140): sé allato allato a filostrato vedea. ariosto, 8-61: passando una
vedere abbarbaglia; sì che io non vedea. machiavelli, ji \: la lingua
e forte. idem, 20-67: vedea de'suoi campioni estinti / altri giacerne,
finestra o sportello / no'si vedea da lato né di fuori. leonardo,
., 12-60]: ella sognò che vedea nascere di sé uno cane portante
non gli accendesse davanti dove dipinto il vedea. idem, dee., 9-6
quello similmente mille accidenti possibili a ritenerlo vedea. idem, dee., 2-2
bocche così contraffatte, che vi si vedea con quanto sforzo uscisse loro l'armonia
/ però che in aria la fame vedea. soderini, ii-102: si possono acconciare
un poco in pendente, perché mi vedea una faccia da accorato, mi disse
al lavoro. manzoni, 314: vedea nel pian discorrere / la caccia affaccendata
, inf., 31-66: i'ne vedea trenta gran palmi / dal luogo in
di bella lunghezza / il naso si vedea affilatetto, / qual si voleva a l'
pena sì sostenne, / più non vedea quella che sì l'agrada; / e
: ser ciappelletto, che scioperato si vedea e male agiato delle cose del mondo,
, di broccato d'oro, si vedea, la quale, come in un'alcova
. borghini, 1-1-396: a roma si vedea quieta la plebe, scarica e allegerita
fu che il sol mai sempre uniti / vedea un pastore ed una pastorella / starsi
l'elmo gli uscì, la treccia si vedea, / che raggia come stelle per
: / così da ogne canto / vedea gioco e pianto. tesoro volgar.,
frati. pulci, 14-69: poi si vedea nettunno col tridente / guardar con atti
farvi ristoro, / portarne via non si vedea mai stanco / un vecchio, e
, nulla gloria mostrando di ciò ch'ella vedea e udìa. idem, conv.
di lesbia e i multivoli ardori / vedea ne l'onda vitrea, / mentr'
e col gran becco aguzzo / si vedea l'anitroccolo e lo struzzo. idem
: si sdegnava di quella anteposizione che vedea esser fatta alla sua persona. antepósto
l'elmo gli uscì, la treccia si vedea, / che raggia come stelle per
: niuna cosa altro che nuvoli e mare vedea, e una cassa la quale sopra
sera s'appressava, / più lo vedea smaniante e pensieroso. prati, i-m:
le cosse le carni tanto quanto ne vedea, ma quelle minuto minuto tutte l'aperse
, 12-43: o folle aragne, sì vedea io te / già mezza ragna,
fioretti, xxi-949 (26): e vedea una fornace ardente, nella quale gli
parte trarre guai, / e non vedea persona che'1 facesse; / per
la città sanza pericolo partendosi, né vedea a chi comodamente tale legazione commettesse:
capelli molto arruffati. pulci, 5-22: vedea la barba arruffata e canuta. idem
, ma è natura, per ciò che vedea molti buoni dicitori per natura e non
asconde? arici, 77: e vedea quante in grembo / il gran padre oceàn
era diventato quasi cieco, e poco vedea lume. alberti, 38: fievi lodo
, / in ciel guardando, apparir le vedea. = variante di astrologia.
e vi so dire che s'e'vi vedea, che voi mi assettavate bene!
/ da un balcon, donde e'vedea dintorno. boiardo, 2-28-41: dentro
veleggiò quel mar sotto l'eubea, / vedea per l'ampia oscurità scintille, /
spazio, quel poco intervallo / che si vedea fra l'una e l'altra gente
vino non si ricordava più nulla e vedea tanta contentezza, strano e imbizzarrito,
e stesseva il suo destino: / vedea sua madre; poi sentia la voce /
d'angeli / la tósca vergine trasfigurantesi / vedea, sentiasi sotto i piè ruggere /
taglienti. boiardo, 1-26-29: non vedea lume per gli occhi niente, /
. pulci, 14-82: poi si vedea col fero sguardo e fischio / uccider
vorrebbe mai beffare: / io mi vedea schernito e vilipeso, / e costui stava
: il mio gregge e l'altrui si vedea spesso / venirmi attorno, e lassar
alcun non sentiva se non quanto la vedea; ma forte temea non di questo
« or voi solavate fare piangere chi vedea la vostra dolorosa condizione, e ora
volte al giorno. giusti, 2-79: vedea concorrere / in una lega, /
sangue che s'accaglia / e incupirsi io vedea l'alta muraglia / che il cardona
. giusto de'conti, ii-36: vedea le mie suavi lucj sante / non
, tra le qua'lata / bianchezza si vedea, lor dividendo, / né 'l
, desolato. giusti, 2-77: vedea sbiadito il nastro degli occhielli, /
e ima e altra giostra / far si vedea con giochi novi e strani. sacchetti
: guardando, presso due pin si vedea, / ch'erono insieme in un ceppo
dalle bocche / —; già si vedea la bella buccia bionda. / oh
. intelligenza, 170: non si vedea de le cime de'monti, /
mi veniva voglia di recere, quando vedea masticare un boccone da una suora, e
dante, inf., 21-20: i'vedea lei, ma non vedea in essa
21-20: i'vedea lei, ma non vedea in essa / mai che le bolle
la ripa d'ogni parte. / i'vedea lei, ma non vedea in essa
/ i'vedea lei, ma non vedea in essa / mai che le bolle che
non chi era in essa: e la vedea in quelle bolle che il bollore levava
, i-279: una fontana bellissima si vedea, alle cui onde la piovuta acqua niente
loro per abitudine e perché non ci vedea ragione di mutar compagnia, cascando dalla
passando. arrighetti, ii-i- 4-128: vedea... bellezza e virtude in reali
presso all'amenne. / e'si vedea cader tante cervella, / che le cornacchie
già presso all'amenne. / e'si vedea cader tante cervella, / che
come fera brava. / e'si vedea, dove combatte orlando, / prima
intelligenza, 125: or quivi si vedea 'l bello schermire; / costadi e busti
, / il biondo crin gemmata, / vedea nel pian discorrere / la caccia affaccendata
. boiardo, 1-6-52: poi si vedea lei tanto accecata / del grande amor
molto ben grande, nella quale io vedea dall'un lato varii cerchi di persone,
il montanar turbato, / tal si vedea ne le marine schiume / il mostro
2-8-52: avanti a gli occhi suoi vedea ranaldo / e gli altri tutti che
saggio riputolo; / che se 'l vedea, di certo era impossibile / uscir
seta, / che facea tremar chi lo vedea. forteguerri, 21-9: ma non
timo / stava la tela, e si vedea lì presso / un canapaio nero ancor
43-54: già il color cilestro / si vedea in oriente venir manco: / che
sonatore e cantatore era, volentieri si vedea intorno giocolari e uomini di corte,
? » fra sé diceva piano; / vedea la barba arruffata e canuta. boiardo
il capitello, e sopra / si vedea sfavillar fregio, e cornice / di scelto
i veltri. marini, xxiv-826: vedea traversar quelle vie ora un daino,
de'figliuoli, mentre gli piacea, la vedea, lei avrebbe creduto ciò fare per
s'era egli fermo, e si vedea davanti / passar distinti i cavalieri e
. gozzi, 4-38: rugger la vedea sempre in gran pensiero / per il risparmio
ed altri vituperi; / tal che vedea la feccia andare agli astri, /
inverso la forte luce: allora si vedea perfettamente. ariosto, 43-133: gemme
. cantari cavallereschi, 98: chi la vedea stupito resta / a mirar quella faccia
idem, purg., 12-61: vedea troia in cenere e in caverne. idem
esponeano a quei pericoli, ne'quali vedea che altri prencipi con il capestro con il
che fanciullo nella mia patria vignola io vedea ciò fare in casa mia nella notte precedente
, 2-20: con cera fosca ancor vedea lasciare / plutone i ciechi regni, abbandonati
quel mar sotto l'eubéa, / vedea per l'ampia oscurità scintille / balenar
vapor, corrusche / d'armi ferree vedea larve guerriere / cercar la pugna.
stelle, /... / vedea senz'alcun velo / per vari cerchi,
molto ben grande... io vedea dall'un lato varii cerchi di persone,
19-78: guardando presso, due pin si vedea, / ch'erono insieme in un
/... / e quella che vedea i pensier dubi / nella mia mente
; / e i chiacchieroni, ovunque ne vedea, / chetava. tommaseo, ii-295
fioretti, xxi-951 (26): vedea chiaramente li cori de'santi e ciò che
chiomate sue genti. manzoni, 314: vedea nel pian discorrere / la caccia affaccendata
era diventato quasi cieco, e poco vedea. boiardo, 2-4-54: orlando se
. intelligenza, 170: non si vedea de le cime de'monti. leonardo
canuto. tasso, 18-88: già si vedea l'aria turbar, e 'l sole
, si sale. manzoni, 314: vedea nel pian discorrere / la caccia affaccendata
gr., ii-722: invaghito, / vedea pur dianzi biondeggiar le ciocche /
tempo da tirare, / e che vedea che vi fussi guadagno, / più ch'
renoppia, che dal ponte i suoi vedea / tutti fuggir, la cocca a l'
] su per uno collo di monte, vedea la gente su per gli altri poggi
entrato in un salotto, dov'io vedea certi uomini con alcune coltella in mano
da questa vita. manzoni, 314: vedea nel pian discorrere / la caccia affaccendata
., 1-86: ond'ella, che vedea me sì com'io, / a
dante, inf., 21-21: i'vedea lei [la pece]...
sono; oro o ricchezza / non si vedea; ma le pareti bianche; /
, x-1-412: abbracciar le ginocchia le vedea [le preghiere] / d'un dio
era, / che di nulla manera / vedea che se potesse concherere; /
sonatore e cantatore era, volentieri si vedea intorno giocolari e uomini di corte,
s'inchinava al prossimo, che quando il vedea tribolato, sì era egli tribulato con
darsi, da altri gli onori che vedea farsi come a santo, gli erano un
fòro una gran turba / convenir si vedea. quivi contesa / era insorta fra due
era la notte, e non si vedea lume, / quando s'incominciàr l'
difese; / sì chiaramente ognun si vedea intorno, / che la notte parea
nel fòro una gran turba / convenir si vedea. colletta, i-181: in tante
copertoio il viso, ché quasi poco vedea, se non per l'un occhio,
e quand'io l'avea scorta, / vedea che donne la covrian d'un velo
il capitello, e sopra / si vedea sfavillar fregio, e cornice / di
cinque canti, 4-50: chiaro vi si vedea come di giorno [nel ventre della
lieta. d'annunzio, 11-66: ei vedea la ricchezza / dei regni versarsi infinita
ima- gine de la santa dea si vedea, trovammo un sacerdote di bianca veste
nulla gloria mostrando di ciò ch'ella vedea e udia. boine, i-91:
mediti il conflitto. manzoni, 314: vedea nel pian discorrere / la caccia affaccendata
troppo felice si riputava chi nelle sue chiese vedea farsi delle prodigiose cose, senza badare
io te [sole] coruscante / vedea su 'l mare; e fremea vasta
quel mar sotto l'eubéa, / vedea per l'ampia oscurità scintille / balenar
vapor, corrusche / d'armi ferree vedea larve guerriere / cercar la pugna.
sonatore e cantatore era, volentieri si vedea intorno giocolali e uomini di corte, e
a chi moneta d'ariento, secondo vedea il valesse; e per questo modo
aita / le cose in stato pessimo vedea, / pensò che s'egli cara avea
quel mar sotto l'eubéa, / vedea per l'ampia oscurità scintille / balenar
vapor, corrusche / d'armi ferree vedea larve guerriere / cercar la pugna.
. dante, purg., 12-25: vedea colui, che fu nobil creato /
mura sotto un merlo; qual fessura si vedea di fuore, e non di dentro
/ il biondo crin gemmata, / vedea nel pian discorrere / la caccia affacendata
crinuto apollo di sopra alla stellata contrada vedea. pulci, 21-26: e la lor
cinque canti, 4-50: chiaro vi si vedea come di giorno [nel ventre della
, /... / se non vedea la lacrima distinta / tra fresche rose
le cosse le carni tanto quanto ne vedea, ma... l'aperse.
custodi / braccia di febo onde il vedea precinto, / né lo frenò religlon del
di lume, / ch'i''l vedea come 'l sol fosse davante. storia di
per alabarde. boccalini, iii-36: si vedea spogliato de'suoi antichi stati e ridotto
male. cavalca, iii-34: e perché vedea alquanti, ch'erano molto deboli in
il viso e 'l seno, / e vedea il lito andar sempre lontano / e
711: molte / ombre nell'ombra ella vedea passare / e dileguare: alcune col
sì lavato, / che s'i''l vedea mangiar pur du'derrate / di fichi
quivi diserto, / ché cinto si vedea da tutti i lati, / volge a
desolata figura nera di prete, la si vedea passare per i sentieruoli. deledda,
in me destata dal camposanto ch'io vedea, non senza un certo sdegno, in
le cose io fossi presto, / ma vedea come quei ch'or apre or chiude
, / sì che segno lontan non si vedea / del destro più né del sinistro
. nievo, 1-176: il mugnaio che vedea di malocchio un tal andamento, come
17-75: v'era almerico; e si vedea già fatto / de la città,
/ stava divoto, tal che chi 'l vedea / coi gesti pronti far le cerimonie
bellezza, ogni vertute ardente, / vedea a la sua ombra onestamente / il
più vera. mamiani, 1-152: vedea / scender lo spirto errante e sospiroso /
extinguerai. tasso, 7-82: si vedea fiammeggiar fra gli altri arnesi / scudo di
volgar., viii-561: colui che vedea il volto del sommo sacerdote, percoteasi
ferir la destra. manzoni, 314: vedea nel pian discorrere / la caccia affaccendata
a colui, le cui case di pecunia vedea così digiune, e che morìo così
: quivi sì vaga e lieta la vedea, / ch'arder mi parve di più
quale per perdimento di sangue morire si vedea, quegli a'cir- custanti raccontò,
, 8-376: né però diminuita esser vedea, / per tanto divorar, la
scoperta d'ogni parte, che indi vedea liberamente il cielo. 3.
omaggio al potente... non vedea che direnamento servile. = deriv.
cielo. d'annunzio, i-459: vedea composti in fila li alberelli / su 'l
dossi, 659: ben si vedea, dal pretenzioso suo disabbiglio, dalla
, 38-26: [re carlo] vedea e cristian tanto disavanzare / e tutti
le cose io fossi presto, / ma vedea come quei ch'or apre or chiude
, / agonizzar del- l'adria si vedea / l'orgoglioso decrepito lione.
/ il biondo crin gemmata, / vedea nel pian discorrere / la caccia affaccendata
g. capponi, i-520: così vedea l'albizzi (e non lo taceva)
si vedevano. tasso, 20-47: vedea [goffredo] che il duce perso /
, / il vessillo di roma ognun vedea / subitamente dispiegarsi ai venti. marnioni
, 1-406: l'armi, che egli vedea dipinte de'gentili uomini, faceale dispignere
cosa ragionevolmente disposta, che quanto più vedea, più si maravigliava. guicciardini,
dante, purg., 10-54: vedea / di retro da maria, da
al vincitore. tasso, 20-47: vedea che 'l duce perso / le più ristrette
: s'era egli fermo, e si vedea davanti / passar distinti i cavalieri e
valerio massùrto volgar., i-247: elli vedea lo romano imperio quasi distrutto per la
equilio, / da color ch'io vedea sì porvi assedio. pallavicino, 7-69
tutte tacque un monte, / e fieri vedea, l'oggi e il domani.
meschina /... sempre più vedea d'oggi in domani / esso e la
. fazio, i-1-46: una donna vedea vèr me venire / con l'ali aperte
: v'era almerico; e si vedea già fatto / de la città, donna
di casa. alfieri, 41: vedea lei sola; e l'ho negli occhi
, par., 28-97: quella che vedea i pensier dubi / nella mia mente
/ dintorno, per veder se el vedea / colui che quivi parlato gli avea.
i tempi, e che di ciò vedea / chiara testimonianza or per effetto.
: il già tremendo impero romano si vedea... ridotto in una camera
e di bella lunghezza / il naso si vedea affilatetto. f. villani, i-411
175: turbata? epperché? perché forse vedea che insegnava a un maestro?
. tasso, 17-77: non si vedea virile erede a tanto / retaggio, a
/ e con astolfo; o mi vedea presente / l'imperatore nell'eremitaggio.
a l'alba vicina / là innanzi non vedea che fusti rotti / e sgorbii su
in tomba assorto, / pender su me vedea, turbata il ciglio, /.
tranquillo era più allegro, ma perch'elli vedea e conoscea che li imperii diveniano potenti
giove romano, il quale così spesso vedea chiamare da'consoli a testimonio de'patti da
pananti, ii-95: il reverendo, che vedea la fame, / risponde: c'
le cose io fossi presto, / ma vedea come quei ch'or apre or chiude
schiera di messapo / là 've foco vedea del tutto estinto. tasso, 8-6-
stato genitore di tanta meraviglia quanta si vedea ch'era questa nobilissima beatrice, di questa
ghiacciato verno. caro, 16-59: vedea l'eterno giove, / che di queste
quand'io l'avea scorta, / vedea che donne la covrian d'un velo.
essa giacque, / tutto vi si vedea sanza fallènza. beicari, 4-91:
la vena; / e il viver suo vedea fuso e distrutto / da'suoi pieni
di schierati fanti e di squadroni / si vedea la campagna. tasso, 20-22:
in quella valle stesse, ove vedea / una casetta che fumo facea. d'
io * 1 più delle mattine la vedea, veduta l'avessi... col
.). aleardi, 1-410: vedea / la notte incerte torreggiar le forme
caporali, i-120: e perché favorita si vedea / ella e 11 marito, in
faticoso usbergo, / lieto nel cor, vedea / sotto 1 ferrati piè tremarsi il
acqua? » (e l'ombra si vedea / di que'buoi che colui sognati
parte lavorasse il detto suo oppinione, il vedea volentieri, e gli faceva grazia d'
uomini diventati animali e a chi li vedea ed a loro medesimi paressono essere bestie
s'era egli fermo, e si vedea davanti / passar distinti i cavalieri e
otto tenea il fermo, e'si vedea chiaro che tutta lombardia voltava e 'l signore
182: corrusche / d'armi ferree vedea larve guerriere / cercar la pugna.
cannoni! pascoli, 484: né pur vedea la gente / là, che moriva
intorno al sole essa [la terra] vedea rotare / gli altri prigioni, come
-per simil. boccaccio, vi-300: vedea / due leggiadre e belle giovinette,
bocca aprirò battere occhi / non si vedea de'riguardanti alcuno. landò, 44:
, 20-36: la nave ritta levar si vedea, / e poi sott'acqua la
estiva sera! d'annunzio, i-459: vedea composti in fila li alberelli / su
. pascoli, 484: né pur vedea la gente / là, che moriva,
/ sovra olimpico ponte in finto marie / vedea prodigi di valore e d'arte,
, / ma vero e naturai si vedea questo [l'ippogrifo].
. giraldi cinzio, iii-13-36: la vedea spesso in riva d'un torrente,
hanno paura i galeotti, / così vedea in quel tempo seguire / l'un dolor
; / fisava un brigantin che si vedea / sfidar gli adriaci scogli e la
amar si vuole. baldi, 5-6: vedea qui avanti, in mar l'altera
dante, purg., 12-28: vedea briareo, fitto dal telo / celestial
cima levando / un venerabil tempio lì vedea. marino, 207: io da due
tutta la sua larga casa / andromaca vedea, florida moglie, / che per candide
/ ed allorché più fluttuante e piena / vedea quella di sangue orrida corte, /
dante, purg., 12-27: vedea colui, che fu nobil creato /
massi e tronchi. manzoni, 28: vedea / giove da l'alto serpeggiar già
7-i-154: segno alcuno / non si vedea, né fonda era la fossa, /
nuovo che si andava formando, e ci vedea in fondo, ultimo termine, una
viva. boiardo, 2-1-22: lì si vedea lo astrologo prudente, / qual del
niuna cosa altro che nuvoli e mare vedea ed ima cassa la quale sopra tonde
, / c'aver la figlia si vedea smarrita, / de suo destin doleasi e
e del peso e della bellezza che vi vedea ne'vaselli, che mai veduto non
potere provvedere e riparare alle fortune che si vedea apparecchiare. cebà, 9-20: così
né stellato, né sereno / si vedea 'l ciel, ma fosco e nubiloso,
di lesbia e i multivoli ardori / vedea ne l'onda vitrea. verga, i-375
, 1-1-191: il frangersi dell'onde si vedea, / e 'l gorgogliar vi
faccia di lume, / ch'i''l vedea come 'l sol fosse davante. frezzi
dante, par., 31-49: vedea visi a carità suadi, / d'altrui
beltà costante. pascoli, 650: si vedea l'olivo, / grande, fronzuto
da fabbri. buommattei, iv-245: si vedea un trofeo di vari strumenti che s'
non la possa; / che giunto si vedea rali, ii-50: ricoperta di
fuggite, e già presente / si vedea quasi quel ch'amò l'alloro.
: il navigante /... / vedea per l'ampia oscurità scintille / balenar
compassione aver di quel dolente, / cui vedea far così funesto pianto. tasso,
letto, io vi raggiungo ». / vedea le mille fate nelle grotte / illuminate
come io il più delle mattine la vedea, veduta l'avessi con la cappellina fondata
; / ma, per quel poco, vedea io le stelle, / di lor
o da livrea. giusti, 4-i-143: vedea sbiadito il nastro degli occhielli / e
l'alba vicina / là innanzi non vedea che fusti rotti / e sgorbii su la
gabba. boiardo, 2-1-22: lì si vedea lo astrologo prudente, / qual del
gagliardo gallo, il quale, come la vedea, gridava in tal modo, cum
/ qual topo in piede al gatto si vedea, / vorria trovarsi inanzi in mezzo
e il compagno. pallavicino, ii-372: vedea [giulio] l'imperadore in travagliosa
/ il biondo crin gemmata, / vedea nel pian discorrere / la caccia affaccendata
stato genitore di tanta meraviglia quanta si vedea ch'era questa nobilissima beatrice, di
25-96: quivi né allor né mirto si vedea, / né cipressi né frassini né
cose, quasi come sognando, già vedea, sì come ne la vita nuova
. dante, purg., 12-29: vedea briareo, fitto dal telo / celestial
, iv-11: terribil ombra / giganteggiando si vedea salire / su per le case e
. pascoli, 484: né pur vedea la gente / là, che moriva,
dei. gherardi, ii-56: si vedea con amirazione di tutto il popol romano
. malispini, 1-342: volentieri si vedea intorno giocolari e belle concubine. guittone
in pietre dure. giusti, 2-77: vedea sbiadito il nastro degli occhielli, /
par., 27-105: ella, che vedea il mio disire, / incominciò ridendo
. cieco, 33-96: rinaldo che il vedea sì giovincello / disse contra dudon:
falsa / opinion di me, pur mi vedea / di giovinezza e di beltade in
poppa manca. tasso, 1-23-99: il vedea co 'l braccio esangue / girar i
mille nodi [i capelli] gli vedea girarsi. arici, i-io: questi [
lucca ci volea giugnere al canto. vedea i bisogni nostri, e che noi
vita, ché sì mal menare / vedea in mondo, che gl'era a spiacere
e di sua man contesta, / vedea per mezzo sparsa e d'ogn'intomo
/ ché l'un l'altro non vedea. grazzini, 2-155: era allora di
dante, inf., 21-21: non vedea in essa [pece] / mai che
1-1-191: e 'l frangersi dell'onde si vedea, / e 'l gorgogliar vi si
gracchiare, / e più, quando vedea torbo il mattino. -sostant.
, / posto a te, ch'io vedea qual me penoso, / nudo in
, inf., 31-65: i'ne vedea trenta gran palmi / dal luogo in
ch'esser fin quivi all'ordin si vedea / per rendersi spazzata ed annaffiarsi /
comune di firenze, la cui amicizia vedea ch'era stabile e diritta, e che
molto grata nel cospetto di tutti che la vedea. fazio, v-18-51: altre [
dante, purg., 12-30: vedea briareo, fitto dal telo / celestial
, / quando di fiori un nembo / vedea rider intorno, i...
il quale [gallo], come la vedea, gridava in tal modo cum uno
profonde. pindemonte, 192: io pur vedea di lalage sul volto / la tacita
me [lo stivale] non si vedea grinza né spacco. cagna, iii-191:
, viii2- 6: alcuna cosa vi vedea, ma quello che fosse non discemea
sua sorella morgana. pascoli, 283: vedea le mille fate nelle grotte / illuminate
un grotto / pieno di musco, si vedea viola, / col gomitolo, i
parte trarre guai, / e non vedea persona che 'l facesse. sacchetti, 52
/ la terribile mano, e si vedea / sangue uscirne a gran gocce. calandra
quand'ella il dardo per l'aria vedea / zufolando volar, e poi nel viso
, / che la forma di quelle si vedea. casti, i-2-268: la snella
tebaldeo, egl., 4-32: vedea rider le vite e l'altrui biade;
halli, 9-81: niso, che 'l vedea con tanta fretta / e con mirabil
s'io mi maravigliava, / quando vedea la cosa in sé star queta, /
, privativa alle y e fieri vedea, foggi e il domani. saba,
foscolo, sep., 205: vedea... /... fumar
volea epicle proseguire, mentre gli si vedea l'entusiasmo ignito accender la gota. carducci
il biondo crin gemmata, / vedea nel pian discorrere la caccia affaccendata.
un altro sol più vaga aurora / illustrata vedea, con altro caldo / di quel
dal vino non si ricordava più nulla e vedea tanta contentezza, strano e imbizzarrito,
giusti, 4-i-137: tal, che vedea la feccia andare agli astri, /
figur. sacchetti, 161-93: quando vedea dipignere, il muso e gli atti
cielo cui la terra imita, / vedea ghirlande, croci, aquile, scale.
serbando con diligenza i contorni quali gli vedea disegnati. manzoni, pr. sp.
, più di forze impàri / si vedea turno. tassoni, 12-46: avendo
avidissimo e di ciò impazientissimo, che vedea la città di pisa molto più amica
impedite / alfion pien di tema si vedea / arrivato gridar nel regio albergo,
nel cielo cui la terra imita, / vedea ghirlande, croci,...
. gozzi, i-21- 220: biondeggiar vedea / le grasse zolle di mature spighe,
. importazione. bembo, 5-1-152: vedea tutta la fortuna di quella guerra nello
: i'mi mossi col viso, e vedea / di retro da maria, da
de li suoi compagnoni, ch'elli vedea apertamente ch'elli eramo troppo gravati e troppo
l'antro / segno non si vedea ch'a la spelonca / il cercator drizzasse
e dava crolli e scosse le quali si vedea manifesto esser sintomi cagionati dalla gagliarda impulsione
in su tirava, / sì ch'io vedea più de la gamba schiuso. giustino
. nievo, 1-244: ogniqualvolta mi vedea incantato in qualcheduna di quelle care biondinelle
, / ma de lo assunto si vedea incapace: / impos- sibil gli par
inchinava al prossimo, che quando 'l vedea tribulato con lui insieme, e sempre
/... / consumar si vedea miseramente. varchi, 18-2-106: clemente
glorioso, augusto / l'ordin vi si vedea, nulla interrotto: / vedeasi dal
me più dolci tempre, / s'io vedea poi tesser quei fiori eletti / nel
canticchiando attende. pascoli, 282: vedea le fate, le vedea scoccare / fusi
282: vedea le fate, le vedea scoccare / fusi a migliaia, e
che que'ribelli non voleano conoscere, vedea già l'induramento e la perfidia loro nel
, / che quei tre cavallier che vedea inanti, / manco temea che pargoletti
che duol sentia la sconsolata, quando / vedea del suo signor, troppo infedele,
infermerà: / che la vivanda gli vedea portare [ai malati] / per nutricarli
nfiammò nel core, / perché ella il vedea tanto gentile. nappi, xxxviii-266:
'nforcatura. chiose sopra dante, 1-121: vedea nella montagnia... una grande
/ principio del nostr'esser, si vedea. vico, 493: questo [il
de'medici, ii-189: talor se ne vedea quindici o venti / come bicchieri
senza barba, e stava dinanzi, e vedea la cosa pertenere alli suoi tormenti,
tien ben chiuso; / e si vedea raccolto in varie ampolle, / qual più
ma non pennuti, / pur si vedea così tra mesto e gaio. siri,
a capo nudo, e gli si vedea grondar dalla fronte il sudore. leti,
, / quando niun di quei semplici vedea, / si mangiava l'offerte e i
. c. croce, 2-26: qui vedea mirra che col padre giacque, /
, l-1-290: alcuna volta si vedea sboccare nell'aria una gran quantità
. i. frugoni, i-3-122: ben vedea, che a quella innanti / incredibil
d'angeli / la tosca vergine transfigurantesi / vedea, sentasi sotto i piè ruggere /
alla verginetta innocente che quello ch'ella vedea nella fonte, era l'aspetto suo
e roseo il viso; / ed appena vedea sedici aprili. tarchetti, 6-i-228:
e bea. grossi, ii-75: vedea di scudi a più color dipinti /
/ però ch'a mal partito si vedea. -per estens. imbalsamare;
e formidabile, e tanto più quanto si vedea senza termine insaciabile, immortale, già
ch'egli tra tonde trasparenti e chete / vedea l'insidie, e si fuggia lontano
m'insozzava, m'imbrattava, mi vedea per poco già lordo come son essi.
/ che nell'onda increspar pur si vedea. giuglaris, 262: la vita,
studio insudato, / in lettre molto se vedea profondo. machiavelli, 1-i-98: molti
'ntendimento / agli edifici, ch'io vedea disfatti. del tuppo, 461: esopo
armonia sì intento / che non se vedea in ramo mover foglia / tanta dolcezza
parti cassa e mutata più volte si vedea. stigliani, 71: la quarta
masuccio, 239: como la donna il vedea del suo fervore alquanto intepedire, con
g. gozzi, i-20-118: io pur vedea / mura imbiancate e prima lisce e
, 1-176: alla fine il mugnaio che vedea di mal occhio un tal andamento,
: quella vesta /... / vedea per mezzo sparsa e d'ogn'intorno
sasso eran cupe, né vi si vedea fondo per l'intralciamento de'cespuglioni.
quale rettoricamente mi parlò de'difetti che vedea in tutte. monti, 4-3-189:
, se si prende l'azione come la vedea la molti- dudine. =
serragli. d'annunzio, iv-1-267: vedea anche quelle mani bianchicce, molli,
di cui era quel bel luogo che vedea; e ogni cosa investigata, si fermò
sembianti, onde tutt'ardo, / vedea fuggir più che da corda strale.
a pigliar medicine per far figli, che vedea tanto desiderarsi dal marito, cadde in
. alamanni, 7-i-44: non si vedea fra lor sospiri o pianti / far fosca
parto era in istante, / e mi vedea d'affanno e di paura / ricolma
/ nella cui notte ingombra / io vedea passar gli antichi / mostri e gli
e da'stridenti rostri / lacero si vedea, spumoso e gonfio. aleardi, 1-485
finta... / se non vedea la lacrima distinta / tra fresche rose e
/ e lassù il mondo novo si vedea. giusti, 4-i-354: la poveretta
: i'che tanta laidezza / mi vedea, vergognava di star nudo.
si donao. iacopone, 24-52: vedea i garzuni girse iocanno, / ed
sorte, l-1-290: alcuna volta si vedea sboccare nell'aria una gran quantità di
a te sul capo / ei lampeggiar vedea con livid'occhio / il regai serto ch'
udiva i suoni di una fanfara o vedea sventolare una bandiera, o lampeggiare una
poi languendo, /... / vedea della virtù l'alzante altura / e
quanti faggi d'intorno e quanti bronchi / vedea allora in queste ombrose selve, /
ariosto, 16-76: le cui squadre vedea, con fretta molta, / dopo
... corrusche / d'armi ferree vedea larve guerriere / cercar la pugna.
/ e lassù il mondo novo si vedea. pascoli, 331: levò gli
sì lavato, / che s'i''l vedea mangiar pur du'derrate / di fichi
caterina. marini, i-93: si vedea un arco magnifico sopra quattro alte colonne,
. idem, purg., 12-34: vedea nembròt, a piè del gran lavoro
le stelle già de l'altro polo / vedea la notte. idem, inf.
la mia frale vita, / e vedea 'l suo durar com'è leggiero, /
da tutti veduto, ed elli tutti vedea, però ch'elli era in su un
battesimo di clodoveo; la colomba vi si vedea portante il sagro liquore, onde unti
sua. pulci, 26-141: e'si vedea, dove combatte orlando, / prima
lento, / né mover foglia si vedea dal vento. carducci, 610: le
ombre di lupi. pascoli, 677: vedea [odisseo] la casa di pulite
tanto acconciamente che dove fusse posta non si vedea. fasciculo di medicina in volgare,
mamiani, 1-327: cotal grecia vedea su d'una rupe / la lesboica
de la cagione di quello ch'io vedea, la quale è di maggior letizia
alla cura di esso, non si vedea l'usato concorso de'cittadini. gualdo priorato
un principio. amari, 1-1-19: vedea le città dell'etna levarsi tutte, e
: io vidi, come un dì guido vedea, / uscir da quei levati occhi
di lume, / ch'i''l vedea come 'l sol fosse davante. boccaccio,
più libero nel bere, e si vedea che il vino lo tracannava con buona
occhi sani e liberi, co'quali vedea come di prima o meglio. g.
re le cagioni delle cose ch'ei vedea nuove, come venirgli a dire il centurione
ligustri e rose. ariosto, 10-96: vedea la lacrima distinta, / tra fresche
, serbando con diligenza i contorni quali gli vedea disegnati. -segnato con una
dì primo ed il terzo / mi vedea l'unghie di livore, e il gelo
per gli cenni e per lo ridere che vedea lor fare; ma questo giorno,
cosa ardeva; / e luccicar si vedea tante spade, / che siragozza un inferno
stella alla misera gente che perduta si vedea. praga, 3-38: o notturno splendore
faccia di lume, / ch'i''l vedea come 'l sol fosse davante. idem
/ il sommo sole non vi si vedea / prima che jesù venisse in vergine
naio della casa, dove sempre si vedea il cielo. de roberto,
parevano. tasso, 7-82: si vedea fiammeggiar fra gli altri arnesi / scudo
fantasie color di rosa dilettandosi maravigliosamente, vedea nel lucido aspetto delle gioie romane già
ariosto, 19-34: più lunge non vedea del giovinetto / la donna, né
, ed io era in luogo dal quale vedea la mia beatitudine. idem, inf
mal vanto; / però ch'i'ne vedea trenta gran palmi / dal loco in
quella [venere]... si vedea quivi adorata in un sontuoso tempio che
: più nulla io vedo, io che vedea non molto / quando chiamavo,
, 239: como la donna il vedea del suo fervore alquanto intepedire, con
dal riverberare di alcun torchio acceso che vedea uscirne. f. f.
non scolpita, perocché non si vedea la magistria d'essa. =
53: querce vastissima e più superba / vedea di fragola pianta tra l'erba;
, inf., 21-20: io vedea lei, ma non vedea in essa /
21-20: io vedea lei, ma non vedea in essa / ma'che le bolle
', cioè dei freschi arbori che vedea di là dal fiumicello. daniello, 437
ariosto, 19-34: più lunge non vedea del giovinetto / la donna, né di
di sì fatte novelle, però che già vedea per questa prima esser da'visi della
niente era lor detto. e chi vedea portarne il suo, non osava domandarlo
, 17-125: vidi poi, ché noi vedea davanti, / lo scendere e 'l
core, / e la battaglia perduta vedea, / e maladiva il pagan traditore
trista e maninconosa e io ti vedea, subito, come caccia la luce del
, sempre mai toccando / quel che vedea di gaudio empirle il seno, /
però che era di notte e mal si vedea. boiardo, 2-10-12: ranaldo consentì
. boccaccio, 1-i-339: ella si vedea grazioso luogo apparecchiato ne'beati regni,
casti, i-1-276: a manca si vedea bella fantesca, / il sen scoperto e
43-54: già il color cilestro / si vedea in oriente venir manco; / ché
bianco. chiabrera, 3-15-21: si vedea la polverosa via / fra lor ad or
, laonde tobia acciecò, e non vedea lume. 23. inghiottire,
que'tempi. grossi, ii-120: vedea volgersi macchine, levarsi / manganelle e
occhi miei bagnati in pianti, / e vedea, che parean pioggia di manna,
a la fenestra, / onde cose vedea tante e sì nove, / ch'era
, se tu vuogli. -e come lo vedea posato un poco e per cominciare a
: v'era almerico; e si vedea già fatto / de la città, donna
in ozio. gherardi, ii-41: vedea il malvagio e crudelissimo tiberio colle sue
veleggiò quel mar sotto l'eubéa, / vedea per l'ampia oscurità scintille / balenar
/ alla chiesa e in un canto orar vedea, / e dal seren della percossa
, e sì piccioli che appena ci vedea; un naso largo e schiacciato nel
il montanar turbato, / tal si vedea ne le marine schiume / il mostro
, / e lassù il mondo novo si vedea. massaia, x-196: non comprendendo
dante, purg., 12-31: vedea timbreo, vedea pallade e marte,
purg., 12-31: vedea timbreo, vedea pallade e marte, / armati ancora
: mentr'io da sì fatti martìri mi vedea ripercosso, giudicava me solo il martirizzato
a ragionare nel collegio... vedea da ogni lato donne e uomini mascherati
ombroso, / il mastico lodato si vedea / col balsamo stillar aventuroso. cellini,
non gli accendesse davanti dove dipinto il vedea. detta casa, 5-iii-196: per mio
cesare alla corte. pascoli, 163: vedea nell'ombra qualche muta stella / gli
alba era incerta ancor, nè si vedea, / pel sol vicino, impallidir
farle passare per nuove; pur si vedea ch'erano stracci medicati dall'ago cirugico
pigliar medicine per far figli, che vedea tanto desiderarsi dal marito. redi,
se si dolesse -di ciò che mi vedea. latini, 3-55: io so bene
/ per cui bene in la stanza si vedea. c. i. frugoni
idem, purg., 12-33: vedea timbreo, vedea pallade e marte, /
purg., 12-33: vedea timbreo, vedea pallade e marte, / armati ancora
e messer bernabò, quanto più il vedea diguazzare, più dicea: -di'
, ii-233: ogni foglia che menar vedea, / credea che fosse ninfa, e
re. marini, i-93: si vedea un arco magnifico sopra quattro alte colonne
la mia frale vita, / e vedea 'l suo durar com'è leggiero, /
stato genitore di tanta meraviglia quanta si vedea ch'era questa nobilissima beatrice, di
lievissime, dal suolo / ferro e abeti vedea sorgere e marmi, / a sua
spazzaturai / una schiera venir poi si vedea / sopra i buricchi lor, tutti
lo gran disiderio che nel mio cuore vedea. pulci, 1-25: gli antichi padri
: l'altro [il vasaio] egli vedea di forza / picchiar mestare il duttile
metazolo... amiclas sicuro vedea, per quella parte del suo metazzolo,
, ch'è tanto sottana; / non vedea luce, sol, luna né stelle
la grande oscuritade, l'uno non vedea l'altro. boterò, 9-83: i
, 12-44: o folle aragne, sì vedea io te / già mezza aragna,
: quella vesta /... / vedea per mezzo sparsa e d'ogni intorno
caporali, i-iio: antonio, che vedea per due piattelli / non aver micca
a migliara. pascoli, 282: vedea le fate, le vedea scoccare /
, 282: vedea le fate, le vedea scoccare / fusi a migliaia. e
minugia. pulci, 27-85: e'si vedea cader tante cervella, / che le
era cagion di riso a chi 'l vedea. lancellotti, 299: oggidì siamo
a la fenestra, / onde cose vedea tante e sì nove, / ch'era
: or voi solevate fare piangere chi vedea la vostra dolorosa condizione, e ora pare
: qua e là per le campagne vedea rosseggiare i fuochi del bivacco, e pensava
l'aspra figura / del padre la vedea [mirra], che conosciuta / avea
verde pianura / e la vittoria forse vedea, non la battaglia. viani,
/ però eh'a mal partito si vedea. lorenzo de'medici, 7-145: un
nel cielo cui la terra imita, / vedea ghirlande, croci, aquile, scale
nel viso, tal che più non vedea e cascò, et alora si rese.
i-29-2: invidia, superbia e avarizia / vedea moltiplicar tra'miei figliuoli. boccaccio,
vicende dell'incivili mento europeo, si vedea di quale momento vi fossero stati i musulmani
. fazio, v-22-42: io vedea per tutto andare a piede uomini e
colombo infante / nuovi pe '1 mar vedea mondi spuntare. buzzi, 189:
che fin la monna in cuffia se vedea, / moriva se nel letto non l'
il montanar turbato, / tal si vedea ne le marine schiume / il mostro orribilmente
su per uno collo di monte, vedea la gente su per gli altri poggi
cotale monticèllo, il quale leggermente si vedea dagli aguati che posti erano. boccaccio
la punta d'un monticèllo sassoso, si vedea per attorno coronata di colline e di
novella durante tal camino, però che vedea della novella ditta la brigata averne diletto
dante, purg., 12-30: vedea briareo fitto dal telo / celestial giacer
dante, purg., 15-109: lui vedea chinarsi, per la morte / che
stato genitore di tanta meraviglia quanta si vedea ch'era questa nobilissima beatrice, di
. bresciani, 6-x-153: il sabbato vedea sull'altarino del suo oratorio sotto l'
lucido pastore, / che le cose vedea per cento porte. / gli occhi in
fondo alienato. cesari, 1-1-292: vedea il buon apostolo [paolo] lo scandalo
: l'afflitta di don, che si vedea / patir di mal di cuor,
epiteto ingiurioso. gherardi, ii-41: vedea lo isfrenato e isfacciato gallicola, mostro
tra 'l sangue / un drago si vedea,... / in memoria di
si fosse, radissime volte ralegrare si vedea, essendo prima gaia e lietissima per
: i'mi mossi col viso, e vedea / di retro da maria, da
l'armonia sì intento / che non se vedea in ramo mover foglia / tanta dolcezza
anguillara, 8-19: s'ella il vedea talor reggere il morso, / nel maneggiarlo
molte parti cassa e mutata più volte si vedea. caporali, ii-16: dico sol
alti misteri. cesari, 3-1-107: vedea verificata la promessa dell'angelo, sì
colle d'oriente appena / biancheggiar si vedea d'un fioco albore, / ma
aveva. boiardo, 1-6-52: poi si vedea lei tanto accecata / del grande amor
: la donna mia, che mi vedea in cura / forte sospeso, disse:
, ma è natura, per ciò che vedea molti buoni dicitori per natura e non
tagliata, sì che sua natura si vedea tutta ». giuseppe flavio volgar.,
fare. sergardi, 124: ciò vedea filodemo e l'idiota / del sodalizio suo
, su cui notar, più non vedea. -figur. tramonto sul mare
20-36: la nave ritta levar si vedea, / e poi sott'acqua la prora
veleggiò quel mar sotto l'eubea, / vedea per l'ampia oscurità scintille / balenar
dì magnifica la festa, / né si vedea fra quelle nazioni / alcun con faccia
una sì grande nebia che poco si vedea lume, e sendo fatte tre schiere
canto solea star certa donna / che vedea frutte bellissime, ond'io / spesso avea
/ a rodomonte, tal che si vedea / al saracin gran parte de la faccia
, gr., ii-478: cantando, vedea lieto agitarsi, / esalando profumi,
grande fermezza di fede a chiunque lo vedea e uno confortamento d'amore in dio
mani, / e l'abbondanza si vedea fra noi. g. capponi, 1-i-348
-bella, quando / con voi mi vedea / sollazando -e in gioia stando /
niuna cosa altro che nuvoli e mare vedea e una cassa la quale sopra tonde
lomazzi, 275: quinci ogni ingegno si vedea notturno / e di virtù non intendeva
: col secreto con che gli altri vedea senza esser da gli altri veduto,
tremisenne e di norizia; / né si vedea alla mostra comparire / il segno lor
., tanto che, qual dì noi vedea, non potea la seguente notte senza
non chiude. petrarca, 301-13: quinci vedea 'l mio bene, e per queste
: quivi né allòr né mirto si vedea, / né cipressi né frassini né faggi
gozzi, i-6-26: nella stanza non si vedea altro che le muraglie, una sedia
. g. gozzi, i-n-118: vedea sotto a'dettami vostri la concordia fra
giulio strozzi, 17-14: io ben vedea che parolette accorte / sotto nodrian mille
sardi languidamente. praga, 3-40: vedea le forosette in sul sagrato / occhieggiare
, 11-369: via più manifesta / si vedea degli dei l'ira davanti / in
occorse che quasi in brieve tempo si vedea essere le possessioni tutte loro. rinaldo
, ii-298: io... nulla vedea in quello luogo offuscato. pigafetta,
gr., ii-636: l'ieri vedea, l'oggi e il domani. pascoli
a pallade molto, ai rami pieno si vedea e di fiondi. palladio volgar.
minori i toschi al lor sermon vedea. tommaseo, 15-132: i sali del
iv-io: terribil ombra / giganteggiando si vedea salire / su per le case e su
? » (e l'ombra si vedea / di que'buoi che colui sognati avea
, al gran sospetto / ch'ondeggiar si vedea per tutti i lati. c.
. dante, par., 31-51: vedea visi a carità suadi, / d'
tutto onesta e di bei costumi ornata la vedea. g. gozzi, i-22-125:
onesta / né la più breve via vedea di questa. tasso, 6-53: poi
. f. frugoni, 1-39: il vedea così vago di attraere le non incontaminate
casti, i-1-276: a manca si vedea bella fantesca / il sen scoperto e con
aleardi, 1-189: sui labbri tuoi vedea che la bugia / anch'ella ordia.
spedito e ratto * / giacché ognora vedea l'originale, / volesse consolar me col
frega, per le battaglie che io vedea, votai la tampella della orina fredda
, era scannata dalla fame, che vedea 'n aria. 8. dimin
dante, par., 31-51: vedea visi a carità suadi, / d'altrui
veleggiò quel mar sotto l'eubea> / vedea per l'ampia oscurità scintille / balenar
. fioretti, 2-53 (151): vedea che cristo non entrava nella ostia,
si partiva da lei se non la vedea pacificata e le domandava perdono e conosceva
dante, purg., 12-32: vedea timbreo, vedea pallade e marte,
purg., 12-32: vedea timbreo, vedea pallade e marte, / armati ancora
piazza. forteguerri, 24-72: già vedea le tende maganzesi / e già più
più d'un di quella infame schiera / vedea girare intorno a quei paesi. manzoni
dante, purg., 12-31: vedea timbreo, vedea pallade e marte,
purg., 12-31: vedea timbreo, vedea pallade e marte, / armati ancora
): là ovunque questa donna mi vedea, sì si facea d'una vista pietosa
magro divenuto le'n esso già si vedea 'l pallidore. cassiano volgar., xxl-14
col cuore in palma di mano e si vedea ogni loro sentimento nelle parole. savinio
, inf., 31-65: i'ne vedea trenta gran palmi / dal loco in
piante pellegrine il nabateo / giunco vi si vedea, v'era... /
; oro 0 ricchezza / non si vedea; ma le pareti bianche; / tenuto
ariosto, 22-83: quei tre cavallier che vedea inanti / manco temea che pargoletti infanti
. ariosto, 26-34: poi si vedea d'imperiale alloro / cinto le chiome
a vignone di quelle cose, come si vedea ch'aves- sono a dirizzare il mondo
avea, ma tutte cose quiete e riposate vedea. castiglione, 72: alcuni.
al martoro. goldoni, xiii-924: vedea al di fuor quel che ho descritto in
... / dal dolor abbattuta si vedea / cor rer chi qua
condizioni di quello che di dite si vedea fuori della ghiaccia. savonarola, i-15
veduto. sercambi, 2-i-142: come vedea partita la famiglia o chi fusse,
39: già partorir le piante si vedea / e correr per le valli
: s'era egli fermo, e si vedea davanti / passar distinti i cavalieri e
9-64: poi che furori più presso, vedea / ulivier questa [meridiana] che
a quello [fonte] non si vedea di pastori né di capre pedata alcuna.
s s 81: madonna isotta vedea che tristano avea lo peggio de la
, il nabateo / giunco vi si vedea, v'era di gnido / la cassia
poco in pendente, perché mi vedea una faccia da accorato, mi
che 'l vicinissimo pericolo onde già si vedea pender casale per l'incessante oppugnazione dello
copertoio il viso, ché quasi poco vedea, se non per l'un occhio,
tacque un monte, / e rieri vedea, l'oggi e il domani. carducci
nobile e ricca, e bellissima la vedea: per che senza troppo lungo pensiero
si era nella donzella la qual egli si vedea davanti. -fallire a qualcuno
niuna cosa altro che nuvoli e mare vedea e una cassa la quale sopra tonde
dentro e sì piccioli che appena ci vedea, un naso largo e schiacciato nel
bibbia volgar., viii-561: colui che vedea il volto del sommo sacerdote percoteasi nella
quel conflitto / la tirannide sua cader vedea, / sendole ciò permesso, in un
d'ogne parte trarre guai / e non vedea persona che 'l facesse. sydrac
con ciascun occhio chiuso, / tanto vedea lì con l'occhio aperto, / insin
l'avesse fatto, / redintegrarsi il vedea astolfo a un tratto. catzelu [
perché. carducci, iii-1-464: lisabetta vedea / quel corpo tenerello e si piagnea
pascoli, 1318: l'altro egli vedea di forza / picchiar mestare il duttile piallaccio
il sole, / a noi ritroso, vedea far capolino / al nostro mondo,
pensava la mia frale vita / e vedea 'l suo durar com'è leggiero, /
eccitava mestizia e sospiri a chi udiva e vedea. = deriv. da piangere.
v'era scritto; / e sempre lo vedea più chiaro e piano. piccolomini,
potesse immaginare piccioli quegli uomini che si vedea grandi innanzi agli occhi, e far
ancor fanciulletto piccolino / tra strane fiere si vedea caduto. a. f. doni
tromboni, / s'udiva e si vedea più d'una danza / con tanti strani
/ varcato il mezzo: e si vedea boote, / il celeste arator, con
miei bagnati in pianti, / e vedea, che parean pioggia di manna,
ii-483: nel sen profonda piaga gli vedea, / che orrendamente scavemata e scossa
veleggiò quel mar sotto l'eubéa, / vedea per l'ampia oscurità scintille / balenar
malefici. pulci, 25-172: ognun gan vedea / sempre con carlo che fa pissi
fra giordano, 1-166: quando vedea lo pistolaro di santo paolo sì s'
innamorò che più avanti di lei non vedea. rovani, i-20: chi pensa a
tasso, 19-20: tancredi che 'l vedea co 'l braccio essangue / girar i
/ il biondo crin gemmata, / vedea nel pian discorrere / la caccia affaccendata
stehe già de l'altro polo / vedea la notte e 'l nostro tanto basso,
che per tre miglia il polvin si vedea. folengo, 59: dinnanzi li altri
iddio marte. gherardi, 2-i-45: vedea dapoi seguitando ascanio edificare e porre l'
il lucido pastore / che le cose vedea per cento porte. erizzo, 2-17:
/ quando di fiori un nembo / vedea rider intorno /... / e
; e a dante, che tutto vedea, sempre gli erano dispiaciuti così fatti portamenti
sempre in burrasca, e mai non vedea porto. -essere prossimo a concludersi,
se lo traesse di casa, perché 'l vedea buono e posato uomo. rosaio della
. g. gozzi, i-n-118: vedea sotto a'dettami vostri la concordia fra
scrivendo, la sfera sugli occhi e vedea ogni postura de'segni e 'l loro riscontro
pottero peccare. iacopone, 24-52: vedea i garzuni girse iocanno, / ed
casti, i-1-276: a manca si vedea bella fantesca / il sen scoperto e
facesse, perciò che ad esso non vedea mancar forza né senno né pratica, quanta
quella vesta i... i vedea per mezzo sparsa e d'ogni intorno /
festa [circe] lui udia e vedea sì per la gloriosissima fama come per la
sulla rocca, prenunziava di quello che vedea venire da lungi. idem, 1v-127
frugoni, vii-777: diogene, che si vedea dalla di lui faccia tetricosa di pietra
vadore d'ogni nobiltà, e sempre vedea volentieri ogni valente e buono uomo che
se misse nella pressa, / che vedea tanto lo foco e la caldura. giov
, che è quel che preme spiegare come vedea proserpina, e con essa / fuggirsi a'
: i'mi mossi col viso, e vedea / di retro da maria, da
, par., 27-83: io vedea di là da gade il varco / folle
fiscali. papi, 2-1-97: ciascuno vedea non potersi negare il soccorso che il
di tornare a casa sua povero come si vedea, vedendola presta n'ebbe paura.
sole, / e intorno al sole essa vedea rotare / gli altri prigioni, come
che nascer di sé non dubbia prole / vedea ciascuno, allor primieramente / cominciò ruman
. nannini, 1-186: qui si vedea con brutto aspetto / da primi rami
che nascer di sé non dubbia prole / vedea ciascuno, allor primieramente / cominciò l'
per l'orrore del procinto in cui si vedea che per l'alterazione dell'inaspettata presenza
. i. frugoni, i-3-220: si vedea sul delicato / viso, degno di
ando con diligenza i contorni quali gli vedea disegnati. fece in tal forma un
le cosse le carni tanto quanto ne vedea ma quelle minuto minuto tutte l'aperse
insudato: / in lettre molto se vedea profondo. lomazzi, 4-i-370: né si
che più qua né più là non vedea. storia di tobia e tobiolo, 1-35
perfettamente. gherardi, 2-i-49: si vedea [roscio] con amirazione di tutto
coperto di specchi, tale che etti vedea la gorgone e la gorgone non vedea
vedea la gorgone e la gorgone non vedea lui; e armato andò a lei e
imprecava, e con gioia crudele / vedea fumar di greca strage i campi /
/ che 'l naso appena fuori si vedea. alfieri, 12-194: di-
sue protestagioni di certo si dicea e vedea per opera ch'egli sentiva e credeva al
a speculare un astro, / cui non vedea stando sul pian terrestro: / esser
. i. frugoni, i-3-122: ben vedea che, a quella innanti / incredibil
quel mar sotto l'éubea, / vedea per l'ampia oscurità scintille / ba
vapor, corrusche / d'armi ferree vedea larve guerriere / cercar la pugna.
mare e 'l promontorio tutto / si vedea di leucate a l'azia pugna / star
che allorquando / cantarellare o rider si vedea, / più la pugna fervea. radula
di argento. pascoli, 677: vedea la casa di pulite pietre, / come
quivi diserto, / ché cinto si vedea da tutti i lati, / volge a
se lo traene di casa, perché 'l vedea buono e posato uomo.
gambiera, / chi senza maglia si vedea venire, / tutti ribaldi e gente da
peccato carnale. gherardi, 2-i-38: vedea lo isfrenato e isiacciato gallicola, mostro
quadro e mai non scemo / vi si vedea nel mezzo un seggio altero / ove
industria, si per li buoni costumi vedea in lui. 2. cong.
, 4- 309: altro non si vedea che un cacciar sotto / ed una sbrigliatezza
par., 1-86: ella, che vedea me sì com'io, / a
s'io mi maravigliava, / quando vedea la cosa in sé star queta / e
e altra giostra / far si vedea con giochi novi e strani. a.
, ii-76: in mezzo allo steccato si vedea / una fortezza che dal basso piano
miti avanti / tal quale io ti vedea rader coloro / che prima erano quivi
alamanni, 8-27: poc'oltra si vedea non meno infesta / altra gotica insegna
che nel calamaio null'altra cosa si vedea che più degna fusse a vedere.
primo luogo avesser conceduto, dappoiché si vedea ella collocata in quel cielo in mezzo
, vide quello spirito immondo, che non vedea lui. te isaac volgar.,
, 12-44: o folle aragne, sì vedea io te / già mezza ragna,
luce artificiale. aleardi, 1-410: vedea / la notte incerta torreggiare le
volar giù da quei monti / un astor vedea ramingo: / e a lui dietro
g. morelli, 527: e'si vedea rannuvolare, quantunche il re ogni terzo
. i. frugoni, i-3-118: vedea co l'infedele / lusinghiera ospite argiva /
/ che raffaello in vision rapito / vedea la notte e il giorno ritraea. barilli
sospetto). miloni, 1-389: vedea che 'l re, rassunti i primieri sospetti
: questi non potea favellare e poco vedea, e per ciò niente le disse;
non le lasciava veder colui il quale ella vedea e con cui ella favellava e che
; e vie più manifesta / si vedea degli dei l'ira davanti / in tenta
: mi veniva voglia di recere quando vedea masticare un boccone da una suora e
. cesari, 1-1- 292: vedea il buon apostolo lo scandalo che quegli ebrei
avesse fatto, / re- dintegrarsi il vedea astolfo a un tratto. -riformarsi
galoppi / il suono udivo, né vedea tremando / fughe remote al dubi- toso
pittore fece una pittura che chi la vedea subito sbadigliava e tanto replicava tale accidente
occhi sani e liberi, co'quali vedea come di prima o meglio. straparola,
quel conflitto / la tirannide sua cader vedea, / sendole ciò permesso, in un
rettoricamente mi parlò de'difetti, che vedea in tutte, così caritativamente che pel gran
: 1'mi mossi col viso, e vedea / di retro da maria, da
costanzo, 1-371: re alfonso, che vedea le forze cu re renato tanto estenuate
guanto / uscir più d'una spanna si vedea; / or quivi bisognò stentarsi alquanto
m. villani, 9-28: appresso si vedea il comune fornito di bella gente e
fue ribellante. gherardi, 2-i-44: vedea poi il grande alessandro, suo figliuolo
alguna / volea rebelar, qui se vedea, / e cognosea la caon, e
per la vecchiessa ch'elli avea non vedea se non pogo. ovidio volgar.,
mio parto era in istante / e mi vedea d'affanno e di paura / ricolma
, 6-i-498: vegliai sempre ai lavori, vedea me di mie mani / ricomporre 1
già quasi a suo fine inclinare i'vedea, perché da quasi un anno, vieppiù
: molte / ombre nell'ombra ella vedea passare / e dileguare: alcune col
, lxxxviii-i- 615: innanzi mi vedea a poco a poco / ridere una pianura
. tebaldeo, egl., 4-31: vedea rider le vite e l'altrui biade
un simulacro rutto / di marmo si vedea, già dal vicino / scarpel di fidia
gora e rientravano in amo, si vedea tutta l'acqua rossa e sanguinosa. p
foscolo, gr., i-1024: cantando vedea lieto agitarsi, / esalando profumi,
, 6-2: di giove più non si vedea la figlia, / quella amorosa stella
aprir o battere occhi / non si vedea de1 riguardanti alcuno: / tanto a mirare
. batacchi, 2-184: ignuda si vedea / la gamba fino al rilevato fianco,
che, se non che morbido il vedea, avrei per certo detto che di
arrossir la mia donna / nel ragionar vedea / lieta de le sue lodi e vergognosa
scienza degli stroppiatoli de'drammi, si vedea ch'egli avea gran voglia di riman
rimediare. cavalca, 20-123: quando vedea alcuni in grande neces- sitade, piangea
-bella, quando / con voi mi vedea / sollazando -e in gioia stando / come
. cieco, 35-22: qualunque il vedea, da sé rimosso / per meraviglia
fuori di me per l'allegrezza che non vedea più le genti che mi stavano intorno
vita, che si mal menare / vedea in mondo, che gl'er'a spiacere
rinfrescata ghirlanda tutto dì più vezzosa si vedea. -che ha rinnovato la propria
testa e ringhiò molto forte, perché vedea grande brigata di cavagli. berni,
: mentr'io da sì fatti martìri mi vedea ripercosso, giudicava me solo il martirizzato
iacopone, 88-35: da nulla parte non vedea / co salire ce potea, /
, ma non pennuti, / pur si vedea così tra mesto e gaio / giovanni
, 7-84: mirava argante, e non vedea tancredi, / ma d'ignoto campion
arrovella v benzone, 143: bragadeno vedea sotto a'suoi piedi / in maniera.
riscintillamento / delle sue braccia, si vedea quel mezzo / sorriso breve cui covava
dante, inf, 21-21: l'vedea lei [la pece], ma non
lei [la pece], ma non vedea in essa / mai che le bolle
viso li scopria, / sicché aperto palemon vedea / perché il risomigliarlo li fuggia;
viso li scopila, / sicché aperto palemon vedea / perché il risomigliarlo li fuggia.
latrati, / e già non altro si vedea, che i mostri / lambersi il
solito chinare il capo, ogni volta che vedea allumarsi il cannone del nemico, dicendo
il presidente... del comitato centrale vedea in questo affare, in apparenza privato
quel tempo ove andò, ch'io non vedea / raggio di luce tremolar su tonda
: ser ciappelletto, che scioperato si vedea e male agiato delle cose del mondo e
. amabile di continenzia, 41: vedea e cognoscea la filiola sua ebria de
ad altro segno se non quando e'vedea ch'ella fusse meno che l'usato lieta
. g. gozzi, i-2-244: vedea da ogni lato donne e uomini mascherati
: da fianco / il gran coperchio si vedea riverso. dannunzio, iii-2-137: quando
che l'ozio... elli vedea e conoscea che li imperi diveniano potenti
. campofregoso, 6-26: qui si vedea natar ne la rivera, / tra le
occhi, laonde tobia acciecò, e non vedea lume. gherardi, 2-iv-242: raguardisi
, / e 'l pesce rondin si vedea volare, / ma il pesce tordo così
, 3-194: stanotte sognai ch'io la vedea / come aspettata entrar nel paradiso,
mezio da'veloci carri / squartato si vedea... /... /
2-i-172: lo preposto... già vedea... esser da ^ vizi
altra banda / un altro al foco poi vedea rostirsi: / o somma ed ineffabile
e da'stridenti rostri / lacero si vedea, spumoso e gonfio. pantera,
che par tremula canna. / ciò che vedea dargli veder che rote, / e
: esso sommo pontefice... vedea dormendo che la chiesa di laterano avesse
a minare. aleardi, 1-407: vedea 7 allo improvviso minar il suolo /
, disse [il nocchiere] che vedea un sepolcro minato. sanudo, 153:
/ dalla roccia scoscesa la cascata / vedea cader laggiù -romoreggiante, / inalterata.
ov'io nel dolce rezzo / isfavillar vedea i santi mai. filarete, 1-i-345:
, aminta, 150: se talora / vedea guatarmi da cupido amante, / chinava
. d'annunzio, ii-506: io vedea l'alta muraglia / che il cardona scalò
] intorno. aleardi, 1-410: vedea / la notte incerte torreggiar le forme /
altro sol più vaga aurora / illustrata vedea, con altro caldo / di quel
.. quando [il mondo] mi vedea mal contento, mi visitava, e
, più di forze impèri / si vedea turno. chiabrera, 1-ii-419: bartolo intende
ce- rigo. sannazaro, iv-325: vedea che costoro si vantavano e confidavano molto
3-3-56: la barba a sangue se gli vedea piovere, / un gran pezzo de
altre da mutarsi. berchet, 138: vedea [montesino] erba com'ell'era
fido. cesari, 1-2-282: nerone vedea sempre sua madre che minacciando mostravagli le
. chi entrava a salutare iddio, vedea e udia ogni progresso di quella infermità
stava divoto, tal che chi 'l vedea / coi gesti pronti far le cerimonie /
una coppia d'uova, e non vedea la sant'ora di metterlo a dormire.
. ariosto, 19-34: più lunge non vedea del giovinetto / la donna, né
ariosto, 19-34: più lunge non vedea del giovinetto / la donna, né
e con amor ai commendarla / sazio non vedea mai il ben ch'io provo.
dama del mondo, perch'ella lo vedea in tanta vergogna. = dal provenz
suo sguardo sbianche e'non se ne vedea più nulla. cato dalla paura e dalle
non se sbavottesse per l'assieio che vedea contra la citate. savonarola, 7-ii-127:
bianca cotta vestìa; / le mane lo vedea: tutto si sbigottìa. oliva
. orte, l-i-290: si vedea sboccare nell'aria una gran quantità de
camaldoli, / tutto mercato, / vedea [becero] concorrere / in una lega
2-273: dal petto si vedea nudo e scabbioso / due zinnacce cader
che s'accaglia / e incupirsi io vedea calta muraglia / che il cardona scalò
strada. sercambi, 2-i-143: come vedea partita la famiglia o chi fusse,
giove nel cielo, on- d'ambedue vedea, / d'amoroso desìo scaldato e pieno
elmo e 'l corsaletto, / si vedea ben formato in ogni parte / il simulacro
, / né a loro iscanpo non vedea remedio. antonio di meglio, lxxxviii-ii-76:
: era scannata dalla fame, che vedea 'n aria. -rodere, devastare
ai quel colore dell'oro che mi vedea innanzi. 20. conciso nell'espressione
riscintillamento / delle sue braccia, si vedea quel mezzo / sorriso breve cui covava
, ii-483: nel sen profonda piaga gli vedea, / che orrendamente scavemata e scossa
. chiabrera, 1-iv-57: sopra / si vedea sfavillar fregio e cornice / di scelto
dante, purg., 12-27: vedea colui che fu nobil creato / più
occhi certa scesa per la qual non vedea, chiamò un medico per sé curare
gozzi, i-6-26: nella stanza non si vedea altro che le muraglie, una sedia
pascoli, 1318: l'altro egli vedea di forza / picchiar mestare il duttile
calcina montanar turbato, / tal si vedea ne le marine schiume / il mostro
su tirava, / sì ch'io vedea più de la gamba schiuso, / oh
accortamente schiva. alamanni, 7-i-103: io vedea l'amaranto e 'l bianco giglio /
veleggiò quel mar sotto l'eubéa, / vedea per l'ampia oscurità scintille / balenar
ottimo, i-444: così fatti scintillamenti vedea io splendere nella ottava bolgia. l
ad ambo scintillar nel petto / si vedea il foco. f. pona, 4-186
llavato, / che. ss'i''l vedea mangiar pur du'derrate / di fichi
, ii-84: scorrer per tutto intanto si vedea /... / la provvidenza
ser ciappelletto... scioperato si vedea e male agiato delle cose del mondo e
e da'stridenti rostri / lacero si vedea, spumoso e gonfio. graf 5-427:
. pulci, 14-83: la serpe si vedea prudente e mastra / tra sasso e
in treccia e 'n gonna, / si vedea vaga e giovinetta donna. bellori,
6-2: di giove più non si vedea la figlia, / quella amorosa stella refulgente
scoprìa, / sicché aperto pa- lemon vedea / perché il risomigliarlo li fuggìa. poliziano
in così gr., ii-478: cantando vedea lieto agitarsi, / esalando proistesso sien
se non che dinanzi agli occhi mi vedea lo amato fiumi- cello. ariosto,
camillo rinuccini, 41: per tutto si vedea qualche minae qualche screpolo di qualche pezzo di
tempie certo scuffiòtto bianco che ben si vedea non sorgere sotto a lui la consolazione d'
mente / tal che l'occhio il vedea quasi men vero. aretino, 14-129:
nuove mura. fontanella, i-258: vedea de'suoi nemici aver trofeo, / di
niobè, con che occhi dolenti / vedea io te segnata in su la strada,
, ch'eranocitadini de roma quelli che ucidere vedea. collenuccio, 224: non
invaghìo di questa donna, e non vedea come la potesse favelare, però che
, / in ciel guardando, apparir le vedea. brusoni, 8-272: cangiò roma
il viso e 'l seno, / e vedea il lito andar sempre lontano / e
tassoni, 271: di lontan vedea / molt'isole nel mar fra sé
le sei ali in croce / egli vedea di seraphim lontani. it annunzio,
serbando con diligenza i contorni quali gli vedea disegnati. -non cambiare. orsi
/ una ondata disangue flessuosa / io ti vedea pe 'l viso trasparente / comeuna lampa d'
8-31: serenarsi a poco a poco / vedea la fronte turbatetta e oscura. pascoli
animali] / e quasi il moto egli vedea in quei sassi. -per simil
v-76: febo, medico esperto che vedea / la stitichezza de letue budella, /
niobè, con che occhi dolenti / vedea io te segnata in su la strada,
sua vita al sezzo giorno, / non vedea come salvarsi, / tutti i mezzi
pur dalla sfaldata roccia / gemere ne vedea sola una goccia. fucini, 1-259:
: dante avea scrivendo la sfera sugliocchi e vedea ogni postura de'segni e 'l loro riscontro
parcaro, i-156: dava a chiunque vedea morsi e sgraffioni. lare o nello scrivere
7-4 (1-iv-607): quando bene ebbroil vedea, messolo a dormire, primieramente col suo
bene alcun non sentiva se non quanto la vedea; ma forte temea non di questo
. medie. trattamentoteria serosa, io non vedea calare il nuovo accrescimento combinato con
dissimo e di ciò impazientissimo, che vedea la città di l'alma, ov'ella
anzi pellico, 4-75: io vedea... passeggiare un uomo signorilmen
: / e i chiaccheroni, ovunque ne vedea, / chetava e correggea com'arbitrario
elmo e 'l corsaletto, / si vedea ben formato in ogni parte / il
mezzo un simulacro rutto / di marmo si vedea, già dal divino / scarpel di
giorno dell'esequie vi stettero soldatiisputare; non vedea altro che oro. ser giovanni, 3-271
stefano, pieno di spirito santo, vedea bene dove riuscirebbe quel loro smanioso furore.
il giorno ch'elli non la vedea. c. angiolieri, vi-309 (13-11
sempre: « non è vero », vedea pure benissimo ch'egli era informato a
sacchetti, 192-22: quando pensava o vedea che la donna mettesse a fuoco,
sofi. monti, x-2-38: andar si vedea quell'onoranda / di sofi compagnia,
: molto mi dolea il cuor quand'i vedea / che l'uscio mio stava in
bella, quando / con voi mi vedea / sollazzando / e istando / in gioì
dante, purg., 27-90: vedea io le stelle / di lor solere e
ogni dove avessi rivolto gli occhi, vedea uomini con libri alla mano che parea
, / te da l'egea marina / vedea de'vati ellenici / la fantasia divina
le stelle già de l'altro polo / vedea la notte, e 'l nostro tanto
: io vidi, come un dì guido vedea, / uscir da quei levati occhi
, 1-9-53: il volgo animalesco in lor vedea / di dotti e di filosofi una
, più di forze impàri / si vedea turno: ed egli stesso indizio / ne
. cieco, 35-22: qualunque il vedea, da sé rimosso, / per meraviglia
che, se non che morbido il vedea, avrei per certo detto che di
quel mar sotto l'eubèa, / vedea per l'ampia oscurità scintille / balenar d'
senza finire di capire se ciò ch'ei vedea e udiva era sogno o smarrirsi
pulci, 1-65: orlando, che 'l vedea tornar sì tosto / co'porci morti
venirne rinaldo in volto orrendo / e fuggirneciascun vedea lontano: / « or che farò?
, perle, zaffiri e topazi / vedea sopra suo chiome sparse al vento. poliziano
dante, purg., 12-33: vedea timbreo, vedea pallade e marte, /
purg., 12-33: vedea timbreo, vedea pallade e marte, / armati ancora
fioretti, 2-37 (104): vedea santo francesco essere buono spazio levato da
di spazzaturai / una schiera venir poi si vedea / sopra i buricchi lor, tutti
: / sempre in alto la spada si vedea, / sì che di morti copriva
lucenti specchi. serdini, 1-85: vedea gli specchi miei ch'ad ora ad ora
a forrocca, pronunziava di quello che vedea venire da lungi. bocmare le scienze
signore / che dello spender non si vedea stanco. machiavelli, 1-i-222: dallo
o niobè, con che occhi dolenti / vedea io te segnata in su fa strada
. pulci, 26-113: e'si vedea sempre in alto le mane / e in
flambi ardenti? gherardi, 2-i-43: vedea li innumerabili trionfi del glo
vostra vita, che sì mal menare / vedea in mondo che grer * a spiacere
corporea. cesari, 6-59: si vedea in ogni suo atto una virtù consumata,
tutto extinto, / né spirto si vedea nel petto anelo. tasso, 20-108:
nelle feste date ai francesi non se ne vedea che taluna di quelle che avean concetto
...; ad ogni colpo si vedea trasudare per tutti i pori del metallo
acclini e di lisciva spumeggianti, / vedea le lavatrici del villaggio.
discredito, essere giudicato non qualificato o non vedea / sterili, fesso il terren, secche
mezio da veloci carri / squartato si vedea. relazione anonima della guerra di persia
di momento. tesauro, 4-354: vedea tutte l'opre indegne; e tutte le
., 61-80: castruccio... vedea senza fallo / ciò ch'e'facean
. giusto de'conti, ii-36: vedea le mie suavi luci sante / non
signore / che dello spender non si vedea stanco. f. f. frugoni,
, d'intorno al suo stelo / vedea senz'alcun velo. serdonati, 11-435:
le stelle già de l'altro polo / vedea la notte, e 'l nostro tanto
. marino, xv-11: queste cose vedea da l'alte cime / de l'olimpo
i-505: apollo di sopra alla stellata contrada vedea le schiere. poliziano, st.
, d'intorno al suolo stelo / vedea senz'alcun velo. -con sineddoche:
lucernaio della casa, dove sempre si vedea il cielo. patrizi, xxxvi-333: lasso
tra le qua'lata / bianchezza si vedea, lor dividendo, / né 'l debito
guanto / uscir più d'una spanna si vedea; / or quivi bisognò stentarsi alquanto
tesseva e stesseva il suo destino: / vedea su madre, poi sentìa la voce
, i-154: il più dalle finestre si vedea un fosco stillante giardino lustro di pozsmorto
mirato disdegnoso / minos da chi '1 vedea, e in dispetto / parea la vita
l'esequie de'suicidi impenitenti; e si vedea frodato de'diritti di stola nera,
dante, purg., 10-52: vedea / di retro da maria, da quella
, 12-43: o folle aragne, sì vedea io te / già mezza ragna,
fiume. tebaldeo, xxx-7-56: vedea rider le viti e l'altrui biade,
era innamorato della cloe, e lo vedea con esso lei molto alle strette. g
strappava i capelli, com'ella non lo vedea: dava la testa nel muro,
e da'stridenti rostri / lacero si vedea, spumoso e gonfio. -che
scienza degli stroppiatori de'drammi, si vedea ch'egli avea gran voglia di rimandarmi.
studiava a pigliar medicine per far figli che vedea tanto desiderarsi dal manto. boterò,
dante, par., 31-49: vedea visi a carità suadi. =
intanto, / che le bizzarre passioni vedea / di questo mondo sublunar, ridea
le stelle già de l'altro polo / vedea la notte, e 'l nostro tanto
. /... / se non vedea la lacrima distinta / tra fresche rose
par., 21-49: ella, che vedea il tacer mio, /...
6-63: di questi il capitano si vedea / aver gonfiato il ventre e 'l
lucernaio della casa, dove sempre si vedea il cielo. = deriv.
gambiera, / chi senza maglia si vedea venire, / tutti ribaldi e gente da
dante, purg., 12-28: vedea briareo, fitto dal telo / celestial
vedea, votai la tampèlla della orina fredda,
. serdini, 1-142: poi si vedea una gran nube e bruna / gemer
in contegno. serdini, 1-87: io vedea ben che non con minor doglia /
alamanni, 21-88: la nobil gallia si vedea per lui / di toga ornata,
6-63: di questi il capitano si vedea / aver gonfiato il ventre, e 'l
. frugoni, vii-777: diogene che si vedea dalla di lui faccia tetricosa di pietra
dante, purg., 12-31: vedea timbreo, vedea pallade e marte,
purg., 12-31: vedea timbreo, vedea pallade e marte, armati ancora,
). boiardo, 1-19-7: non vedea lume per gli occhi niente, / e
quel conflitto / la tirannide sua cader vedea, / sendole ciò permesso, in un
cotta vestia; / le marie lo vedea: tutto si sbigottia. crescenzi volgar.
il sole e i cieli tutti neri / vedea tornati, e poi la terra a
uscìa, / e 'l pesce rondin si vedea volare, / ma il pesce tordo
scrupolo. pindemonte, iv-33: biancheggiar vedea tra i vasi e le tazze un braccio
tralucenti di tanta chiarità, ch'e'vedea chiaramente 1 cori de'santi e ciò che
s'io mi maravigliava, / quando vedea la cosa [il grifone] in sé
divina potenza. fioretti, xxi-1001: vedea che cristo non entrava nella ostia,
trapunta e di sua man contesta, / vedea per mezzo sparsa e d'ogn'intomo
gran copia di materia serosa, io non vedea calare il nuovo accrescimento nell'enfiagion delle
soggiogando nazioni. idem, 1-2-244: vedea da ogni lato donne e uomini mascherati con
ondata di sangue flessuosa / io ti vedea pe 'l viso trasparente / come una
essere stanti; / e 'n brieve non vedea di poter fare / ciò che 'ntendea
per la vecchiessa ch'elli avea non vedea. febus-el-forte, 1-52: guardando ivi
fronde di minerva e sacro alloro / trezzar vedea, e solo era davanti. sannazaro
a cercare la casa se il suo bonifacio vedea, dubitando più presto imperò trovarlo morto
inf, 31-65: ch'i'ne vedea trenta gran palmi / dal loco in giù
mantova, 34: tristolare il vedea e gir di male in peggio et in
, 6-i-498: vegliai sempre ai lavori, vedea me di miei mani / ricomporre i
la imagine de la santa dea si vedea, trovammo un sacerdote di bianca veste
gherardi, iii-107: il vetturale, che vedea l'arcivescovo, cominciò a dire:
la sinistra a pena / la destra non vedea distribuendo. = voce dotta
mente, / che l'ora non vedea che in occidente / tuffasse i raggi
, 9-761: send'io pupillo, mi vedea far vote, / tutelate da lui
/ di ciò k'à magdalena far vedea: / verso quelli ke totto sapea /
: quivi... / si vedea,... / barattole, germani
, lxxxviii-i-259: quivi ser agresto vi vedea, / cne d'ulva di pantano
latti, 4-166: giunone, che vedea la meschinella / tanto stentar ch'è
mantello da cieco e che vi si vedea la prestanza mille miglia da lontano.
e da'stridenti rostri / lacero si vedea, spumoso e gonfio. tasso, 5-28
? batacchi, 2-184: ignuda si vedea / la gamba fino al rilevato fianco /
, / lui nimico dello 'nfemo sì vedea; / sì grande paura avea / l'
d'intorno al suo stelo, / vedea senz'alcun velo / per vari cerchi.
. foscolo, sep., 205: vedea per l'ampia oscurità scintille / balenar
, / e 'l pesce rondin si vedea volare. ariosto, 6-36: veloci.
un certo vecchiotto, a cui ancora non vedea altro che la fronte e la metà
., 1-85: ond'ella, che vedea me sì com'io / a quietarsi
, che sé allato allato a filostrato vedea, avvisando, sì come avvenne, che
profondità. bettola, xxii-769: cinzia vedea /... dall'alte vulcaniche /
ii-248: ella il dardo per l'aria vedea / zufolando volar. guerrazzi, 1-885