1-48: questi parea che con tra me ve- nesse / con la test'alta e
di messina uscissono fuori,... ve- nissono loro addosso. m. villani
li suoi liberti e partigiani, che non ve- devan l'ora di farsi grandi,
giamboni, 4-472: quelli di germania, ve- gnendo dalle alpi,...
254: la madre, che sapea per ve- ritade / la sua tornata, fece
d'un baleno / tra nuvolette aurate / ve- deasi amor con l'arco / portare
possibile, per li andamenti e per le ve- stigie del nostro buono maestro gesù cristo
cosa dubitai, / ch'avea figura angelica ve- stuta. petrarca, 63-7: la
quei che 'l nostro amor voglion storbare / ve- desser ben com'elli è gran 'mpietanza
lasciò alle lenzuola. leonardo, 2-560: ve- desi nelle montagne di parma e piacenzia
giacomino pugliese, 186: tutto 'ncendo -pur ve- gendo; / fina donna, a
/ novella il cacciator / quando al purpureo ve- spero su la bertesca infida / i
di quell'altro principe della pittura tiziano ve- cellio, avvenuta in età di novantanove
e pontuto cappello. campanella, 1084: ve- steno dentro camisa bianca di lino,
contaminar queba candida salma, / strascinerò b ve- gbardo parricida, / al mar,
. guarini, 399: bisogna che voi ve- gniate per di qua;..
bivalvi simili alle vongole, della famiglia ve- neridi. leonardo, 1-105
nel lume di un'idea / degna di ve- lasquez, pur nelle trine, /
/ e molte donne in cattedra sedenti / ve- deansi quivi ammaestrar le genti. milizia
857: corri, tra'rosei fuochi del ve- spero, / corri, adda cerulo
ogni intoppo, a ogni scossa, si ve- devan que'mucchi funesti tremolare e scompaginarsi
due dì sostennero. leonardo, 1-163: ve- deasi la oscura e nubolosa aria essere
di cinquecento lire; spese bene, come ve- riddio! bocchelli, 1-iii-150: la
volgare è non stabile e corrutibile. onde ve- demo ne le scritture antiche de le
e. gadda, 5-9: nel giovinetto ve- laschi si palesò un'affezione precoce per
consuma. iacopone, 69-116: eo, ve- denno sì mal ioco, disse:
venerea costituzionale. panzini, iv-163: 'corona ve- neris ', termine medico: in
, i-267-124: fue costumato a pascierse de ve- neno con altra vivanda mesto. lapo
per andare al soccorso della terra santa, ve- gnendo in firenze l'arcivescovo di ravenna
gatti addormentati. moretti, 17-72: si ve- devan le tende bianche dietro le finestre
romano imperio. bettinelli, 1-i-173: trappoco ve- drassi venuto il dicadimento della scolastica.
canzonette anonime, v-131-30: dal core mi ve- gnono sospiri, / che mi degnano
, che me struzea, / subito se ve- gnea, / dove con gli occhi
pallavillani, v-305-21: vostra speranza, ben ve- demo, questa / in tutto troverasi
bambagia, per uso specialmente di soppannare la ve- stimenta. = voce dotta
mutto -ca disdire, / poi ch'ella ve- derà lo meo servire. boccaccio,
del dolente viso. firenzuola, 303: ve- dea gl'innanellati crini maestrevolmente disordinati pendere
avendo noi ubbidito i suoi comandamenti, noi ve- gnamo poi a esser giudici a giudicare
quelli le condecenti penitenzie, ognuno chiaramente ve- derà la necessità ed utilità delle indulgenze
suo figliuolo, che dovea de la sua ve- chieza essere firmissimo substentacolo, se fece
ella è verde, salvo ch'ella hae ve- nuzze sanguigne... e dice
di essomazioni poetiche. algarotti, 2-347: ve- desi in westmister... il
senza premio. targioni tozzetti, 12-11-195: ve- donsi le rovine del castello della brima
estense, /... / si ve- driano apparir sovra le mense.
l'ardente sferza del vicin pianeta, / ve- deansi in giù cader per l'aria
letterario d'italia, xl-623: bacone da ve- rulamio, ristoratore delle scienze, fu
i raddoppiati nodi / e libero fuggìa, ve- deasi al suolo / vibrar tripodi.
boccaccio, viii-2-188: se i familiari ragionamenti ve- nisser meno, si ragiona, come
, che in toscana fa a piè della ve- rucola di pisa. f. buonarroti
nella ritenutezza d'un robusto fasciame cosparso di ve- truzzi. = deriv. da
alle vacanze sol per andare a scoprir le ve- stigia imperiali nella sua isola ferrigna.
', dicesi anche quella paniera intessuta di ve- trice e coperta di cuoio, che
vi-185: costei più innanzi un poco si ve- dea / accesa tutta di focoso amore
figli ed eroi. bocalosi, ii-147: ve- dansi d'indi in poi i pulpiti
figurato la poesia. carducci, iii-21-404: ve- desi nel '94 un artigiano mescolarsi volontario
chi di sedici. chiabrera, 495: ve- deasi passeggiare intra due file / di
lunari, nel quale noi possiamo riconoscere qualche ve- tigio e indizio di
truova a mal partito; / se lo ve- flusso di depositi o di merci o
fiocamente illuminata da due fori, pei quali ve- desi in profondo abisso spumeggiare il diveria
. petrarca, iv-2-120: judith, la ve- dovetta ardita, / che fe'il
un fiume considerabile. parini, 253: ve- dranmi alfine / oggi menfi lasciar,
chi vedessi ben la sua coscienza / la ve- deria di mille error fornita. varchi
e di color, ch'intorno / il ve- nerabil luogo aveano adorno. tansillo,
. dante, inf., 1-119: ve- derai color che son contenti / nel
incappella: / quella si mostra allo sportel ve- zosa: / l'altra che 'n
fuoco sono li vapori terresti, secchi e ve- scosi, che si levano infine a
sul gallicinio, / spesso sen parte al ve- spertin crepuscolo. panciatichi, 62:
così chiamati da'gigli ivi impressi, siccome ve- desi nel libro delle monete del regno
. scient. iugulàris [vena] (ve- gezio), dal lat. class
amo ». d'annunzio, i-24: ve- nian da lunge mille blandi effluvii /
: zuda, lo quale lo tradì, ve- zando che iesu era condanado a morire
per fede perfettamente, e per ragione lo ve- demo con ombra d'oscuritade, la
: gli spartani sono concisi, per la ve- menza, e lo 'mperare è tronco
fa trottar la vecchia '. non si ve- d'egli, come la vecchia con
ariento, ma perché vi venga voglia di ve- dervici, vi mando la mia imagine
, che seguirono nelle seguenti età, le ve- stigia già segnate per incamminare la città
, 19-42: oh te felice, se ve- draiti spesso / incanutir gli zibellini al
, che scorreranno da le vene incise, ve- gnano generati nuovi serpenti in terra.
ascanio. g. bentivoglio, 4-12: ve- dransi, nella loro indomita ribellione,
. e i veneti... noi ve- demo abitatori del mare superno. ceresa
tela, dove da un infierito pennello si ve- desser espressi gli orrendi cruciati de'dannati
genti... ascose, / quando ve- dran chi i'alzo il mio cappello
s'e frati a nona, quegli a ve- spero; d'insin che, per
pretendendosi dal magistrato dei confini, in siena ve- gliante, che parte di detta commenda
dio servire, / presto mi tolse le ve- stigie e torme / della mia santa
trascurandone le bellezze immemore del precetto del ve- nosino. tommaseo [s. v
contentandosi di raschiare a fior di terra una ve- nuzza d'oro. dessi, 7-197
veleggiò quel mar sotto l'eubèa, / ve- dea per l'ampia oscurità scintille /
madre, archi e sepolcri infranti, / ve- deano intorno. de roberto, 1-35
gesù, te, tal barone, / ve- demo lasso, preso e denudato,
re ruberto. bandello, ii-855: si ve- derà palese il disonore / ch'a
annunzio, i-858: violacee tonde ne 'l ve- spero fosco d'autunno / irrompono mugghiando
camera filtrava. sanudo, xlv-221: se ve- nimo a casa lezieri de pani et
su lo legnaio e coperselo d'una preziosa ve- stimenta. guiniforto, 287: si
fracassante, là va correndo con le stracciate ve- stimenta. b. tasso, 74-33
di quei più abbandonati e ridotti altestremo, ve- nivan levati di terra. brancoli,
tomaso garzoni da bagnacavallo... in ve- netia, mdcxiii, apprezzo ambrosio et
contrario di 'libro corrente 'o * ve- gliante 10. banc.
azione di mesi o d'anni si possa ve- risimilmente crederla eseguita in tre ore.
, quando hanno origine o terminano con una ve- schichetta ipiena di umore particolare. soffici
bellamente coricata nella nicchia e involta in una ve- stetta lina, volge graziosamente il capo
: di lor cape'rintorti le pendaglie / ve- gendo, par ch'io moia,
: tien che la venuta di vigo a ve- niesia sia longola. -spreg
. essendo educato in molte delicatezze, come ve- demo qualche volta alevare li figliuoli de'
latine sopradette in paragon delle seguenti greche, ve- drasi e la povertà e la ricchezza
: ciò era trar loro di dosso le ve- stimenta e per mano del publico giustiziere
v-3-339: milano, 30 marzo 1868. ve- neratissimo amico, la sua bontà non
, osso medollare e meditulio, pieno di ve- nette ed arteriole, per dar nutrimento
. con intenzione di migliorarla, perché, ve- gnendo la chiesa a sua perfezione,
in un'interpretazione della dottrina dei 've- danta * e vuole essere una tecnica
oro. ricettario fiorentino, ii-54: e1 ve- triuolo, el misi, el calcite
navi] spiegar le vele, e ne ve- dieno / altre i remi trattar veloci
. bacchetti, i-379: quel che gli ve- nivan dicendo nel magnificare estensione, pienezza
i-47: alcune varuole e morbilli pestiferi e ve- nenosi. cestoni, 185: verso
/ homen e femeni e zove, in ve- ritade, / usava luxuria cum granda
mortai manto, / di gloria impresse alte ve- stigia lasci. idem, 14-7:
'l padre colto e 'l popolo ad un ve- schio. sacchetti, 196-108: chi
morte muoia. ibidem., vii-220: ve- gnendo percoterà la terra d'egitto;
à fatto alungare; / lasso, ben ve- gio e sento, / morto fusse
468: come si muove il sol così ve- demo / che l'una qualitate l'
5-5-169: così un de'pilastri superiori [ve- desi] incurvato grandemente e smusso,
ha pur la febre e le orine mostra ve- nenose. aretino, v-1-427: quando
/ verso settentrion, quanto li ebrei / ve- evan lui verso la calda parte
, i giustiniani, i barbari, i ve- nieri, gravissimi senatori, discorrer delle
carducci non era... uno spirito ve- spertiglio che si compiacesse di fumicosità e
sogno e occultamente lo molestava, ma palesemente ve- nivagli insino agli occhi. ovidio volgar
riva, xxxv-1-690: un dì ke fo ve- nudho lo miser navigava, / intanto
e ordinata, sì come fosse eletto mai ve- run altro sommo pontefice...
g. stampa, 20: al suon ve- rà degli amorosi accenti / farsi l'
. m. zanotti, 1-8-56: or ve- dan con quali occhi e con qual
nulla, ma di rabbia si stracciò le ve- stimenta indosso. gualdo priorato, 3-ii-37
ad ezechiele non lungi dal fiume cobar, ve- nivasi a figurar questa santa sede.
10-ii-641: le tendenze delle forme dell'organismo ve- drannosi rivolte ogni sempre al fine di
egli ostracodermidi bolle fortissimo cóli'òlio di ve- triuolo. = = voce
west, corradicale del lat. vesper * ve- spero '; le var. òest
, 4-120: non le sarebbe spiaciuto il ve- ere a dar le pacche a
bascapè, v-187-14: patre deo, segniore ve- raxe, / mandarne la toa paxe
da ludovico la frasca... della ve- dutetta che apparterrà a qualch'altro
62: i ministri e professori legali non ve- stino più abito spagnuolo, cioè la
paladino, considerato in quanta perpetuale fama ne ve- gniamo noi e 'nostri successori in
6-107: le tastò il pancino sotto la ve- sticciola, come per appurare se fosse
uella faccia santissima nella propria forma, di ve- erne il ritratto miracolosamente espresso nel pannicello
221: di tutti gli uccelli solo il ve- spertilione overo pipistrello partorisce animale e non
in prigione ebbe di grazia di portare una ve- sticciuola di panno grosso verde.
e di grosse robette, / e molti ve- stien pelli panno senza. -rivestimento
584: montanari coi pantaloni corti e il ve- stitello di fustagno a coda di rondine
essenze, le quali non avesser tra loro ve- run parentado, ma o fossero increate
senso di * doppio ', attestato nel ve- nez. parlar e còrso parlaru '
: per intendanza de le mie parole / ve- giate come lo meo cor si dole
che ho descritto in parte, / e ve- dea dentro passeggiar la gente, /
/ e, disioso, -con voi mi ve- disse! / non mi partisse -dal
179: pascul de vizi, pocul di ve- neno, / ospizio di dolor,
sostegno, / e meco penso e ricontando ve- gno / mio cammino amoroso a passo
: / si la vergogna se spenne, ve- derai chi sta al passone.
ha saputo far altro che rizzare in piazza ve- nezia quel pasticcio classico e barocco del
frate, come ancora in diverse terre de ve- scoado suol esser da certo tempo in
questa schera mess'è 'n fuga, / ve- gna l'altra che soccurga; /
e 'l mar pur rugghia e'dalfin si ve- dieno, / eh'alcun talvolta la
, 1-260: ogni volta che anteo si ve- dea il peggiore della battaglia, sì
, 6-x-44: di verno sopra quelle ricche ve- stimenta mettean pelliccette di finissimi vai,
: di lor cape'rintorti le pendaglie / ve- gendo, par ch'io moia,
moglie di ulisse, gr. il7] ve- xó7teta o iiy) vexó7c7) (
maggiore la penitenza de l'error loro, ve- gasi che i cieli veramente il crearono
., 10-62: da me stesso non ve- gno: / colui ch'attende là
cfr. milan. percotà, pergotà; ve- nez. ant. pergotare, mod
. maria maddalena de'pazzi, ii-329: ve- devan poi venire contro di lei,
ch'io non vuo'perdere / oggi il ve- spero. carducci, ii-n-149: nota
dalla cappa di morte / infino a'piè ve- stute / ecco l'ombre perdute.
o altro uccello. poliziano, 1-273: ve- desi lieto or qua or là volare
praticado questa marina col papa il levar dii ve- scoado di verzelli da presso sguizan,
, viii-5: la fama, subvertendo la ve- ritade, dice ch'el conte ranaldo
e di cenere, i quali comunicavano alle ve- stimenta odori pregiudizievoli. =
, cioè che vena d'acqua, che ve- gna d'alto, spinga: quando
tratta di ricostruire la vicenda psicologica infantile su ve- stigia, su indizi premnemonici e però
parole... non fur da cui ve- nisser manifeste '. 2.
gastigo de'traditori. boschini, 444: ve- demo cristo ingiurià, deriso, /
grandissimo, / dice mi diate un potabil ve- neno, / più ch'ogni altro
? eh, fate il conto / e ve- drem, prete mio, che ve
gente. bibbia volgar., vii-220: ve- gnendo, percoterà la terra d'egitto
48: scintillar calmi, primaverilmente, / ve- drem clivi d'eterna gioia. onofri
vietato dall'arbore della scienza, per cui ve- nessero ad essere privi de frutti de
portarvi. b. segni, 11-145: ve- desi ancora in questi termini così posti
sia pervenuto all'altra linea d'oro, ve- drassi nell'istessa maniera dove occorre fare
de le terre e lochi subdicti al stato ve- netto si potesse partire de li lochi
per noto spirante, / che poi, ve- gnendo zeffiro, rifassi / o per
troppo la caraffina e scappando l'aria (ve- dransi le pulighe che n'escono)
per la sua cara epiriphe, morsicata dal ve- nenoso serpe, et halcyone,
: ralpitan ne'pulviscoli / aurei de 'l ve- spero le note, spirano / fra
loro. goldoni, ix-853: è una ve- dova altera, superba
numero o tacca su le armi, la ve- stimenta e gli arnesi militari per dinotare
réalisées. cependant, des points noirs sont ve- nus assombrir notre horizon '. e
far conoscere la lesione della parte a chi ve- devalo agire. tommaseo [s.
me? » foscolo, iv-403: mi ve- deano su l'alba saltare i fossi
l'aspettazione de'peggiori, indussero marc'antonio ve- nier, generale veneto che era successo
esso. buccio di ranallo, 1-377: ve- eano li pagani / colli strominti
bene intese risvegliandosi, dalle vele, che ve- dea raccolte, e dal vicino lido
dal secondo vento, / verso a'nostri ve- nian gli accesi legni / crepitando e
parte corrono le vergini, da ogne parte ve- gnono uomini a così grande ragguardaménto.
12-3-164: vi è tutta l'apparenza e ve- risimiglianza che questi pezzi dissotterrati sieno ramaccio
. degli agli, lxxxviii-i-33: è la ve- r'amicizia una fucina / dove si
col vostro zelo illuminato, colla vostra sempre ve- gliante ed equabile provvidenza. d'este
davanzati, lv-30: li tempi contrariosi son ve- nenti, / onde di noi lo
a natura, se molti non se ne ve- desseno in esse inviluppare bruttamente. sanudo
che rattrovavasi in isemia, dovette recarsi in ve- nafro e teano per cambiare di accantonamento
ché se bene consideriamo, questo conosciamo e ve- demo tutto giorno in noi e in
gioi, ch'i't'ho recate da ve- neza, / prendi, ghinuccia,
aurei discemiculi nelle sue delicate mano e candidi ve- lamini di seta plicati e balneare intende
dinanzi al tuo corso; affretta che voi ve- gnate insieme a la fine del corso
m'asomiglia. restoro, ii-3: noi ve- demo li animali avere revolte le reni
, la celidonia a quigli che a rea ve- zuta, la sempreviva a quigli che
faccia resta / all'uscir fuori; i've- gno qui da parte / de'ghibellini
irritazioni. calvino, 1-487: il verde ve- etale del soprassuolo spariva nei cumuli
20-602: subito fu restituito dell'occhio e ve- deane così bene come di prima.
, 1-i-1-125: così invece di procedere verso ve- lazquez e manet retrocediamo con borgianni a
se ciò osserverà, [il pittore] ve- derà come ricaccierà le figure e le
esser condotte a toste, / e machine ve- dean; ma non a pieno /
, ii-1-76: tramonta il giorno. un ve- spero d'oblio / riconsola quest'anima
mi aibe 'ndulgencia, qe a ti son ve- gnuo. / se tu fai tanto
. segneri, ii-159: non credo che ve- run'opera di pietà sia presso dio
per noto spirante, / che poi, ve- gnendo zeffiro, rifassi / o per
12-6-314: la rifioritura... del ve- triuolo sopra l'accennata marcasita è molto
mi sia rigorosamente vietato di non muovere in ve- run modo la mano, io non
, per quello trapassando, quantunque bello il ve- esse, in lui fermar non
si lamentavano delle dilazioni... de've- niziani. botta, 4-73: non
, 3-133: l'essermi sopragiunto adosso un ve- nerabil freddo m'ha fatto rimbuccare non
quando instituisce una tassa o aumenta le imposizioni ve- glianti. = nome d'
, pettinata, indosso uno dei suoi semplici ve- stitini vivaci. -risciacquato,
rinvenuti negli archivi spagnuoli, si sa che ve- spucci fu collega di colombo nel primo
galileo, 3-2-317: pel supposto la naturale ve- focità di b non può essere accresciuta
venire ch'incontanente si partissino, perocché se ve- nissono alla porta sarebbono tutti morti.
, l'obolo che tutti avrebbero dato a ve- erla. pratolini, 9-720:
cantù, 3-127: entro una botteguccia raccoltina ve- desi una donna sedere a girar un
passione. castiglione, 3-i-1-679: vostra excellenzia ve- derà che questi toni reusciranno in niente
essere in una data condizione o situazione; ve- nircisi a trovare di nuovo.
di pampini fiorite eran l'antenne, / ve- stiano i gonfi lini edre serpenti,
conti, ii-46: umil devoto e reverente ve- gno / a visitar voi no,
gli aveva fatto intendere che aveva vaghezza di ve- ermi. bonrizzo, lii-13-66: la
renunziato davanti al vescovo, devotamente seguitò le ve- stigie di cristo, e l'antica
, robe e denari, portate le mirabili ve- stimenta, edificate li mirabili edifici.
questa patria, tal che ormai el vestire ve- ludo e brocadi è nulla, se
. -determinare lo sgretolamento dei calcoli ve- scicali (un'acqua minerale, un
4-7: rosseggian gli occhi, e di ve- neno infetto, / come infausta cometa
/ altre spiegar le vele, e ne ve- dieno / altre i remi trattar veloci
e quando è bene fonduto, mettevi del ve- triuolo di cipri rubifìcato. ricettario fiorentino
. misasi, 7-1-54: il volto della ve- gliarda era tutto una fitta rete deleada
quale à condutto me essente de chi continuo ve- gio e servo. boiardo, 1-8-24
ficamente dalle iscrizioni peligne, marrucine e ve- stigne. -anche sostant. (e
da quelle a'alcune donzelle in poi, ve- sicche ripiene d'aria, borse vuote
vimini o viminale o greco: vinco, ve- trice { salix viminalis).
il fiume], avendo tali barche diversi ve- laggi ed alberi. 30.
erbe ministro. sbarbaro, 4-90: disseta ve- tumultuano (v.);
garofoli, lasciati da li portughesi, finché ve- nise un'altra nostra armata. ventura
se ritrovò sanato. soldani, 1-27: ve- desi in puglia che i tarantolati,
cose insieme, si facciano bollire in pentolino ve- triato nuovo. armenini, 3-146:
e non aver visto il sangue caldo in ve- niziani contra questo signor.
falliranno nel secolo seguente brill e breughel ve- lour quando sdegneranno gli angoli di umile
: el capitello è capo della colonna. ve- truvio il chiama epistilio. questi vocaboli
. cecchi, 1-2-285: io l'ho ve- dut'entrar in casa questa / vecchia
che soglion esser testimon del core, / ve- gnati in voglia di trarreti avanti.
, v-76: febo, medico esperto che ve- dea / la stitichezza de le tue
, 825: intendando lo re che carlo ve- gniva per vedere la sova corte e
scarsi / fra gli albuscelli, d'umiltà ve- stuta, / donnescamente giva. gadda
di cartaccia (v.), con ve- larizzazione. scartafacciare, tr
si confondon le traccie, e come il ve- spero / scende confuso, carico d'
polpe. giusti, ii-216: andai per ve- ere gli scheletri della nostra grandezza primitiva
che li fece gittare per la bocca la ve- nenosa schiuma, e diliberò teseo dello
da quelle d'alcune donzelle in poi, ve- sicche ripiene d'aria, borse vuote
saturno cum tutta la sua gente; e ve- darasse de colore sciàlbedo, emperciò ch'
, secondino, stronzone,... ve- scicone, sciarpóne littorio, cagata,
che verranno sciocchiati, / un quattrino a ve- run vò che si lassi.
mare (v.), calco del ve- nez. scoamàr. scopaménto,
per iscorta / se trova novitate o sue ve- stigge, / le sette donne al
in diverse feste, che chiamavano 'racaxipe ve- liztli', che vuole dire scorticamento di
aveva una piccola figliola; / perché esso ve- dea in fra la gente / che
procede, / anzi le face andar seco ve- più versi, ma fatto un pof di
chiamato cauda de dragone. e questi ponti ve- di colore di segala, secco,
non ti buzzicai, / perché se ne ve- drebbeno i segnai. pigafetta, 4-49
quelle che sono a venire, rivelando le ve- stigia delli occulti. -in
. giov. soranzo, 28: già ve- dea seguito il reo disegno. rocco
, i-316: sulla pendice chiamata la gessaiola ve- donsi gran masse di pietra selenitosa.
che soglion esser testimon del core, / ve- gnati in voglia di trarreti avanti.
gloria e fama fosse a lo inclito senato ve- netto a ti lector sapientisimo, ti
che commessi aveva. barbaro, 222: ve- gnamo alla curia, che noi chiamamo
subitamente sanza tempo la ripresenta, e così ve- demo. petrarca, 22-16: quando
ovidio volgar., 6-567: paris sentenziò ve- nus per la piò bella e ella
cancello di ferro, a traverso il quale ve- devasi un sentiere fiancheggiato di alti bussi
'chi muor di paura, si seppellisce nelle ve- scie'. 'vescia', è specie di
monte ventoso, adiacente a'piani del contado ve- nesino, giace una valle, per
, perché chi giudica a occni serrati espedisce ve- risimilmente la metà delle cause giustamente e
, podendolo osservare. bufi, 3-284: ve- nus... significa..
a alcuno avendo sete, a quel pozzo ve- nieno a bere. alberti, i-175
san brandano, 156: vene uno mal ve- chio... e duseva in
/ verso settentrion, quanto li ebrei / ve- evan lui verso la calda parte
. siri, 1-v-319: quelli della fazzione ve- niziana sfrattarono il paese.
quelli ch'erano insieme a questo sguardo e ve- allungare lo sguardo: indagare, investigare
erbe o balsami ecelenti / per far rizovenir ve- chi cadenti? / cose da maghi
intendere a sua santità che il duca era ve- in unione con il nome o il
l'aprir d'un rustico sileno / meraviglie ve- ricorda nell'aspetto deforme e grottesco.
gioia ch'avemo insembra: / quand'io ve- raggio a simile disio? boccaccio,
nell'osteria di mafra e l'entrare nel ve- stibulo di ca'del diavolo sono assolutamente
di libbiano si trovano due fabbriche smesse di ve- triuolo. tornasi di lampedusa, 185
xxviii-817: messere, comandate a costui che ve- gna in nostro soccorso contra li nostri
sier francesco foscari el consier, qual è ve- chio e si beva spesso di la
più che mirabili che la solfetara produce, ve- derà il fumoso asciugatoio, tanti salubri
volgar., i-194: commo andromaca lo ve- deo con grande dolore se. nde
onesto da bologna, i-87: ragione e ve- dimento dè avere / qualunqu'è posto
. buccio di ranallo, 1-387: ad ve- spero sonatu / profiliu fo tornatu.
già sorgono et altri catulli, / e ve- nusini altri sorgono et altri vari.
fresco sopra paniere o vogliamo dire stuoie di ve- trice. lemene, i-386: de
membri, 7: sopracargo era uno zovene ve- nezian: si chiamava marco antonio d'
esempio dei sopravvivoli, dei capperi, della ve- triola, della timbra, dei muschi
italiani, 247: se vole andar dentro ve- gni, a largo da la medesima
per le feste di nettuno, deposte la ve- stimenta e sparsi i capelli, a
: ben è ver che nostra terra / ve- = nome d'agente da sparlare1.
, che da noi con l'animo / ve- desi, a quel che miran gli
degli uomini, tentando da quella parte dove ve- dea moltissima truppa ed ottime armi.
'spraccano, sproccano': in fano, in ve- rucchio e in altre comunità di quelle
tal latra. dante, xlvi-54: così ve- dess'io lui fender per mezzo /
, 7-325: dalle cinque stanze da basso ve- nivan su, con gran delizia del
è chiamato 'parodo'(o ver entrante e ve- nente) e l'altro 'stasimo'(
verrà che gli apollinei fiori / maturar si ve- dran frutto più degno, / e
miti, piacevoli..., senza ve- run altro ingrediente caldo o stimolativo.
sassoli [in mazzei, ii-374]: ve- gniamo a disputare quanto sia il meglio
piccinina; e la manda attorno con una ve- sticciuola miserina, strettuccia, stracciatella.
, 4-180: erano proceduti tant'oltre che ve- devansi d'appresso gli stracorridon loro.
le frondi già cadute e già cadenti / ve- stian di verde strage il suol sconfitto
la via patì assai, perché spesso si ve- dea che gli era dato certe stratte
: per responde a lo son / che ve- niciam moveam, / chi de gram
della persona la quale come tale dalla legge ve- gliante è esclusa e punita, quantunque
lancia, iii-618: ulisse crudele e menelao ve- gnono colli grecci e asalgono la città
torma ch'è sotto sua guarda, / ve- gendo il sol calare e l'ora
, 8-400: nell'angolo occidentale della muraglia ve- desi un gran pietrone in forma di
: costei, col sedere come tarlicchiato da ve- chie punture... aveva la
è amarissimo, per gl'escrementi focosi e ve- nenosi del mestruo: sono cagione di
rosetti, 1-112: pigliate argento vivo, ve- triol romano, salmitrio, verde
tempestati di pietre, o, presi, ve- nivan menati, a furia di popolo
tenebre de eror era vegnuo a lume de ve- ritae e de fe'catolica. s
la tenzon lo spirito, / o palpitar ve- devansi / là fra l'ucciso cumulo
la terra onde hanno recato il corpo, ve- deranno che da lei scaturiscono i fondi
crustacei, non si sono giammai trovate in ve- menzini, 5-89: ma voi, cervelli
mette in disparte coll'esemplare da tirare per ve- ere se tutte le correzioni sono state
le tiare e mitre de'principi ecclesiastici non ve- derete altro che le insegne del cìaviculario
è pure una volta tinto in grana il ve- neratissimo nostro pretore. -tingere
8-22: al quinto tintinnito dell'ora vespertina ve- niam. = deriv. da
né provato lo intento, né risposto al ve- rato, né nuova ragione addotta che
pireo, gli dissero che era imbarcato eleuterio ve- trabucco1 { trabócco, trabuco)
: vi davano di cozzo quegl'imbrogli che ve- nivan giù per l'acqua; tale
a guadagnar l'indulgenza ne la rustica e ve- nerabil magione del vostro luogo. l
certa altezza, patirà oscura nubola, e ve- erassi ne le sommità più espeditamente il
formatura, e questa trasformazione e trasfigurazione, ve- derà ch'ella altro non è che
stati (per quanto io stimo) da ve- run'altra cosa maggiormente traviati, che
io era ditto subitamente ad una fante esser ve- gnudo; quella torbada mese li cavedi
portare, / come gli antichi, se ve- nian difesi / da qualche dio
camarlengo e li sindichi a sindicare gli ufficiali ve- chi, e lo pesatore de la
. dante, conv., iv-iv-5: ve- demo in una nave, che diversi
lettera di condoglianza, non volendo trascurare in ve- run modo una ufficiosità di dovere.
uretere nel tratto di attraversamento della parete ve- scicale e successivo sbocco nella vescica stessa
, come l'allume di rocca, il ve- triuolo usuale. compagnia detta lesina,
. uvula vescicole, piccolo rilievo della mucosa ve- scicale in prossimità del tratto iniziale dell'
.. vacca, vaccone, vescica, ve- scicone, sciarpone littorio, cagata,
che al compimento vuole / ha vallane e ve- role. a. altamura, 369
demetrio di vitioso, annibaie di perfido, ve- spesiano di avaro, traiano di vinolento
vennono circa xii, secondo mi dice ponte ve- chio, vestiti variamente e, con
1-xx-240: apparisce da questi dettagli che la ve- variato e mutato da altri architetti,
), comp. dal pref. ve- , con valore privai, e cor cordis
lxxxviii-i-213: gran gente ho sperta di sottil ve- cordia, / nell'occorrente tempo e
lingua italiana stampati che ci sono, ella ve- deria volentieri qualche bella cosa di quelle
a l'altare: -pane sì è en ve- demento; / la luce ch'è
, 59: lo stendimento è vedimento della ve- ritade, e lo provvedimento è uno
... e s'ella, così ve- doata, abito prende o panni di
, afflitta, e mesta, / gravida ve- doella in bruna vesta. marino,
: ricopritevi la fronte / d'altro panno ve- dovil. / pianga il rio,
riva, xxxv-i-684: quella è conseio dre ve- doe, -matre dei orfanai, /
questa freddura mentre siamo in seicento, della ve- dutetta che apparterrà a qualch'altro de'
risulta, o la sensibilità con esso la ve- getabilità insieme congiunta. =
vii * 494- (38-7): eo ve- zo omo en etate fiorendo, /
negli anni 1642-1645 antonio sànchez, marchese di ve- lada; il lat. mediev.
, distendersi al soffio del vento (una ve- la). r. longhi
benché a me questo poco giovasse per la ve- neresca e celata passione che continuamente m'
landino [plinio], xxxvii-10: « ve- neris crines, cioè capelli di venere
il pallido sguardo della luna, al fresco ve- tolio dell'aura marina, al lontano
donna mia valenti, / ch'eo so ve- racementi / c'assai vi gravaria di
: paraule molte, amico, perlasteme, ve- rando quella parola: * de abundantia
tutti i boschi? forteguerri, 22-17: ve- diam ripieno / il ventre de'mosconi
apriva. pascoli 37: quando brillava il ve- spero vermiglio, / e il cipresso
buonafede, 2-i-364: se avverrà che queste ve- risimiglianze non piacciano a certi ingegni difficili
: pare, che possa dirsi, che ve- run'altro idioma ne sia così ricco
accesi, / che ferro più non chiede ve- run'arte. boccaccio, i-71:
una bertuccia oltremarina piuttosto che a stimare un ve- ruomo nostrale. = comp.
: grandi le porte e ciascheduna aveva uno ve- stibulo innanzi di braccia venticinque. fr
l'om qe s'axalta tropo per bele ve- stimente, / no sa que è
alvaro, 5-1 io: ella indossava un ve- stituccio da casa e pareva cresciuta,
[18-ii-1984]: si sono riaffacciate inclinazioni ve- tero-classiste. = comp.
della finestra. marinetti, 2-iii-142: i ve- truzzi del muro trasudano ebrietà sulla anca
pria d'alzar le ciglia / alla gran ve- trovoragine / del palazzo incantatori©,
vicarìa della prefettura, ove noi fummo e ve- demmolo con li occhi nostri? annotazioni
mandava i suoi versi a milano perché fossero ve- uti e approvati. = voce
colui, che ha meditato per lunghi anni ve- gezio, o polibio. 3
volgar., i-5 (14): ve- gando questo rugo vilam costancio così despetto
l'altre persone. bisticci, 3-3: ve- drassi nella vita di sì degno pontefice
catholica per pricatium de lo reverendissimo leandro, ve- sco de spoleti. collenuccio, 20
famosissima meretrice,... deposte la ve- stimenta, e sparsi i capelli a
e tutti zaccarosi. tesauro, 2-222: ve- sticula, per una palandranaccia trascinante e
ch'è nato in me'la via / ve- dut'ho 'l vostro amore che piangia
venezia?... botteghe ammuffite e ve- lade bisunte, interni fungosi,
uno dei tanti ritrovi di ex provos, ve- terofreaks, giamaicani maestosi e inutilmente sorridenti