. battista, iii-394: io diveller mi vanto, io crollar posso, / di
veramente sarebbe da riputare valoroso chi tal vanto
4. tr. ant. adescare vanto: fornirlo d'esca. storia dei
pensiero a que'moderni, che danno il vanto dell'agghiacciare
termini propri che sembrano portar il vanto d'aggiustatezza e semplicità sono per
di macchina, non ha il primo vanto nell'aggruppare. = deriv. da
/ amor di giove e di la tona vanto, / diva da l'arco.
quel pesce, e ti concedo il vanto, / ripieno d'alga la cui pelle
licor che tra i licori / serba vanto superbo e pregio eterno. / nei suoi
una certa mestola che ebbe il vanto di allargarmi la bocca due buone dita.
sia aperto a tutti, ma il vanto dell'ingegnosità, con la quale
della tua. -andare altèro: menar vanto. petrarca, 13-14: da lei
un'opera: e indica altresì il vanto, la gloria che è insita nel
l'antica madre in ch'io mi vanto, / al tuo conspetto il pianto /
: o pur di caritate ambisce al vanto, / per esserne fatt'ei dispensatore.
l'audacia il gelsomino, e il vanto / del natio suo candor fastoso esalta;
io di goder da scherzo ancor mi vanto; / che raro in donna io vero
: io di goder da scherzo ancor mi vanto; / che raro in donna io
questa andata, onde gli dai tu vanto, / intes'ei cose che furon cagione
, e in caso di bene accrescersi vanto; o per fare dispetto al medico
fa le buone opere, quel vanto gli toma più a vitupero che ad onore
non del tutto approvabile, almeno compatibil vanto, avendo presa in firenze..
, v-41: come facesti ad ottenere il vanto / fra gli ingegni più fini e
licor che tra i licori / serba vanto superbo e pregio eterno. / nei
gli ricordavano i tempi in cui era vanto alle donne possedere arche di pannilini.
l'uom d'eternità s'arroga il vanto. idem, iii-1004: lo scriverle ancor
. menzini, i-128: non è vanto sovrano, / solo nell'arti mute /
morte / vincitor lieto avrai gran tempo il vanto: / pari destin t'aspetta.
idem, 19-70: membrando il vostro vanto, / l'anima mia potè scemar la
licor che tra i licori / serba vanto superbo e pregio eterno. / nei suoi
sacro licor che tra i licori / serba vanto superbo e pregio eterno. / nei
, / del cui natal smirna pretende il vanto. 7. tr. far
: la plebe oziosa e attillata ebbe il vanto sugli uomini colti...,
plinio], i-1240: cartagine ha il vanto delle melegrane... il fiore
, 2-67: mia madre si fa un vanto di avermi allevata nella bambagia. ed
/ che 'l suo inimico si donava il vanto / d'alta prodezza in ogni baronaggio
bastarducci di roma, non lasciano altro vanto che quello d'un primo disegno.
ce la batteremo, sul serio e con vanto. giusti, i-535: u duca
qualità e doti; darsi importanza; farsi vanto di qualcosa, pavoneggiarsene.
e fragil bene, / ch'è vanto et ombra, et ha nome beltate
berta a que * che si danno vanto d'aver composto alcun libro con prestezza.
scritto... uno aperto vanto di poter annichilar tutte le cose mie.
. davanzali, ii-18: non mi dò vanto di nobiltà né di modestia, che
palazzeschi, 6-115: sergio e osvaldo collega vanto le loro evoluzioni sul grande trapezio.
che 1'esistenza della borghesia forma il principal vanto e la più poderosa forza della moderna
2. ant. gloriuzza, vanto. paolo da certaldo, 177:
: dalle [alla sua lingua] il vanto della brevità, e la nostra dice
: diamoti / la gloria e 'l vanto di saper me'fingere / d'ogni
/ e in ciel a tutti mostrollo per vanto. / di quanto adopra la dolce
l'audacia il gelsomino, e il vanto / del natio suo candor festoso esalta
lingue morte, le quali hanno il vanto... di essere intese in tutti
di costei tira e l'orgoglio / vanto è maggior che in barbare catene /
lo cavaliere che s'ha dato il vanto; / e la puttana, ch'ha
/... / cedi il tuo vanto all'armonia ch'io reco / con
in ogni canto / porta superbo il vanto / che fu; che fè? gli
parte. saccenti, 1-1-47: il vanto / di un foglio presentato a un
: l'aver elbanio di bellezza il vanto / sopra ogni cavallier che fosse al
segneri, iv-192: non so se a vanto di essersi cimentato con un cattedrante di
. delle quali in vece è universal vanto il ciclo carolingio probabilmente normannico, santificato
si vide, ogniuno gli dette il vanto. bruno, 185: per empir
pasto del pastor la forza e 'l vanto. macedonio, i-25: cedete, aure
/ aver di figli di francesco il vanto. tommaseo, i-444: i patimenti
, che... hanno sole il vanto della evidenza. foscolo, vii-70:
che di alacre e infaticabile scrittore dài vanto a tale, che anco d'una
pensiero a que'moderni che dànno il vanto dell'agghiacciare alla natura del sale, possente
che un dì tolga ad altri fi vanto. 3. ant. cheto
e dove e'crede acquistar gloria o vanto, / e'si chiudea come un uccel
ciangottoni non sai a chi dare il vanto. = deriv. da ciangottare
, / ch'i'mi possa dar vanto / ch'i'ti vedessi mai sotto la
/ sulla fiumana ove 'l mar non ha vanto? cino, ii-547: spart'è
a commendazione: in lode, a vanto, a onore, a gloria.
ii-2-158: le strade sono un giusto vanto delle nostre provincie e per il numero
ardire gliela vietò. marino, 1-161: vanto immortai d'arguta e saggia / concesse
, 2-2-13: ciascadun di lor si dona vanto, / sapendo il loco, de
/ d'intenerire un cor si dava vanto. marino, 16-148: come da
moneti, 82: costui si dava il vanto / di conquistar con le sue belle
senza avvedersene, ai nostri il raro vanto dell'invenzione. = = voce dotta
/ così la gloria immacolata e 'l vanto / cerca contaminar de'regni nostri,
ai mali altrui. tra questo querulo vanto di sentir troppo, e quell'umile
il saper, per cui riporta il vanto / de la più dotta e più famosa
: ne'secoli antichi, zeusi portò il vanto nelle frutta, parrasio ne'contorni,
a'tuoi vanti contrapporre io posso / vanto sublime? manzoni, pr. sp
non arrossisco del titolo, anzi me ne vanto; perché in questo senso lo stesso
hanno un nido, ora, mio vanto: / e l'amor mio le nutre
spezie di coralli, fra'quali porta il vanto il corallo rosso,...
/ d'intenerire un cor si dava vanto. marino, 9-100: sta sotto l'
11. figur. onore, vanto, gloria, ornamento; posizione eminente
: egli unì sempre pur dell'arte il vanto. / oh mirabil, poi disse,
lode / del giovinetto corridore e il vanto / del lottatore. campana, 208
pochissimi amici avrò avuti; ma mi vanto di averli avuti tutti buoni e stimabili
pasto del pastor la forza e il vanto. 5. figur. ordinare
pasto del pastor la forza e 'l vanto. / licore insidioso, esca fallace,
ch'ottien del pari amabile e temuto / vanto di buono e titolo di giusto.
: tu fra barbare genti, inutil vanto / cògli d'asia gli allori: e
, 2-2-13: ciascadun di lor si dona vanto, / sapendo il loco, de
alfieri, xiii-27: plebea, mi vanto esser d'icilio eguale; / piangerei d'
i i sensi e le virtudi eterno vanto, / oprate e mostre nella dolce
un mulo avea di gran cursore il vanto. gioia, 1-i-64: la celerità d'
. / diavoli daddover, se pari al vanto / segua l'opera loro. redi
stessa, / vedendosi fra tutte dar il vanto. boccaccio, i-564: a te
: agramante lor re, che si diè vanto / di vendicar la morte di troiano
opra è degna di te: tu nobil vanto / ten desti già dinanzi al signor
che dicesti? / troppo è gran vanto a sì debili tempre: / torniam ne
. milizia, iii-86: il suo vanto è d'esser inclinato 17 palmi fuori del
ad altri motivo di orgoglio, lustro, vanto. moneti, 122: quei santi
, della quale le scienze naturali menano vanto, non è conosciuta, ma «
iii-1-188: come dunque volete voi darvi vanto di suoi figliuoli, se tanto degenerate da'
le attribuiva alla fortuna, o fusse per vanto, o pure che così della divinità
] a deporre il fasto e il vanto; / ché, se tu sei fugace
lingue morte, le quali hanno il vanto... di essere intese in tutti
cantari, 292: chi non prova il vanto per ragione, / inmantenente io lo
a incrociarsi le parole difficili, gioia e vanto dei seguaci di esculapio. quasimodo
che par dante assai compiacersi forse per vanto di vincere le difficoltà, o perché allor
noti piaceri; / o se tu amasti vanto / dare a i mobili plettri o
canto / i pronepoti lor n'odano il vanto. = voce dotta, lat.
. testi, ii-63: non è vanto minore / il disprezzar, ch'il possedere
9. importanza, valore; pregio, vanto; stima, considerazione. fra
io,... che fruir mi vanto / gloria infinita in que'superni seggi
carducci, iii-14-163: gli fu dato vanto d'avere innovato la terzina a rime sdrucciole
disus. presentarsi con ostentazione, menar vanto, darsi arie, voler comparire a tutti
escono di menti; / e non mi vanto ch'io disdotto sia / se non
, / di bassa ambjzion, d'inutil vanto, / festoso ei dal suo fral
discola, che avea di beltà il vanto, / un qualche volpin ligio / teneva
di palermo, 1-19: non mi vanto ch'io disdotto sia / se non là
canto, / che in celebrar tuo vanto / fuor di mia bocca uscì! de
aduna / per disputare a la natura il vanto / del renderti sì caro agli occhi
l'attività della mia cordiale amicizia avrà il vanto se non di disseccar la fonte del
singolarmente di alceo davasi [orazio] vanto di aver temperato la delicatezza di saffo
indipendenza nelle idee, anzi pure del vanto di dominar coll'ingegno. gobetti,
temere poco, lo fa con più vanto che possibilità o utilità. panzini, iv-204
i-222: effluisce sulle labbra di ciascuno il vanto di patriotta, di liberale, ma
, giorno, iv-513: altri dà vanto all'else / lucido e bello de
/ che a le salme incorrotte oscura il vanto. -sublime, eccelso. -
monti, i-108: egli ha il vanto di aver equilibrata tutta roma in due partiti
di equitazione, senza darmi un gran vanto, me ne intendevo più di lui e
. pascoli, i-108: canterò il vanto della scienza nuova? ma se ella
i toscani di vanità, perché menavano vanto del loro idioma municipale, come fosse
: per esperimentatóre sì che mi do vanto d'esser buono quanto alcun altro in questo
il bel nome severo, / tuo domestico vanto, la via scopra: / intera
i secoli di lor fortuna; che è vanto raro nell'antichità, quando la somma
non gli dar so- progni cibo il vanto. -anche sostant. busini
ma un'ordinario strai non n'ebbe il vanto, / ch'atterrar non potea sì
per lasciar poi nel mondo un piccol vanto. g. m. cecchi,
a tutti, e non me ne vanto. carducci, 1073: • popolo di
quel che vai meno dar prezzo o vanto di più per averne utile o lode
fasto di ambizione feroce. 6. vanto, orgoglio. falconieri, i-122:
sm. ant. vanagloria, vanità; vanto, superbia; fasto, splendore.
qual sarà mai sull'alme il vostro vanto / s'ange i petti così finto il
, iii-4-229: chiunque avesse contraddetto al vanto della vittoria, sarebbe parso strano e
savinio, 10-197: questa cittadina mena gran vanto perché a poca distanza dalle sue
che a le salme incorrotte oscura il vanto. spolverini, xxx-1-130: il bianco
benemerenze o a individuo che costituisce il vanto di una famiglia, di una città.
travi d'abeto si dà il primo vanto, perché per la loro durabil fermezza
. pirandello, 7-146: quell'unico nostro vanto voleva dunque fiaccare monsignor partanna. boriili
chi può sperar più gloria 0 vanto? / morta è la fe', morto
predica,... onde avere il vanto che il popolo esca dalla chiesa gridando
qual sarà mai sull'alme il vostro vanto / s'ange i petti così finto il
quel di guelfo / voglia giurare il vanto in sulla spada, / professarlo al
premer terra di stragi coperta, / barbaro vanto. pindemonte, 208: allor guidommi
sulla fiumana ove 'l mar non ha vanto? idem, purg., 19-101:
non ancor giammai pensasti / quanto io mi vanto d'essere migliore, / poiché tu
/ del latin poetar la gloria e 'l vanto / se non perché di greca voce
arte ma carattere formale di civiltà e vanto non tanto delle diplomazie quanto anche e
, volle anch'esso avere il suo vanto di formare un codice scolastico generale.
cade; / chi mai si darà vanto / di più fortezza, ove fallir si
promesse? bocchelli, 11-7: il vanto della igiene moderna, d'aver allungata la
, e quando intendasi abbassare un altrui vanto qualsiasi. * bella forza '
folle è colui che d'innalzar suo vanto / crede eterno co'fogli al ciel
difetto il di cui possesso rimane tuttora vanto di pochissimi. -segnalarsi, distinguersi
, impresa valorosa che costituisce motivo di vanto o di gloria. -anche: persona
/ ma le morali degne di men vanto. / le quali sol per noi si
dee, / portato avesse di bellezza il vanto. caro, 12-135: quest'ingrata
sassate com'erano gli assisiani per antico vanto, le frombole eran concesse soltanto ai
ne'secoli antichi, zeusi portò il vanto nelle frutta, parrasio ne'contorni, apelle
speco / farti d'angoscia lagrimar mi vanto. salvini [tommaseo]: o fondata
canto, / che in celebrar tuo vanto / fuor di mia bocca uscì! /
disperso canto, / che in celebrar tuo vanto / fuor di mia bocca uscì!
noi niego, anzi men pregio e vanto. b. corsini, 6-53: o
/ ti dan tra i manigoldi il primo vanto. -meschinità, grettezza d'animo;
ove sono ite? -menar vanto, far pompa, gloriarsi. magalotti
galloria e mattana. -menare vanto. g. m. cecchi,
del vanto dell'ingegno, che... mettono
accendo, / che pretendo e mi do vanto / gareggiar con febo istesso. p
la gloria, il pregio, il vanto, il trionfo. romagnosi, 19-829:
la quale ha finito per assegnargli maggior vanto -ha persuaso il nostro artista, commosso
di tutta italia il pregio e 'l vanto. redi, 16-iv-214: ma già che
toglie in aria ad ogni augello il vanto. p. verri, i-182: un
un pezzo di giannettóne che toglieva il vanto a quel di bivilacqua. =
guerrazzi 5-36: con lei di aiuto mi vanto preservare da morte questo infante, e
. menzini, i-305: si diè vanto / d'aver la frode ed il rubar
più di voi, e me ne vanto, ma una che canta all'improvviso,
, c'ha ne le mense il vanto. pascoli, 1019: egli cavalca,
.. allora noi potremo darle materia di vanto coll'accusare oltre al vero noi stessi
questi per tutta l'india portano il vanto di essere li migliori, tanto nel mestiero
/ tre frison s'averien dato mal vanto. fazio, i-n-14: è questo un
. persona che costituisce un motivo di vanto, che dà rinomanza (a una nazione
, di fierezza, di orgoglio; vanto. dante, inf., 3-42
; per suo merito, per suo vanto. giamboni, 4-535: si elesse
: diamoti / la gloria e 'l vanto di saper me'fingere / d'ogni poeta
onore e di ammirazione o motivo di vanto. seneca volgar., 2-40:
'(anche col senso di * vanto, vana lode '): diffusa soprattutto
2. gloria; onore, vanto. bibbia volgar., vi-198:
, in qualcosa: riporvi il proprio vanto, il proprio orgoglio. bencivenni,
se vi rinunciassi. -ant. vanto, vanagloria. bibbia volgar.,
, onore; che è motivo di vanto. faba, xxviii-17: andato sono
4. merito, onore, vanto. cavalca, 16-2-228: prego.
un merito, un onore, un vanto; ricavarne vantaggio. machiavelli, 121
/ che, rimembrando il tuo passato vanto, / non dica: già fu grande
battista, iii-394: io diveller mi vanto, io crollar posso, / di lingua
ogni rimedio ha 'l pregio e 'l vanto / e suol produr meraviglioso effetto / un
27-26: dov'e'crede acquistar gloria o vanto, / e'si chiudeva come uccel
d'oro ond'io mi glorio e vanto. fogazzaro, 4-82: si era
, tr. raro. dichiarare con vanto, millantare. sannazaro, iv-344:
. alfieri, 1-153: ignobil sangue vanto / e nobil cor. -di
l'incauta di parola in parola cresce nel vanto. rebora, 220: il sacerdote
. f. frugoni, i-78: io vanto (ma non millanto) che i
sono, ad offrir solenne omaggio e vanto, / le più barbare genti a gara
una classe di gente che fa prova e vanto di essere da molte generazioni illustre,
in agitar un pallone portava il vanto, fendea il vento. col
/ e d'immensa pietade ottenne il vanto. marini, i-417: si sparsero in
etra, / d'impetrato perdono abbiano vanto. muratori, 7-v-391: a chiunque
/ per arte ottien d'impoverire 11 vanto? lecchi [tommaseo]: al sostegno
/ che nessun altro se ne può dar vanto. boccaccio, 1-ii-49: io credo
, 13-577: inane fu il tuo vanto, o folle. g. ferrari,
fanciulla a me par che porti il vanto delle vive incarnazioni in questa terra.
incauta di parola in parola cresce nel vanto. bigiaretti, 8-75: è come
di sua costanza a render dubbio il vanto, / col sangue incenditor stimol congiunsi
a bere; / i'ho portato 'l vanto, e spetezzava. pisani, 113
ah lorenzin, di cui ti puoi dar vanto. boiardo, 1-25-33: e't'
, 1-4-216: tra'faziosi di fazioso al vanto aspirava; ma di coraggioso posto che
, 19-72: di sua natura ha indestruibil vanto / ente che non ha parti
di sangue e di virtute al simil vanto, / il gran nome indistinto anco risuona
67: in ciò appunto consiste il vanto fatidico dei poeti di precorrere ai filosofi
/ né ricchezze o tesori aver mi vanto; / a me diede il destin mediocre
ed è l'industria mia tutto il mio vanto. guadagnali, 1-ii-246: nelle scorse
la campana, dell'anglo industria e vanto, / or ti ministra. 10
bartoli, 2-2-67: si professava per vanto inesorabile a'prieghi e inflessi- bile a
piazza nel mondo che possa portar 'l vanto d'inespugnabile. algarotti, 1vii- 251
per quell'un che in ben ritraimi ha vanto. pindemonte, 206: i
nel numero de gli ingrati possiate darvi il vanto di primo ingannatore di donna. guarini
della vittoria parte, ed inalza per vanto li strali e l'arco. scaramuccia,
, n-132: né i fior, suo vanto, / pur moian con lui:
, celebrità; che non è motivo di vanto. giordani, xiii-16: quanta diligenza
ingrati di cui parliamo suol menare un vanto orgoglioso della sua stessa ingratitudine. d'
vedere / la bella adorata / del vanto d'ingrata, / d'infida goder!
alle inquiete ambiziose voglie / preferì il vanto di tranquilla moglie. f. m.
perch'egli abbia la delizia e 'l vanto / di spegner genti e tramutar corone,
di menti; / e non mi vanto ch'io disdotto sia / se non là
fogge / insolcando i cristal lor crebber vanto. bresciani, 6-ii-432: sono le
). tommaseo, 19-138: il vanto della rovesciata ingiustizia e delle franchigie istaurate
goglirsi; acquistare baldanza e menare vanto. -in partic.: nutrire
/ d'intenerire un cor si dava vanto, / ancor che fosse più duro
santo / di lei pur fia tuo vanto! leopardi, 22-73: indelibata,
voi avete ragione di esaltarvi con un vanto interrogativo in voi stesse. p. f
su la fiumana ove il mar non ha vanto? '; la spaventa. beatrice
classe di gente, che fa prova e vanto di essere da molte generazioni illustre,
l'intreccio nel quale ripongono il più del vanto 1 mediocri (e l'intreccio non
67: in ciò appunto consiste il vanto fatidico dei poeti di precorrere ai filosofi
classe di gente che fa prova e vanto di essere da molte generazioni illustre,
, 6-82: non l'invidio il vanto / o 'l femminil onor de tesser
239: la bella man che 'l vanto invola / a la neve. b.
25-8: questa erba ha un grandissimo vanto, che coloro che la tengono in bocca
mente nel dolore, / saria bel vanto il mostrare a le genti, / co'
ciro di pers, 181: sia tuo vanto maggiore, e ciò ti basti,
lode / del giovinetto corridore e il vanto / del lottatore. saba, 153:
m'ho potuto e posso ben dar vanto / ch'io agio amato delle donne il
di laminazione / morgan, orgoglio e vanto / dell'industria nuovissima feudale, / produr
mandava lampi taciturni, vagamente scosso da un vanto che non esisteva. palazzeschi, 3-18
che vari popoli antichi ne ebbero il vanto, e distinta ricordanza ne fa la storia
animo, già posto in cielo dal vanto che mi dava per l'acquisto di cotanto
buonarroti il giovane, i-243: non ho vanto alcuno ond'io mi pregi / a
ond'io mi pregi / a te dar vanto e a me le bianche chiome /
pascei la vita, non celebro e vanto / l'acqua, che 'l pesce avviva
. salviati, ii-i- 86: il vanto, che sopra questo nostro si suol dare
costui / pria del suo fido avesse il vanto. monti, 8-460: ne'teucri
il suo programma ed affermando con certo vanto il crescente favore. panzini, iv-
: io voglio ch'a costui si doni vanto / di liberare gli uomini dal biasmo
dichinarsi. scrisse a vespasiano con troppo vanto, scrivendo a principe. monti,
riordinano, ed egli solo ha il vanto di aver posto a quel licenzioso pianeta
quella dolcezza / che sia di maggior vanto e maggior grido. -aspirazione,
in guerra è chiaro / la lingua al vanto ha baldanzosa e presta. pananti,
l'uom d'eternità s'arroga il vanto. borgese, 1-288: avevano in casa
citerea, / mentre ciascun volea / portar vanto primiero / di valoroso arderò, /
tuttavia, quali dei due abbiano il vanto della dottrina e dell'ingegno. botta
di dio? segneri, ii-412: il vanto litigato più lungamente alla gran vergine madre
qualcosa: attribuirsene il merito, farsene vanto. tommaseo [s. v.
, benemerito, che costituisce onore e vanto di una nazione, di una città
-farsi onore del sole di luglio: farsi vanto di meriti che non si possiedono;
celebrar, alma degna, il tuo gran vanto. g. b. nani,
, è motivo di orgoglio e di vanto per una nazione, una città,
, generoso, che è onore e vanto della patria, della famiglia, della
virtù; persona che è onore e vanto di un popolo, di una categoria,
/ tre frison s'averien dato mal vanto; / però ch'i'ne vedea trenta
un suo articolo del '22, nel lusinghevole vanto di avermi ascoltato fin da principio con
-persona che costituisce un motivo di vanto, che dà rinomanza a un paese
un lustro del villaggio e si facevan vanto di lui. 9. manifestazione
astenia e da man possa vanto? beccuti, i-257: che vai pur
, 4-i-291: tiziano ha conseguito il vanto del comporre e collocare i ritratti con che
': vento tormentoso e furioso, vanto dei provenzali. -agg.
556: di gloria maggior chi porti il vanto / non so, se chiaro il
perché l'altro titolo, col parer vanto, suona scherno. * conferenze, esami
questi gli triomfi? è questo il vanto? / che aver cerch'io magnanima vittoria
che il parlar, le dava forza e vanto. 4. insigne, splendido
animalone, / che fa il poeta a vanto e 'l dottoracelo. /..
ricattarsi chiamano sé pensatori. ma il vanto e il biasimo risica d'essere inconveniente
: non poco costò a atride il vanto, / e riportonne dolorosa mancia.
o lungi, e gli sovvenne il vanto / ch'ei riportò con la sua forza
fare a me: che io mi vanto / farla tutta alla man. firenzuola
non siam ben risoluti nel dare il vanto a questo o a quello, dovendo
non credo che di me ti doni vanto / fra gli altri ch'io di te
ma d'agnol ha sembianza e porta vanto / col suo soave canto, /
la quarta [cosa di cui mi vanto] si è che vino non mi trasse
nobil patria de la quale io mi vanto; e potrei gloriarmene più ragionevolmente,
il giuoco ricerca, che si dia il vanto dell'aver detto meglio ad un solo
d'innocenza han sovra gli altri il vanto / il bel pomo granato e 'l dolce
di menti; / e non mi vanto ch'io disdotto sia / se non là
, pareva avere rivendicato a dante il vanto d'ottimo cittadino in tal guisa che
vampo: v. vampo. -menare vanto: v. vanto. -menare vero
vampo. -menare vanto: v. vanto. -menare vero qualcosa: ammetterla,
o mentre ognun, che meno il vostro vanto / di noi conosce e la bontade
di menti; / e non mi vanto ch'io disdotto sia / se non là
uscì parola di bocca la quale fosse o vanto o soltanto menzione di opera fatta da
, 18-84: poteasi dar di somma astuzia vanto, / che colui facilmente gli credea
? metastasio, i-i- 1307: con vanto menzognero / fido amator si chiama /
stessa, / vedendosi fra tutte dar il vanto. ponzela gaia, 11:
il figlio, / il rimanente investigar del vanto / de la donna del po prende
aveste ad esser, colui che col vanto de la gloria di cui sete padre e
/ fiano i trionfi ed infelice il vanto! 10. letter. che è
dava una certa mestola che ebbe il vanto di allargarmi la bocca due buone dita.
: con duo vivi rubin la meta al vanto / de la musica hai posto;
di quelle fotografie metafisiche che sono il vanto dell'arte d'oggi. de pisis
beccaria] forse vuoisi restituire il primo vanto del sapiente odierno metrico sistema che si
, / tanto ch'a lelio ne dò vanto a pena, / ovunque fur sue
/ tre frison s'averien dato mal vanto. cavalca, 20-28: vide una bestia
sol perch'egli abbia la delizia e 'l vanto / di spegner genti e tramutar corone
che è motivo di orgoglio e di vanto. tommaseo [s. v
, ch'io sappia, può menar vanto d'averne uno migliore. -meglio
: senza milantar, me do bon vanto, / vendicherei chi è stat'amadore /
le 'mpugni e brandisca, o dia lor vanto / millantator; ma sappia ad uopo
la campana, dell'anglo industria e vanto, / or ti ministra. -causare
tradita m'hai; o che mirabil vanto! buonafede, 2-vi-58: se in questo
sono un ignorantone, e mi do vanto senza istoria augusta di dar tanto lume a
non sente far memoria / dell'ammirabil vanto / che 'n amor più si prezza
egli solo [omero] ha il vanto d'averci dato nella prima dell'epopee
. la toscana moderna ha il quadruplice vanto di aver procreata la lingua, la letteratura
e comportamenti o fatti che vadano a vanto o a lode di chi parla (
poca o molta, dar si possa vanto? mazzini, 28-10: addio: hai
di bellissimo effetto e furono il maggior vanto dell'arcadia. pirandello, 7-413:
opere, tanto da costituire motivo di vanto o di fama per un paese,
miseria e solitudine è riuscito a farsi un vanto. pavese, 8-371: notte limpida
morire ', sarà cosa umana né nobile vanto. 'un male fa morire in
perda. ariosto, 1-1: si dié vanto / di vendicar la morte di troiano
/ vincitor lieto avrai gran tempo il vanto: / pari destin t'aspetta.
su la fiumana ove 'l mar non ha vanto? libro della natura degli animali,
questa mia mostra, ed io me ne vanto alla presenza de'miei cittadini, per
daranno / i sensi e le virtudi eterno vanto / oprate e mostre nella dolce impresa
latte che dà quelle squisite mozzarelle, un vanto... di questa regione.
/ i pronepoti lor n'odano il vanto. silvestrini [in redi, 16-
le [a saffo] valse il vanto? / che le valse il favor di
, 1-6: i milanesi menavano gran vanto della loro pulitezza; e i marciapiedi
fa, ch'ei brama, ottiene il vanto, / eh'un bel volto che
d'un liberale amante / è piccol vanto, o scaltre. 16.
/ fia qual mutola voce al vostro vanto. 12. che non risuona
[la zanzara] fatta eguale / dalracque vanto il nascimento mio. salvini, 23-200
: vendervi gatta in sacco non mi vanto, / né robbe vecchie, come fan
l'uom d'eternità s'arroga il vanto. mazzini, 1-184: di mezzo alle
: secondo che le nazioni ebbero maggior vanto di coltura e delle isquisitezze della poesia furono
guerrazzi, 1-343: urbano iv ebbe il vanto infelice di schiantare dalla italia la
, della quale le scienze naturali menano vanto, non è conosciuta, ma 'decretata
il padre della commedia è anche un vanto domestico a cui nessuni o pochissimi possono
miro e di te m'orno e vanto. -stato, paese, territorio su
edizioni che fin qui han portato il vanto. -covare qualcuno il diavolo nel
è un nobilissimo viale di palme, vanto della città. moravia, xi-304:
loro discendono. 17. farsi vanto di qualcosa. landino [plinio]
arezzo in italia mantiene oggi ancora questo vanto... percioché così ancora si
. -ciò che costituisce motivo di vanto, di pregio, di merito.
egli non fa le buone opere, quel vanto li torna più a vitupero che ad
una classe di gente che fa prova e vanto di essere da molte generazioni illustre,
mia fede e 'l mio nodo il vanto toglie / al nodo gordiano ed al
un'invenzione latina (e meniamone altissimo vanto!), è un trovato nordico
bettinelli, 3-217: bologna ha pure il vanto d'aver date le prime istituzioni delle
novella / semplicemente detta e senza vanto, / nuda vera succinta è
non voglio... darmi il vanto dell'assoluta novità di tali osservazioni intorno
5. maffei, 327: darti vanto io ben t'udii sovente / nel
e in vita d'odio nutristi il vanto? poerio, 3-381: di strani color
d'ogni altro a'tuoi cenni mi do vanto. casalicchio, 135: se tu
a torto e presuntuosamente, motivo di vanto (e ha valore fortemente sarcastico).
occhiello', ciò che costituisce motivo di vanto. carducci, iii-25-113: se il
, con vanità di greco, con vanto di spagnuolo, con onestà di meretrice
ho in dispregio, anzi m'onoro e vanto / di sì possente e gloriosa madre
che fa onore, che è motivo di vanto (con partic. riferimento a ciò
fa ottimo olio e le dà il vanto sopra l'altre l'ulive; e vuole
selim. -motivo di orgoglio, di vanto (anche nella espressione essere un onore
motivo di orgoglio, di fierezza, di vanto per una famiglia, una città,
d'onore:. costituire motivo di vanto, di soddisfazione, di orgoglio;
ai lode, di merito, di vanto. dante, purg., 24-96
d'onore: essere orgoglioso, menar vanto. -recarsi, reputarsi a onore qualcosa'
vero e fa e dice per proprio vanto è operaio di male a se stesso
,... nemica oppostamente del vanto e del millantarsi. g. capponi
. c. campana, iii-5-2-30: il vanto di aver sollevate la belgia dagli oppressori
aver l'ore in tasca io non mi vanto. lingua nostra [xxviii (1967
né volere intendere nulla, che bel vanto è? è stare in orazione,
di lei la fé, non ordinario vanto. foscolo, xi-2-511: il soggetto
la grande spagna. 5. vanto, compiacimento, soddisfazione per qualcosa di
si è orgogliosi, che è motivo di vanto. pindemonte, ii-203: -al
il mio orgoglio, il mio vanto. saba, 179: sul cappello /
per le opere, costituisce motivo di vanto o di gloria per il paese o la
pianta, ch'hai d'ornare il vanto / l'alta regina che in empireo regna
druda fecciosa. 6. farsi vanto, gloriarsi. tommaseo [s.
orrore / il candore degli altri il vanto cede. 11. paesaggio dirupato
frutto mangiarsi. tommaseo, lxxix-i-493: vanto... l'osmilo che di frutte
lucini, 9-121: a me spetta il vanto di aver ridato l'ossigeno che è
classe di gente che fa prova e vanto di essere da molte generazioni illustre,
già mai con galeno, perché il mio vanto consiste principalmente in essermeli dichiarato rivale;
pensieri lodevoli; il farne sfoggio o vanto esteriore, anche eccessivo e borioso (e
anche, in senso concreto, il vanto o lo sfoggio di virtù e di
loro quasi ostentazione vana e contradittoria, un vanto volgare. e. cecchi, 5-37
mettere in mostra, ostentare, menare vanto. piccolomini, 10-297: se d'
, 248: fra tragici prischi il vanto ottenne. pallavicino, 10-i-182: ella viene
della 'commedia 'è anche un vanto domestico a cui nessuni o pochissimi possono
/ e se mi sia concesso aver tal vanto, / avrò pago il pensier,
de'teatri oggi la palma e il vanto. baruffaldi, iii-53: io tengo
, i-353: tu come ti puoi dar vanto di amare il prossimo con simigliante efficacia
panzini, ii-984: è uso e vanto de'nuovi desanctisini vogliosi di panneggiarsi nella
per quest'andata onde li dai tu vanto, / intese cose che furon cagione /
per tutta l'estate, arezzo mantiene il vanto. tecchi, 10- 133:
/ o che di pregio porti loda o vanto. giov. cavalcanti, 377:
quirini, 87: s'ascriva il vanto a la tua bocca, / che mentre
, a lui non s'era dato qual vanto della parcità degli aggiunti. -cautela
del bel mirando in loro / pari il vanto / a quell'ire fin prescrisse.
da sospendere ogni altro et torli il vanto? = var. di paronichìa.
i-i-xxii: a dante alighieri dava gran vanto per la forza del rappresentare e particola-
voi sentenziando, / né non mi vanto di tanto savere, / ca s'eo
testi, ii-158: ebbe la notte il vanto / di partorir la luce. salvini
davanzali, ii-122: oltre al crudel vanto datosi (io riferirò le parole proprie)
parte invidiandoli alla vicina, recavasi a vanto di avere bellezze bastanti da trattenerli.
mnemonico / e dà il passo ad un vanto inesistente. -essere permeabile. b
diodoro nel suo terzo libro dà il vanto al marmo di arabia, affermando in bianchezza
di certo che quello frutto porti 'l vanto sopra tutti gli altri frutti che si possono
. obizzo, 3-1: investigar del vanto / de la donna del po prende
col riconoscere a mugnito la paternità e il vanto dell'avverbio che s'ode talvolta sulla
allegra, non senza un principio di vanto. quel di s. girolamo 'patrimoniolum
: effluisce sulle labbra di ciascuno il vanto di patriotta, di liberale, ma non
spera a sé scampo e utile e vanto. 3. chi fa parte
d'orfeo le melodie, o di chi vanto / si diè di febo me'saper
pellegrino ch'a tutti gli altri torrà il vanto. d. bartoli, 17-2-76:
per celia certuni, che affettano il vanto di pensatori, chiamare pensacchiatori.
andreini, 92: perditrice vittoria, indegno vanto, / riso converso in pianto /
piazza nel mondo che possa portar 'l vanto d'inespugnabile, essendo ridotta a tal
/ tre frison s'averìen dato mal vanto. buti, 1-791: 'sì che la
vanagloria e dicea che non ne darebbe vanto di suo mestiere a pallas.
diodoro nel suo terzo libro dà il vanto al marmo di arabia, affermando in
poeti], che settecentisti dicevansi e vanto si davano d'aver risuscitato il petrarchismo
/ sai tu quali avi generosi io vanto? alfieri, i-193: potrei nominar taluno
più agiato e ripone nell'agiatezza ogni vanto. a certuni que'che non sono del
un pezzo di giannettone che toglieva il vanto a quel di bivilacqua. caro, 11-168
non credo che di me ti doni vanto / fra gli altri ch'io di te
/ che alle prefiche antiche toglie il vanto. -in partic.: chi
, 1-iv-291: egli... davasi vanto di avere, mercé del suo metodo
223: sospiro e pianto è nel vanto. ibidem, 245: la fine del
): come al resto del mondo il vanto tolle / chiozza del produr grossi ravanelli
quasi tutte le classi d'animali il vanto della bellezza è al maschio, o per
terra fo piena che il papa era vanto e stava bene. firenzuola, 652:
/ aitate spirar, sì ch'abbi vanto. = cfr. pieridi1.
tra le quali pietre portano facilmente il vanto i trivertini, che si cavano e
misura, n. 30. -pigliare vanto: abboccare. anonimo, i-607:
qual io nel mondo mi potrei dar vanto! luca pulci, i-39: giove
verran dietro e poi ti puoi dar vanto / che la grazia di dio al
per sempre la libertà, e il vanto di luigi napoleone di aver ricollocato sulla base
, / cieco mondo infelice, ogni tuo vanto: / quando più tanta luce in
77: i poetaccioni forzuti, e cui vanto era di sollevare un quintale per dito
. carducci, iii-14-163: gli fu dato vanto... d'aver fatto più
che d'esseme il trombetta avessi il vanto. filicaia, 2-2-209: fèsti degli affetti
marco antonio per torre ad augusto il vanto della vittoria contro pompeo... il
canto / securo ottenne e non comprato vanto. 7. condizione di estremo
d'innocenza han sovra gli altri il vanto / il bel pomo granato e 'l
vanitoso; ambizione, sete di potere; vanto, orgoglio, punto d'onore;
, mezzo e motivo di ostentazione e vanto; segno di distinzione e decoro.
pompa di qualcosa: trame motivo di vanto, di esaltazione. chiari, 3-47
pretesa dote o virtù intellettuale; menarne vanto, pavoneggiarsene. v borghini, ii-20
-che costituisce motivo di orgoglio, di vanto; che attesta la gloria raggiunta,
di cui è circondato e ne fa vanto; abbigliato in pompa magna per lusso
spezzarsi. 9. che mena vanto di qualcosa, che ne è orgoglioso
m. cecchi, 1-1-221: mi vanto di saper seminar tante / zizzanie ch'io
traligna mai nella porca plebe a cui vanto d'appartenere. -che vale poco
quasi tutte le classi d'animali il vanto della bellezza è al maschio, o per
mai ch'ella sen porte / il vanto in un d'aver reciso il nodo /
pregio di parlarne. -portare il vanto: v. vanto. -portare in
-portare il vanto: v. vanto. -portare in, a perdizione:
si tratti, i propri detti a vanto della chiesa cattolica postri dentina, hanno
mia fede ogni speranza, / esser vanto potria di tua costanza. parini, giorno
campagna intorno al monte vessuvio porta il vanto di tutte le rene, peroché.
5-1 io: al popolo il modesto vanto dei pranzetti alla buona. nievo, 2-36
cortesia ancora, ben che io mi vanto d'esser preda de l'una e
una novella / semplicemente detta e senza vanto, / nuda vera succinta è assai
te di fermezza e te di senno il vanto / e parlar pronto e di lusinghe
, iii-152: misera lode e mal pregiato vanto / merca chi... /
fregi d'oro: / vi perde il vanto suo qual più lucente / e più
contra galois, che ne portava il vanto, per a terra gittarlo e il pregio
. -merito degno di onore; vanto. novellino, 12 (31)
gran ricchezza il pregio avranno e 'l vanto. muratori, 7-i-191: 1 loro posteri
cedono i cigni il pregio e 'l vanto. c. i. frugoni, i-8-133
un detto del quale facevano pregio e vanto in que'tempi tutti i nobilissimi in
guerra / riporti mandricardo il pregio e il vanto. nannini [ovidio], 27
preludio di morte età, c'ha vanto / d'avvelenar con pallidezza un viso,
8. rango, dignità, titolo; vanto, lustro; preminenza dovuta alla nascita
prerogativa, i quali si davano il vanto esser stati essi i primi a venerar con
, 1-15-38: porta egitto il primo vanto / de le più dotte temine presaghe
presente il nostro re se dette il vanto / de dargli orlando preso per incanto
delle due sicilie. lueini, 3-65: vanto il liberalismo del 'corner della sera
quando avrebbe potuto. -prestanza del vanto: v. vanto. -prestanza parziale
-prestanza del vanto: v. vanto. -prestanza parziale: quella imposta soltanto
la mano, ond'io prigion mi vanto, / da l'alta pugna al nodo
toglie in aria ad ogni augello il vanto. maggi, 81: è tua
rida o s'io abbia a dar vanto all'italia di questo antichissimo primato della
tra 'potentati. -motivo di vanto. bonvesin da la riva, xxxv-i-677
]: 'prodigata ': atto o vanto da prodigo. = voce di area
. lanzi, i-254: ben di tal vanto la scuola fiorentina può andar superba,
preziosi effetti de'quali le fu dato il vanto, ciò sia prevenuto dall'essere stata
che dà quelle squisite mozzarelle, un vanto -e perché no? -di questa regione
questa esibizione sì stolta e a questo vanto non profittevole risero non senza qualche irrisione i
spargea per l'aria d'ogni odore il vanto. profumigato (profumegado), agg
per noi combatte, ei già vittoria e vanto / promette a'teucri ed agli achei
/ i pronepoti lor n'odano il vanto. mazzini, 93-160: i fini eterni
i lor cavalli se ne pon dar vanto. -rapidamente, in fretta,
questa proposicione 'cum 'e 'vanto '. l. salviati, 23-i-226:
popolo vecchio, pochissime o nessuna il vanto di discendere dai longobardi, salvo l'impoverita
, la toscana può di certo menar vanto di aver condotto a termine di belle imprese
.]: certi re si dànno vanto di proteggere la chiesa, e la aduggiano
siete una di quelle / che hanno il vanto di buone unito a quel di belle
anni addietro di tutti i volgari ebbe il vanto, non cadde ultimamente per lo rizzarsi
da sospendere ogni altro e torli il vanto? dalla croce, i-40: il
-perché -dicea - ai cor pudico il vanto / fra ninfe avete che pudiche sono,
): come al resto del mondo il vanto tolle / chiozza del produr grossi ravanelli
incauta di parola in parola cresce nel vanto. -che tratta argomenti bellici (
18-84: poteasi dar di somma astuzia vanto, / ché colui facilmente gli credea;
a fiorire le buone lettere e questo vanto pur dèesi alla nostra italia e per
ma come rimatore e versificatore, e mi vanto di esser tale solamente, credo di
riconoscere a mugnitto la paternità e il vanto dell'avverbio che s'ode talvolta sulla bocca
cinque anni di castità cavalleresca di cui mi vanto. 2. per estens.
, appunto è cieco, il vanto, / com'ha che vadi e vedi
/ de dispregiare el mondo se dà vanto! tommaseo, cix-i-484: la parte sinistra
pasquinate romane, 480: non si dia vanto alcun con dir che sano / quell'
la fama tua? solo ti puoi dar vanto / d'ignoranza, superbia e di
. nievo, 788: mi do vanto di aver cooperato primo al qualunque siasi
/ che, rimembrando il tuo passato vanto, / non dica: già fu grande
onde la femminella / sammaritana si potè dar vanto. getti, i7'233: il
cientinaio, rabatutone de la prestanza del vanto i. libri di commercio dei peruzzi
sentenziando, / né non mi vanto di tanto savere, / ca s'eo
? s'abbian di dir quest'occhi il vanto, / ch'io ardo, se
, sapendosi che egli possa. il vanto consiste a rallentar la potenza. vico
). 7. pregio, vanto, eccellenza. refrigerio, xxxviii-120:
le puoi dare / di cotal nome vanto. dante, conv., iv-viii-i:
cinnamomo. crudeli, 1-84: il vanto a tue purpuree / labbra contende invano
/ e d'espugnar poi vienna si diè vanto. martello, 6-i-584: di là
, i-487: invano a ravvivar quel vanto / di mie guance adorate io m'affatico
tanti fuochi sparse / che tolse il vanto a la città di dite. cattaneo,
. gonzaga, 32-29: a mercar vanto e lode / son questi e quelli volti
1-1: si diè [agramante] vanto / di vendicar la morte di troiano /
, rimase ai califo il solo steril vanto che i popoli d'affrica invocassero il cielo
/... fastosa del tuo regio vanto / porti d'or la corona e
utile de'libri ed all'altra il vanto di regolarne la lingua. -determinare.
ue soli. pallavicino, 10-i-15: è vanto de'sommi artefici il render un legno
d'un liberale amante / è iccol vanto, o scaltre: io ve lo dono
esplicarla. 9. onore, vanto (come attributo encomiastico di una persona
parte in guerra contro i grattacieli, vanto del suo paese, mette in giuoco
nemica, / e primo degli eroi vanto e flagello. -con riferimento al
einaudi, 1-500: quello che è il vanto delle province piemontesi...,
4. risorsa, pregio, vanto o, anche, appagamento di chi
quasi tutte le classi d'animali il vanto della bellezza è ài maschio, o per
ella [l'italia] tiene il vanto d'essere stata la prima ricevitrice delle
/ ch'ella deve ad effetto il vanto porre, / parte e con quel guerrier
dava una certa mestola che ebbe il vanto di allargarmi la bocca due buone dita.
di qualunque cosa non sia da menare vanto o da porvi speranza ferma. moravia,
da fame gran caso, poiché mi do vanto con qualsivoglia occhiale che ecceda la mediocrità
all'opposto, / gli è un gran vanto di farmi veder giovio, ii-38: papa
1-ii-236: qual più brama del predare il vanto / gelido fugge alle più chiuse arene
ghislanzoni, 1-6: i milanesi menavano gran vanto della loro pulitezza; e i marciapiedi
... dir qualche volta per vanto che il dono di un mio libro fu
, non tra 'faziosi di fazioso al vanto aspirava. manzoni, pr. sp
quasi tutte le classi d'animali il vanto della bellezza è al maschio, o per
208: sì, sì, men vanto e pregio / di lodar primavera: /
.. duccio... portare il vanto di quelli che dopo lui sono stati
i-55: per lui era certo un gran vanto, e se ne ringalluzziva, di
resisti in capitale, non è gran vanto: e voler fare come quelle fontane,
così l'intendo e mi dò questo vanto / meglio d'ogn'un di ripescarne il
e che a paragone degli altri portano vanto singolare nella buona condotta deir anime,
/ d'un liberale amante / è piccol vanto, o scaltre, io ve
. nievo, 788: mi do vanto di aver cooperato primo al qualunque siasi risorgimento
: si legge un musico essersi dato vanto di far co 'l suono impazzare gli
mai con galeno, perché il mio vanto consiste principalmente in essermeli dichiarato rivale;
mi glorio d'averla servita, perché vanto d'aver conosciuto l'idea d'un
9-179: se la francia menava legittimo vanto degli 'impressionisti', ormai era dimostrato che,
anni addietro di tutti i volgari ebbe il vanto, non cadde ultimamente per lo rizzarsi
bartoli, 7-ii-204: si diede un solenne vanto di convincerlo con ragioni di così chiara
eccellenti. di bellezza ha avuto il vanto sovra tutte le donne del regno, ma
di beltà, fuorché lena, il vanto avea. -inferocito (un animale)
carlo perrault. a lui spetta il vanto di averle per primo tratte dalla rozza
/ come femo quel dì per darsi vanto / onde convien che più sia lungo
bareria, e dicendo questo torrei il vanto alla ladroncelleria, alla ruffiania, all'eresia
, 2-43: così a tutti con suo vanto e fama / cavò di testa il
l'antica madre in ch'io mi vanto. = deriv. dal lat.
/ in te candido or spiega il proprio vanto. varano, 1-244: égli levossi
/ in te candido or spiega il proprio vanto. -archit. complesso monumentale costituito
non langue e di bellezza / alcun vanto non perde, anzi n'acquista.
saldar le rotture? ben si può dar vanto d'aver grande industria e destrezza.
santo, / che ti potei dar vanto / d'aver sì degna e gloriosa salma
la femminella / sammaritana si potè dar vanto. g. m. cecchi, 1-i-97
mai potrei dir quanto / porta il vanto / sopra ogn'altro gran paese /
, / lumi de la natura eterno vanto, / ond'è ch'ai ciel talor
e capacità con ostentazione eccessiva e con vanto. cassieri, 11-159: sono andato
. ne riportano il premio et il vanto per lo scampo del paziente.
i-iv-291: egli... davasi vanto di avere, mercé del suo metodo,
colorito, / ma avrai di bella il vanto / se tu piaci al marito.
dal sereno ciglio / i'mi diè vanto) un grave e duro esiglio /
, 1-343: urbano iv ebbe il vanto infelice di schiantare dalla italia la stime sveva
tu, c'hai per tuo nobil vanto / scioglier sì dolce il canto, /
barbari sciti non era lecito ad alcuno darsi vanto di felicità, se di due o
apparebbe che esse non hanno in sé quel vanto accompagnate dall'altre parole che mostrano scompagnate
consente la * 1 pregio e 'l vanto, / che mi siete il valor,
scroscio batte il fanciullo, / per vanto e fiero trastullo, / sfidante un rullo
che, a paragone degli altri, portano vanto singolare nellabuona condotta dell'anime, dovette il
le società d'assicurazione che erano un vanto di trieste e avevano sedi fino in
agramante lor re, che si diè vanto / di vendicar la morte di troiano /
tutte le riviste fiorentine avevano avuto il vanto di presentare un poeta nuovo,..
divide unico coll'arte dell'oratore il vanto di comunicare direttamente col popolo. quindi
ae'laici che de'preti, non però vanto de'preti. nel all secolo il
tutti e'sensari che vendono bismarck si dié vanto di aver tenuto le parti di un onesto
voi sentenziando, / né non mi vanto di tanto savere, / ca s'eo
[in lacerba, iii-127]: mi vanto d'essere un sentimentale. / sono
non sente far memoria / dell'ammirabil vanto / che 'n amor più si prezza,
forse a voi serbar vuole un tal vanto. g. rossi, cxxxiii-189: di
. persona che presume e si fa vanto di essere molto sapiente. a
si sdegni / del novello tuo vanto? alfieri, 1-174: io, se
: altri... settecentisti dicevansi e vanto si davano d'aver risuscitato il petrarchismo
da figlia onorata. -tale mi vanto di essere. -non lo sei. sei
bologna gli sferraglianti convogli che furono il vanto dei nostri avi. -metallico,
sferzai tiranni ingiusti, / espressi il vanto / di regia sposa e di sirena ai
pratiche, di sentimenti lodevoli (e il vanto o l'affettazione di tali qualità per
da che un principe cristiano che ha vanto di religioso non calpesterebbe le solenni promesse,
: contro uomini che si facevano un vanto di sgambettare vistosamente la legge senza mai
'l boccaccio, o bembo, avendo vanto, / di quel ch'in vita tu
agramente lor re, che si diè vanto / di vendicar la morte di troiano
gran martire / dar fine i'non mi vanto, / ché, sperando al mio
quella che altri mostra d'aver per vanto possibile a mettersi in effetto. battista
12. motivo di compiacimento o di vanto; episodio, situazione che dà contentezza
, 1-iv-291: egli... davasi vanto di avere, mercé del suo metodo
suggètta; / ma tardi sen darà famoso vanto. / poi che durezza in essa
di luglio, di agosto-, menare vanto di aver fatto ciò che andava comunque
penitenzia. segneri, i-305: si dà vanto il signor di voler fare il più
basta a serbar intatto d'illustre sangue il vanto. g. gozzi, 1-231
suo articolo del '22, nel lusinghevole vanto di avermi ascoltato fin da principio con
: quell'armonia, che di sublime ha vanto, / che già tanralme e tanti
di bello e di nobil si dà vanto. crudeli, 2-200: io ti regalo
/ sol ne'studi di pace il vanto ottenne. g. capponi, i-56:
te lor re, che si diè vanto / di vendicar la morte di troiano /
darsi al sordo quest'è il primo vanto. -dialogo, discorso fra sordi
che tra gli altieri / portava il vanto, disse: « or forse soro /
casi predir teneva il pregio e 'l vanto; / e d'ogni sortilegio e magica
, 223: sospiro e pianto è nel vanto. 13. dimin. sospirétto.
bertati, cxxxvii-223: -sarà vostro tutto il vanto, / se va l'opera a
zelante. pirandello, 8-328: era vanto supremo per lui la testimonianza che gli
delle più grandi opere di cui si dia vanto l'italiana letteratura; ed e già
1-xxii-251: se vi recherete a perpetuo vanto il soprastare nella virtù, allora sarà manifesto
del tirocivarano, iii-459: si diè vanto ch'egli / moveasi ad assegnar la nio
vita e l'intelligenza e di cui mi vanto con te lieto quando vedo passare nel
spampanata, sf. ostentazione o vanto eccessivo delle proprie doti, anche millantate
sf. tose. disus. ostentazione o vanto eccessivo delle proprie doti o dei propri
risposto di sì, non fu un vanto, una sparata, come si dice;
ma d'agnol ha sembianza e porta vanto / col suo soave canto, / il
cxxii-i-9: così avrete di gloria eterno vanto, / mentre d'intorno il sol la
/ lisippo alla scoltura, apelle al vanto / d'usar pennelli e di stemprar
: / 1'ho portato 'l vanto, e spetezzava. gailini, 117:
carlo perrault. a lui spetta il vanto di averle per primo tratte dalla rozza tradizione
nostra e alleata, cui spetta particolarmente il vanto di avere spezzata la prima foga dell'
e non vimbizzarrite di logorarne le corde a vanto di coloro che meritano d'esser diffamati
di var- rone, spiccava con un vanto così insigne nella pittura che la città
mai potrei dir quanto / porta il vanto, / sopra ogn'altro gran paese,
ed è motivo d'orgoglio, di vanto. boccaccio, viii-1-8: nacque questo
orfeo le melodie, o di chi vanto / si diè di febo me'saper suonare
ciro di pers, 3-274: sia tuo vanto maggiore... / con la da
che è spoglia di rime, come un vanto! e. cecchi, 9-163:
/ orientale ornai la gloria e 'l vanto / di senna a l'alma sponda,
lesivi contratti e le frodi sono il vanto di quei sporchi. carducci, ii-18-281:
spada in europa, che si fan vanto dell'ignoranza e spregianoinsieme gli uomini tutti di
di sprezzare il pericolo, si fanno un vanto di sprezzare sino le precauzioni.
, secondo che le nazioni ebbero maggior vanto di coltura e delle isquisitezze della poesia
fatica e senza stento, / non mi vanto però di scriver bene.
11-132: né i fior, suo vanto, / pur moian con lui: /
-ant. e region. menare vanto di qualcosa; darsi delle arie.
dello stomaco di struzzo, che sono vanto e strumento essenziale di lavoro della meretrice.
/ che non si darà alcun del furto vanto. groto, 1-14: di straccio
cui politicastri e pagani strapazzevoli fanno un vanto agl'italiani, è invece un vecchio morbo
, che forse le virtù di cui mi vanto... non sono altro che
, non che sperar, bramar tal vanto / la stridevole e rozza canna mia.
6-2-20: egli avea il pregio e 'l vanto della più perfetta arte del dire:
con trombe o altri bazzare, ridicendo con vanto o divulgando a sproposito. bettestrumenti a
strozzo / che no'pretendo qua laude né vanto. -dare soldi a strozzo:
il radiante foco, / immortale tuo vanto, onde l'antica / terra s'
e parti / son tuo diletto e vanto: / e delle muse al canto /
.. in una sua lettera si diè vanto d'avere in una notte stuprate dieci
di due sposi sublimi il pregio, il vanto. foscolo, iv-418: voi pochi
una novella / semplicemente detta e senza vanto, / nuda, vera, succinta è
e suorine crepuscolari che sono il vanto del vostro novecento! = dalla
mollicia e superbia. -compiacimento, vanto (anche eccessivo) per una qualità
solo. - farsi un vanto, gloriarsi (in relazione con una
suprema. pirandello, 8-328: era vanto supremo per lui la testimonianza che gli
ove per fama eterna / ebbero il vanto degli onor supremi. bellori, 2-95:
disprezza. marinetti, i-137: mi vanto di avere minacciato di morte 4 iali (
svampo, sm. ant. vanto, vanteria. obizzo, 10-64:
divini voleri, mi do il glorioso vanto di appellarmi. -in espressioni enfatiche per
gram folia, / e de questo vanto ne romagnirò mato. passione di fratta,
venir per lui meno, / e vanto averne lui sfacciatamente. cesarotti, 1-xxvi-155
del guerreggiare. cattaneo, iii-1-41: il vanto della tattica consiste nella più simultanea e
produzione in serie si sta facendo un vanto 'tecnocratico'. silone, 9-198: biasimavano
[queste parole] eccheggeranno o con vanto o con dispregio o con dolore?
/ di trame oggi col sangue ottieni il vanto. foscolo, xv-138: quando gesù
. f. frugoni, iv-466: qual vanto può mai ritrarsi dallo storcere, con
/ che mai potesse alcun darsi tal vanto. bruni, 287: mira quali
bonsanti, 4-351: si faceva un vanto... d'aver tenuto a battesimo
/ per dir il pregio e 'l vanto / del suo bel nome santo. tommaseo
senza fondamento. egli al contrario davasi vanto di avere mercé del suo metodo,
ne scuoti, e, oh raro vanto / deh'ammirabil pianto! de pisis,
2-43: e così a tutti con suo vanto e fama / cavò di testa il
sacro arnese, indi cavò, che 'l vanto / portava di mirabile testura, /
ii-251: come era per te glorioso vanto, o ottaviano, il condannare a morte
un'invenzione latina (e meniamone altissimo vanto!), è un trovato nordico
/ e qual di crudeltà si dà più vanto. pulci, 14-82: il tir,
avveniva perché le famiglie si facevano un vanto d'avere per maestra una signora titolata.
è tenuta o considerata una persona; vanto, merito acquisito per un'azione (
'mistral'; vento tormentoso e furioso, vanto dei provenzali. = deriv. da
martire / dar fine i'non mi vanto, / ché sperando al mio pianto /
più nobil segno / non mostra al vanto / d'aonio ingegno, / ne con
. -andare orgoglioso di qualcosa, farsene vanto, gloriarsene. poliziano, 1-536:
pianto; f né di sì nobil vanto / trionferà l'oblio. foscolo, xvii-270
ni: combater cum la donna è tristo vanto: / tollerando se vince ogni suo
virtuosi vanti / il mondo non vedrà vanto simile: / del ver spinando agli
132: abbia pur suo nobil vanto / la famosa argiva tromba, che
trombeggiaménto, sm. ant. lode, vanto espresso pubblicamente con enfasi e rilievo eccessivo
/ che d'esseme il trombetta avessi il vanto. -diffusore, apostolo della fede
2. figur. espressione di vanto o di lode nei confronti di qualcuno
i nostri giornali ufficiosi ne menano gran vanto, come se si fosse espugnata troia.
di questa e quella terra, ove più vanto / dà lor più spaccio, usurpativamente
all'ultima vampa. 11. vanto, orgoglio, eccessivo compiacimento per i
parea l'abisso. 8. vanto, orgoglio, boria, eccessiva considerazione didalla
. monti, 14-434: noi dunque il vanto di novel trionfo, / e la
, comunque, non costituiscono motivo di vanto. novellino, xxviii-804: ché quasi
intera deputazione. -orgoglio, vanto, soddisfazione per ciò di cui si è
cui si è fieri, che costituisce un vanto, un motivo d'orgoglio, di
nel coro. -annoverare con vanto un personaggio illustre, prestigioso (una
mie azioni una franchezza con cui mi vanto di non aver mai avuto la debolezza
federico ii, 425: e non mi vanto ch'io disdotto sia / se non
solo um ben giamai non me ne vanto. 8. andar fiero,
. nel linguaggio cavalleresco, fare il vanto. novellino, xxxviii-851: noi vi
età. 4. annoverato con vanto in una famiglia (un personaggio illustre
vantatòrio, agg. che esprime orgoglio, vanto. c. levi, 2-199
questa gente. = deriv. da vanto, sul modello del fr. vanterie (
veramente sarebbe da riputare valoroso chi tal vanto adempiesse. pulci, 22-149: non
pulci, 22-149: non so se questo vanto fu bugiardo. mascardi, 468
esser imitatore di due grand'uomini si dà vanto. leopardi, iii-41: se le
potrò, ricordandomene, dir qualche volta per vanto che il dono di un mio libro
un'invenzione latina (e meniamone altissimo vanto!), è un trovato nordico,
lacco, di cui era stato il nobfl vanto che tanto avea dato da pensare a
agramante lor re, che si diè vanto / di vendicar la morte di troiano /
/ de'nostro cavalier il pregio e 'l vanto. pallavicino, 10-i-15: è vanto
vanto. pallavicino, 10-i-15: è vanto de'sommi artefici il render un legno,
l'arti / son tuo diletto e vanto. pirandello, 8-328: era vanto supremo
e vanto. pirandello, 8-328: era vanto supremo per lui la testimonianza che gli
i-12-296: quella, del picciol ren supremo vanto, / donna eccelsa vedresti ancor fra
figlio, al caro primo, al vanto / di casa, al fiore che già
,... e ne darò vanto all'inventore. misasi, 7-i-79: era
corte aveva conteso a lady hamilton il vanto della bellezza. -fama, notorietà
giovin che avea di bel scrittore il vanto. 3. nell'antico linguaggio
. 4. locuz. -avere vanto, avere il vanto-, dimostrare la
la fiumana ove 'l mar non ha vanto? t. contarmi, lii-6-211: nella
cavalleria tedesca ha avuto quasi sempre il vanto, contro la quale né i cavalli
atti a resistere. -avere il vanto, darsi vanto di qualcuno-, sottometterlo
. -avere il vanto, darsi vanto di qualcuno-, sottometterlo alla propria volontà
mai si potrà amor di me dar vanto ». g. stampa, 149:
orgoglio / di quel petto poteste aver il vanto. -cedere il vanto: mostrare
poteste aver il vanto. -cedere il vanto: mostrare la propria inferiorità in
orrore / il candore degli altri il vanto cede. -dare il vanto a qualcuno
altri il vanto cede. -dare il vanto a qualcuno o qualcosa: celebrare, esaltare
: per quest'andata onde li dai tu vanto, / intese cose che furon cagione
diodoro nel suo terzo libro aà il vanto al marmo di arabia. -portare
marmo di arabia. -portare il vanto: riunire in sé tutte le migliori qualità
viole e fiore; / tu porti el vanto de le donne belle.
.. duccio... portare il vanto di quelli che dopo lui sono stati
edizioni che fin qui han portato il vanto. -togliere il vanto a qualcuno
portato il vanto. -togliere il vanto a qualcuno o a qualcosa: superarlo
a fare una buffoneria / toglieva il vanto ai gufi e barbagianni. arici, i-181
, fonte gentile, / che togli il vanto a quanti uscian famosi / nelle sicule
, 223: sospiro e pianto è nel vanto. = deverb. da vantare.
vecchio ben visso, onor del figlio e vanto, / or de la vita ne
, 5-46: ricordò ch'era il vanto di tutti i fumatori di toscani di saper
vendicare. ariosto, 1-1: si diè vanto / di vendicar la morte di troiano
: chi promette invano, chi fa vanto di avere capacità inesistenti, ciarlatano, millantatore
famoso 'mistral'; vento tormentoso e furioso, vanto dei provenzali. -con riferimento
aretino, iv-4-115: bello è il vanto di colui, che in disonore del
carducci, iii-2-71: e ti fur vanto gli amorosi affanni / onde nutristi a dio
vita di vespa che era stata il suo vanto. moravia, xi- 418:
luca pulci, iii-52: i non mi vanto / di far come la notte demifido
3-352: tenne italia poi dell'arti il vanto / e tele, e marmi,
che si sdegni / del novello tuo vanto? / la tirannia virile / frema,
sola 'vis comica'ottiene questo rarissimo vanto. = locuz. lai,
vecchio ben visso, onor del figlio e vanto, / or de la vita ne
onde li dai tu vanto, / intese cose che furon cagione /
più grandi opere di cui si dia vanto l'italiana letteratura leopardi, iii-142: il
, e di te m'orno, e vanto. maironi da ponte, 1-i-106
sono affatto affatto uno zoccolo, teneva il vanto nella pittura, e meriterebbe presentemente d'
vai? baldini, 14-56: chi mena vanto come guido mazzoni, d'avergli [
. e rappresentano... un vanto della cucina emiliana. 3. sm
elevata sui trampoli pontificali per controreplicare il suo vanto di essere nella propria missione umanitaria la
eccellenza cuori-cultori; agli altri lasciano il vanto di agri-cultori. = comp. da
1-202: a francesco paolo tosti risale il vanto di aver scoperto la musicabilità della poesia
manifestazioni spasmiche non ci sogniamo di trarre vanto. = deriv. da spasmo.
sforzesco, in piazza, onore gloria protezione vanto del paese, la torre è opera