trastullo; un nonnulla. francesco di vannozzo, ix-194: gli amanti svegli e poi
. giov. cavalcanti, 265: vannozzo serragli non avrebbe di mezza notte bandito
presentano come tali. francesco di vannozzo, ix-205: però stendi la vela
, tutta la scalcinò. francesco di vannozzo, ix-208: lo campo sé levado
figlio e dello spirito santo. francesco di vannozzo, ix-195: ahi, maladetti e
sarà rassegnato e disaminato. francesco di vannozzo, ix-214: dolce frar, /
come l'altre carca. francesco di vannozzo, ix-202: e1 poder basso col voler
ch'io gli dicesse ». francesco di vannozzo, ix- 215: affenido,
si partiva da lui. francesco di vannozzo, ix-199: gentil catella mia, che
che tale istituzione imponeva. francesco di vannozzo, ix-220: ben se'crudeì se tu
estremità, limite. francesco di vannozzo, ix-213: piero inversi li branca
diviene dello dimonio. francesco di vannozzo, ix-218: ho compilata una canzon sfacciata
e pianamente gli aprì. francesco di vannozzo, ix-209: e può'dira'a
vergogna, di timidezza. francesco di vannozzo, ix-213: con la cegla arbas-
-per simil. francesco di vannozzo, ix-194: bench'io non sia caduto
- anche al figur. francesco di vannozzo, ix-202: e1 poder basso col voler
nome medesimo il dimostra. francesco di vannozzo, ix-209: vu avè a far conto
milizie a cavallo. francesco di vannozzo, ix-217: de può'en avanti /
univera portare nostre lettere. francesco di vannozzo, ix-193: sità di parigi
che non voi vestirme. francesco di vannozzo, ix-216: e esso con essa
] al suo costato. francesco di vannozzo, ix-215: e quando ch'el
da una sola parte. francesco di vannozzo, ix-210: omeni e fenti / li
credetti rara e densa. francesco di vannozzo, ix-193: or dico ben ch'io
sangue di cresta di gallo. francesco di vannozzo, ix- 202: ben che
(della criniera). francesco di vannozzo, ix-196: leone isnello con le
ant. cuculo. francesco di vannozzo, ix-194: o solitario vago ignoto
de l'amorose tempre! francesco di vannozzo, ix-192: io credo ben che amore
. tortura della corda. francesco di vannozzo, 31: provò carlo già tratte de
); pelle. francesco di vannozzo, 18: sollecitudo, madre di vir-
di francia di cotanto servigio. francesco di vannozzo, 75: al grado di
- anche al figur. francesco di vannozzo, 272: fa'che la prece mia
- anche al fìgur. francesco di vannozzo, 132: ma poi che la tuo
. insidia, tranello. francesco di vannozzo, 154: quel di costantinopoli se
figur.: invecchiare. francesco di vannozzo, 66: [temo] donna,
lo corpo fosse debilitato. francesco di vannozzo, 33: lassando il stato e suo
né ingenerare danaio. francesco di vannozzo, 153: tutti son gente
. ricusarsi, rifiutarsi. francesco di vannozzo, 192: e1 poco amor che m'
dimorò legato nell'esercito. francesco di vannozzo, 71: la fortuna esalta l'
-anche rifl. francesco di vannozzo, 145: guardi el mare /.
giorni da una onesta brigata. francesco di vannozzo, 249: « tra'pur
altra volta diffacendo cartagine. francesco di vannozzo, 100: se 'l no 'nde
quante laide parole ri tene! francesco di vannozzo, 165: non è chi treppi
'l tempo era dritto. francesco di vannozzo, 6: or ti vói pregare
scuotersi, scrollarsi. francesco di vannozzo, 65: or veggio e sento ch'
quelli non ti rimarrai. francesco di vannozzo, ix-219: così nei corpi soi gran
non vedessi tanto disconforto! francesco di vannozzo, 1-103: vu se'gran desconforto a
addolorare, affliggere. francesco di vannozzo, 143: così dio te descònsole in
, abbattuto. francesco di vannozzo, 135: non fu da'greci mai
egli a lui fatto avesse. francesco di vannozzo, ix-196: leone isnello con le
si disfanno le cittadi. francesco di vannozzo, 71: chi non sa voltezar a
, moleste, dannose. francesco di vannozzo, 106: agnesina e margarita /
. raffinato, elegante. francesco di vannozzo, 153: tutti son gente / da
. ant. mentire. francesco di vannozzo, 99: così ben dio me varda
ispazi più ampi si spiega. francesco di vannozzo, 59: se 'l non ti
ch'ella fu divieta. francesco di vannozzo, 147: ecco bel amortarlo / o
e dottare il male. francesco di vannozzo, 119: le chiare luci d'ogni
-anche al figur. francesco di vannozzo, 173: la fama ch'era di
di venezia. francesco di vannozzo, ix-213: se no che fiordelise,
ant. treccia. francesco di vannozzo, 41: se la fose moijer del
cor nella sua giònta. francesco di vannozzo, 104: parecla una anghestera con
, sì ve ne durate. francesco di vannozzo, 5: tu dei saper ch'
in ordine grazioso disposti. francesco di vannozzo, ix-196: san ben che tu
ant. partorire. francesco di vannozzo, 136: tutte le umane cose
fermo al palo. francesco di vannozzo, 249: « l'è fatto:
con catene di ferro. francesco di vannozzo, 169: quel scettro lasso e
: rispetto a esso. francesco di vannozzo, 98: feve rason ch'un prevede
destino, sorte. francesco di vannozzo, 199: pregate amor che umilie
la volessi fare monaca. francesco di vannozzo, 149: non son or mutti
chetta; gruccia. francesco di vannozzo, 31: chi sa mal darlo,
causa traumi, ferite. francesco di vannozzo, 134: se zò non fie,
più di litigare. francesco di vannozzo, ix-217: de può'en avanti
-distruggere, annientare. francesco di vannozzo, 219: venesia bella a 'sto ponto
con lo gran dispensiere. francesco di vannozzo, 22: davan cento per diece,
con due batoli dinanzi. francesco di vannozzo, 203: come tu vedi, al
. agitare, tormentare. francesco di vannozzo, 115: secala / ha sempre ch'
e della fatalità. francesco di vannozzo, ix-196: che i dei, natura
, imbroglio, fregatura. francesco di vannozzo, 145: chi in te si fida
quella cosa a memoria. francesco di vannozzo, 165: gran tempo fo..
colpire con la fromba. francesco di vannozzo, 72: tanti son pacci ch'avrèn
torte: a tradimento. francesco di vannozzo, 158: non ti valse trattato /
di altra natura). francesco di vannozzo, 139: tu se'comuno iniusto,
e scabbiosi e cattani. francesco di vannozzo, 242: fender et aprire /
. scioperato, spensierato. francesco di vannozzo, 87: gl'incanti di sibilla e
traditore; furfante. francesco di vannozzo, 213: sto traditor ne tien notriti
è vero che parlino. francesco di vannozzo, 248: quando buona tragie, /
il percosse e ucciselo. francesco di vannozzo, 85: ben che tra gli altri
passione al mondo afflitto. francesco di vannozzo, 194: o cor di doglia pieno
, festosamente, felicemente. francesco di vannozzo, 215: il vostro piacer e 'l
quagli sempre si diletti. francesco di vannozzo, 162: legiadro mio giardin lucido e
anche: rotolarsi. francesco di vannozzo, 137: nacque un verme / che
da cui son odiato. francesco di vannozzo, 170: i fiori e l'erba
una determinata condizione). francesco di vannozzo, 203: come tu vedi, al
. codice marucélliano [in francesco di vannozzo, 240]: uno bisticcio overo
uno bisticcio overo glomaro fatto per francesco di vannozzo da padova del giuoco della zara.
, più l'afferrava. francesco di vannozzo, 227: sì che con topi gnao
dolori o amarezze. francesco di vannozzo, 84: e1 poder basso col
sensale di matrimonio. francesco di vannozzo, 107: non se vette me /
el viso a terra. francesco di vannozzo, 250: chi di vento se passe
ant. schiaffo. francesco di vannozzo, 113: co sier affenido / oidi
generico: bicchiere. francesco di vannozzo, 104: parecla una anghestera /
di grana ave colore. francesco di vannozzo, 119: quelle carni eburnee,
granchio, abbrancarsi. francesco di vannozzo, 55: certo non so, né
: pinguedine, obesità. francesco di vannozzo, 65: piacciave dunque ormai,
contrari al meo cammino. francesco di vannozzo, 159: i vostri porti / fien
-massa; numero. francesco di vannozzo, 51: liuto mio, dè,
un santo a forza del francesco di vannozzo, 169: poi che di mia morte
soma che da'tuoi. francesco di vannozzo, 23: ben se'crudel se
crine, capello. francesco di vannozzo, 212: sto traditor ne tien no
al figur. francesco di vannozzo, 145: poco è da giatta a
, capannello, crocchio. francesco di vannozzo, 21: ho compilato una canzon
: unito, concorde. francesco di vannozzo, 137: nacque un verme / che
te danno el guanto. francesco di vannozzo, 13: il spirito santo..
mirteo il fanno chiamare. francesco di vannozzo, 23: tu vedi el mondo che
. manchevole, difettoso. francesco di vannozzo, 21: se cervei de gatte /
lo fanciullo il cibo. francesco di vannozzo, 253: ivi non s'ode /
e alla dilezione sua. francesco di vannozzo, 131: di'e fa che
-anche al figur. francesco di vannozzo, 117: tal sono i grandi quali
sua divisione s'impari. francesco di vannozzo, 96: l'anima mia..
fondo la cima rauna. francesco di vannozzo, 130: uman vedere in te
infino alla fine dell'altezza. francesco di vannozzo, 67: ai, maladetti e
, ecc.). francesco di vannozzo, 203: lì m'encamino con sì
dove 11 era incarzerada. francesco di vannozzo, 149: tu gli hai lor capi
ant. riparo. francesco di vannozzo, 183: per quello idio che in
favore di questa famiglia. francesco di vannozzo, 138: e1 piano e 'l
dotare, gratificare. francesco di vannozzo, 4: caro dilecto mio, l'
solido, più saldo. francesco di vannozzo, 35: anzi voglio esser fervido
gran sala si nascose. francesco di vannozzo, 141: madre d'enganni e de
arsi colle fiamme sottomesse. francesco di vannozzo, 146: questo è l'anno /
non ài le mie ossa. francesco di vannozzo, 159: superbi cani / engrati
anche al figur. francesco da vannozzo, 265: aure di donna gli con-
sentimenti intensi, profondi. francesco di vannozzo, 188: enamorar tu fai tutte
anche al figur. francesco di vannozzo, 12: costei [la legge divina
intendere con chiarezza. francesco di vannozzo, 160: se 'l ver ben entitolo
essere pervaso, colmarsi. francesco di vannozzo, 132: e1 bianco tinto de cupo
; mitigato, attenuato. francesco di vannozzo, 211: chiudete gli occhi a l'
sonetti leporeambici. ce n'è nel vannozzo, amico al petrarca, bisticcio leporeàmbico:
n. 1). francesco di vannozzo, 190: tu casto, tu gentil
, manifestarsi. francesco di vannozzo, 46: non amirar s'io meno
; / il fante aralla. francesco di vannozzo, 46: però non amirar
confessovi che io feci male. francesco di vannozzo, 1-244: « dè vien qua
e del kirsch. francesco di vannozzo, 47: a le tuo'vere zanze
: ricordare, commemorare. francesco di'vannozzo, 33: perché in pochi versi breve
nalità. francesco di vannozzo, 21: zascuno è tratto a la
. mezzetta. francesco di vannozzo, 244: « dè, vien qua
. giov. cavalcanti, 265: vannozzo serragli... non ebbe riguardo
seguitar vostr'orme. francesco di vannozzo, 173: s'a quella
a repentaglio, rischiare. francesco di vannozzo, 139: tu giuochi ben roverso
sua grazia tanto muno. francesco di vannozzo, 4: caro dilecto mio, l'
d'ogni calor munto. francesco di vannozzo, 75: però ch'un labro
. - anche sostant. francesco di vannozzo, 234: talora el mutto va su
e d'altra parte. francesco di vannozzo, 143: ciascun va con enganno
ingenuo e sprovveduto. francesco di vannozzo, 261: così me par che sia
, dell'uomo). francesco di vannozzo, 78: non fu dio fabbro né
volte sentir mi facea. francesco di vannozzo, 213: la donna che si
con leggeri e piacevole. francesco di vannozzo, 51: io credo ben che
. ant. elefante. francesco di vannozzo, 265: le gambe e le zinochia
male coperti ed ombrati. francesco da vannozzo, 6: la debil alma mia d'
. sm. desiderio. francesco di vannozzo, 215: gli angioli tutti del concilio
(il destino). francesco di vannozzo, 6: non chiuda gli occhi a
intenti fra due persone. francesco di vannozzo, 58: l'una si pensa l'
venditore di ostriche. francesco di vannozzo, no: piero inversi li branca la
: zuppa di pane. francesco di vannozzo, 102: e1 fa già pluxor anni
di sorta). francesco di vannozzo, 48: attendi al pappo e va
con li suoi discipuli. francesco di vannozzo, 104: parecla una anghestera con do
. disposto, pronto. francesco di vannozzo, 106: il nevode de sier zan
metodi corretti di governo. francesco di vannozzo, 267: hai drizato [italia]
-strofe, stanza. francesco di vannozzo, 8: figliuol, se questa particella
ciò m'este aviso. francesco di vannozzo, 177: chiamaivi guida al mio
lamentasi della miseria sua. francesco di vannozzo, 177: chiamaivi guida al
cause e nelle private. francesco di vannozzo, 4: da l'occiosa guerra /
uello che tu mi prometti. francesco di vannozzo, 9: per n ch'ai
-ant. perire. francesco di vannozzo, 16: qui non dimora venus o
alla stessa stregua. francesco di vannozzo, 259: assai si può sghignare o
mare, pelago. francesco di vannozzo, 98: con le vele en pielego
ammirazion vo'che ti pigli. francesco di vannozzo, 16: di te piatà mi
del mondo con paganino. francesco di vannozzo, 18: contento più di nullo
delle penne e ralluminansi. francesco di vannozzo, 80: per lo bisbigliar de l'
alla propria sovranità. francesco di vannozzo, 1-4: l'immenso amore / ch'
giù cotanto costa. francesco di vannozzo, 113: co sier affenido / oidi
verdura; zuppa. francesco di vannozzo, 239: eh pane en iande e
pieno e grasso quanto potea. francesco di vannozzo, 7: donili alor quant'io
, a noi è presente. francesco di vannozzo, 8: figliuol, se questa
con uso avvertì. francesco di vannozzo, 60: io tei voglio pur dir
, ma in tutte previsa. francesco di vannozzo, 1-226: né lo 'ntento mio
. di primate). francesco di vannozzo, 62: senza arecarvi le virtute al
se non alle tentazioni. francesco di vannozzo, 68: di te mi giova assai
. discorso, ragionamento. francesco di vannozzo, 108: non s'è cuor de
una superiore condizione spirituale. francesco di vannozzo, io: l'ucel dico, che
/ chiamare lo suo nomme. francesco di vannozzo, 19: prossimando a la bella
soggetto inanimato). francesco di vannozzo, 67: allora ben previddi il gran
vi date tal affanno? francesco di vannozzo, 143: vergogna e lutto de
per l'aere vada. francesco di vannozzo, 195: io posso assai mia testa
seggio si dovea riempiere. francesco di vannozzo, 167: non se dà morte
di mezzi di difesa. francesco di vannozzo, 218: quando questo non voglia,
dèe sostenere nel purgatorio. francesco di vannozzo, 89: fratei, tu sai
incontanente a vita eterna. francesco di vannozzo, 1-272: libertà ch'i'ho tanto
, sprovveduta o superficiale. francesco di vannozzo, 138: putti sfacciati, ismemorati e
scompostamente gli arti. francesco di vannozzo, 98: sè vegniudo sier marco ci-
-con riferimento a dio. francesco di vannozzo, 238: perché quel solo è prince
; origine, fondamento. francesco di vannozzo, 9: ancor forteza e temperanza
impedimento. ignoto [in francesco di vannozzo], 1-215: senza alcun ragiunto
, ecc.). francesco di vannozzo, 18: quelle isconsolate, / raminghe
apostoli furono primieramente instituiti. francesco di vannozzo, 7: per sua divisa al
, origliare. francesco di vannozzo, 120: la vostra oppinion ch'oggi
ed eran dinanzi aggroppate. francesco di vannozzo, 203: tornato è quel ch'a
. risciacquare, rinfrescare. francesco di vannozzo, 122: chi credete esser ora che
. - anche sostant. francesco di vannozzo, 1-117: melenconici tutti [i ferraresi
. rinunciare a qualcosa. francesco di vannozzo, 95: tu sei sì fatto de
costringere di nuovo. francesco di vannozzo, 174: po'che 'l mio dir
, trattamento affettuoso. francesco di vannozzo, 164: non t'arecar in onta
fare come altri vuole. francesco di vannozzo, 182: mo gli è mistier ancor
-consolidarsi in una posizione. francesco di vannozzo, 50: ti posa e tuo pensiero
della luce solare. francesco di vannozzo, 164: quando a vederte avien che
onore: tributare onore. francesco di vannozzo, 57: lo omnipotente creatore / te
grandezza del mio peccato. francesco di vannozzo, 254: compagno, non ti dar
lui un ricordo. francesco di vannozzo, 6: tu gli farai perfetta rimen-
e'gli la faria. francesco di vannozzo, 155: s'tu latri e languissi
ch'aggia di me pietate. francesco di vannozzo, in: co 'l vette vegnir
giovani apparecchiato gli era. francesco da vannozzo, 5: gli pregi miei non
di una tesi. francesco di vannozzo, 78: resposto avete, al mio
fazio degli uberti riprenditori di tiranni, vannozzo trivigiano e sa- viozzo da siena esortatori
, anche sgradevole. francesco di vannozzo, 60: dicote ben ch'io me
recato in questo luogo. francesco di vannozzo, in: e co la canzon fo
s'accoglie e stagna. francesco di vannozzo, 9: allor m'assicurai con mente
rore: trovare alimento. francesco di vannozzo, 11: meco t'acosta /.
calunnia, maldicenza. francesco di vannozzo, 62: genti volgar ch'amate il
- anche rifl. francesco di vannozzo, 145: faceste lega a mezo del
politica o militare). francesco di vannozzo, 1-264: servendo largo e simulando
l'età della ragione. francesco di vannozzo, 261: me par che sia putto
compì, di limitazione. francesco di vannozzo, 122: chi credete esser ora che
. raffronto, paragone. francesco di vannozzo, cxxxvi-461: le chiare luci d'
in sempiterno. anonimo [in francesco di vannozzo, 1-186]: dei cor alteri
il diceva al grande ettore. francesco di vannozzo, 208: = voce dotta, lat
-orbita di un pianeta. francesco di vannozzo, 61: quel che ti piace di'
. -sconfiggere. francesco ai vannozzo, 1-128: né signor troppo a suo
(lo sguardo). francesco di vannozzo, 164: quando a vederte avien che
, che me sincoperà. francesco di vannozzo, 14: caddi in terra in
ant. smergo maggiore. francesco di vannozzo, cxxxvi-485: parecla una angheste- ra
in genere dal fodero. francesco di vannozzo, 105: omeni e fenti / li
. dimin. solariétto. francesco di vannozzo, cxxxvi-463: pascolando mi vado a
prendere via di perfezione. francesco di vannozzo, 5: tu, che tante volte
riferimento al colore. francesco da vannozzo, 127: e1 tuo parlar che dolcemente
, aperto, ardito. francesco di vannozzo, cxxxvi-480: canzon, tu sì andarai
in imprese temerarie. francesco di vannozzo, 1-37: se cosa è ch'el
propri difetti. francesco di vannozzo, cxxxvi-478: poi mi rivolgo a la
; ansia, agitazione. francesco di vannozzo, 217: muovante, donna, e
del pericolo). francesco di vannozzo, cxxxvi-471: va'pur, io so
e a proposito. francesco di vannozzo, 134: se zò non fie,
; lusinga amorosa irresistibile. francesco da vannozzo, cxxxvi-464: bench'io non sia caduto
perpetuo sol un graspo. francesco di vannozzo, 248: io son beccaro e tu
fraudi dolose e tradite. francesco di vannozzo, cxxxvi-482: sè l'arme del signor
prep. a). francesco di vannozzo, 8: mira gli raggi suoi che
anche in un'imprecazione. francesco di vannozzo, 251: ai, buon ribaldi,
. per trèsso). francesco di vannozzo, cxxxvi-486: e co 'l vede mesier
ant. trottola. francesco di vannozzo, cxxxvi-517: fanciullo scempio, da
capitolo alla seguente materia. francesco di vannozzo [tommaseo]: ultimo, dico,
di quel nome è vacante. francesco di vannozzo, 194: o cor di doglia
? » ignoto [in francesco di vannozzo], 1-221: che vermican ti ven-
vezzegg. zanzarèlla. francesco di vannozzo, 1-221: che vermican ti vengan en
i'scriva. ignoto [in francesco di vannozzo, 1-215]: gli angioli tutti