porsi. tasso, 6-24: ben si vedean con desioso affetto / tutti gli occhi
, aleggiando in varie piume / si vedean tranquillar ne'suoi splendori, / come pesce
vicini risplendevano. boiardo, 2-8-5: vedean del lago il fondo, / il qual
sin che furo / là 've presso vedean le tende alzarse. idem, 15-40
strada / era giù piana, e si vedean tuguri / di contadini ed ammuffiti borghi
preda correan tutti, quando / sparger vedean gli amplissimi tesori. idem, 42-82
tasso, 15-11: poi del porto vedean ne'fondi cavi / sórte e legate a
tu. idem, 986: già si vedean fioriti gli arboscelli / appiè dei pini
a un pane, / che vi vedean come l'arcobaleno / la fame. fagiuoli
, servile stato d'ine dove più vedean l'erbe e le frondi, / non
pompa feral de le lugùbri / sale vedean dal truce sposo offrirsi / le tazze
nella corsia]. pascoli, 1201: vedean già rotti ancor salire al monte /
, 8-6: le ninfe, che il vedean batter la borra, / tutte gli
altri ancora, con chinata fronte / si vedean tutti, e con aspetto bruno,
le guardie del calcese / trasognando vedean nell'acqua i bianchi / marmi
verso settentrion, quanto gli ebrei / vedean lui verso la calda parte. g.
tommaseo, i-196: gli occhi tuoi vedean germe non nato. / tutti scrive il
che a lume di candela opposto gli si vedean gl'intestini come al camaleonte, poiché
: che 'n sulla fronte / gli si vedean spuntar due cornicine, / che parevan
airone. / né già questi il vedean; che agli occhi il vieta / la
/ tumultuosa oscurità diverse / vagolar si vedean forme tremende / di mostruosi gnomi,
aura freschi ognora serba, / sicuri si vedean lepri, e conigli. aretino,
lacrime suffusi; e lei dall'alto / vedean quali si passa dalle rotte vere che
] e quella nobil corona che si vedean d'intorno (era la corte del tribunale
treccie: / tali in sembianza si vedean le finte / figlie de le selvatiche
. ariosto, 28-48: e quante ne vedean di bella guancia, / trovavan tutte
treccie: / tali in sembianza si vedean le finte / figlie de le selvatiche corteccie
, ii-885: rare le stelle si vedean dattorno, / e cominciava l'alba già
datore. tasso, 6-24: ben si vedean con desioso affetto / tutti gli occhi
prendesse lui credean coloro / che lui vedean: così la sua bellezza / lodavano
. sannazaro, 6-104: non si vedean queste rabbiose insanie; / le genti
bandello, ii-885: rare le stelle si vedean dattorno, / e cominciava l'alba
. cieco, 6-23: ancora si vedean scudi e cimieri / balzar cadendo, e
. b. corsini, 1-17: si vedean, pe'mezzi e per le prode
e di parole, / e mille si vedean fiaccole accese. marino, 2-21:
arebbono ad un pane, / ché vi vedean come l'arcobaleno / la fame.
fuor di naturai ragione / crescendo, si vedean venire in giuso, / e formar
quinto le fate / loro salma immortai vedean coprirsi / già d'orribili scaglie,
dì quinto delle fate / loro salma immortai vedean coprirsi / già d'orribili scaglie,
e di parole, / e mille si vedean fiaccole accese. marino, 357
de la santa fiera / già si vedean spregiare per coloro / ch'eran pastor de
di naturai ragione / crescendo, si vedean venire in giuso, / e formar ventre
/ era, e i begli occhi non vedean più lume: / sparute eran le
/ i figliuoli della germana, / vedean ei venir gran torma / lungo il pian
lenti or ratti, / gir si vedean con arricciate code / sazi di sonno ornai
/ tumultuosa oscurità diverse / vagolar si vedean forme tremende / di mostruosi gnomi,
armenti, o da lilea / nascer vedean del divin fiume i gorghi. carducci,
dove più e dove manco / e si vedean le granatate ancora / sul febeo varco
o bastoni. pascoli, 684: vedean graticci pieni di formaggi, / e
dì quinto le fate / loro salma immortai vedean coprirsi / già d'orribili scaglie,
dell'esercito incomodi compagni / d'insetti si vedean nuvoli immensi. fiacchi, 191:
la pompa feral de le lugùbri / sale vedean dal truce sposo offrirsi / le tazze
dove andar bestie giganti / o posar si vedean su la verdura, / maggiori assai
mondo. tasso, 6-24: ben si vedean con desioso affetto / tutti gli occhi
ciascuna schiera. tasso, 3-41: già vedean là sotto / come la strage più
pania. sannazaro, iv-44: non si vedean queste rabbiose insanie. g. bentivoglio
i-2-100: questi nobili alteri, che si vedean poc'anzi / con servi armati addietro
. (150): i pesci notar vedean per lo lago a grandissime schiere.
, 15 * 11: del porto vedean ne'fondi cavi / sorte e legate e
lenti or ratti, / gir si vedean con arricciate code, / sazi di sonno
disciolte treccie, / tali in sembianza si vedean le finte / figlie de le selvatiche
pascoli, 1145: gli esuli lontanare vedean quella / gran nave. d'annunzio,
avvegnaché il fondo vi fosse altissimo, si vedean galleggiare col capo, e maria anche
di cristei, / ch'ai buio si vedean, tant'eran lucide. ariosto,
pompa feral de le lugubri / sale, vedean dal truce sposo offrirsi / le tazze
., 3-227: quei ch'alti li vedean dai poggi bassi, / credendo che
ii-267: gl'ignoranti... si vedean effigiati nella gran volta dell'atrio in
incomodi compagni, / d'insetti si vedean nuvoli immensi, / come sopra paludi
. ariosto, 28-48: quante ne vedean di bella guancia, / trovavan tutte
, i-n-171: rami a rami maritate / vedean piante. 6. gastron.
ch'uòva sode! / pasticci si vedean, marmitte piene, / zuppe, selvaticine
. ariosto, 1-1-459: tremar si vedean soavemente / le marmoree mammelle entro al
provede. fra giordano, 3-205: vedean cose adivenire che parean loro ingiuste e
/ era e i begli occhi non vedean più lume. batacchi, 3-30:
pascoli, 684: i due meravigliando / vedean graticci pieni di formaggi, / e
i dolci frutti / tra rami si vedean, non mica acerbi / quasi a
/ suoi migratori in confidente sonno / vedean già forse la terra promessa / del
/... / per segni che vedean mirandi farmi. forteguerri, 25-29:
quai [le colonne] tutte si vedean posarsi / le gran pareti, i fregi
tacea, perché vergogna e tema / vedean molto desir parer si poco. cantari
s'appoggiava un armario in cui si vedean libri caliginosi e urne mortifere, contenenti
di cristei, / ch'ai buio si vedean, tant'eran lucide: /.
alzarli. tasso, 6-24: si vedean con desioso affetto / tutti gli occhi in
la gente, notte tempo, là ci vedean sempre dell'ombre. montale, 14-89
: le fate / loro salma immortai vedean coprirsi / già d'orribili scaglie, e
. tasso, 6-24: ben si vedean con desioso affetto / tutti gli occhi
sole, / né quegli occhi il vedean che di spiarlo / primi fur osi.
/ e con divertimento più che matto / vedean calare a fuscellini aguzzi / gli uccelli
tututti dicean eh'alcun vantaggio / non vi vedean, ma eran d'un paraggio.
ariosto, 5-49: le veste si vedean chiare alla luna; / né dissimile
. ariosto, 6-22: sicuri si vedean lepri e conigli, / e cervi
ricca sala alle pareti cui / appesi si vedean otto gran quadri, / de'quali
rive. goldoni, vii-90: non si vedean [gli uomini] lasciare de'lor
pompa feral de le lugùbri / sale vedean dal truce sposo offrirsi / le tazze
pennati destrier, che sotto i piedi / vedean zefiro et euro, borea et austro
scarpelli, 1-13: già fuggir si vedean percosse e rotte / l'ombre e
. tasso, 6-24: ben si vedean con desioso affetto / tutti gli occhi in
. equicola, 24: nelle veste si vedean gli elementi, i profeti e gli
troppa pienezza, / da nulla parte vedean lor salvezza. -estensione massima o
furo, / del mal pietosi ch'ei vedean sì presso. tansillo, 3:
sette cuoi bovini raddoppiati / tessute si vedean l'armi famose: / v'eran
petto e 'pomi rilevati / si vedean tutti, e l'altra parte d'una
, 684: i due meravigliando / vedean graticci pieni di formaggi, / e
cristei, / ch'ai buio si vedean, tant'eran lucide: / e quasi
troppa pienezza; / da nulla parte vedean la salvezza; / lor pene raddoppiar vedeano
: era alto il sole, e si vedean ne'campi / l'ombre rimpicciolir tra
... / molte vi si vedean cittadi e porte, / castella, rocche
passi or lenti or ratti / gir si vedean con efrric- ciate code / sazi di
volo. tasso, 15-11: del porto vedean ne'fondi cavi / sorte e legate
. landulfo di lamberto, 215: vedean [i cittadini] gente strana / di
salmerie d'omi e di pini / vedean dal bosco esser condotte a toste, /
. landulfo di lamberto, 215: vedean gente strana / di lunghe parti e
: gl'ignoranti... si vedean effigiati nella gran volta dell'atrio in sembiante
e degl'inglesi; / e quante ne vedean di bella guancia, / trovavan tutte
. f. frugoni, 3-ii-443: la vedean nelle chiese a labra santamente risussurranti offrire
in nuora e per la schiva / vedean languire i giovinetti figli. foscolo,
destrier, che, riversiati, / si vedean l'un su l'altro a terra
calpestar d'ogni roncione / non si vedean, tanto alto era 'l sabbione. marino
facea le membra e'bronchi / rosseggiar si vedean pel sparso sangue. tassoni, 1-30
. tasso, 15-11: del porto vedean ne'fondi cavi / sorte e legate
scarpelli, 1-13: già fuggir si vedean percosse e rotte / f ombre e
casti, i-2-273: dal petto si vedean nudo e scabbioso / due zinacce cader
freschi ognora serba, / sicuri si vedean lepri e conigli / e cervi con la
/ e con divertimento più che matto / vedean calare a'fuscellini aguzzi / gli uccelli
.. / che verso l'alba si vedean briache / le capocchie cascar. pirandello
salmerie d'omi e di pini / vedean dal bosco esser condotte a l'oste.
e tappeti / da ongni parte si vedean ventolare. s. degli arienti, 1-370
lenti, or ratti / gir si vedean con arricciate code / sazi di sonno ornai
. corsini, 8-63: così gir si vedean sopra il terreno / le soldatesche;
degli altri a gran drappelli / si vedean scapolar or questi, or quelli.
n. agostini, 4-2-88: vi si vedean gli uccelli a schiera a schiera /
lenti, or ratti / gir si vedean con arricciate code / sazi di sonno
chiedeano in nuora e per la schiva / vedean languire i giovinetti figli.
un prato, / e sopra sé vedean del lago il fondo, / il qual
in cielo che per quella che vedean segnata dalle orme di cristo, la qual
altro ch'uova sode! / pasticci si vedean, marmitte piene, / zuppe,
nascondea la fronte. / e 'l vedean poscia procedendo avante, / quando ogni
f ovenche di su 'l prato / vedean passare il piccolo senato brillando su gli
il rauco sonno, in sogno / lo vedean fare un grande arco cadendo, /
da terra in cielo che per quella che vedean segnata dalle orme di cristo.
rauco sonno, in sogno / lo vedean fare un grande arco cadendo.
. tasso, 15-11: del porto vedean ne'fondi cavi / sorte e legate a
9-365: in sulla fronte / gli si vedean spuntar due cornicine, / che parevan
quinto le fate / loro salma immortai vedean coprirsi / già d'orribili scaglie e in
nave] migratori in confidente sonno / vedean già forse la terra promessa / del
freschi ognora serba, / sicuri si vedean lepri e conigli. bruni, 213:
. caporali, 1-86: qui gettar si vedean ponti di legno / con macchine uncinate
bresciani, 6-x-32: e si vedean bacini d'argento e mescirobe da dar
utili officine / similmente ogni dì si vedean porre. moravia, xi-6: nell'ufficio
drappi e tappeti / da ongni parte si vedean ventolare, / tanto eran di virtù
insieme aspettarsi, / tanto di presso vedean seguitarsi. -rigirarsi nel letto;
rauco sonno, in sogno / lo vedean fare un grande arco cadendo, / e
e spumose e sanguigne, / si vedean tutti insieme / cani uccisi, aste
ch'uova sode! / pasticci si vedean, marmitte piene, / zuppe,