, che più avanti di lei non vedea. ariosto, 19-34: più lunge non
. ariosto, 19-34: più lunge non vedea del giovinetto / la donna, né
vedova, sì che del volto poco si vedea. aretino, v-i- 722:
quel mar sotto l'eubéa, / vedea per l'ampia oscurità scintille / balenar d'
quand'io l'avea scorta, / vedea che le donne la covrian d'un velo
oro cadea, / lodata da chiunque la vedea. achillini, 2-13: vedrete infra
: 1'che tanta laidezza / mi vedea, vergognava di star nudo. savonarola,
arrossir la mia donna / nel ragionar vedea / lieta de le sue lodi e vergognosa
son parte, che l'autore non vedea. g. capodilista, 227: i
vescica. guiniforto, 484: io vedea ben lei, quella pece, ma in
tante urgenze de mali, con che si vedea la cilia e quello angioino nell'italia
: così fatti scintil lamenti vedea io splendere nella ottava bolgia. rinaldo degli
dante, purg., 12-62: vedea troia in cenere e in caverne; /
desiderava. pulci, 19-89: io mi vedea schernito e vilipeso. ariosto, 38-11
suo sedea, / cader dal ciel vedea / con violenti strepiti sonori /
personalità). gherardi, ii-45. vedea da poi ipscratea reina di ponto lasciare
poi che là ovunque questa donna mi vedea, si iacea d'una vista pietosa
roba tagliata, sì che sua natura si vedea tutta; ed era la più vituperevole.
). boccaccio, viii-2-98: si vedea un piccol popolo pieno di vituperi,
. monti, 2-259: s'uom poi vedea del vulgo, e lo cogliea /
: ser ciappelletto, che scioperato si vedea e male agiato delle cose del mondo
luna lucente / nell'aria cilestrina si vedea. ciliegino, sm. pomodoro