tolto dal viso, / che m'àve in foco mi so, / lieve mi
voi a voi, ché voi tolto àve a voi vostra desconoscensa. 2
voi a voi, ché voi tolto àve a voi vostra disconoscensa, e fatevi
ha inabissati! forsi sénbrati scuza, s'àve te vinto? moscoli, vii-643 (
/ che s'indovini ciascun come li àve / amor trovati in fallenza ed in
rendete voi a voi ché voi tolto àve a voi vostra desconoscenza, e fatevi
è tolto dal viso, / che m'àve in foco miso, / lieve mi
è tolto dal viso, / che m'àve in foco miso, / lieve mi
: più pericoli ha 'l mar che non àve onde, / sogliono dir certe persone
arte costoro! l'arte di mariolare àve li suoi termini e regole, come
, xxxii-207: tutta la terra ne àve grandissimo contento, fino li botegieri e persone
eletti, / che necessari son, gli àve applicati. domenichi [plinio],
di gioia mi donava aiuto / m'àve miso in oblìo, / in fera vampa
veritate, / c'ognunque donna passa ed àve vinto, / e passa perle,
c'avanza giacinto e smeraldo / ed àve le belleze, ond'eo disvio.
è sì priso, / che m'àve tanto acciso, / languisco innamorando;
la tela la quale essa rasone grossamente àve ordita spesse volte la fortuna con grande
: sì come quando il ciel nube non àve, / e l'aura in poppa
urbano. guittone, 19-55: montalcino àve abattuto a forza> / montepulciano miso en
dio, che fosse, ciò che tomo àve / dentro dal cor, paresse nel
chiaro davanzali, 56-5: l'amore àve natura de lo foco, /.
m'à conquiso amore, / che m'àve in sua balìa, / ch'io
, 6: lo vostro amor che m'àve / in mare tempestoso, / è
: lo meo lontano e periglioso afanno / àve condotto sì lo mio desire / sempre
veritate, / c'ognunque donna passa ed àve vinto, / e passa perle,
/ e 'n ciò men del mio fero àve destino, / permesso tutto e 'l
fui servente / c'or già neente -m'àve in sua potenza / e che le
perito in tute cose quale 'l sazo / àve de plano el so core e la
à apelae per matre, / sì com'àve pietae de vui, / così abia
la tela la quale essa rasone grossamente àve ordita, spesse volte la fortuna con
dante, xlvti-86: questo foco m'àve / già consumato sì tossa e la
colonne volgar. [tommaseo]: che àve a questa parte gran prerogativa e grande
, 141: un gran principe sempr'àve / la man lunga e l'ira grave
verace. idem, xlvii-56: quand'orno àve im- rontato / ciò ch'egli
/ senza di uel che nd'àve lo podire / di ritenere e di darmi
cione, xvii-517-13: di ciò ch'elgli àve non se 'n cura un punto:
e la cupiditate insaziabile de lo mundo àve fermate le sue radicate. = deriv
da faenza, i-iv-4: amoroso voler m'àve commosso; / a nom poter celar
/ ed in mar tempestoso messo m'àve. aretino, 1-97: egli governa
lo errore, è cosa manifesta che ilio àve comandato a la terra averlo receputo.
lui pugniando el secul tutto / e nullo àve redutto / ove fuggh'e asconda.
. pascoli, 233: quando l'àve / maria rintocca, e splende la
è tolto dal viso, / che m'àve in foco miso. idem, par
in mar tempestoso [amore] messo m'àve / che mi trae a. ssé
anonimo, i-547: sovramaravigliosa / t'àve dio criato: / di neve fece
paisi. guittone, iii-72-5: m'àve miso in tal forsennarìa, / che 'n
su. nnella testa / fortemente t'àve dato. allegri, 132: mi sprona
vento c'è incontro, com'più n'àve. benvenuto da imola volgar.,
, ed in mar tempestoso messo m'àve. poesie bolognesi, v-343-40: pergò
fagiuoli, xv- 29: quando l'àve marie son recitate / facciano quello scoppio
lo errore, è cosa manifesta che ilio àve comandato a la terra averlo receputo.
di rugiade, almo respiro / n'àve la terra e 'l mondo / ne ridi-
[tommaseo]: così lo merore àve ebetato li nostri sensi. = voce