'l suo tesoro / saccheggiare e guastar vedeasi innanti. 7. pitt.
lettera scritta nell'agonia diceva ch'ei vedeasi giunto mendico alla sepoltura. pascoli,
il piano. leonardo, 1-163: vedeasi le mine de'monti, già scalzati
giorno / spento era ornai, sì che vedeasi a pena, / apparir tante lampade
cfr. boccaccio, iii-n-61: « vedeasi [pallade]... / poi
possono nominare. leonardo, 1-165: vedeasi li armenti delli animali, come cavalli
un baleno / tra nuvolette aurate / vedeasi amor con l'arco. idem, 6-iii-42
. baratro. leonardo, 1-163: vedeasi li omini e uccelli che riem- pievan
, / tra nuvolette aurate, / vedeasi amor coll'arco / portare il grave incarco
l'ostrica manduca. pulci, 14-65: vedeasi il cancro l'ostrica ingannare.
d'acqua. salvini, 39-i-153: vedeasi una gran cascata d'acqua, che
faceva. boiardo, 2-8-15: vedeasi un loco cento volte cinto / de
figur. boiardo, 2-8-15: vedeasi un loco cento volte cinto / de
che circonda. leonardo, 1-163: vedeasi li omini e uccelli che riem- pievan
lui. leonardo, 1-163: vedeasi li omini e uccelli che riempievan di sé
sì giocondo e lieto / vedeasi scintillar lume divino. salvini, 15-4-235
la terra. leonardo, 1-165: vedeasi per li revertiginosi corsi de'venti venir di
: alla vera statura luminoso / quivi vedeasi tornato, e costei / abbracciando e basciando
erano diradate le nuvole, e vedeasi fra esse il sole or sì, or
vita. marini, xxiv-809: dario vedeasi andare sbandito dalla patria con perdita di
oro dava al mar, / e vedeasi, al fiato amico / de la grande
ne i suoi pensieri interni, / pur vedeasi che in questo esprimer volse / la
tal dal secol primo al quarto. / vedeasi love, e mercurio facondo, /
nei i suoi pensieri interni, / pur vedeasi che in questo esprimer volse / la
una dama finta spasimata / d'un mercante vedeasi, molto amena. de amicis,
pastorale. boccaccio, iii-n-61: vedeasi ancor le fistule sonare. luca pulci
lasciava fuggendo. tasso, 11-35: vedeasi in alto il fero elvezio asceso,
alle rene. bresciani, 1-ii-505: vedeasi una certa giocondità fiorire su quei sembianti
. ruscellétto. pulci, 14-65: vedeasi il cancro l'ostrica ingannare, /
intorno alle muraglie di questo magnifico tempio vedeasi una corona, o ghirlanda d'oro
: la volta da pilastri sostenuta / vedeasi, e i capitelli eran corinti.
a venire. leonardo, 2-425: vedeasi la oscura e nebulosa aria essere combattuta dal
ben guarniti. ariosto, 17-21: vedeasi... / il popul per le
echinodermi). pulci, 14-65: vedeasi il cancro l'ostrica ingannare, /
la morte. tasso, 13-i-601: vedeasi amor con l'arco / e di faretra
aderbale], in un sol giorno vedeasi fra i due re principiata e finita la
si vedea, nulla interrotto: / vedeasi dal roman fonte vetusto / i suoi rivi
persona). imperiali, 4-445: vedeasi bipartita l'unghia / cristal- leggiar fra
que'membri medesimi co'quali prima non vedeasi satolla di lusingarlo. gualdo priorato,
cometa in occidente,... e vedeasi coricare e andare giù col pesce la
suo inodiandolo per li peccati suoi, e vedeasi inodiato da'figliuoli, mondando uno pome
esser lacciati come due gemelli mentre non vedeasi pur un'ombra di legami.
giorno / spento era ornai sì che vedeasi a pena, / apparir tante lampade d'
b. corsini, 1-46: della gonna vedeasi angusto e breve / spuntare il piè
gozzi, i-21- 192: uscir vedeasi dal beato regno / una lista di luce
. l. martelli, 3-370: vedeasi gir titon pien di spavento, /
s'innamori. ariosto, 16-68: vedeasi or l'uno or l'altro ire
a maneggiarlo. ariosto, 17-21: vedeasi celebrar dentr'alle porte, / in
trovava tentato di lussuria e di camalitade e vedeasi allato alla carne, questo l'umiliava
dolore aspersa. santi, ii-328: ivi vedeasi già un numero grande di lapide quadrangolari
: i rozi panni, in cui vedeasi involto, / si mentian dal magnanimo
che in mezzo a quei ragionamenti / vedeasi ancor fra quei signor illeso, / calmati
/ anime di quegli angeli caduti / vedeasi la giustizia. 0. rucellai, 2-8-14-
senza posa un'alma / star sull'ale vedeasi e rivoltarsi / or quinci or quindi
gli assalitori] che il feritor non vedeasi, tribolato anco il campo di mortifera
chiaro appariva non esser netto, ma vedeasi sparso di moltissime puliche, di boccioline
quasi raggio in ciel nubilo, / pur vedeasi anche apparir. scalvini, 2-80:
si possono magnare. pulci, 14-65: vedeasi il cancro l'ostrica ingannare. leonardo
notari. luca pulci, i-5-79: vedeasi il fumo e fuoco in aria acceso /
. corsini, i-46: della gonna vedeasi angusto e breve / spuntare il piè sotto
altissime e freschi alberi e diritti produr vedeasi. gemelli careri, 1-ii-141: il
chiaro appariva non esser netto, ma vedeasi sparso di moltissime puliche, di boccioline
di certaldo e di figghine, / pura vedeasi nell'ultimo artista. roseo, v-187
chiaro appariva non esser netto, ma vedeasi sparso di moltissimie puliche, di boccioline,
revertiginose onde. idem, 2-340: vedeasi per li revertiginosi corsi de'venti venir
al marito. chiabrera, 1-ii-431: vedeasi passeggiare intra due fila / di trenta
in italia. tasso, 1-14-56: vedeasi in aria drogo, altrove asceso,
tua mano. tasso, 11-35: vedeasi in alto il fier elvezio asceso / mezzo
che si erano diradate le nuvole e vedeasi fra esse il sole or sì or no
sbandito. marmi, ii-124: dario vedeasi andare sbandito dalla patria con perdita di
più raro / del nuovo mondo allor vedeasi accolto, /... / l'
a qualche segno. tasso, 11-35: vedeasi in alto il fier elvezio asceso /
giorno / spento era ormai sì che vedeasi a pena, / apparir tante lampade d'
età vetera. ariosto, 17-21: vedeasi celebrar dentr'alle porte, / in molti
un cibo. fagiuoli, i-156: vedeasi là chi un buon cappone afferra, /
de la grotta un fier gigante / vedeasi sozzo e orribile nel viso. algarotti,
, che per più d'un secolo vedeasi trasandato, fece a quest'effetto la
, chiaro appariva non esser netto, ma vedeasi / che m'è forte gravoso
dal tetto umiì de'scipi / spiegar vedeasi alla stagion novella / l'aquila il volo
avevano corsini, i-46: della gonna vedeasi angusto e breve / spuntare il ancora spuntato
: i mali non a stilla a sangue vedeasi ancor stillante. d'azeglio, 4-248:
sì contenti. pulci, 14-69: vedeasi teti e vedevasi ulisse / come più là
in volo. leonardo, 2-340: vedeasi per li revertiginosi corsi de'venti venir
le fauci. battista, vi-4-64: vedeasi il giorno agonizzar sul monte, / e
si erano diradate le nuvole, e vedeasi fra esse il sole or sì, or