini mari due girfalchi
moniglia, 1-3-308: state a veder che qualche cosa sboccia. / -isabella
sinisgalli, 4-38: ci riusciva incredibile veder saltare ogni tanto dalla steppa bruciata un'
fermarsi lì, almeno tutto quel giorno, veder le donne allogate, render loro i
vostri alloggiamenti, / io vi farò veder, ne la mia caccia, /
bella dama, / che stia a veder la festa a una ringhiera,..
con più impazienza che voglia, cominciò a veder tra le macchie qualche albero sparso.
incolte, inabitabili, / per non veder oppresso il lor peculio / da genti strane
alquante ore del giorno, prima a veder lavorare, poi a lavorare anch'egli secondo
suo viso lucente! / e ora pòi veder la somma altezza / d'esta gran
mai veduto, né mi è parso di veder, cader quel sasso altrimenti che a
una dopo l'altra salga / per veder meglio. e chiede una, risponde /
volta non si parte, disiderando di veder la fine. castiglione, 102: alcuni
spero / altro che gli occhi tuoi veder più vago? / altro più dolce aver
. carducci, 322: miracolo a veder sua gran vaghezza / facea del cielo ragionare
. bronzino, 1-392: dispiacermi veder gli uomini strani, / che non sanno
, 218: panni... / veder chiome canute / e fresca gioventute /
che 10 non feci in tempo a veder finita. calvino, 1-72: le piante
amanza, ce for tante gettate, / veder la no- vetate, cristo novo piagato
iacopone, 43-96: del mio dolor veder ne poi lo 'ndizio, / quanto
perle? testi, 312: in veder nubiloso il volto amato / fosco sem-
ambizione, e insieme debolezza, di veder crescere il figlio in tutt'altra maniera.
e di fede per riscattarle, ambiziose di veder trionfare la propria forza traboccante simile a
, non si alterava punto né poco in veder quivi la madre spaventata. metastasio
tua sorella, / ma vassi per veder le vostre pene. folgore da s.
chiaro davanzali, ii-366: e piacemi veder rilegioso / casto ed amannito di bene
calca. lippi, 2-36: che per veder il popol vi s'ammazza.
, 3-23: ci piacque ancora oltremodo di veder l'ammiragliato che è qui; dove
poppa ed in prora / viene a veder la gente che ministra / per li
amanza, ce for tante gettate, / veder la novetate, cristo novo piagato.
iv-387: e qual maggiore dolore / che veder la fancella / schiava, balia ed
tasso, aminta, 172: così spero veder ch'anco il tuo aminta / pur
. tausilio, ix-605: chi vuol veder la piena d'occhi ed orba / fiera
5-101: [protestò] di volergli veder prendere due o tre di quei mostri
... / e chi ne vói veder ferma certanza / riguardimi, se sa
, / che spesso occhio ben san fa veder torto. idem, 270-106:
di pers, iii-508: duro a veder l'ampie città, le ville / del
a praticarsi, che già mi par di veder che ve ne ridiate, essendoché ciascun
quanto la noia e però gli piace di veder qualche novità ancorché brutta. panzini,
spiar tutti gli andamenti del cavaliere, per veder se a l'improviso coglier lo potevano
ché tu non anderai / così correndo a veder questa donna. dante, vita nuova
/ ch'io non debbo giammai / veder la donna ond'io vo sì dolente.
sempre stava con l'arco teso per veder se potesse fare un bel tratto,
andarino. oramai non gli resta che veder più di questo mezzo mondo a oriente.
di far questa andata, / per veder roma e le reliquie sante, / e
fea pronta e leve, / consolai col veder le cose andate. savonarola, 3-23
la corta sottana non impedivano il veder parte della meglio tornita gamba che abbia
è apparita: / e io che per veder lei mirai fiso, / ne sono
. beltramelli, ii-124: avrebbe voluto veder tutto,... posseder l'anima
avesse potuto trovarsi lì in terzo, a veder con gli occhi quella conversazione così animata
, 4-8 (444): dilungandosi da veder costei, ella gli uscirà dell'animo
una ventina di lupi. quello s'intende veder doppio!! annacqualo un'altra volta
bembo, 1-264: dando lor a veder, quanto s'inganni / chi non
, 20-63: sarà una bella cosa il veder dato ripiego all'anomalìe di tanti moti
come fa la cagna, / a cui veder li suoi figliuol si neghi. giovanni
l'anticaglie / della galleria nostra / veder riordinar con più disegno. d. bartoli
circeo, gu piacque d'andar a veder queue antiquitadi de u antri e fani di
ii-41: a sentir quell'antifona e a veder la faccia che il frate faceva nel
di antipatie furibonde e non voleva assolutamente veder facce nuove per casa. fracchia,
7 (107): renzo si lasciò veder di buon'ora, e concertò con
conv., i-m-ii: apertamente adunque veder può chi vuole che la imagine per sola
: ell'è de'suoi belli occhi veder vaga / com'io de padomarmi con le
, 70-35: se mortai velo il mio veder appanna, / che colpa è de
affrene / l'empio furor ch'ogni veder m'appanna. buonarroti il giovane,
pulci, 26-38: mi par tutto veder già il cielo aperto, / e gli
piggiori cose. fazio, i-19-3: veder ben può qual nel mio dir si specchia
mani: adunque partiti, e lasciami tosto veder l'apparecchiato fine al mio disire.
ed egli, chiamando i calonaci a veder questo fatto, a pena a pena
sarà quel voglioso che venga quassù a veder se c'è o non c'è
425): e ora, a veder l'effetto di quella paura in un animo
. berni, 164: chi vuol veder quantunque può natura / in far una
buonarroti il giovane, 10-900: vo'veder quel ch'e'fa e quel ch'
, iv-152 (8-11): oggi sperava veder la mia gioia / stare tra voi
5-5: ciò procede / da perfetto veder, che, come apprende, / così
; ché ciò procede / da perfetto veder, che, come apprende, / così
e poi diletto, disiando servir e veder voi, non meraviglio, ma laudo.
cercando / ir l'eterea bellezza, e veder quelle / lieve lieve appressarsi e poi
altro che a dio, e che desiderano veder colui che li ha dato tanta forza
inventro, / la cui virtù col mio veder congiunta, / mi leva sopra me
, iii-69: voglio a ogni modo veder se e'mi vuol prestare dieci ducati
, 14-16: andò... a veder le città di fiandra celebratissime da ognuno
giungendo, intorno gira / l'occhio a veder donde incominci il taglio. arici,
mi conducete a mortai arca / sanza veder mai ora da pentersi! ariosto, 3-14
guarini, 39: chi mi fa veder dopo tant'anni /... l'
quali vi si fanno le buchette da poter veder dentro e pigliare il vetro per lavorarlo
caro, i-344: gli parve di veder le ninfe intorno ad amore, che lo
sempre stava con l'arco teso per veder se potesse fare un bel tratto.
castiglione, 585: se al veder nel mio volto or fiamma ardente, /
occhiata. carducci, ii-8-370: a veder quelle sale, oh come s'intende quella
bibliotecari. verga, i-16: ma a veder tramontare il sole dall'uscio, pensando
: usava dire, che se si potesse veder dentro l'uomo, e'si conoscerebbe
, che cosa bella, / di veder armeggiar quei figurini, / e soprat-
ch'i'arrabbio di morire / a veder ricco chi dé'esser bretto. fra giordano
drizzar la vista, / temendo di veder cosa sì trista. della casa, 593
sconvolta la testa, e gli sembrava di veder la ragazza, già grandicella, lasciarsi
, / e più c'al gran veder t'è ancora arroto / volare al poggio
g. rucellai, 987: indi potrai veder come vid'io / l'organo dentro
ii-1022: io non vi so veder niente di finto [in tiberio],
, 1-18: molto si rallegrò in veder l'opere dell'artificioso pittore giovanni de
stare alquante ore del giorno, prima a veder lavorare, poi a lavorare anch'egli
annunzio, iv-2-1273: m'accadde di veder legare a diecine i cadaveri terrosi intorno
che lor mercé spesse fiate avviene / veder l'asinità negli ostri avvolta.
quella gli è grata, / aspettando veder pur d'ora in ora / la viva
in su la porta, / per veder s'egli arriva, ognor s'affaccia.
troppo tard'è ogn'ora / di veder lei, che sovra ogn'altra stima,
di clericalismo, se non si vuole veder rinascere con singolare asprezza la lotta anticlericale
? idem, 85-10: ma chi pensò veder mai tutti insieme / per assalirmi il
, 137-5: sì ch'eo non posso veder come assenta, / che 'n voi
l'ardita e vaga giovinetta / di veder sempre qualche cosa nova, / sul fraudolente
, 50-24 (iv-196): che vuol veder se potesse acconciare / rinaldo con orlando
, 245: io per me averia creduto veder piuttosto cadere il sole dal cielo,
, ii-498: se non t'incresce di veder morire / lo cor che tu m'
l. bellini, i-102: dove veder come v'acciapinate / per non restar
. moneti, 239: e per veder del mondo tutto il fine / con le
trabocca donde nuove / sorgon terre a veder dell'indagato / sole il viaggio. deledda
sì spesso / di cecità fa che veder non puoi? 2. per
ai semi. anguillara, 6-6: ma veder com'un fil con l'altro innesta
delle paci, 1-143: per quel veder l'alma mia s'assottiglia. alamanni,
loro che desiderava un'altra volta di veder l'aria, per di nuovo ammirare l'
, ix-315: e non mi par veder fronda né fiore / di far così per
parti la rotella, / onde gli fé veder gli astri lucenti, / e gli
, 4-3-24: porgacene evidentissimo argomento il veder noi un peso di milioni di libbre
., 24 (425): a veder l'effetto di quella paura in un
, 28-28: mentre che tutto in lui veder m'attacco / guardommi, e con
sol di lei [di roma] il veder soventemente di queste doppie rovine e atterramenti
dimorò poscia una gran pezza, per veder se alcun veniva più avanti per giostrare
manca l'andare attorno, udire e veder molte cose, uccellare, cacciare,
vii-789: con immaginazione attratta sospettava di veder sol cose oscure, sol cose nere.
meglio, conviene che io ve 'l faccia veder piuttosto, secondo le lor proprietà [
altri questo linguaggio ed altri quello: era veder insieme comedia e tragedia. rovetti,
, 5-2-331: a noi diede il veder torse e boote / che non si
, perché tutta umile / vorrebbe lui veder falcon gentile. lorenzo de'medici, i-85
anguillara, 6-253: perch'avessi a veder l'aula tebana / priva de la
ariosto, 8-81: non se ne vuol veder simile a questa [tempesta],
morire, se io solamente una volta veder ti potessi avanti. ariosto, 14-30:
suo, e questo amore si era di veder lui ed udirlo, e pensomi che
ciro di pers, iii-508: duro a veder l'ampie città, le ville /
, 25-123: perché t'abbagli / per veder cosa, che qui non ha loco
ciro di pers, iii-508: duro a veder l'ampie città, le ville /
avoltèrio avoltro. idem, 34-66: veder forte deletto / donna che sommette e
risorge. spolverini, xxx-1-147: bel veder le feroci a paio a paio /.
esse. ariosto, 15-64: astolfo veder vuole ove s'avalli, / e quanto
4-3: le quali tutte diversitadi agevolmente veder può l'uomo che è avveduto ed esperto
reina ginevra non può già sofferir di poter veder suo signore andare in così grande avventura
45-1: il mio adversario, in cui veder solete / gli occhi vostri ch'amore
. pea, 1-40: gli pareva di veder chiaro entro di sé: avvertiva sensazioni
7: i padroni del sito avvezzi a veder colpito solamente il campanile, s'erano
, purg., 5-35: se per veder la sua ombra restaro, / com'
95): s'awisò di voler prima veder chi fosse e poi prender partito.
e me conobbe, un mostro / veder le parve. serdonati, 7-45: allora
v-241-15: tuttora m'è aviso / di veder lo bel viso, / e tegnolomi
al giovin... / fu di veder l'alta guerriera aviso: / e
. tasso, aminta, 244: veder puoi con quanto affetto / e con
., 18-10: maestro, il mio veder s'avviva / sì nel tuo lume
! cicognani, 3-45: faceva pietà veder quel bambino ritto sul letto, tutt'
: penso a quello che voi direste a veder me con un cappotto di raso,
quasi mai dalla vecchia contrada, a veder che? moravia, vii-95: si
ricevere, s'io componessi, sarebbe il veder condannare i miei scritti, biasimare e
i barbari, malcontenti, perché volevano veder precipitare il tirannello col suo bagascione.
per venirne a capo, che di veder d'ammansire quella testa un po'ba-
., 2-101: che mi mova a veder monte aventino / so che voresti intendere
vita mia, / ciò è di veder donne, son privato / in chiesa,
del dolce sguardo onesto / parmi sempre veder quasi presente. vico, 673: perché
mani / vi si potè il dì veder ballare / gli attenìesi e ancora li strani
scagliuol'e bambagèllo: / par a veder un segno maladetto! egidio romano volgar
naso bambolone / per tutto ugual ricchezza veder fa. -per estens.: giocondo
6-234: lo sdegno del paese nel veder così bruttati di fango alcuni uomini pubblici
e, per ventura, / debbi veder tutti quegli animali, / aspiti, bisce
e le grida dei venditori, senza veder nulla, senza sentir nulla. -giovane
mise a guardar dietro alla porta per veder chi aveva sonato, e s'accorse che
rialto, che bandisse che chi volesse veder l'agnolo gabriello andasse in su la piazza
: passa le notti nelle bische per veder di vincere, o di barare, alcune
di cotanto favellare il frutto; / veder gioia regnar, cittadi e ville, /
la voglio anche sbrigare, per farla veder in barba a quello smargiassone di giramondo,
unica volta ch'io godetti barbaramente di veder il sangue dei miei simili spillar dalle
averroè. marino, i-253: farò veder le bassezze innumerabili, le sciapitezze inenarrabili
dei filosofanti, / sol per farsi veder con un barbone / da spaventar bambini e
, 17-201: sul molo sostava a veder rientrare le barche da carico o manovrare
affacciava. allegri, 80: volete vo'veder, s'io pescava pel proconsolo al
di quei tempi non essendo usati a veder altra bontà né maggior perfezione nelle cose
che ogni cosa avea ricolta, / per veder s'ella è vera o barzelletta,
e la vergogna dura, / non veder, non sentir, m'è gran
di noi al quale non sia accaduto di veder più volte alcune tali nugole basse e
, 17-201: sul molo sostava a veder rientrare le barche da carico o manovrare la
viviani, 1-5: m'incontrai a veder un certo lastrico d'antico batolo,
cesarotti, i-190: mi parve di veder piombarmi addosso un battaglione di grammatici e
più comune quanto di veder... un cittadino far anche
'mperadore avea questo sentito, / e per veder costor provarsi, venne, / e
e pregandomi, acciò non andassi a veder chi fosse quello che mi batteva la
raggi gli zefiri e l'ombre a veder ballar le stelle. verga, ii-99:
gobetti, i-201: in etica volevo veder chiaro attraverso l'esperienza politica e meditavo
mali che quivi fa di mestieri di veder e di provare. bùgnole sale,
giorno in cucina, stava a veder pelare i polli, discorreva con
a taluno. cesarotti, ii-456: veder fanny ogni sera in anima e in corpo
., 28-110: quinci si può veder come si fonda / tesser beato nell'
di fare una bella giarda, e veder di beccarsi su quelle cento lire.
altro concime ed altre beccatelle, / e veder altro logoro che quello / che tu
de amicis, i-295: pareva persino di veder trasvolar in valtzer vertiginosi delle rosalie
. berni, 164: chi vuol veder quantunque po'natura / in far una
... ma circa un voler veder quantunque può natura in far due fantastiche
, oramai decrepito, era cieco a veder quella loro necessità. [sostituito da]
50): lucia disse che bisognava veder d'aiutarsi in tutte le maniere; che
son messi frammezzo. oh le vorremo veder beffe. svevo, 4-952: mi
mascheroni, 832: bello è il veder lungi dal giogo ardente / le liquefatte
questo signor dottore, che m'aveva fatto veder la grida lui medesimo, che è
leggiadria. guittone, xxxiv-65: veder forte deletto / donna che sommette a
/ disse a dodone: « or puoi veder la terra / dove è la dama
grado de'nugoli lo spande / e fa veder, ben che la pioggia è grande
condusse quel bendato arcieri, / per veder quanto ulivier può discosto, / a
, inf., 7-62: or puoi veder, figliuol, la corta buffa /
sperando, quando che sia, di veder la faccia di dio. =
... / e vorrebbe veder sotto il suo piede / il benestante a
: per ciò che, dilungandosi da veder costei, ella gli uscirà dello animo e
e nel tonduto incamiciato clero / ben veder puoi chi con berretta a spicchi / già
, argumentando graziano per uomo dappoco dal veder che si lascia rubare e portar via il
, incapace. 10-53: che per veder il fin di quel moscaio, /.
capo a piedi, e mi parve di veder piombarmi addosso un battaglione di grammatici e
letto, parve loro senza dubio veruno veder la vecchia morta. vasari, iii-136:
esser come quella scimia che crede fermamente veder nello specchio un'altra bertuccia, né prima
gliuol'e bambagello: / par a veder un segno maladetto! dante, purg
migliori. galileo, 349: che il veder per le strade e per le piazze
., 29-66: non credo ch'a veder maggior tristizia / fosse in egina il
seme di formiche; / ch'era a veder per quella oscura valle / languir li
, 3-153: la gente si divertiva a veder padron cipolla correre di qua e di
assaggiato così bene il manrovescio paterno da veder tutto nero per una settimana. bocchelli,
: chi poi avrebbe detto, a veder quei ricoverati e ricoverate vestiti di bigello
sacerdotale. carducci, 189: vo'veder, se l'uso tiene, / cristianissima
guarini, 196: ma veggio, o veder parmi, / colà, posando in
quanto la cometa e farci per essa veder le stelle. c. gozzi,
di mannaie. ahi come / oltre veder con questi occhi sostenni! pascoli,
. frugoni, xxiv-978: sto a veder... che mi si presenti da
»; passa oltre, fingendo non veder niuno. grazzini, 4-394: facendo tante
e, per ventura, / debbi veder tutti quegli animali, / aspiti,
, o più leggiadri / certamente a veder, tappeti e coltri, / seggiole,
d'ugual maraviglia e diletto vi riuscirà il veder quelle picciolissime membra in tante e così
alle mie parole, che già mi par veder mover quella rosata bocca a dir di
a chiave in una camera, senza veder mai né can né gatta, né poter
di veder il sangue dei miei simili spillar dalle vene
di sotto le batterie, o di veder tra le rocce e le casematte rimbalzare
si pensò d'entrarvi dentro, / e veder quei c'hanno perduto il giorno,
e fuma. galileo, 809: il veder solamente che la medesima luna e 'l
medici correan con gli orinali, / per veder di che sorte era il veleno.
di bolognini. ricchi, xxv-1-223: vo'veder s'io posso / farlo suonar di
a raccogliere, - dante venne a veder l'etna per descrivere l'infemo.
. lippi, 8-44: ma nel veder le bombole nel ghiaccio, / mandò
quale altro non manca che il veder gettata una borsa a natalia come armando
remanente ch'à in borsa / panni veder che tosto se ne scarca. petrarca
293): cominciò [renzo] a veder tra le macchie qualche albero sparso;
mostrare a un disegnatore a roma e veder se egli vuol disegnarlo in bossolo, per
che quelle camere paiono un paradiso a veder, tanto son belle; e sono non
c. gozzi, 4-159: chi potesse veder dentro al cervello / di chi sceglie
27-256: quanto parean brutte / a veder, sotto rimase, la notte, /
si stava lì sotto il portico a veder come facevano i pampini della vite a
furono, a toccare dilettevoli e a veder similmente; come che io mi creda
, non lontano dalla latrina, con veder tutti saltare sopra coperta, come in
contrappeserà. negri, 1-841: bello veder mattoni e calce, lastre / di
colla velia!? non ne voglio veder più! » esclamò, quando furon passati
barberino, 125: e ora pòi veder la somma altezza / d'esta gran
, iii-255: una sera mi divertivo a veder le nuvole che, a brancate fitte
quella carta che gli occhi non volevano veder più. palazzeschi, 217: in questa
straccio, / si dice, nel veder cascarlo a brani, / fa una vita
maravigliato, perciocché, dove aveva pensato veder qualche gran bravo, vide un omi-
(ii-310): non si volendo veder un minimo peluzzo su le vesti, e
redutta, / ciel, terra tutta veder 'n un vasello! dante, inf.
breviali. ariosto, 27-37: e di veder, diletto si prendea, / volar
nievo, 854: mi sembra veder passare sullo sterrato... monsignore
se ogni mese / non ci toma a veder. buonarroti il giovane, 9-643:
tore d'una casa d'educazione veder tutto e tutto fare da sé?
, fino a ieri potevano ripromettersi di veder quest'opere accolte da un museo.
assaggiato così bene il manrovescio paterno da veder tutto nero per una settimana.
. sulla breccia candideg- giante, senza veder nulla, senza sentir nulla.
, 10-915: non ch'altro a veder fargli sol quel broncio, / par
1-133: non gli pareva vero a veder venire avanti quelle saracche di batterie di
conseguenza del congresso di berlino fu il veder bruscamente troncata un'altra speranza italiana,
scritti in quelle carte, finisca nel solo veder lo splendor del sole e delle stelle
, 27-256: quanto parean brutte / a veder, sotto rimase, la notte,
discosto / e vicino e di non veder che saie / bianche e bucate da livide
stare a usolare alle portiere per ascoltare e veder tutto quel che si faceva nell'altre
vi si fanno le buchette da poter veder dentro e pigliare il vetro per lavorarlo
come altri- mente ne vien lecito di veder chiaro ed aperto l'orizzonte tutto de
): cominciarono i nostri viaggiatori a veder co'loro occhi qualche cosa di quello
, inf., 7-61: or puoi veder, figliuol, la corta buffa /
buffone. casti, 12-42: fa veder quanto è buffone / chi vuol che sempre
orso a intrattenersi assai sovente / per veder qualche sua buffoneria. gioia, i-109
. salviati, 19-80: lasciami andare a veder di nascondermi / in qualche bugigattolo su
d'altro in alcuno che cherico fosse veder mi parve. machiavelli, i-140:
chiara lampa, che manifesta e fa veder l'opere bone e le male. guicciardini
dallo sparir della figlia, era discesa a veder cosa c'era di nuovo. leopardi
collodi, 569: la paura di veder diminuita la propria autorità fece tanto effetto
7 (107): renzo si lasciò veder di buon'ora, e concertò con
sua figliuola, / l'uccise per veder com'era fatto. de sanctis,
scagliuol'e bambagello: / par a veder un segno maladetto! esopo volgar.
ho per accettate, / non vo'veder queste burattinate, / in udir fantocci
, i-334: piacevami dopo la burrasca veder dall'altura della chiesa maggiore la marina
detto cento volte; / noi vo'veder quel gaveggin di beco: / gnen'ho
. ariosto, 6-39: io vi farò veder, ne la mia caccia, /
più bel busto e faccia, / che veder poss'il mortai e divino, /
al monte / per che i pisan veder lucca non ponno. ottimo, i-564 [
molte bestie accorte, / che possano veder cacciando scorte. boccaccio, i-165: co'
molte bestie accorte, / che possano veder cacciando scorte; / e rampognar insieme i
torrente. bracciolini, 1-17-48: immagina veder, che quando neva, / i larghi
. tassoni, 1-8: s'alza a veder nel mare il sol cadente. parini
frase, tratto da un folle desio di veder fare due valenti uomini che stimolò la
salendo lo intelletto in suso / per veder dio, non de'parerci strano / se
e con le spade, / voglion veder dove la cosa cade. 31
una cosa che fa crepar di ridere, veder anche i facchini venir a bevere il
lupicini al monte / per che i pisan veder lucca non ponno. / con cagne
dismisura, / che sol vostra figura / veder pietosa mi può tòr la morte;
la sua virtù tira ciascuno con desiderio a veder la sua dignità. scala del paradiso
quale tratto d'un folle desio di veder fare duo valenti uomini alle coltellate, e
assai sull'ali, / che sanza veder logoro o uccello / fa dire al
, 9-21: in sogno mi parea veder sospesa / un'aguglia nel ciel con penne
che mi preme; il riso / non veder del nemico; e questo peso /
ducati; onde si deliberò passar quindi e veder di ricuperar più che gli fosse possibile
calda, e chi son 10 / veder farowi, temeraria gente. [sostituito da
, 3-87: non ispe- rate mai veder lo cielo: / i'vegno per menarvi
, qualor ti piaccia in novi aspetti / veder per arte trasformarsi i corpi, /
, inf., 20-39: perché volle veder troppo davante, / di retro guarda
un durone al piede che mi fa veder le stelle. -direte dal callista
gli bastava un fil di suono per veder l'idea musicale e inebbriarsene. de roberto
? io ti farò ben io veder come al tempo mio si gastigano i
ariosto, 38-47: se per non veder lasci o negligenza / l'onorata vittoria
« mi par mill'anni di morire per veder chi mi porta via! * ma
velo che gli acceca e non ti lascia veder il camino che dèi caminare. firenzuola
cielo. ariosto, 10-70: or veder si dispose altra campagna, / che
l'altra orecchia ristoppata, / per veder s'io potevo liberarmi / da una
arca. la gente si fermava a veder passare il prete incedente a capo nudo
. pulci, 4-38: cominciono a veder casali e ville / e sopra a'
già maraviglia, / donna, se a veder voi mi rattegno, / ché ciò
io campato tante fortune? per veder la mia robba senza erede? per
mia robba senza erede? per veder la mia casa disfatta, la mia figliuola
54: quanto campeggia bene -mi par veder tante perle e margarite in campo d'oro
lavori, e per la speranza di veder nella primavera compita pienamente la divisata sistemazione
54: quanto campeggia bene -mi par veder tante perle e margarite in campo d'
una gran parte della mattina senza mai veder sole, se non addosso agli altri
campo di verace fama; / e in veder l'alma in te romana tanto,
, 16 (285): bisognava veder che canaglia, che facce: figuratevi che
bisogno, o più leggiadri / certamente a veder, tappeti e coltri, / seggiole
ridotti ormai pochi. ma egli non volle veder la fine, e, una notte
: / guarda s'i'son ben di veder mendico! -la candela è
, 2-452: qual diletto tu avrai nel veder come / in buia cella candido e
e profonda / quanto sostegno sol per veder vue. bibbia volgar., ix-401:
casa; e non le lasciò campo di veder, neppure, un cane. baldini
non ha straccio, / si dice nel veder cascarlo a brani: / fa una
. pananti, i-327: non vo'veder tante peripezie / e i cangiamenti delle
piovene, 1-43: il non riuscire a veder chiaro in me stessa, anzi questo
: quando il figliuolo lo condusse a veder le terre che aveva comprato,..
cannocchiale. galileo, 172: per veder gli oggetti vicinissimi [il telescopio]
piu: della notte / voglio affatto veder quanto la canna. lippi, 6-7:
lippi, 6-7: perché ne voglio veder quanto la canna. 24.
voce dolce del cielo. « se vuol veder saturno con l'anello, cinquanta centesimi
potè il vostro povero naso... veder la vaniglia nella cipolla.
, i-345: le monache, tornando a veder il lavoro [un dipinto di buffalmacco
(566): se si storceva per veder di liberarsene, subito un nuovo non
, e vuole in loco più riposto / veder non vista il cantator divino. fagiuoli
17-354: donne di pescatori che vanno a veder nascere gesù nella chiesetta che tra breve
ragion le genti s'affaticano / per veder meliseo; poi che i suoi cantici /
. bruno, 3-11: vi fa veder qua un regio palaggio, ivi una selva
un cavallo: mentre basta di questo far veder una testa, di quello un corno
i ch'i'non vo'cosa udir né veder mai / che de l'angoscia m'
con tenerezza lor prese pietate / di veder loro in tormento cotanto; / e
viaggi non mi è mai accaduto di veder fabbrica che disegnasse sul terreno una più
. a sentir quell'antifona e a veder la faccia che il frate faceva nel
gli apporta, / si è il veder in piazza un capannello / di scope e
, nell'ingiustizia degli uomini, fa veder la giustizia di dio, e nelle pene
la porta vuole aprire al giorno, / veder me parve un giovenetto adorno, /
berni, 60-20 (v-98): veder sossopra andare or questi or quelli, /
i-206: a me non piace di veder pigliate le idee per i capelli, come
azienda, nella quale ancora non sapeva veder chiaro. solo, senza guida, aveva
lor patrii soggiorni, / per desìo di veder paesi estrani, / capitati eran qui
ariosto, 5-71: e gli feci veder quanto importassi / al capo d'amendua
, 5-79: 'l popul tutto / a veder la battaglia era ridutto; / che
azienda, nella quale ancora non sapeva veder chiaro. -figur. m
sospirando pensoso venia, / per non veder la gente, a capo chino.
speculazioni, quando s'è avvezzato a veder la materia da capo a fondo.
capo al tallone, / per veder quanto discosto gittarti / voglio in sul campo
parini, 671: immaginatevi adunque di veder... sopra lo imbusto d'un
. rajberti, 1-78: per non veder la casa a deperire colla rapidità d'una
i-383: si sarebbe divertita oltremodo a veder crollare la cupola di san pietro e
di lotte ebbe il prurito / di veder quell'incendio, e caponcella / non curò
sua figliuola, / l'uccise, per veder com'era fatto. pascoli, i-689
bartoli, i-440: chi può veder sotto i sei piè delle mosche un come
: armati di loriche e di cappelli / veder nemici e percoter ad elli. boccaccio
293: pensa quello che voi direste a veder me con un cappotto di raso,
: nuovo piacer e di maggiore stima / veder l'ardite capre sopr'un sasso /
ugual maraviglia e diletto vi riuscirà il veder quelle picciolissime membra in tante e così sva-
studi considerar molto, non meno il veder molte cose è di giovamento nel progresso
, quelle che, senza forse mai veder terra per cinque in sei mesi di continuata
.. / e tempo ben saria veder il quando / ch'alfin io esca d'
viaggi non mi è mai accaduto di veder fabbrica che disegnasse sul terreno una più
, 3-23: ci piacque ancora oltremodo di veder rammiragliato che è qui; dove però
, 8-2: i guai sono il veder montare il grano, i tormenti sono
1167: la premura ch'egli ha di veder giacinta, pare un po'caricata;
boccalini i-25: portento molto maggiore era veder che
, / fra 'l carnaggio va a veder. 3. la quota in
lippi, 7-34: che gli par di veder, mentre in quel telo / contempla
: che se tanto a voi piace / veder in polve questa carne ardita, /
che lo guidava; che non si può veder in due teste né miglior macchie di
ombra urlando sotto ogni percossa / fa veder ch'era un uomo in carne e in
la finestra, / perch'io di lei veder non mi rallegri. fiore, 174-7
e la vergogna dura. / non veder, non sentir m'è gran ventura;
? faldella, 2-55: andiamo a veder girare dolcemente quelle teste zeppe di capelli
spazzando con le mani il pavimento, per veder di raccappezzare la sua ricevuta. guerrazzi
. negri, 1-841: bello veder mattoni e calce, lastre /
. marino, 10- 227: veder puoi di torin l'invitto duce, /
, quelle, che senza forse mai veder terra per cinque in sei mesi di
sono tanto gelosi, che non le lassano veder mai a persona, ancora che sieno
e corsero in tempo al balcone per veder arrivare la carrozza degli sposi. nanno
contr'a un par vostro, e non veder pur da chi. settembrini, 1-334
voglio della goffaggine di costui valermi per veder con esso di succhiellar una carta,
ordine delle pieghe, che non si può veder cosa più maravigliosa. =
barche. pulci, 4-38: cominciono a veder casali e ville / e sopra a'
di sotto le batterie, o di veder tra le rocce e le casematte rimbalzare le
viaggetto a cavallo sino a terni per veder quella famosa cascata. pananti, 1-88
: / colei, cui cerco di veder poterla / sempre, non posso poi lei
ridotti ormai pochi. ma egli non volle veder la fine, e, una notte
occhi in una cassetta, per non veder niente de'suoi affari. redi,
tasso, 1-217: s'era ingegnato di veder l'altre [sue lettere],
4-125: corsero in tempo al balcone per veder arrivare la carrozza degli sposi. nanno
, un giorno... andammo a veder questo artificio. targioni tozzetti, 3-56
verso i ministri pubblici / non veder gastigato? 2. ammonito,
di publicarlo; estimando men male lasciarlo veder poco castigato per mia mano che molto
sute scritte. tasso, 6-ii-75: parmi veder fra lor di loro indegna / la
chiaro davanzali, ii-366: e piacemi veder rilegioso / casto ed amannito di bene fare
bruno, 80: voi troppo volete veder di mia erudizione: credetemi che non
signora; la signoria vostra va a veder messa? » e simili altre castronerie
contigiate, non cintura / che fosse a veder più che la persona. buti,
dì all'uccello, che lo menasse a veder i suoi compagni. s.
giunte ti cheggio, / vienmi a veder e prendimi, ché peggio / mi
ero di cattivo umore cercavo di non veder nessuno, e proprio allora avrei avuto bisogno
217: « io ti farò ben io veder come al tempo mio si gastigano e'
gadda, 330: non era difficile veder valerio, il neo-ingegnere, soffondersi tutt'
: entrò con cavalcata solenne, a veder la quale concorse per le strade tutta
scorse per tutte le librarie a voler veder tutti i libri, come se fosse stato
chiaro davanzali, ii-361: molto mi piace veder cavaliero / cortese e savio e sia
la più bella sorte di testa che veder si possa; il perché si era che
, di colline; e vi fa veder... da passo in passo un
cavallo; mentre basta di questo far veder una testa, di quello un corno,
, se volete, e vi farò veder chi son io! ma qui, che
144: e non lasci di venire a veder questo sito, a giudizio di ciascuno
aprir il velame di queste nuvole e veder quello che veramente là su si ritrovasse
, ii-346: è tempo insomma di non veder più in questa gente i pigri e
una cinta una cavezza, / che vuol veder se l'ubidisce in questo: /
martorio, che ha una puttana nel veder bene addobbate l'altre puttane, è più
parini, 671: immaginatevi adunque di veder, per mo'di dire, accademici
giova / la cecità degli occhi al veder molto! galileo, 3-3-182: la
, in me la meraviglia nata dal veder quanto frequentemente il sarsi vada dissimulando di
molto tenue fluido e cedente, dal veder così facilmente mutarsi di figura aggregarsi e
ora con finti e scarsi / colpi veder che mastri son del giuoco: / or
, 33-56: da quinci innanzi il mio veder fu maggio / che 'l parlar nostro
forza avanzando? monti, x-2-127: veder la numerosa oste, e primieri /
: invér la sera / si può cefèo veder, che ci minaccia / pioggia e
: i padroni del sito avvezzi a veder colpito solamente il campanile, s'erano
mondane, si sviluppa l'epica, quel veder le cose umane dal di sopra,
2-452: qual diletto tu avrai nel veder come / in buia cella candido e sottile
insalato. menzini, 5-2: vitupero in veder genti satolle / ruttare in faccia anco
: oggi si mangia / in bel- veder, diman si cena in casa, /
barilli, 6-115: « se vuol veder saturno con l'anello, cinquanta centesimi
il poeta rimesso subito a tavolino per veder di riparare col guadagno di qualche centinaretto
affatto; né gli potea garbare quel veder suo figlio bazzicare con gente d'altra sfera
doglio: / colei, cui cerco di veder poterla / sempre, non posso poi
e descrivo. marino, 5-117: veder si può d'ogni lumiera ardente / il
si è che due volte sole m'accadde veder dare le strappate di corda nel cortile
vergini fu mandata al libano in cerimonia a veder morire e rinascere l'augello fenice.
piacere e di maggiore stima, / veder l'ardite capre sopr'un sasso /
io: due volte sole m'accadde veder dare le strappate di corda nel cortile
alle cose? il certo e solo / veder che tutto è vano altro che il
certo segno. monti, x-3-61: bel veder dunque lisetta / or con certa sua
. guarini, 196: veggio, o veder parmi, / colà, posando in
. sacchetti, 142: per veder più su che'sette cieli / compreso
, purg., 6-114: vieni a veder la tua roma che piagne, /
vista e non creduta altrove, / veder sorger da terra i bei rampolli / e
anime, che giunte / siete a veder lo strazio disonesto / c'ha le mie
, purg., 8-66: vieni a veder che dio per grazia volse. m
che chi mi scorge fiso / potè veder nel viso / ch'i'porto segno di
sapeva, / e prima il fa veder ch'all'antro arrivi; / che tre
chi- lidonia, perché si comincia a veder le rondini »; e tramater [
om si mette in chesta / per veder lei girandosi d'intorno; / e guardan
rifiuta. petrarca, 248-1: chi vuol veder quantunque può natura / e 'l ciel
i lor doveri, / e forse per veder... / se tutti i
ché vuol la compagnia tutta adunata / veder razza di libro che avrò fatto. colletta
tal pensiero: / e per farvi veder che parlo il vero, / pregar
, le persone / mi verranno a veder ballare in piazza. = deriv
pulci, 24-94: ed ognun ride a veder questa chiappola, / quantunque ancor non
7-249: la signora consalvi dava a veder chiaramente che si sapeva ancor fresca e bella
cierto se voi poteste un fiata / veder sicome il lupo cerviere / che vede
annunzio, ii-816: settembre, oggi veder vorrei l'azzurro / del tuo cielo
lippi, 6-7: perché ne vuol veder quanto la canna, / ed oprar
balli, cui non piaceva di farsi veder in quella compagnia nelle vie ancora chiare,
chiara lampa, che manifesta e fa veder l'opere bone e le male ed accende
lor covil per lunga traccia! / veder la valle e 'l colle e l'aer
, 18-n: maestro, il mio veder s'avviva / sì nel tuo lume,
ii-305: qui ci vuole un pensatore per veder chiaro, un uomo libero per dire
, 1-43: il non riuscire a veder chiaro in me stessa, anzi questo
chiari scuri. nuova cosa / è veder certi chiari, che ci sono,
chiari scuri. nuova cosa / è veder certi chiari che ci sono,
di pers., i-363: venga chi veder vuole entro un bel viso, /
e spassi / brami anch'io di veder dietro alla plebe, / e folle scorra
parlando. bruno, 47: comincia a veder effetto di sue orazioni, per essere
egli... s'era ingegnato di veder l'altre, avendo fatto fare una
giunte ti cheggio, / vienmi a veder e prendimi, ché peggio / mi face
, i-284: il grammatico vilgardo credea veder nella notte le ombre gloriose di virgilio
che non vede le cose che da veder sono e non so che sogni si va
, non dico veg- gendo, che veder non si può ciò che non è,
qualor ti piaccia in novi aspetti / veder per arte trasformarsi i corpi, /
: quello che non arrivò mai a veder la stella, o chiomata, o per
colle tribolazion dio ti provava, / per veder s'eri buon
martorio, che ha una puttana nel veder bene addobbate l'altre puttane, è più
pindemonte, 1-87: ei non brama che veder dai tetti / sbalzar della sua dolce
de la ragione, li quali passano a veder quello. -chiudere i giorni
di verace fama; / e in veder l'alma in te romana tanto, /
ariosto, 5-38: sì che tu puoi veder s'a piacer miei / son d'
pur il collo allunga da lontano / per veder questo nuovo ciarlatano. p. verri
mi dice / ch'io ti venga a veder dove tu stai. 3.
tentare di far maliziosi i semplici e far veder lume a quelle talpe le quali con
un po'del vergognoso; ma nel veder le bombole nel ghiaccio, / mandò presto
dutta, / del, terra tutta veder 'n un vasello! angiolieri, vi-1-393
anime prave! / non isperate mai veder lo cielo. boccaccio, dee.,
. luca pulci, i-96: per veder ilion per veder deio, / a
pulci, i-96: per veder ilion per veder deio, / a me parea con
non è ver che sia contento / il veder nel suo tormento / più d'un
. ariosto, 5-81: e di veder ginevra in gran periglio / avea il cor
nuovo piacer e di maggiore stima / veder l'ardite capre sopr'un sasso /
annunzio, ii-816: settembre, oggi veder vorrei l'azzurro / del tuo cielo
gli s'inculca [al premiato] di veder la natura ed il vero, non
, non cintura / che fosse a veder più che la persona. g
non fusse, andrei non altramente / a veder lei, che 'l vólto di medusa
ariosto, 17-21: facea più bel veder la ricca corte / de signor,
girò gli occhi verso le forche, e veder gli parve... uomini ciondolare
avevano la febbre addosso per la smania di veder ballare il famoso ciuchino pinocchio. panzini
: fu cosa veramente strana e commovente veder allora quel folto corteo, tutto splendido
per tutta la città, sol per veder se trova chi robba o porti
di far maliziosi i semplici e far veder lume a quelle talpe le quali con grandissima
. non ho maggior tentazione che di veder a nuotare fanciulli, i quali, senza
di ripoli, / per poter me'veder giostrare i zipoli. 2.
poi vi menerò per mano / a veder questo vasto cittadóne. milizia, vii-41
signor miei, e voi tutti a veder corsi. lamberti, 8: fuori delle
non vene a veretate: / non pò veder la luce chi fuge claretate. compagni
molti geni studiosi, che s'applicherebbero a veder le cose a fondo negli autori classici
francesco da barberino, ii-334: del non veder e non udir l'octavo [documento
, se ne stava nella scuderia a veder governare le bestie, a imparare il linguaggio
tanto gelosi, che non le lassano veder mai a persona, ancora che sieno parenti
, soldani, 1-105: gonfio farsi veder per quei cocchioni / ove il gran
rivela codardia. monti, x-2-127: veder la numerosa oste, e primieri /
delle comete, ond'elleno vi si fecero veder codate. vallisneri, 1-8: escono
si noma, / guardere'io per veder s'i''l conosco. tavola ritonda
23-9: io ho pensato / di veder s'io potessi far in modo, /
guarini, 196: veggio, o veder panni, / colà, posando in
dentro a le se crete cose, / veder volesti come l'angel vede / colà
ciò me n'ho mistiere, / di veder cosa, che dolor mi tolla:
. cecchi, 102: io venivo a veder di te. camillo / sta su
li abondava il pianto, / che veder non poteva alcuna cosa; / mai fu
1-87: svolazzando un augelletto / per veder non so che sposa, / nella
aretino, 1-125: chi vuol sentire e veder platone in colloquio, miri e ascolti
vamo il colmo, quando / restammo per veder l'altra fessura / di malebolge e
conseguenza del congresso di berlino fu il veder bruscamente troncata un'altra speranza italiana,
d'annunzio, ii-816: settembre, oggi veder vorrei l'azzurro / del tuo cielo
giovine castellana avrebbe avuto il crepacuore di veder in festa coi nemici della sua famiglia
della goffaggine di costui valermi, per veder con esso di succhiellar una carta,
il quale tratto da un folle desio di veder fare due valenti uomini alle coltellate,
alma di tristezza ingombra / queste venga a veder culte colline. nicio eritreo, i-149
, / e vide quel che men veder credea; / che la sua casta
, o più leggiadri / certamente a veder, tappeti e coltri, / seggiole,
dalla salvatichezza del luogo, da quel non veder più né un gelso, né una
i contadini. tasso, 15-41: ponsi veder d'abitatrice gente / case e culture
, 4-297: dubitando essi perciò di veder rovinato quel sito, fecero più a
erra per la calda sabbia, / né veder né pensar senza cordoglio, / angelica
fianco. bruno, 3-11: vi fa veder qua un regio palaggio, ivi una
cavallo: mentre basta di questo far veder una testa, di quello un corno,
di far maliziosi i semplici e far veder lume a quelle talpe le quali con grandissima
fortuna gli ha sbatuti intorno, / veder le stelle e più tranquillo il mare,
d. bartoli, i-440: chi può veder sotto i sei piè delle mosche un
lo sa dio, / in neun modo veder i'non posso / per ch'a
de roberto, 625: stanco di veder gente, per assaporare altrimenti il proprio
la stoppia sfiorita e secca; e quella veder mi facesti dentro di questa per maraviglioso
azienda, nella quale ancora non sapeva veder chiaro. solo, senza guida, aveva
, inf., 7-62: or puoi veder, figliuol, la corta buffa de'
fu ciò commesso, / condussero a veder le lor trinciere / gli ambasciatori, e
senza alcun timore, beato beatissimo di veder uscire a buon fine tutte le commissioni
gozzi, 4-284: il bello era a veder ne'bullettini, / massime in que'
con l'altra a dire: vogliamo noi veder quello che si rinchiude qui dentro?
nero molti de la contrada a veder quello che senza lacrime o voi dormenti
commossi, / quando mi volsi per veder beatrice, / per non poter veder
veder beatrice, / per non poter veder, ben che io fossi / presso di
si muove d'un millimetro nemmeno a veder crepare la su'nonna, è condizione morale
il balli, cui non piaceva di farsi veder in quella compagnia nelle vie ancora chiare
e profonda / quanto sostegno sol per veder vue. boccaccio, dee.,
cesarotti, i-93: vorremmo... veder purgato il vocabolario dalle tanti voci di
: 'dio vede tutto, e tuo veder si inluia ', cioè entra in
magalotti, 9-2-94: or figuratevi di veder venire un santo dal paradiso, il quale
fu mandata al libano in cerimonia a veder morire e rinascere l'augello fenice.
spirito d'amore, / sol di veder la sua nobilitate. s. degli a
parere al giovinetto figliuolo una specie di crudeltà veder che il padre, già grave d'
ii-1-201: chi si guarda intorno a veder come si comportano le altre nazioni,
gli bastava un fil di suono per veder l'idea musicale e inebbriarsene. d'
così gran misfatto? monti, x-2-127: veder la numerosa oste, e primieri /
scala all'altro. foscolo, vii-68: veder chiaramente con l'intelletto le idee che
unità de'componimenti, la seconda per veder gli attacchi e il seguito delle cose
che il nimico si tambussi, / veder che in cielo sien benigni influssi. magalotti
parole con cui era nato, pur di veder passare un lampo d'intelligenza in quegli
nievo, 105: certo io avrei preferito veder arrostita la mia cuticagna, piuttostoché abbandonarla
concime ed altre beccatelle, / e veder altro logoro, che quello / che tu
d'apollo sono concorse le genti per veder in faccia quella potentissima reina. marino
. / se mortai velo il mio veder appanna, / che colpa è de le
bene, / lume ch'a lui veder ne condiziona. crescenzi volgar., n-18
gli errori, che par loro di veder nel compagno. tasso, 6-iv-2-107:
, purg., 16-103: ben puoi veder che la mala condotta / è la
, purg., 32-76: quali a veder de'fioretti del melo, / che
abbandonati corpi pien di guai, / ove veder si può che sempre mai / convien
dagli eterni silenzi della morte / a veder mi conduco di pentita / madre ancor
del resto non mostrava gran volontà di veder a fondo nelle cose, e sfuggiva di
chiaro davanzali, ii-366: e piacemi veder rilegioso / casto ed amannito di bene
le figure di tutt'a tre per veder se confrontano. algarotti, 3-137:
non so che cosa, pur di veder cadere il fascismo *. -figur
appo l'arene / l'istmo veder, che i duo confin congiunge. montecuccoli
. / la cui virtù, col mio veder congiunta, / mi leva sopra me
molta commiserazione. marino, 5-117: veder si può d'ogni lumiera ardente /
giovanetti, i-79: meraviglia è d'amor veder connessi / crespo crin, crespa gota
per non fare ho perduto / di veder l'alto sol che tu disiri i
, guardando il cielo, non vi può veder cosa che non sia scoperta e quasi
per la stampa. foscolo, vii-68: veder chiaramente con l'intelletto le idee che
, che conservi sani, / dopo tanto veder, li affetti suoi. bibbia volgar
studi considerar molto, non meno il veder molte cose è di giovamento nel progresso
. bembo, 2-179: nella qual voce veder si può quanto diligente consideratore, eziandio
che finisse l'opera, parendogli strano veder talora lionardo starsi un mezzo giorno
del dottore, lucia disse che bisognava veder d'aiutarsi in tutte le maniere.
molto tenue fluido e cedente, dal veder così facilmente mutarsi di figura, aggregarsi
, le sarà una gran consolazione di veder subito la madre. giusti, v-311:
.. ha gli più bei consorti che veder si possano nel rimanente del spacio de
che mi bisogna fare, come potrebbe veder per un consulto del medico. redi
fabricò maledireste, / schivi ornai di veder ciò che vedete. / come il
tuo contato en quinto è partito: / veder, gusto, audito, odorato e
era la mia intesa, / per veder della bolgia ogni contegno / e della gente
. boccaccio, vii-118: mi parve veder, guardando in esso [sole],
piacere e di maggiore stima, / veder l'ardite capre sopr'un sasso / montar
ai gravi amanti. alfieri, viii-27: veder io vo'il mio sposo;
tornata si sappia, io intendo di veder che contenenza sia quella di mia mogliere
contenimento. buti, 1-569: 'per veder della bolgia ogni contegno ', cioè
; / che se pos- suto aveste veder tutto, / mestier non era parturir maria
lo spirito d'amore, / sol di veder la sua nobilitate. petrarca, 356-7
viaggi non mi è mai accaduto di veder fabbrica che disegnasse sul terreno una più
i'potrei anzi... / o veder far misera vit'a'frieri, /
sole i raggi ardenti, / quando di veder lor manch'ebbi speme. varchi,
non è ver che sia contento / il veder nel suo tormento / più d'un
time contese. marino, 14-355: veder non so perché sì dubbia impresa /
pria / sì ben conteste, ch'io veder non posso / se non che siete
contigiate, non cintura / che fosse a veder più che la persona. sacchetti,
lupicini al monte / per che i pisan veder lucca non ponno. / con cagne
occhi] un poco rappagare, / veder fo loro spesso li usci e i muri
senza né mostrar l'uno, né veder l'altro la fanciulla. panzini,
applica la teoria del controstimolo, rischia di veder rinnovato in essa il miracolo della
stato contumace / di non voler agria veder né buda, / che si ritoglia il
viviani, vi-154: come tutto voi potreste veder da'miei scritti, che la seguente
dante, par., 33-137: veder volea come si convenne / l'imago
, a che m'adduce: / veder l'alte speranze a terra sparte!
avampi e ti consumi, / giovami di veder prova più certa. / recami alquanti
tutti alla stazione di aci castello per veder passare il convoglio dei coscritti che andavano
annunzio, ii-816: settembre, oggi veder vorrei l'azzurro / del tuo cielo riempiere
libreria fiorita aveva: / e in veder le coperte solamente, / quanto era
coperto. monti, x-2-185: bello il veder le vie coperte e trite / di
dappresso gli si faceva, poteva ben veder di fuori trasparere i raggi della interna
suo di- siderio d'aver copia di veder la cosa amata, d'aver copia
mentr'io rimiro, ivi mi credo / veder la copia, e l'esemplar vi
biringuccio, 1-49: ed appresso in veder d'avere boni mantaci, che sien
. pindemonte, 235: non è bello veder tra schiere ed armi / muover le
, onde si scropono i metallarii, veder se tiene a martello, e alla copella
non so che somigliante, abbattutomi di veder più volte nel coppellar che si fa
7-1-373: rara cosa compariva allora il veder simili casuccie coperte di tegole, da noi
lo imaginar fallace / mi condusse a veder madonna morta; / e quand'io l'
fanatico. tansillo, ix-605: chi vuol veder la piena d'occhi ed orba /
crudeli, 1-89: io non posso veder star sulla corda / sì numerosa e
è che due volte sole m'accadde veder dare le strappate di corda nel cortile
, 1-53: è spettacolo atroce il veder deperire una bella creatura, stoicamente muta
censor dicea: / si può egli veder architettura / più scempiata di questa?
. marino, 225: stiamo a veder di quante palme adoma / sen vada
149: costui si stizzì assaissimo di veder leopardo far così basso conto delle sue
, non cintura / che fosse a veder più che la persona. g. villani
mondo se mostra piacente per darte a veder che sia bono: / ma non
pindemonte, ii-79: or parie / veder fra torchi accesi e triste voci /
, come gli occhi tocca, il veder tolle. garzoni, 1-191: la scamonea
, 73: a lui tosto il villan veder facea / per san- zion della legge
nelli, 2-1-7: i'm'aspetto di veder correre l'acqua allo 'n su.
curati d'esser frettolosi, aspettavano di veder occasione più ragionevole di partir di casa
corrosiva invidia appannarsi gli occhi per non veder la sua nudità, povertà e miseria.
purg., 16-105: ben puoi veder che la mala condotta / è la
marino, 7-53: poi tace e vuol veder se l'augel- letto / col canto
sarei senza dubbio esentato dall'andare a veder la commedia di via della pergola.
, inf., 7-61: or puoi veder figliuol, la corta buffa / dei
tenebrosi, / e fa l'uman veder più corto e tristo. domenichi, 1-239
ahi, come, o speme, il veder corto appanni! d. battoli
2-179: nella qual voce ['guardo'] veder si può quanto diligente consideratore, eziandio
. ariosto, 21-72: zerbino per veder la cosa ch'era, / verso il
.. non mostrava gran volontà di veder a fondo nelle cose, e sfuggiva
guardando il cielo, non vi può veder cosa che non sia scoperta e quasi
: fu cosa veramente strana e commovente veder allora quel folto corteo [nuziale]
mondane, si sviluppa l'epica, quel veder le cose umane dal di sopra,
egli [apollo] intendere, sapere e veder ogni ancor che picciola minuzia. pellico
mise dentro a le secrete cose, / veder volesti come l'angel vede / colà
dal temer costrette, / non però di veder mente matura, / dal vizio con
: così gli dii mi lascino i veder vendetta de chi tanto affondami, /.
aperto,... / sì che veder si potean tutti quanti. boccaccio,
luce. bembo, 1-174: panni veder ne la tua fronte amore / tener suo
: arsi pur io del desio di veder questa / di valor maraviglia e del
ora d'alcuna cosa più, che di veder cospirar l'italia con lei ah'immortalità
. niuno più di me goda in veder sì ben cospirare insieme nell'illustrissima sua
, consolarle con nulla più che lasciarsi veder fra loro per alcun giorno. carducci,
bruno, 3-11: basta di questo far veder una testa, di quello un corno
davanzali, ii-361: molto mi piace veder cavaliero / cortese e savio e sia ben
della contessa di sentirsi vecchia e di veder me ancora fanciullo. d'annunzio, iv-1-193
d'annunzio, ii-816: settembre, oggi veder vorrei l'azzurro / del tuo cielo
fagiuoli, 3-5-140: rannicchiarsi / per veder di sotto in su, / poi
su, / poi rizzarsi, / per veder di sopra in giù. / così
con fingài s'affronta: / stiamo a veder. par d'oceàn tempesta / mossa
ed il prelato cozzanti insieme, a veder chi la vincerà. alfieri, 4-143:
quel virgulto; /... / veder cozar monton, vacche mugghiare, /
necessità, che paiono cozzare tra loro: veder nuovo e veder da antico, e
cozzare tra loro: veder nuovo e veder da antico, e dire ciò che non
guidava, se ne stava nella scuderia a veder governare le bestie, a imparare il
scarpei, bulini, / quasi del veder l'arte indi si possa / recare
gli bastava un fìl di suono per veder l'idea musicale e inebbriarsene. d'annunzio
è spet tacolo atroce il veder deperire una bella creatura, stoi
occhi] un poco rappagare, / veder fo loro spesso li usci e i muri
notte oscura, / ed al cieco veder dar chiara fede! bembo, 2-4:
di cui l'avevo vestito, dovevo veder spuntare il più tenero rosa.
] tra via mercato e il pont veder, si occupava di operazioni creditizie e
; onde si deliberò passar quindi e veder di ricuperar più che gli fosse possibile
stimo che morrai di crepacuore / in veder che gli manca un labbro e il
mi ritirai verso la credenza, fingendo veder ciò che si faceva. garzoni, 1-817
, che si chiamava noè, per veder se le acqui erano secche, a tempo
che sembra a fissarli se ne debba veder la crescenza: è la rosa di lisbona
cresce, in me la meraviglia nata dal veder quanto frequentemente il sarsi vada dissimulando di
ora con finti e scarsi / colpi veder che mastri son del giuoco: / or
scaciata, abbasserà la cresta / in veder che de'suoi non campa testa. bandi
menzini, 5-120: bell'è il veder un tal baron che danza / di
ariosto, 38-47: se per non veder lasci o negligenza / l'onorata vittoria
ripresa la centina che bisogna, per veder gli oggetti nella loro giusta proporzione. algarotti
2-453: qual diletto tu avrai nel veder come / in buia cella candido e sottile
ad ogni pel di nostra vesta / veder puossi cristalli glaciali. tasso, 13-i-414
compagnia. / io rimasi stupito in veder questa / nuova femmina lì crescermi il crocchio
, / che il possiamo in sua gloria veder. pascoli, 769: « noi
/ che in egitto adorai, / veder mi parve e mi turbò la mente:
pavesalo [crusca]: donna bella a veder, ma cru- deletta.
petto. tasso, 6-ii-75: parmi veder fra lor di loro indegna / la fera
divisione. cesarotti, i-93: vorremmo anzi veder purgato il vocabolario dalle tante voci di
cavare colle cucchiaie, m'incontrai a veder un certo lastrico. tommaseo- rigutini,
o poppar succiola; / o di veder quando una pazza sdrucciola / per modo
che percuote la cottola; / o di veder per campo o per viottola / andar
d'amore. guarini, 179: 'l veder sol cattiva una donzella, / venerabile
, è cosa certo / da non veder se non con occhi molli. segneri
nuovo apparita / 10 cui sprendor ciascun veder disira; /... / in
molti geni studiosi che s'applicherebbono a veder le cose a fondo negli autori classici
magnificenza tanto nuovo e potente che a veder cuocere un uovo dentro un tegame grideremo alla
ariosto, 30-72: per non si veder priva d'amore, / avria potuto in
la sovranità è divisa, pretenderete invano veder quel legislatore, nelle di cui mani
ero di cattivo umore cercavo di non veder nessuno, e proprio allora avrei avuto
lo splendor del viso / fu loro di veder cupido avviso. -per simil.
che non ci basta / luogo a veder sanza montare al dosso / de l'
un pozzo molto cupo si possono di giorno veder le stelle. marino, 1-89:
419: foll'è chi crede sol veder lo vero / e non pensa che
*, / incominciai, « di veder l'alto lume / che 'l disio vostro
io tornato a solver il digiuno / di veder lei che sola al mondo curo.
curati d'esser frettolosi, aspettavano di veder occasione più ragionevole di partir di casa
ripiglia. pananti, i-313: voglio veder se il sacro alloro posso / innestar
.. non mostrava gran volontà di veder a fondo nelle cose, e sfuggiva di
porta di san pietro, / per veder quella secchia a la campagna, / credendosi
. vasari, ii-51: si contentava veder salvatico ogni cosa, come la sua
.. possono darci ad intendere di veder quel che non si vede, e a
me e molte volte mi conduce a veder le ruote dell'orologio, insieme alla
. marino, 225: stiamo a veder di quante palme adorna / sen vada
215: quinci anco te panni veder assisa / in alto seggio ornato a
alla scarsella / che tu ci puoi veder l'un conto acceso / e queiraltro
se ogni mese / non ci toma a veder. lippi, 11-49: ed ei
giustizia, cioè la misura, quel veder le debite proporzioni e dare a ciascuna
sua virtù tira ciascuno con desiderio a veder la sua dignità. pulci, iv-156:
dappresso gli si faceva, poteva ben veder di fuori trasparere i raggi della interna
tratto di corda che gli avesse fatto veder le stelle anche di giorno, avrebbe
quel che si abbia, né dovergli far veder tutti in una figura, né fargli
a'quali [ministri imperiali] il veder già creati tre pontefici senza la data
quanto era più bello ed illusorio il veder succedersi l'azione ora da un lato,
chi con palpito / s'appresta a veder cosa / che riverenza insolita / sa
, vi ii-160: quanto è bello a veder che il grato alloro / doni al
. galileo, 1-1-300: procurerò di veder quanto prima il sig. claudio guidotti
dicemerà la ragione quel che in sé veder non può, cioè in che modo la
/ d'un popolo che spera / veder cessato il disonesto oltraggio / del deforme
umiltà, con più vivo desiderio di veder levata da essa questa deformità. rovani
siamo a poco a poco avvezzati a veder gli eroi accesi d'altro amore, che
nemico e profano / furor, sanza veder nel sangue frutto, / all'arme
tornato bene; che se l'avesse a veder altri che voi, non o quanto
andar prima, di mattina, a veder soltanto quella casa, far le prime
, 61: sete voi andati a veder una cana che muove lo vento? au
, et ogni sdegno / fa 'l veder lei soave. boccaccio, 8-54:
l'impeti dementi parve a lei / veder, che fier fuor della porta uscieno
. m. cecchi, 1-ii-3: a veder recitare questa nostra commedia vorremmo noi che
dannosissima la lente, / che fa veder la primogenitura / ad un ingordo, che
reputa infedele. leopardi, i-386: il veder morire una persona amata, è molto
deposto ha 'l greve / per salir a veder spedito e lieve / se fedel ne'
in altri egli sospira: / il prossimo veder desia depresso, / nell'altrui male
derisa? magalotti, 1-235: il veder lui uomo, come gli altri, e
chi n'agia, poi che 'l veder non afflo. bibbia volgar.,
115: e subito si cominciano a veder comparire alla sfilata, le ville,
ho desiato questo giorno, / per veder tua prodezza, orlando mio. boiardo,
nasconde, / che, per veder li aspetti disiati / e per trovar lo
per la casa: quello che vorresti veder subito morto, deluderà il tuo desiderio
, iv-12: fra i desiderosi di veder voi e il tesoro delle vostre medaglie
/ signor, ch'io spero un dì veder maestro / e dittator di graziosi modi
il gran disio ch'i'ho di veder lei; / non soffrir che costei
michelangelo, 30-2: non posso or non veder dentr'a chi muore / tua luce
le genti, desiose ed ebre / di veder la toscana cerimonia / e sentir l'
ne son lieti e contenti / di veder de le mille parti l'una,
per non fare ho perduto / di veder l'alto sol che tu disiri / e
parca man la giovin rosa: / e veder poi dal suo disire ardente / sorger
... /... a veder troia / minata e combusta, a
: la signora lucinda era desolata di veder la figliuola costretta a passare la gioventù
per la scaletta il passo, e veder apparire alla porticina il volto desolato del fratello
fazio, v-4-58: ma qui è da veder qual sarà desso / l'uno dei
, 291: ed or quel desso altro veder che inciampi / e sventure non sa
io): seco sommamente disiderava di veder gli occhi, li quali essa, da
e la vergogna dura. / non veder, non sentir m'è gran ventura;
tua d'un vel ricuopra, / onde veder la verità non ponno: / svégliati
restò ad eugenia aperto l'adito di veder l'amante con più libertà, ma con
, iv-264 (150-9): si può veder nel mio destino / ch'ognuna d'
e piacemi e diletto certo assai / veder sergente desto di servire / fattor, che
, vi-11-151 (17-9): destrier veder andar a vòte selle, / tirando
al buon destrier pegaso, / per veder s'a costor dà delle zampe / o
in pieno determinismo e minacciati quindi di veder recisa la possibilità della morale. b
e specialmente li prelati, detestavano di veder cogli occhi una tanta ignominia della cristianità
'miserere mei ', / puoi tu veder così di soglia in soglia / giù
per sé si ritraeva in alto / per veder meglio, e l'orror de l'
donna cui son tanto / lontan di veder lei. simintendi, 3-71: tentoe di
diamante tritar come farina, / o veder far misera vit'a frieri. fra giordano
... / quanti potrei farti veder col stringere, / che passan per diamanti
di campane un diavolio / chiamava a veder bécero agli altari / a insudiciare il
simil. cantari cavallereschi, 184: veder mi pare il diavol dell'inferno,
. fagiuoli, 1-5-334: -o fammi veder questa! -s'ell'è così. -diavol
che vorrestù, bertuccia sucida, / veder accoltellar duo galantuomini? / ed ammazzarsi
diventata una piazza d'arme; a veder tutti, sempre in giro, con schioppi
non gli parendo mò gran cosa il veder atto men che decevole in questo e
3-50: con questo modo si potesse veder la virtù de'fondamenti di questa sua filosofia
chiaro davanzati, ii-366: e piacemi veder rilegioso / casto ed amannito di bene
giovanetto della stamperia lì dicontro, al veder sempre dietro i vetri quel visetto, che
, 138: mi parve bene di veder l'anima di un morto sì magro che
di rilevante affare, tanto si conturbò al veder volti in sé gli occhi e l'
davanzali, ii-361: molto mi piace veder cavaliero / cortese e savio e sia
: ivi stupore / prendea me stesso in veder tanti, e tali, / e
terra cela / la faccia, a non veder l'amara luce. -per estens
/ di natura e del tempo; e veder come /... / le rughe
chi sa come si fanno buoni, tosto veder porrà se il suo mangiare difetto arà
vede in magione / finga di non veder lei in questo tempo, / salvo di
/ e che d'udire e di veder s'infinga. mazzei, xxi-253: piacesse
efficace e presta; / tutto vede e veder face in sua sfera. muratori,
un molin che 'l vento gira, / veder mi parve un tal difìcio allotta.
, che le più volte non sostiene / veder patire a torto uno innocente, /
sì tosto dissi: / « già di veder costui non son digiuno »; /
quella che può nascere... dal veder messi insieme astinenza e assassinio, e
io tornato a solver il digiuno / di veder lei che sola al mondo curo,
fero destin mi toglie e vieta / veder madonna e tienimi in altra parte, /
bellissema, a la gran degnetate, / veder la maiestate che ne degnò salvare »
sua virtù tira ciascuno con desiderio a veder la sua dignità. crescenzi volgar.,
donne tutte e di baroni, / per veder di minòs la dignitade. capellano volgar
valli ascosti, oltre a che sono del veder da lontano privati e dell'essere veduti
'miserere mei ', / puoi tu veder così di soglia in soglia / giù
onde ogni ben distilla, / gode in veder digrap- polata ed orba. digrassare
i-201: non ho maggior tentazione che di veder a nuotare fanciulli, i quali,
, 28-30: mentre che tutto in lui veder m'attacco, / guardommi, e
tutto gli dilania il core / il veder che gli uffìzi son diretti / in
dilatasse gli occhi non le riusciva di veder chiaro. -rifl. d'
, che più non posso / dilatato veder cotal difetto: / e non far
alcuna dilazion di tempo intrattenerla, per veder di torle della mente sì sozzo e
che motteggia: / forse fa per veder quel che l'uom dica: / forse
: io ciò pria voglio, / che veder ciascun giorno opre sì indegne, /
, » disse il padrone; ma nel veder poi con che garbo il giovine aveva
11-8: sempre la fortuna / si diletta veder diverse cose / e sempre volge,
piacer, o bel diletto, / veder allor ch'a un fonte, a un
fiumi. forteguerri, 15-100: a veder quella lotta era un diletto. carducci,
a tusculo, ov'erano balconi alti da veder per tutto e gran sale aperte e
pucci, ix-398: a noia m'è veder, quando novelli / alcun per dare
ii-240: talvolta vi recava più diletto veder combatter gladiatori bendati alla misera ventura di
4-186: oggidì non si va più a veder recitare commedie per imparare a vivere,
non serve ad altro che a farci veder certe cose che non vorriamo e il
sue tende; / che notte e dì veder sei vuole inante: / sì l'
.. / s'affacciano a veder comparir gente / di verso la contrada
cielo d'acqua, aveva piacere di veder rovinarla a piombo da'tetti e stritolarsi
così dolcemente che tu non avresti voluto veder altro. gelli, 15-ii-125: dimenava
ne dovrìa più il disio / di veder quella essenza in che si vede / come
gli avrebbe perdonato lo stare e dimorar a veder quelle anime ancora un poco più che
al vero corso del sole, per veder quel di numa diminuto, essendo egli peritissimo
più era rimasto meravigliato, che di veder quei nobili medesimi, che tanto si compiacevano
dire amare, / e s'omo per veder lo pò mostrare. 4.
erano. boccaccio, vii-126: chi desia veder quella bellezza, / che sola tenne
, 2-6: tutt'or parmi pur veder pel campo / armato lui, armato
d'annunzio, iv-2-21: avea voluto veder più da vicino il mostro che va va
m'infiamma. ariosto, 23-129: veder l'ingiuria sua scritta nel monte /
onore, perciò che essendo, come veder si può te, giovane e vedova,
tanari nostro principe gode all'estremo di veder le cose farsi con decoro, e però
sguardo, fu tutto maravigliato, nel veder l'aspetto di quell'uomo...
a sè mirando ancora / dintorno, per veder se el vedea / colui che quivi
gli par de l'orgoglioso flutto / veder l'abisso orribilmente aperto. metastasio, ii-299
tutte fiate, in voi mirare, / veder mi pare / una maravi- gliosa simiglianza
non so in qual loco, / e veder donne andar per via disciolte, /
alta impresa. marino, 10-227: veder puoi di torin l'invitto duce,
disparte /... / per veder meglio il bel popul di marte, /
rendutomi tributari? rosa, 149: veder lombrichi duellar co'tauri, / le cicale
39-9: dunque, s'a veder voi tardo mi volsi, / per non
alle cose? il certo e solo / veder che tutto è vano altro che il
: ma sopra tutto è duro / il veder lieto il reo, / ed infelice